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numero 06 - CNA Ravenna

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Cultura & Impresa<br />

Carlo Zauli, terra che rivive<br />

Ai Magazzini del Sale di Cervia, nei mesi di luglio e agosto,<br />

si rinnova l’appuntamento con l’arte promosso dalla <strong>CNA</strong><br />

a cura del Museo Carlo Zauli<br />

27<br />

“Sono un uomo che ama profondamente<br />

un “grumo” di argilla,<br />

che vuole vitalizzarlo, dargli<br />

piano piano forma, più vita, esaltando<br />

e riordinando i suoi infiniti<br />

ritmi e le misteriose tensioni<br />

che in esso si nascondono. Invece<br />

di comprimere forzatamente<br />

e distorcere innaturalmente cerco<br />

di cogliere, il più acutamente<br />

possibile, le forme naturali invisibili<br />

che al suo interno si celano,<br />

che respirano e vogliono “essere”.<br />

(Carlo Zauli, 1984)<br />

Così Zauli descriveva il proprio lavoro, arrivato<br />

ormai alla maturità del proprio sviluppo.<br />

Il grumo di argilla di cui parla è parte<br />

di quella terra che, in ogni accezione del<br />

termine, egli pone al centro della propria<br />

vicenda artistica e che, per lui, significa materia<br />

sensibile, punto di partenza di ogni<br />

propria opera, piccolissima o monumentale,<br />

fosse essa in ceramica, bronzo, marmo<br />

o carta. Terra che simbolicamente rappresenta<br />

la vita stessa, la primigenia energia,<br />

la sensualità che dalla natura si trasmette<br />

alle forme e all’ umanità stessa.<br />

Ma terra anche in senso molto specifico<br />

e determinato: la propria terra, la propria<br />

radice, quella Romagna da cui, pur avendo<br />

uno spazio a Milano e ricevendo allettanti<br />

proposte dal Giappone, non ha mai voluto<br />

allontanarsi troppo.<br />

“Terra che rivive” - questo il titolo della<br />

mostra, organizzata dalla <strong>CNA</strong> di <strong>Ravenna</strong><br />

insieme a istituzioni pubbliche e private del<br />

nostro territorio - che si prefigge lo scopo<br />

di documentare e celebrare l’opera di Carlo<br />

Zauli attraverso due mostre e un’installazione<br />

in due luoghi bellissimi e prestigiosi<br />

della propria terra d’origine: ai Magazzini<br />

del Sale di Cervia, spazio che aprirà la rassegna<br />

il 3 luglio, l’opera di Zauli verrà presentata<br />

in tre sezioni (Viaggio intorno a un<br />

vaso, Fremiti naturali e Zolle), che ne costituiscono<br />

di fatto anche un esauriente sguardo<br />

antologico.<br />

L’esposizione al Convento di S. Francesco,<br />

a Bagnacavallo, invece, ruoterà intorno alla<br />

relazione tra il carattere fortissimo del luogo<br />

e l’opera di Zauli, i Primari Esplosi: opere<br />

che l’artista considerava uno dei vertici della<br />

propria ricerca.<br />

In occasione delle mostre verrà edita una<br />

pubblicazione con l’omonimo titolo, a cura<br />

di Flaminio Guadoni, Danilo Montanari<br />

editore.<br />

Carlo Zauli è nato nel 1926 a Faenza, dove<br />

è scomparso nel 2002. Le sue opere sono<br />

presenti oggi in quarantuno musei in<br />

tutto il mondo.<br />

CARLO ZAULI,<br />

TERRA CHE RIVIVE<br />

a cura del Museo Carlo Zauli<br />

Organizzazione: <strong>CNA</strong> <strong>Ravenna</strong><br />

Cervia, Magazzini del Sale<br />

Luglio, agosto 2011<br />

Bagnacavallo, Ex Convento di S.Francesco<br />

Settembre, ottobre 2011<br />

Cultura & Impresa<br />

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