Tribunale di Taranto CORTE D'ASSISE DOTT.SSA C. TRUNFIO ...

P.M. M. BUCCOLIERO - Ma lei lo sta mandando a Sabrina, mica a
un commilitone.
DICH. Ivano RUSSO - Appunto, era un modo di scherzare, avevo
assimilato questo modo di scherzare che l'avevo detto
anche a lei, che era una mia amica anche, quindi essendo
magari che io in quel periodo molte volte succedeva che
non mi davano la licenza all'ultimo minuto o me la
davano all'ultimo minuto, per contentezza ho scherzato
in quella maniera.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ho capito. Ma da messaggi precedenti di
Sabrina cioè si capiva che lei non stava scherzando.
DICH. Ivano RUSSO - Non ho capito.
P.M. M. BUCCOLIERO - Dico dal contenuto dei messaggi che le ho
letto prima, che sono precedenti a questo.
AVV. MARSEGLIA - C'è opposizione, Presidente.
PRESIDENTE C. TRUNFIO - Pubblico Ministero, faccia le domande
senza il commento. Prego.
P.M. M. BUCCOLIERO - Senta, ci sono poi dei messaggi del 22
giugno, lei dice a Sabrina: "Sabri, non voglio che mi
fai questi discorsi, l'altro giorno non doveva succedere
quella cosa, lo sapevo che finiva così", Sabrina
risponde e dice: "ti ho già detto, non mi va di
ripetere, quella cosa non mi ha cambiato niente, poteva
succedere anche completo, non mi cambiava niente lo
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stesso. Comunque sia per me non è mai stata un'amicizia
normale, diciamo particolare, quindi non ti devi sentire
in colpa, anche perché le cose si fanno in due".
DICH. Ivano RUSSO - Sì.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, ci può spiegare bene?
DICH. Ivano RUSSO - Questo è in riferimento insomma a quello
che stavo dicendo prima, che siamo passati dal modo,
dallo sfotterci insomma a parole su certi argomenti
all'atto pratico, fino a che io mi sono bloccato, in
quanto se proseguivamo in quello che stavamo per far non
sapevo più come collocarla, sinceramente io volevo
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