GARE & PROBLEMI - ITIS E. Divini
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− Il secondo rompicapo trae origine dal seguente problema : “ Disporre gli assi , i re, le regine ed i fanti di un<br />
mazzo di carte in un quadrato, in modo che in ogni riga e colonna figurino i quattro valori ed i quattro semi “.<br />
Questo rompicapo , noto come problema dei trentasei ufficiali, si trova in una nota del 1782 , composta da<br />
Eulero. In quella nota egli dimostrò che il problema n 2 “ ufficiali” può essere risolto sempre se n è dispari<br />
oppure è “ doppiamente pari” ( cioè se n è divisibile per 4). Rimane il caso dei numeri “ semplicemente<br />
pari” ( cioè dei numeri divisibili per 2 e non per 4, come 2 e 6). Per n =2 la soluzione non esiste. Per n=6 ,<br />
dopo vari tentativi, Eulero formulò la seguente congettura : >. Tuttavia anche i grandi possono sbagliare<br />
; infatti nel 1959 si è dimostrato che la congettura di Eulero è falsa per tutti i numeri semplicemente pari<br />
maggiori di sei, anche se ci sono voluti ben 177 anni . Non va però dimenticato che proprio questo studio di<br />
Eulero è all’origine dei cosiddetti quadrati greco-latini , strutture combinatorie collegati ai quadrati magici<br />
impiegate per progettare esperimenti biologici, medici … e ricerche di mercato. Ma c’è di più : oggi i quadrati<br />
greco-latini dalla matematica pura ed applicata sono tornati alle origini in veste orientale. Stiamo parlando<br />
del Sudoku , il gioco che , nato negli Stati Uniti nel 1984 , è divenuto popolare in Giappone ed è approdato<br />
in Italia , nell’estate del 2005 , dopo essere passato per Londra.<br />
4. Disfide di matematica<br />
Le disfide di matematica, nei tempi antichi, non sono state un fatto puramente agonistico o folcloristico , ma<br />
hanno fornito, a volte, documenti preziosi alla storia della matematica, cambiato il comportamento degli<br />
stessi matematici e sottolineato importanti punti di svolta del pensiero matematico.<br />
• La disfida più leggendaria è quella secondo cui Archimede, riprendendo un passo dell’ Odissea, propose<br />
ai matematici di Alessandria il cosiddetto “ problema dei buoi” la cui soluzione, determinata solo in tempi<br />
206.545<br />
recenti, è un numero che ha 206. 545 cifre e quindi è dell’ordine di 10 . Questo numero enorme è di<br />
fatto inimmaginabile in quanto non è direttamente raffrontabile con alcunché di fisico. Si pensi che i numeri<br />
maggiori di 10 1000 sono detti titanici e che la stima del numero totale degli atomi presenti nell’Universo si<br />
colloca tra 10 80 87<br />
e 10 .<br />
• Intorno al 1223 si svolse a Pisa la disfida tra Fibonacci e Federico II e la sua corte che a quel tempo era la<br />
più viva dal punto di vista culturale ed intellettuale. Questo evento riguardò la risoluzione di problemi con<br />
metodi algebrici sia nell’indirizzo geometrico-algebrico sia in quello aritmetico-algebrico, facendo riferimento<br />
alla matematica greca del periodo classico e alla matematica araba. Fibonacci nel 1225 pubblicò la<br />
soluzione dei problemi che gli erano stati posti in due trattati ( il Flos ed il Liber Quadratorum).<br />
• Un’ altra famosa disfida , svoltasi nel 1535, vide contrapposto Niccolò Fontana (detto Tartaglia) ad Antonio<br />
Maria Fior ,allievo di Scipione del Ferro. In questa disfida Fior sottopose a Tartaglia trenta problemi la cui<br />
soluzione era riconducibile ad alcune equazioni ridotte di terzo grado ( che nel simbolismo attuale possiamo<br />
3<br />
scrivere x + px=q con p,q positivi) , risolvibili grazie ad una regola che del Ferro aveva confidato a Fior<br />
prima di morire. Tartaglia ,tuttavia, scoprì quella regola sbaragliando il suo avversario… e la tenne per sé.<br />
Questo evento suscitò un grande scalpore perché fino ad allora si pensava che non si potessero risolvere le<br />
equazioni di terzo grado. Lo stesso Pacioli, grande divulgatore delle conoscenze matematiche del suo<br />
tempo, considerava il problema della risoluzione delle equazioni di terzo grado arduo come il problema della<br />
quadratura del cerchio. In questo modo si innescò un processo che in poco tempo portò al crollo del muro<br />
del terzo ma anche di quello del quarto grado.<br />
• L’ultima disfida che proponiamo è quella rivolta da Blaise Pascal , nel 1658, a tutti i matematici del tempo<br />
e prevedeva una vincita in denaro. Questa sfida non riguardava l’algebra, ma lo studio delle proprietà della<br />
curva detta cicloide. Molti matematici accettarono la sfida, ma nessuna risposta fu riconosciuta completa<br />
dalla giuria, cosicché il vincitore risultò lo stesso Pascal.<br />
• Dalle storiche dispute tra professionisti della matematica passiamo alle vere e proprie gare di matematica,<br />
che si stanno diffondendo sempre di più, in diverse forme, anche con lo scopo di avvicinare i giovani alla<br />
matematica. Per tutte si possono segnalare , in ordine di “ anzianità”, le Olimpiadi Internazionali della<br />
Matematica, il Kangourou della Matematica, i Campionati Internazionali di Giochi Matematici, il Rally<br />
Matematico Transalpino etc…