Nel mondo degli affetti. Della creatività . Del benessere.
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La medicina che ci aspettiamo<br />
Volontariato medico<br />
in Africa: una cura<br />
per la demotivazione<br />
18<br />
“Fare il medico in passato era fonte di maggiore soddisfazione”:<br />
me lo dichiara un medico che ha la possibilità<br />
di fare confronti in famiglia. Mi esibisce, a riprova, una<br />
pergamena che ha trovato tra le carte di suo nonno, che<br />
era medico all’inizio del Novecento. È intestata all’illustre<br />
medico che “con rara perizia, con sapienti cure, con<br />
amore di padre per ben due volte strappò alla morte” il<br />
paziente, che gli dedica la pergamena “grato,<br />
a perenne riconoscenza”. “Oggi”, continua il<br />
medico dei nostri giorni,“questo affidamento,<br />
questa gratitudine non li trovo più. Per questo<br />
ogni tanto mi prendo un periodo di aspettativa<br />
dal mio ospedale a vado a fare il medico in Africa con<br />
qualche organizzazione di cooperazione sociale. Là mi<br />
sento veramente medico e ritrovo ciò che la professione<br />
non mi dà più in Italia”.<br />
La confidenza lascia un retrogusto dolceamaro. Sì, certo:<br />
fa piacere sentire da un medico ortopedico che investe<br />
tempo ed energie, gratuitamente, per andare a operare<br />
sfortunate persone che mai potrebbero avere, altrimenti,<br />
prestazioni sanitarie di alta qualità. Vuol dire che la fonte<br />
della generosità, da cui sgorga la cura, non si è essiccata.<br />
Rattrista, però, che quel prezioso senso di autostima,<br />
legato all’esercizio di una professione<br />
La cura<br />
non richiede<br />
solo testa e mani,<br />
ma anche cuore<br />
filantropica per eccellenza, sia nutrito dal<br />
volontariato in Africa, piuttosto che dalla<br />
pratica quotidiana della medicina in patria.<br />
É come se l’orgoglio e la soddisfazione di<br />
esercitare una professione rivolta a ristabilire la salute<br />
richiedesse una specie di vacanza dal clima abituale di<br />
frustrazione in cui tanti sanitari sono ormai precipitati.<br />
Dichiarano di sentirsi stretti tra due fuochi: da una parte