Scarica la rivista in pdf - Diagnosi e Terapia

More documents

Recommendations

Info

dal podologo. Per questo verranno distribuiti dépliant informativi e verranno anche attivati incontri volti a far meglio conoscere le opportunità che offrono i podologi. Prima della cura del Podologo L’INTERVENTO DEL PODOLOGO Sarà utile capire, almeno per alcune patologie, in che cosa consista l’intervento del podologo. L’alluce valgo, ad esempio, viene trattato attraverso metodi conservativi ossia si consigliano al paziente esercizi specifici per contenere la progressione del valgismo, si realizzano ortesi plantari su misura al fine di limitare le complicanze che ne potrebbero derivare, si realizzano ortesi in silicone personalizzate laddove vi sia un’infiammazione dell’esostosi (volgarmente chiamata patata o cipolla) al fine di prevenire ulcerazioni dovute allo sfregamento tra quest’ultima e la scarpa. In una molteplicità di casi trattati si è potuto evitare l’intervento chirurgico. Quanto all’onicocriptosi (unghia incarnita) patologia estremamente diffusa tra i giovani a causa di calzature inadeguate che favoriscono l’eccessiva sudorazione del piede, il podologo attua interventi incruenti volti ad eliminare il frammento d’unghia che è spesso causa di infezioni e granulomi ricorrendo anche ad alcuni metodi che favoriscono la rieducazione ungueale, evitando anche in questo caso l’intervento chirurgico. Un’altra patologia estremamente diffusa sulla quale è fondamentale l’intervento del podologo è la spina calcaneare la quale è causa di fortissimi dolori al tallone (talloniti) che limitano la deambulazione. Questa patologia deve essere in primo luogo accertata attraverso esame radiografico dei piedi (sempre entrambi i piedi in quanto è spesso bilaterale), una volta verificata l’effettiva presenza dello sperone calcaneare il podologo realizza ortesi plantare su misura che scarica il punto dolente e che nella maggio parte dei casi (90%) è risolutivo; ove questo tipo di trattamento non sia sufficiente a causa della cronicizzazione del dolore provocata dal ritardo del paziente nel ricorrere Guarigione dopo la cura del podologo al professionista, vengono eseguiti o si consigliano trattamenti di tipo antinfiammatorio quali onde d’urto (terapia d’elite per questa patologia) o tecarterapia. Ma la patologia sulla quale il podologo esercita un ruolo sia preventivo di grande rilievo, sia curativo ed assistenziale spesso determinante al fine di evitare complicazioni come amputazioni maggiori e minori purtroppo nel nostro paese drammaticamente diffuse, come già detto è il piede diabetico. Il podologo effettua screening di prevenzione per il piede diabetico che servono ad individuare fattori di rischio quali neuropatia periferica e arteriopatia e a segnalare al medico le sospette condizioni che necessitano di approfondimenti diagnostici. Inoltre per evitare e curare le ulcerazioni digitali e plantari dovute alla neuropatia periferica, il podologo realizza, anche in questo caso, ortesi in silicone di protezione su misura ed ortesi plantari personalizzate di scarico delle zone soggette ad ipercarico (individuate da un attento esame obiettivo al podoscopio e baropodometrico). Per le ulcerazioni del piede vengono utilizzate medicazioni specifiche individuate a seconda del tipo di lesione attuando un percorso di assistenza fino all’avvenuta guarigione. Il tutto avviene in stretta collaborazione con il medico di medicina generale e/o con il diabetologo. L’AIP dispone di una vasta casistica di trattamento della complicanza con esito favorevole (foto). Il piede dell’anziano L’invecchiamento e la salute del piede Dal 1900 i progressi della salute sono stati notevoli, cosicchè la percentuale delle persone della terza età è aumentata significativamente rispetto al totale della popolazione. In Italia, secondo l’ultimo censimento, gli ultra sessantacinquenni sono ben 11 milioni, pari al 18,7% dell’intera popolazione. Se le persone della terza età desiderano, come poi fanno, 26 maggio 2011 Diagnosi&Terapia
vivere in modo attivo, partecipe ed utile, hanno necessità di muoversi agevolmente, perchè il movimento autosufficiente è una componente fondamentale per ogni attività personale e sociale. Secondo l’Ufficio Statistico delle Nazioni Unite, le affezioni agli arti inferiori sono la causa principale della limitazione del moviemnto negli anziani. Come se non bastasse, ne possono anche derivare problemi alle anche, alle ginocchia, al sacro, compromettendone la funzionalità. Un quarto del totale delle persone che richiedono assistenza sono soggetti che non riescono più a camminare, o possono farlo solo con l’aiuto di terzi. che non l’assistenza ambulatoriale o domiciliare. Ciò risulta particoalrmente evidente nel caso di anziani diabetici: l’OMS ha calcolato che il 20% degli ultrasettantenni della popolazione mondiale è affetto dalla patologia. Una strategia preventiva sull’educazione dei pazienti e dello staff medicopodologico, un’approccio multidisciplinare, nonchè uno stretto monitoraggio dei soggetti a rischio, può, ridurre le amputazioni del 60-70%. D’altra parte il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Società italiana di Gerontologia e Geriatria e l’A.I.P. prevede un’approccio multidisciplinare e una stretta collaborazione non solo per la cura dell’anziano ma anche per la prevenzione. L’assistenza podologica Il piede è stato definito in molti modi, ed anche “specchio della salute”. I podologi, attraverso una semplice visita, sono spesso i primi che possono riconoscere malattie sistemiche come diabete, artrite o vasculopatie. Alcuni tra i segni più comuni sono: pelle secca, deformità ungueali, bruciore, sensibilità al freddo, torpore. E’ buona norma sottoporsi a visita podologica anche in caso di uno solo fra questi sintomi. I problemi ai piedi possono essere evitati Il piede nasce sano e bello. Nel tempo, per processi naturali, cambia morfologia e consistenza. Ma fin da giovani anche le cattive abitudini, la moda, gli stili di vita costituiscono una sorta di cambiale in scadenza nell’età più avanzata Si pensi ai tacchi vertiginosamente alti, spesso accompaganti da punte lunghe e strettissime. E’bene quindi prestare attenzione ad ogni età, in quanto la prevenzione gioca sempre un ruolo fondamentale. Esistono circa 300 patologie che affligono comunemente il piede. La maggior parte di esse ha un’incidenza più netta nella terza età, quasi a dimostrare un effetto cumulativo. Se prese in tempo, possono regredire, spesso senza complicanze. Sono molteplici, infatti, le esperienze maturate dai podologi su casi di pazienti che, curati tempestivamente, hanno riacquistato serenità e benessere. Ma perchè l’anziano è più esposto Diminuisce la percentuale di grasso sulla pianta del piede e la capacità di ammortizzamento, a fronte di un aumento fisiologico del peso. I legamenti si fanno più lassi, i muscoli meno efficienti e la funzionalità generale può risultare compromessa. Dita a martello, alluce valgo, processi degenerativi sono un altro segnale comune, molto facile da verificare. Prevenire per camminare bene e vivere meglio La qualità della vita si può misurare in base a svariati coefficienti. Il più importante, però, è quello di conservare l’autosufficienza e quindi la capacità di camminare bene. L’obiettivo dei podologi è anche quello di sensibilizzare gli anziani indicando loro le regole per una corretta cura quotidiana ed uno stile di vita adeguato. Esiste un’ampia documentazione a testimonianza dei risultati ottenuti dalla podologia. Si deve anche tener presente che un paziente ricoverato comporta costi per la colletività molto più elevati IL DECALOGO 10 regole per “un piede sano” 1. Indossare scarpe che si adattano perfettamente al proprio piede. 2. Una scarpa di buona fattura è l’ideale per ogni attività quotidiana. 3. E’ bene acquistare le scarpe nel pomeriggio inoltrato, quando cioè il piede è affaticato o è gonfio, acquistando una misura che sarà comoda poi per tutta la giornata. 4. Evitare di indossare scarpe strette e comunque allacciarle senza stringere eccessivamente. 5. Camminare è l’esercizio migliore per il piede, in particoalre per gli anziani. 6. Evitare l’escissioni delle callosità con strumenti improvvisati. 7. Non tagliare mai le unghie troppo corte e mai ai lati, in diagonale. 8. Curare l’igiene quotidiana con acqua tiepida, sapone neutro e asciugare bene. 9. Ispezionare i propri piedi quotidianamente per verificare se ci sono rossori, macerazioni, ferite, callosità, ecc. 10. Sottoporsi a visita podologica periodicamente. maggio Diagnosi&Terapia 2011 Diagnosi&Terapia marzo 2010 27
Page 1 and 2: 5 maggio 2011 www.spazio-salute.it
Page 3 and 4: Direttore responsabile: dr Piera PI
Page 5 and 6: specializzato, per abbreviare le lu
Page 7 and 8: الصداع والدورة الش
Page 9 and 10: Lavanda intima TERME DEI PAPI A bas
Page 11 and 12: 26 Maggio Giornata Nazionale della
Page 13 and 14: Partendo dalla considerazione ormai
Page 15 and 16: Carie e alimentazione consigli util
Page 17 and 18: di igiene; in base al tipo di cibo
Page 19 and 20: Psicologia on-line È innegabile qu
Page 21 and 22: SPECIALE PODOLOGIA IL PIEDE: lo spe
Page 23 and 24: La qualità della vita parte e nasc
Page 25: afforzamento del ruolo della profes
Page 29 and 30: maggio 2011 Diagnosi&Terapia 29
Page 31 and 32: indagine eseguita in 6 città (Geno
Page 33 and 34: Curiosità... ASPARAGI E’ una pia
Page 35 and 36: “Linea vendita in farmacia” e
Page 37 and 38: Tre libri sulla nostra salute Diger
Page 39 and 40: Cellule staminali amniotiche I geni
Page 41 and 42: Per allergia si intende l’ipersen
Page 43 and 44: INIEZIONE E’ più facile praticar
Page 45 and 46: Due vasi antichi conservati nella s
Page 47 and 48: Condilomas Acuminados con el cual s
Page 49 and 50: cardiaci ed antistaminici. Tipica d
Page 51 and 52: Saponi Bouquet, il profumo della na

Scarica la rivista in pdf - Diagnosi e Terapia

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?