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18 // cooperazione<br />

www.ilfriuli.it<br />

Nuovi strumenti per la ripresa<br />

<strong>Il</strong> protocollo anticrisi metterà in campo forme di sostegno per poter ripartire<br />

Aiutare il mondo cooperativo<br />

a crescere e superare il momento<br />

congiunturale sfavorevole.<br />

È questo l’obiettivo di Confcooperative,<br />

che di recente ha siglato un<br />

importante piano anticrisi: “Grazie<br />

al contributo delle Bcc, aderenti attraverso<br />

la loro Federazione – spiega<br />

il presidente di Confcooperative<br />

Udine, Gianpaolo Zamparo – sarà<br />

possibile utilizzare strumenti<br />

per migliorare il rapporto tra<br />

banca e impresa, sostenere<br />

nuovi investimenti produttivi e<br />

ottimizzare il profilo finanzia-<br />

// confartigianato<br />

No al gelato al merluzzo:<br />

artigiani all’attacco di Bruxelles<br />

gelatai artigiani insorgono e<br />

I dicono no a gelati dietetici che<br />

non si sciolgono perché prodotti<br />

con una proteina ottenuta dalla<br />

modifica dei lieviti fermentati<br />

cui sono stati inseriti dei geni del<br />

merluzzo americano. L’allarme lo<br />

lancia il capo categoria dei gelatai<br />

di Confartigianato Udine, Giorgio<br />

Venudo, dopo che l’Ue ha dato l’ok<br />

alla commercializzazione di un gelato<br />

al merluzzo ‘messo a punto’ da<br />

una nota società multinazionale<br />

per – spiega – “mantenerlo particolarmente<br />

morbido e cremoso anche<br />

a temperature molto basse e rallentarne<br />

lo scioglimento, sfruttando<br />

l’effetto ‘antigelo’ delle proteine<br />

presenti nel sangue del merluzzo<br />

ricostruite in laboratorio”.<br />

voglia di prodotto ‘fresco’<br />

“La produzione industriale – aggiunge<br />

Venudo - richiede tempi di<br />

lavorazione, stoccaggio, trasporto,<br />

distribuzione e di vendita assai<br />

lunghi. Per questo, l’industria è alla<br />

costante ricerca di soluzioni che<br />

prevedono l’utilizzo di conservanti<br />

e altri espedienti. Ma il gelato artigianale<br />

tradizionale fatto secondo<br />

l’arte gelatiera italiana, è un pro-<br />

Occorre innovare<br />

e ripensare<br />

il proprio business:<br />

così è garantito<br />

un futuro a lungo<br />

termine per chi<br />

opera nel settore.<br />

Si deve osare!<br />

L‘allarme è scattato dopo che la Ue ha autorizzato la vendita<br />

La categoria<br />

ha ripreso<br />

la ‘filosofia’<br />

tutta italiana<br />

abbinandola<br />

a un sistema<br />

certificato<br />

Gianpaolo<br />

Zamparo<br />

dotto fresco che nasce da prodotti<br />

freschi e che viene consumato in<br />

un lasso di tempo assai breve. Per<br />

la sua conservazione non necessita<br />

quindi di conservanti. Basta e<br />

avanza il freddo”.<br />

“Noi gelatieri di Confartigianato<br />

– prosegue Venudo - abbiamo<br />

ripreso la ‘filosofia’ del gelato<br />

artigianale tradizionale italiano,<br />

accompagnandola a un sistema di<br />

qualità che abbiamo chiamato ‘Artigelato’<br />

e che sarà lanciato a breve.<br />

Con questi presupposti, pensiamo<br />

che il consumatore attento sarà<br />

sempre più motivato a orientarsi<br />

verso un prodotto fresco. Oltre a<br />

ciò allarma un prodotto che non si<br />

scioglie. Chi garantisce che la catena<br />

del freddo sia stata rispettata?<br />

Viene inoltre spontaneo chiedersi:<br />

se questo prodotto non gela e non si<br />

scioglie, è corretto definirlo gelato<br />

o stiamo piuttosto parlando di una<br />

crema congelata?”<br />

In verità, realizzato con proteine<br />

antigelo, questo ‘antigelato’ già<br />

presenta una tara genetica propria<br />

delle caratteristiche del merluzzo,<br />

e riguarda l’etichettatura degli<br />

ingredienti, nella quale non si accenna<br />

minimamente alla presenza<br />

di OGM. Muta come un pesce”.<br />

rio delle cooperative”.<br />

- Qual è lo stato di salute attuale<br />

del ‘pianeta’ cooperativo nostrano?<br />

“<strong>Il</strong> mondo della cooperazione non<br />

è scevro dai problemi che hanno<br />

colpito le imprese, non soltanto<br />

italiane. Ma sono pochi i casi davvero<br />

gravi”.<br />

- Vantaggi e svantaggi del settore<br />

in questo momento?<br />

“Chi saprà superare la crisi, innovando<br />

e ripensando in maniera<br />

diversa il proprio business, sarà in<br />

grado di crearsi un futuro a lungo<br />

termine. Viceversa, chi non avrà<br />

coraggio di osare e mettersi in<br />

discussione difficilmente riuscirà<br />

a svilupparsi”.<br />

realtà di spicco<br />

- Come si pone la provincia di<br />

Udine nel mondo cooperativo sia<br />

su scala regionale, sia nazionale?<br />

“Confcooperative Udine ha raggiunto<br />

una posizione di leadership<br />

nel panorama provinciale, soprattutto<br />

nel settore agricolo. Vantiamo<br />

realtà importanti che sono i<br />

principali operatori nei comparti<br />

lattiero-caseario, vitivinicolo e<br />

nella cerealicoltura”.<br />

- Come organizzazione di categoria,<br />

quali forme di supporto per la<br />

‘base’ state studiando?<br />

“Grazie a personale interno e<br />

consulenti esterni qualificati,<br />

siamo in grado di dare risposte<br />

concrete e immediate a tutti i<br />

bisogni degli imprenditori cooperativi.<br />

Un insieme di servizi<br />

che comprende le più complesse<br />

consulenze in tema di riorganizzazione<br />

aziendale, sviluppo<br />

d’impresa e altro”.<br />

export di qualità<br />

- Progetti per il futuro?<br />

“Nel settore agricolo, grazie<br />

ai tecnici di Fedagri, saranno<br />

sviluppate iniziative per singole<br />

cooperative o di filiera. Ci<br />

sono, inoltre, accordi per l’export<br />

dell’agroalimentare di qualità.<br />

Poi, c’è il progetto Turismo Cooperativo<br />

che già da un po’ di<br />

tempo ha creato un sistema a<br />

rete di cooperative per sviluppare<br />

offerte turistiche nella nostra<br />

Regione”.

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