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Anno 1 n.1 - <strong>Aprile</strong> <strong>2015</strong><br />
Supplemento al n.4/<strong>2015</strong><br />
di Orizzonte Magazine<br />
fashion, beauty, Shooting, projects & more<br />
Sfila a Milano<br />
la moda fall-winter <strong>2015</strong>-16<br />
SPEKTRE guarda al futuro<br />
Parla il Sales Manager Italia Antonio Marzulli<br />
La cultura in una borsa<br />
Intervista alla stylist Monya Grana
editoriale<br />
sommario<br />
fashion, beauty, Shooting, projects & more<br />
fashion & models<br />
<strong>Fashion</strong>, beauty, shooting,<br />
projects & more<br />
Periodico bimestrale<br />
anno 1 n.1 - <strong>Aprile</strong> <strong>2015</strong><br />
Supplemento al n. 4/<strong>2015</strong> di<br />
Orizzonte Magazine<br />
Reg. trib. di Bari n° 19/2014<br />
Franco Ardito<br />
Direttore Responsabile<br />
Angelo Ferri<br />
Direttore Editoriale<br />
Redazione<br />
via dei Mille, 50/A - 70126 Bari (BA)<br />
tel.: 080 9697552<br />
e-mail: direzione@orizzontemagazine.it<br />
www.orizzontemagazine.it<br />
La collaborazione avviene su invito.<br />
Articoli e materiali non si restituiscono. La Direzione<br />
si riserva di adattare testi, illustrazioni e fotografie<br />
alle esigenze della pubblicazione.<br />
Articoli e immagini vanno inviati per e-mail a: articoli@<br />
orizzontemagazine.it<br />
Gli articoli dovranno pervenire in formato doc o<br />
docx e le immagini in formato jpeg, con una risoluzione<br />
non inferiore a 300 ppi.<br />
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della pubblicazione<br />
può essere riprodotta, rielaborata o diffusa<br />
senza espressa autorizzazione. della Direzione.<br />
Le opinioni espresse negli articoli impegnano solo<br />
gli autori e non coinvolgono né rappresentano il<br />
Ed ecco una nuova rivista di moda, che però<br />
intende essere un po’ diversa dal solito:<br />
<strong>Fashion</strong> & <strong>Model</strong>s infatti guarda al mondo<br />
della moda ma anche a tutto quello che ne<br />
costituisce il contorno: le modelle, gli shooting,<br />
i progetti fotografici, gli eventi.<br />
E anche per quanto riguarda il fashion c’è<br />
modo e modo di parlarne: c’è chi segue<br />
le grosse firme, i Valentino, i Gucci, i Versace,<br />
e c’è poi chi va alla ricerca dei nuovi<br />
talenti, della creatività emergente, delle<br />
nuove idee. Noi siamo orientati verso questa<br />
seconda direzione; pur senza trascurare<br />
gli orientamenti delle grandi firme, che<br />
comunque rappresentano l’ossatura del<br />
fashion targato Made in Italy, intendiamo<br />
rivolgere l’attenzione verso il piccolo che<br />
cresce, verso l’intuizione e la creatività che<br />
si affermano.<br />
<strong>Fashion</strong> & <strong>Model</strong>s vuole guardare con occhio<br />
diverso all’ambiente variegato e articolato<br />
del fashion, leggere gli aspetti meno<br />
noti, ma non meno interessanti, di questo<br />
universo in continua mutazione.<br />
Questa volta abbiamo preso in considerazione<br />
due marchi di successo, partiti in<br />
sordina ma in breve proiettati verso livelli<br />
di mercato sempre più ampi e interessanti.<br />
Sono la dimostrazione che anche nel<br />
fashion tutto può essere possibile.<br />
4sfila a milano la moda fall-winter<br />
<strong>2015</strong>-16<br />
Le tendenze della moda Autunno/<br />
Inverno in mostra nelle sfilate della<br />
<strong>Fashion</strong> Week di Milano.<br />
8la cultura in una borsa.<br />
Intervista alla stylist Monya Grana, produttrice di<br />
borse in cui l’arte e la qualità dei materiali si coniuga<br />
col Made in Italy.<br />
il popolo della street fashion6<br />
Tutta una varia umanità si dispiega per le<br />
strade per mostrarsi e farsi scoprire.<br />
18<br />
aspiranti modelle: il diritto d’immagine<br />
L’importanza del dirito d’immagine e delle sue caratteristi-<br />
2 pensiero della Direzione.<br />
che legali in rapporto all’attività di fotomodella.<br />
3<br />
14<br />
spektre guarda al futuro<br />
Il Sales Manager Italia Antonio Marzulli parla della<br />
rapida crescita sul mercato di questo marchio<br />
che ha conquistato il mercato giovane per i suoi<br />
contenuti moda.
in primo piano<br />
La Settimana della Moda milanese ha appena chiuso i suoi battenti;<br />
attraverso 68 sfilate in 6 giorni, giovani stilisti e grandi nomi della<br />
moda hanno portato in passerella le tendenze fashion del prossimo<br />
Autunno-Inverno.<br />
Innanzi tutto il colore, col quale gli stilisti si sono sbizzarriti, interpretandolo<br />
e combinandolo su piani diversi. Se Iceberg crea istintivi accostamenti<br />
di forme geometriche, Bottega Veneta si sofferma su tonalità intense ma<br />
tranquille, a tratti abbinate a fantasie optical; se Fausto Puglisi crea audaci<br />
accostamenti fra ampie campiture a contrasto, Salvatore Ferragamo cita le<br />
avanguardie artistiche del novecento. Dal suo canto Moschino con i colori<br />
ci gioca, chiamando in causa Gatto Silvestro e Bugs Bunny, mentre Missoni<br />
rivisita i suoi decori attraverso tonalità pastello e I’m Isola Marras riscopre<br />
i tartan scozzesi.<br />
Torna a mostrarsi il rosso scarlatto; Dolce e Gabbana lo propongono attraverso<br />
le rose che caratterizzano una collezione dedicata tutta alla maternità,<br />
Fendi lo adopera nei suoi ampi cappotti e Versace lo utilizza nei suoi capi<br />
con convinzione, come del resto fa anche con verde e giallo. Rose anche<br />
per Francesco Scognamiglio, che però le propone nei toni del rosa antico.<br />
Altro ritorno quello delle gonne lunghe, che vengono riproposte in tutte le<br />
salse; un po’ rinascimentali quelle di Alberta Ferretti, ammiccanti fra disegni<br />
e trasparenze quelle di Genny, leggere e preziose per Etro e con citazioni<br />
ottocentesche per Luisa Beccaria. Sempre lunghe ma destrutturate e quasi<br />
monacali le creazioni di Uma Wang.<br />
Fanno da pendant camicette sblusate e svolazzanti, guarnite di fiocchi morbidi<br />
(Gucci) e ruches (Roberto Cavalli, Bottega Veneta e Antonio Marras,<br />
che le distribuisce lungo il bordo dell’abito, in una rievocazione un po’ retrò<br />
in stile saloon)<br />
Il capo spalla principale resta comunque il cappotto, al quale però si aggiunge<br />
prepotentemente il piumino: abbondante per Ermanno Scervino,<br />
sfila a Milano<br />
la moda<br />
fall-winter <strong>2015</strong>-16<br />
di Elena Conte<br />
L<br />
addirittura oversize per Fendi, mentre Max Mara lo traspone anche sull’abito,<br />
trapuntandolo, e Moschino ne fa un uso esagerato e provocatorio<br />
4 utilizzandolo in total look.<br />
5
il popolo della<br />
street fashion<br />
di Jo Chero<br />
Milano come Venezia, il frenetico carosello della fashion week come la sontuosa<br />
kermesse del carnevale veneziano: nell’uno e nell’altro caso, mentre<br />
nei palazzi deputati si svolgono le liturgie previste dai calendari ufficiali, è<br />
nelle strade che si registra lo spettacolo più intenso e sconvolgente.<br />
E’ di scena la street fashion. Tutta una varia umanità si dispiega per le strade, per<br />
mostrarsi e farsi scoprire: gruppi di fanciulle, ma non solo, che sciamano da una<br />
sfilata all’altra individuando il lato giusto della strada che porti verso gli obiettivi<br />
delle fotocamere; blogger o aspiranti tali, coperte da capi improbabili, magari firmatissimi<br />
ma bizzarri all’inverosimile, che fotografano tutto quello che si muove;<br />
vecchie semiglorie del parterre con la voglia di rinverdire una precaria notorietà.<br />
Lo scopo è comparire, ma per questo bisogna riuscire a catturare lo scatto<br />
dei fotografi, generalmente in attesa dei vip ma che nel frattempo non disdegnano<br />
le mise più interessanti ed eccentriche, anche di chi vip non è. E lo<br />
street style sotto questo aspetto non lascia certo a bocca asciutta: ragazze<br />
che con la neve indossano minigonne, rigorosamente in sandali e senza calze,<br />
mature signore con accessori vintage abbinati a creazioni inattendibili, giovani<br />
chicazzé vestiti delle proprie aspirazioni stilistiche. C’è chi entra ai fashion<br />
show e chi invece indossa il suo abito migliore solo per farsi vedere davanti<br />
alla porta d’ingresso, naturalmente senza accredito, per beccare uno scatto;<br />
basta poco, in fondo, per promuoversi e farsi promuovere.<br />
Il sorriso è d’obbligo, al limite della paresi, e il telefonino, in mano o, più<br />
spesso, all’orecchio è una costante: serve a sottolineare il gran daffare, sinonimo<br />
d’importanza e, quindi, del proprio status di esistenza in vita.<br />
Il popolo della street fashion è ormai questo: un piccolo mondo, molto<br />
autoreferenziale e votato all’estro più spinto per stupire e apparire, che<br />
riempie il quadrilatero meneghino della moda per una settimana; proprio<br />
6 come a Venezia, appunto.<br />
7
intervista<br />
Intervista a<br />
monya grana<br />
La cultura in una borsa<br />
di Fabrizio Capra<br />
Il nostro collaboratore<br />
Fabrizio Capra intervista la<br />
Coco Chanel affermava “La moda passa, L’azienda nasce circa un anno fa: figlia d’imprenditori<br />
siciliani, Monya è molto legata alle<br />
lo stile resta” e lo stile di Monya Grana,<br />
unico e inconfondibile nel suo genere, sue origini sicule e all’incantevole arte barocca<br />
ha tutte le carte in regola per essere destinato che contraddistingue la sua isola. La passione<br />
a restare, nonostante il passare delle mode. per la moda e l’amore per la sua terra la portano<br />
a realizzare qualcosa di veramente unico:<br />
Monya Grana, stilista originaria di Ragusa, ha<br />
presentato in questi giorni a Milano, presso lo delle “ladies bags” caratterizzate dagli splendidi<br />
show room di Manuela Caminada, la sua collezione<br />
di borse per la stagione primavera - estate lazzi gentilizi. Sono borse dove il fascino,<br />
mascheroni che decorano le facciate dei pa-<br />
l’ele-<br />
8 <strong>2015</strong> per il brand luxury Monya Grana Hybla. ganza e la ricchezza del barocco sono esaltati<br />
stilista Monya Grana.<br />
9
dalla qualità dei materiali, dal Made in Italy e<br />
inconfondibile, sottolineato dal mascherone<br />
dalla produzione limitata. “Ho voluto - afferma<br />
“Hybla”. Curato e rifinito in ogni dettaglio, il<br />
la stilista siciliana - creare un prodotto unico ma<br />
modello è dotato di tasca interna e taschino<br />
che allo stesso tempo fosse alla portata di tutti,<br />
per cellulare. Può essere portato a mano o<br />
dove l’arte e la cultura si coniugassero col Made<br />
a spalla grazie alla tracolla amovibile in pelle.<br />
in Italy e con la qualità dei materiali. Ho anche voluto<br />
che il prodotto fosse accessibile a tutti, nono-<br />
versatile, si contraddistingue per la sua parti-<br />
Shopper: accattivante e originale, dal design<br />
stante il costo molto elevato delle materie prime,<br />
colarità e funzionalità, elementi essenziali per<br />
perché l’arte fosse portata in giro da tutti.”<br />
una donna sempre in giro, che ami mettersi<br />
Monya ci tiene a sottolineare la qualità dei<br />
in luce per la propria originalità senza rinunciare<br />
alla comodità. Dotato, oltre che di ta-<br />
materiali delle sue borse: tutti i modelli sono<br />
infatti realizzati in tessuto jacquard con l’immagine<br />
intramata su ciascun lato, rifinite con<br />
pelle con zip e catenella in oro o in argento,<br />
schini interni, anche di pochette amovibile in<br />
morbida pelle di vitello e con gli interni in pelle<br />
e cotone o raso con trame in seta.<br />
da lavoro in una clutch sbarazzina e chic per il<br />
può trasformarsi da pratica borsa da giorno e<br />
Ma torniamo ai mascheroni barocchi: “Si tratta<br />
pomeriggio e la sera.<br />
di arte barocca non solo siciliana - sottolinea la<br />
Classic: modello già presentato nella scorsa<br />
stilista ragusana - ma che si trova in tutta l’Italia.<br />
stagione. Una borsa dall’eleganza quotidiana,<br />
Ho girato molto l’Italia, per scoprire, conoscere, e<br />
classica ma allo stesso tempo dal design creativo,<br />
grazie alla zip che si allunga da un lato<br />
l’idea è sorta da ciò che ho visto in questi viaggi.<br />
I primi mascheroni che ho proposto sono quelli di<br />
e termina in un sottile passante di pelle. Dotato<br />
anch’essa di tasche interne, può essere<br />
Torino (Taur) e di Lucca (Luk), l’ultimo, Hybla, è di<br />
Ragusa; sono simboli che ho riportato nella mia<br />
portata a mano o a spalla grazie alla pratica<br />
terra, la Sicilia, dove ho visto questi mascheroni<br />
tracolla in pelle.<br />
per la prima volta. Sono un pezzo della mia terra,<br />
Le nuove borse sono proposte in tre accoppiamenti<br />
di colori differenti: marrone e giallo oro,<br />
della sua cultura e della sua arte”.<br />
Tre i modelli presentati: “My Bag”, “Shopper”<br />
nero e fucsia, marrone e fucsia; per le “Classic”<br />
e il riproposto “Classic”, quest’ultimo adatto<br />
la tonalità è invece sempre rosso e nero.<br />
sia alla stagione invernale sia a quella estiva.<br />
Chiediamo a Monya Grana quale impatto abbia<br />
avuto questa sua particolare produzione<br />
My Bag è una handbag sofisticata, che esalta<br />
l’eleganza di chi la porta. Un modello raffinato<br />
sulla clientela. “Penso che la mia clientela non<br />
10 e senza tempo, dallo stile classico, autentico,<br />
si aspettasse qualcosa del genere - risponde -<br />
11
Abbinare il barocco, con i suoi lineamenti classici,<br />
a linee più moderne è stato un azzardo; ma è<br />
venuto bene, questo contrasto piace. Ci aspettavamo<br />
un inserimento più lento ma per fortuna<br />
non è stato così”.<br />
Le maschere proposte nella collezione sono<br />
tre: “Taur”, “Luk” e “Hybla”. Taur, il mascherone<br />
torinese, significa indipendenza e audacia,<br />
Luk, proveniente da Lucca, potenza e felicità<br />
mentre l’ultima, Hybla, introdotta in questa<br />
stagione primavera/estate <strong>2015</strong>, è simbolo di<br />
bellezza intramontabile ed è l’emblema della<br />
città di Ragusa, l’antichissima “Hybla Heraia”.<br />
Come mai proprio questi soggetti? Monya<br />
sorride: “Sono precisa e puntigliosa; ho fotografato<br />
centinaia di maschere in tutta Italia ed ho<br />
selezionato quelle che mi hanno colpito di più,<br />
che ho sentito ‘dentro’. Non è stata un’operazione<br />
facile, e ho ancora tanto materiale da selezionare<br />
per il futuro”.<br />
Ma da dove nasce la passione da stilista di<br />
Monya Grana?<br />
“Avevo cinque anni quando con carta, rotolo di<br />
scottex e catenine ho realizzato la mia prima<br />
borsa; giravo per casa pavoneggiandomi davanti<br />
agli specchi. Crescendo, ed essendo anche figlia<br />
di imprenditori, ho fatto di questa mia passione<br />
un’attività, anche per portare in giro la mia terra,<br />
e quello che ho visto girando per l’Italia”.<br />
Quale messaggio, Monya, vuoi trasmettere<br />
con le tue produzioni?<br />
“Vorrei trasmettere il piacere per l’arte, per<br />
qualcosa di vero per cui non c’è mai tempo. Sotto<br />
questo aspetto l’ultimo mascherone, Hybla, è<br />
particolarmente espressivo: ha come significato<br />
la bellezza interna. Ogni cosa ha, dentro, la sua<br />
bellezza, e il mio messaggio è proprio questo: al<br />
di là del tempo la bellezza interna rimane”.<br />
Le foto a corredo del servizio sono di Fabio Testa<br />
e dell’Ufficio Stampa «Monya Grana», curato dalla dott.ssa Anna Pernice<br />
12 13
intervista<br />
spektre<br />
guarda al futuro<br />
Parla il Sales Manager Italia<br />
Antonio Marzulli<br />
Vederli e acquistarli era stato tutt’uno:<br />
erano troppo particolari quegli<br />
occhiali con le stanghette colorate<br />
che Niccolò Pocchini, studente ventiquattrenne<br />
alla Cattolica di Milano in visita a Londra,<br />
aveva scovato su una bancarella di Camden<br />
Town. Stava tornando a casa Niccolò, al termine<br />
della sua vacanza londinese, e quegli occhiali<br />
racchiudevano tutto il senso dell’Inghilterra<br />
e del viaggio che si stava concludendo.<br />
di Franco Ardito<br />
14 Cinque sterline il prezzo, chissà che impres-<br />
esteri, fra i quali spiccano Brasile, India, Cina,<br />
con Antonio Marzulli.<br />
15<br />
sione avrebbero fatto a Milano…<br />
L’impressione, in verità, supera ogni aspettativa:<br />
gli occhiali catturano l’attenzione degli amici,<br />
suscitano curiosità, sollecitano interesse.<br />
Niccolò si accorge che piacciono molto, che<br />
con qualche aggiustamento può nascere un<br />
business interessante, e si lancia nell’impresa.<br />
Nasce così il marchio Spektre, un brand che<br />
in quattro anni raggiunge un fatturato di circa<br />
6 milioni di euro, 4,5 dei quali in 56 paesi<br />
Giappone e Russia.<br />
Un’avventura tutta italiana, in cui è la casualità<br />
a sollecitare le sinapsi di una mente ricettiva,<br />
dando corpo a un business di successo. Per<br />
saperne di più abbiamo incontrato il Sales<br />
Manager Italia della Spektre, Antonio Marzulli,<br />
che segue Niccolò Pocchini dall’inizio della<br />
sua attività.<br />
“Quando ho saputo di quest’impresa - dice -<br />
ho cercato di entrare in contatto con Niccolò;<br />
l’idea mi incuriosiva e affascinava: mi piacciono<br />
le sfide e avrei potuto mettere a disposizione<br />
la mia esperienza ultradecennale nel settore. Ci<br />
sono voluti tre mesi per entrare in contatto con<br />
Pocchini, ma quando ci siamo incontrati ci siamo<br />
capiti subito”.<br />
- E che cosa è accaduto?<br />
“Ne è scaturita una interessante collaborazione,<br />
nell’ambito della quale ho assunto l’incarico di<br />
organizzare e gestire la rete di vendita Italia.<br />
Una struttura snella ed efficiente, composta da<br />
sei agenti in tutto, per un fatturato complessivo<br />
annuo che attualmente ha raggiunto circa 1,6<br />
milioni di euro, ma è in costante crescita.”<br />
- Come può essere stata possibile una crescita<br />
così repentina in così breve tempo?<br />
Il settore dell’occhialeria è dominato da pochi grossi<br />
brand che però, proprio per le loro dimensioni,<br />
hanno la necessità di pianificare sul lungo periodo.<br />
Il titolare della SPEKTRE<br />
Niccolò Pocchini (a sinistra)
Questo comporta una flessibilità limitata, che non<br />
consente loro di reagire prontamente ai mutamenti<br />
del mercato. Un’azienda piccola e dinamica come<br />
la Spektre riesce più facilmente a percepire verso<br />
quale direzione si orientano i gusti del potenziale<br />
cliente, e può adeguarvisi rapidamente.”<br />
- Nel caso specifico qual è stata l’idea vincente?<br />
“Senz’altro le lenti a specchio colorate; è stata<br />
un’idea di Niccolò che ha subito ottenuto i favori<br />
del mercato, tanto da farci diventare leader di<br />
questo segmento, anche rispetto ai grossi brand.”<br />
- Naturalmente la produzione viene realizzata<br />
all’estero.<br />
“Assolutamente no. La produzione Spektre è tutta<br />
made in Italy dall’inizio alla fine; le montature<br />
vengono scelte dai cataloghi di produttori italiani,<br />
in funzione delle previsioni della domanda.”<br />
- Su che cosa si basano queste previsioni?<br />
“Sulle tendenze del fashion, che peraltro si cerca<br />
anche di orientare fornendo le nostre montature<br />
a personaggi del fashion business: da Anna<br />
dello Russo, direttrice di Vogue Japan, ad Aurelio<br />
de Laurentis, produttore cinematografico e Presidente<br />
del Napoli Calcio, dalla fashion blogger<br />
Chiara Ferragni, inserita dalla rivista «Forbes»<br />
fra gli «under 30» più influenti del mondo, a Viviana<br />
Volpicella, nota stylist freelance, anch’essa<br />
proveniente dal mondo di Vogue. Noi diamo loro<br />
gli occhiali, loro li indossano perché sono trendy,<br />
e più li indossano più trendy diventano…”<br />
- Qual è l’orientamento per la prossima stagione?<br />
“L’estate <strong>2015</strong> sarà ancora dominata dallo specchiato colorato; i grossi<br />
brand hanno ormai investito in questa direzione e dovranno spingere<br />
sul mercato. Questo è un settore molto particolare: escluso il primo,<br />
gli altri sono tutti ultimi; lo sforzo perciò consiste nel guardare lontano<br />
e noi ci stiamo già preparando a quello che verrà dopo. Abbiamo già<br />
previsto un tipo di montatura sottile, in metallo leggero; sarà la tendenza<br />
della stagione<br />
successiva.”<br />
A sinistra: il nostro<br />
Direttore intervista<br />
Antonio Marzulli.<br />
In questa pagina<br />
alcuni testimonial<br />
della SPEKTRE<br />
Dall’alto: la fashion<br />
blogger Chiara Ferragni,<br />
il produttore<br />
cinematografico<br />
Aurelio de Laurentis,<br />
Anna Dello<br />
Russo, consulente<br />
creativa di Vogue<br />
Giappone, Viviana<br />
Volpicella, freelance<br />
stylist e direttore<br />
Vogue Brasile.<br />
16 17
consigli professionali<br />
ASPIRANTI MODELLE<br />
il diritto<br />
d’immagine<br />
di Fabrizio Capra<br />
In questo nuovo appuntamento con la rubrica dedicata<br />
alle aspiranti fotomodelle trattiamo un argomento<br />
da tenere in grande considerazione: il DIRITTO<br />
D’IMMAGINE.<br />
Il diritto d’immagine fa parte dei cosiddetti diritti inviolabili<br />
della persona e differisce dai diritti di proprietà intellettuale.<br />
Il primo concetto da tenere presente è che il diritto d’immagine<br />
spetta esclusivamente alla modella come individuo,<br />
e solo lei può concederne l’utilizzo.<br />
Nella sua qualità di diritto personale è: assoluto (opponibile<br />
nei confronti di tutti i consociati), inalienabile (non<br />
può essere ceduto a terzi, nemmeno dietro compenso,<br />
al massimo se ne concede l’utilizzo dietro corrispettivo),<br />
intrasmissibile (si tratta di un diritto che si acquisisce<br />
alla nascita e si perde alla morte, non potendo essere<br />
trasmesso agli eredi), imprescrittibile (non è oggetto di<br />
prescrizione e quindi non si perde se non lo si esercita)<br />
e irrinunciabile (non può essere oggetto nemmeno di<br />
18 19
inuncia volontaria da parte del titolare).<br />
Il diritto d’immagine, quindi, garantisce che la<br />
propria immagine non sia divulgata, esposta o<br />
comunque pubblicata senza consenso e fuori<br />
dai casi previsti dalla legge, ed è ben diverso<br />
dai diritti di proprietà intellettuale (che spettano<br />
a chi realizza un lavoro), inoltre è considerato<br />
fra i dati personali, quindi è tutelato dalla<br />
disciplina della privacy.<br />
Il solo fatto di aver posato, sia<br />
con compenso sia in tf, e aver sottoscritto<br />
una liberatoria che non<br />
specifica nulla in merito, non comporta<br />
la cessione del proprio diritto<br />
d’immagine, che invece deve essere<br />
sempre regolata a parte, negoziando<br />
un corrispettivo per l’uso dell’immagine<br />
a un determinato scopo. Pertanto<br />
quando si valuta se e come utilizzare<br />
una fotografia, non solo si deve considerare<br />
il diritto di chi ha scattato la fotografia,<br />
ma anche quello della persona o delle<br />
persone che vi sono ritratte.<br />
Il diritto d’immagine, soprattutto per chi lavora fatt<br />
e successive modifiche.<br />
In ogni caso esiste un limite generale all’uso<br />
dell’immagine, consistente nel divieto di ledere<br />
l’onore, la reputazione o il decoro della<br />
persona ritratta.<br />
Il diritto d’immagine trova un suo espresso<br />
riconoscimento nel codice civile:<br />
Art. 10. Abuso dell’immagine altrui - Qualora<br />
l’immagine di una persona o dei genitori, del<br />
coniuge o dei figli sia stata esposta o pubblicata<br />
fuori dei casi in cui l’esposizione o<br />
la pubblicazione è dalla legge consentita,<br />
ovvero con pregiudizio al decoro o<br />
alla reputazione della persona stessa<br />
o dei detti congiunti, l’autorità<br />
giudiziaria, su richiesta dell’interessato,<br />
può disporre che cessi<br />
l’abuso, salvo il risarcimento dei<br />
danni.<br />
Inoltre un fondamento costituzionale<br />
relativo alla tutela<br />
dei diritti della personalità è<br />
riscontrabile anche nell’articolo<br />
2 della Costituzione:<br />
nel settore dei media, della comunicazione e delle<br />
o<br />
Art. 2. - La Repubblica rico-<br />
arti in genere, quindi anche della fotografia, va<br />
ben conosciuto e mai sottovalutato. Nel caso di<br />
servizio con compenso, devono essere considerati<br />
sia la prestazione professionale per lo shooting<br />
che i diritti d’immagine. Una modella che<br />
che le<br />
immagini<br />
vengano<br />
utilizzate<br />
per un determinato<br />
modella un ultenosce<br />
e garantisce i diritti<br />
inviolabili dell’uomo, sia come<br />
singolo sia nelle formazioni<br />
sociali ove si svolge<br />
la sua personalità, e richiede l’adempimento dei<br />
posa per un servizio fotografico riceve il com-<br />
scopo<br />
riore compenso per lo sfruttamento dell’imma-<br />
doveri inderogabili di solidarietà politica,<br />
econo-<br />
20 penso stabilito per la realizzazione del servizio; il comporta per la<br />
gine, secondo quanto sancito dalla legge 633/41 mica e sociale.<br />
21
persona ritratta. A questo proposito<br />
- quando il ritratto si riferisce a fatti di interes-<br />
il primo aspetto da affrontare se pubblico o svoltisi in pubblico,<br />
riguarda la forma che deve rivestire<br />
- per fini di giustizia e di polizia.<br />
tale manifestazione di volontà. Ritengo utile ricordare che l’abusiva pubblica-<br />
La normativa vigente non impone<br />
zione dell’immagine altrui determina anche un<br />
alcuna forma specifica per la danno di natura patrimoniale, che va risarcito;<br />
manifestazione del consenso, infatti per l’interessato viene meno la possibilità<br />
potendo essa manifestarsi in<br />
di offrire l’uso della propria immagine per<br />
forma espressa o implicita. Il la pubblicità di prodotti o servizi analoghi, e<br />
consenso implicito è preferibile<br />
comunque possono sorgere difficoltà anche<br />
e consente l’individua-<br />
con riferimento a servizi o prodotti diversi.<br />
zione dei limiti del consenso stesso, sia con Concludiamo con il consueto intervento di Stefania<br />
riferimento ai limiti soggettivi (soggetto a<br />
Merello: “L’argomento è molto complesso e<br />
favore del quale il consenso viene prestato)<br />
articolato. Personalmente ritengo di buon senso,<br />
sia a quelli oggettivi (efficacia limitata ai quando si ha l’occasione di scattare, chiarire sem-<br />
fini per i quali il consenso è stato prestato,<br />
pre prima l’uso che verrà fatto della propria imma-<br />
modalità di divulgazione, estensione gine. Inoltre ogni situazione ha le sue esigenze e<br />
temporale).<br />
specificità. Se posiamo per un workshop piuttosto<br />
Per fare questo, è utile far firmare che per un set pubblicitario, si avranno usi diversi,<br />
I n<br />
un’apposita liberatoria alla persona di le clausole andranno quindi considerate caso per<br />
cui si intende riprendere l’immagine o caso. Con internet e in particolare con i social, il<br />
negoziare un corrispettivo per l’uso rischio che comunque possa venire violata la propria<br />
dell’immagine a un determinato fine.<br />
immagine è molto alto e spesso addirittura<br />
In alcuni casi non è necessario acquisire<br />
incontrollabile. Insomma una tutela assoluta non<br />
il consenso della persona ritratta esiste. Comunque è importante avere a che fare<br />
per poter esporre, riprodurre o fare con persone serie: una buona liberatoria è sempre<br />
un uso commerciale del ritratto: una garanzia per non rovinare la vostra immagine”.<br />
- quando la riproduzione dell’immagine<br />
pratica, prima di esporre,<br />
riprodurre o mettere in commercio<br />
l’immagine di una persona è<br />
è giustificata dalla notorietà della perso-<br />
na ritratta,<br />
- quando il ritratto viene riprodotto per fini<br />
22 necessario ottenere il consenso della<br />
scientifici, didattici o culturali,<br />
Le foto del servizio sono di Angelo Ferri 23
Nuovi Volti all’Orizzonte è un Progetto a servizio completo nell’ambito della moda e della<br />
comunicazione, organizzato e messo a punto dalla Orizzonte <strong>Model</strong> Agency, allo scopo di<br />
reperire nuove figure professionali da inserire nel mondo della moda e della pubblicità.<br />
Il Progetto così si articola:<br />
• Attività di scouting e ricerca di nuovi volti. Per partecipare al progetto è necessario superare<br />
un casting al quale ci si iscrive all’indirizzo: http://www.orizzontemagazine.it/fashion/<br />
iscriviti-a-nuovi-volti/ L’iscrizione è gratuita.<br />
• Al superamento del casting consegue l’iscrizione al Progetto, con prove di scatti liberi e<br />
guidati sia in sala di posa che in esterno, allo scopo d’individuare e valutare le potenzialità<br />
dell’iscritto.<br />
• In caso di giudizio positivo l’iscritto è ammesso al Progetto, con realizzazione del book<br />
e frequenza di un corso professionalizzante teorico pratico di 1° livello, consistente in 10<br />
lezioni da 3 ore ciascuna. La partecipazione al corso è gratuita.<br />
• Il corso culmina con un saggio finale consistente in uno shooting organizzato ad hoc, con<br />
lo scopo di porre in evidenza il livello di professionalità raggiunta.<br />
• Una volta professionalizzati, modelli e modelle vengono inseriti all’interno della Orizzonte<br />
<strong>Model</strong> Agency, che li propone e li rappresenta presso aziende, agenzie di pubblicità ed<br />
eventuali committenti dalla. L’Agenzia organizza anche shooting, eventi e manifestazioni<br />
per curare la promozione dei propri modelli.<br />
Per iscriversi al Progetto Orizzonte <strong>Fashion</strong><br />
http://www.orizzontemagazine.it/fashion/iscriviti-a-nuovi-volti/<br />
L’iscrizione è gratuita<br />
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