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Con questo lavoro, vogliamo evidenziare come è cambiata l’edilizia delle civili ab<strong>it</strong>azioni, avendo<br />

riguardo e attenzione ai risparmi sui consumi energetici e alla sicurezza degli impianti elettrici ed<br />

idrotermo-san<strong>it</strong>ari. Abbiamo segu<strong>it</strong>o con attenzione l’evolversi e il miglioramento delle norme che<br />

negli anni hanno sempre teso a migliorare la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a.<br />

L’EDILIZIA ABITATIVA CHE CAMBIA, PER VIVERE IN PRIMA CLASSE<br />

Un tema importante sin dagli anni 80 è stato il risparmio energetico, la nostra impresa infatti sin<br />

da allora si è preoccupata di seguire le norme dettate:<br />

- Legge 373 del 1976, che suggeriva maggiori attenzioni sulla dispersione dei muri esterni,<br />

pertanto si coibentavano le intercapedini con argilla espansa e schiume a base di<br />

polisterene espanso e i primi infissi dotati di vetro camera, senza alcun riguardo ai ponti<br />

termici e ai fenomeni igronometrici che favorivano il verificarsi delle condense.<br />

- Legge 10 del 1991, si proponeva come uno strumento direttamente al servizio del<br />

progetto termico dell’edificio. Infatti, oltre che essere vista come strumento di verifica e<br />

pertanto come un complesso di incombenze e di vincoli al quale il progettista è sottoposto,<br />

si candida come strumento di progettazione termica dell’edificio in grado di creare una<br />

gerarchia di scelte progettuali sulla base della loro “convenienza” termofisica. Per la prima<br />

volta, dunque, uno strumento legislativo può essere utilizzato per l’ottimizzazione termica<br />

del sistema edificio-impianto.<br />

- Dlgs 192 del 2005 che prende in esame che Il prodotto edilizio assorbe oltre il 40% del<br />

fabbisogno energetico dell’ Unione Europea e il 57% del fabbisogno rifer<strong>it</strong>o al settore<br />

residenziale è imputabile alle spese di riscaldamento. La necess<strong>it</strong>à di ridurre le emissioni di<br />

CO2 in ottemperanza al Protocollo di Kyoto e il costo del petrolio sempre più alto,<br />

rappresentano due potenti motori per l'avvio di una pol<strong>it</strong>ica di riduzione dei consumi<br />

specifici degli edifici.<br />

- Dgls 311 del 29 dicembre 2006 che finalmente detta i principi della certificazione<br />

Energetica dell’immobile. Infatti il certificato riporterà il fabbisogno energetico dell’edificio<br />

ovvero quanto consuma e quanto inquina.<br />

A tal riguardo va ricordato che il parco immobiliare nazionale consuma in media 180/200<br />

kWh/mq. anno, che si traduce in 18/20 l<strong>it</strong>ri di gasolio o 18/20 Mc di gas, ovvero ab<strong>it</strong>azioni costose<br />

che producono una enorme quant<strong>it</strong>à di CO2 e quindi inquinamento atmosferico.<br />

Oggi si possono certificare edifici in classe A - B con consumi inferiori a 30 kWh/mq. anno:<br />

consumi così contenuti significano risparmi notevoli della bolletta, ma anche delle emissioni<br />

inquinanti che produciamo per riscaldare o raffrescare la nostra casa; in defin<strong>it</strong>iva un confort<br />

ab<strong>it</strong>ativo inaspettato.<br />

Tel. 099.5929835 | Email: quarantaa@libero.<strong>it</strong> 2

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