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PILOTA ITA LIA RA CING

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PRODOTTO<br />

FORD B-MAX<br />

5 domande a…<br />

GAETANO THOREL<br />

I suoi occhi sono come il ghiaccio: gelidi. I suoi modi, quando è<br />

contento, l’esatto contrario. Nato a Catania, nel 1967, laureato in<br />

ingegneria meccanica a Roma, si chiama Gaetano Thorel, ed è il<br />

signor Ford Italia. Un presidente fortunato se si considera che<br />

durante il suo mandato iniziato a settembre 2007 si sono viste<br />

auto importanti come la nuova Fiesta e la nuova Focus. Ma anche<br />

un presidente indefesso nel lavoro e da anni dedito agli straordinari<br />

per dare luce a quell’Ovale Blu che tanto gli sta a cuore, attraverso<br />

anche una mirata collaborazione con i propri partner.<br />

Uomo di conti e numeri, presidente attento a prevenire per non trovarsi<br />

mai spiazzato, Thorel sa che il momento non è felice per nessuno,<br />

in particolar modo in Italia. E quindi proprio dal mercato partiamo.<br />

Come vede il 2012 in Italia<br />

“Quest’anno nel nostro Paese siamo tornati al livello del 1995. Anche<br />

l’anno prossimo le stime prevedono un mercato non prospero con<br />

1.650.000 unità. Oltre ai numeri bisogna considerare che nel 1995<br />

c’erano meno competitors e le km 0 non esistevano: fattori da valutare<br />

attentamente per capire la difficoltà attuale e prevenire un ulteriore<br />

aggravamento”.<br />

E quello europeo<br />

“Da mal di testa perché se Germania e Russia vanno bene altrettanto<br />

non si può dire di Spagna e Italia”.<br />

Allora, viene da dire, per fortuna che c’è il mondo<br />

“Oasi allegre rimangono gli Stati Uniti e l’area dell'Asia. Proprio grazie<br />

a queste aree Ford ha messo a segno importanti profitti, così da<br />

poter compensare le difficoltà del Vecchio Continente che ormai difficilmente<br />

tornerà ai 15 milioni di pezzi l’anno, in tempi brevi.”<br />

Lo scorso anno ha lanciato il Big Change Plan: quali i risultati ottenuti<br />

“Nel 2010 Ford vendeva il 65% di small car. Quest’anno la quota è<br />

scesa al 55% e le medium e large sono salite del 10% per un 45% del<br />

totale. Questo programma ha permesso di aumentare il fatturato e<br />

quindi gli utili, creando un ombrello che si è rivelato provvidenziale<br />

con la crisi che ha colpito il mercato. E anche nel 2012 continueremo<br />

su questa strada puntando al 50% tra small e medium-large,<br />

insomma un perfetto balance”.<br />

Cosa chiede ai suoi concessionari-partner<br />

“Per l’immediato futuro la necessità di fare squadra: dobbiamo stare<br />

tutti molto uniti e vicini”.<br />

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