I monumenti romani
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Dall’Agricoltura –all’Intercultura<br />
PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua<br />
austriache uno dei suoi viene e gli dice: "Ordina che io sia<br />
fucilato prima che possa tradire: sento che al primo sparo di<br />
fucile scapperò e demoralizzerò il nostro piccolo esercito".<br />
Mazzini prende la penna, scrive due righe, le sigilla e le<br />
consegna al suo amico, dicendogli: "Mai mi è stata data prova<br />
maggiore di devozione. Prendi questo dispaccio e parti<br />
subito: la salvezza della patria ti impone questo grande<br />
sacrificio".<br />
In Inghilterra io non volevo incontrare Kossuth protagonista<br />
della democrazia europea, così come non avevo voluto<br />
incontrarlo nel '48 in Ungheria, essendo egli stato troppo<br />
ingiusto e violento nei confronti dei Romeni. All'inizio della<br />
guerra di Crimea, alla vigilia della mia partenza per la<br />
Turchia, Mazzini mi dice: "Kossuth desidera vederti, dovete<br />
vedervi. Gli ho dato appuntamento da me, vieni<br />
immancabilmente. Il male che Kossuth poté fare in altri tempi<br />
ai Romeni non ti dispensa dall'obbligo di fare il tuo dovere,<br />
ora; devi cercare di intenderti con lui, in modo da prendere<br />
una decisione prima di partire, perché non sappiamo che<br />
estensione possa prendere questa guerra che ha carattere<br />
europeo". Mazzini ci riunì da lui e con il suo perseverante<br />
concorso convenimmo, nel caso che gli Ungheresi e i Romeni<br />
dell'Impero austriaco avessero preso le armi, di indirizzare<br />
loro un manifesto in lingua magiara e romena, sottoscritto da<br />
Kossuth e da me, per chiamarli ad una comune azione, ogni<br />
nazione combattendo sotto la propria bandiera, e a<br />
condizione esplicita che dopo la vittoria i Transilvani<br />
avrebbero potuto decidere con un plebiscito, liberamente<br />
votato da tutti, se volessero o no unirsi all'Ungheria. Nel<br />
1856, Lord Palmerston che non vedevo da alcuni anni da<br />
quando ero entrato nel Comitato rivoluzionario, mi rende<br />
noto che voleva parlarmi. Il Comitato m'autorizzò di<br />
incontrare il ministro. Giunto al suo cospetto, Lord<br />
Palmerston mi dice: "Che fate, signor Bratianu?" - "Cospiro<br />
mylord". - "Lo so, cospirate, perché diversamente non potete<br />
servire il vo-stro Paese. Ma ora il Congresso di Parigi vi apre<br />
la via per raggiungere lo scopo che perseguite o per renderlo<br />
almeno possibile senza cospirare più. Permettetemi di<br />
Progetto linguistico Comenius 1 accordo n°05-ITA01-S2C02-00060-1