13.07.2015 Views

Come scrivere e presentare la tesi di Laurea - Scienze Zootecniche

Come scrivere e presentare la tesi di Laurea - Scienze Zootecniche

Come scrivere e presentare la tesi di Laurea - Scienze Zootecniche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Come</strong> <strong>scrivere</strong> e <strong>presentare</strong><strong>la</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Laurea</strong>Ana Helena Dias FrancesconiM.Sc., Ph.D.france@uniss.itDipartimento <strong>di</strong> <strong>Scienze</strong> <strong>Zootecniche</strong>, Università <strong>di</strong>Sassarihttp://dsz.uniss.it/11. Introduzione2. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>3. Stesura vera e propria del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>3.1. Struttura del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>3.2. Corpo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Titolo• Introduzione, materiali e meto<strong>di</strong>, risultati, <strong>di</strong>scussione, conclusioni,bibliografia• Tabelle e figureLa <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Laurea</strong>3.3. Elementi accessori del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Ringraziamenti, in<strong>di</strong>ce, riassunto, appen<strong>di</strong>ci4. Presentazione orale del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>5. Conclusioni e valutazione –> 2 CFU (16 ore) – “Altre attività”2I. La <strong>tesi</strong> nelle aree scientifiche• Descrive le conoscenze acquisite durante un’attività <strong>di</strong> ricerca• È un manoscritto (“lungo”) su un argomento specifico chedeve seguire i principi e le regole del<strong>la</strong> scrittura tecnicoscientifica• È l’ultimo pre-requisito necessario per l’ottenimento del<strong>la</strong><strong>Laurea</strong> specialistica (e Dottorato)I. La <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Laurea</strong> richiede:• Approccio scientifico• Metodo <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> scrittura• Obbiettività, serietà, impegno, autonomiaUn <strong>la</strong>voro scientifico <strong>di</strong> qualità deve essere:• Diventa parte del curriculum vitae et stu<strong>di</strong>orum• È utile per <strong>la</strong> scrittura <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche e per <strong>la</strong>coerente, chiaro, conciso,preciso, accurato,semplice e obbiettivoproduzione <strong>di</strong> e<strong>la</strong>borati <strong>di</strong> qualità nel<strong>la</strong> vita professionale 34I. Struttura sintetica del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea:1. Titolo – Esprime in poche parole il contenuto del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>.2. Introduzione– Revisione del<strong>la</strong> letteratura – Stato dell’arte sull’argomento.– Obbiettivi del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> – L’ipo<strong>tesi</strong> da verificare nello esperimento.3. Materiali e Meto<strong>di</strong> – Cosa è stato fatto e come sono staticondotti l’esperimento e l’ analisi dei dati.4. Risultati – Presentazione dati e informazioni rilevanti.5. Discussione – Commento, confronto e interpretazione dati.Accettazione o rifiuto dell’ipo<strong>tesi</strong>. Implicazioni.6. Conclusioni – Accettazione o rifiuto dell’ipo<strong>tesi</strong>. Scoperteprincipali e le loro implicazioni. Stu<strong>di</strong> futuri.7. Bibliografia – Lavori citati nel<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>.5I. E<strong>la</strong>borato finale – Re<strong>la</strong>zione Tirocinio• Descrive le aziende-enti oggetto <strong>di</strong> tirocinio, le attività svolte dallostudente e le conoscenze acquisite• Include un’analisi e valutazione tecnica dell’azienda e/o settore produttivoin cui essa agisce: punti <strong>di</strong> forza e criticità• È un manoscritto sintetico che deve seguire i principi e le regole del<strong>la</strong>scrittura tecnico-scientifica, tuttavia viene spesso arricchito <strong>di</strong> immagini e<strong>di</strong> allegati tecnici• In versione più sintetica viene richiesto spesso dai docenti durante i corsi<strong>di</strong> insegnamento• È l’ultimo pre-requisito necessario per conseguire <strong>la</strong> <strong>Laurea</strong> triennale• Diventa parte del curriculum vitae et stu<strong>di</strong>orum• È utile per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> e<strong>la</strong>borati tecnici <strong>di</strong> qualità nel<strong>la</strong> vita6professionale1


II. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>1. Scelta dell’argomento generale2. Ricerca bibliografica3. Lettura e riassunto dei <strong>la</strong>vori letti4. Definizione degli obbiettivi del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> (ipo<strong>tesi</strong>)5. E<strong>la</strong>borazione <strong>di</strong> uno schema del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> (pianificazione)6. Scelta del<strong>la</strong> formattazione del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>7. Prima bozza dell’Introduzione e Materiali e meto<strong>di</strong>8. Riportare nel<strong>la</strong> Bibliografia già dall’inizio ogni <strong>la</strong>voro citato9. Conduzione del<strong>la</strong> ricerca: raccolta, e<strong>la</strong>borazione e analisi dei dati10. Completamento dello schema del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>11. Stesura del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>7II. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>1. Scelta dell’argomento generale: interessante, originale,fattibile, implicazioni2. Ricerca bibliografica: approfon<strong>di</strong>ta• <strong>di</strong>partimento: altre <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> argomento analogo e non (contenuto, formato)• biblioteca• Internet: banche dati• Uniss: Banche dati in rete <strong>di</strong> AteneoSistema bibliotecario http://sba.uniss.itBanche dati (or<strong>di</strong>ne alfabetico o area <strong>di</strong>sciplinare):AGRIS, Agrico<strong>la</strong> Plus Text, CAB Abstracts, PubMed– Search: parole chiave - paro<strong>la</strong>, termine, abbreviazione, frase,autore (in inglese)– Cliccare sul titolo del <strong>la</strong>voro, su full text o su SFX• Gratuitamente: AGRIS, Agrico<strong>la</strong> Plus Text, PubMed• Google scho<strong>la</strong>r: http://scho<strong>la</strong>r.google.it89 1011 122


13 14II. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>3. Lettura e riassunto dei <strong>la</strong>vori letti: italiano, inglese• Meto<strong>di</strong>che utilizzate• Risultati ottenuti• Conclusioni più importanti• Stato dell’arte• Conoscenze mancanti4. Definizione degli obbiettivi del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> (ipo<strong>tesi</strong>): ragionata, verificabile• Qual è il problema scientifico che abbiamo identificato?• Che cosa esattamente vogliamo verificare?15 16II. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>5. E<strong>la</strong>borazione <strong>di</strong> uno schema del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>: logico, or<strong>di</strong>nato, dettagliato• Schema iniziale: Pianificare l’esperimento• Titolo• Introduzione: revisione del<strong>la</strong> letteratura, obbiettivi del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Materiali e meto<strong>di</strong>• Schema finale: Dare un filo logico al<strong>la</strong> stesura del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> (“In<strong>di</strong>ce”)II. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>6. Formattazione definitiva: usar<strong>la</strong> fin dall’inizio! Solo suggerimenti!• Margini:• superiore 2,5 cm (3,0 cm)• inferiore/destro/sinistro 2,5 cm• rilegatura 1,5 cm, posiz. Sinistro (Barra strum. – File – Imp. Pag – Layout)• piè <strong>di</strong> pagina 1,5 cm• Importanza:• Viene fatto in funzione dell’ipo<strong>tesi</strong> da testare, aiuta a pianificare e• Carattere:<strong>scrivere</strong> <strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• tipo Times New Roman• È <strong>la</strong> prima bozza del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• stile Normale• Aiuta a definire le <strong>di</strong>verse fasi del<strong>la</strong> ricerca:• <strong>di</strong>mensione 12 o 13; 14 (copertina) (Barra strum. – Formato – Carattere)• Materiali necessari, trattamenti• Metodologia da seguire e/o sviluppare• Paragrafo:• Parametri da valutare (raccolta dati)• interlinea doppia; 1,5 righe (copertina)• E<strong>la</strong>borazione dei dati• allineamento Giustificato• Analisi statistica 1718• rientri Speciale prima riga 1,25 cm (Barra strum. – Formato – Paragrafo)3


19 20II. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>6. Formattazione definitiva: (continuazione)• Numeri <strong>di</strong> pagina:• posizione In basso (piè <strong>di</strong> pagina)• allineamento Centrato (Barra strum. – Inserisci – Numeri <strong>di</strong> pagina)• carattere tipo Times New Roman, stile Normale, <strong>di</strong>mensione 12(Barra strum. – Visualizza – Intestazione e piè <strong>di</strong> pagina – Evidenziare ilnumero del<strong>la</strong> pagina e usare lo stesso percorso per mo<strong>di</strong>ficare carattere testo)• Inizio: dal<strong>la</strong> sezione “Introduzione”; fine: ultima pagina del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Note:• raramente utilizzate nei testi scientifici (usata spesso in EconomiaAgraria)• inserite con apposito commando• piè <strong>di</strong> pagina, carattere Times New Roman, Normale, 10(Barra strum. – Formato – Paragrafo)21 22Barra strumenti – Visualizza –Intestazione e piè <strong>di</strong> paginaBarra strumenti –Inserisci – Numeri <strong>di</strong>paginaII. Pianificazione e sviluppo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>7. Prima bozza delle sezioni Introduzione e Materiali e meto<strong>di</strong>in seguito a:• Lettura del<strong>la</strong> bibliografia• Definizione dell’ipo<strong>tesi</strong> sperimentale• Pianificazione dell’esperimento• E<strong>la</strong>borazione dello schema semplificato8. Riportare nel<strong>la</strong> Bibliografia ogni <strong>la</strong>voro citato• Citazione completa e formattata già dall’inizio23244


III. Stesura vera e propria del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>1. Struttura del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>2. Corpo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Titolo• Introduzione, Materiali e meto<strong>di</strong>, Risultati, Discussione,Conclusioni, Bibliografia• Tabelle e Figure3. Elementi accessori del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Ringraziamenti• In<strong>di</strong>ce• Riassunto• Appen<strong>di</strong>ci4. Stile del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>37Struttura c<strong>la</strong>ssica del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea• Titolo• Ringraziamenti• Riassunto• In<strong>di</strong>ce• Introduzione– Revisione del<strong>la</strong> letteratura– Obbiettivi del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> ( a volte sezione a parte)• Materiali e Meto<strong>di</strong>• Risultati• Discussione• Conclusioni• Bibliografia• Tabelle• Figure• Appen<strong>di</strong>ci38Sequenza consigliata nel<strong>la</strong> fase <strong>di</strong> redazione:1°. TitoloSeguire lo schema del<strong>la</strong>2°. Introduzione<strong>tesi</strong>!3°. Bibliografia4°. Materiali e meto<strong>di</strong>5°. Tabelle e figure (inclusa l’analisi statistica)6°. Risultati7°. Discussione8°. Conclusioni9°. Riassunto10°. Appen<strong>di</strong>ci11°. Ringraziamenti12°. In<strong>di</strong>ce (titoli, sottotitoli, pagine esatte)13°. Copertina del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>Non perdere mai <strong>di</strong> vistagli obbiettivi dellostu<strong>di</strong>o,perchè l’ipo<strong>tesi</strong> testata èl’aspetto centraledel<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>!39Caratteristiche partico<strong>la</strong>ri dell’E<strong>la</strong>borato finale –Re<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> Tirocinio1. Titolo2. Introduzione– Revisione del<strong>la</strong> letteratura oppure una descrizione <strong>di</strong> una realtà– Obbiettivi3. Materiali e Meto<strong>di</strong> – non necessariamente presenti, descrittivi4. Risultati e Discussione – poche citazioni5. Valutazione/Conclusioni – anche con commenti personali6. Bibliografia – breve elenco (siti, leggi, articoli tecnico-scient…)7. Tabelle e Figure – anche più <strong>di</strong> una per pagina, spesso è inclusomateriale illustrativo (fotografie, schemi, <strong>di</strong>agrammi)8. Appen<strong>di</strong>ci – fornire “dati grezzi” raccolti– elencare in dettaglio partico<strong>la</strong>ri meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi utilizzati– cartellini <strong>di</strong> mangimi, parti <strong>di</strong> manuali HCCP, mappePIÙ DESCRITTIVO, BREVE ED APPLICATO DELLA TESI DILAUREA!!40Esempio <strong>di</strong> struttura dell’e<strong>la</strong>borato finaleAltri esempi <strong>di</strong> struttura dell’e<strong>la</strong>borato finale• Titolo• Titolo• Ringraziamenti• Ringraziamenti• In<strong>di</strong>ce• In<strong>di</strong>ceQuesto esempio è molto simile al<strong>la</strong><strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea scientifica (meno• Introduzione• Introduzionecomune):– Descrizione dell’azienda-ente– Descrizione dell’azienda-ente– Descrizione del settore produttivo– Obbiettivi dell’attività svolta• Titolo• Attività svolta dallo studente• Attività specifica 1 svolta dallo– Obbiettivistudente• Ringraziamenti– Descrizione delle attività. Ad esempio:– Introduzione/Obbiettivi• In<strong>di</strong>ce• Descrizione dei processi produttivi nei quali si è stati coinvolti e/o delle attività– Materiali e Meto<strong>di</strong>• Introduzioneeseguite– Risultati e Discussione– Revisione del<strong>la</strong> letteratura• Descrizione delle normative che rego<strong>la</strong>no le attività svolte• Attività specifica 2 svolta dallo– Obbiettivi dello stu<strong>di</strong>o• Rilievi <strong>di</strong> campo, analisi <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio, attività <strong>di</strong> stal<strong>la</strong>, funzionamentostudente• Materiali e Meto<strong>di</strong>• Valutazione dell’azienda e/o del settore produttivo– Introduzione/Obbiettivi• Risultati e Discussione• Conclusioni– Materiali e Meto<strong>di</strong>• Conclusioni• Bibliografia (es. articoli scientifici e tecnici, siti web consultati, norme– Risultati e Discussionelegis<strong>la</strong>tive e <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio)• Bibliografia• Conclusioni• Tabelle• Tabelle• Bibliografia• Figure (incluse immagini delle fasi <strong>di</strong> produzioni, impianti, attività svolte)• Figure• Tabelle• Appen<strong>di</strong>ci (ad es. leggi, documenti aziendali, manuali HCCP, cartellini <strong>di</strong>• Appen<strong>di</strong>cimangimi, dettagli <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che utilizzate, mappe) 41• Figure42• Appen<strong>di</strong>ci7


Esempio <strong>di</strong> presentazione degli obbiettivi del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>:“… L’obbiettivo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea era <strong>di</strong> verificare <strong>la</strong>possibilità <strong>di</strong> produrre <strong>la</strong>tte ovino durante il periodo estivo,agendo sia sul prolungamento del<strong>la</strong> <strong>la</strong>ttazione deglianimali a fine ciclo produttivo attraverso l’alimentazione,sia attraverso <strong>la</strong> destagionalizzazione dei parti deglianimali.Un altro importante obiettivo era quello <strong>di</strong> verificare <strong>la</strong>possibilità <strong>di</strong> produrre <strong>la</strong>tte con delle caratteristichequalitative ottimali per <strong>la</strong> caseificazione e per <strong>la</strong>produzione <strong>di</strong> formaggi freschi adatti al mercato estivo. …”Esempio <strong>di</strong> presentazione dell’obbiettivo del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>:“Vista <strong>la</strong> limitatezza delle informazioni sull’argomento, <strong>la</strong>ricerca descritta in questa <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea ha avuto lo scopospecifico <strong>di</strong> quantificare gli effetti del<strong>la</strong> concentrazione e deltipo <strong>di</strong> carboidrati non strutturali sul<strong>la</strong> funzionalità <strong>di</strong>gestivadegli ovini e sull’efficienza delle sin<strong>tesi</strong> batteriche. Questostu<strong>di</strong>o fa parte <strong>di</strong> un progetto più generale nel quale gli effettidel<strong>la</strong> concentrazione e del tipo <strong>di</strong> carboidrati non strutturalisono stati stu<strong>di</strong>ati su pecore in <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> fisiologici.”4950Esempio <strong>di</strong> presentazione dell’Introduzione <strong>di</strong> une<strong>la</strong>borato finale:“Questo e<strong>la</strong>borato finale deriva dalle attività <strong>di</strong> tirociniopratico-applicativo condotto presso l’Associazione RegionaleAllevatori del<strong>la</strong> Sardegna e riguarda le attività <strong>di</strong> assistenzatecnica che <strong>la</strong> stessa conduce nel campo dell’alimentazionedei bovini da <strong>la</strong>tte del<strong>la</strong> Provincia <strong>di</strong> Oristano.”Esempio <strong>di</strong> presentazione degli obbiettivi nel<strong>la</strong> sezione <strong>di</strong>attività sperimentale <strong>di</strong> un e<strong>la</strong>borato finale:Attività <strong>di</strong> ricerca nell’alimentazione degli ovini da <strong>la</strong>tte: prove<strong>di</strong> <strong>di</strong>geribilità in ovini ad inizio <strong>la</strong>ttazione“…Al fine si stu<strong>di</strong>are l’effetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> carboidrati edel<strong>la</strong> loro concentrazione nelle razioni per ovini da <strong>la</strong>tte, nelperiodo <strong>di</strong> tirocinio presso l’IZCS sono state condotte unaserie <strong>di</strong> prove <strong>di</strong> <strong>di</strong>geribilità su animali in <strong>la</strong>ttazione edasciutta. Di quest’ultima si riferirà più avanti, dopo averdescritto le principali tecniche sperimentali utilizzate nelleprove suddette.”5152Materiali e Meto<strong>di</strong>“Spiegano chiaramente cosa è stato fatto e come sono staticondotti l’esperimento e l’analisi dei dati”Obbiettivi:Fare in modo che:• il lettore capisca e valuti il <strong>la</strong>voro fatto• altri ricercatori possano ripetere lo stu<strong>di</strong>o autonomamenteSuggerimenti:1. Specificare: data, luogo, caratteristiche fisiche e biologicherilevanti2. De<strong>scrivere</strong> il <strong>di</strong>segno sperimentale, le ipo<strong>tesi</strong> testate, le<strong>tesi</strong> (controllo e trattamenti), numero <strong>di</strong> ripetizioni, variabilimisurate53Materiali e Meto<strong>di</strong>3. Identificare i <strong>di</strong>versi trattamenti con nomi facili daricordare, senza denominazioni molto generiche oacronimi lunghiQuali sono le denominazioni più adatte?Sono stati testati due regimi alimentari:- gruppo PPMIGM, con pasco<strong>la</strong>mento su prato <strong>di</strong> me<strong>di</strong>caed integrazione con granel<strong>la</strong> <strong>di</strong> mais (g 300 capo/d), egruppo PEAIGM, con pasco<strong>la</strong>mento su erbaio <strong>di</strong> avenaed integrazione con granel<strong>la</strong> <strong>di</strong> mais (g 200 capo/d).- “gruppo me<strong>di</strong>ca (MED)”, con pasco<strong>la</strong>mento…, e“gruppo avena (AVE)”, con pasco<strong>la</strong>mento…- gruppo A, con pasco<strong>la</strong>mento…, e gruppo B, conpasco<strong>la</strong>mento…549


4. Usare il passato e, generalmente, <strong>la</strong> voce passiva, perde<strong>scrivere</strong> cosa è stato fattoQuali sono le frasi più adatte ad un <strong>la</strong>voro scientifico?1. I campioni sono stati incubati a 37°C per 3 giorni.2. La ricerca è stata condotta in un’allevamento ovino ne<strong>la</strong>gro <strong>di</strong> Sassari da novembre 2006 a maggio 2007.3. Io ho condotto <strong>la</strong> ricerca in un’allevamento ovino nel agro<strong>di</strong> Sassari da novembre 2006 a maggio 2007.4. Si è preferito utilizzare un modello sperimentale aquadrato <strong>la</strong>tino.5. Io ho raccolto i campioni e poi i campioni vanno messi inincubatrice a 37°C per 3 giorni.6. Abbiamo preferito utilizzare un modello sperimentale aMateriali e Meto<strong>di</strong>5. Elencare le procedure utilizzate in or<strong>di</strong>ne cronologicooppure in base ai tipi <strong>di</strong> procedura utilizzati, utilizzandoeventualmente titoli e sottotitoliEsempio <strong>di</strong> struttura dei materiali e meto<strong>di</strong>:• “Generalità” (prova, specie, luogo, animali, <strong>di</strong>ete)• Disegno sperimentale (periodo <strong>di</strong> adattamento, durataesperimento, data prelievi, trattamenti)• Rilievi sperimentali• Digeribilità• Analisi urine• Analisi del sangue• Liquido ruminale• Peso corporeo e BCS• Stima del valore energetico• Analisi statisticaquadrato <strong>la</strong>tino.5556Materiali e Meto<strong>di</strong>Esempio <strong>di</strong> struttura dei materiali e meto<strong>di</strong>:• “Generalità” (data, prove, specie, luogo)• Prova 1: prolungamento del<strong>la</strong> <strong>la</strong>ttazione <strong>di</strong> animale afine ciclo produttivo– Descrizione delle aziende– Alimentazione degli animali e attività <strong>di</strong> monitoraggio– Determinazioni analitiche– Valutazione economica– Rilievi sperimentali• Prova 2: monitoraggio <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> pecore con partidestagionalizzati576. Spiegare i dettagli e lo scopo <strong>di</strong> ogni procedura. Se ilmetodo è molto lungo o molto noto, si può fareriferimento ad un <strong>la</strong>voro già pubblicato, citando il nomedel metodo, l’autore e l’annoQuali paragrafi sono più appropriati?Sulle materie prime e sui residui alimentari sono stati determinati icontenuti in proteina grezza (metodo Kjeldhal), ceneri, lipi<strong>di</strong> e frazionifibrose (NDF, ADF, ADL) (Van Soest et al., 1991).La proteina grezza è stata misurata con il metodo Kjieldhal mentrel’NDF con Van Soest et al. (1991). L’energia delle razioni è statacalco<strong>la</strong>ta con il software CNCPS Sheep (Cannas et al., 2004).Per <strong>la</strong> determinazione del NDF un campione <strong>di</strong> 5 g in 100 ml <strong>di</strong> …più 50 µl <strong>di</strong> ami<strong>la</strong>si resistente al calore (kit per fibra del<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta;catalogo Sigma n. A3306), ad<strong>di</strong>zionati prima <strong>di</strong> cominciare a scaldare ilcontenitore <strong>di</strong> vetro, è stato portato ad ebollizione. Dopo<strong>di</strong>ché, solfito <strong>di</strong>so<strong>di</strong>o (0,5 g) … un settaccio da 1 mm (Van Soest et al., 1991). 58Materiali e Meto<strong>di</strong>7. In<strong>di</strong>care <strong>la</strong> marca, il nome e luogo dell’azienda che hafornito reagenti partico<strong>la</strong>ri (enzimi, organismi, culture;numero del kit, nome del<strong>la</strong> specie) o strumenti (modello)utilizzati nel<strong>la</strong> provaQuesto paragrafo è corretto?Sul <strong>la</strong>tte sono stati determinati i contenuti in grasso,proteine totali, <strong>la</strong>ttosio, cellule somatiche (metodo del<strong>la</strong>citometria <strong>di</strong> flusso, Fossomatic 5000) e urea (metodoenzimatico colorimetrico, basato sul<strong>la</strong> reazione <strong>di</strong>Berthelot, USA).E questo?Sul <strong>la</strong>tte sono stati determinati i contenuti in grasso, proteinetotali (N x 6,38), <strong>la</strong>ttosio (metodo infrarosso; Milkoscan 4000,Foss Electric, Hillerød, Danimarca), cellule somatiche (metododel<strong>la</strong> citometria <strong>di</strong> flusso, Fossomatic 5000, Foss Electric,Hillerød, Danimarca) e urea (metodo enzimatico-colorimetrico,basato sul<strong>la</strong> reazione <strong>di</strong> Berthelot; ChemSpec 150, BentleyInstruments Inc., Chaska, Minnesota, USA).596010


Materiali e Meto<strong>di</strong>8. Leggere con attenzione il <strong>di</strong>ario che è stato compi<strong>la</strong>todurante l’attività sperimentale.9. Non includere informazioni irrilevanti. Es. colore delsecchio; chi ha eseguito le misurazioni10. De<strong>scrivere</strong> il modello statistico, le analisi statistiche ed ire<strong>la</strong>tivi software utilizzati. Se <strong>la</strong> procedura è complessa opoco utilizzata, aggiungere un riferimento bibliografico.Questa frase è completa?È stata eseguita l’analisi statistica dei dati re<strong>la</strong>tivi ai parametriematici ed ai componenti del <strong>la</strong>tte.61E queste?I dati sono stati analizzati utilizzando il software SAS (SAS Institute Inc.,Cary, N.C., USA) secondo un’analisi del<strong>la</strong> varianza a due fattori. Lasignificatività delle <strong>di</strong>fferenze fra le me<strong>di</strong>e è stata valutata con il test <strong>di</strong> Tukey(P < 0.01).I dati re<strong>la</strong>tivi ai parametri ematici ed ai componenti del <strong>la</strong>tte sono statianalizzati con l’analisi del<strong>la</strong> covarianza secondo il modello:Y ijk = µ + T i + P j + (T x P) ij + Cov + ε ijkDove: y = variabile <strong>di</strong>pendente (parametro ematico; parametri del <strong>la</strong>tte),µ = me<strong>di</strong>a generale; T i = effetto del<strong>la</strong> dose <strong>di</strong> AF-B 1 somministratagiornalmente (i = 0, 35, 70, 140 µg); P j = effetto rilievo (j = ore dall’inizio del<strong>la</strong>prima somministrazione); Cov = covariata su prelievo eseguito primadelll’inizio del<strong>la</strong> somministrazione <strong>di</strong> AF-B1; ε ijk = errore (Neter et al., 1990).Neter J. , Wasserman W., Kutner M. 1990. Applied linear statisticalmodels: regression, analysis of variance, and experimental designs. 3 rd ed. 62Richard D. Irwin Pub, Homewood, II, USA.Suggerimenti:Materiali e Meto<strong>di</strong>11. Far leggere <strong>la</strong> sezione ad una o più persone (esperte enon), per vedere se sarebbero in grado <strong>di</strong> ripetere <strong>la</strong>prova sperimentale senza ulteriori spiegazioni.Risultati“Contengono i dati e le informazioni principali raccoltinell’esperimento”Obbiettivi:• Presentare i dati e le informazioni importanti ottenutinell’esperimento, in una maniera logica, chiara eobbiettiva, senza interpretare il loro significato (eccezione:sezione “Risultati e Discussione").Suggerimenti:1. Selezionare ponderatamente i risultati da esporre. Èimportante de<strong>scrivere</strong> i risultati più rilevanti, siano essi afavore o contro l’ipo<strong>tesi</strong> iniziale, per in<strong>di</strong>rizzare il lettoreverso gli aspetti più importanti del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>. (dati in più ->appen<strong>di</strong>ci)6364Risultati2. Presentare i dati in un or<strong>di</strong>ne logico, ad esempio:a) in or<strong>di</strong>ne cronologicob) utilizzando il criterio seguito in “Materiali e meto<strong>di</strong>”c) partendo dai risultati più rilevanti ed esponendoli inor<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza decrescente o vice-versad) in or<strong>di</strong>ne fisiologicoQuale esempio ha un or<strong>di</strong>ne logico?Risultati3. Scegliere <strong>la</strong> forma migliore per <strong>presentare</strong> i risultati:• testo + tabelle e/o figure. Non <strong>presentare</strong> gli stessi daticontemporaneamente in tabelle e figure.4. Testo deve essere leggibile senza le tabelle e le figure evice-versa.Qualità del <strong>la</strong>tte Variazioni <strong>di</strong> peso degli animali DigeribilitàProduzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte IngestioneIngestione Digeribilità Produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte Qualità del <strong>la</strong>tteVariazione <strong>di</strong> peso degli animali655. Rispettare l’or<strong>di</strong>ne cronologico <strong>di</strong> presentazione delletabelle o figure nel testo, quando esse vengono citate per<strong>la</strong> prima volta nel testo6611


Risultati6. Specificare il livello <strong>di</strong> significatività dei risultati:- Se tutti i risultati hanno un valore prefissato <strong>di</strong>significatività (es. P < 0,05; specificato in M&M), non ènecessario riportare questo limite ripetutamente nel testo- Se si utilizzano <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> significatività (P < 0,05;0,01; 0,001), esso va specificato per ogni confronto7. Quando si <strong>di</strong>ce che un trattamento è <strong>di</strong>verso da un altro èsottinteso che essi sono significativamente (statisticamente)<strong>di</strong>versi, secondo un livello <strong>di</strong> probabilità specificato nel testoo nelle tabelle8. De<strong>scrivere</strong> <strong>la</strong> magnitu<strong>di</strong>ne assoluta o re<strong>la</strong>tiva delle risposteosservate in tutti i trattamenti, in partico<strong>la</strong>re confrontandolecon il trattamento <strong>di</strong> controllo:Risultati9. Utilizzare lo stesso numero <strong>di</strong> decimali per tutti i numeri cheriguardano una partico<strong>la</strong>re variabile: non eccessivo,biologicamente rilevante10. Specificare le unità <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> ogni variabile, utilizzando ilSistema Metrico Internazionale (SMI), ed eventuali misure <strong>di</strong>errore11. Evitare incongruenze fra i dati presentati nel testo e quelliriportati nelle tabelle e nelle figure6768- numeri assoluti vs. percentualiRisultati12. Scrivere i risultati sempre nel<strong>la</strong> forma verbale del tempopassato13. Esporre i risultati in maniera logica, accurata, sintetica echiara, senza citare o fare confronti con i <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> altri autorie senza interpretarli (eccezione “Risultati & Discussione”)Quali incongruenze ci sono in questi “Risultati”?I risultati sugli effetti del<strong>la</strong> supplementazione con concentratisul<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte estivo delle pecore sono in Tabel<strong>la</strong> 4.La qualità del <strong>la</strong>tte estivo <strong>di</strong> pecora è stata influenzata dal<strong>la</strong>supplementazione (Tabel<strong>la</strong> 1).Non si sono verificati effetti del<strong>la</strong> supplementazione sulEsempio <strong>di</strong> “Risultati”:Gli effetti del<strong>la</strong> supplementazione con concentrati sul<strong>la</strong>produzione e sul<strong>la</strong> qualità del <strong>la</strong>tte estivo delle pecore sonoriportati nelle Tabelle 1 e 2. In partico<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> produzione delgruppo trattato (1077 g/d per capo) è risultata superiore aquel<strong>la</strong> del gruppo controllo (635 g/d per capo) (P < 0.05)(Tabel<strong>la</strong> 1).Per quanto riguarda <strong>la</strong> qualità del <strong>la</strong>tte, <strong>la</strong> supplementazioneha causato una riduzione del contenuto lipi<strong>di</strong>co (7,05% e8,07% nei gruppi trattato e controllo, rispettivamente) eproteico (5,34% e 6,31% nei gruppi trattato e controllo,rispettivamente) del <strong>la</strong>tte (P < 0.01). Il contenuto <strong>di</strong> cellulesomatiche invece non è stato influenzato dal<strong>la</strong>supplementazione (Tabel<strong>la</strong> 2).contenuto <strong>di</strong> cellule somatiche nel <strong>la</strong>tte. 6970Quali incongruenze ci sono in questi “Risultati”?L’integrazione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta delle pecore con concentrato causaun aumento del<strong>la</strong> produzione (+300 g/d per capo) e unariduzione dei contenuti <strong>di</strong> grasso (dal 6,7 al 6,5%; P < 0,01) e<strong>di</strong> proteina (dal 5,5 al 5,3%) rispetto al<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta senzasupplementazione (Tabel<strong>la</strong> 1). Simili risultati sono statiosservati da Ledda (2003) in pecore a fine <strong>la</strong>ttazione chehanno ricevuto una <strong>di</strong>eta supplementata con concentrati abase <strong>di</strong> granel<strong>la</strong> <strong>di</strong> mais (200 g/d per capo) (Ledda, 2003).71Esempio <strong>di</strong> “Risultati”:L’integrazione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta delle pecore con concentratodurante l’estate ha causato un aumento del<strong>la</strong> produzione(+300 g/d per capo; P < 0,05) (Tabel<strong>la</strong> 1), e una riduzionedei contenuti <strong>di</strong> grasso (dal 6,7 al 6,5%; P < 0,01) e <strong>di</strong>proteina (dal 5,5 al 5,3%; P < 0,05) rispetto al<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta senzasupplementazione (Tabel<strong>la</strong> 2).Nel<strong>la</strong> Figura 1 si può osservare che <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tteed il suo contenuto <strong>di</strong> grassi erano negativamente corre<strong>la</strong>ti(r = −0,65).7212


Quali esempi sono giusti?1. La percentuale <strong>di</strong> grasso nel <strong>la</strong>tte delle pecore chehanno ricevuto <strong>la</strong> supplementazione con concentrato nel<strong>la</strong><strong>di</strong>eta era più elevato <strong>di</strong> quello delle pecore non trattate (7,05vs. 8,07 %, rispettivamente; P < 0,05).2. La percentuale <strong>di</strong> grasso nel <strong>la</strong>tte delle pecore chehanno ricevuto <strong>la</strong> supplementazione con concentrato nel<strong>la</strong><strong>di</strong>eta era più basso <strong>di</strong> quello delle pecore non trattate (7,065vs. 8 %, rispettivamente).3. La fibra NDF del<strong>la</strong> granel<strong>la</strong> <strong>di</strong> orzo era pari al 17,998%(sul<strong>la</strong> SS), mentre quel<strong>la</strong> del fieno <strong>di</strong> graminacee era pari al44,33 % (sul<strong>la</strong> SS).4. La fibra NDF del<strong>la</strong> granel<strong>la</strong> <strong>di</strong> orzo era <strong>di</strong> 18,0% (sul<strong>la</strong>SS), mentre quel<strong>la</strong> del fieno <strong>di</strong> graminacee era pari al 44,3 %Discussione“Consiste nell’interpretazione dei risultati sperimentali, in mododa poter accettare o rifiutare l’ipo<strong>tesi</strong> testata”Obbiettivi:• Esprimere le proprie interpretazioni dei risultati ottenuti• Confrontare i risultati ottenuti con quelli riportati da altriautori sullo stesso argomento o argomenti affini, in modotale da supportare le proprie interpretazioni dei risultati epoter accettare o rifiutare l’ipo<strong>tesi</strong> sollevatanell’introduzione• Enfatizzare le implicazioni delle scoperte fatte(sul<strong>la</strong> SS) (P < 0,01). 7374Suggerimenti:DiscussioneDiscussione1. Organizzare <strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione nell’or<strong>di</strong>ne seguente:1°. Commenti dei risultati del proprio esperimento econfronto fra i risultati ottenuti e quelli riportati inletteratura (simili e/o <strong>di</strong>versi) (Interpretazione)2°. Accettazione o rifiuto dell’ipo<strong>tesi</strong> testata (enfatizzatoanche nelle “Conclusioni”)3°. Implicazioni del <strong>la</strong>voro (anche nelle “Conclusioni”)2. Commentare/Interpretare i risultati più rilevantidell’esperimento (anche se contrad<strong>di</strong>ttori o non aspettati),senza ripetere <strong>la</strong> descrizione dettagliata dei propri risultati,3. Non <strong>di</strong>lungarsi sui risultati minori o poco rilevanti rispettoall’ipo<strong>tesi</strong> testata4. Non fare delle affermazioni categoriche, se esse nonvengono supportate da evidenze (dati, citazioni). Se nuoveipo<strong>tesi</strong> vengono sollevate per spiegare i dati, esse devonoessere ragionevoli e chiaramente definite come tali5. Evidenziare se l’ipo<strong>tesi</strong> testata è stata accettata o respinta,in base ai risultati sperimentali ottenuti e al<strong>la</strong> lorointerpretazionegià fatta nel<strong>la</strong> sezioni “Risultati” 7576Discussione6. In<strong>di</strong>care potenziali limiti del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> e commentare come essipotrebbero influenzare l’interpretazione dei risultati e <strong>la</strong>vali<strong>di</strong>tà delle scoperte fatte7. Evidenziare l’importanza dei risultati raggiunti e delleconclusioni del<strong>la</strong> ricerca e spiegare come essi possonoinfluenzare le conoscenze re<strong>la</strong>tive al problema analizzatoDiscussione9. Usare il tempo passato quando si <strong>di</strong>scutono aspettispecifici del proprio stu<strong>di</strong>o o degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> altri autori;il tempo presente quando si fanno delle generalizzazioni osi espongono principi considerati ancora vali<strong>di</strong> al momentodel<strong>la</strong> stesura del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>8. Discutere tutti gli aspetti dello stu<strong>di</strong>o in modo conciso,chiaro e organizzato (filo logico)777813


Quali sono le incongruenze in questa “Discussione”?L’aumento del<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte estivo in pecore che hanno ricevutoconcentrati è stato osservato da altri autori.Recentemente Lee (2007) ha osservato che l’uso <strong>di</strong> concentrati non haaumentato <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte estivo in pecore.Tali <strong>di</strong>fferenze sono dovute al fatto che nel presente stu<strong>di</strong>o le pecoreavevano un elevato potenziale produttivo, mentre in quello <strong>di</strong> Lee e You(2007) tale potenziale era molto basso.Un altra causa delle <strong>di</strong>fferenze delle risposte ottenute fra i due stu<strong>di</strong> è cheil dosaggio <strong>di</strong> concentrati utilizzato era molto più basso nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Lee(2006) rispetto a quello che è stato utilizzato nel presente stu<strong>di</strong>o.In generale, l’uso <strong>di</strong> concentrati nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta rappresenta un’alternativaimportante per aumentare <strong>la</strong> produzione annuale <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte nelle aziende <strong>di</strong>pecore da <strong>la</strong>tte, che non dovevano limitarsi a produrre <strong>la</strong>tte so<strong>la</strong>mente indue perio<strong>di</strong> dell’anno.79Esempio <strong>di</strong> “Discussione”:L’aumento del<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte estivo in pecore che hanno ricevutoconcentrati osservato in questo stu<strong>di</strong>o è stato trovato precedentemente da<strong>di</strong>versi altri autori (Sanna, 1999; Merwin, 2004; Lakso and Nyrop, 2006).Tuttavia, recentemente Lee (2007) ha osservato che l’uso <strong>di</strong> concentratinon ha aumentato <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte estivo in pecore.Tali <strong>di</strong>fferenze potrebbero essere attribuite al fatto che nel presente stu<strong>di</strong>ole pecore avevano un elevato potenziale produttivo, mentre in quello <strong>di</strong> Lee(2007) tale potenziale era molto basso.Un altro motivo che potrebbe spiegare le <strong>di</strong>fferenze delle risposte ottenutefra i due stu<strong>di</strong> è che il dosaggio <strong>di</strong> concentrati utilizzato era molto più basso(500 g/d per capo) nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Lee (2007) rispetto a quello che è statoutilizzato nel presente stu<strong>di</strong>o (1200 g/d per capo).In generale, l’uso <strong>di</strong> concentrati nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta rappresenta un’alternativaimportante per aumentare <strong>la</strong> produzione annuale <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte nelle aziende <strong>di</strong>pecore da <strong>la</strong>tte, che non dovrebbero limitarsi a produrre <strong>la</strong>tte so<strong>la</strong>mente indue perio<strong>di</strong> dell’anno.80Esempio <strong>di</strong> “Discussione”:Conclusioni“I valori <strong>di</strong> urea misurati nell’azienda D (Figura 11) risultavano superiori <strong>di</strong> quasi 20mg/dl rispetto ai valori massimi raccomandati (Cannas, 2001). Questo potrebbeessere dovuto ad una elevata ingestione <strong>di</strong> granelle <strong>di</strong> favette, riche in proteine,durante l’uso delle stoppie (Tabel<strong>la</strong> 6). Tale ipo<strong>tesi</strong> è confermata dall’evoluzionetemporale dell’urea nel <strong>la</strong>tte misurata nell’azienda D (Figura 12). I valori massimi sirilevavano infatti in corrispondenza del massimo livello produttivo e del maggiornumero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> pasco<strong>la</strong>mento su stoppie <strong>di</strong> fave. Appare quin<strong>di</strong> utile in questocontesto lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un’adeguata tecnica <strong>di</strong> pasco<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> questa risorsaalimentare, che <strong>di</strong> per sé ha consentito <strong>di</strong> incrementare notevolmente <strong>la</strong> produzione<strong>di</strong> <strong>la</strong>tte, al fine <strong>di</strong> evitare eccessi proteici. Nelle aziende A, B e C i valori me<strong>di</strong> <strong>di</strong> urearegistrati hanno mostrato dei valori proporzionali al<strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> mangime Uni<strong>la</strong>t ESsomministrati agli animali. Nell’azienda C il valore me<strong>di</strong>o era superiore <strong>di</strong> circa 7mg/dl rispetto al valore massimo raccomandato (Cannas, 2001), per effetto delleelevate dosi <strong>di</strong> mangime somministrate e dell’elevato tenore proteico del mangimestesso. Nelle aziende A e B le concentrazione me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> urea nel <strong>la</strong>tte risultavano,“Condensa le conoscenze più importanti acquisite nel<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> ele loro implicazioni”Obbiettivi:• Riassumere le principali scoperte del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Citare le implicazioni del <strong>la</strong>voro svolto• Dare suggerimenti per stu<strong>di</strong> futuririspettivamente, nel<strong>la</strong> norma e inferiori al<strong>la</strong> norma.” 8182Suggerimenti:ConclusioniSuggerimenti:Conclusioni1. Scrivere in maniera esplicita se l’ipo<strong>tesi</strong> testata è stataaccettata o respinta2. Riassumere i principali risultati sperimentali e le loroimplicazioni3. Non includere nuovi dati o informazioni4. Non <strong>scrivere</strong> una nuova <strong>di</strong>scussione6. Se possibile, dare uno o al massimo due suggerimenti <strong>di</strong>ricerche future da condurre sull’argomento del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>7. Usare il tempo passato quando si trattano gli aspettispecifici dello stu<strong>di</strong>o, il tempo presente quando si fannodelle generalizzazioni e il tempo con<strong>di</strong>zionale per nuoveipo<strong>tesi</strong> e suggerimenti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> futuri5. Non riportare citazioni bibliografiche, salvo rari casi in cuiciò sia inevitabile838414


Quali sono i problemi <strong>di</strong> queste “Conclusioni”?I risultati descritti in questa <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea hanno evidenziato che:a) l’utilizzo <strong>di</strong> erba me<strong>di</strong>ca al pascolo ha consentito <strong>di</strong> ottenere ingestioni <strong>di</strong>sostanza secca e fibra più elevate;b) l’erba me<strong>di</strong>ca ha portato a produzioni più elevate e ad uno statusendocrino-metabolico più favorevole a queste, sia in fase interme<strong>di</strong>a <strong>di</strong><strong>la</strong>ttazione che nelle sue fasi successive, quando le pecore sono passate alpasco<strong>la</strong>mento esclusivo <strong>di</strong> loietto;c) fra i concentrati confrontati, quelli con dosi <strong>di</strong> amido più elevate hannocambiato <strong>di</strong> più <strong>la</strong> produzioni <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte.Esempio <strong>di</strong> “Conclusioni”:I risultati descritti in questa <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea hanno evidenziato che:a) l’utilizzo <strong>di</strong> erba me<strong>di</strong>ca al pascolo ha consentito <strong>di</strong> ottenere ingestioni <strong>di</strong>sostanza secca e fibra più elevate rispetto all’utilizzo <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> erbai <strong>di</strong>loietto;b) l’erba me<strong>di</strong>ca ha portato a produzioni <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte più elevate e ad uno statusendocrino-metabolico più favorevole a queste, sia in fase interme<strong>di</strong>a <strong>di</strong><strong>la</strong>ttazione che nelle sue fasi successive, quando le pecore sono passate alpasco<strong>la</strong>mento esclusivo <strong>di</strong> loietto;c) fra i concentrati confrontati, quelli con dosi <strong>di</strong> amido più elevate hannoportato a produzioni <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte leggermente superiori.Esiste una forte corre<strong>la</strong>zione fra <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> razione e lo statusendocrino-metabolico degli animali.85I risultati <strong>di</strong> questa <strong>tesi</strong> suggeriscono che vi sia una forte corre<strong>la</strong>zione fra <strong>la</strong>qualità del<strong>la</strong> razione e lo status endocrino-metabolico degli animali.Tuttavia, ci vorrebbero ulteriori stu<strong>di</strong> per chiarire i meccanismi tramite i quali<strong>la</strong> composizione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta influenza lo status endocrino-metabolico delle86pecore in <strong>la</strong>ttazione.Esempio <strong>di</strong> “Conclusioni”:“I risultati delle prove <strong>di</strong> <strong>di</strong>geribilità hanno consentito <strong>di</strong> trarre le seguenticonclusioni:• le <strong>di</strong>ete testate <strong>di</strong>fferivano sostanzialmente in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>geribilità, con le<strong>di</strong>ete ricche in amido sostanzialmente più <strong>di</strong>geribili <strong>di</strong> quelle fibrose;• questo effetto era dovuto principalmente ad una maggiore presenza <strong>di</strong>ami<strong>di</strong> altamente <strong>di</strong>geribili, mentre <strong>la</strong> componente fibrosa è risultatame<strong>di</strong>amente più <strong>di</strong>geribile nelle razioni più ricche <strong>di</strong> NDF; …L’interpretazione dei risultati <strong>di</strong> questa <strong>tesi</strong> ha consentito <strong>di</strong> evidenziare<strong>di</strong>fferenze importanti tra le <strong>di</strong>ete testate, non tutte attese sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong>composizione delle <strong>di</strong>ete stesse. Una più competa analisi sarà effettuabilequando le stesse <strong>di</strong>ete saranno confrontate a livelli <strong>di</strong> ingestione superiori.”87Attività praticaLeggere un <strong>la</strong>voro scientifico (che vi sarà consegnato) erispondere alle seguenti domande:• Il riassunto in italiano è completo e chiaro? Giustificare.• Il titolo corrisponde agli obbiettivi e ai risultati dello stu<strong>di</strong>o?• Nei Materiali e meto<strong>di</strong>: Gli strumenti sono citati in maniera appropriata?Tutti i meto<strong>di</strong> utilizzati e i parametri valutati sono ben specificati?• Nei Risultati: Tutte le volte in cui un trattamento viene considerato<strong>di</strong>verso da un altro, lo è dal punto <strong>di</strong> vista statistico? Se no, specificare.• Nel<strong>la</strong> Discussione: Trovare due o più frasi confrontando i risultatidell’esperimento dell’autore con quelli ottenuti da altri autori. Almenouna in cui i risultati siano simili, e un’altra in cui essi siano <strong>di</strong>versi daquelli trovati nel<strong>la</strong> letteratura.• Ci sono suggerimenti per ulteriori stu<strong>di</strong> nelle conclusioni. Se no, avrestiqualche suggerimento da fare?88Bibliografia“Riguarda tutti i <strong>la</strong>vori letti, ritenuti importanti e citati nel<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>”Obbiettivi:• Fornire il riferimento bibliografico esatto <strong>di</strong> tutti i <strong>la</strong>vori lettie citati nel<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>, in modo che il lettore possa rintracciarequesti importanti <strong>la</strong>voriSuggerimenti generali:1. Citare so<strong>la</strong>mente i <strong>la</strong>vori pertinenti più importanti e chesono stati effettivamente letti dall’autore del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> (nel<strong>la</strong>loro versione originale). Nel caso <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che o scopertepartico<strong>la</strong>ri, è consigliabile citare il primo <strong>la</strong>voro originaleBibliografia3. Per ogni citazione del<strong>la</strong> sezione “Bibliografia” riportareesattamente i dati contenuti nel <strong>la</strong>voro originale (ortografia,accenti), rispettando anche <strong>la</strong> formattazione del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>(punti, virgole, spazi, caratteri)4. Curare l’esatta corrispondenza tra le pubblicazioni citatenel corso del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong> e quelle riportate nell’elenco del<strong>la</strong>bibliografia posto al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> stessa5. Evitare errori che impe<strong>di</strong>scano <strong>la</strong> rintracciabilità dei <strong>la</strong>vorioriginali e <strong>la</strong> lettura fluida del <strong>la</strong>voro2. Non citare un numero eccessivo <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori899015


Tabel<strong>la</strong> caratteri ASCIIASCII - American Standard Codefor Information Interchange è unco<strong>di</strong>ce standard a 7-bit che fuproposto dall'ANSI nel 1963 e<strong>di</strong>ventò definitivo nel 1968Tabel<strong>la</strong> ricavata <strong>di</strong>gitandoAlt + numero corrispondenteal carattere (nel tastierinonumerico).I caratteri evidenziati nel<strong>la</strong>cornice possonorisultare <strong>di</strong>fferenti aseconda del softwareutilizzato91BibliografiaSuggerimenti per evitare citazioni mancanti o in eccesso:1. Quando un <strong>la</strong>voro viene citato nel testo (in maniera corretta eformattata), il suo riferimento bibliografico completo, accurato eformattato deve essere imme<strong>di</strong>atamente inserito nel<strong>la</strong> sezione“Bibliografia”2. Fare attenzione ad errori <strong>di</strong> battitura che fanno sì che ci siano<strong>di</strong>fferenze ortografiche fra alcune citazioni del testo e quelledell’elenco.Quali errori ci sono confrontando le citazioni nel testo e in “Bibliografia”?Nel testo: (Vieira e Pecanha, 2001; Messinier et al., 2007);Nel<strong>la</strong> sezione “Bibliografia”:Ménissier F., Vérité R., Østerås O., Gómez-Zavaglia A. 2007. Valeurénergétique des co-produits de <strong>la</strong> pomme de terre chez le ruminant.Journal of Dairy Science, 84, 320-334.Vieira, A.R.D., Peçanha, N.T.D. 2001. Efeito da alimentação <strong>di</strong>áriasobre a qualidade e a produção de leite de ovelhas leiteiras. RevistaBrasileira de Zootecnia, 22, 223-224.92Bibliografia3. Una volta stesa tutta le <strong>tesi</strong>, fare il doppio controllo del<strong>la</strong>bibliografia.Suggerimenti per il controllo manuale del<strong>la</strong> bibliografia:Scorrere tutta <strong>la</strong> <strong>tesi</strong>: evidenziare con lo stesso colore ogni citazionetrovata nel testo ed il riferimento corrispondente nel<strong>la</strong> “Bibliografia”Ogni volta che si trova una citazione nel testo non elencata nel<strong>la</strong>“Bibliografia”, occorre evidenziar<strong>la</strong> con un altro colore e inserire <strong>la</strong>sua citazione abbreviata nell’elenco del<strong>la</strong> “Bibliografia”Dopo aver control<strong>la</strong>to tutto il testo, aggiungere nel<strong>la</strong> “Bibliografia” ilriferimento completo delle citazioni abbreviate e precedentementeevidenziate in gialloControl<strong>la</strong>re tutti i riferimenti del<strong>la</strong> “Bibliografia” (dal primo al ultimo):vedere se ci sono <strong>la</strong>vori in eccesso (non trovati nel testo durante <strong>la</strong>prima fasi <strong>di</strong> controllo)Se si trova un <strong>la</strong>voro in eccesso nel<strong>la</strong> “Bibliografia”, utilizzare ilcommando “Mo<strong>di</strong>fica-Trova” per cercare il cognome del primoautore nel testo, per essere sicuri che non sia stato citato nel testo93BibliografiaRiferimenti bibliografici NEL TESTO:1. Pubblicazioni scritte da un autore: Cognome, Anno <strong>di</strong> pubblicazione2. Due autori: Cognome del primo e Cognome del secondo, Anno3. Più <strong>di</strong> due autori: Cognome del primo et al. (oppure e al.), AnnoEsempi:Anche sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> queste considerazioni Cannas (2001) ha proposto deivalori <strong>di</strong> riferimento per <strong>la</strong> concentrazione ottimale <strong>di</strong> NDF ed NSC nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>etaper gli ovini da <strong>la</strong>tte.Ciò comporta che <strong>la</strong> sua azione anti-insulinica sia molto elevata nei primimesi <strong>di</strong> <strong>la</strong>ttazione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuisca nei mesi successivi (Peel e Lee, 1987).Nessun effetto positivo sull’anticipo del<strong>la</strong> pubertà <strong>di</strong> agnelle <strong>di</strong> razza Sarda èstato osservato da Rassu et al. (1992) somministrando somatotropina con loscopo <strong>di</strong> favorire lo sviluppo del tessuto musco<strong>la</strong>re ma non l’accumulo <strong>di</strong>grasso corporeo.94BibliografiaQuali errori ci sono in questi riferimenti bibliografici?Nel testo: ......... (Viera e Pessagna, 2001; Messiner eVerite, 2007; Zou et al., 2005)Nel<strong>la</strong> sezione “Bibliografia”:Ménissier F., Vérité R., Østerås O., Gómez-Zavaglia A.2007. Valeur énergétique des co-produits de <strong>la</strong> pomme deterre chez le ruminant. Journal of Dairy Science, 84 (3),320-334.Bibliografia4. Più <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> seguito: Or<strong>di</strong>narli seguendo un criterio logico, <strong>di</strong> solitocronologico (dal<strong>la</strong> pubblicazione più vecchia a quel<strong>la</strong> più recente)Esempi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne cronologico <strong>di</strong> citazione:Negli esperimenti nei quali sono state utilizzate razioni <strong>di</strong> buona qualità,l'aumento degli NSC e l'abbassamento dell'NDF del<strong>la</strong> razione ha comportatoun aumento <strong>di</strong> peso corporeo, mentre <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> <strong>la</strong>tte è rimasta spessoinvariata o ad<strong>di</strong>rittura peggiorata (Bocquier e Caja,1993; Molle et al.,1997;Bocquier et al., 2002; Bomboi et al., 2002).Vieira, A.R.D., Peçanha, N.T.D., Silva, C.M. – 2001 -Efeito da alimentação <strong>di</strong>ária sobre a qualidade e aprodução de leite de ovelhas leiteiras. Revista Brasileirade Zootecnia v. 22, 223-224.Zou, A.N. and Nyrop, J. (2006) Goat nutrition in Nepal.Re<strong>la</strong>tivamente al<strong>la</strong> prima fonte <strong>di</strong> rischio, esiste una stretta re<strong>la</strong>zione fra lequantità <strong>di</strong> af<strong>la</strong>tossine ingerite dagli animali con <strong>la</strong> razione e i residui dellestesse rinvenuti nelle carni (Furtado et al., 1979; Beaver et al., 1990), nelleuova (Wolzak et al., 1985; Oliveira et al., 2000), nel <strong>la</strong>tte (Gelosa e Bozzetti,1994; Caggioni e Pietri, 1999), nello yogurt (Kim et al., 2000) e nei formaggi9596VII Congress on Nutrition, In<strong>di</strong>a. (Corbion e Fremy, 1978).16


Bibliografia5. Autore compare più <strong>di</strong> una volta <strong>di</strong> seguito:1. Nello stesso anno: Cognome, Annoa, Annob2. Con anni <strong>di</strong>versi: Cognome, Anno, AnnoEsempio <strong>di</strong> citazione <strong>di</strong> più <strong>la</strong>vori dallo stesso autore:Lo svezzamento è causa <strong>di</strong> stress fisiologico e psicologico per l’animale ecomporta sempre un rallentamento, talvolta una riduzione o ad<strong>di</strong>rittura unainversione del ritmo <strong>di</strong> accrescimento (Brandano, 2000a, 2000b, 2005;Pulina, 2001, 2007).Bibliografia6. Lavoro non pubblicato, che è stato letto, viene citato: Cognome, Inizialenome, Anno (comunicazione personale). Se vengono riportati dati <strong>di</strong> un<strong>la</strong>voro non pubblicato, invece <strong>di</strong> comunicazione personale si scrive “(datinon pubblicati)”Esempi <strong>di</strong> citazione <strong>di</strong> un <strong>la</strong>voro non pubblicato:Infatti, Cannas A. (comunicazione personale) ha trovato una re<strong>la</strong>zionenegativa fra <strong>la</strong> concentrazione <strong>di</strong> leptina nel sangue e <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong><strong>la</strong>tte in pecore con <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> ingestione <strong>di</strong> sostanza secca.… (Smith J.B., comunicazione personale).97… (Brown E.D. , dati non pubblicati).98Bibliografia7. Lavoro già pubblicato, ma <strong>di</strong> cui non si ha il possesso, e che è stato citatoin un <strong>la</strong>voro che si possiede: Cognome dell’autore, Anno, cit. da Cognomedell’autore che ha citato il <strong>la</strong>voro, AnnoEsempio <strong>di</strong> citazione <strong>di</strong> un <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> cui non si ha il possessoL’ormone luteinizzante ha il compito <strong>di</strong> provocare lo scoppio del follicoloovarico (Decan<strong>di</strong>a, 1990, cit. da Molle e Sitzia, 1998).BibliografiaElenco dei <strong>la</strong>vori NELLA SEZIONE BIBLIOGRAFIA:• Le norme <strong>di</strong> formattazione del<strong>la</strong> bibliografia variano molto aseconda del<strong>la</strong> rivista scientifica e/o casa e<strong>di</strong>trice• Usare lo stesso criterio dall’inizio al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> <strong>tesi</strong>• Elencare tutte le pubblicazioni citate nel testo in or<strong>di</strong>nealfabetico sul<strong>la</strong> base del Cognome del primo autore o Nomedell’Istituzione, preferibilmente non numerate• Non elencare in questa sezione: comunicazioni personali,dati non pubblicati e <strong>la</strong>vori citati da “altri” (cioè non letti nel<strong>la</strong>versione originale)99100Bibliografia• Or<strong>di</strong>ne consigliato quando ci sono più <strong>la</strong>vori dallo stesso primo autore:1. Primo: <strong>la</strong>voro in cui egli è l’unico autore; or<strong>di</strong>ne cronologico (dal piùvecchio al più recente); se dello stesso anno, aggiungere “a”, “b”, ecc.,dopo l’annoLakso A.N. 2005.Lakso A.N. 2007.2. Secondo: <strong>la</strong>voro dell’autore con un altro autore (or<strong>di</strong>ne cronologico)Lakso A.N., Nyrop J. 2005.Lakso A.N., Lee Y. 2007.3. Terzo: autore assieme agli altri autori (or<strong>di</strong>ne cronologico);se dello stesso anno, or<strong>di</strong>ne alfabetico del secondo autore(terzo…), aggiungendo “a”, “b”, ecc., dopo l’annoLakso A.N., Nyrop J., Merwin I. 2005.Lakso A.N., Nyrop J., Parker R. 2007a.Lakso A.N., Nyrop J., Simpson, O.J. 2007b.101Esempio <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> citazione dei <strong>la</strong>vori nel<strong>la</strong> sezione “Bibliografia”Van Soest P.J. 2006. Rice straw, the role of silica and treatments toimprove quality. Animal Feed Science and Technology, 130, 137-171.Van Soest P.J., Allen N.N. 1959. Stu<strong>di</strong>es on the re<strong>la</strong>tionships betweenrumen acids and fat metabolism of ruminants fed on restricted roughage<strong>di</strong>ets. Journal of Dairy Science, 42, 1977-1985.Van Soest P.J., Robertson J.B., Lewis B.A. 1991. Methods for <strong>di</strong>etaryfibre, neutral detergent fibre and non-starch polysaccharides in re<strong>la</strong>tion toanimal nutrition. Journal of Dairy Science, 74, 3583-3597.Van Soest P.J., France J., Siddons R.C. 1992a. On the steady-stateturnover of compartments in the ruminal gastrointestinal tract. Journal ofTheoretical Biology, 159, 135-145.Van Soest P.J., Rymph M.B., Fox D.G. 1992b. Discount for energy andprotein – fifth revision. Procee<strong>di</strong>ngs of the Cornell Nutrition Conference for 102Feed Manufacturers, Rochester, NY, USA, 48-68.17


BibliografiaFormato consigliato per citare i <strong>la</strong>vori NELLA SEZIONE BIBLIOGRAFIA:1. Libri scritti da un autore: Cognome N., Anno. Titolo dell’opera. Numerodell’e<strong>di</strong>zione (se non è <strong>la</strong> prima). Casa E<strong>di</strong>trice, Luogo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione.Esempio:Borgioli E. 1998. Nutrizione e alimentazione degli animali agricoli.3 a ed. Edagricole, Bologna, Italia.2. Lavoro in volume con capitoli scritti da <strong>di</strong>fferenti autori: Cognome N.,Anno. Titolo del <strong>la</strong>voro. In: Cognome, N. (Ed. oppure Eds.), Titolo dellibro. Casa E<strong>di</strong>trice, Luogo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione, pp. XX-YY.Esempio:Cannas A., Van Soest, P.J. 2006. Simple allometric models topre<strong>di</strong>ct rumen feed passage rate in domestic animals. In: McNamara J.P.,France J., Beever D.E. (Eds.), Modelling nutrient utilization in farm animals.103CAB International, Wallingford, UK, pp. 49-62.Bibliografia3. Articoli: Cognome N., Anno. Titolo dell’articolo. Titolo del<strong>la</strong> Rivista,Volume, XX-YY. oppure Volume (Numero), XX-YY.Esempi:Macciotta N.P.P., Vicario D., Cappio-Borlino A. 2005. Detection of<strong>di</strong>fferent shapes of <strong>la</strong>ctation curve for milk yield in dairy cattle by empiricalmathematical models. Journal of Dairy Science, 88, 1178-1191.Rossi G., Pulina G., Cannas A. 1998. Alimentazione bi<strong>la</strong>nciata peravere più <strong>la</strong>tte. Informatore Zootecnico, 54 (14), 64-70.104Bibliografia4. Atti <strong>di</strong> Convegni: Cognome N., Anno. Titolo del <strong>la</strong>voro. Atti (oppureProcee<strong>di</strong>ngs), Numero, Nome del Convegno, Città, Paese, XX-YY.Esempi:Bocquier F., Caja G. 1993. Recent advances on nutrition andfee<strong>di</strong>ng of dairy sheep. Procee<strong>di</strong>ngs of the 5 th International Symposium onMachine Milking of Small Ruminants, Budapest, Hungary, 580-607.Dimauro C., Nudda A., Macciotta N.P.P., Pulina G., Cappio-BorlinoA. 2001. Use of partial least square regression method to estimate missingtest day data in dairy cattle. Atti XIV Congresso Nazionale ASPA, Firenze,Italia, 16-18.Bibliografia5. Lavori trovati so<strong>la</strong>mente su internet: In<strong>di</strong>rizzo esatto del <strong>la</strong>voro suinternet.Esempi:Dimauro C., Bonelli P., Nicolussi P., Rassu S.P.G., Cappio-Borlino A., Pulina G. 2007. Estimating clinical chemistry reference valuesbased on an existing data set of unselected animals. The VeterinaryJournal, doi:10.1016/j.tvjl.2007.08.002105106Bibliografia6. Lavori presentati a Convegni, ma non pubblicati negli Atti: CognomeN., Anno del<strong>la</strong> presentazione. Titolo del <strong>la</strong>voro. Presentato al (oppurePresented at), Numero, Nome del Convegno, Città, Paese.Bibliografia7. Articoli scientifici in fase <strong>di</strong> stampa: Cognome N., Anno. Titolodell’articolo. Titolo del<strong>la</strong> Rivista, Volume (se <strong>di</strong>sponibile), XX-YY (se<strong>di</strong>sponibile) (in stampa). oppure in<strong>di</strong>rizzo internetEsempi:Rossi G., Fedele V., Cannas A. 1996. Recenti acquisizionisull’alimentazione degli ovini e dei caprini da <strong>la</strong>tte. Presentato al Seminariopermanente sul<strong>la</strong> Qualità del Latte Ovino e Caprino, Varese, Italia.Bocquier F., Caja G. 1993. Recent advances on nutrition andfee<strong>di</strong>ng of dairy sheep. Presented at the 5 th International Symposium onMachine Milking of Small Ruminants, Budapest, Hungary.Esempio:da Rosa J.I., Dias A.F.B., Francisconi C.E.D., FrancesconiC.R.D., Francisconi C.L.M. 2008. Efeito de <strong>di</strong>ferentes fontes de proteína na<strong>di</strong>eta de vacas Jersey sobre a produção e a qualidade do leite. Revista deAgropecuária, 56 (in stampa).10710818


Bibliografia8. Manuale del software utilizzato per analisi statistiche partico<strong>la</strong>ri:Nome, Anno. Titolo del Manuale, versione. Ditta, Città, Paese.Esempio:Statistical Analysis System (SAS). 1999. SAS/STAT Guide forPersonal Computers, version 8. SAS Institute Inc., Cary, NC, USA.Tabelle e Figure – Migliorano <strong>la</strong> leggibilità!1. Tabelle: Riportano dati e informazioni troppo numerose ocomplicate per essere descrite adeguatamente nel testo (e.g.Liste <strong>di</strong> dati propri o <strong>di</strong> altri, analisi statistiche, definizioni <strong>di</strong>variabili, questionari)2. Figure: Mostrano tendenze, andamenti, anomalie, re<strong>la</strong>zionifra più variabili (impatto visuale)3. Devono essere preparate prima <strong>di</strong> <strong>scrivere</strong> i Risultati e <strong>la</strong>Discussione1094. Devono essere auto-esplicative senza dover ricorrere altesto. (ad es. le abbreviazioni vanno definite per esteso,anche se era già stato fatto nel testo)110Tabelle e Figure5. Devono essere numerate progressivamente (tabelle efigure separatamente) in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> citazione del testo6. Possono essere inserite:• All’interno del testo, dopo <strong>la</strong> prima volta in cui sonostate citate oppure• Al<strong>la</strong> fine del testo, dopo <strong>la</strong> sezione “Bibliografia” (unaper pagina)Suggerimenti:Tabelle1. Più tabelle citate nel testo:(Tabelle 1 e 2) o (Tabelle 1-3).Dentro le paren<strong>tesi</strong>, in genere, con iniziale maiusco<strong>la</strong>.Esempi:L’ingestione <strong>di</strong> SS ingerita e attività ruminale erano elevate inentrambi i gruppi (Tabelle 1 e 2), fatto probabilmente dovuto al<strong>la</strong> elevataqualità del<strong>la</strong> me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>sidratata trinciata e al<strong>la</strong> ridotta <strong>di</strong>mensione degli altrialimenti fibrosi.Il profilo degli aci<strong>di</strong> grassi nel <strong>la</strong>tte caprino, ovino e vaccino è statoinfluenzato dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>eta somministrata (Tabelle 1-3).111112Tabelle2. Inserimento del<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> (Word®): Barra strum. – Tabel<strong>la</strong> –Inserisci – Tabel<strong>la</strong>; poi scegliere il numero <strong>di</strong> colonne e <strong>di</strong>righe del<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> finale3. Inserimento dei dati all’interno del<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong>: manualeoppure trasferimento da un foglio elettronico a undocumento <strong>di</strong> Word®4. Se dati sono eccessivi e/o complessi: esportare<strong>di</strong>rettamente le tabelle intere da programmi <strong>di</strong> calcolo e/ostatistici ed importarli su Word®5. Fare più tabelle quando ci sono molte informazioni: piùfacile lettura ed interpretazione113Tabelle6. Sopra ogni tabel<strong>la</strong> inserire una <strong>di</strong>dascalia: numero e brevetitolo esplicativo, per capire l’argomento senza ricorrere altesto (importante <strong>di</strong>fferenza rispetto alle figure)7. In<strong>di</strong>care con chiarezza il termine re<strong>la</strong>tivo ad ognitrattamento e variabile per ogni colonna e riga, incluse leunità <strong>di</strong> misura delle variabili riportate8. Utilizzare lo stesso numero <strong>di</strong> decimali per tutti i numeri <strong>di</strong>una variabile: biologicamente rilevante, non eccessivo9. Quando possibile evitare righe verticali ed orizzontalidentro <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong>, perché <strong>di</strong>sturbano <strong>la</strong> lettura.11419


Tabelle10. Sotto il corpo <strong>di</strong> ogni tabel<strong>la</strong>:1. test statistico e probabilità2. abbreviazioni ed acronimi anche per esteso3. simboli e <strong>la</strong> loro definizione4. chiarimentiFormattazione:• Interlinea singo<strong>la</strong>, stesso carattere ma <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione minore(es. Times New Roman, normale, 10)• Or<strong>di</strong>ne numerico o <strong>di</strong> lettere/simboli corrispondenti usati in apicenel corpo11. Fare tabelle in bianco e nero e facilmente comprensibiliin<strong>di</strong>pendentemente dal testo115Quali sono gli errori ed incongruenze?Perio<strong>di</strong> preliminare sperimentaleA–NDF B–NDF P


Table 1. Means of milk production traits of ewes receiving<strong>di</strong>fferent daily doses of af<strong>la</strong>toxin B1 (T1 = 32; T2 = 64, andT3 = 128 µg/d)Suggerimenti:FigureMilk, kg/dTreatmentT1 T2 T31.12 1.15 1.03SEM0.095P0.7181. Utilizzare lo stesso criterio delle tabelle: citazione (Figure 1 e2 oppure Figure 1-7), numerazione e posizione nel testo2. Importare le figure da programmi <strong>di</strong>versi da Word®(generalmente)Fat, %Protein, %Ln SCC, x10 3 /mL5.984.874.426.254.795.026.014.965.110.1950.1410.3810.5970.7170.4353. Sotto ogni figura inserire una <strong>di</strong>dascalia: numero e brevetitolo esplicativo4. Inserire tutte le unità <strong>di</strong> misura delle variabili riportate el’in<strong>di</strong>cazione per esteso delle abbreviazioni o acronimi pococonosciuti, all’interno del<strong>la</strong> figura o nel<strong>la</strong> sua <strong>di</strong>dascalia121Battacone et al. (2005) J. Dairy Sci. 88:3063-3069122Suggerimenti:FigureQuali sono gli errori ed incongruenze?5. Scrivere il test statistico, livello <strong>di</strong> significatività, coefficiente<strong>di</strong> corre<strong>la</strong>zione o determinazione utilizzati, all’interno del<strong>la</strong>figura o nel<strong>la</strong> sua <strong>di</strong>dascaliaFigura 1. Rapporto fra <strong>la</strong> proteina grezza e <strong>la</strong> fibra nel fieno6. Non utilizzare un numero eccessivo <strong>di</strong> decimali2523(ad es. R 2 = 0,686 - sconsigliato; R 2 = 0,69 - va bene)5. Fare figure <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata comprensione, in<strong>di</strong>pendentementedal testo, e perfettamente leggibili, in bianco e nero:• simboli <strong>di</strong>versi• punteggiato - righe verticali - righe orizzontali• <strong>di</strong>verse gradazione <strong>di</strong> grigio123Proteina grezza (% <strong>di</strong> SS)211917151311y = -0.52341x + 41.4355597525 35 45 55 65Fibra1242 5Quali sono gli errori ed incongruenze?2 3Proteina grezza (% <strong>di</strong> SS)2 11 91 71 5y = -0 .5 2 x + 4 1 .4 31 3R 2 = 0 .6 91 19752 5 3 5 4 5 5 5 6 5F ibra N D F (% <strong>di</strong> S S )Figura 1. Rapporto fra <strong>la</strong> proteina grezza e <strong>la</strong> fibra neutro detersa (NDF)nel fieno <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ca (P < 0,01).125Cellule somatiche (x 1000/ml)500045004000350030002500200015001000500028-apr2-magA-NDFB-NDF6-mag10-mag14-mag18-magFigura 2. Contenuto in cellule somatiche del <strong>la</strong>tte durante il periodo sperimentale. Ilgiorno 28 aprile era l’ultimo giorno del periodo preliminare.12622-mag21


5000Attività praticaCellule somatiche (x 1000/ml)450040003500300025002000150010005000A-NDFB-NDFTrovare gli errori ed incongruenze e fare lecorrezioni necessarie in:• Citazioni nel testo ed elenco <strong>di</strong> bibliografia• Tabelle28-apr2-mag6-mag10-mag14-mag18-mag22-mag• FigureFigura 2. Contenuto in cellule somatiche del <strong>la</strong>tte in capre a metà <strong>la</strong>ttazione durante il periodosperimentale. Il giorno 28 aprile era l’ultimo giorno del periodo preliminare. A–NDF = <strong>di</strong>etaad alta concentrazione <strong>di</strong> fibra neutro detersa (NDF) e B–NDF = <strong>di</strong>eta a bassa concentrazione<strong>di</strong> NDF.12712822

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!