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Tecnica<br />
II<br />
Pompe di Calore<br />
aprile 2012<br />
LA TERMOTECNICA<br />
• Fabbisogno <strong>in</strong>vernale ed estivo<br />
Il percorso seguito nell’algoritmo di calcolo sarà diverso a<br />
seconda che ci si trovi <strong>in</strong> un caso o nell’altro.<br />
• Def<strong>in</strong>izione dei livelli termici d’impianto<br />
<strong>La</strong> scelta della tipologia di impianto da utilizzare consente<br />
di fissare la temperatura di mandata dalla pompa di calore<br />
lato unità abitativa (es. ventilconvettori o fan coil, nel caso<br />
di riscaldamento).<br />
• Ore equivalenti di funzionamento dell’impianto<br />
È <strong>in</strong>dice dell’energia scambiata annualmente con il terreno<br />
ed <strong>in</strong>fluenza, qu<strong>in</strong>di, l’aspetto di lungo periodo e la Pter;<br />
tiene conto del fatto che quello geotermico sia o non sia<br />
l’unico impianto energetico a servizio dell’unità abitativa:<br />
--per un impianto geotermico accoppiato a caldaia e collettore<br />
solare il valore è stimato <strong>in</strong> 1.000 ore/anno;<br />
--per un impianto geotermico accoppiato a collettore solare<br />
il valore è stimato <strong>in</strong> 2.400 ore/anno;<br />
--per un impianto geotermico il valore è stimato <strong>in</strong> più di<br />
2.400 ore/anno.<br />
• Temperatura media terreno - tipologia terreno<br />
Una delle caratteristiche più importanti del terreno <strong>in</strong>teso<br />
come sorgente/pozzo di calore è il valore della temperatura<br />
del terreno <strong>in</strong>disturbato, cioè non <strong>in</strong>fluenzato dall’impianto<br />
che risulta pari alla media annua della temperatura<br />
dell’aria esterna ed è, qu<strong>in</strong>di, strettamente connessa alla<br />
località. In def<strong>in</strong>itiva, conoscendo la località risulta fissata<br />
la temperatura media del terreno <strong>in</strong>disturbato.<br />
• Sonda<br />
Una valutazione dell’energia scambiata col terreno non<br />
può presc<strong>in</strong>dere dalle seguenti caratteristiche delle sonde<br />
geotermiche:<br />
a. lunghezza;<br />
b. numero;<br />
c. tipologia e riempimento;<br />
d. eventuale presenza di <strong>in</strong>stallazioni <strong>in</strong>dipendenti vic<strong>in</strong>e.<br />
È pratica comune dimensionare le sonde <strong>in</strong> modo che la differenza<br />
di temperatura fra mandata e ritorno della pompa<br />
di calore (ΔT pdc<br />
) sia pari a circa 4°C, come evidenziato dal<br />
tipico andamento delle temperature del fluido termovettore<br />
che circola nella sonda geotermica che risulta da una prova<br />
GRT [6, 15].<br />
Il valore della temperatura lato unità abitativa è fissato<br />
attraverso la scelta di un particolare term<strong>in</strong>ale:<br />
- ventilconvettore riscaldamento: t = 45 °C;<br />
- pavimento radiante riscaldamento: t = 35 °C;<br />
- ventilconvettore raffrescamento: t = 15 °C;<br />
- pavimento radiante raffrescamento: t = 10 °C.<br />
Fissato il valore della temperatura lato unità abitativa, la<br />
temperatura della pompa di calore lato sonde dipende dal<br />
T ewt<br />
scelto <strong>in</strong> fase progettuale e dalla temperatura del terreno<br />
nell’<strong>in</strong>torno del pozzo (T b.<br />
).<br />
È previsto, perché risulta necessario nel caso di funzionamento<br />
<strong>in</strong>vernale, di programmare la T s_<strong>in</strong><br />
<strong>in</strong> base alle più<br />
o meno rigide condizioni di temperatura esterna. Queste<br />
scelte sono implementate nel codice “Modello geotermico<br />
verticale” nel sottoblocco “T s_<strong>in</strong><br />
”. I dati tecnici della pompa<br />
di calore (COP e potenza assorbita <strong>in</strong> funzione della temperatura<br />
di evaporazione e di condensazione) sono implementate<br />
<strong>in</strong> Simul<strong>in</strong>k attraverso le Look up Tables (Figura 3)<br />
FIGURA 3 - Blocchi “T s_<strong>in</strong><br />
” e “PdC”<br />
FIGURA 2 -<br />
“MoGeVer”<br />
Il codice “Modello geotermico verticale - MoGeVer” nel<br />
suo blocco pr<strong>in</strong>cipale (figura 2), calcola il COP, la potenza<br />
assorbita dalla pompa di calore nelle condizioni operative<br />
e la potenza termica ceduta (o assorbita) all’unità abitativa.<br />
FIGURA 4 - Blocchi “R b<br />
, eq” e “q: potenza specifica<br />
scambiata”<br />
Il valore teorico di potenza specifica scambiata con il terreno<br />
deve tener conto della configurazione della sonda<br />
(Figura 4) e deve essere corretto <strong>in</strong> funzione delle condizioni<br />
di utilizzo più o meno esclusivo a cui è dest<strong>in</strong>ato l’impianto<br />
geotermico e dell’eventuale presenza di <strong>in</strong>stallazioni <strong>in</strong>dipendenti<br />
vic<strong>in</strong>e, che peggiorano le prestazioni dim<strong>in</strong>uendo<br />
i rapporti di scambio.<br />
È comodo, allora, l’uso di un valore di una potenza specifica<br />
scambiata equivalente (Figura 5)