Download dell'intero lavoro - Provincia di Torino
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3. Il progetto<br />
3.1. Il contesto dell’intervento <strong>di</strong>dattico<br />
Il contesto dell’intervento <strong>di</strong>dattico è quello dei moduli <strong>di</strong> tirocinio attivo svolti all’ITIS “A.<br />
Avogadro 7 ” <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>, che nell’anno successivo alla ricorrenza del bicentenario della sua<br />
fondazione, è considerato per serietà degli stu<strong>di</strong> un piccolo Politecnico.<br />
La riconosciuta considerazione <strong>di</strong> cui gode l’istituto nasce dal continuo aggiornamento tecnologico<br />
e <strong>di</strong>dattico sia sul piano dei contenuti formativi, che sul piano delle strutture ambientali e delle<br />
attrezzature tecnico scientifiche. Lo stile educativo e le iniziative che tendono a rendere comunitaria<br />
e con<strong>di</strong>visa la presenza e permanenza nell'Istituto, sono in assonanza con un coinvolgente rapporto<br />
con l’ambiente studentesco, perché solo una scuola che va oltre la scuola <strong>di</strong>venta una vera scuola,<br />
nella sua missione civile e nella sua valenza sociale.<br />
Gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o attivi per la sezione <strong>di</strong>urna sono Elettrotecnica ed Automazione, Informatica,<br />
Meccanica, Liceo Scientifico Tecnologico mentre per la sezione serale (Progetto Sirio) sono<br />
Elettrotecnica ed Automazione, Informatica, Meccanica; per l’in<strong>di</strong>rizzo informatico si adotta la<br />
programmazione “Abacus 8 ”.<br />
L’intervento <strong>di</strong>dattico si è svolto nella classe V A dell’in<strong>di</strong>rizzo informatico, composta da ventidue<br />
alunni, il contesto è stimolante; nella fase osservativa si è potuto notare come la classe sia abituata a<br />
<strong>di</strong>scutere, il docente accogliente, infatti, incentiva al confronto, stimola al ragionamento, e lascia<br />
spazio a interventi e domande e nel corso dell’attuazione del progetto si è continuato a dare<br />
rilevanza a questi aspetti e la risposta ottenuta dagli allievi è stata confortante.<br />
La <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> insegnamento è stata Sistemi <strong>di</strong> elaborazione e trasmissione delle informazioni. Il<br />
corso <strong>di</strong> Sistemi, <strong>di</strong>sciplina ponte fra l’Informatica e l’Elettronica, si occupa dello stu<strong>di</strong>o delle<br />
architetture dei computer, delle situazioni che si possono rappresentare e utilizzare attraverso la<br />
programmazione in linguaggi <strong>di</strong> programmazione dal basso livello (Assembler e C) all’alto livello<br />
(Java, C++), nonché della progettazione e gestione delle reti locali e geografiche, attraverso lo<br />
conoscenza dei protocolli <strong>di</strong> comunicazione e dello sviluppo <strong>di</strong> applicazioni internet.<br />
3.2. Scelta dei contenuti in relazione alla <strong>di</strong>sciplina e alle sue caratteristiche<br />
Il corso <strong>di</strong> informatica ha come fine principale quello <strong>di</strong> mettere il perito informatico in grado <strong>di</strong><br />
affrontare (dall’analisi fino alla documentazione) la soluzione <strong>di</strong> un problema, posto dalla richiesta<br />
<strong>di</strong> un ipotetico committente, scegliendo le metodologie e gli strumenti software più idonei, ed<br />
inoltre fornirgli la formazione <strong>di</strong> base che gli consenta <strong>di</strong> seguire con una certa autonomia<br />
l’evoluzione delle tecnologie informatiche. La <strong>di</strong>sciplina fornisce all’alunno le conoscenze e le<br />
abilità necessarie per l’uso <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> elaborazione ai più alti livelli della gerarchia che lo<br />
modella (linguaggi ad alto o altissimo livello, linguaggi applicativi). Essa deve essere intesa<br />
soprattutto come l’ambiente in cui si sviluppano le capacità <strong>di</strong> analizzare e risolvere problemi<br />
(anche <strong>di</strong> una certa complessità) <strong>di</strong> varia natura, e dove <strong>di</strong> volta in volta vengono proposti i<br />
para<strong>di</strong>gmi e gli strumenti linguistici più idonei alla natura del problema.<br />
Si ricorre ripetutamente al concetto <strong>di</strong> para<strong>di</strong>gma che, in questo contesto, si intende come chiave <strong>di</strong><br />
interpretazione dei problemi e come modello <strong>di</strong> costruzione delle soluzioni (imperativo, logico,<br />
funzionale, rivolto agli oggetti, agli eventi, alle basi <strong>di</strong> dati). Lo studente, allo scopo <strong>di</strong> raggiungere<br />
una certa flessibilità e la capacità <strong>di</strong> affrontare nuove prospettive, deve acquisire alcune <strong>di</strong> queste<br />
chiavi e la capacità <strong>di</strong> impiegarle nei contesti appropriati. Si cerca quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> privilegiare gli aspetti<br />
concettuali ed applicativi della materia riducendo al minimo quelli nozionistico sintattici.<br />
7 Ve<strong>di</strong> POF Avogadro pp. 1-4<br />
8 Il Progetto ABACUS è un corso sperimentale che il Ministero della P.I. ha varato nell'anno 92/93 per adeguare le<br />
competenze richieste al Perito informatico alle "innovazioni" avvenute nel settore negli ultimi anni.<br />
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