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I modelli matematici dinamici - Scienze Zootecniche

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Università di Sassari<br />

LAUEREA SPECIALISTICA IN<br />

PRODUZIONI ZOOTECNICHE MEDITERRANEE<br />

MODELLI MATEMATICI E STATISTICI<br />

[1 – La <strong>modelli</strong>zzazione]<br />

Prof. Giuseppe Pulina; dr. Corrado Dimauro


LAUEREA SPECIALISTICA IN<br />

PRODUZIONI ANIMALI MEDITERRANEE<br />

PROGRAMMA DEL CORSO DI MODELLI MATEMATICI E STATISTICI<br />

(docente Prof. Giuseppe Pulina; collaborazione dr. Dimauro) CFU 5<br />

1. Introduzione alla <strong>modelli</strong>zzazione (0,5 CFU)<br />

2. Le <strong>modelli</strong>zzazione dinamica e le equazioni differenziali (0,5 CFU)<br />

3. I principali <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> impiegati in zootecnica: crescita esponenziale,<br />

equazione monomolecolare, modello logistico, modello di Gompertz, modello di<br />

Richards, modello di Chanters, modello allometrico ; la curva normale(1 CFU)<br />

4. Il modello matematico della curva di lattazione (0,25 CFU)<br />

5. Il modello matematico dell’accrescimento ponderale; il modello della degradazione<br />

ruminale e del transito degli alimenti nel rumine (0,25 CFU)<br />

6. I <strong>modelli</strong> statistici: la regressione multipla e l’analisi dei risultati (1 CFU)<br />

ESERCITAZIONI: l’impiego del software Stella nella <strong>modelli</strong>zzazione dinamica in<br />

zootecnica (1 CFU); l’impiego del software Minitab nell’analisi della regressione.<br />

Testi consigliati: I <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> nella biologia [disponibile in PDF sul sito del<br />

Dipartimento di <strong>Scienze</strong> <strong>Zootecniche</strong>]; Appunti di Statistica (G. Pulina) [disponibile<br />

in PDF sul sito del Dipartimento di <strong>Scienze</strong> <strong>Zootecniche</strong>]<br />

Modalità di esame: prova pratica sull’uso dei software e discussione orale dei risultati.


I <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> e statistici nelle scienze zootecniche<br />

I <strong>modelli</strong> sono strumenti fisici o concettuali che permettono<br />

a) di comprendere meglio b) di prevedere l’evoluzione di un<br />

sistema<br />

Un sistema è un insieme di diversi elementi fra loro<br />

interconnessi in qualche modo [la disciplina che studia i<br />

sistemi è la “sistemica”]<br />

I <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> e statistici applicati alle scienze<br />

zootecniche hanno il compito si spiegare e di prevedere i<br />

fenomeni biologici di interesse per la zootecnia.


Il modello è, necessariamente, diverso dalla realtà<br />

<strong>modelli</strong>zzata.<br />

Il primo passo nello sviluppo di un modello è sempre un<br />

processo di astrazione, tramite il quale alcune proprietà e<br />

relazioni di un settore della realtà vengono isolate come<br />

fondamentali mentre altri aspetti sono giudicati come non<br />

essenziali, almeno riguardo al contesto prescelto, e<br />

conseguentemente trascurati dal modello


Il <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> e statistici nelle scienze zootecniche<br />

possono essere utilizzati:<br />

1. Per la progettazione e la programmazione di aziende<br />

zootecniche e di territori di interesse zootecnico<br />

2. Per la descrizione di andamenti di particolari produzioni<br />

[latte, carne, erba, ecc]<br />

3. Per la comprensione degli algoritmi sui quali si fondano i<br />

software di alimentazione<br />

4. Per l’elaborazione di dati aziendali


I <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> sono un sottoinsieme proprio dei<br />

<strong>modelli</strong> teorici<br />

Non può esistere un modello matematico senza un<br />

modello teorico che lo sostenga.<br />

I <strong>modelli</strong> sono un’immagine del sistema reale<br />

<strong>modelli</strong>zzato:<br />

1. In quanto lo rappresentano parzialmente<br />

2. In quanto i dati a disposizione sono una parte<br />

infinitesima di quelli che la realtà produce


Un modello non è più vero di un altro.<br />

L’unico criterio di valutazione di un modello è la sua utilità<br />

Una prima differenziazione separa i cosiddetti <strong>modelli</strong> statici<br />

dai <strong>modelli</strong> <strong>dinamici</strong>.<br />

I valori delle grandezze sviluppate nei <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong><br />

sono sempre, in qualche modo e in qualche scala, dipendenti<br />

dal tempo; ma non sempre un modello tematizza<br />

esplicitamente la relazione fra le variabili che interessano e<br />

la variabile tempo.


I Modelli Matematici Statici.<br />

Uno studioso di alimentazione potrebbe essere interessato a<br />

costruire un modello capace di collegare la quantità di<br />

sostanza secca di erba (Y) ingerita da un gregge di pecore alla<br />

quantità di erba presente in campo (X1), all’altezza dell’erba<br />

(X2), alla proporzione delle leguminose (X3), al contenuto in<br />

proteine (X4) e a quello in fibra (X5) dell’erba. Il modello, se<br />

riesce, si presenta nella forma del tipo:<br />

Y= f(X1 , X 2 , X3 , X4 , X5 ,)<br />

Dove f è il simbolo coerente di funzione , cioè<br />

dell’equivalente matematico del concetto logico di relazione o<br />

legame.


Esempio di modello matematico di ingestione di SS al pascolo per<br />

capre (Avondo et al., 2006)<br />

I SS (g/d) = 822,11 – 6,188 SPG + 0,138 LN + 9,131 PC<br />

SPG<br />

LN<br />

PC<br />

Supplemento, g PG/d<br />

Latte normalizzato al 5% di grasso<br />

Peso corporeo, kg<br />

Limite di applicazione: SS erba < 30%


Anche i <strong>modelli</strong> statistici appartengono alla classe dei <strong>modelli</strong><br />

<strong>matematici</strong> statici<br />

Se si dovesse verificare la differenza fra il peso corporeo di<br />

bovini maschi e femmine ai 12 mesi si utilizza la relazione:<br />

ˆ<br />

hij<br />

= µ +<br />

α<br />

i<br />

la quale ci dice che il peso stimato del j-mo individuo di sesso<br />

i (i = 1 per i maschi e i = 2 per le femmine) è dato dalla somma<br />

della media generale µ più il contributo specifico (a 1 o a 2 ) del<br />

sesso dell’individuo in esame


Ovviamente il peso reale del singolo individuo è dato dalla<br />

relazione<br />

h = h ˆ +<br />

ij<br />

ij<br />

e<br />

ij<br />

peso indiv sesso media Alfa scarto<br />

235 m 207,75 19,25 8<br />

240 m 207,75 19,25 13<br />

189 f 207,75 -19,25 0,5<br />

210 f 207,75 -19,25 21,5<br />

155 f 207,75 -19,25 -33,5<br />

213 m 207,75 19,25 -14<br />

220 m 207,75 19,25 -7<br />

200 f 207,75 -19,25 11,5


I <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> <strong>dinamici</strong><br />

Un modello dinamico rappresenta in termini <strong>matematici</strong><br />

l’evoluzione temporale di una o più grandezze ritenute<br />

essenziali per la descrizione del fenomeno oggetto di studio<br />

Il risultato della <strong>modelli</strong>zzazione è allora, per ciascuna<br />

grandezza, una funzione continua e regolare del tempo, vale<br />

a dire una funzione del tipo y = f(t), nella quale compaiono,<br />

oltre al tempo, uno o più parametriche debbono essere<br />

determinati nei modi di cui diremo.


I MODELLI DINAMICI<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

0 5 10 15 20 25<br />

tempo<br />

Meccanismi che regolano il fenomeno<br />

Condizioni iniziali


Immaginiamo, ad esempio, di aver misurato dieci valori<br />

compresi nell’intervallo di crescita di una popolazione<br />

naturale, e che tali valori siano rappresentati dai dieci punti<br />

della figura seguente<br />

100<br />

W (scala arbitraria)<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

0 5 10 15<br />

W(t) = W 0 e kt<br />

Tempo (scala arbitraria)


I <strong>modelli</strong> <strong>matematici</strong> posso essere classificati in :<br />

1. Empirici, se non spiegano il fenomeno, ma<br />

semplicemente lo descrivono<br />

2. Meccanici, se spiegano il fenomeno


Sistema reale osservazioni<br />

…..,<br />

Input output<br />

Modello<br />

regressione e<br />

correlazione<br />

Input<br />

output<br />

MODELLI MATEMATICI EMPIRICI


MODELLI MATEMATICI DINAMICI<br />

Sistema reale<br />

input<br />

output<br />

Modello<br />

Input<br />

output


Costruzione di un modello di simulazione<br />

1. Scelta del sistema<br />

2. Definizione chiara ed esauriente dei limiti del sistema da<br />

<strong>modelli</strong>zzare<br />

3. Descrizione delle componenti del sistema [variabili di stato]<br />

e delle relazioni fra esse<br />

4. Formalizzazione del sistema in equazioni differenziali [o nei<br />

<strong>modelli</strong> analogici, nei grafi di sistema]<br />

5. Definizione dei valori iniziali delle variabili di stato [livelli al<br />

tempo t=0) e dei tassi (rates) con cui tali variabili mutano<br />

nell’unità di tempo<br />

6. Simulazione e risultati<br />

7. Calibrazione dei parametri del modello<br />

8. Verifica del modello [validazione]


La complessità<br />

Un sistema è detto “complesso” se il suo comportamento non è<br />

la semplice somma del comportamento delle parti che lo<br />

compongono<br />

Il tutto è più della somma delle sue parti<br />

In un sistema complesso “emergono” comportamenti [leggi]<br />

nuovi, non spiegabili [riducibili] al comportamento dei singoli<br />

elementi<br />

I sistemi biologici sono sistemi complessi e le leggi che li<br />

governano sono “emergenti”. Lo studio di queste leggi è<br />

l’emergetica


Un sistema complesso - formalizzabile che conduce a<br />

soluzioni stabili è detto “deterministico”.<br />

Un sistema complesso, deterministico [= formalizzabile in<br />

un modello matematico] il cui comportamento [soluzioni]<br />

è altamente sensibile alle condizioni iniziali è detto<br />

“caotico”.<br />

Un sistema complesso il cui comportamento dipenda in larga<br />

misura dal caso, è detto “stocastico”<br />

I sistemi in parte deterministici e in parte stocastici sono detti<br />

“misti”.

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