giugno 2009 - Comune di Lonato del Garda
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Not. <strong>Lonato</strong> <strong>giugno</strong> 09 18-06-<strong>2009</strong> 15:30 Pagina 30<br />
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Ed infine, il 24 <strong>giugno</strong> successivo transitò da <strong>Lonato</strong> il corteo <strong>di</strong><br />
autovetture dei Presidenti <strong>del</strong>la Repubblica Italiana e Francese<br />
- Luigi Gronchi e Charles De Gaulle - <strong>di</strong>retti a San Martino e Solferino<br />
per le onoranze ai Caduti.<br />
Nella storica ricorrenza il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lonato</strong> fece coniare anche<br />
una medaglia commemorativa, su <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Floriani Casari,<br />
per rimarcare l’ancor presente sentimento risorgimentale.<br />
Ma in tempi <strong>di</strong> globalizzazione, <strong>di</strong> cultura massificata, e <strong>di</strong> caduta<br />
dei valori, oggi 3 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> vien tosto da chiedersi: “ Ai<br />
nostri giorni il concetto <strong>di</strong> Patria ha ancora lo stesso significato<br />
<strong>di</strong> un tempo...“<br />
Inaugurazione <strong>del</strong> cippo posto nel 1959 alla Madonna <strong>del</strong>la<br />
Scoperta dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lonato</strong> in memoria degli avvenimenti<br />
<strong>del</strong> 1859.<br />
che nel 1859 avevano contribuito agli ideali <strong>di</strong> unità, <strong>di</strong> libertà<br />
e <strong>di</strong> sentimento nazionale tanto sentiti nel Risorgimento.<br />
LE RICORDANZE ED I RITI DEL 1959<br />
E le manifestazioni <strong>del</strong> 1959 per celebrare il centenario <strong>del</strong>la<br />
fondamentale battaglia <strong>di</strong> San Martino e Solferino furono l’occasione<br />
più idonea e propizia per ricordarlo.<br />
Con queste aspirazioni, dunque, nei primi mesi <strong>del</strong> 1959 il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Lonato</strong>, conscio <strong>del</strong>la reale importanza storica <strong>di</strong> una<br />
parte <strong>del</strong> suo territorio, si è adoperato affinchè l’accesso alle sue<br />
più lontane frazioni (Castelvenzago e Madonna <strong>del</strong>la Scoperta)<br />
legate all’epopea risorgimentale fosse il più possibile agevolato.<br />
Tutto il lungo percorso stradale che unisce il paese alla “via dei<br />
Colli Storici“ venne quin<strong>di</strong> reso scorrevole con la posa <strong>di</strong> un nastro<br />
d’asfalto.<br />
E questo fu il primo atto.<br />
<strong>Lonato</strong> avviò poi una serie <strong>di</strong> manifestazioni ed il giorno 24 maggio<br />
1959, alla presenza <strong>del</strong>le Autorità, degli alunni <strong>del</strong>le scuole<br />
con i loro insegnanti, <strong>del</strong>le Associazioni d’Arma ed ex combattenti,<br />
e <strong>di</strong> molti concitta<strong>di</strong>ni, dopo deposta una corona d’alloro<br />
al Monumento ai Caduti, venne scoperta una lapide commemorativa<br />
collocata sulla facciata <strong>di</strong> Palazzo Zambelli che nel<br />
1859 fu il Quartier Generale <strong>di</strong> Vittorio Emanuele II alla vigilia<br />
<strong>del</strong>la vittoriosa battaglia conclusiva.<br />
Il testo, ancor oggi ben leggibile, venne stilato dalla Fondazione<br />
Ugo Da Como.<br />
Quin<strong>di</strong> lo storico Giuseppe Rovetta parlò nel Teatro Astra per illustrare<br />
il significato strategico <strong>del</strong> combattimento <strong>di</strong> Madonna<br />
<strong>del</strong>la Scoperta.<br />
Venne inoltre aperta una mostra <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni rievocativi eseguiti<br />
dai ragazzi <strong>del</strong>la scuola me<strong>di</strong>a.<br />
Ed il 21 <strong>giugno</strong> 1959 proprio nella storica frazione <strong>di</strong> Madonna<br />
<strong>del</strong>la Scoperta furono inaugurati due monumenti celebrativi alla<br />
presenza <strong>del</strong> sindaco <strong>di</strong> <strong>Lonato</strong> avv. Luigi Rossi che, nella circostanza,<br />
<strong>di</strong>sse belle parole scorrendo dall’unità d’Italia all’Europa<br />
Unita che si stava costruendo.<br />
Tra la folta presenza <strong>del</strong>le Associazioni d’Arma e <strong>del</strong>le varie Autorità,<br />
il sindaco <strong>di</strong> Brescia - Bruno Boni - si fece oratore <strong>del</strong>la<br />
cerimonia.<br />
Sul luogo vi fu organizzato anche un raduno <strong>di</strong> Bersaglieri e <strong>di</strong><br />
Cavalleggeri lonatesi.<br />
OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI<br />
SUGLI AVVENIMENTI DEL 1859<br />
Proce<strong>di</strong>amo con l’esposizione, comunque, tornando a quel tormentato<br />
<strong>giugno</strong> 1859 per riportare alcune considerazioni sugli<br />
avvenimenti e sulle battaglie combattute nelle vicinanze <strong>di</strong> <strong>Lonato</strong>.<br />
Alcuni storici hanno affermato che la guerra <strong>del</strong> “Cinquantanove<br />
“ fu la prima guerra moderna perchè gli eserciti fecero largo<br />
uso <strong>del</strong>le ferrovie da poco costruite.<br />
Inoltre un altro strumento <strong>di</strong> modernità fu certamente il nuovo<br />
telegrafo che fu anch’esso adottato dai militari e che, da allora,<br />
venne installato definitivamente anche a <strong>Lonato</strong> in un e<strong>di</strong>ficio<br />
<strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Pietro Orlan<strong>di</strong>ni.<br />
Ma la vera novità guerresca fu la presenza sul campo <strong>di</strong> battaglia<br />
dei cosidetti “cannoni rigati“ <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponevano i Francesi.<br />
Questi cannoni, simili agli altri, riuscivano a sparare ad una<br />
<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre-quattro volte superiore a quella dei cannoni “ad<br />
anima liscia“. Ciò era possibile perchè con essi venivano usati<br />
dei proiettili <strong>di</strong> foggia cilindrica, anziché a palla, aventi una <strong>del</strong>le<br />
basi appuntita cosi da poter meglio penetrare nell’aria ed incontrare<br />
meno resistenza...<br />
Ma l’intuizione ingegnosa fu l’invenzione <strong>del</strong>la “rigatura“ elicoidale<br />
<strong>del</strong>la canna interna <strong>del</strong> cannone che, cosi sagomata, imprimeva<br />
ai proiettili cilindrici una rotazione su se stessi al fine<br />
<strong>di</strong> mantenerli in asse nell’aria e colpire l’obiettivo con la punta<br />
esplosiva. Vi fu chi <strong>di</strong>sse che furono questi cannoni a decidere<br />
le sorti <strong>del</strong>la battaglia. Forse è vero.<br />
Uno <strong>di</strong> questi cannoni è ancora custo<strong>di</strong>to presso il bel museo <strong>di</strong><br />
Solferino.<br />
Ed anche un esemplare <strong>di</strong> quegli speciali proiettili è conservato<br />
a <strong>Lonato</strong> nei locali <strong>del</strong>la Fondazione Ugo Da Como. Qui veniva<br />
utilizzato come contrappeso per azionare un girarrosto adagiato<br />
ad un camino con tanto <strong>di</strong> spiedo... Destino insolito per<br />
uno strumento <strong>di</strong> guerra<br />
Non è proprio così, perché si <strong>di</strong>ce che: “Tutto è bene quel che<br />
finisce bene“.<br />
Fonti <strong>di</strong> ricerca:<br />
La Gazzetta <strong>di</strong> Milano, La Gazzetta Provinciale <strong>di</strong> Brescia,<br />
La Sentinella Bresciana, La Provincia <strong>di</strong> Brescia,<br />
Il Popolo <strong>di</strong> Brescia, Il Giornale <strong>di</strong> Brescia<br />
Bibliografia consultata:<br />
L'Assistenza ai feriti e malati in Brescia,<br />
I Colli Storici <strong>del</strong> <strong>Garda</strong> (<strong>di</strong> Franco Nar<strong>di</strong>ni),<br />
La Grande Battaglia e l'immenso Ospedale,<br />
Soldati <strong>del</strong>l'Imperatore (<strong>di</strong> Alberto Costantini),<br />
Storia d'Italia (<strong>di</strong> Indro Montanelli)