Il 9 agosto 2006 Mat Slotboom, presidente della Koninklijke ... - angopi

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L’ANGOPI CHIEDE ALLE AUTORITÀ L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE Roma 12 ottobre 2006 Spettabile Ministero dei Trasporti D.G. delle Infrastrutture della Navigazione Marittima ed Interna - DEM 3 Via dell’Arte, 16 - 00144 - Roma Assoporti Corso Rinascimento, 24 - 00186 - Roma Comando Generale delle Capitanerie di Porto c/o Ministero dei Trasporti Via dell’Arte, 16 - 00144 - Roma Oggetto: ipotesi di attività off-shore all’estero ad opera di ormeggiatori italiani All’ANGOPI è stato richiesto dai colleghi di Rotterdam, di collaborare nell’ambito di attività offshore, volte al corretto posizionamento ed ormeggio di enormi piattaforme di perforazione dislocate al largo delle coste in varie parti del mondo. L’invito ricevuto dagli ormeggiatori di Rotterdam costituisce non soltanto motivo di soddisfazione per la riconosciuta professionalità degli ormeggiatori italiani, della quale ci viene dato atto da parte di amici e colleghi operanti in uno dei principali porti del mondo, ma rappresenta anche un segno tangibile della fecondità dei rapporti e dei contatti che da anni sviluppiamo a livello europeo e internazionale, principalmente nell’ottica di far conoscere la nostra professione nel mondo e incrementarne le qualifiche e la professionalità. Del resto, ciò è dimostrato dalla recente costituzione dell’IBLA, associazione internazionale degli ormeggiatori. L’ANGOPI - che condivide la valutazione positiva che a questa opportunità viene data dagli ormeggiatori di Rotterdam - sarebbe molto favorevole ad accettare questa offerta, proprio per l’importante contributo che una collaborazione con colleghi molto preparati può dare al fine di ulteriormente qualificare l’esperienza professionale della nostra categoria ed in prospettiva - tenuto conto della posizione dell’Italia nel Mediterraneo, che è ritornato ad essere una delle più importanti e congestionate vie marittime del mondo - considera questa una positiva opportunità in quanto il know how che si acquista nell’operare per l’istallazione e posizionamento di particolari e complesse strutture a mare aperto, oltre a farci diventare un elemento di supporto e di aiuto allo stesso traffico marittimo, ci dà la possibilità di disporre di personale dotato delle caratteristiche tecnico-operative che questa esperienza può trasmettere. In tal senso, l’ANGOPI ha già riscontrato positivamente la richiesta
icevuta, considerandola molto importante anche ai fini della formazione professionale e del suo aggiornamento. Infatti, le acquisite professionalità di cui potranno giovarsi gli ormeggiatori coinvolti nell’iniziativa di cui all’oggetto, avranno ricadute positive sulle professionalità dei singoli Gruppi ai quali essi appartengono e più in generale nei confronti di tutta la categoria a favore della quale i soggetti interessati, direttamente o tramite i Gruppi di appartenenza, dovranno far sì che venga condiviso il risultato delle esperienze da essi vissute. Inoltre, giova segnalare che l’ANGOPI ha fatto doverosamente presente che l’adesione alla stessa avrebbe potuto avere luogo soltanto con il nulla osta delle Autorità in indirizzo, alla cui vigilanza e controllo gli ormeggiatori italiani sono sottoposti. Posto che, sulla base delle informazioni trasmesseci, l’impegno degli ormeggiatori italiani richiesti appare comunque limitato, nel numero e nel tempo (e lo sarebbe comunque per scelta dell’ANGOPI e dei Gruppi), l’inquadramento giuridico - operativo che l’ANGOPI avrebbe ipotizzato per l’iniziativa di cui trattasi può essere così riassunto: a) l’ANGOPI potrebbe stipulare coi colleghi ormeggiatori di Rotterdam un protocollo quadro nel quale, richiamandosi ai comuni obiettivi dell’accrescimento delle professionalità dell’ormeggiatore, dello sviluppo di relazioni internazionali con colleghi, della finalità di far conoscere l’attività dell’ormeggiatore nel mondo (si ricorda che i servizi di cui trattasi verranno svolti in varie parti del globo), l’AN- GOPI - quale mandataria dei Gruppi volta a volta interessati - si impegnerebbe ad individuare, coi Gruppi stessi, gli ormeggiatori italiani che andrebbero a collaborare coi colleghi stranieri nelle singole operazioni off-shore; b) gli ormeggiatori interessati - provenienti da diversi Gruppi, ciò che tra l’altro consentirebbe anche lo sviluppo di conoscenze e collaborazione su singole operazioni tra ormeggiatori operanti in diversi porti italiani - sarebbero individuati volta a volta in funzione delle loro professionalità, qualificazione e livello di conoscenza della lingua inglese. I criteri adottati saranno comunque idonei a non determinare alcun pregiudizio sui servizi di ormeggio nei porti italiani, sulla turnistica e sulla copertura del servizio, previo nulla osta da parte della locale Capitaneria di Porto. Tenuto conto che di norma tali operazioni durano non più di una settimana, all’uopo, si può ipotizzare una diversa allocazione temporanea della disponibilità interna al singolo gruppo, non dissimile da quella che, in caso di infortuni e malattie, comunque i Gruppi normalmente organizzano; c) all’interno dei singoli Gruppi abbiamo già ottenuto precisa garanzia che l’aggravio di cui dovranno darsi carico i vari componenti dei Gruppi interessati, per dare la possibilità a coloro che ne hanno le prerogative, di partecipare a queste iniziative, avverrà senza oneri aggiuntivi e in coerenza con gli standard professionali richiesti. Pertanto, l’aggiornamento professionale, di cui alla ipotesi in oggetto, non avrà alcun effetto negativo sulle condizioni economiche - finanziarie e funzionali relative all’erogazione dei servizi da parte dei vari Gruppi. Posto quanto sopra, l’ANGOPI chiede quindi alle Autorità in indirizzo di far conoscere il loro parere rispetto all’iniziativa qui tratteggiata e, in caso positivo, di poter essere autorizzata a proseguire nel progetto secondo le indicazioni di massima sopra riportate. Resta fermo naturalmente l’impegno dell’ANGOPI - se e quando la predetta iniziativa dovesse concretizzarsi - di seguirne attentamente gli sviluppi e di relazionare codeste Autorità sulle attività di cui trattasi. Con osservanza Il Presidente Cesare Guidi
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