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cerenergia<br />

un tetto fotovoltaico<br />

per Gambini Group<br />

di Thomas Foschini<br />

Giuliano Gambini<br />

I tetti degli stabilimenti industriali<br />

possono rappresentare<br />

una risorsa. Come Trasformandoli<br />

in “campi” per la produzione di energia<br />

pul<strong>it</strong>a. È la scelta fatta da Gambini<br />

Group, gruppo ceramico del comprensorio<br />

sassolese con quattro stabilimenti<br />

produttivi – due in Italia e due in Francia<br />

– che ha installato uno dei più grandi<br />

impianti fotovoltaici esistenti sul<br />

tetto di un’industria ceramica: 12mila<br />

metri quadri di dimensione e 993 kWp<br />

di potenza.<br />

L’opportun<strong>it</strong>à per l’azienda arriva con<br />

l’intervento di ristrutturazione della<br />

copertura del magazzino di logistica<br />

di Emiliana, il marchio di distribuzione<br />

d’alta gamma del Gruppo, s<strong>it</strong>uato<br />

a San Donnino di Liguria, frazione di<br />

Casalgrande (Re). L’idea è quella di<br />

sfruttare lo spazio del tetto, altrimenti<br />

inutilizzato, in chiave sostenibile: “Una<br />

scelta in linea con la visione green che<br />

stia<strong>mo</strong> portando avanti – spiega Giu-<br />

liano Gambini, t<strong>it</strong>olare e fondatore del<br />

Gruppo – di pari passo con lo sviluppo<br />

di innovazioni tecnologiche che si conciliano<br />

con una concezione del futuro<br />

sempre più ecologica. Senza contare<br />

che l’energia rappresenta uno dei costi<br />

maggiori per un’azienda e questo intervento<br />

dà un contributo fondamentale”,<br />

prosegue Gambini.<br />

Terminata a dicembre l’installazione,<br />

l’impianto è pronto per essere avviato<br />

al funzionamento. La spesa complessiva<br />

è stata di circa 3 milioni e 300mila<br />

euro, “cifra che include non solo il costo<br />

dell’impianto – precisa il t<strong>it</strong>olare –<br />

ma anche la nuova cabina elettrica e,<br />

soprat<strong>tutto</strong>, il rifacimento della copertura<br />

del tetto per la sicurezza dell’impianto<br />

stesso. Le tegole infatti, inadatte<br />

a osp<strong>it</strong>are i pannelli, sono state sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e<br />

con lamiera grecata d’alluminio”.<br />

Sulla bolletta gli effetti pos<strong>it</strong>ivi di questa<br />

svolta sostenibile si vedranno nei<br />

prossimi anni, ma si possono già fare<br />

delle considerazioni: “Secondo le nostre<br />

stime, annualmente l’impianto immetterà<br />

in rete energia per 1 milione e<br />

120 mila kWh. Dal punto di vista energetico<br />

– calcola Gambini – la quant<strong>it</strong>à<br />

è pari a circa il 15% del fabbisogno<br />

delle nostre fabbriche <strong>it</strong>aliane. Se però<br />

prendia<strong>mo</strong> in considerazione gli incentivi<br />

statali, il conto economico migliora<br />

di gran lunga e arriva a un 65%<br />

del nostro costo energetico annuo. Si<br />

tratta naturalmente di calcoli teorici,<br />

ma che danno un’idea dei benefici che<br />

l’investimento porterà”. Fondamentale<br />

quindi la possibil<strong>it</strong>à di sfruttare le tariffe<br />

incentivanti del conto energia prolungate<br />

dal governo: “Dal <strong>mo</strong>mento<br />

che l’installazione è stata terminata nel<br />

52 CER maggio/giugno 2011

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