30 Agosto 2007 - OCST

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SOCIETÀ ECONOMIA
30 Agosto 2007
■ IL FUTURO FINANZIAMENTO DELLA CASSA PENSIONE DI DIRITTO PUBBLICO
Avamprogetto del Consiglio Federale in consultazione
Fausto Leidi
Nel 2003 una iniziativa parlamentare di
M.S. Beck che chiedeva di sottoporre
tutte le casse pensioni pubbliche al
sistema della capitalizzazione integrale
(copertura del 100%), fu approvata dalle
camere federali, seppur di stretta misura.
L’applicazione di questa proposta comporterebbe
il completo rifinanziamento degli istituti
che applicano la copertura parziale (inferiore
al 100%). Se applicata alla lettera l’iniziativa,
come rilevò in modo particolare il nostro
Segretario cantonale Meinrado Robbiani in
sede di Consiglio Nazionale, genererebbe
costi per miliardi di franchi provocando oneri
insostenibili per molte collettività pubbliche.
Nel 2005, il Consiglio Federale incaricò una
commissione di esperti dello studio del «finanziamento
degli istituti di previdenza di diritto
pubblico» per trovare una soluzione attuabile.
Ora, sulla base dei risultati dello studio peritale,
il Consiglio Federale ha inviato in consultazione
ai Cantoni, Partiti ed enti ed associazioni
mantello nazionali interessate, un avamprogetto
di legge concernente gli aspetti istituzionali
e il finanziamento degli istituti di previdenza
di diritto pubblico (casse pensioni di diritto
pubblico).
Contenuti dell’avamprogetto
L’avamprogetto si prefigge, nel limite del
possibile, di allineare le condizioni delle casse
pubbliche, anche se dispongono della garanzia
dello stato, alle condizioni vigenti per gli
istituti di previdenza di diritto privato e pertanto
di giungere al rifinanziamento integrale di
tutti le casse pensioni di diritto pubblico entro
30 anni. In ogni caso sono previste soluzioni
differenziate a dipendenza delle condizioni di
partenza.
A fine 2005 poco più della metà degli istituti
di previdenza di diritto pubblico presentava un
grado di copertura del 100% o più, d’altra
parte varie casse pensioni con un numero elevato
di assicurati presentano un grado di
copertura notevolmente inferiore.
Secondo il modello proposto dall’avamprogetto
federale, gli istituti previdenziali che presentano
un grado di copertura superiore al
100% e che quindi sono integralmente rifinanziati,
dovranno continuare in futuro, senza
poter scendere sotto la copertura del 100%,
funzioneranno dunque come gli istituti previdenziali
di diritto privato.
Gli istituti di previdenza di diritto pubblico
che presentano un grado di copertura inferiore
al 100% potranno invece continuare, al massimo
per i prossimi 30 anni, a essere gestiti con
una capitalizzazione parziale (inferiore al
100%), allo scadere dei trent’anni, tutti gli istituti
dovranno essere integralmente rifinanziati.
Per poter applicare sistemi di capitalizzazione
parziale, sono inoltre introdotte nuove condizioni
molto più severe rispetto a oggi. In particolare
l’avamprogetto prevede oltre alla garanzia
dello Stato, un piano di finanziamento per
permettere di ricapitalizzare l’istituto di previdenza.
Il sistema di finanziamento si articola su
degli obiettivi di copertura differenziati. Gli
impegni verso i pensionati dovranno essere
integralmente coperti (copertura del 100%);
sarà pure calcolato un grado di copertura degli
impegni verso gli assicurati attivi e un’ulteriore
grado di copertura per l’insieme degli impegni
di previdenza (grado di copertura globale):
questi due valori non potranno scendere sotto
i valori iniziali.
In caso contrario – analogamente agli istituti
di previdenza privati – andranno prese
misure di risanamento.
Il sindacato OCST seguirà attentamente lo
sviluppo delle decisioni a livello politico. In
Particolare, gli effetti che queste proposte
comporteranno per le casse pensioni pubbliche
in Ticino.
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