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Tecnica<br />

66 Pompe di Calore<br />

aprile 2012<br />

LA TERMOTECNICA<br />

da, (R b<br />

) è assunta costante rispetto alla resistenza termica<br />

del terreno, poiché il fluido termovettore, le tubazioni e il<br />

materiale di riempimento hanno un’<strong>in</strong>erzia termica molto<br />

piccola rispetto al terreno circostante.<br />

I term<strong>in</strong>i R ga<br />

, R gm<br />

, R gd<br />

corrispondono al valore che assume<br />

la resistenza del terreno durante alcuni momenti particolari<br />

del funzionamento del sistema: quando è stata raggiunta<br />

una certa stabilità nello scambio termico netto (uno o più<br />

anni) per il term<strong>in</strong>e R ga<br />

; <strong>in</strong> corrispondenza dello scambio<br />

medio che si verifica nel mese di progetto (R gm<br />

); al verificarsi<br />

un picco nelle ore di progetto (R gd<br />

). Esistono alcune possibili<br />

varianti a tale metodo, basate sul diverso modo di stimare<br />

movimenti d’acqua nel sottosuolo, che sono <strong>in</strong> grado di<br />

asportare o apportare calore al terreno nei pressi della sonda:<br />

è possibile trascurare l’accumulo termico annuo dovuto<br />

al term<strong>in</strong>e q a<br />

R ga<br />

semplificando tali equazioni.<br />

Il metodo IGSHPA [16]<br />

È costruito sulle basi della teoria della sorgente l<strong>in</strong>eare. Si<br />

calcola la resistenza termica del terreno <strong>in</strong> funzione della<br />

geometria dello scambiatore e della diffusività e conduttività<br />

del terreno. Tiene conto della sovrapposizione delle<br />

resistenze termiche degli scambiatori vic<strong>in</strong>i sommando tale<br />

contributo alla resistenza di uno scambiatore s<strong>in</strong>golo di<br />

raggio equivalente e del carico parziale estivo o <strong>in</strong>vernale<br />

dell’impianto rispetto alle ore totali di funzionamento <strong>in</strong> quei<br />

mesi. Il metodo def<strong>in</strong>isce la lunghezza L come la massima<br />

tra quella <strong>in</strong> raffrescamento e <strong>in</strong> quella estiva (5 e 6) e rappresenta<br />

negli USA un punto di riferimento per il calcolo<br />

degli impianti residenziali.<br />

<strong>La</strong> maggior parte dei modelli presenti <strong>in</strong> letteratura è stata<br />

pensata per rappresentare lo scambio termico tra la sonda<br />

geotermica e il terreno alternativamente per la configurazione<br />

verticale o orizzontale. Il modello matematico implementato<br />

nel codice “MoGe”, descritto <strong>in</strong> questo lavoro, si<br />

propone di <strong>in</strong>tegrare le metodologie per la progettazione<br />

dei sistemi geotermici verticali e orizzontali e <strong>in</strong>tende valutare,<br />

<strong>in</strong> funzione delle particolari condizioni operative, la<br />

potenza specifica scambiata, correggendo i valori tabellari<br />

di riferimento, che sono largamente <strong>in</strong> uso nella progettazione<br />

semplificata degli impianti di piccola taglia. Partendo<br />

dalla relazione di scambio termico <strong>in</strong> regime stazionario, la<br />

(5)<br />

(6)<br />

potenza specifica scambiata con il terreno è funzione della<br />

differenza di temperatura tra fluido termovettore e terreno,<br />

della configurazione della sonda e della natura del materiale<br />

di riempimento, della presenza di <strong>in</strong>stallazioni vic<strong>in</strong>e<br />

e delle ore equivalenti di funzionamento dell’impianto,<br />

avendo così una stima nel tempo della potenza ceduta (o<br />

sottratta) all’ambiente e dei consumi elettrici.<br />

Descrizione del modello matematico e<br />

simulazione numerica<br />

Il modello sviluppato prevede il comportamento energetico<br />

delle macch<strong>in</strong>e geotermiche <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di capacità dell’impianto<br />

e di consumi elettrici. L’opportunità di un nuovo<br />

modello nasce dalla necessità di sviluppare modelli di<br />

analisi energetica <strong>in</strong> cui un mix di soluzioni tecnologiche<br />

consenta di ottimizzare l’<strong>in</strong>terazione tra consumo e generazione<br />

locale dell’energia. Questo può avvenire attraverso<br />

lo sviluppo di ambienti semplificati di calcolo e tramite la<br />

progettazione ottimale del sistema edificio-impianto con le<br />

tecnologie <strong>in</strong>dividuate. L’idea è, qu<strong>in</strong>di, quella di un modello<br />

capace di <strong>in</strong>tegrarsi e dialogare con altri moduli al f<strong>in</strong>e di<br />

simulare l’esercizio di fonti energetiche funzionanti <strong>in</strong> generazione<br />

distribuita al servizio di utenze reali (edifici) e con<br />

condizioni tariffarie, fiscali e normative reali. Il progettista<br />

può qu<strong>in</strong>di valutare l’<strong>in</strong>tegrazione di più tecnologie ad<br />

alta efficienza energetica <strong>in</strong> funzione delle caratteristiche<br />

climatiche del sito e delle richieste del contesto territoriale,<br />

<strong>in</strong> modo da aumentarne la sostenibilità e la competitività. In<br />

particolare, nell’ambito della progettazione geotermica <strong>in</strong><br />

ambienti semplificati di calcolo, si vogliono superare i limiti<br />

che consentono di utilizzare i suddetti modelli con sufficiente<br />

accuratezza solo negli stadi di pre-fattibilità e fattibilità di<br />

un progetto permettendo all’utente di aggiornare il database<br />

delle caratteristiche termiche del terreno <strong>in</strong> cui è effettuata<br />

la perforazione, scegliere il tipo di configurazione di sonda<br />

e relativo materiale di riempimento, scegliere la tipologia di<br />

impianto presente sul lato unità abitativa.<br />

Il modello matematico è stato sviluppato <strong>in</strong> ambiente Matlab/Simul<strong>in</strong>k<br />

per sfruttare le caratteristiche tipiche di questo<br />

ambiente di simulazione di modularità e flessibilità nell’implementazione<br />

matematica e nelle funzioni I/O.<br />

Il modello matematico è quello basato sulla soluzione dell’equazione<br />

del trasferimento di calore tra un cil<strong>in</strong>dro <strong>in</strong>terrato<br />

e l’ambiente circostante. Il metodo proposto è basato<br />

sull’equazione sviluppata e valutata da Carlslaw e Jaeger<br />

e sulla normativa VDI 4640 [17], che consente di poter<br />

applicare metodologie semplificate sia per il calcolo, sia per<br />

la determ<strong>in</strong>azione delle proprietà del terreno. In particolare<br />

ci si riferisce a valori tabellati che riportano proprietà medie<br />

per tipo di sottosuolo, potenza specifica di estrazione e<br />

nomogrammi, nonché su algoritmi di calcolo semplificati.<br />

L’utilizzo del metodo semplificato è possibile quando la<br />

potenza termica utile dell’impianto è al di sotto dei 30 kW

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