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30 Agosto 2007 - OCST

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Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese<br />

<strong>30</strong> agosto <strong>2007</strong> - Anno LXXIX - N. 13 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano<br />

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano<br />

Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - illavoro@ocst.com - www.ocst.com Prossimo numero: 13 settembre <strong>2007</strong><br />

Vacanze in colonia da incorniciare<br />

pp. 12-13<br />

Si alla la liberl<br />

iberaa circolazione,<br />

colazione,<br />

ma con adeguate misure e di<br />

accompagnamento compagnamento p. 3<br />

Gli i edili i rivogl<br />

ogliono ili<br />

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atto to<br />

pp. . 8-9


2 SINDACATO ATTUALITÀ<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

• CAPITALI PREVIDENZIALI<br />

Grandi affari per le banche e briciole per i lavoratori...<br />

Nando Ceruso<br />

Icapitali previdenziali dei lavoratori continuano<br />

ad essere esposti ai maneggioni<br />

dell’alta finanza che li manipolano come<br />

meglio credono nell’ambito dei mercati finanziari<br />

e borsistici, senza che da parte delle<br />

autorità di vigilanza federali ci siano i dovuti<br />

controlli. Va da sè che le banche e i vari istituti<br />

assicurativi di riferimento continuino a fare i<br />

loro affari, non sempre cristallini e trasparenti,<br />

mentre i lavoratori e i datori di lavoro sono<br />

periodicamente chiamati alla cassa per<br />

coprire le voragini finanziarie determinate,<br />

spesso, dalle incontrollate operazioni finanziarie<br />

orchestrate proprio da questi istituti.<br />

Di solito non sono neppure date informazioni<br />

ufficiali sulle cause che determinano<br />

perdite enormi di risorse finanziarie previdenziali,<br />

e il Governo federale non si degna<br />

neppure di adottare opportune misure, per evitare<br />

che si ripetano le vicende di mala gestione<br />

e le speculazioni che hanno inghiottito decine<br />

e decine di miliardi di franchi.<br />

È indubbio che i grandi penalizzati che ne<br />

pagano le conseguenze sono sempre gli assicurati,<br />

a seguito della complessità della legge<br />

e per la carenza delle strutture di vigilanza che<br />

il Governo federale continua a tenere limitate e<br />

non conformi alle esigenze della Legge federale<br />

sulla previdenza professionale.<br />

Una sorta di esagerata tolleranza con banche<br />

e istituti assicurativi, insomma, mentre si<br />

lasciano allo sbando gli interessi generali dei<br />

lavoratori e più in generale l’economia del<br />

mercato sociale. Per tali ragioni occorre ribadire<br />

che i capitali previdenziali non devono<br />

favorire solo lauti affari per le grandi banche e<br />

i loro enti assicurativi di riferimento, ma sono<br />

stati costituiti dai lavoratori e dalle imprese<br />

per agevolare un sistema di rendita integrativa,<br />

che assicuri ai lavoratori e alle lavoratrici<br />

un adeguato tenore di vita al termine dell’età<br />

lavorativa. Alla luce di quanto è successo e sta<br />

succedendo nella gestione e nell’amministrazione<br />

dell’enorme massa di capitali accumulati<br />

nei fondi previdenziali (ben oltre cinquecento<br />

miliardi di franchi), questo principio è spesso<br />

messo da parte, agevolando in modo disinvolto<br />

e superficiale politiche di comodo e di<br />

massimo profitto per banche e assicurazioni,<br />

spesso anche a scapito dei lavoratori e delle<br />

imprese che hanno costituito i capitali.<br />

Negli ultimi anni il tasso d’interesse sui capitali<br />

accumulati dai lavoratori si è ridotto dal 4 al<br />

2,5%, mentre i costi amministrativi e assicurativi<br />

di rischio delle polizze di istituzioni previdenziali<br />

collettive facenti capo ad assicurazioni<br />

e banche sono lievitati anche oltre il 120%,<br />

generando così una riduzione delle rendite del<br />

15-20%.<br />

D’altra parte, anche i recenti dati elaborati<br />

dal Credit Suisse dimostrano la continua evoluzione<br />

positiva, che conferma il buon trend di<br />

rendimenti (media annua del 9-12%) registrato<br />

sui capitali previdenziali negli ultimi anni.<br />

Se a ciò si aggiungono i fattori speculativi e<br />

le enormi perdite finanziarie che a fasi alterne<br />

si verificano a seguito di investimenti piuttosto<br />

sospetti, viene spontaneo chiedersi se il<br />

Governo federale non debba essere spronato<br />

ad adottare i dovuti provvedimenti a tutela dei<br />

capitali previdenziali.<br />

L’Organizzazione Cristiano-Sociale Ticinese<br />

(<strong>OCST</strong>) non è dunque affatto soddisfatta della<br />

gestione di istituti previdenziali da parte di<br />

assicurazioni e banche, caratterizzata dai rendimenti<br />

miliardari che, da un lato, favoriscono<br />

sfacciatamente gli affari delle grandi banche e<br />

degli enti assicurativi, mentre, dall’altro, lasciano<br />

stagnare i tassi d’interesse e le rendite dei<br />

lavoratori verso il basso.<br />

L’<strong>OCST</strong> ritiene quindi inderogabile che<br />

siano riveduti i metodi gestionali dei fondi<br />

previdenziali e che in rapporto al trend evolutivo<br />

dei rendimenti siano adeguati anche i tassi<br />

d’interesse sulle polizze assicurative del<br />

secondo pilastro, al fine di arrestare la continua<br />

erosione delle rendite dei lavoratori e delle<br />

lavoratrici. In questo campo d’impegno,<br />

l’<strong>OCST</strong> intende sensibilizzare l’opinione pubblica<br />

e tutte le forze sociali, sollecitando politiche<br />

più oculate e trasparenti mirate a salvaguardare<br />

un patrimonio di vitale importanza<br />

nell’ambito dell’economia del mercato sociale<br />

del nostro Paese.<br />

• SETTORE VENDITA<br />

I commercianti e i loro «interessi di bottega»<br />

Nando Ceruso<br />

Troppi commercianti usano e abusano,<br />

furbescamente, delle deroghe concordate<br />

dai partner contrattuali sulle aperture<br />

dei negozi, senza tuttavia applicare il contratto<br />

collettivo cantonale che sancisce i diritti<br />

fondamentali del personale di vendita.<br />

A distanza di anni purtroppo ci si trova ancora<br />

di fronte a una categoria di piccoli e medi<br />

imprenditori (sempre che tali li si possa definire)<br />

del commercio, che cercano di fare<br />

solo i propri interessi di bottega eludendo<br />

i più elementari diritti del personale di vendita.<br />

Evidentemente questo tipo di mentalità,<br />

becera, si scontra con la disponibilità finora<br />

dimostrata dai partner sindacali, <strong>OCST</strong> in primis,<br />

che hanno sospinto un costruttivo lavoro<br />

teso ad agevolare il commercio e parimenti i<br />

diritti dei lavoratori del settore.<br />

L’<strong>OCST</strong> non può più accettare che una larga<br />

fascia di commercianti e di piccole e medie<br />

imprese del commercio calpestino i più elementari<br />

diritti del personale di vendita mentre<br />

usufruiscono alla grande delle deroghe e di<br />

tutte le agevolazioni, pensando solo agli interessi<br />

di bottega e infischiandosene dei diritti<br />

del personale, concordati tra<br />

le parti sull’estensione degli<br />

orari di apertura e di chiusura<br />

dei negozi e sulla flessibilità.<br />

Va rammentato che, a<br />

parte le imprese della grande<br />

distribuzione e un’infima<br />

parte dei negozi del piccolo<br />

commercio che offrono<br />

buone condizioni contrattuali<br />

al personale e rispettano il<br />

contratto di categoria, una<br />

larga cerchia di commercianti<br />

nega ancora i diritti sociali e<br />

salariali sanciti nel Contratto Collettivo cantonale<br />

del personale di vendita.<br />

Troppi datori di lavoro del commercio al dettaglio<br />

non applicano il Contratto collettivo o ne<br />

eludono, furbescamente, i contenuti sociali e<br />

salariali, attraverso contratti individuali di lavoro<br />

precari, a ore e su chiamata. Il Contratto<br />

collettivo del personale di vendita non solo non<br />

è diffuso, ma, al contrario, si assiste a una<br />

situazione di precariato e di dumping sociale e<br />

salariale, diffuso proprio attraverso i contratti di<br />

lavoro discriminanti e antisociali dei quali certi<br />

datori fanno ormai uso e abuso...<br />

Si tratta di una situazione<br />

non più tollerabile, tanto più<br />

dopo quanto è stato fatto da<br />

parte dei sindacati di categoria<br />

e dello stesso personale<br />

di vendita, per agevolare<br />

deroghe e flessibilizzazione<br />

al fine di andare incontro alle<br />

esigenze dei commercianti.<br />

In tale contesto delude e<br />

rammarica lo scarso impegno<br />

di DISTI e<br />

Federcommercio per diffondere<br />

il Contratto collettivo di<br />

categoria tra i propri affiliati,<br />

mentre nel contempo pretendono una nuova<br />

legge sul commercio che consenta ulteriori<br />

margini di manovra sulla flessibilità e gli orari di<br />

apertura e chiusura dei negozi.<br />

L’<strong>OCST</strong> vuole richiamare l’attenzione su una<br />

situazione non più tollerabile sul mancato<br />

rispetto dei diritti fondamentali del personale di<br />

vendita che spingerà inevitabilmente partner<br />

sindacali ad assumere atteggiamenti ben<br />

diversi da quelli finora assunti, in particolare<br />

contro i commercianti e le imprese che si<br />

dimostrano poco inclini al rispetto delle regole<br />

contrattuali.


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> SINDACATO INIZIATIVE<br />

3<br />

Favorevoli alla libera circolazione ma con<br />

adeguate misure di accompagnamento<br />

L’<strong>OCST</strong> riflette e avanza delle proposte per un potenziamento ulteriore della Commissione tripartita<br />

Meinrado Robbiani<br />

Una rigorosa applicazione delle misure di<br />

accompagnamento è un antidoto irrinunciabile<br />

nella lotta contro i possibili contraccolpi<br />

della libera circolazione delle persone.<br />

Decisivo è di conseguenza il ruolo della<br />

Commissione tripartita, che ha il compito<br />

di osservare l’evoluzione del mercato del<br />

lavoro e di applicare le misure di accompagnamento.<br />

A cinque anni dalla sua entrata<br />

in vigore e in concomitanza con l’applicazione<br />

integrale della libera circolazione,<br />

l’<strong>OCST</strong>, nel solco delle ricorrenti prese di<br />

posizione su questo argomento, ha elaborato<br />

un testo che racchiude riflessioni e<br />

proposte per un ulteriore potenziamento<br />

dell’azione della Commissione tripartita.<br />

Un rapporto intermedio<br />

In aggiunta alle considerazioni formulate<br />

dall’<strong>OCST</strong> nel citato documento, l’esperienza<br />

accumulata in questo primo quinquennio<br />

merita di essere oggetto di un confronto<br />

allargato, che coinvolga tutti i soggetti<br />

attivi nella Commissione tripartita. L’<strong>OCST</strong><br />

propone perciò un dibattito approfondito, che<br />

confluisca in un rapporto dove siano tratteggiate<br />

le linee di impegno per i prossimi anni.<br />

Linee di impegno<br />

L’<strong>OCST</strong> intravede l’opportunità di rafforzare<br />

gli interventi della Commissione tripartita in<br />

particolare nei campi seguenti:<br />

u Struttura e organizzazione<br />

La commissione tripartita deve in primo<br />

luogo potere disporre di un segretariato stabile<br />

e relativamente autonomo, dotato di un adeguato<br />

organico. Vanno pure curati in modo<br />

ancora più attento i collegamenti e le relazioni<br />

tra i diversi uffici dell’amministrazione cantonale<br />

che sono coinvolti nell’attività della<br />

Commissione tripartita (Ufficio della manodopera<br />

estera, Ufficio dell’Ispettorato del lavoro,<br />

Sezione del lavoro, Sezione dei permessi e<br />

dell’immigrazione..)<br />

u Fronti particolari di intervento<br />

Nella lotta contro le pressioni sulle condizioni<br />

lavorative e salariali si auspica in particolare:<br />

- che i salari erogati ai<br />

lavoratori esteri siano<br />

verificati in modo sistematico,<br />

perlomeno nei<br />

rami non coperti da un<br />

contratto collettivo di<br />

lavoro;<br />

- che i lavoratori<br />

distaccati indipendenti<br />

(che come tali non sono<br />

sottoposti a nessun vincolo<br />

salariale) siano<br />

sottoposti senza eccezione<br />

a controllo;<br />

- che sul versante del<br />

lavoro interinale siano<br />

fissati salari di riferimento<br />

perlomeno nelle<br />

categorie a più bassa<br />

retribuzione.<br />

u Occupazione<br />

Le attuali misure di<br />

accompagnamento<br />

sono soprattutto volte ad impedire il dumping<br />

salariale e molto meno a lottare contro le pressioni<br />

di natura occupazionale. Dove si intraveda<br />

la possibilità che le entrate di manodopera<br />

siano in diretta concorrenza con i lavoratori<br />

locali e soprattutto con i disoccupati, è ritenuto<br />

opportuno disporre, all’interno della<br />

Commissione tripartita, di un’istanza incaricata<br />

di vigilare e di intervenire<br />

laddove si riscontrino<br />

situazioni di questa natura.<br />

u Analisi di dettaglio<br />

Le ricadute della libera<br />

circolazione vanno sondate<br />

in modo meticoloso e<br />

puntuale. È auspicata la<br />

realizzazione di apposite<br />

ricerche ed analisi. Si<br />

pensi ad esempio ad una<br />

valutazione del rapporto<br />

tra libera circolazione e<br />

disoccupazione oppure<br />

dell’impatto economico e<br />

occupazionale del lavoro<br />

distaccato.<br />

u Collaborazioni<br />

Un settore da affinare è<br />

quello della relazione tra la Commissione tripartita<br />

e le diverse Commissioni paritetiche<br />

istituite nei rami dove è in vigore un contratto<br />

collettivo di lavoro. Queste Commissioni svolgono<br />

già regolarmente attività di controllo e<br />

dispongono inoltre di una preziosa rete di contatti<br />

con le ditte del ramo. Sussistono perciò<br />

spazi interessanti di collaborazione da affinare.<br />

u Una funzione preventiva<br />

Le misure di accompagnamento hanno una<br />

natura reattiva. Vengono cioè applicate qualora<br />

si riscontrino situazioni ripetute di abuso. In<br />

una regione esposta agli effetti della libera circolazione<br />

come il Ticino è evidentemente utile<br />

adottare provvedimenti che anticipino l’insorgere<br />

di distorsioni attraverso iniziative a carattere<br />

preventivo. In questo ambito spicca l’importanza<br />

dei contratti collettivi di lavoro, la cui<br />

diffusione nei rami non ancora coperti va<br />

incentivata.<br />

u Una diversa regolazione del mercato<br />

del lavoro<br />

Con la libera circolazione è venuto a cadere<br />

un modello di gestione della manodopera<br />

estera controllato dall’alto.<br />

E’ perciò indispensabile passare oggi ad un<br />

rinnovato modello di funzionamento del mercato<br />

del lavoro, dove la regolazione avvenga<br />

ad opera delle parti sociali.<br />

La Commissione tripartita ne costituisce un<br />

perno decisivo. L’<strong>OCST</strong> sollecita perciò una<br />

riflessione ed una valutazione allargata sul<br />

funzionamento della Commissione tripartita<br />

con l’intento di sviluppare ulteriormente la<br />

sua apprezzata azione.


4<br />

SINDACATO SANITÀ<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

■ INCHIESTA DI COMPARIS.CH SULLA SODDISFAZIONE DEI PAZIENTI NEGLI OSPEDALI TICINESI<br />

Migliori condizioni di lavoro, vantaggi anche per i pazienti<br />

Renato Ricciardi<br />

Il sindacato <strong>OCST</strong> osserva<br />

favorevolmente l’espressione<br />

di soddisfazione con cui i<br />

pazienti hanno valutato gli ospedali<br />

ticinesi nell’ambito dell’inchiesta<br />

condotta a livello svizzero<br />

da un istituto specializzato per<br />

il portale comparis.ch.<br />

Tra le 19 domande rivolte da<br />

comparis.ch ai pazienti intervistati<br />

una parte importante aveva<br />

per argomento la relazione<br />

paziente-personale di cura. La<br />

soddisfazione dei pazienti è<br />

strettamente collegata con la<br />

disponibilità e la professionalità<br />

del personale. I risultati molto<br />

positivi ottenuti dagli ospedali<br />

ticinesi risultano perciò un riconoscimento<br />

delle capacità del<br />

personale che vi lavora.<br />

Da parte nostra, riteniamo che<br />

la via percorsa in questi ultimi<br />

anni di valutare il carico di lavoro<br />

del personale sanitario sia quella<br />

giusta. I miglioramenti delle<br />

condizioni di lavoro voluti dal<br />

personale, volti a diminuire l’orario<br />

di lavoro e a ottenere un’adeguata<br />

dotazione di personale, hanno sicuramente<br />

contribuito a offrire un quadro lavorativo<br />

che consenta di mettere al centro la relazione<br />

con il paziente.<br />

L’<strong>OCST</strong> e i propri associati ritengono che la<br />

qualità del lavoro ospedaliero sia, sì, fondata<br />

su una formazione tecnica appropriata, ma si<br />

esprima fondamentalmente nella condivisione<br />

umana della malattia. La cura mobilita infatti<br />

una rete ampia di persone che deve potere<br />

interagire. Alcune domande dell’intervista ai<br />

pazienti miravano proprio a indagare la disponibilità<br />

del personale, la chiarezza delle informazioni<br />

sulla malattia e il coinvolgimento di<br />

tutti coloro che sono chiamati in causa<br />

(paziente, famiglia, operatori sanitari …).<br />

Il sindacato cristiano-sociale è particolarmente<br />

attento a questo aspetto di relazione e<br />

ritiene che la strada sin qui percorsa debba<br />

essere ulteriormente approfondita nei termini<br />

di riconoscimento del ruolo del personale sanitario<br />

e del suo carico di lavoro. In questo<br />

senso il lavoro di verifica (dotazione di personale<br />

nei reparti, sostituzione del personale<br />

assente per malattia ecc.) avviato con un<br />

intento condiviso dalle parti sociali negli istituti<br />

dell’EOC dopo il rinnovo contrattuale del 2006<br />

deve essere continuato.<br />

Corso preparatorio<br />

dell’<strong>OCST</strong> alla scuola<br />

cantonale di polizia<br />

organizza un mini corso preparatorio<br />

alla scuola cantonale di<br />

L’<strong>OCST</strong><br />

polizia 2008 per le polizie comunali.<br />

Le lezioni si terranno presso la Sala <strong>OCST</strong><br />

in via Balestra 19 a Lugano.<br />

Riportiamo l’orario dei corsi. Ulteriori lezioni<br />

saranno eventualmente concordate direttamente<br />

con i partecipanti del corso.<br />

Prof. Camponovo, 28 agosto, 20-22; Prof.<br />

Genini, 1 settembre, 08.<strong>30</strong>-11.<strong>30</strong>; Prof.<br />

Camponovo, 4 settembre, 20-22; Prof.<br />

Genini, 6 settembre, 20-22.<br />

Per ulteriori informazioni contattare <strong>OCST</strong><br />

Lugano, tel 091 9211551<br />

E-mail segretariato.cantonale@ocst.com<br />

■ MEMORIE NOSTRE<br />

In ricordo di monsignor Luigi Del-Pietro<br />

Trent’anni fa, il 29 agosto del 1977, moriva<br />

improvvisamente, al tavolo di lavoro,<br />

uno dei principali protagonisti della storia<br />

sociale del Ticino, monsignor Luigi Del-<br />

Pietro.<br />

Una figura che ha segnato la storia sindacale<br />

e politica del nostro cantone dagli inizi degli<br />

anni Trenta sino alla sua morte.<br />

Grande sacerdote, fedele al Magistero della<br />

Chiesa, sindacalista e lottatore di prim’ordine<br />

si è battuto per la promozione dei diritti della<br />

famiglia, ha stipulato grandi contratti collettivi,<br />

ha lottato in prima fila in diversi scioperi; sotto<br />

la sua guida l’<strong>OCST</strong>, che viveva un momento<br />

difficile, pian piano riesce ad emergere e a<br />

diventare il sindacato più rappresentativo in<br />

Svizzera.<br />

Si occupò di innumerevoli questioni: industrie<br />

di frontiera, mano d’opera estera, frontalieri,<br />

formazione professionale, lavorò molto<br />

per la creazione dell’Azienda Elettrica<br />

Ticinese. Dedicò grande impegno anche<br />

all’attività giornalistica: curò una rubrica di<br />

questioni sociali per il settimanale cattolico<br />

“La famiglia” e si prodigò per la ripresa regolare<br />

de Il Lavoro, le cui pubblicazioni, inaugurate<br />

nel 1920 erano state interrotte nel 1926,<br />

grazie a lui ripresero nel 1933 e Del-Pietro ne<br />

divenne il caporedattore.<br />

Dalle colonne del “suo” giornale non si stancò<br />

mai di difendere gli operai, lottò incessantemente<br />

per il rispetto dei diritti umani, si<br />

impegnò per i lavoratori, per le loro famiglie,<br />

per le donne, per i figli, per gli anziani. Portò<br />

avanti le loro rivendicazioni sempre ispirandosi<br />

alla dottrina e alle encicliche sociali. La sua<br />

è veramente stata una vita spesa per la giustizia.<br />

Di Monsignor Del-Pietro mi piace in particolare<br />

il ricordo che fece di lui la sua segretaria,<br />

Miriam Cassina, in occasione della commemorazione<br />

a vent’anni dalla scomparsa.<br />

“...per oltre<br />

trent’anni vidi<br />

Monsignore soffrire<br />

e lottare per<br />

la giustizia e per<br />

il pane, per rivendicazioni,<br />

obiettivi,<br />

scopi concreti,<br />

quotidiani e umani.<br />

La porta del suo ufficio era sempre aperta.<br />

Non c’era bisogno di bussare.<br />

Anche quel lunedì mattina, 29 agosto 1977,<br />

la porta dell’ufficio era aperta e c’era la luce<br />

accesa.<br />

La luce era rimasta accesa tutta la notte,<br />

Monsignor Del-Pietro, seduto, era rivolto<br />

verso la porta come se aspettasse qualcuno.<br />

Ultimo ricordo-testamento-messaggio; la<br />

luce accesa un grande ideale, la porta - è la<br />

porta del cuore - aperta all’accoglienza,<br />

all’ascolto, alla solidarietà, alla condivisione”.


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> SINDACATO SOCIALITÀ<br />

5<br />

Sussidi ai premi dell’assicurazione malattia: il CdS<br />

intende cambiare il sistema di valutazione del diritto<br />

Il modo di valutare il diritto all’erogazione<br />

di un sussidio ai premi dell’assicurazione<br />

malattia è uno dei punti su cui il gruppo<br />

PPD insiste da parecchio tempo, perchè<br />

ritiene che l’attuale sistema presenti numerosi<br />

aspetti negativi e necessiti urgentemente<br />

di modifiche. Sotto è riportato il<br />

testo dell’interrogazione presentata al<br />

Consiglio di Stato dai parlamentari del<br />

gruppo PPD Gianni Guidicelli, Raffaele De<br />

Rosa e Fiorenzo Dadò.<br />

Gianni Guidicelli<br />

Da diversi anni sostengo, con atti parlamentari<br />

e interventi durante i dibattiti,<br />

che l’attuale sistema di valutazione del<br />

diritto al sussidio al pagamento dei premi dell’assicurazione<br />

malattia è molto carente e, in<br />

particolare, non è mirato.<br />

Il Consiglio di Stato ha sempre sostenuto<br />

come le mie osservazioni e perplessità fossero<br />

condivise e reali e che si stava lavorando<br />

per modificare il sistema di valutazione; in particolare<br />

per passare al metodo del reddito<br />

disponibile valido per la determinazione del<br />

diritto alle prestazioni LAPS (Legge sull’armonizzazione<br />

delle prestazioni sociali).<br />

In una mozione del 19 settembre 2006, inoltrata<br />

a nome del gruppo PPD, avevo nuovamente<br />

evidenziato tutti gli aspetti negativi dell’attuale<br />

sistema e richiesto un cambiamento<br />

rapido.<br />

Nel Messaggio 5759 del 7 marzo 2006, che<br />

trattava alcune modifiche della Legge cantonale<br />

di applicazione della LAMal (LCAMal), il<br />

Consiglio di Stato aveva indicato che il cambiamento<br />

del sistema di valutazione del diritto,<br />

con il passaggio al metodo del reddito disponibile,<br />

probabilmente non poteva avvenire prima<br />

del 1° gennaio 2008.<br />

In questi giorni sono stati inviati i primi<br />

moduli per la richiesta del sussidio per il 2008.<br />

Dalla comunicazione allegata rilevo che il calcolo<br />

del diritto sarà stabilito sulla base della<br />

decisione di tassazione 2005; come dire che<br />

non si intende cambiare nulla.<br />

Ho veramente la sensazione che dalle promesse<br />

e dalla condivisione degli aspetti negativi<br />

dell’attuale sistema espressi dal Consiglio<br />

di Stato, e in particolare dalla Direttrice del<br />

DSS On. Patrizia Pesenti, all’attuazione pratica<br />

dei cambiamenti ci sia qualcosa che non<br />

funziona a dovere.<br />

Ci permettiamo pertanto di chiedere:<br />

1. Per la valutazione del diritto ai sussidi per<br />

il pagamento dei premi della cassa malati per<br />

il 2008 si farà ancora capo al reddito imponibile<br />

fiscalmente<br />

2. Se si, per quale motivo<br />

Nel caso in cui non ci sia per il 2008 un cambiamento<br />

del sistema, che evidentemente non<br />

auspico, intende il Consiglio di Stato intervenire<br />

per almeno corregge i seguenti aspetti particolari<br />

che erano stati sollevati nella mozione<br />

del gruppo PPD del 19.9.2006 e sui quali desidererei<br />

ricevere una risposta dettagliata<br />

1. Epurare dal reddito imponibile le deduzioni<br />

che non corrispondono ad una diminuzione<br />

della disponibilità di reddito (3° pilastro, interessi<br />

di capitali a risparmio, ecc.)<br />

2. Prevedere l’accertamento del reddito da<br />

parte dell’istituto delle assicurazioni sociali<br />

(art. 67 Regolamento della legge cantonale<br />

sull’assicurazione malattia) per una casistica<br />

più ampia; in ogni caso la nascita di figli<br />

dovrà essere considerata in quest’elenco.<br />

3. Per l’accertamento del reddito, nei casi<br />

previsti dall’art. 67 del Regolamento, non<br />

dovranno più essere usate le attuali tabelle ma<br />

bisognerà verificare la reale disponibilità finanziaria<br />

dell’assicurato.<br />

Assegni familiari: decisione assolutamente da riconsiderare<br />

Su iniziativa di Gianni Guidicelli, il suo<br />

Gruppo parlamentare chiede di riconsiderare<br />

la decisione di non anticipare al 1°<br />

gennaio 2008 l’entrata in vigore della nuova<br />

Legge federale sugli assegni familiari.<br />

Il Gruppo parlamentare del Partito Popolare<br />

Democratico ha preso atto con rammarico<br />

della decisione del Consiglio di Stato di non<br />

anticipare l’entrata in vigore della nuova legge<br />

federale sugli assegni di famigliari (LAFam)<br />

all’1.1.2008, come chiesto dalla mozione di<br />

Monica Duca Widmer a nome del Gruppo PPD.<br />

La posizione di chiusura da parte del Governo<br />

sorprende perché antepone ragioni tecniche e<br />

di risparmio ai bisogni delle famiglie ticinesi.<br />

Dimentica però di precisare che l’entrata in<br />

vigore dei nuovi assegni comporta anche dei<br />

benefici per le finanze dello Stato.<br />

In un momento in cui i redditi non progrediscono<br />

nonostante l’andamento economico<br />

molto favorevole, anticipare l’entrata in vigore<br />

dell’aumento degli assegni costituirebbe una<br />

boccata d’ossigeno per tutte le famiglie, mentre<br />

per le finanze dello Stato comporterebbe il<br />

semplice sforzo di una manovra contabile. Non<br />

dimentichiamo che questi assegni sono un<br />

investimento per il futuro e, in ogni caso, sono<br />

un elemento di crescita economica immediata,<br />

perché i genitori investono queste somme nell’acquisto<br />

di beni per la famiglia.<br />

Il Gruppo PPD ribadisce il suo impegno a<br />

favore dell’entrata in vigore anticipata dei nuovi<br />

assegni: un modo anche per rispettare la<br />

volontà del 75,8% della popolazione del cantone<br />

Ticino che si era espressa il 26 novembre<br />

2006 a favore dell’armonizzazione federale<br />

degli assegni famigliari minimi.<br />

Nel concreto, la nuova legge federale sugli<br />

assegni di famiglia prevede l’aumento dell’assegno<br />

di base dagli attuali 183 a 200 franchi<br />

ma, soprattutto un’estensione del diritto di<br />

beneficiare dell’assegno per i giovani in formazione<br />

di 250 franchi fino a 25 anni (attualmente<br />

siamo l’unico cantone in Svizzera in cui il diritto<br />

decade a 20 anni).<br />

L’affermazione contenuta nel messaggio<br />

governativo secondo la quale l’aumento dell’importo<br />

degli assegni costerebbe 12 milioni di<br />

franchi in più rispetto alla situazione attuale sorprende<br />

e denota superficialità perché, come<br />

evidenziamo di seguito, non tiene conto di<br />

parecchi elementi importanti.<br />

A conti fatti, il beneficio per le finanze cantonali<br />

dovrebbe invece ammontare a diversi<br />

milioni. Vediamo perché:<br />

1. il Governo non spiega che l’aumento degli<br />

assegni permette di ridurre gli oneri delle prestazioni<br />

sociali ed assistenziali: migliora dunque<br />

il reddito delle persone e, in particolare,<br />

delle famiglie con figli;<br />

2. non dice che la riforma prevede un risparmio<br />

effettivo nel versamento degli assegni di<br />

prima infanzia e di quelli integrativi, dei sussidi<br />

e delle borse di studio, e dei sussidi per il pagamento<br />

dei premi per l’assicurazione malattia;<br />

3. dimentica di calcolare la lieve incidenza<br />

sulle entrate fiscali provocata dall’aumento<br />

degli assegni;<br />

4. rimane silente sulle possibilità che avrà il<br />

Cantone di recuperare dalla Cassa cantonale<br />

per gli assegni famigliari gli assegni di formazione<br />

che attualmente versa, a titolo volontario,<br />

ai dipendenti con figli agli studi dai 20 ai 25<br />

anni;<br />

5. non menziona neppure che la riforma<br />

introdurrà una parità di trattamento tra tutti i<br />

lavoratori del nostro cantone, come peraltro già<br />

chiesto dall’iniziativa parlamentare Guidicelli<br />

del giugno del 2002, non ancora evasa;<br />

6. dimentica infine di precisare che se è vero<br />

che ci sarà verosimilmente un aumento dell’aliquota<br />

per la cassa assegni famigliari a carico<br />

dei datori di lavoro, è anche vero che tale aliquota<br />

è stata ridotta nel 2002 dal 2 all’1.5% ed<br />

è ora tra le più basse della Svizzera.


6<br />

SOCIETÀ ECONOMIA<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

■ IL FUTURO FINANZIAMENTO DELLA CASSA PENSIONE DI DIRITTO PUBBLICO<br />

Avamprogetto del Consiglio Federale in consultazione<br />

Fausto Leidi<br />

Nel 2003 una iniziativa parlamentare di<br />

M.S. Beck che chiedeva di sottoporre<br />

tutte le casse pensioni pubbliche al<br />

sistema della capitalizzazione integrale<br />

(copertura del 100%), fu approvata dalle<br />

camere federali, seppur di stretta misura.<br />

L’applicazione di questa proposta comporterebbe<br />

il completo rifinanziamento degli istituti<br />

che applicano la copertura parziale (inferiore<br />

al 100%). Se applicata alla lettera l’iniziativa,<br />

come rilevò in modo particolare il nostro<br />

Segretario cantonale Meinrado Robbiani in<br />

sede di Consiglio Nazionale, genererebbe<br />

costi per miliardi di franchi provocando oneri<br />

insostenibili per molte collettività pubbliche.<br />

Nel 2005, il Consiglio Federale incaricò una<br />

commissione di esperti dello studio del «finanziamento<br />

degli istituti di previdenza di diritto<br />

pubblico» per trovare una soluzione attuabile.<br />

Ora, sulla base dei risultati dello studio peritale,<br />

il Consiglio Federale ha inviato in consultazione<br />

ai Cantoni, Partiti ed enti ed associazioni<br />

mantello nazionali interessate, un avamprogetto<br />

di legge concernente gli aspetti istituzionali<br />

e il finanziamento degli istituti di previdenza<br />

di diritto pubblico (casse pensioni di diritto<br />

pubblico).<br />

Contenuti dell’avamprogetto<br />

L’avamprogetto si prefigge, nel limite del<br />

possibile, di allineare le condizioni delle casse<br />

pubbliche, anche se dispongono della garanzia<br />

dello stato, alle condizioni vigenti per gli<br />

istituti di previdenza di diritto privato e pertanto<br />

di giungere al rifinanziamento integrale di<br />

tutti le casse pensioni di diritto pubblico entro<br />

<strong>30</strong> anni. In ogni caso sono previste soluzioni<br />

differenziate a dipendenza delle condizioni di<br />

partenza.<br />

A fine 2005 poco più della metà degli istituti<br />

di previdenza di diritto pubblico presentava un<br />

grado di copertura del 100% o più, d’altra<br />

parte varie casse pensioni con un numero elevato<br />

di assicurati presentano un grado di<br />

copertura notevolmente inferiore.<br />

Secondo il modello proposto dall’avamprogetto<br />

federale, gli istituti previdenziali che presentano<br />

un grado di copertura superiore al<br />

100% e che quindi sono integralmente rifinanziati,<br />

dovranno continuare in futuro, senza<br />

poter scendere sotto la copertura del 100%,<br />

funzioneranno dunque come gli istituti previdenziali<br />

di diritto privato.<br />

Gli istituti di previdenza di diritto pubblico<br />

che presentano un grado di copertura inferiore<br />

al 100% potranno invece continuare, al massimo<br />

per i prossimi <strong>30</strong> anni, a essere gestiti con<br />

una capitalizzazione parziale (inferiore al<br />

100%), allo scadere dei trent’anni, tutti gli istituti<br />

dovranno essere integralmente rifinanziati.<br />

Per poter applicare sistemi di capitalizzazione<br />

parziale, sono inoltre introdotte nuove condizioni<br />

molto più severe rispetto a oggi. In particolare<br />

l’avamprogetto prevede oltre alla garanzia<br />

dello Stato, un piano di finanziamento per<br />

permettere di ricapitalizzare l’istituto di previdenza.<br />

Il sistema di finanziamento si articola su<br />

degli obiettivi di copertura differenziati. Gli<br />

impegni verso i pensionati dovranno essere<br />

integralmente coperti (copertura del 100%);<br />

sarà pure calcolato un grado di copertura degli<br />

impegni verso gli assicurati attivi e un’ulteriore<br />

grado di copertura per l’insieme degli impegni<br />

di previdenza (grado di copertura globale):<br />

questi due valori non potranno scendere sotto<br />

i valori iniziali.<br />

In caso contrario – analogamente agli istituti<br />

di previdenza privati – andranno prese<br />

misure di risanamento.<br />

Il sindacato <strong>OCST</strong> seguirà attentamente lo<br />

sviluppo delle decisioni a livello politico. In<br />

Particolare, gli effetti che queste proposte<br />

comporteranno per le casse pensioni pubbliche<br />

in Ticino.<br />

Per difendere i tuoi diritti aderisci all’<strong>OCST</strong>!<br />

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e legali inerenti la condizione delle persone anziane combatte<br />

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<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> SINDACATO ATTUALITÀ<br />

7<br />

…e dopo la ristrutturazione Swisscom<br />

presenta gli utili!<br />

Lorenzo Jelmini<br />

Presentato ad inizio agosto il rapporto<br />

semestrale del gruppo. Come ormai consuetudine<br />

gli utili sono in aumento.<br />

Positiva risulta l'acquisizione dell'italiana<br />

Fastweb. Ma allora non è forse il caso di<br />

rivedere i progetti di ristrutturazione<br />

La presentazione del rapporto semestrale<br />

è passata un po’ in sordina. I media ne<br />

hanno riferito ma senza dare troppo<br />

risalto. Segno, forse, che gli utili conseguiti dal<br />

gigante blu risultano essere una certezza.<br />

Siamo lieti che sia così, e di constatare che<br />

anche per il primo semestre <strong>2007</strong> Swisscom è<br />

riuscita ad incrementare utili, vendite e clienti:<br />

936 milioni di franchi (+23,5%) di utile netto,<br />

un giro d'affari di 5,09 miliardi (+6,7 %) e un<br />

significativo aumento del numero di clienti.<br />

• DITTA CASRAM - MEZZOVICO<br />

I meriti del personale!<br />

Innanzitutto vogliamo complimentarci con<br />

tutti i collaboratori del gruppo Swisscom, che<br />

hanno nuovamente permesso il raggiungimento<br />

di questi incoraggianti risultati, malgrado<br />

continui progetti di ristrutturazione, già avviati<br />

ed in fase di<br />

applicazione.<br />

Questo dimostra,<br />

senza ombra di<br />

dubbio, l’elevato<br />

grado di professionalità<br />

ed<br />

attaccamento<br />

all’azienda da<br />

parte di collaboratori<br />

che, come<br />

abbiamo avuto<br />

modo di constatare<br />

personalmente,<br />

si sentono<br />

sovente smarriti<br />

a causa di repentini ed ingiustificati mutamenti<br />

di strategia.<br />

Una maggiore attenzione alle esigenze dei<br />

collaboratori non guasterebbe certo, e porterebbe<br />

sicuramente ad un risultato ancora<br />

migliore...<br />

Finalmente un’operazione riuscita!<br />

Interessante rilevare, nel rapporto presentato,<br />

come all'andamento positivo abbia contribuito<br />

l'acquisizione dell'italiana Fastweb.<br />

Questa operazione era seguita con apprensione,<br />

considerato che i precedenti tentativi di<br />

muoversi nei mercati esteri non sono risultati<br />

certamente positivi. Ricorderete i precedenti<br />

tentativi come la partecipazione nella Cesky<br />

Telecom, in seguito ceduta poiché decisamente<br />

di scarso interesse, ma soprattutto la disastrosa<br />

operazione Debitel. Nel 1999 l'ex regia<br />

federale aveva rilevato l'operatore tedesco di<br />

telecomunicazioni mobili per oltre 4,3 miliardi<br />

di franchi cedendola poi nell’aprile del 2004<br />

per circa un miliardo, perdendo quindi circa<br />

3,3 miliardi di franchi.<br />

Un risultato inaspettato merita un cambiamento<br />

di strategie!<br />

I numeri presentano, dunque, una situazione<br />

particolarmente<br />

solida. Un<br />

risultato inaspettato<br />

anche per il<br />

vertice di<br />

Swisscom che,<br />

come riferisce il<br />

rapporto, ha<br />

deciso di rivedere<br />

al rialzo le sue<br />

previsioni per<br />

l'intero esercizio<br />

<strong>2007</strong>. Lecito<br />

chiedersi, a questo<br />

punto, se il<br />

contestato<br />

annuncio di tagli al personale sia ancora<br />

Rinnovo commissione aziendale<br />

Lo scorso 12 luglio si è tacitamente provveduto<br />

al rinnovo della commissione<br />

aziendale.<br />

Sono state assegnate le cariche e la nuova<br />

commissione risulta così composta: Gualea<br />

Roberto, <strong>OCST</strong>, Presidente; Mahmuti Florim,<br />

<strong>OCST</strong>, Membro; Arrighi Simona, <strong>OCST</strong>,<br />

Membro.<br />

Ringraziamo i colleghi che hanno ritenuto<br />

opportuno rendersi disponibili per assumersi<br />

questo impegnativo compito a favore di tutte le<br />

maestranze e formuliamo i migliori auguri di<br />

buon lavoro e tante soddisfazioni.<br />

Ai colleghi Cardinale Marco, Lanza<br />

Salvatore, Cenicola Marino, i sentiti ringraziamenti<br />

per l’impegno profuso, nel non sempre<br />

facile compito di rappresentare al meglio i colleghi,<br />

e l’augurio di un futuro professionale<br />

ricco di tante soddisfazioni.<br />

Va sottolineato come rappresentare i dipendenti<br />

all’interno della CASRAM SA sia diventato<br />

negli ultimi tempi oltremodo difficile.<br />

Si invitano i dipendenti a voler restare vicini<br />

ai colleghi impegnati nella commissione aziendale,<br />

e a chiedere alla Direzione di permettere<br />

ai rappresentanti del personale di svolgere,<br />

secondo i dettami previsti dalla Convenzione,<br />

i loro compiti in modo tale da poter rappresentare<br />

i legittimi interessi delle maestranze tutte,<br />

senza timori o pressioni di sorta.<br />

sostenibile. Ricordiamo, infatti, che Swisscom<br />

a maggio di quest’anno aveva annunciato di<br />

voler sopprimere dai 500 agli 800 posti di lavoro<br />

ogni anno, per attuare un progetto che permetta<br />

di riunire in un unico settore aziendale<br />

diversi servizi.<br />

Il progetto è di per se condivisibile, a patto<br />

che non ricadano, come sempre, le conseguenze<br />

sul personale. Una maggiore coesione<br />

nell’attività<br />

del gruppo<br />

non può<br />

che essere<br />

salutare.<br />

Ma il<br />

n o b i l e<br />

scopo perderebbe<br />

molta efficacia<br />

se<br />

nell’attuarlo<br />

verrebbe<br />

ridotto nuovamente<br />

il<br />

numero dei<br />

collaboratori...<br />

Alla luce dei significativi dati presentati,<br />

oltretutto, non vi è proprio alcuna ragione di<br />

procedere a nuovi tagli.<br />

Eletta la nuova rappresentanza<br />

del personale<br />

della Agie Charmilles<br />

Losone<br />

Inuovi eletti in carica dal 1° giugno <strong>2007</strong><br />

sono: Marco Porrini, Presidente; Angel<br />

Gonzales, Vice presidente;<br />

Tonino Fortuna,<br />

Segretario; Pietro<br />

Acciari, Membro;<br />

Barbara Giordani,<br />

Membro; Gianbattista<br />

Radice, membro;<br />

Marzio Vitali, Membro.<br />

Durante il mandato,<br />

che scade a fine maggio<br />

del 2011, la nuova<br />

Angel Gonzales rappresentanza dei collaboratori<br />

del sito di<br />

Losone, si augura di<br />

riuscire a soddisfare le<br />

aspettative della maggioranza<br />

di essi, affrontando<br />

le diverse problematiche<br />

con serietà,<br />

impegno e obbiettività.<br />

L’<strong>OCST</strong> ringrazia i<br />

colleghi che hanno ritenuto<br />

opportuno render-<br />

Tonino Fortuna<br />

si disponibili e formula<br />

loro i migliori auguri di un proficuo lavoro.


8<br />

SINDACATO EDILIZIA<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

Ridateci il nostro contratto di lavoro,<br />

sarà positivo per tutti!<br />

Paolo Locatelli<br />

Il conto alla rovescia procede in modo<br />

molto veloce: manca poco più di un mese<br />

al vuoto contrattuale voluto dalla Società<br />

Impresari Costruttori Svizzera! Proprio<br />

così: dal 1° di ottobre <strong>2007</strong> il settore edile<br />

nazionale - per la prima volta in 70 anni di<br />

esistenza - non potrà disporre dell’unico<br />

strumento valido per garantire parità contrattuali<br />

ed una concorrenza leale tra le<br />

imprese di costruzione.<br />

In questi ultimi mesi, alcuni impresari costruttori<br />

si sono resi conto che la decisione di<br />

Delémont, presa a fine giugno <strong>2007</strong>, era «più<br />

di pancia, non certamente di testa». E questi<br />

impresari, magari anche in buona fede, si sono<br />

affrettati a tranquillizzare i propri lavoratori con<br />

L’apertura del mercato del lavoro all’Unione<br />

Europea aumenta i rischi del dumping salariale<br />

e contrattuale: ciò rende ineluttabile - sia per i<br />

lavoratori che per le imprese - l’esistenza di un<br />

contratto collettivo di lavoro di obbligatorietà<br />

generale, salari minimi e condizioni di lavoro<br />

uguali per tutti (imprese locali, imprese estere,<br />

padroncini esteri, lavoratori distaccati). Ed in<br />

particolar modo, sono gli impresari costruttori<br />

che operano in zone di frontiera, a doversi preoccupare<br />

di una realtà che «è lì da venire»:<br />

quanto resisteranno le imprese ticinesi all’ingresso<br />

di imprese estere con manodopera che<br />

costa - tutto compreso - poco più di 10 euro<br />

all’ora Chi controllerà cosa Senza contratto<br />

collettivo di lavoro, la concorrenza sleale tra<br />

imprese (locali e estere) non sarà più un rischio<br />

da affrontare e gestire ... ma sarà bensì una certezza.<br />

Ma anche con i nuovi assunti, ovvero la<br />

manodopera indigena, le regole del gioco cambieranno:<br />

tutti i nuovi contratti individuali sottoscritti<br />

dopo il 1° ottobre <strong>2007</strong> saranno firmati<br />

con contenuti molto più modesti. Al di là<br />

del salario e della tredicesima mensilità, ad<br />

esempio, siamo poi certi, che a tutti i nuovi<br />

assunti sarà garantita la 5.a rispettivamente la 6.<br />

a settimana di vacanza, la protezione contro i<br />

licenziamenti per infortunio, il pagamento<br />

per 720 giorni di malattia e la settimana<br />

lavorativa di 5 giorni (il lavoro al sabato<br />

è ora autorizzato solo in via eccezionale<br />

e previo pagamento del supplemento<br />

del 25%) A quei lungimiranti delegati<br />

della SSIC-CH che a Delémont hanno<br />

deciso di dare la disdetta al CNM,<br />

lasciamo l’ardua risposta.<br />

Ultima certezza, che riassume in sé<br />

gli argomenti precedentemente sviluppati:<br />

senza un contratto collettivo di<br />

lavoro decretato di obbligatorietà<br />

generale, il settore edile - che opera<br />

in un mercato interno - è destinato ad andare<br />

a rotoli: e con esso, le imprese locali, i<br />

lavoratori edili, la sicurezza sui cantieri, la<br />

qualità dell’opera.<br />

Ma gli impresari costruttori, o per meglio dire i<br />

dirigenti della Società Impresari Costruttori<br />

Svizzera, sembrano «non vedere più in là del<br />

proprio naso» e continuano a «relativizzare» gli<br />

effetti certi e nefasti del vuoto contrattuale che<br />

gli argomenti più disparati ma molto fragili: «Dal<br />

1° ottobre <strong>2007</strong> non cambierà nulla», sicuramente<br />

la frase più usata ma anche la meno<br />

vera.<br />

Cade il CNM dell’edilizia principale e cade<br />

automaticamente il suo Decreto di<br />

Obbligatorietà generale. Dal 1. ottobre <strong>2007</strong>,<br />

ad esempio, le agenzie interinali di collocamento<br />

potranno “piazzare” nelle imprese di costruzione<br />

i propri lavoratori a tariffe scontate; e se i<br />

salari minimi così come la tredicesima mensilità<br />

non saranno riconosciuti ai lavoratori interinali,<br />

tutti zitti perché questo diventerà lecito... Ed in<br />

un momento congiunturale durante il quale si<br />

deve rispondere a dei picchi di lavoro «presto e<br />

subito», questa possibilità diventerà la regola...<br />

per la gioia e le tasche delle agenzie di collocamento<br />

e per le imprese: ai lavoratori, solo la certezza<br />

di una pericolosa spirale di pressione sui<br />

salari.<br />

LA RUBRICA DI EDILIO<br />

TUTTO NORMALE<br />

Un getto di una platea di fondazione dello<br />

spessore di 1.50 metri, per un totale di<br />

880 metri cubi di calcestruzzo: un intervento<br />

edile di quelli che fanno tremare i polsi<br />

e che, se lo si vuole eseguire in un solo giorno,<br />

doveva essere programmato con molta<br />

attenzione. E’ successo nel cantiere dell’ACR di<br />

Giubiasco, il tanto discusso inceneritore dei<br />

rifiuti, la scorsa settimana. Ma l’imprevisto era<br />

dietro l’angolo: a chi pensava di “far tutto e<br />

bene” in 12 ore di lavoro (autorizzate dalla<br />

commissione paritetica), guasti a due pompe<br />

e, in serata, ad un impianto di calcestruzzo<br />

hanno rovinato i piani. I lavoratori sul cantiere<br />

hanno lavorato 18 ore filate ... e sotto una<br />

pioggia a tratti battente. Cose che possono<br />

capitare, è stata la reazione della SSIC-TI. Ma<br />

le previsioni meteo sono così inattendibili Ma<br />

il getto in due o più tappe era tecnicamente<br />

impossibile (o forse costava solo di più)<br />

Domande che possono anche rimanere senza<br />

risposta perché la frittata ormai è già stata<br />

fatta: 18 ore di lavoro in un giorno sotto la<br />

pioggia! Tutto normale<br />

Inventato un nuovo metodo di fare impresa<br />

nel settore edile: il “mordi e fuggi”. E’ il caso<br />

della Torno SA di Mezzovico, impresa di costruzione<br />

della Torno International Srl di Milano,<br />

attiva in diverse nazioni. Già presente sino alla<br />

fine degli anni novanta con alcune centinaia di<br />

lavoratori, aveva repentinamente ridotto il suo<br />

personale all’osso nel 1999. Dopo alcuni anni,<br />

eccola riapparire di nuovo sul mercato ticinese,<br />

con una politica dei prezzi d’appalto molto<br />

agguerrita e un’attenzione per la puntualità nel<br />

pagamento degli oneri sociali molto approssimativa.<br />

Nel giro di pochi anni, la Torno SA<br />

riporta il proprio organico a più di 150 collaboratori.<br />

Sino al 2006, quando inizia a licenziare<br />

una trentina di lavoratori a giugno ed altri <strong>30</strong><br />

per la fine di dicembre. A fine luglio <strong>2007</strong>, la<br />

conferma della chiusura definitiva che avverrà<br />

nei prossimi mesi. Per la seconda volta, nel<br />

giro di poco meno di 8 anni, la Torno SA di<br />

Mezzovico è sbarcata in Ticino, ha lavorato e<br />

cessato l’attività quando il mercato non le era<br />

più favorevole. Tutto normale<br />

In questo periodo durante il quale la vertenza<br />

tra padronato e sindacati edili sul Contratto<br />

Nazionale Mantello sale di temperatura, tutto<br />

ciò (di negativo) che capita nel settore è sottolineato<br />

con particolare vigore. Tutto normale<br />

Risposta affermativa: senza un CNM, a<br />

partire dal 1° ottobre <strong>2007</strong>, la situazione non<br />

può che degenerare. I lavoratori ne sono consapevoli,<br />

anche gli impresari costruttori lo<br />

sanno ... ma non lanciano messaggi distensivi.<br />

Questo non è certamente normale!


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> SINDACATO EDILIZIA<br />

9<br />

loro stessi hanno determinato:<br />

incoscienza oppure<br />

atteggiamento sospetto Il<br />

premio «Pinocchio dell’anno<br />

<strong>2007</strong>» è nel frattempo già<br />

stato assegnato al presidente<br />

nazionale della SSIC,<br />

l’impresario e deputato<br />

nazionale Werner Messmer.<br />

La sua dichiarazione<br />

«Siamo pronti a ritornare al<br />

tavolo delle trattative con i<br />

sindacati», omettendo però<br />

di concludere il Messmerpensiero<br />

«a condizione che<br />

i sindacati abbiano ad<br />

accettare tutte le nostre<br />

rivendicazioni senza battere<br />

ciglio» è una perla di arroganza<br />

che nulla ha a che<br />

vedere con il buonsenso ed<br />

il corretto dialogo tra partner<br />

contrattuali.<br />

Aggiungiamo quindi<br />

un’altra certezza: i lavoratori<br />

edili non staranno<br />

zitti e pazienti ad attendere<br />

che gli impresari costruttori<br />

decidano di tornare alla<br />

SABATO 22 SETTEMBRE <strong>2007</strong><br />

MANIFESTAZIONE A ZURIGO<br />

ORARI DI PARTENZA<br />

(treni speciali / stazione FFS,<br />

ritrovo un quarto d’ora prima della partenza)<br />

Chiasso ore 08.15<br />

Mendrisio ore 08.<strong>30</strong><br />

Lugano ore 08.45<br />

Locarno ore 09.00<br />

Bellinzona ore 09.15<br />

Biasca ore 09.<strong>30</strong><br />

Faido ore 10.00<br />

ragione. Dopo Ginevra<br />

(3'000 manifestanti) e<br />

Lucerna (2'500 manifestanti),<br />

è ora il turno di una<br />

grande manifestazione<br />

nazionale di protesta.<br />

A Zurigo, il prossimo 22<br />

settembre, sono attesi<br />

almeno 15'000 lavoratori<br />

per dire, con determinazione<br />

e compattezza, ciò che<br />

gli impresari non vogliono<br />

per il momento ascoltare:<br />

«Indietro non si torna,<br />

difendiamo i nostri salari ed<br />

il nostro contratto di lavoro!».<br />

La partecipazione degli<br />

associati <strong>OCST</strong> a questa<br />

importante manifestazione<br />

è un atto dovuto e necessario:<br />

si invitano i lavoratori<br />

iscritti al nostro sindacato a<br />

rivolgersi ed iscriversi presso<br />

il segretariato regionale<br />

più vicino.<br />

Nel riquadro, anticipiamo<br />

gli orari di partenza in treno<br />

dal cantone Ticino. Uniti<br />

siamo forti!<br />

• CORSI ACCADEMIA DEL FALEGNAME<br />

Quaranta lezioni su tecniche di apprendimento e di lavoro<br />

Svizzera Fabbricanti<br />

Mobili e Serramenti, Sezione Ticino,<br />

L’Associazione<br />

organizza<br />

«Corsi Accademia del Falegname<br />

Modulo CG 10<br />

Tecniche di apprendimento e di lavoro»<br />

Il corso in tecniche di apprendimento e di<br />

lavoro è suddiviso in quaranta lezioni che<br />

inizieranno a partire da martedì 4 settembre<br />

<strong>2007</strong>.<br />

Questo modulo è necessario per ottenere<br />

tutti i diplomi previsti dall’Accademia del falegname<br />

ed è riconosciuto in tutte le scuole<br />

Svizzere.<br />

Le competenze raggiunte alla fine del<br />

modulo saranno le seguenti:<br />

u Essere in grado, con l’applicazione delle<br />

tecniche di apprendimento e di lavoro, di organizzare<br />

I’ambiente personale e la struttura<br />

della propria giornata al fine di operare ed<br />

apprendere in modo efficiente.<br />

u Oltre alla conoscenza delle strategie di<br />

apprendimento sarete in grado di pianificare e<br />

eseguire dei lavori di progetto, eseguire delle<br />

presentazioni orali e ordinare/archiviare in<br />

modo sistematico il materiale digitale e cartaceo.<br />

Le competenze necessarie per eseguire un<br />

lavoro di progetto verranno esercitate a scuola<br />

attraverso un lavoro/esercizio pratico.<br />

Durante il corso si curano e si approfondiscono<br />

anche gli aspetti legati alle competenze<br />

sociali, personali e metodiche.<br />

L’esame di fine modulo è composto da una<br />

nota legata all’esperienza durante il corso (<strong>30</strong><br />

per cento) e da un esame finale in forma scritta,<br />

pratica oppure orale (70 per cento).<br />

Condizioni di partecipazione: non è<br />

necessario nessun modulo per accedere a<br />

questo corso.<br />

Luogo e orario dei corsi: le lezioni si terranno<br />

presso la SSIC, aula falegnami, Gordola<br />

(serale, di regola il martedì, dalle 18.45 alle<br />

21.<strong>30</strong>)<br />

Il docente responsabile è Luca Pedrotta.<br />

Il costo del corso è di fr. 500 per i membri<br />

ASFMS e di fr. 560 per i non associati<br />

Alla fine del corso, con esame superato, è<br />

possibile richiedere i sussidi MAEK e CPC.<br />

Il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito<br />

www.luomochefa.ch, (settore corsi, materiale<br />

informativo), o inviare una mail a info@luomochefa.ch.<br />

Per ulteriori informazioni contattare Luca<br />

Pedrotta allo 079 310 69 34.<br />

■ CORSI PER ADULTI - DECS – ARBEDO Programma Autunno <strong>2007</strong><br />

Muretti 1 (fr 50)<br />

venerdì 7 settembre, 2 ore<br />

sabato 8 settembre, 6 ore<br />

sabato 15 settembre, 6 ore<br />

sabato 22 settembre, 6 ore<br />

Muretti 2 (fr 50)<br />

venerdì 5 ottobre, 2 ore<br />

sabato 6 ottobre, 6 ore<br />

sabato 13 ottobre, 6 ore<br />

sabato 20 ottobre, 6 ore<br />

Lastricato (fr 100)<br />

venerdì 9 novembre, 2 ore<br />

sabato 10 novembre, 6 ore<br />

sabato 17 novembre, 6 ore<br />

(fr 50 o fr 100 supplementi<br />

per spese attrezzi di lavoro<br />

e materiali di consumo )<br />

Contatti: Signora Rosita Savoldelli,<br />

tel/fax: 091 8294848<br />

Formatore: Eros<br />

Verdi, via Rovedo<br />

14, 6600 Locarno,<br />

tel/fax: 091<br />

7514414; e-mail<br />

verdi@bluewin.ch;<br />

cellulare 079 6852528<br />

web : www.everdi.ch<br />

Luoghi: Riveo ( corso muri e lastricato ), da<br />

definire ev. altri SEDI


10<br />

SINDACATO IN...FORMAZIONE<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

I CORSI ALL’<strong>OCST</strong><br />

INFORMATICA<br />

Introduzione all’informatica<br />

Dal 10 settembre al 17 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Lunedì e mercoledì, diurno o serale (36 ore)<br />

Costo: Fr. 350 soci, Fr. 550 non soci.<br />

ECDL Start (4 moduli)<br />

Dal 10 settembre al 13 dicembre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Lunedì e mercoledì, serale (78 ore)<br />

Costo: Fr. 792 soci, Fr.1’377 non soci.<br />

Word 2003 base<br />

Dal 10 settembre al 10 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Lunedì e mercoledì, diurno o serale (<strong>30</strong> ore)<br />

Costo: Fr. 350 soci, Fr. 550 non soci.<br />

Excel 2003 base<br />

Dall’11 settembre all’11 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Martedì e giovedì diurno o serale (<strong>30</strong> ore)<br />

Costo: Fr. 350 soci, Fr. 550 non soci.<br />

LINGUE<br />

Corsi serali di lingue<br />

Tedesco - Francese - Inglese - Spagnolo e<br />

Italiano per stranieri<br />

Inizio a metà settembre<br />

Minimo 10 partecipanti (<strong>30</strong> o 60 ore totali)<br />

Costo: Fr. <strong>30</strong>0 soci, Fr. 400 non soci.<br />

Corso intensivo di italiano per stranieri<br />

Inizio il 3 settembre e l’1 ottobre (80 ore<br />

totali)<br />

Costo: Fr. 750 soci, Fr. 1000 non soci<br />

COMMERCIO<br />

Corso di segretariato<br />

Dal 7 settembre <strong>2007</strong> al 7 marzo<br />

2008 tutti i venerdì<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Durata complessiva 1<strong>30</strong> ore<br />

Costo: Fr. 1<strong>30</strong>0 soci,<br />

Fr. 1700 non soci.<br />

EDILIZIA<br />

AutoCAD <strong>2007</strong> avanzato<br />

Dall’11 settembre all’11 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti.<br />

Martedì e giovedì, serale (<strong>30</strong> ore)<br />

Costo: Fr. 400 soci,<br />

Fr. 600 non soci.<br />

AutoCAD <strong>2007</strong> base<br />

Dall’10 settembre al 10 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti.<br />

Lunedì e mercoledì, serale (<strong>30</strong> ore)<br />

Costo: Fr. 400 soci,<br />

Fr. 600 non soci.<br />

MECCANICA-<br />

METALLURGIA<br />

CNC macchine a controllo<br />

numerico<br />

Dal 10 settembre al 10 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Lunedì, mercoledì e venerdì, serale<br />

(39 ore)<br />

Costo: Fr. 400 soci,<br />

Fr. 600 non soci.<br />

CONTABILITÀ<br />

Teoria livello base<br />

Dal 17 settembre al 17 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Lunedì e mercoledì, serale (<strong>30</strong> ore)<br />

Costo: Fr. <strong>30</strong>0 soci, Fr. 500 non<br />

soci.<br />

Banana base<br />

Dal 18 settembre al 18 ottobre<br />

Minimo 10 partecipanti<br />

Martedì e giovedì, serale (<strong>30</strong> ore)<br />

Costo: Fr. 350 soci, Fr.550 non<br />

soci.<br />

Per info:<br />

Centro formazione professionale <strong>OCST</strong><br />

Via S. Balestra 19 – 6901 Lugano<br />

Tel. +41(0)91/921.15.51<br />

Fax +41(0)91/923.53.65<br />

E-mail: formazione.ocst@ticino.com<br />

FORMAT Lingua Sagl<br />

Via S. Balestra 21 - CP 6216 - 6901 Lugano<br />

Tel. +41(0)91 921 26 00<br />

Fax +41(0)91 921 26 66<br />

E-mail info@formatlingua.ch<br />

Web www.formatlingua.ch<br />

ALTRI CORSI<br />

Custode d’immobili, corso biennale di<br />

preparazione all’attestato professionale<br />

federale (APF)<br />

(398 ore) dal 15 settembre, 2 sere + sabato<br />

mattina, dalle 19.10 alle 21.55, il sabato<br />

dalle 8.<strong>30</strong> alle 12.<strong>30</strong>.<br />

Costo totale Fr. 5’612, esami nel 2009


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> INFO BALCANI<br />

11<br />

Pagina a cura di Slavko Bojanic<br />

Fenomen dijaspore<br />

AMBASADA BiH<br />

ORGANIZUJE<br />

Fenomen dijaspore, tema koja je uvijek<br />

aktuelna, a posebno danas iz vise razloga.<br />

Pojam dijaspora koji je nekada izazivao i<br />

ljubav i sazaljenje danas, cini se, izaziva<br />

samo zavist i ljubomoru. Mi i oni, kao da je<br />

rijec o dva naroda a ne o jednom, geografski<br />

podijeljenom, a po porijeklu istom. Time<br />

se bavi i kolumnista “Nezavisnih Novina”<br />

M. Filipovic<br />

Ima jedna cudna i magicna rijec koja se u<br />

ljetne dane ponajcesce cuje po nasim<br />

bosanskim gradovima i selima, osobito<br />

onima iz kojih je tokom proteklog rata bilo<br />

obimnijeg emigriranja u inozemstvo.<br />

Ta rijec, po svom znacenju u nasem narodu<br />

gotovo nepoznata jer je grckog porijekla, a po<br />

zvucnosti neobicna, vec svojim zvukom izgleda<br />

fascinira mnoge nase ljude, osobito one<br />

koji cijele godine sjede besposleni, navidaju o<br />

svemu i svacemu po lokalnim kafanama, petkom<br />

se iskupljaju po obnovljenim dzamijama i<br />

oko crkava i cekaju da se pojavi neko ili da se<br />

dogodi nesto, sto bi ih probudilo iz letargije.<br />

Tako prolazi vrijeme dok ne dodje ljeto i dok<br />

se ne cuje ta carobna rijec - dijaspora i ne<br />

pomole dijasporci u svojim velikim kolima i sa,<br />

za nase prilike, dosta novca u dzepovima. U<br />

zadnjih nekoliko godina proputovao sam cijelu<br />

Bosnu i Hercegovinu. Snimao sam obimnu<br />

seriju o nasoj lijepoj zemlji i bio od Duzi u<br />

Travuniji i od Rudog na Limu, do Bosanske<br />

Race na Savi i do rodnog mi kraja u Bosanskoj<br />

Krajini, na Sani i Uni, ali i u zeninoj postojbini<br />

u Zapadnoj Hercegovini. Tu sam prvi put cuo i<br />

osjetio posebno znacenje rijeci dijaspora.<br />

Ljetno doba, za razliku od normalnih zemalja<br />

gdje je to doba intenzivnog rada, u nasoj<br />

gotovo opustjeloj zemlji jer se gotovo sve<br />

njeno stanovnistvo slilo u gradove, predstavlja<br />

period smanjene aktivnosti, cak i u odnosu na<br />

uobicajenu standardnu aktivnost koja je kod<br />

nas bila uvijek mala zbog nedostatnog ekonomskog<br />

razvoja. U toj praznini svake vrste<br />

cuje se ta carobna rijec koja znaci nesto novo,<br />

nesto sto mijenja ustaljeno stanje i ponasanje.<br />

Dolaze nasi ljudi koji zive u izbjeglistvu, kako<br />

se to sto se njima dogodilo prirodno zove,<br />

odnosno u emigraciji, ako su tamo etablirani,<br />

tj. zaposleni i ako su na trajan nacin rijesili<br />

egzistencijalna pitanja. Ti ljudi su dijaspora.<br />

Oni unose neku zivost u ljetnu camotinju<br />

nase provincije. Dolaze u automobilima, sto<br />

vecim i boljim (cesto i iznajmljenim za tu priliku),<br />

dovode familije i dolaze da pokazu kako<br />

su uspjeli u tom nekom dalekom svijetu u<br />

kojem sada, eto, zadovoljno i sretno zive.<br />

Prestali su kukati da im je tamo gore, jer eto<br />

izgaraju od ceznje i nostalgije za rodnim krajem.<br />

Uzivaju u svojoj nadmoci nad nama koji<br />

ovdje zivotarimo.<br />

Oni se nazivaju dijaspora i ta rijec, u kontekstu<br />

njihovog znacenja i uloge u nasim zivotima,<br />

odista nema vise nikakve veze sa svojim<br />

prvobitnim znacenjem, tj. oni nisu dio naseg<br />

naroda koji se iselio, planski i s ciljem da tamo<br />

gdje zivi, gdje obitava, stvori uvjete zivota u<br />

kojima bi zivio na sopstvenom tradicijom<br />

odredjen nacin u smislu kulture, tradicije i<br />

ukupnog nacina zivota.<br />

Oni ne stvaraju mjesto na kojem bi njihove<br />

kultura i tradicija nastavile da zive svoj originalni<br />

zivot, dakle u smislu onih ideala koji su ih<br />

eventualno vodili i bili sadrzaj njihovog zivota<br />

na rodnom tlu. To nisu tadasnjim egejskim i<br />

mediteranskim svijetom rasijani Grci ili Jevreji<br />

koji su prognani iz Palestine i koji su trazili<br />

svoje mjesto pod suncem, ali su svagda i na<br />

svakom mjestu na kojem bi se skrasili u dusi i<br />

srcima, tokom dvije hiljade godina, nosili ideju<br />

KONZULARNI DAN<br />

u subotu 1. septembra<br />

od 10:00 sati<br />

U SINDIKATU <strong>OCST</strong><br />

U LUGANU<br />

povratka Hramu i Jerusalimu. To nije, dakle,<br />

dijaspora u njenom originalnom znacenju,<br />

nego jedna nova vrsta postojanja. Nasi ljudi<br />

koji su zapravo emigranti u drugim zemljama.<br />

Nije ovdje vazno kako su i zbog cega su to<br />

postali, ko ih je u tu poziciju doveo, ko ih je<br />

prevario i obmanuo i ko je kakve racune i planove<br />

s njima imao, ali oni nisu u stvari nikakva<br />

dijaspora nego nasi ljudi koji su emigrirali i<br />

sada zive u drugim zemljama po drugim a ne<br />

nasim zakonima, u skladu sa tudjim tradicijama<br />

i navikama i postaju postepeno ali sigurno<br />

za nas stranci, nasi ali stranci, ako ne oni<br />

sami, a ono zasigurno njihova djeca i pogotovo<br />

unuci.<br />

Logika zivota je neminovna i nikakve velike i<br />

zvucne rijeci i njihova nejasna znacenja ne<br />

mogu skriti golu istinu, koja vec sada izvire iz<br />

svih pora zivota, a to je da smo mi vec i sada,<br />

za, evo, jedva dvanaest ili petnaest godina<br />

postali dva svijeta. Jedan svijet su oni koji u<br />

ljetno doba dodju da bi nam pokazali da su u<br />

tudjem svijetu uspjeli, dok mi u svom svijetu, u<br />

svojoj zemlji i unutar svojih uvjeta zivota, eto,<br />

zivimo tako da nam treba pomoc, a oni nam<br />

zele pomoci.<br />

Tako nasi dijasporci dodju, poneko<br />

ozeni sina ili uda kcer, jer tamo negdje<br />

daleko djevojke nece da znaju za<br />

muzeve roditelje, mnoge nece ni da<br />

radjaju, a da rade po kucama itd.<br />

nema ni govora, pa je za svaki slucaj<br />

bolje naci neku nasu, dok se i ona ne<br />

ohavijesti i ne postane moderna u<br />

gledanju na zensko pitanje.<br />

S druge strane, nase djevojke,<br />

koje zive u camotinji neravnopravnosti<br />

i beznadja nezaposlenosti i svake<br />

druge bijede, jedva cekaju da se<br />

udaju u taj neki daleki i svakako ljepsi,<br />

kako misle, svijet, pogotovo ako<br />

kandidat zivi u atraktivnoj zemlji i ima<br />

veliki automobil. Sve drugo je puka<br />

prica, losa politika i obmana.<br />

Najbolje sto bi za sve nas ovdje<br />

mogli uciniti nasi ljudi koji zive u emigraciji<br />

bi bilo da tamo gdje su odabrali<br />

da zive postanu uvazeni, ugledni<br />

i po mogucnosti dobro stojeci ljudi.<br />

To bi i za njih, ali i za nas bilo najbolje.<br />

Ostavimo se velikih rijeci i pogotovo<br />

praznog rodoljublja. Za rodoljublje<br />

su svi imali sansu i nikakvo naknadno<br />

rodoljublje nije nam vise potrebno,<br />

a trebalo bi i znati koju i kakvu to<br />

Bosnu i Hercegovinu svako od nas<br />

voli.


12<br />

SINDACATO ATTIVITÀ<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

Che nostaglia le meravigliose vacanze<br />

a Sonogno... adesso si torna a scuola...<br />

Un centinaio i ragazzi che hanno passato le vacanze in Val Verzasca, nella casa Sant’Angelo<br />

di Sonogno. Per tutti una meravigliosa esperienza di crescita all’insegna di un eccellente progetto<br />

pedagogico, immersi in un paesaggio naturale incontaminato.<br />

Nicoletta Di Marco<br />

Ed ecco che anche il secondo turno<br />

delle colonie di quest’estate <strong>2007</strong> è<br />

appena terminato!<br />

Il filo conduttore<br />

Il tema che ha coinvolto i ragazzi del<br />

secondo turno è quello dell’isola deserta: la<br />

nave da crociera su cui viaggiavano i protagonisti<br />

è stata travolta dall’uragano Pia, e<br />

sono state calate in mare sette scialuppe<br />

che sono approdate su sette isole diverse.<br />

Su una di queste isole ci sono i 14 personaggi<br />

(un medico, una top model…) che nella<br />

realtà vengono impersonificati dai monitori<br />

della colonia: tutte le attività svolte, le storie<br />

e le fiabe narrate all’interno riguardano le<br />

vicende di questi personaggi. Le altre sei<br />

isole invece rappresentano 6 gruppi di giochi.<br />

Il filo conduttore della messa in scena<br />

serve per creare l’atmosfera in cui tutti gli<br />

ospiti della colonia vengono avvolti e che<br />

vivono in prima persona. Ad aumentare<br />

ancora di più il coinvolgimento c’è l’alone di<br />

mistero di cui è permeata la “storia”: sembra<br />

infatti che il naufragio sia stato in realtà pilotato,<br />

ma da chi E a quale scopo<br />

Chissà se alla fine i piccoli investigatori<br />

siano venuti a capo di questo enigma...<br />

Oltre all’originalità e al modo in cui viene<br />

trattato il tema, è sicuramente da ammirare il<br />

fatto che nonostante come abbiamo detto ci<br />

sia la trama di questa storia a fare da liaison,<br />

non si seguono copioni, è tutta improvvisazione.<br />

Daniela e Simona, le due direttrici didattiche<br />

che nella vita sono un’educatrice e unastudentessa<br />

di scienze sociali, sono delle<br />

veterane della colonia, che hanno vissuto fin<br />

da piccole essendo prima ospiti, poi monitrici<br />

ed infine organizzatrici.<br />

Perchè trascorrere le vacanze impegnandosi<br />

con i bambini<br />

Mi viene spontaneo chiedere a loro, che<br />

sono ragazze giovani che lavorano, studiano<br />

e sono piene di impegni, quale sia la motivazione<br />

che le spinge a tornare ogni anno sul<br />

«luogo del delitto» anziché stare sdraiate su<br />

una spiaggia<br />

deserta a sorseggiare<br />

un<br />

cocktail e rilassarsi.<br />

Le ragazze<br />

mi spiegano<br />

che oltre ad<br />

un’evidente<br />

correlazione<br />

con la loro formazione<br />

e con<br />

la loro professione,<br />

l’idea di<br />

staccare per<br />

due settimane<br />

con la routine,<br />

con il resto del<br />

mondo e dare e<br />

ricevere tanta<br />

gioia dal contatto<br />

con i piccoli<br />

è per loro<br />

irrinunciablie e<br />

gratificante.<br />

Sanno di fare<br />

qualcosa che<br />

aiuta le famiglie<br />

da cui ricevono<br />

piena<br />

fiducia, oltre alla soddisfazione del vedere<br />

felici i bambini, cose che sicuramente ripagano<br />

il peso di avere tanta responsabilità sulle<br />

spalle e tanta stanchezza accumulata alla<br />

fine dei due turni.<br />

Vacanze in Colonia, tutto è cambiato<br />

rispetto al passato<br />

Una volta c’era una percezione quasi<br />

negativa delle colonie, che venivano quasi<br />

viste come posti in cui andare a parcheggiare<br />

i figli durante le vacanze scolastiche, o<br />

peggio, venivano utilizzate come ricatto<br />

morale da alcuni genitori, “se non ti comporti<br />

bene, vai in colonia...”, quasi fosse una<br />

punizione! Questo è quanto ci racconta il<br />

responsabile didattico, Ferdinando Grazoni.<br />

Ma oggi, tutto sembrano i bambini ospiti del<br />

centro Leone XIII, meno che sofferenti, sprizzano<br />

energia e felicità da tutti i pori, l’aria che<br />

si respira qui è davvero unica.<br />

Amicizie che continuano nel corso degli<br />

anni<br />

La relazione che si instaura con ognuno<br />

dei bambini ospiti è a suo modo speciale e<br />

unica, ma ve ne sono alcune che rimangono<br />

particolarmente impresse ai monitori, come<br />

ci racconta una delle direttrici didattiche, che<br />

ricorda di aver conosciuto una bambina che<br />

è venuta per la prima volta quando aveva 6<br />

anni ed è poi tornata ogni anno alla colonia<br />

fino ai 13. «È emozionante pensare di averla<br />

vista trasformarsi da bambina a donna man<br />

mano che passavano le estati».<br />

Non solo gioco ma un grande progetto<br />

pedagogico<br />

La particolarità della colonia è quella di riunire<br />

in sè l’esperienza pedagogica e quella<br />

ludica: i bambini imparano tante cose dalla<br />

socializzazione, al vivere e condividere<br />

esperienze in gruppo con altri che non sianomembri<br />

della famiglia, alle conoscenze<br />

specifiche di sport o altro ancora, ma lo<br />

fanno divertendosi in maniera del tutto spon-


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> SINDACATO ATTIVITÀ<br />

13<br />

tanea, e soprattutto al di fuori dei rigidi canoni<br />

di insegnamento scolastico.<br />

Il Sig. Garzoni ci spiega come dagli anni<br />

70 ad ora siano cambiate sia la struttura<br />

della colonia che la tipologia di<br />

attività che vi<br />

si svolgono.<br />

Un volta<br />

c ’ e r a n o<br />

anche <strong>30</strong><br />

bambini in<br />

una camerata<br />

e anche le<br />

cose che si<br />

organizzavano erano<br />

più semplici e improvvisate<br />

anche perché<br />

non c’erano a disposizione i mezzi finanziari<br />

che ci sono oggi, adesso quello che si<br />

intraprende è un vero e proprio progetto<br />

pedagogico, ma d’altrode, sono i bambini<br />

stessi ad essere cambiati, per cui anche loro,<br />

al giorno d’oggi hanno altre necessità rispetto<br />

a quelle che potevano<br />

avere i loro «colleghi»<br />

di 20 o <strong>30</strong> anni fa.<br />

Una volta ad andare in<br />

colonia erano i figli dei<br />

lavoratori che non potevano<br />

magari permettersi per i loro figli altre<br />

forme di vacanza, oppure non avevano la<br />

possibilità di badare a loro durante le vacanze<br />

scolastiche, perché occupati a<br />

lavorare tutto il giorno. Oggi, la famiglia<br />

fa questa scelta perché crede in questa<br />

forma di vacanza. Per non parlare poi<br />

delle modifiche che sono state apportate<br />

alla struttura, che ricordiamo, è stata<br />

rinnovata ed ampliata pochi anni fa<br />

dall’<strong>OCST</strong>.<br />

Il paesaggio è di quelli da mozzare il<br />

fiato e l’aria di montagna è fragrante e<br />

salutare: i bambini vengono portati a<br />

fare delle passeggiate in questi scenari<br />

fiabeschi, in val Vogornesso, in val<br />

Redorta, al laghetto d’Efra, e svolgono<br />

anche attività culturali come la visita al<br />

museo della civiltà contadina, alla casa<br />

della lana in cui si può ancora ammirare<br />

la tipica lavorazione artigianale e la<br />

colorazione della lana, la visita alla centrale<br />

idroelettrica di Frasco. È anche<br />

stato fatto un giornalino della colonia, in<br />

cui sono state tra l’altro riportate le interviste<br />

che i bambini stessi hanno fatto<br />

a g l i<br />

anziani<br />

del posto.<br />

Oltre<br />

alle monitrici,<br />

ai<br />

monitori e<br />

alle coordinatrici<br />

didattiche<br />

ci sono<br />

anche<br />

una decina<br />

di<br />

ragazze<br />

tutte giovani<br />

e<br />

volenterose<br />

che<br />

si occup<br />

a n o<br />

delle pulizie<br />

del<br />

centro e di servire i pasti in tavola, oltre naturalmente<br />

allo staff della cucina composto dal<br />

l’eccellente cuoco Reto Brunner e dal suo<br />

validissimo aiutante Marco Piffaretti, che<br />

hanno il gravoso compito di sfamare i famelici<br />

naufraghi e tutto l’equipaggio con succulenti<br />

manicaretti.<br />

A loro i ringraziamenti di tutti quanti hanno<br />

trascorso questi bellissimi giorni di vacanza.<br />

Un altro doveroso ringraziamento va alla<br />

segretaria dei centri di vacanza Leone XIII,<br />

Paola Mauri e alla custode Pia Balemi, che<br />

ogni hanno si occupano egregiamente ed<br />

energicamente della gestione del centro.<br />

Loro e tutto lo staff al completo, sono tra l’altro<br />

già al lavoro, per organizzare l’edizione<br />

2008 delle colonie alla casa Sant’Angelo.


14<br />

ATTUALITÀ REGIONE<br />

Ferrovie transalpine<br />

Chi trafora e chi nicchia<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

Antonio Sanna<br />

La notizia della recente inaugurazione del tunnel di base del<br />

Lötschberg che a dicembre vedrà sfrecciare lungo i suoi 34.600<br />

metri, a 250 chilometri l’ora ben 120 treni al giorno, dovrebbe<br />

indurre oltre confine a qualche riflessione…<br />

Sembra infatti farsi strada l’idea che mentre in territorio elvetico i trafori<br />

ferroviari e stradali si progettino e si realizzino, in Italia tutto rallenta<br />

o si ricomincia sempre da capo e viene da chiedersi come mai questo<br />

avvenga, come scritto su Famiglia cristiana del 29 luglio.<br />

Trattando della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione (la TAV<br />

per intenderci), da anni oggetto di proteste, contestazioni, indecisioni,<br />

senza che a tutt’oggi sia stato disegnato un tracciato definitivo, informa<br />

di una visita al tunnel svizzero programmato dal presidente dell’osservatorio<br />

tecnico istituito per trovare un accordo generale sull’opera. Se il<br />

motivo di tale visita è quello di rendersi conto come la Svizzera abbia<br />

potuto realizzare la galleria del Lötschberg, nonostante il pericolo dell’amianto<br />

e con il parere favorevole delle parti interessate, vien da chiedersi<br />

perché non ci si sia preoccupati prima di vedere come i vicini di<br />

casa gestiscono operazioni similari. Anche se è il caso di dire «meglio<br />

tardi che mai» sembra proprio che non ci si guardi attorno. Che non si<br />

faccia memoria storica di trafori ferroviari che hanno stupito il mondo,<br />

consentendo ancora l’attraversamento della catena alpina.<br />

Si constata un certo tergiversare di fronte a manifestazioni contro un<br />

tracciato ferroviario che, passando sotto le Alpi, attraversa l’Europa da<br />

ovest a est, pur avendo la possibilità di farne constatare l’utilità. Non si<br />

contrappone a contestazioni ambientali il fatto che dal prossimo anno il<br />

solo Lötschberg toglierà dalla strada circa 7 tonnellate di merci e che<br />

l’Alp Transit ridurrà della metà quasi 2 milioni di tir che oggi circolano<br />

sulle strade svizzere. Ci si spaventa per l’amianto che lo scavo disperde,<br />

ma si sa che dietro le perforatrici svizzere vi sono sofisticate apparecchiature<br />

in grado di raccoglierne anche le particelle più piccole. Cosa<br />

che permette di riutilizzare negli stessi cantieri milioni di metri cubi di<br />

materiale.<br />

Certo va riconosciuto che talune prese di posizione da parte di enti e<br />

gruppi locali potrebbero essere evitate se opportunamente informati e<br />

sentiti prima. E qui La Svizzera con la sua democrazia diretta, cui ricorre<br />

prima di qualsiasi decisione che interessa l’economia del paese, ci<br />

può insegnare molto. Soprattutto perché a prescindere dalla percentuale<br />

di cittadini partecipanti al voto, l’esito viene rispettato.<br />

Non è che i trafori o i tracciati ferroviari abbiano solo aspetti positivi<br />

dal punto di vista ambientale, ma come rileva lo stesso messaggio federale<br />

dando il via<br />

alla nfta, una<br />

moderna infrastruttura<br />

ferroviaria<br />

che riduce il<br />

traffico stradale e<br />

quindi l’inquinamento,<br />

va<br />

comunque accolta<br />

favorevolmente.<br />

Mi si consenta<br />

qui proprio a<br />

proposito del traforo<br />

del Gottardo<br />

il quale, con i suoi 57 chilometri acquisterà nel 2017 il primato di galleria<br />

ferroviaria sin qui tenuto da quella del Sempione, di richiamare alla<br />

memoria quel traforo italo-svizzero che lo scorso anno ha compiuto nel<br />

disinteresse generale un secolo.<br />

I lavori, iniziati alla fine del 1898, furono seguiti da ingegneri italiani,<br />

tedeschi e svizzeri alla guida di 4000 operai, provenienti da quasi tutte<br />

le regioni d’Italia e sistemati in villaggi sorti a ridosso dei cantieri, nelle<br />

vicinanze dei paesi.<br />

Per quasi otto anni braccia nerborute scavarono venti chilometri di<br />

roccia. Un lavoro immane durante il quale venivano spesso messe in<br />

atto nuove tecniche per superare pericoli ed affrontare impreviste cause<br />

naturali, come l’esondazione di acque calde del 1901. Venti chilometri<br />

di galleria scavati metro per metro fino al fatidico 2 aprile 1905 quando,<br />

caduto l’ultimo diaframma della galleria 1, le due squadre si incontrarono.<br />

Sette anni (costati quaranta morti, molti invalidi e feriti) di cui uno<br />

scultore di Viggiù, Butti, ne sintetizzò lavoro e sacrifici in un gruppo scultoreo<br />

messo all’ingresso dell’Expo universale di Milano del 1906.<br />

Lavoro e sacrifici dei quali… cent’anni, non ce ne rendiamo conto.<br />

Forse per capire quanto fu grande quell’impresa, bisognerebbe imitare<br />

una mia decisione di quando facevo il giramondo, spinto dal desiderio<br />

di conoscere le opere dell’uomo e le abitudini delle genti. Salire con<br />

l’auto sul treno-navetta che da Briga porta a Iselle e, nei circa venti<br />

minuti di percorso al buio del tunnel raffrontare certe realizzazioni di ieri<br />

con alcune ahimè sempre in panne di oggi. Non sarà difficile riconoscersi<br />

perdenti. E non solo perché disponiamo di mezzi di lavoro eccezionali<br />

e sofisticati, ma anche perché non sempre ci si rende conto che il problema<br />

dei trasporti necessita di un’inversione di marcia, sull’esempio di<br />

chi ha ritenuto che il binario è stato e continua ad essere vincente.<br />

■ IL CASO<br />

Il certificato di lavoro è un diritto del lavoratore<br />

D<br />

Egregi Signori,<br />

vorrei sapere qualcosa sul certificato di<br />

lavoro, in particolare mi chiedo se sia possibile<br />

richiederlo anche durante il rapporto di<br />

lavoro. Sono alla ricerca di un nuovo posto di<br />

lavoro ma ad oggi il mio curriculum manca della<br />

valutazione del mio attuale datore di lavoro.<br />

Posso chiedere al mio attuale datore di lavoro<br />

il certificato anche senza aver già notificato<br />

la disdetta<br />

Grazie per la risposta e cordiali saluti.<br />

A. Riva<br />

R<br />

Caro Associato,<br />

il certificato di lavoro contiene tutte le informazioni<br />

riguardanti il tipo di attività, la durata<br />

del rapporto di impiego, la qualità del lavoro<br />

che hai prestato con una valutazione anche<br />

della tua condotta professionale.<br />

L’art. 3<strong>30</strong>a del CO prescrive che il lavoratore<br />

può richiedere in ogni momento questo certificato<br />

senza dover giustificare al datore di<br />

lavoro il motivo per cui lo chiede o l’eventuale<br />

interesse personale.<br />

Ti evidenzio che il datore di lavoro non può<br />

rifiutare il rilascio del certificato, tanto meno<br />

alla cessazione del rapporto di lavoro anche<br />

se la fine di tale rapporto sia sfociata in una lite<br />

giudiziale: questo perchè la funzione propria<br />

del certificato di lavoro è quella di provare ai<br />

futuri datori di lavoro le mansioni svolte e le<br />

competenze professionali acquisiste.<br />

Il certificato di lavoro diventa quindi uno strumento<br />

fondamentale per rimanere competitivi<br />

nel mercato del lavoro. Particolare attenzione<br />

merita la valutazione sulla prestazione lavorativa<br />

contenuta nel certificato.<br />

Ti ricordo che è tua facoltà chiedere un certificato<br />

di lavoro senza tale valutazione.<br />

In questo caso il documento concernerà<br />

solamente la durata del rapporto di lavoro e la<br />

mansione svolta.<br />

Alla luce di quanto esposto puoi richiedere<br />

subito il certificato di lavoro per completare il<br />

tuo curriculum.<br />

Cordiali saluti.<br />

<strong>OCST</strong><br />

lic. jur. Manuela Puggioni


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> MONDO ATTUALITÀ<br />

15<br />

Impegno condiviso per il lavoro: privilegiare<br />

la trattativa per tendere al bene comune<br />

Al Meeting di Rimini del 21 agosto Raffaele Bonanni, Cesare Damiano e Alessandro Ramazza<br />

commentano il protocollo sul Welfare<br />

Renato Ricciardi<br />

anni settanta lo slogan era<br />

lavorare meno per lavorare tutti,<br />

«Negli<br />

adesso è lavorare tutti e lavorare<br />

di più: secondo me, lo slogan più adeguato<br />

dovrebbe essere lavorare tutti e lavorare<br />

meglio». Con queste parole il ministro del<br />

Lavoro italiano Cesare Damiano ha espresso<br />

la sua opinione sul titolo dell’incontro svoltosi il<br />

21 agosto al Meeting di Rimini, che quest’anno<br />

aveva a tema «La verità è il destino per il<br />

quale siamo stati fatti».<br />

L’accordo sul Welfare<br />

Dopo aver specificato che è opportuno<br />

aumentare il numero di persone che lavorano,<br />

ma soprattutto che occorrerebbe migliorare la<br />

qualità del lavoro e della sua organizzazione,<br />

Damiano ha espresso in modo chiaro e preciso<br />

il suo giudizio sul protocollo di riforma dello<br />

stato sociale siglato in accordo con le parti<br />

sociali il 23 luglio scorso. «È il migliore da 25<br />

anni a questa parte: nel periodo 2008-2017<br />

sarà dedicata allo stato sociale una cifra intorno<br />

ai 40 miliardi di euro, con incentivi per gli<br />

ammortizzatori sociali e il salario di produttività.<br />

Questo protocollo può essere definito, in<br />

una parola, acquisitivo, rispetto ad altri stipulati<br />

in passato che erano di scambio (io ti do<br />

qualcosa e tu mi restituisci); nel nostro caso<br />

invece vi sarà solo restituzione sociale, per le<br />

fasce più deboli, come anziani, giovani, donne<br />

e precari». Il ministro ha poi difeso l’attività del<br />

Governo nella lotta contro il lavoro nero e la<br />

precarietà ed ha elencato una serie di misure<br />

contenute nel protocollo, tra le quali l’aumento<br />

delle pensioni minime per la fascia di anziani<br />

over 64 con meno di seicento euro al mese, i<br />

controlli nei cantieri per bloccare le attività non<br />

in regola e le facilitazioni per i giovani che<br />

desiderano riscattare la laurea.<br />

Sul protocollo si è espresso anche il segretario<br />

generale della CISL Raffaele Bonanni:<br />

«Concordo con Damiano: non si vedeva da<br />

più di vent’anni un documento così, che interviene<br />

su fasce di lavoratori che non venivano<br />

toccate da molto tempo». Bonanni ha poi ribadito<br />

il sostegno della CISL ad alcune misure<br />

come l’incentivo sugli straordinari e il sostegno<br />

per le imprese che praticano il secondo livello<br />

di contrattazione. «Tutto questo va bene ma<br />

non basta – ha precisato – dopo l’accordo sul<br />

Welfare bisogna stipularne uno su infrastrutture<br />

ed energia, che ha oggi un costo troppo elevato».<br />

Inoltre «i salari italiani sono troppo<br />

bassi rispetto ad altri paesi europei e c’è una<br />

cattiva ridistribuzione».<br />

Nel dibattito è intervenuto anche Alessandro<br />

Ramazza, presidente di Obiettivo Lavoro, che<br />

ha espresso il punto di vista di un operatore<br />

privato che svolge il ruolo di agenzia per il<br />

lavoro: «Innanzitutto su queste questioni si<br />

deve partire dai dati e dai fatti, non da considerazioni<br />

astratte o ideologiche. Per esempio il<br />

27,5% delle persone che abbiamo avviato al<br />

lavoro lo scorso anno avevano più di 50 anni,<br />

e questo è un elemento che va considerato,<br />

accanto al fatto che un quarto invece erano<br />

stranieri: occorre tenere conto di questi cambiamenti».<br />

Il suo auspicio è che, rispetto al<br />

protocollo sul Welfare, «sulla parte relativa agli<br />

ammortizzatori sociali vengano esplicitate<br />

meglio le misure concrete che si vogliono<br />

adottare» e che venga favorita la sussidiarietà:<br />

ad esempio, che «nel caso del ricollocamento<br />

questo non sia delegato esclusivamente ai<br />

centri pubblici per l’impiego ma anche alle<br />

agenzie private».<br />

Il protocollo in parlamento<br />

Il ministro del Lavoro Damiano ha poi detto<br />

la sua sulle spaccature che sono emerse nella<br />

maggioranza di governo sul protocollo sul<br />

Welfare, sostenendo che «sono da sempre<br />

stato a favore della concertazione; il conflitto è<br />

l’estrema ratio a cui ricorrere a seguito dell’impossibilità<br />

di stipulare accordi, non ha senso a<br />

prescindere. Trovare un accordo è complicato<br />

e richiede un grande sforzo, per questo va<br />

difeso», e ancora «Non si può essere forza di<br />

lotta e di governo quando si è al governo: va<br />

bene quando si è all’opposizione. Quando si è<br />

al governo è un controsenso, deve sempre<br />

prevalere l’etica della responsabilità e della<br />

difesa di quello che si fa, del lavoro che si svolge:<br />

l’Unione dovrebbe girare le piazze d’Italia<br />

a dire le cose buone contenute nel protocollo<br />

e non criticarlo come fanno alcuni». In merito<br />

alla possibilità di modifiche al protocollo stipulato,<br />

«Se dovessero sorgere equivoci sulla<br />

corretta interpretazione di alcuni punti del protocollo<br />

(come quello sui contratti a termine) li<br />

chiariremo, ma sempre e solo in accordo con<br />

le parti sociali.»<br />

Bonanni ha molto apprezzato la presa di<br />

posizione di Damiano sul coinvolgimento delle<br />

parti sociali come unici soggetti chiamati ad<br />

esprimersi su possibili modifiche sostenendo<br />

che «proprio da un punto di vista sussidiario,<br />

sono le parti sociali che si devono esprimere<br />

sulle questioni che le competono, mi sembra<br />

che spesso invece si seguono da molte parti<br />

piste politiche e non autonome». Su possibili<br />

modifiche al protocollo ha dichiarato che «un<br />

accordo mette insieme posizioni diverse, per<br />

cui è molto delicato e se si decide di stipularlo<br />

lo si prende tutto così com’è, con le parti che<br />

si condividono e quelle che si condividono<br />

meno; se se ne si modifica una parte lo si<br />

spacca tutto».<br />

La legge Biagi<br />

Raffaele Bonanni ha espresso la sua posizione<br />

sulle due manifestazioni organizzate in<br />

autunno pro e contro la legge Biagi: «quella<br />

contro non la condivido, sono vicino alla<br />

seconda ma vorrei che fosse bipartisan, cioè<br />

che realmente chi condivide la legge possa<br />

incontrarsi per difenderla e capire anche in<br />

che modo migliorarla. Forse sarebbe meglio<br />

organizzare un incontro su questo più che una<br />

contromanifestazione che avrebbe solo il<br />

sapore di uno scontro di dialettica politica».<br />

Il segretario generale della CISL qualche<br />

giorno prima in un’intervista a il Giornale<br />

aveva dichiarato che «i redditi, il Welfare e le<br />

infrastrutture non sono temi di destra o di sinistra.<br />

Bisogna che le forze politiche dialoghino<br />

di più». «Abbiamo sostenuto l’accordo sul<br />

Welfare anche per salvaguardare l’efficacia e<br />

la presenza della legge Biagi». Una legge, ha<br />

affermato anche il direttore di LiberoMercato<br />

Oscar Giannino, moderatore del dibattito, che<br />

promuove «una certa impostazione del mercato<br />

del lavoro in cui flessibilità e regolamentazioni<br />

non sono elementi contrapposti ma da<br />

declinare insieme». Un giudizio condiviso, a<br />

destra e a sinistra. Il ministro Damiano è stato<br />

molto esplicito: «Io sono - e lo è il governo di<br />

cui faccio parte - per la flessibilità. Combatto<br />

invece la precarietà, che è un’altra cosa e va<br />

distinta. La precarietà è la degenerazione<br />

della buona flessibilità, è il prolungamento<br />

indefinito di una condizione di flessibilità, è<br />

l’uso non necessario della flessibilità». Tutti<br />

dunque contro un uso distorto degli strumenti<br />

previsti nella legge Biagi. I contratti di apprendistato,<br />

quelli a termine, il lavoro interinale, il<br />

lavoro a progetto sono una dotazione di<br />

«buona flessibilità» - ha affermato il ministro<br />

Damiano - che può servire l’economia per<br />

garantire all’impresa di vivere nella globalizzazione<br />

e uno sviluppo rispettoso del valore del<br />

lavoro, che è diverso dell’economia di carta e<br />

non è una merce. Questa è la direzione di<br />

marcia per guardare in avanti a uno sviluppo<br />

che va a braccetto con equità e diritti, l’ideale<br />

del bene comune, cioè di ciascuno e di tutti.<br />

A chi ha criticato la CISL per la posizione<br />

ferma tenuta sul protocollo raggiunto al termine<br />

del negoziato dalle parti sociali e che<br />

governo e parlamento non dovrebbero modificare,<br />

Bonanni ha risposto: “noi facciamo<br />

accordi, non politica. Il nostro mestiere non è<br />

avere amici o nemici, ma fare accordi. Se un<br />

sindacalista non li fa non serve la comunità”.


16 LAVORO OPPORTUNITÀ<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

ANNUNCI DI LAVORO<br />

Internet: www.ocst.com<br />

RICERCHE DI COLLABORATORI<br />

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bellinzonese. Tel. 079 621 53 08.<br />

◆ tecnico-assistente, eventualmente ingegnere<br />

Supsi, da gennaio 2008, per impresa<br />

costruzioni e pavimentazioni in Leventina. Tel.<br />

<strong>OCST</strong> 091 9211551 (redazione).<br />

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Lugano-Cassarate. Orario 9-19. Tel. 091<br />

97010<strong>30</strong>.<br />

◆ persona qualificata, con esperienza nei<br />

seguenti campi: protesi mobile e schelettrati.<br />

Laboratorio odontotecnico a Lugano, info: tel.<br />

079 4784853.<br />

◆ brave cucitrici su macchine industriali con<br />

esperienza su lineari e su tagliacuci/overlock.<br />

max. 42 anni, automunite. Tel. 091 6835479<br />

Cruna SA, via Milano 1, 68<strong>30</strong> Chiasso.<br />

◆ cameriera max. 25 anni, metà tempo, 6<br />

giorni su 7, spigliata, capace, zona Lugano<br />

Pregassona. Tel. 079 2069084.<br />

◆ estetista qualificata per salone Centro, via<br />

Luvini 7, Lugano. Tel. 091 9238695 dalle 9 in<br />

poi, martedì, mercoledì e venerdì.<br />

◆ giovane bravo/a parrucchiere/a per uomo.<br />

Salone in centro Lugano. Curriculum a: Gianni<br />

Gambino, via Pioda 8, 6900 Lugano.<br />

◆ stiratrici e cucitrici con esperienza, ditta<br />

Akris. Tel. 091 6413900 sig.ra Loredana.<br />

Curriculum a: 091 6413901.<br />

◆ meccanico con esperienza saltuariamente<br />

per rimpiazzi Auto-officina. Tel. 091<br />

6497257 - 079 2214462.<br />

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Tel. 091 8214151 <strong>OCST</strong>, sig. Mellace.<br />

◆ macchinista industriale per occhielli a<br />

goccia e bottoni a pressione, con esperienza;<br />

cucitrice industriale capo finito, con esperienza.<br />

Dresdensia, Pregassona. Tel. 091<br />

9716063.<br />

◆ cucitrici e stiratrici. Consitex S.A., via<br />

Laveggio 16, Mendrisio. Fax 091 6414143,<br />

tel. 091 6414472. paolo.borsani@zegna.com<br />

◆ carrozziere verniciatore per carrozzeria nel<br />

Mendrisiotto. Persona precisa e capace di lavorare<br />

in team. ◆ venditore di auto, giovane, per<br />

concessionaria nel Mendrisiotto. ◆impiegato<br />

di vendita per negozio accessori moda e<br />

benessere. Persona giovane, brillante, motivata.<br />

Zona di lavoro Locarno. ◆giovane aiuto<br />

contabile, 20-<strong>30</strong> anni, per multinazionale nel<br />

Luganese, fatturazione, registrazioni contabili,<br />

bilancio. Buona conoscenza lingua Inglese.<br />

Curriculum a: swistudium@swistudium.ch-<br />

SwiStudium SA, Tel: 091 6956757.<br />

Foglio Ufficiale N. 66 del 17 agosto<br />

◆ un/a responsabile per servizio tecnico,<br />

Ente ospedaliero cantonale, Ospedale regionale<br />

di Bellinzona e Valli, sede di Acquarossa.<br />

Scadenza: 7 settembre. Info: tel. 091 8112501.<br />

◆ un/a ausiliario, Ente ospedaliero cantonale,<br />

ospedale regionale di Locarno La Carità.<br />

Scadenza: 5 settembre. Info: tel. 091<br />

8114522 sig. Michele Gustarini.<br />

Foglio Ufficiale N. 68 del 24 agosto<br />

◆ apprendista pittore Municipio Chiasso, ufficio<br />

tecnico, scadenza: 7 settembre.<br />

OFFERTE DI COLLABORAZIONE<br />

◆ assistente di cura, esperienza pluriennale<br />

in istituti pubblici e privati, con anziani, bambini<br />

e portatori di handicap. Zona Sottoceneri.<br />

Tel. 091 9212758.<br />

◆ odontotecnico, att. federale svizzero +<br />

diploma I, protesi mobile e fissa, perio overdenture,<br />

implantologia, 50% o su chiamata.<br />

Tel. 079 4274647.<br />

◆ giovane macellaio/banconiere qualificato,<br />

esperto, zona Sottoceneri. Tel. 0793298179.<br />

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Tel. 078 8051665.<br />

◆ assistenza domiciliare completa, giorno,<br />

notte e festivi; Tel. 0793264569.<br />

◆ aiuto elettricista, manutenzione o custode,<br />

diploma impiantistica BT. Tel. 0788258618.<br />

◆qualsiasi lavoro, ragazza giovane, diploma<br />

commerciale, varie esperienze, con permesso.<br />

Zona Luganese, tel. +393386123957.<br />

◆ fotografo esperto, ottime conoscenze fotografia<br />

digitale, gestione colore e Photoshop.<br />

Tel. +393482934358; spirantes@alice.it<br />

◆ aiuto domestico, 1 giorno a settimana,<br />

40enne con esperienza. Tel. +393298970867.<br />

◆ operaio burattatura/metalmeccanico,<br />

zona Stabio/Mendrisio. Tel. +393205595207.<br />

◆ capocantiere, carpentiere, ferraiolo. Tel.<br />

+338 5899110.<br />

◆ project manager, esperienza, ottimo pc.<br />

Tel. +393385898046; orveltro@hotmail.com<br />

◆ studente unviersitario, esper. settore sociale,<br />

insegnamento, amministrazione, qualsiasi<br />

lavoro. Lingue: russo inglese Tel. 0774335293.<br />

◆ operaio tessile, esperto Ramosa, Calandre,<br />

garzatrice, taglierine; o operaio plastico su<br />

bobinatrice. Tel. +390331282268; 3923850088.<br />

◆ custode, vigilante o fattorino. stefaniachiara@aliceposta.it<br />

◆carpentiere specializzato o muratore,<br />

zona Mendrisiotto. brigida_de_felice@regione.lombardia.it<br />

◆ infermiera diplomata CRS, provata esperienza,<br />

specializzata in podologia (pedicure<br />

curativa). Zona Sopraceneri. Tel. 079 7338242.<br />

◆ cerco lavori pittura plastica murale, insegne,<br />

decoratore. Tel. 091 9948977.<br />

◆ responsabile magazzino o magazziniere<br />

settore industriale, esperienza ventennale,<br />

buon spagnolo. Tel. +39 3336588953.<br />

◆ parchettista posatore pavimenti legno,<br />

sottofondi, levigatura, verniciatura, posa battiscopa<br />

e riparazioni. mirk19@libero.it<br />

◆ infermiere professionale, esperienza in<br />

area critica, dipart. emergenza e sala operatoria,<br />

zona Mendrisiotto. Tel. +393408066937.<br />

◆ assistente tecnico di cantiere, specializzato<br />

in edifici civili. Tel. +39 3207538129 o<br />

+39 3932142374.<br />

◆ diploma tecnico sistemi energetici, permesso<br />

G. Tel. +393398352389, +39 031427109.<br />

◆ parrucchiera, esperienza decennale, permesso.<br />

Full o part time, zona Mendrisiotto.<br />

Tel. +39 3477618456.<br />

◆ infermiere professionale per assistenza<br />

anziani. Tel. +393207737842.<br />

◆ segretaria dipl., referenziata. Bilingue: I/T,<br />

Svizz. ted. F. esperta PC. Segretariato, contabilità<br />

opp. Allround. Tel. 076 3477571.<br />

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pieno o parziale. Dimorante B. Tel. 079<br />

7851766.<br />

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o auto. Tel. +39 339 7788319.<br />

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Tel. 076 3833881.<br />

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Luganese; ev. baby sitter in orari serali. Tel.<br />

079 4402509, 091 6046922.<br />

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di direzione, impiegata d’ufficio. Madrelingua<br />

russo, ottimi inglese e italiano, buono spagnolo.<br />

Tel. 079 3800490; casa 091 6<strong>30</strong>6839; zagrebeo@lu.unisi.ch;<br />

ozagrebeo@gmail.com<br />

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pressurizzazione sollevamento acqua, antincendio,<br />

filtri, disconnettori etc. (parte idraulicaelettrica)<br />

patente C. Tel. +39 3405152397.<br />

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vendita pezzi ricambio. Tel. 078 8723815;<br />

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Stabio. Tel. +393205595207, +390332263374.<br />

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+390332263374- +393205595205.


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> 17<br />

Pagina a cura di Angela M. Carlucci<br />

Grande manifestazione di protesta dei lavoratori edili<br />

Dobbiamo essere disposti a lottare per<br />

migliori condizioni di lavoro!<br />

Come è già avvenuto a Ginevra e a<br />

Lucerna, anche il 22 settembre bisogna<br />

denunciare le politiche contrattuali<br />

intraprese dagli impresari-costruttori, che sono<br />

finalizzate a provocare un dumping sociale e<br />

salariale. Con la loro attitudine, gli impresaricostruttori<br />

hanno seriamente messo in discussione<br />

il partenariato sociale.<br />

Le conquiste sociali ottenute non vanno<br />

più discusse.<br />

Esse sono il punto di<br />

partenza per ottenere sempre<br />

di più, mantenere il<br />

prepensionamento<br />

a 60 anni, perché<br />

il lavoro dell’edilizia<br />

va riconosciuto<br />

come usurante. La<br />

flessibilità del lavoro<br />

va ridotta e ciò che<br />

bisogna aumentare è<br />

innanzitutto la sicurezza<br />

nei cantieri e nei luoghi di<br />

lavoro, tutelando la salute.<br />

Vanno avviati nuovi e<br />

potenziati gli esistenti percorsi<br />

di informazione e formazione<br />

specifici rivolti a<br />

preservare il più possibile i<br />

lavoratori dalle numerose<br />

malattie professionali.<br />

Tutto ciò non è equiparabile<br />

ad alcun ribasso nei<br />

costi ottenibile con l’ingaggio<br />

di manodopera sottopagata.<br />

Il progresso economico<br />

passa per un accordo<br />

equo.<br />

Il contratto collettivo dell'edilizia rappresenta<br />

uno dei migliori risultati raggiunti a livello di<br />

accordi tra organizzazioni sindacali e organizzazioni<br />

padronali. Il progresso sociale non può<br />

che partire da un accordo forte ed equo, uno<br />

che da spazio per migliorare e crescere a tutti<br />

i livelli, uno che sia fonte d'ispirazione e di sviluppo<br />

per tutti gli altri settori produttivi della<br />

nostra economia. Uniti e solidali con i lavoratori<br />

edili, il 22 settembre<br />

<strong>2007</strong> dobbiamo dare un<br />

forte segnale. Perché<br />

ciò che tocca gli edili,<br />

tocca noi tutti!<br />

ALLA MANIFESTAZIONE EDILE<br />

DEL 22 SETTEMBRE A ZURIGO<br />

I lavoratori edili<br />

combattono<br />

contro il dumping salariale!<br />

Gli impresari costruttori hanno disdetto il CNM.<br />

Dal 1° ottobre <strong>2007</strong> regna il far-west sui nostri cantieri: il dumping<br />

salariale è già programmato<br />

Ernst Zülle*<br />

• Battiamoci per dei salari e delle condizioni di lavoro equi<br />

nella costruzione!!!<br />

• Senza Contratto Nazionale Mantello i salari scendono a ruota<br />

libera. Diciamo no!<br />

Grande manifestazione,<br />

sabato 22 settembre 07<br />

ore 13.<strong>30</strong> Limmat-Quai, Zurigo<br />

(Treni extra e bus organizzati da tutta la Svizzera)<br />

scorso, la Società Svizzera<br />

degli Impresari Costruttori ha rifiutato<br />

L’anno<br />

un ragionevole aumento salariale e<br />

ora ha disdetto per il <strong>30</strong> settembre <strong>2007</strong> il<br />

Contratto Nazionale Mantello (CNM). Senza<br />

CNM per te ora nulla è più garantito ad esempio:<br />

u nessun salario minimo<br />

u tredicesima<br />

u 5 risp. 6 settimane di vacanza<br />

u versamento continuato del salario in caso<br />

di malattia solo secondo la<br />

legge<br />

u solo un giorno festivo<br />

pagato<br />

Con la disdetta del contratto,<br />

la base esistenziale dei lavoratori<br />

edili corre un serio pericolo.<br />

Senza CNM non vi è più un<br />

salario minimo quindi ogni datore<br />

di lavoro può pagare quello<br />

che vuole. Già oggi lavoratori<br />

distaccati lavorano per dei salari<br />

orari di Fr. 10.- fino a 15.-.<br />

Questi salari non sono sufficienti<br />

per vivere in Svizzera. Gli<br />

Impresari Costruttori dichiarano<br />

che i salari attuali verranno, in<br />

futuro, pagati anche senza contratto.<br />

Senza un CNM questa è<br />

pura fantasia.<br />

Dobbiamo batterci immediatamente<br />

per difendere le<br />

condizioni salariali e di lavoro<br />

dei lavoratori edili. Grazie<br />

per il sostegno.<br />

*Responsabile settore edilizia<br />

Colmare una lacuna nella legge sugli assegni familiari.<br />

Occorre strutturare in tutta la Svizzera il sistema degli assegni familiari in modo da realizzare<br />

il principio "un bambino, un assegno". Le lacune esistenti nel diritto devono essere colmate.<br />

Il 26 novembre 2006 le cittadine ed i cittadini<br />

svizzeri hanno accettato con il 68 per<br />

cento dei voti l'armonizzazione degli assegni<br />

familiari. Nonostante ciò, il principio<br />

«un bambino, un assegno» non è ancora<br />

stato realizzato. Per questo motivo, il presidente<br />

di Travail.Suisse e consigliere<br />

nazionale, Hugo Fasel, ha lanciato un'iniziativa<br />

parlamentare affinché questa lacuna<br />

venga finalmente colmata. L’iniziativa verrà<br />

discussa in questi giorni dalla<br />

Commissione del Consiglio nazionale.<br />

Secondo la normativa in vigore, i liberi<br />

professionisti non ricevono assegni per i<br />

figli. In alcuni Cantoni gli assegni per figli<br />

vengono versati anche ai liberi professionisti. Ci<br />

sono grandi differenze da un cantone all'altro ed<br />

in numerosi cantoni non esistono assegni familiari<br />

per i liberi professionisti. Sono circa 65'000<br />

bambini ad esserne interessati. Anche per i liberi<br />

professionisti, gli assegni familiari rappresentano<br />

un contributo essenziale per soddisfare le<br />

esigenze dei figli.<br />

La disparità di trattamento tra i Cantoni deve<br />

essere eliminata e il diritto agli assegni deve<br />

essere armonizzato e uniformato in tutta la<br />

Svizzera. «La distinzione tra figli di dipendenti e<br />

figli di professionisti indipendenti è ormai obsoleta.<br />

I bambini restano bambini, indipendentemente<br />

dalla condizione sociale dei genitori», afferma<br />

Hugo Fasel.<br />

Il popolo svizzero ha affermato con un chiaro<br />

Sì il 26 novembre scorso, che le famiglie in<br />

Svizzera vanno sostenute in modo migliore.<br />

Travail.Suisse ed i sindacati affiliati s'impegnano<br />

affinché ciò valga in futuro per tutte le famiglie.


18<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

Pagina a cura di Moises Palmeiro<br />

• La buona marcha de la economía lo permitiría<br />

Exigen aumento del sueldo real<br />

La economía marcha viento en popa. Las<br />

páginas económicas cuentan maravillas<br />

de las ganancias de las empresas y de los<br />

sueldos de sus directivos. El sindicato<br />

Syna dice que ello es debido al esfuerzo<br />

de los trabajadores y pide aumentos reales<br />

de sueldo de entre un dos y un cinco<br />

por ciento, según los sectores.<br />

Desde 1990 la productividad ha<br />

aumentado en Suiza en más de un 15<br />

por ciento. En ese mismo periodo de<br />

tiempo no sólo no ha habido subidas de<br />

sueldo reales (es decir, sin contar la carestía<br />

de vida) sino que en<br />

bastantes casos ni<br />

siquiera se compensó la<br />

inflación, con Io que de<br />

hecho muchos trabajadores<br />

han sufrido una<br />

pérdida de su capacidad<br />

adquisitiva.<br />

Pagar las deudas<br />

Hasta ahora esta<br />

buena marcha de la<br />

economía sólo ha beneficiado<br />

a los directivos,<br />

cuyos sueldos han subido<br />

el ano pasado, por<br />

ejemplo, en una media<br />

del 19 por 100. Para la<br />

confederación sindical Travail.Suisse et para<br />

Syna ya es hora de que a los trabajadores se<br />

les reconozca que sin su esfuerzo la bonanza<br />

que ahora disfruta la economía suiza no<br />

hubiera sido posible. Y exigen un aumento<br />

salarial real (además la compensación de la<br />

carestía de vida) que, dependiendo de los<br />

sectores, debería oscilar entre un 2 y un 5<br />

por 100.<br />

Además cree que hay que devolver a los<br />

trabajadores la parte de sueldo que se les ha<br />

escatimado durante estos años en forma de<br />

una paga extra de 200 francos al mes.<br />

Porque hay que pagar las deudas.<br />

Aumento general<br />

El Syna insiste en que estos aumentos<br />

han de ser generales para todos y han de<br />

reflejarse en los sueldos. El sindicato critica<br />

así una práctica muy extendida hoy: la de<br />

pagar primas individuales a determinados<br />

trabajadores. Aunque es verdad que no<br />

todos los trabajadores tienen el mis¬mo rendimiento,<br />

Io cierto es que los buenos resultados<br />

no serían posibles sin el esfuerzo de<br />

todos; de ahí que exijan que el aumento sea<br />

general.<br />

Bonificaciones engañosas<br />

Por otra parte, el pago<br />

de bonificaciones puntuales<br />

no incluidas en el<br />

sueldo son engañosas,<br />

ya que mantienen el<br />

sueldo bajo y no influyen<br />

en Ia cuantía de la renta<br />

de<br />

jubilación.<br />

Contribuyen además a<br />

envenenar el ambiente<br />

en la plantilla de la<br />

empresa.<br />

Como era de esperar,<br />

los empresarios no están<br />

de acuerdo. Dicen que se necesitan "soluciones<br />

diferenciadas" y que las bonificaciones<br />

son buen instrumento "para hacer participar<br />

a los trabajadores en los beneficios de<br />

la empresa". La continua reducción del paro<br />

que afortunadamente vive el país pone a los<br />

trabajadores en una buena posición en las<br />

negociaciones salariales que están a la vuelta<br />

de la esquina.<br />

Dos parados menos<br />

A finales de Junio había en Suiza 99'997<br />

parados registrados,<br />

2<br />

menos que a<br />

finales de Junio.<br />

Si tenemos en<br />

cuenta que en Julio se incorporan al mercado<br />

labora los jóvenes que han acabado la<br />

escuela obligatoria y no han encontrado un<br />

puesto de aprendizaje, así como algunos de<br />

los que este ano terminan su aprendizaje a<br />

sus estudios, el hecho de que el paro no<br />

haya aumentado puede considerarse un<br />

éxito.<br />

Si examinamos las cifras más de cerca,<br />

vemos, en efecto, que los parados de menos<br />

de 25 años han aumentado en 1797 personas,<br />

mientras que se ha reducido en 1799<br />

personas los que superan esa edad. Por una<br />

vez el pardo se ha reducido más entre los<br />

extranjeros que entre los suizos. Los jóvenes<br />

suizos en paro han aumentado en 1'011<br />

personas, mientras que el número de jóvenes<br />

extranjeros parados se redujo en 1'013.<br />

Breves<br />

u Si por el ministro Couchepin fuera, los<br />

extranjeros de la tercera generación recibirían<br />

automáticamente la nacionalidad suiza.<br />

El SVP ya ha pues¬to el grito en el cielo (en<br />

Octubre hay elecciones). Como se recordará,<br />

hace tres años se rechazó una propuesta<br />

en este sentido por una exigua mayoría del<br />

51 por 100.<br />

u Una comisión federal interministerial<br />

está preparando una serie de medidas que<br />

deberán facilitar los cantones la aplicación<br />

de la ley de extranjeros. Así, por ejemplo, se<br />

aconseja que a quien no hace nada por integrarse,<br />

no se le renueve el permiso de residencia.<br />

Y, al contrario, se incentiva el esfuerzo<br />

por una integración rápida concediendo,<br />

por ejemplo, concediendo el permiso C sin<br />

esperar a que se cumpla el plazo de espera<br />

establecido.<br />

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e Luganese, cerchiamo:<br />

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<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> 19<br />

Pagina a cura di Rogerio Sampaio<br />

Todos a manifestação em Zurique a 22<br />

de Setembros<br />

A sociedade Suiça de Empresários<br />

Construtores querem brincar com o fogo!<br />

Bruxelas pressiona Suíça<br />

sobre fiscalidade no país<br />

Como foi largamente noticiado na<br />

imprensa, a Sociedade Suiça de<br />

Empresários Construtores rescindiu<br />

unilateralmente o contrato colectivo de trabalho<br />

da construção civil. Esta atitude prepotente<br />

e arrogante da para dos Empresários põe em<br />

causa a paz social e todas as garantias conquistadas<br />

ao longo de vários anos de luta e<br />

reivindicações. A partir de 1 de Outubro os trabalhadores<br />

da construção deixam de ter a<br />

garantia do 13°mês, das 5 semanas de férias,<br />

da protecção em caso de doença e acidente e<br />

o salário mínimo.<br />

Sem um contrato colectivo os patrões passarão<br />

a poder fazer o que bem lhes dá na<br />

gana, contratando mão-de-obra barata estrangeira<br />

e lançando os trabalhadores efectivos<br />

no desemprego.<br />

Este é o perigo que vos espera caros colegas<br />

que trabalham na construção.<br />

Se deixarmos os patrões levar avante a<br />

rescisão do contrato colectivo da construção<br />

que é o barómetro de dos contratos também<br />

de outros sectores, então estaremos arruinados<br />

para sempre.<br />

Dai o apelo dos sindicatos Syna e<br />

Unia para a manifestação de Zurique<br />

sensibilizando a opinião pública pelas<br />

consequências que com certeza provocara<br />

uma eventual greve à partir de<br />

Outubro.<br />

Chegou o momento de demonstrar<br />

aos patrões que os trabalhadores não<br />

estão dispostos a trabalhar horas indiscriminadas<br />

sem qualquer compensação.<br />

Nos momentos de crise foram os<br />

trabalhadores a suportar as consequências<br />

e agora que a situação está<br />

óptimo para o sector, em vez de receberem<br />

os dividendos, querem obrigalos<br />

a trabalharem mais horas. Isso,<br />

como sindicato, não o permitiremos.<br />

Defenderemos os interesses dos trabalhadores<br />

até as últimas consequências,<br />

para isso necessitamos da participação<br />

de todos na manifestação de<br />

Zurique e nas lutas que iremos travar<br />

no futuro.<br />

Foram os patrões a declarar a guerra,<br />

temos toda a legitimidade de defender.<br />

Juntos venceremos!<br />

Sindicatos querem dividir o bolo<br />

do crescimento económico<br />

AFederação de Empresas Suíças considera<br />

o sistema fiscal do país como<br />

justo: ricos e empresas colaborariam<br />

com 60% da receita do Estado. O restante da<br />

população, 80% dos habitantes, cobrem apenas<br />

um terço. Os números foram publicados<br />

ontem através de um estudo realizado pela<br />

economiesuisse.<br />

Neste debate, existe um grande fosso dividindo<br />

duas diferentes correntes políticas: os<br />

liberais e os sociais-democratas, juntos com<br />

os sindicatos. Se o primeiro defende impostos<br />

simplificados, os outros lutam pela melhor<br />

distribuição da carga tributária, com os ricos<br />

contribuindo mais para o bolo geral e os grupos<br />

de baixa renda apoio fiscal.<br />

Para atiçar ainda mais o debate, alguns<br />

cantões foram recentemente criticados por<br />

oferecer incentivos fiscais para grandes<br />

empresas e estrangeiros ricos. Em Junho, o<br />

Tribunal Federal da Suíça vetou o sistema de<br />

imposto degressivo de alguns deles, no qual a<br />

alíquota é reduzida quanto maior for o rendimento<br />

do contribuinte, por considerar inconstitucional.<br />

A política liberal de alguns cantões<br />

provocou uma disputa entre a União Europeia<br />

e a Suíça. O principal argumento contra o<br />

sistema helvético é a diferenciação de tratamento<br />

para as holdings estrangeiras das<br />

empresas nacionais, o que muitos políticos<br />

europeus consideram como uma concorrência<br />

desleal no continente.<br />

Argumentos através de pesquisa<br />

Para contrapor as críticas da UE e da esquerda<br />

helvética, a Federação de Empresas<br />

Suíças resolveu apresentar números. A<br />

pesquisa foi realizada por especialistas da<br />

economiesuisse para descobrir quem financia<br />

as despesas do Estado, dos cantões, das<br />

comunas e também o sistema previdenciário.<br />

De acordo com seus números, as empresas<br />

colaboram com 22% das rendas públicas e as<br />

250 mil pessoas com os maiores rendimentos,<br />

com 35%. As pequenas e médias empresas<br />

participam com 31% das despesas públicas.<br />

"O Estado é financiado em grande parte por<br />

uma minoria", reforçou Bührer.<br />

Todos<br />

a manifestação da<br />

construção!<br />

A Sociedade Suiça de<br />

Empresários Construtores<br />

rescindiu o contrato colectivo de<br />

trabalho, a partir de 1. de<br />

Outubro de <strong>2007</strong> reina o Far-<br />

West no sector da construção.<br />

Redução de salário está préprogramado.<br />

Lutamos por salários e<br />

condições de trabalhos dignos na construção<br />

civil!<br />

Sem contrato colectivo de trabalho os<br />

salários serão liberalizados. Assim não.<br />

Grande Manifestação, Sábado 22.<br />

Setembro <strong>2007</strong><br />

13.<strong>30</strong>h Limmat-Quai, Zurique<br />

(Comboios e autocarros extras foram organizados em toda a<br />

Suiça.)<br />

Traz o teu colega de trabalho contigo!!!<br />

Contacta o teu Secretariado sobre os pontos de partida e horários<br />

dos transportes.<br />

Hotline: 0848 848 868<br />

www.syna.ch<br />

Críticas<br />

Por outro lado, Gebhard Kirchgässner, professor<br />

da Universidade de St. Gallen e a especialista<br />

em questões fiscais, considera o ponto de<br />

vista dos empresários pouco realista.<br />

Ele vê uma forte "distorção" no sistema<br />

fiscal, sobretudo entre as camadas de baixa e<br />

alta renda da população.<br />

"O estudo da economiesuisse não é tão<br />

informativo como eles o estão vendendo. Eu<br />

vejo muito problemas sérios com os cálculos<br />

que eles fizeram", declara.<br />

"Não levar em conta a taxa sobre ganho de<br />

capital e poupança ao calcular o orçamento<br />

público dá uma imagem distorcida de quanto<br />

às pessoas mais ricas estão verdadeiramente<br />

contribuindo para o imposto sobre a circulação<br />

de mercadoria.<br />

A divisão do bolo geral para os ricos em<br />

relação aos seus rendimentos está sendo,<br />

dessa forma, super estimado ao não levar em<br />

conta os ganhos de capital".<br />

Kirchgässner também mostra que a economiesuisse<br />

calculou a contribuição das empresas<br />

e altos rendimentos para as receitas públicas<br />

sem levar em conta que os impostos<br />

pagos pelas empresas é feito actualmente<br />

apenas pelos accionistas, consumidores e<br />

empregados.<br />

* (Swissinfo)


20<br />

SINDACATO ATTUALITÀ<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong><br />

• SPORTELLO FORMIKA ALL’<strong>OCST</strong><br />

D<br />

Da diversi anni gestisco un negozio di antichità<br />

e sono piuttosto contento dell’andamento.<br />

Mi è sempre piaciuta l’idea di avere un sito<br />

e anche i miei clienti lo richiedono. Penso sia<br />

arrivato il momento di realizzarlo vorrei fare<br />

una piccola campagna pubblicitaria per farlo<br />

conoscere. Prima di lanciarmi vorrei sapere se<br />

internet è un canale indicato per un’attività<br />

come la mia. Mi potete dare un consiglio<br />

M. S.<br />

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Dal momento che hanno richiesto di realizzare<br />

un sito web, i suoi clienti hanno già risposto<br />

alla domanda. Internet è certamente indicato<br />

per le attività che propongono articoli<br />

«ricercati» come quelli che si «trovano» nel<br />

suo negozio. Per far conoscere il suo sito web<br />

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Ticino sono i motori di ricerca e gli elenchi professionali<br />

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I dipendenti dell’<strong>OCST</strong> e i loro famigliari non sono ammessi al concorso.<br />

Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente<br />

al tema insieme al tagliando sottostante compilato. Le immagini<br />

ricevute non saranno restituite.<br />

Ciascun concorrente può partecipare con un massimo di 3 immagini<br />

di cui è autore e titolare dei diritti. L’autore stesso si preoccuperà<br />

di chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione alla direzione dell’azienda<br />

in cui la foto è stata scattata.<br />

Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet sia sui<br />

mezzi stampa.<br />

Le foto dovranno essere inviate unitamente al tagliando sottostante<br />

compilato entro e non oltre venerdì 28 settembre <strong>2007</strong> alla redazione<br />

de Il Lavoro, via Balestra 19, 6900 Lugano o via e-mail all’indirizzo<br />

publilavoro@gmail.com, indicando i propri dati personali e il titolo della<br />

fotografia.<br />

✄<br />

Concorso fotografico «Tutti al Lavoro»<br />

Nome ____________ Cognome_________________<br />

Via _______________________________________<br />

Nap _____________ Località _________________<br />

Tel ______________ e-mail __________________<br />

Partecipo al concorso con la foto intitolata<br />

_____________________________________<br />

La foto è stata scattata presso l’azienda<br />

_____________________________________<br />

q<br />

La mia partecipazione al concorso è conforme<br />

al regolamento pubblicato sopra.<br />

Luogo e data __________________ Firma____________________<br />

Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Il Lavoro, redazione, Via Balestra 19, 6901 Lugano


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> 21<br />

ASSOCIAZIONE ANZIANI<br />

PENSIONATI INVALIDI DELL’<strong>OCST</strong><br />

Nella terra degli Estensi a spasso<br />

tra arte, storia, cultura e natura<br />

Elena Rinaldi<br />

L<br />

o scorso mese di maggio si è svolta la<br />

tradizionale gita annuale di cinque giorni<br />

della sezione AAPI Regione Tre Valli.<br />

La destinazione questa volta era l’Emilia<br />

Romagna, ed in particolare le città di Ferrara,<br />

Ravenna e la splendida<br />

Comacchio.<br />

Questi luoghi<br />

hanno regalato ai<br />

partecipanti spettacolari<br />

incontri con<br />

storia, arte e cultura<br />

di prima grandezza.<br />

Grazie alla competenza<br />

di esperte<br />

guide del posto si è<br />

potuto conoscere i<br />

grandi avvenimenti<br />

storici, ammirare le<br />

più belle opere d’arte<br />

e visitare i principali<br />

monumenti: a<br />

Ferrara il castello<br />

Estense, un edificio<br />

in mattoni a pianta<br />

quadrata, dotato di quattro torri difensive e circondato<br />

da un fossato colmo d’acqua, opera<br />

dell’architetto Bartolino da Novara, costruito a<br />

partire dal 1385, e la meravigliosa cattedrale,<br />

fatta costruire da Guglielmo degli Adelardi.<br />

Il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità<br />

risalente al V e al VI secolo, la basilica di<br />

San Vitale, massimo tesoro dell’età paleocristiana,<br />

che custodisce il ritratto della corte<br />

imperiale bizantina, il Duomo o Basilica<br />

Ursiana, edificata nel V sec. dal vescovo Orso<br />

e l’elegante spazio della piazza Maggiore,<br />

oggi Piazza del Popolo a Ravenna.<br />

Una giornata in totale allegria e spensieratezza<br />

l’abbiamo poi trascorsa in escursione in<br />

motonave in una delle Oasi floro-faunistiche<br />

più ricche d’Italia, visitando inoltre la suggestiva<br />

Isola dell’amore, un autentico gioiello all’interno<br />

della Riserva<br />

naturale dello stato<br />

«Dune e isole della<br />

sacca di Gorino»,<br />

formata da una lingua<br />

di sabbia che<br />

viene chiamata<br />

«scanno», costituita<br />

da dune vive nella<br />

parte esterna che si<br />

muovono continuamente,<br />

soggette<br />

alla forza delle<br />

maree e del vento.<br />

Sulle dune cresce<br />

una caratteristica<br />

vegetazione e vi<br />

nidificano numerosi<br />

e rari uccelli.<br />

I trentadue partecipanti,<br />

con la loro simpatia e voglia di scoprire<br />

e conoscere, hanno saputo approfittare di<br />

questi cinque giorni rendendoli speciali.<br />

L’affiatamento creatosi nel gruppo ci ha fatti<br />

sentire come una grande famiglia.<br />

Un doveroso grazie all’agenzia di viaggio<br />

Dreams Travel & Tour di Biasca e all’impareggiabile<br />

Maurizio, che ha curato ogni minimo<br />

dettaglio, offrendo itinerari perfetti e «su misura»<br />

per i partecipanti, e scegliendo ristoranti<br />

tipici di ottima qualità.<br />

Buon Compleanno «Pepp»<br />

Lo scorso 10<br />

a g o s t o ,<br />

Giuseppe<br />

Tresoldi, “Pepp” per<br />

gli amici, ha festeggiato<br />

in splendida<br />

forma, i 91 anni.<br />

Tresoldi, socio AAPI<br />

del segretariato di<br />

Locarno è uno dei<br />

soci più anziani (71<br />

anni di appartenenza). La sua è stata una<br />

carriera lavorativa notevole. Inizia il tirocinio<br />

di montatore elettricista ad Ascona il 1.<br />

novembre 1931, e nel 1934 ottiene il diploma.<br />

Lavora per alcune ditte del locarnese, e<br />

nel 1946 entra alle dipendenze dell’ATEL in<br />

Locarno, (poi Inelectra SA) per rimanervi<br />

per ben 35 anni consecutivi, di cui 24 quale<br />

capo filiale a Magadino per la zona del<br />

Gambarogno, distinguendosi per la sua<br />

intelligente attività, sia con la direzione che<br />

con i colleghi. Nel 1972 viene insignito da<br />

parte del Presidente della Repubblica<br />

Italiana con il titolo di cavaliere del lavoro.<br />

La sua militanza in seno al movimento cristiano-sociale<br />

iniziò con lo sciopero degli<br />

operai elettricisti del Locarnese nel 1936,<br />

accanto a Mons. Del-Pietro, all’allora segretario<br />

sindacale del Luganese Agostino<br />

Bernasconi, e a Gianni Nessi, segretario per<br />

il Locarnese, nella dura battaglia di due<br />

mesi. Anche in veste di dirigente Tresoldi è<br />

sempre stato un sindacalista sensibile alle<br />

necessità e ai bisogni dei lavoratori. Da<br />

parte dell’AAPI e dell’<strong>OCST</strong> tutta, carissimo<br />

Pepp, ancora tanti auguri.<br />

• AGENDA<br />

Bellinzona<br />

u Visita al Museo<br />

dei Trasporti di<br />

Lucerna, mercoledì<br />

12 settembre.<br />

Partenza ore 8 MC<br />

Giubiasco, 8.10<br />

Stadio Bellinzona.<br />

Costo fr. 40 comprensivo<br />

di viaggio<br />

ed entrata al<br />

museo.<br />

Il pranzo, all’interno<br />

del museo è a carico dei partecipanti.<br />

Iscrizioni: tel. 091 8292005 e 091 8293419.<br />

Locarno<br />

u Sono sempre aperte<br />

le iscrizioni alla gita<br />

di un giorno in<br />

«Mesolcina-Calanca»<br />

dell’11 settembre.<br />

Annunciarsi subito<br />

telefonando allo 091 751<strong>30</strong>52.<br />

Essendo l’ultima uscita dell’anno vi attendiamo<br />

numerosi. Il costo è all’incirca di 60/65 franchi<br />

a persona.<br />

Se entro il 31.8, termine ultimo per le iscrizioni,<br />

non sarà raggiunto il minimo di <strong>30</strong> unità, la<br />

gita verrà annullata.<br />

u Pranzo mensile in comune. Comunichiamo<br />

che per il momento, e fino a nuovo avviso, il<br />

consueto pranzo del 1° giovedì del mese è<br />

sospeso. La gerenza del ristorante Stella<br />

d’Italia termina l’attività. Prossimamente analizzeremo<br />

nuove soluzioni. Il giornale vi terrà<br />

informati.<br />

Lugano<br />

u Gita a Salisburgo<br />

e Innsbruck dal 7 al<br />

9 ottobre. Costo fr.<br />

600. Iscrizioni e<br />

informazioni telefonando<br />

al N° 091<br />

9102021, entro il 31<br />

agosto.<br />

u Gita a Engelberg, giovedì 6 settembre, con<br />

visita all’omonimo monastero benedettino e<br />

caseificio. Costo fr. 60. Info e iscrizioni: tel.<br />

091 9102021 entro il 31 agosto.<br />

u Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina.<br />

Costo: fr. 35-45. Info: tel. 091 9102021.<br />

Mendrisio<br />

u Gita culturale-turistica a Como e Brunate.<br />

Visite guidate del Duomo, centro storico, pranzo<br />

in un ristorante tipico e salita in funicolare a<br />

Brunate.<br />

Il torpedone per la gita<br />

del 6 settembre è completo.<br />

Verrà riproposta in<br />

data 13 settembre, con<br />

lo stesso programma,<br />

solo se gli iscritti raggiungeranno<br />

le 35 unità.<br />

Iscrizioni:<br />

tel. 091 6405111 entro<br />

fine agosto.


22<br />

<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong>


<strong>30</strong> <strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> GIORNALE APERTO<br />

23<br />

• LE DOMANDE DEI LETTORI<br />

È obbligatorio presentare la dichiarazione di successione<br />

D<br />

Gentile signor Cartolano,<br />

circa un anno fa su questa rubrica rispondeva<br />

ad un lettore su un quesito concernente la successione<br />

in Italia. Purtroppo, anche se lo<br />

avevo conservato, non trovo più quel numero<br />

del giornale e sono costretto a disturbarla<br />

ponendole alcune domande:<br />

Se muore un genitore residente in Italia si<br />

deve fare la successione<br />

I figli residenti tutti all’estero, ma in diverse<br />

nazioni, sono obbligati a presentare ognuno<br />

una propria dichiarazione Cosa viene a<br />

costare<br />

Enrico V.<br />

Affezionato lettore,<br />

rispondo volentieri alle sue domande che<br />

Rsicuramente possono interessare altri lettori<br />

del nostro giornale.<br />

La Dichiarazione di Successione è un’adempimento<br />

obbligatorio previsto dalla legge a<br />

seguito del decesso di una persona nel caso in<br />

cui risultava proprietaria di beni immobili (case<br />

o terreni).<br />

A partire dal 26 novembre 2003, uno degli<br />

eredi è tenuto a presentare la pratica di successione<br />

entro 1 anno. Per le successioni<br />

aperte dopo il 25 novembre 2001, gli eredi non<br />

devono più pagare l’imposta di successione,<br />

ma sono comunque tenuti a versare le imposte<br />

ipotecarie e catastali.<br />

La Dichiarazione di Successione va presentata<br />

all’Ufficio delle Entrate territorialmente<br />

competente in base all’ultima residenza del<br />

defunto. Per la presentazione, come già detto,<br />

occorre la firma di un solo erede. Bisogna poi<br />

procedere anche alla presentazione della<br />

Voltura presso il Catasto competente al fine di<br />

aggiornare i Registri Immobiliari.<br />

Il tutto può avvenire per il nostro tramite,<br />

rivolgendosi ad un ufficio del Patronato ACLI,<br />

dislocati su tutto il territorio svizzero. Evitando<br />

così spese viaggio per recarsi sul posto e giornate<br />

lavorative che si dovrebbero prendere<br />

libere.<br />

Antonio Cartolano<br />

Coordinatore Patronato ACLI Svizzera<br />

Per ulteriori informazioni si può rivolgere agli<br />

uffici del Patronato ACLI:<br />

Lugano, via S. Balestra 19, tel 091<br />

9239716; Bellinzona, via G. Motta 3, tel 091<br />

8254379; Biasca, via Pini 9, tel 091 8622332;<br />

Giubiasco, via Berta 22 c/o Casa<br />

Parrocchiale, ogni mercoledì dalle 10 alle 12;<br />

Locarno, via A. Nessi 22 A,<br />

tel 091 7522<strong>30</strong>9 (solo il giovedì);<br />

Chiasso, Corso S.<br />

Gottardo 48, tel 091<br />

6900247 (solo il martedì<br />

pomeriggio).<br />

• VITA NOSTRA<br />

Fedeltà all’<strong>OCST</strong><br />

● Paola Mauri-Quadri festeggia ben 25 di<br />

attività in seno alla grande famiglia cristianosociale.<br />

È la segretaria<br />

dell’Associazione Centri di<br />

Vacanza Leone XIII,<br />

apprezzata e ben voluta<br />

dalle famiglie e dai ragazzi<br />

che frequentano il centro<br />

montano di Sonogno.<br />

Sempre disponibile a dare<br />

u n a<br />

mano ai<br />

colleghi che necessitano<br />

del suo aiuto.<br />

Ivano Butti festeggia i<br />

quindici anni. Lavora alla<br />

Cassa Disoccupazione del<br />

segretariato di Chiasso,<br />

dove evade con competenza<br />

le varie pratiche.<br />

Giacomo Piatti, anche lui all’<strong>OCST</strong> da quindici<br />

anni, è al segretariato<br />

regionale del Luganese e si<br />

occupa con grande competenza<br />

del settore Edilizia; è<br />

membro della sottocommissione<br />

Edilizia e rami affini,<br />

segue l’attività del servizio<br />

esterno e della commissione<br />

cantonale dell’albo delle<br />

imprese. Stimato e apprezzato dagli associati<br />

e dai datori di lavoro.<br />

A tutti l’augurio di continuare ancora a lungo il<br />

prezioso servizio a favore dell’<strong>OCST</strong>.<br />

Felicitazioni<br />

● a Gentile Curti di S. Bartolomeo V.C., socio<br />

settore Edile, e alla moglie Federica, per la<br />

nascita di Carlo, con tanti auguri di ogni bene<br />

accanto alla sorellina Victoria.<br />

● a Luciano Pedroni di Cadro, socio settore<br />

Pittori, e alla moglie Giusi, per la nascita di<br />

Chiara, con tanti auguri di un futuro sereno<br />

accanto al fratellino Andrea.<br />

● ad Alessandro Curti di S. Bartolomeo, socio<br />

settore Edile, e alla moglie Morena Canzani,<br />

per la nascita di Alan, al quale facciamo tanti<br />

auguri per un futuro felice.<br />

● all’associato Veselko Klaric, socio sezione<br />

Edili Locarno, e alla moglie Tamara, per la<br />

nascita del primogenito Alen.<br />

Condoglianze<br />

● ai familiari di Giuseppina Soldini di Coldrerio,<br />

socia sezione AAPI Mendrisio, scomparsa<br />

recentemente.<br />

● ai familiari di Achille Pietrangeli di Chiasso,<br />

socio segretariato Mendrisio, recentemente<br />

scomparso.<br />

● alla famiglia di Vincenzo Costanzo di Viggiù,<br />

socio segretariato Mendrisio, per la scomparsa<br />

del loro caro congiunto a seguito tragico<br />

infortunio sul lavoro.<br />

● al marito, alle figlie, al fratello Gianluigi, socio<br />

settore Edile, ai familiari tutti, per la prematura<br />

scomparsa della loro cara congiunta<br />

Giuseppina Monga-Mosca.<br />

● alla moglie Yvette e al figlio, per la scomparsa<br />

del loro caro Gaetano Mastrota, socio<br />

Edilizia, segretariato del Luganese.<br />

● alla mamma Augusta, al fratello Fabio e a<br />

tutti i familiari, per la prematura scomparsa del<br />

loro caro Enrico Codoni, socio sezione<br />

Autorimesse, segretariato del Luganese.<br />

● a Norberto Walter Belometti di Mendrisio,<br />

socio segretariato Mendrisio, per la scomparsa<br />

della cara mamma Giuseppina.<br />

● ai figli Alberto, Adriano e Daniele, con rispettive<br />

famiglie, per la scomparsa della loro cara<br />

congiunta Anna Terrani di Sorengo, socia<br />

sezione AAPI del Luganese.<br />

● ai familiari di Lorenzo Guggia, socio personale<br />

Federale GCV, recentemente scomparso.<br />

● a Moira Bianchi di San Pietro, socia segretariato<br />

di Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa<br />

del caro papà Giulietto Tettamanti.<br />

● ai familiari di Lydia Schuler, socia sezione<br />

AAPI Locarno, deceduta negli scorsi giorni.<br />

Quartiere Maghetti: Cerco subentrante<br />

appartamento 3,5 locali. Pigione: 922 fr +<br />

spese Avs Ai o 1150 fr reddito non oltre i<br />

50.000 annui. Info: tel. 091 921 48 29 (sera)<br />

Editore<br />

Organizzazione cristiano-sociale ticinese<br />

Via Balestra 19 6900 Lugano<br />

Redazione e amministrazione<br />

Responsabile: Benedetta Rigotti<br />

Maurizia Conti, Nicoletta Di Marco<br />

tel. 0919211551, fax 0919242471<br />

via Balestra 19, 6900 Lugano<br />

illavoro@ocst.com<br />

Stampa<br />

Corriere del Ticino Sa Muzzano<br />

Pubblicità<br />

Publilavoro Sagl<br />

Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel<br />

0919211551, publilavoro@gmail.com<br />

Tiratura confermata REMP<br />

41370 copie<br />

Consiglio esecutivo<br />

Presidente: Romano Rossi<br />

Vicepresidente: Bruno Ongaro<br />

Membri<br />

Carla Albertoli, Fausto Leidi,<br />

Gianfranco Poli, Roberto Poretti,<br />

Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,<br />

Flavio Ugazzi<br />

Segretario cantonale e copresidente<br />

Meinrado Robbiani<br />

Segretario amministrativo<br />

Fausto Leidi<br />

Vicesegretari cantonali<br />

Nando Ceruso, Renato Ricciardi<br />

Segretari regionali<br />

Lugano Dario Tettamnati<br />

Mendrisio Alessandro Mecatti<br />

Bellinzona Paolo Locatelli<br />

Locarno Arturo Trezzini<br />

Tre Valli Giancarlo Nicoli

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