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inchiesta<br />
hanno deciso, a seguito di esperienze del tutto negative o non <strong>più</strong><br />
convenienti, di tornare ad acquistare tessuti europei e magari a<br />
confezionare i capi in Nordafrica o nei paesi dell’Europa dell’est.<br />
Il nostro obiettivo da sempre è quello di educare il nostro cliente<br />
a una scelta di qualità, etica e responsabile. Ormai i negozi di<br />
tutto il mondo sono saturi di prodotti di importazione senza alcun<br />
valore e realizzati in condizioni impensabili. La massificazione ha<br />
provocato una saturazione di oggetti low cost di tutti i tipi di cui non<br />
riusciamo a percepire il valore. Una selezione di confezionisti conto<br />
terzi è presente a Cannes dal 2007. Realtà altamente specializzate<br />
nei settori <strong>mare</strong> e intimo, in grado di rispondere alle esigenze dei<br />
clienti, fornendo prodotti con alti standard qualitativi. La vicinanza<br />
all’Italia, la facilità di comunicazione, le affinità culturali rendono i<br />
rapporti di lavoro semplici e profittevoli”.<br />
MADE IN EUROPE E MADE IN ITALY<br />
C’è chi non si è mai spostato e ci ha provato ma è ritornato in Italia o<br />
in Europa. Ma per tutti è vincente la scelta della qualità che spesso<br />
i paesi lontani non possono garantire.<br />
Roberta Mancini (Gianni Cappelli)<br />
Le nostre collezioni sono prodotte in Europa e i nostri marchi<br />
vengono etichettati made in UE. Non abbiamo mai delocalizzato<br />
la nostra produzione che è sempre rimasta nell’area europea,<br />
questo per avere un controllo costante sulla filiera produttiva così<br />
da garantire al consumatore finale un prodotto di alta qualità (stile,<br />
tessuti e materie prime sono italiane). Pertanto non abbiamo mai<br />
nutrito interesse per i canali produttivi o distributivi cinesi, indiani o<br />
quant’altro non possa essere da noi direttamente e costantemente<br />
seguito e monitorato, perché il nostro consumatore esige prodotti<br />
qualitativamente ottimi.<br />
Alberto Perolari (Perofil)<br />
Le nostre collezioni sono da sempre prodotte in Europa e in parte<br />
anche nell’area Euro-Med. Una scelta che ci permette senz’altro<br />
un maggior controllo del livello qualitativo determinata prima di<br />
tutto da esigenze aziendali perché i paesi lontani difficilmente<br />
possono rispettare i nostri parametri logistici, di qualità, servizio<br />
e tempi di consegna. Ma dietro questa scelta c’è anche il nostro<br />
grande rispetto per il consumatore e il mercato: sui nostri capi e<br />
per la nostra immagine sarebbe poco coerente un’etichetta made<br />
in China. La produzione in area europea porta certamente con sé<br />
costi maggiori rispetto a quella in Asia ma i vantaggi sono insostituibili.<br />
Dal rispetto degli standard qualitativi ai tempi di consegna.<br />
Poi quello che per noi è un codice etico che comprende il rispetto<br />
dell’ambiente, proibisce il lavoro minorile, garantisce orari umani<br />
e uno stipendio con un contratto di lavoro. La produzione in paesi<br />
<strong>più</strong> vicini a noi ci permette di controllare che non vengano lesi i<br />
diritti dei lavoratori. Abbiamo notato che i consumatori sono sempre<br />
<strong>più</strong> attenti a questi temi. Noi chiediamo il rispetto dell’ambiente<br />
da parte dei fornitori di tessuti e di chi lavora per noi. In <strong>più</strong> c’è un<br />
aspetto che si è accentuato con la crisi e con la disoccupazione. I<br />
consumatori preferiscono un prodotto che permette di mantenere<br />
Emamò<br />
posti di lavoro in Europa.<br />
Gianluca Piazzalunga (Parah)<br />
Le nostre collezioni sono made in Europe, fatta eccezione per alcune<br />
linee di punta, per le quali tutto il processo è rigorosamente made<br />
in Italy. Di base concentriamo le nostre produzioni vicino all’Italia,<br />
sempre facendo fede all’alta qualità durante tutto il processo produttivo.<br />
Per noi è fondamentale mantenere il processo di assemblaggio<br />
in Europa, mentre il reperimento delle materie prime, il taglio, le<br />
lavorazioni di rifinitura e il controllo qualità vengono mantenute<br />
a livello nazionale (in Italia appunto) dove riteniamo che ci siano<br />
le competenze migliori al mondo per garantire il massimo della<br />
qualità, soprattutto per un brand italiano come Parah. Il motivo<br />
principale di questa scelta è proprio quello di garantire la qualità<br />
rimanendo in Europa (anziché rivolgersi ai paesi del Far East) ed<br />
è determinata anche da un’esigenza di mercato perché siamo<br />
fermamente convinti che il nostro posizionamento richieda una<br />
qualità al massimo livello.<br />
Roberta Mancini<br />
Alberto Perolari<br />
Gianluca Piazzalunga