rel illustrativa - p.. - Ambiente e Territorio della Capitanata
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A. RELAZIONE ILLUSTRATIVA<br />
INDICE<br />
PREMESSA<br />
1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO<br />
1.1 Individuazione dell’area d’intervento come idonea all’installazione di parchi eolici<br />
1.2 Caratteristiche tecniche dell’aerogeneratore<br />
2. INFRASTRUTTURE ELETTRICHE<br />
2.1 Opere elettriche di collegamento fra aerogeneratori<br />
2.2 Collegamento alla RTN<br />
2.3 Impianto di Consegna<br />
2.4 Accessori<br />
2.5 Campi elettrici, magnetici ed interferenze sulle telecomunicazioni<br />
3. OPERE CIVILI<br />
3.1 Infrastrutture civili<br />
3.2 Opere civili di fondazione<br />
3.3 Opere di viabilità e cavidotti<br />
4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE<br />
4.1 Tipologia di lavori e criteri di esecuzione<br />
4.2 Accessi ed impianti di cantiere<br />
4.3 Controlli, certificazioni, collaudi<br />
4.4 Tempistica di realizzazione<br />
4.5 Prescrizioni generali<br />
4.6 Trasposto e posa a discarica dei materiali di risulta<br />
4.7 Sicurezza sul lavoro<br />
5. ESERCIZIO DELL’IMPIANTO<br />
6. DISMISSIONE DELL’IMPIANTO E RIPRISTINO DEL SITO
REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
7. PREMESSA<br />
La redazione <strong>della</strong> presente Progetto Definitivo è stata affidata con contratto di<br />
incarico professionale dal Committente REPANO WIND s.r.l., con sede in Verbania (VB) –<br />
Via 42 Martiri n. 165, nella persona del legale rappresentante ing. Gianluca Veneroni al<br />
Progettista “mg architetti s.r.l.”, con sede a San Severo (FG) in via Morandi km 0,800, nella<br />
persona del legale rappresentante arch. Rosanna Giuliano, iscritta all’Albo dell’Ordine degli<br />
Architetti <strong>della</strong> Provincia di Pescara con il n. 1273.<br />
Oggetto del presente documento è la <strong>rel</strong>azione <strong>illustrativa</strong> del progetto definitivo<br />
<strong>rel</strong>ativo alla realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica tramite lo<br />
sfruttamento del vento che la società REPANO WIND s.r.l. intende realizzare nel territorio<br />
comunale di Casalnuovo Monterotaro (FG) in località Cocco e Posta Puttana.<br />
L’intervento prevede l’installazione di n. 39 aereogeneratori del tipo REPOWER<br />
MM92 da 2 MW per una potenza nominale complessiva da installare di 78 MW.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO<br />
La descrizione del presente progetto consta di due parti:<br />
- nella prima si definiscono le caratteristiche dell'opera proposta e si illustrano le<br />
motivazioni assunte dal proponente nella definizione del progetto, facendo specifico<br />
riferimento a:<br />
a) individuazione dell’area d’intervento come idonea all’installazione di parchi eolici;<br />
b) i criteri che hanno guidato le scelte di progetto in <strong>rel</strong>azione alle previsioni delle<br />
trasformazioni territoriali di breve e lungo periodo conseguenti alla localizzazione<br />
dell'intervento e delle infrastrutture di servizio;<br />
- nella seconda parte vengono chiarite le motivazioni tecniche delle scelte progettuali<br />
ed illustrate le misure, i provvedimenti e gli altri interventi che si adottano per conseguire il<br />
migliore inserimento dell'opera nell'ambiente. Pertanto, in questa parte, si delineano:<br />
a) le caratteristiche tecniche e fisiche del progetto e le aree occupate durante la fase di<br />
costruzione e di esercizio;<br />
b) l'insieme dei condizionamenti e vincoli considerati necessariamente nella redazione del<br />
progetto, facendo particolare attenzione alle motivazioni tecniche <strong>della</strong> scelta<br />
progettuale e delle principali alternative ad essa esaminate,<br />
c) gli interventi di ottimizzazione dell'inserimento dell'opera progettata nel territorio e<br />
nell'ambiente;<br />
d) gli interventi tesi a riequilibrare eventuali scompensi prodotti sull’ambiente.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
1.2 Individuazione dell’area d’intervento come idonea all’installazione di parchi<br />
eolici<br />
La scelta del sito per la realizzazione di parchi eolici è di fondamentale importanza ai<br />
fini di un investimento sostenibile, che risulti quindi fattibile sotto l’aspetto tecnico,<br />
economico ed ambientale.<br />
A tal fine un’area per essere ritenuta idonea deve p<strong>rel</strong>iminarmente possedere delle<br />
caratteristiche specifiche, quali:<br />
- una buona ventosità al fine di ottenere una discreta produzione di energia;<br />
- una ridotta distanza dalla rete elettrica per limitare le infrastrutture di<br />
collegamento;<br />
- viabilità esistente in buone condizioni che consenta il transito agli automezzi per<br />
il trasporto delle strutture, al fine di minimizzare significativi interventi di<br />
adeguamento <strong>della</strong> rete esistente e la realizzazione di nuovi percorsi stradali.<br />
Tutto ciò è finalizzato a contenere quanto più possibile i costi sia in termini<br />
economici che ambientali.<br />
Relativamente al primo punto, sulla base dell’aerogeneratore da utilizzare (tipo<br />
REPOWER MM 92), dell’indagine anemologica effettuata e del numero delle turbine da<br />
installare, si stima l’energia producibile annua come da tabella che segue:<br />
Calcolo <strong>della</strong> producibilità annua<br />
Sito N.<br />
turbine<br />
Cocca -<br />
Posta Puttana<br />
Potenza<br />
nominale/<br />
aerogeneratore<br />
(MW)<br />
Velocità<br />
vento al<br />
mozzo<br />
(m/s)<br />
Ore<br />
funzionamento<br />
annue<br />
(h)<br />
Energia<br />
producibile annua<br />
(MWh/anno)<br />
39 2,0 6,11 2410 187.980<br />
Come si evince dalla tabella, la velocità media del vento al mozzo è stimabile in 6,11<br />
m/s, mentre l’energia complessiva producibile dai siti d’intervento è pari a circa 188<br />
GWh/anno, che corrisponde ad un numero presumibile di ore equivalenti pari a circa 2.410.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
In considerazione <strong>della</strong> natura aleatoria <strong>della</strong> risorsa eolica, la producibilità<br />
dell’impianto eolico (e delle singole turbine) può essere valutata solo con approssimazione:<br />
sulla base dei possibili fattori di incertezza è consigliabile ridurre la generazione lorda di<br />
energia del 12%: pertanto, è stimabile una producibilità netta pari a circa 165 GW/anno, ad<br />
una velocità media annua superiore a 6 m/s (che si assume normalmente come soglia<br />
minima).<br />
Tali circostanze evidenziano la bontà del sito prescelto dal punto di vista<br />
anemologico.<br />
Con riferimento al secondo punto (distanza dalla rete elettrica per limitare le<br />
infrastrutture di collegamento) la realizzazione dei parchi eolici in progetto non comporterà<br />
la realizzazione del cavidotto di connessione con la Rete Elettrica Nazionale a 150KV in<br />
quanto la stazione elettrica di smistamento sarà ubicata nelle immediate vicinanze<br />
dell’impianto. (vedasi l’allegato “Documentazione cartografica”): tale circostanza risulta<br />
estremamente favorevole in ordine alla minimizzazione dei costi di trasporto dell’energia e<br />
dell’impatto ambientale delle nuove infrastrutture di collegamento dell’impianto proposto<br />
alle reti esistenti.<br />
Con riferimento al terzo punto (viabilità esistente in buone condizioni al fine di<br />
minimizzare significativi interventi di adeguamento <strong>della</strong> rete esistente e la realizzazione di<br />
nuovi percorsi stradali) l’area d’intervento è già interessata da una rete di percorsi a servizio<br />
delle coltivazioni: è stata effettuata un’attenta ricognizione <strong>della</strong> stessa al fine di utilizzare al<br />
massimo percorsi già esistenti da adeguare con interventi limitati, mentre sarà necessario<br />
provvedere alla realizzazione di nuovi tratti solo per l’accesso diretto agli aerogeneratori<br />
(vedasi l’allegato “Documentazione cartografica”).<br />
E’ da tenere nella dovuta considerazione che le strade esistenti solo nella maggior<br />
parte dei casi in pessimo stato di manutenzione: pertanto, gli interventi previsti<br />
consisteranno prevalentemente nella manutenzione straordinaria <strong>della</strong> rete stradale esistente<br />
di accesso al territorio agricolo, con notevole beneficio per la comunità locale.<br />
Sulla base dei riscontri effettuati e delle considerazioni espresse, si ritiene che l’area<br />
d’intervento individuata sia senz’altro idonea all’installazione dei parchi eolici in progetto.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
1.3 Caratteristiche tecniche degli aerogeneratori<br />
L’aerogeneratore ipotizzato è caratterizzato dalle seguenti caratteristiche, intese come<br />
caratteristiche di massima dell’aerogeneratore da non superare in fase di esecuzione.<br />
E’ stato considerato un’aerogeneratore <strong>della</strong> potenza nominale di 2000 KW (tipo<br />
REPOWER MM92 avente le seguenti caratteristiche:<br />
- un corpo centrale (navicella), costituita da una struttura portante in acciaio e rivestita<br />
da un guscio in materiale composito (fibra in vetro in matrice epossidica), vincolata<br />
alla testa <strong>della</strong> torre tramite un cuscinetto a strisciamento che le consente di ruotare<br />
sul suo asse di imbardata, contenente l’albero lento, unito direttamente al mozzo, che<br />
trasmette la potenza captata dalle pale al generatore attraverso un moltiplicatore di<br />
giri; il generatore è del tipo asincrono a 4 poli a doppia alimentazione, con rotore<br />
avvolto, tensione ai morsetti pari a 690 V e frequenza di 50 Hz; la potenza nominale<br />
è di 2.000 kW ;<br />
- l’accesso alla navicella avviene tramite una scala metallica installata nella torre e un<br />
passo d’uomo posto in prossimità del cuscinetto a strisciamento.<br />
- un mozzo del diametro di circa 1.4 m in cui sono collegate 3 pale di lunghezza di<br />
circa 45,2 m, in materiale composito, formato da fibre di vetro in matrice epossidica,<br />
costituite da due gusci collegati ad una trave portante e con inserti in acciaio che<br />
uniscono la pala ad cuscinetto e quindi al mozzo, il tutto a costituire il rotore del peso<br />
complessivo pari a circa 34 t.<br />
- un sostegno costituito da una torre di altezza pari a 80/100 m, realizzato da una<br />
struttura metallica tubolare di forma circolare del peso di circa 170 t. Tali strutture<br />
saranno ancorate al terreno a mezzo di idonee fondazioni.<br />
Per ciò che concerne i parametri di funzionamento, queste macchine si avviano per<br />
una velocità del vento pari a 3 m/s e vanno fuori servizio per una velocità di 24 m/s.<br />
Il sistema di controllo dell’aerogeneratore per frenare la macchina mette le pale in<br />
bandiera (posizione ad incidenza aerodinamica nulla); è previsto, comunque, un sistema di<br />
frenata di emergenza montato sull’albero veloce del moltiplicatore di giri. Tale sistema di<br />
emergenza, così come il meccanismo di regolazione del passo delle pale, è attivato da un<br />
sistema oleodinamico.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
Tutte le funzioni dell’aerogeneratore sono gestite e monitorate da unità di controllo<br />
computerizzate, poste all’interno <strong>della</strong> navicella e trasmesse al PLC ubicato al piede <strong>della</strong><br />
torre, nella cabina elettrica.<br />
I segnali di ogni torre possono essere raccolti e trasmessi ad una stazione remota di<br />
telecontrollo tramite linee telefoniche o segnali via etere.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
2. INFRASTRUTTURE ELETTRICHE<br />
Tra la produzione e l’immissione in rete dell’energia, cioè tra gli aerogeneratori e la<br />
rete elettrica AT esistente, sono previste una serie di infrastrutture elettriche necessarie al<br />
trasporto, smistamento, trasformazione, misura e consegna dell’energia.<br />
Le opere elettriche che fanno parte dell’impianto eolico, oggetto del presente lavoro,<br />
possono essere schematicamente suddivise in due sezioni:<br />
• opere elettriche di collegamento fra aerogeneratori;<br />
• opere elettriche di trasformazione e collegamento alla rete elettrica.<br />
2.1 Opere elettriche di collegamento fra aerogeneratori<br />
L’energia prodotta da ciascun aerogeneratore viene trasformata da bassa a media<br />
tensione per mezzo del trasformatore installato a bordo navicella e quindi trasferita al<br />
quadro MT posto a base <strong>della</strong> torre all’interno <strong>della</strong> struttura prefabbricata di dimensioni<br />
pari a circa m 4,00 x 2,50.<br />
Gli aerogeneratori di ogni cluster sono tra loro collegati mediante una rete di<br />
collegamento, alla tensione di 30 kV; i cavi elettrici saranno posati in cavidotti interrati<br />
secondo le prescrizioni CEI che prevedono, nel caso di una singola terna di cavi, uno scavo<br />
di circa 1,20 m di profondità per una larghezza di circa 0,50 m.<br />
All’interno dello stesso scavo viene posata la corda di terra in rame nudo e il cavo di<br />
trasmissione dei parametri di funzionamento <strong>della</strong> macchine; il tutto viene ricoperto da<br />
sabbia e dagli elementi di protezione e segnalazione.<br />
Lo schema proposto per il collegamento degli aerogeneratori è stato definito in modo<br />
da ridurre al minimo la lunghezza dei cavidotti e di utilizzare al massimo la rete dei percorsi<br />
esistente.<br />
Le linee elettriche colleganti i 39 aerogeneratori convergono in una stazione di<br />
smistamento e di trasformazione 150kV/20kV; tale stazione potrà essere utilizzata, al fine di<br />
ridurre l’impatto sul territorio dovuto all’eventuale esecuzione di una ulteriore sottostazione<br />
elettrica, per altre iniziative <strong>rel</strong>ative alla produzione di energia elettrica da impianti eolici.<br />
La sottostazione, ubicata in corrispondenza <strong>della</strong> linea elettrica aerea ad AT (150<br />
KV), avrà le dimensioni di circa m 40,00 x 80,00.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
Il tragitto dei cavi elettrici seguirà principalmente la viabilità esistente oltre che le vie<br />
di accesso agli aerogeneratori e alla stazione elettrica. Il tracciato è stato studiato in armonia<br />
con quanto dettato dall’art. 121 del R.D. 1775/1933, comparando le esigenze di pubblica<br />
utilità dell’opera con gli interessi sia pubblici che privati, progettando in modo da arrecare il<br />
minor sacrificio possibile alle proprietà interessate, avendo cura di vagliare le situazioni<br />
esistenti sui fondi da asservire rispetto anche alle condizioni limitrofe.<br />
Il dimensionamento di massima per la sezione dei cavi MT di collegamento degli<br />
aerogeneratori è stato effettuato sulla base delle caratteristiche dei cavi unipolari del tipo<br />
RG7H1R 12/30kV con conduttore di rame, per posa interrata a trifoglio con terreno avente<br />
resistività termica (Rt) pari a 200 0C cm/W, e di un opportuno fattore di sicurezza.<br />
Nella tabella seguente si riportano le caratteristiche tecniche e costruttive dei suddetti<br />
cavi:<br />
Tensione di esercizio<br />
Conduttore<br />
Semiconduttivo interno<br />
Isolante<br />
Semiconduttivo esterno<br />
Schermatura<br />
Guaina<br />
Diametro esterno max<br />
12/30 kV<br />
Corda rotonda compatta di rame stagnato<br />
Elastomerico estruso<br />
Mescola di gomma ad alto modulo G7<br />
Elastomerico estruso<br />
A filo di rame rosso<br />
PVC (qualità Rz)<br />
40.2 mm<br />
2.2 Collegamento alla RTN<br />
La connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) dell’impianto di<br />
produzione di energia elettrica da fonte eolica avverrà mediante collegamento in antenna a<br />
150 KW su una nuova stazione elettrica di smistamento che sarà ubicata nel comune di<br />
Casalnuovo Monterotaro (FG) lungo la linea di nuova realizzazione da parte di TERNA tra<br />
Rotello e Casalvecchio di Puglia (vedasi l’allegato “Documentazione cartografica”).<br />
Il sito prescelto per realizzare la sottostazione è stato individuato in coordinamento<br />
con TERNA in <strong>rel</strong>azione a:<br />
- ridotta onerosità dei raccordi alla linea, data la facile realizzazione e la ridotta<br />
lunghezza.<br />
- ridotto impatto ambientale, in quanto le aree oggetto delle opere risultano<br />
sufficientemente prive di vegetazione;<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
- conformazione topografica del sito;<br />
- buona accessibilità, assicurata dalla viabilità delle strade esistenti;<br />
- ridotto impatto visivo degli impianti, per modeste dimensioni delle opere.<br />
La stazione di consegna si compone delle seguenti opere ed apparecchiature:<br />
- un sistema in semplice sbarra 150 kV;<br />
- due moduli linea 150 kV per l’entra-esce;<br />
- un modulo arrivo gruppo 150 kV per il collegamento con l’Impianto di Consegna;<br />
- un edificio dedicato ai Comandi e Servizi Ausiliari <strong>della</strong> stazione.<br />
Le caratteristiche tecnico-funzionali delle apparecchiature e dei componenti <strong>della</strong><br />
stazione di consegna saranno conformi alle prescrizioni tecniche per le stazioni a 150 kV<br />
isolate in aria.<br />
Le apparecchiature AT collegate alla sbarra 150 kV sono:<br />
- N.3 trasformatori di tensione capacitivi per le misure di sbarra;<br />
- N.2 sezionatori di terra per il sistema di sbarre.<br />
All’interno dell’area sarà realizzato un edificio ad alloggiare gli apparati di comando<br />
e telecontrollo, i quadri dei servizi ausiliari, le batterie, i raddrizzatori, gli scomparti MT dei<br />
SA e tutti i necessari circuiti elettrici ed apparecchiature in bassa tensione. In un apposito<br />
locale dovrà essere collocato un gruppo elettrogeno per garantire la funzionalità<br />
dell’impianto anche in condizioni di assenza totale di energia elettrica di rete (black-out).<br />
Gli apparati del sistema SPCC ed SA saranno ubicati in parte all’interno dell’edificio<br />
di stazione ed in parte nei box metallici prefabbricati di appoggio agli stalli AT, posizionati<br />
in prossimità dei due montanti AT.<br />
Il dimensionamento complessivo dell’edificio è stato determinato per rispettare<br />
quanto previsto dalle norme (locale comandi, locali quadri SA, locale GE, locale celle MT,<br />
locale TLC e locale per i sevizi igienici).<br />
All’interno, nelle zone libere dalle apparecchiature, saranno realizzate dalle aree di<br />
servizio.L’impianto sarà dotato di adeguato impianto di illuminazione esterna. Inoltre, la<br />
struttura sarà dotata di impianto antintrusione, di impianto rilevazione fumo e gas, di<br />
impianto elettrico, telefonico, condizionamento e riscaldamento elettrico. La viabilità<br />
interna e gli accessi agli stalli per la manutenzione, sarà assicurata da strade asfaltate di<br />
larghezza pari a 4m.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
2.3 Impianto di Consegna<br />
La cabina di trasformazione sarà costituita da un unico stallo che comprende le<br />
seguenti unità funzionali:<br />
- modulo trasformatore 690V/30 kV<br />
- modulo misure 150 kV<br />
Sarà, inoltre, realizzata la sezione 30kV per l’uscita trasformatore e linee dei<br />
sottocampi eolici.<br />
Le apparecchiature elettriche AT che costituiscono lo stallo di consegna e misura<br />
sono le seguenti:<br />
- N. 3 trasformatori di tensione capacitivi (TVC);<br />
- N. 1 interruttore generale;<br />
- N. 3 trasformatori di corrente (TA) per il sistema di protezione e per il complesso<br />
di misura e contabilizzazione dell’energia;<br />
- N. 3 trasformatori di tensione induttivi (TVI) per il complesso di misura e<br />
contabilizzazione dell’energia;<br />
- N. 1 sezionatori di linea con dispositivo di messa a terra;<br />
- N. 3 scaricatori per il trasformatore AT/MT.<br />
Le caratteristiche del trasformatore AT/MT sono le seguenti:<br />
Trasformatore trifase tipo<br />
Potenza<br />
Frequenza<br />
Tensione a vuoto<br />
Collegamenti e gruppo<br />
ONAN/ONAF con VSC<br />
50 MVA<br />
50 Hz<br />
150 ± 12 x 1.5 % /20.600 V/V<br />
Yyn0<br />
Nell’edificio dell’impianto di consegna verranno alloggiati i circuiti elettrici in BT e<br />
le apparecchiature dei comandi e dei servizi ausiliari e gli apparati di comando e<br />
telecontrollo, i quadri elettrici dei servizi ausiliari, la batteria e il quadro di media tensione.<br />
Gli apparati del sistema SPCC e SA saranno ubicati in parte all’interno dell’edificio ed in<br />
parte nel box metallico prefabbricato di appoggio allo stallo AT.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
I servizi ausiliari, senza ridondanze dei quadri in continua, avranno un’alimentazione<br />
derivata, tramite cella e trasformatore MT/BT dedicato, dal quadro a 30 kV collegato con il<br />
secondario del trasformatore AT/MT.<br />
Il dimensionamento complessivo dell’edificio è determinato dalle dimensioni dei<br />
locali interni allo stesso che devono rispettare quanto previsto dalle norme (locale quadri<br />
BT e locale quadri MT). Inoltre sarà dotato di impianto antintrusione, di impianto<br />
rilevazione fumo e gas, di impianto elettrico, telefonico, condizionamento e riscaldamento<br />
elettrico.<br />
All’interno, nelle zone libere da apparecchiature, saranno realizzate delle aree di<br />
servizio in asfalto. L’impianto sarà dotato di un impianto di illuminazione esterna. Per<br />
quanto riguarda le caratteristiche principali meccaniche ed elettriche, verranno adottati gli<br />
stessi criteri e caratteristiche <strong>della</strong> stazione di connessione secondo gli standard e le<br />
prescrizioni di TERNA - Rete Elettrica Nazionale SpA.<br />
2.4 Accessori<br />
Le terminazioni e le giunzioni dei cavi devono risultare idonee a sopportare le<br />
sollecitazioni elettriche, termiche e meccaniche previste durante l’esercizio dei cavi in<br />
condizioni ordinarie ed anomale.<br />
La tensione di riferimento degli accessori deve essere almeno uguale alla tensione<br />
nominale del sistema.<br />
I connettori devono essere di materiale e di forma appropriati in <strong>rel</strong>azione ai<br />
conduttori che devono collegare e alle tensioni a cui dovranno funzionare.<br />
In particolare i connettori a compressione per i conduttori di alluminio devono<br />
rispondere ai requisiti <strong>della</strong> norma CEI 20-28 par. 4.2.04.<br />
Le terminazioni possono essere di tipo nastrato o elastico preformato.<br />
2.6 Campi elettrici, magnetici ed interferenze sulle telecomunicazioni<br />
L’andamento del campo di induzione magnetica è di tipo gaussiano simmetrico con<br />
un massimo in corrispondenza <strong>della</strong> mezzeria del sistema dell’ordine di 10 µ T; il secondo,<br />
invece, è a doppia gaussiana dissimetrico con un minimo in mezzeria e valori massimi<br />
dell’ordine di circa 2kV/m. Tali valori rispettano ampiamente i limiti imposti dalla vigente<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
normativa. Per quanto concerne le possibili interferenze con le telecomunicazioni, il parco<br />
eolico si comporta come un ostacolo nei confronti delle onde elettromagnetiche incidenti:<br />
fenomeni di riflessione, diffusione e diffrazione rendono l’installazione assimilabile ad una<br />
sorgente secondaria di emissioni, la cui “potenza” dipende da fattori quali forma e<br />
dimensioni dell’ostacolo in <strong>rel</strong>azione alla lunghezza d’onda λ, posizione delle pale e delle<br />
strutture rispetto alla polarizzazione delle onde incidenti. Poiché poi l’impianto in funzione<br />
è in continuo movimento, (soprattutto la porzione <strong>rel</strong>ativa alle pale), il comportamento di<br />
questo campo secondariamente generato è piuttosto imprevedibile.<br />
Per quanto riguarda il problema <strong>della</strong> rotazione, le interferenze elettromagnetiche con i<br />
servizi radio sono essenzialmente dovute alla generazione di effetti multidirezionali che<br />
variano nel tempo. La presenza di un aerogeneratore introduce una seconda traiettoria di<br />
trasmissione tra trasmettitore e ricevitore. In effetti, ogni ostacolo (grandi edifici, alberi ed<br />
altre strutture), come già anticipato, è in grado di generare traiettorie multiple, ma è la<br />
variazione periodica nel tempo degli effetti multidirezionali determina dalle pale che<br />
provoca gli effetti più pesanti sulle trasmissioni radio.<br />
L’entità delle interferenze dipende dal tipo di telecomunicazione. Le trasmissioni più<br />
sensibili a questo tipo di interferenza periodica sono quelle televisive, poiché la componente<br />
video del segnale è anch’essa modulata in ampiezza. Infatti l’interferenza si evidenzia come<br />
la sovrapposizione al segnale utile presente all’ingresso del televisore di una modulazione di<br />
ampiezza in cui il periodo è legato alla velocità di rotazione e al numero di pale <strong>della</strong><br />
macchina, mentre la profondità è associata all’intensità del segnale riflesso, restando del<br />
tutto indipendente dal segnale diretto.<br />
L’influenza sulle interferenze da impianti eolici è però del tutto trascurabile.<br />
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REPANO WIND s.r.l.<br />
RELAZIONE AL PROGETTO DEFINITIVO<br />
Realizzazione di Impianto Eolico - Comune di Casalnuovo Monterotaro (FG)<br />
3. OPERE CIVILI<br />
3.1 Infrastrutture civili<br />
Per la realizzazione dell’impianto eolico sono da prevedersi le seguenti opere ed<br />
infrastrutture:<br />
• Opere provvisionali;<br />
• Opere civili di fondazione;<br />
• Opere di viabilità e cavidotti.<br />
3.2 Opere provvisionali<br />
Le opere provvisionali comprendono, principalmente, la predisposizione sia delle<br />
aree da utilizzare durante la fase di cantiere sia delle piazzole per i montaggi meccanici in<br />
opera delle gru, con conseguente carico e trasporto del materiale in risulta. Per costruire le<br />
piazzole si dovrà predisporre l’area, eventualmente spianarla, occupandosi <strong>della</strong><br />
compattazione <strong>della</strong> superficie. Ai piedi di ogni torre verrà, quindi, predisposta la piazzola<br />
necessaria per la gru di maggiori dimensioni; quella dedicata alla gru di minori dimensioni<br />
verrà realizzata solo nel caso in cui non sia possibile l’utilizzo del piano stradale. Il<br />
materiale riportato ad di sopra <strong>della</strong> superficie predisposta è, indicativamente, costituito da<br />
pietrame calcareo.<br />
In ogni caso, a montaggio ultimato, la superficie occupata dalle piazzole verrà<br />
ripristinata come “ante operam”, prevedendo il riporto di terreno vegetale, la posa di<br />
geostuoia, la semina e l’eventuale piantumazione di cespugli ed essenze tipiche <strong>della</strong> flora<br />
locale. Solamente una limitata area attorno alle macchine verrà mantenuta piana e sgombra<br />
da piantumazioni, prevedendo il solo ricoprimento con uno strato superficiale di stabilizzato<br />
di cava; tale area consentirà di effettuare le operazioni di controllo e/o manutenzioni degli<br />
aerogeneratori.<br />
Eventuali altre opere provvisionali (protezioni, ponteggi, slarghi, adattamenti, piste,<br />
puntellature, opere di sostegno, ecc.), che si rendessero necessarie per l’esecuzione dei<br />
lavori, saranno rimosse al termine degli stessi, ripristinando i luoghi allo stato originario.<br />
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3.3 Opere civili di fondazione<br />
Le opere civili di fondazione comprendono principalmente le fondazioni degli<br />
aerogeneratori.<br />
Per la definizione <strong>della</strong> tipologia fondale, dovranno essere realizzate apposite<br />
indagini in sito (sondaggi) al fine di verificare le caratteristiche geologiche e geotecniche dei<br />
terreni. Una volta eseguite, tenendo in debito conto le massime sollecitazioni che il sistema<br />
torre-aerogeneratore trasmette al terreno, verranno definite le fondazioni.<br />
L’armatura <strong>della</strong> platea sarà costituita da tondini in ferro ad aderenza migliorata del<br />
diametro variabile da 16 a 30 mm, tramata a maglia quadrata posta in opera con staffe e<br />
distanziatori in misura e quantità adeguata all’opera ed in funzione dei calcoli e disegni<br />
tecnici esecutivi.<br />
Sul paramento dell’opera di fondazione in calcestruzzo di alcuni aerogeneratori<br />
verranno eseguiti drenaggi per la captazione e l’evacuazione delle acque provenienti dai<br />
terreni.<br />
I drenaggi saranno realizzati, secondo quanto previsto in progetto, come segue:<br />
• con scapoli di pietrame assestati a mano, eventualmente rifioriti in testa con pietrame<br />
di minori dimensioni;<br />
• con materiale arido di cava.<br />
L’acqua drenata si convoglierà nelle tubazioni forate o fessurate in p.v.c collocate a<br />
tergo dalle pareti verticali.<br />
3.4 Opere di viabilità e cavidotti<br />
Nel progettare tali opere è stata utilizzata in gran parte la viabilità esistente, onde<br />
contenere al minimo gli interventi di nuova realizzazione.<br />
Al fine di garantire un accesso adeguato alle posizioni individuate per l’istallazione<br />
degli aerogeneratori verrà utilizzata la viabilità esistente che sarà in parte ripristinata ed in<br />
parte sottoposta a interventi manutenzione; solo le restanti distanze verranno coperte<br />
realizzando nuovi percorsi stradali: in questo modo è stato possibile ridurre al minimo la<br />
lunghezza delle strade di nuova realizzazione.<br />
La viabilità esistente che sarà oggetto delle opere di ripristino è rappresentata dalle<br />
strade non più utilizzate, ma delle quali è tuttora ben evidente il percorso. Le opere di<br />
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ripristino di tali strade consisteranno in uno scavo superficiale (scortico) di circa 20 cm di<br />
profondità ed il riporto di materiale con consistenza tale da permettere il passaggio dei<br />
mezzi di trasporto e di lavoro necessari per la costruzione e l’esercizio <strong>della</strong> centrale. In<br />
particolare, verranno utilizzati:<br />
• cassonetto stradale costituito da un primo tratto da 30 cm con materiale lapideo<br />
proveniente dallo scavo;<br />
• sottofondo stradale costruito utilizzando 30 cm di misto granulometrico stabilizzato<br />
con legante naturale (max 60 mm);<br />
• strato da 10 cm con materiale lapideo compattato (max. 30 mm).<br />
La sezione stradale, avente larghezza di circa 4,00 m, viene realizzata in massicciata<br />
tipo “Macadam”, similmente alle carrarecce esistenti, per un corretto inserimento<br />
ambientale delle strade nella realtà paesaggistica del luogo.<br />
Durante il funzionamento del parco eolico le strade di accesso alle aree occupate<br />
dagli impianti verranno utilizzate per poter effettuare le opere di manutenzione ordinaria e<br />
straordinaria.<br />
In conclusione, la larghezza delle strade così realizzate, siano esse di nuova<br />
realizzazione o frutto di opere di adeguamento e ripristino di viabilità esistente, sarà di 4,00<br />
m e, solo in corrispondenza di tortuosità accentuate, verranno predisposti opportuni<br />
allargamenti <strong>della</strong> sede stradale al fine di consentire le manovre in sicurezza dei mezzi.<br />
Sulla base del censimento e dell’analisi <strong>della</strong> viabilità esistente, il progetto <strong>rel</strong>ativo<br />
alle opere di viabilità prevede quindi il transito degli automezzi su:<br />
• 15.300 ml. circa di viabilità esistente che sarà oggetto di interventi di manutenzione<br />
straordinaria e di interventi di ripristino, da adeguare in alcuni tratti e in<br />
corrispondenza di svolte.<br />
• 7.900 ml. circa di percorsi di accesso agli aerogeneratori da realizzare ex novo<br />
secondo le modalità sopra descritte.<br />
Infine, verranno ripristinate o realizzate le opere di regimazione e canalizzazione<br />
delle acque di superficie, atte a prevenire i danni provocati dal ruscellamento delle acque<br />
piovane ed a canalizzare le medesime verso i compluvi naturali. Tali opere potranno essere:<br />
canalette realizzate in terra e/o in calcestruzzo vibrato prefabbricato, canali semicircolari<br />
costituiti da elementi prefabbricati semicircolari in calcestruzzo vibrato, fossi di guardia in<br />
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canali trapezi per il convogliamento delle acque verso i fossi naturali, costituiti da elementi<br />
prefabbricati in calcestruzzo vibrato o in elementi in lamiere ondulate in acciaio zincato.<br />
Al fine di minimizzare l’impatto ambientale, le acque raccolte nella canaletta<br />
trapezoidale in terra situata ai bordi <strong>della</strong> carreggiata potranno essere convogliate a valle<br />
mediante canalette di attraversamento <strong>della</strong> sede stradale ricavate nella sovrastruttura<br />
stradale o mediante tubazioni in PVC sistemate al di sotto <strong>della</strong> sezione stradale, disposti<br />
obliquamente rispetto l’asse <strong>della</strong> carreggiata.<br />
Le vie cavo interne all’impianto saranno realizzate secondo le norme valide per le reti<br />
di distribuzione urbana e seguiranno essenzialmente percorsi disposti lungo o ai margini<br />
<strong>della</strong> viabilità<br />
Il cavidotto interrato ha una lunghezza complessiva di progetto pari a ml. 24.600 .<br />
I cavi saranno posti direttamente in trincea, opportunamente distanziati, su un letto di<br />
sabbia vagliata e ricoperti mediante tappeto in PVC riciclato di spessore 1 cm.; il<br />
ricoprimento <strong>della</strong> trincea avverrà con terra vagliata e posa di nastro segnalatore, corda di<br />
rame e cavo di trasmissione.<br />
Lo scavo a sezione obbligata viene eseguito per una larghezza variabile in funzione<br />
del numero di cavi posti al proprio interno, per una singola terna di cavi si avrà la larghezza<br />
di 50 cm.<br />
I materiali di risulta delle opere provvisionali e delle opere civili, opportunamente<br />
selezionati, dovranno essere riutilizzati per quanto è possibile nell’ambito del cantiere per la<br />
formazione di rilevati, riempimenti o altro; il rimanente materiale di risulta prodotto dal<br />
cantiere e non utilizzato dovrà essere trasportato in discarica autorizzata.<br />
Per quanto riguarda la cabina elettrica, le strutture dei manufatti sono in cemento<br />
armato prefabbricato su fondazione a platea. Le pareti esterne saranno tinteggiate con<br />
vernici aventi colori <strong>della</strong> gamma delle terre naturali, per un corretto inserimento visivo<br />
nell’ambiente circostante.<br />
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4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE<br />
4.1 Tipologia di lavori e criteri di esecuzione<br />
Le opere da realizzare consistono essenzialmente nelle seguenti fasi:<br />
• sistemazione e ripristino <strong>della</strong> viabilità esistente e delle eventuali opere d’arte in essa<br />
presenti;<br />
• realizzazione dei tratti di nuova viabilità prevista per il collegamento alle piazzole<br />
degli aerogeneratori e opere minori ad essa <strong>rel</strong>ative;<br />
• formazione delle piazzole per l’alloggiamento degli aerogeneratori;<br />
• realizzazione delle fondazioni in calcestruzzo armato degli aerogeneratori,<br />
formazione del piano di posa dei basamenti prefabbricati delle cabine di macchina<br />
(ove previste) e dei blocchi di ancoraggio delle torri eoliche;<br />
• realizzazione di opere minori di regimazione idraulica superficiale quali canalette in<br />
terra, cunette, trincee drenanti, ecc.;<br />
• realizzazione di opere varie di sistemazione ambientale;<br />
• realizzazione dei cavidotti interrati interni all’impianto;<br />
• trasporto in sito dei componenti elettromeccanici;<br />
• sollevamento e montaggi meccanici;<br />
• montaggi elettrici.<br />
4.2 Accessi ed impianti di cantiere<br />
Per gli impianti di cantiere, saranno adottate le soluzioni tecnico-logistiche più<br />
appropriate e congruenti con le scelte di progetto e tali da non provocare disturbi alla<br />
stabilità dei siti. Si provvederà alla realizzazione, manutenzione e rimozione dell’impianto<br />
di cantiere e di tutte le opere provvisionali (quali ad esempio piazzole, protezioni, ponteggi,<br />
slarghi, adattamenti, piste, puntellature, opere di sostegno, ecc)<br />
4.3 Controlli, certificazioni, collaudi<br />
I vari materiali e componenti impiegati dovranno essere rispondenti alle<br />
caratteristiche richieste dalla legislazione vigente; pertanto, dovranno giungere in cantiere<br />
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accompagnati dalla documentazione atta a dimostrare tale rispondenza ed a certificare la<br />
conformità a quanto previsto dalla legislazione vigente.<br />
4.4 Tempistica di realizzazione<br />
Prima dell’inizio dei lavori sarà predisposto un dettagliato cronoprogramma : ad ogni<br />
modo, una volta conseguite tutte le autorizzazioni ed i permessi necessari alla realizzazione<br />
ed all’esercizio dell’impianto, si prevede un periodo di durata delle attività di cantiere di 12<br />
mesi.<br />
4.5 Prescrizioni generali<br />
Durante la fase di realizzazione dell’impianto saranno temporaneamente sottratte alla<br />
destinazione d’uso attuale le aree di cantiere. Si provvederà, comunque, alla rimozione<br />
dell’impianto di cantiere e di tutte le opere provvisionali (quali, ad esempio, protezioni,<br />
ponteggi, slarghi, adattamenti, piste, puntellature, opere di sostegno, ecc.) al termine di<br />
ciascuna fase di lavorazione. Nell’allestimento e nella gestione dell’impianto di cantiere di<br />
provvederà al rispetto di quanto disposto dalla normativa nazionale, regionale e da eventuali<br />
regolamenti comunali in materia di sicurezza e di inquinamento acustico dell’ambiente.<br />
4.6 Trasposto e posa a discarica dei materiali di risulta<br />
I materiali di risulta, opportunamente selezionati, dovranno essere riutilizzati per<br />
quanto è possibile nell’ambito del cantiere per formazione di rilevati, riempimenti o altro; il<br />
rimanente materiale di risulta prodotto dal cantiere e non utilizzato dovrà essere trasportato<br />
a discarica autorizzata.<br />
La disponibilità delle discariche dovrà, comunque, essere assicurata dall’appaltatore<br />
di sua iniziativa e a tutta sua cura, spese e responsabilità, nel totale rispetto <strong>della</strong><br />
legislazione vigente, degli strumenti urbanistici locali e dei vincoli imposti dalle competenti<br />
autorità, dopo avere valutato correttamente gli aspetti tecnici ed ambientali connessi alla<br />
collocazione a discarica dei materiali di risulta.<br />
Si dovrà provvedere, inoltre, a qualsiasi onere, incombenza e prestazione <strong>rel</strong>ativa al<br />
trasporto ed alla collocazione in idonea discarica autorizzata dei materiali di risulta prodotti<br />
dal cantiere (scavi, demolizioni, lavorazioni varie, etc.) e non riutilizzabili nello stesso.<br />
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Si darà priorità, nella scelta delle aree di discarica, a quelle individuate o già<br />
predisposte allo scopo ove sarà realizzata l’opera ed in ogni caso a quelle più vicine al<br />
cantiere, mantenendo tuttavia una distanza dallo stesso non inferiore ai 200 m.<br />
4.7 Sicurezza sul lavoro<br />
Vengono recepite tutte le prescrizioni contenute nel D.lgs. 14 agosto 1996, n. 494 e<br />
s.m.i. inteso come decreto attuativo <strong>della</strong> Direttiva CEE 92/57 e del D.lgs. 19 settembre<br />
1994, n. 626 e s.m.i. in materia di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o<br />
mobili: verrà redatto un Piano di sicurezza e coordinamento.<br />
Il Piano conterrà di norma le individuazioni, le analisi e la valutazione dei rischi,<br />
nonchè le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atte a<br />
garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli<br />
infortuni e la tutela <strong>della</strong> salute dei lavoratori.<br />
Il risultato è, in fase pratica, l’applicazione delle misure di prevenzione dei rischi<br />
risultanti dalla presenza simultanea di varie imprese di lavoratori autonomi e anche la<br />
previsione dell’utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di<br />
protezione collettiva.<br />
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5. ESERCIZIO DELL’IMPIANTO<br />
In fase di esercizio dell’impianto, sarà cura del gestore il rispetto di tutte le norme<br />
vigenti ed in particolare quelle sulla sicurezza e sulla igiene del lavoro.<br />
Saranno scrupolosamente osservate le norme sulla sicurezza previste nel fascicolo di<br />
manutenzione da osservarsi nel caso di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.<br />
La protezione attiva dell’impianto eolico in caso di incendio sarà assicurata dalla<br />
facile raggiungibilità attraverso la viabilità esistente; quella passiva sarà garantita dalla<br />
distanza limite delle coltivazioni cerealicole dalla base <strong>della</strong> torre.<br />
Per gli oli derivanti dal funzionamento a regime del parco eolico sarà assicurato<br />
l’adeguato trattamento degli stessi e lo smaltimento presso il “Consorzio Obbligatorio degli<br />
oli esausti (D.Lgs. n. 95 del 27 gennaio 1992, Attuazione delle Direttive 75/439/CEE e<br />
87/101/CEE <strong>rel</strong>ative alla eliminazione degli oli usati).<br />
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6. DISMISSIONE DELL’IMPIANTO E PIANO DI RIPRISTINO DEL SITO.<br />
A premessa <strong>della</strong> definizione di un piano di dismissione dell’impianto e di ripristino<br />
del sito, si precisa che per l’intero periodo di funzionamento viene assicurata ai cittadini la<br />
disponibilità dei terreni nelle aree non direttamente interessate dalla presenza di manufatti<br />
(macchine e <strong>rel</strong>ative fondazioni, cabine elettriche, strade, percorsi, etc.), primo fra tutti il<br />
diritto al pascolo e alla coltivazione.<br />
Alla fine <strong>della</strong> vita dell’impianto, stimabile in media intorno ai 20-25 ani, si procede<br />
al suo completo smantellamento e conseguente ripristino del sito alla condizione precedente<br />
la realizzazione dell’opera.<br />
La dismissione di un impianto eolico si presenta comunque di estrema facilità se<br />
confrontata con quella di centrali di tipologia diversa; si tratta, tra l’altro, di operazioni<br />
sostanzialmente ripetitive.<br />
Il decommissioning dell’impianto prevede la disinstallazione di ognuna delle unità<br />
produttive con mezzi e utensili appropriati. Successivamente per ogni macchina si procederà<br />
al disaccoppiamento e separazione dei macrocomponenti (generatore, mozzo, tore, etc.).<br />
Verranno quindi selezionati i componenti:<br />
- riutilizzabili;<br />
- riciclabili;<br />
- da rottamare secondo le normative vigenti;<br />
- materiali plastici da trattare secondo la natura dei materiali.<br />
Una volta provveduto allo smontaggio delle macchine, si procederà alla rimozione<br />
dei singoli elementi costituenti i parchi eolici, in particolare delle linee elettriche, che<br />
verranno completamente rimosse e conferite agli impianti di recupero e trattamento secondo<br />
la normativa vigente. Le misure di ripristino dovranno interessare anche le strade e le<br />
piazzole che, a meno che nel corso del tempo non abbiano trovate interesse da parte <strong>della</strong><br />
comunità per eventuali usi diversi, dovranno essere lasciate a ricoprirsi naturalmente oppure<br />
essere rilavorate con trattamenti addizionali per il riadattamento al terreno e l’adeguamento<br />
al paesaggio.<br />
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