Autonomismo in banca - Il Friuli
Autonomismo in banca - Il Friuli
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IL MENSILE DELL’ECONOMIA<br />
BUSINESS<br />
Supplemento al numero 36 del 24 settembre 2010<br />
del settimanale il <strong>Friuli</strong> - direttore Giovanni Bertoli<br />
A cura di Rossano Cattivello<br />
ilFRIULI<br />
magaz<strong>in</strong>e<br />
lorenzo Pelizzo<br />
Private label<br />
il modello ProdUttivo PUnta<br />
al raddoPPio <strong>in</strong> Pochi anni<br />
Professioni tecniche<br />
Unione e Patto tra generazioni<br />
Per soPravvivere alla crisi<br />
città da rifare<br />
riqUalificazione Urbana Unica<br />
leva del mercato immobiliare<br />
<strong>Autonomismo</strong> <strong>in</strong> <strong>banca</strong>
Sommario<br />
6<br />
20<br />
34<br />
51<br />
65<br />
78<br />
Supplemento al numero 36<br />
del 24 settembre 2010<br />
del settimanale <strong>Il</strong> <strong>Friuli</strong><br />
direttore Giovanni Bertoli<br />
a cura di Rossano Cattivello<br />
rossano.cattivello@ilfriuli.it<br />
grafica: Vittorio Regatt<strong>in</strong><br />
24 SETTEMBRE 2010<br />
Speciale<br />
Attenti ai gatti e alle volpi<br />
Pronti al raddoppio<br />
Efficienza prima di tutto<br />
Trasparenza tra alleati<br />
Doppio sguardo al mercato<br />
Elogio della sobrietà<br />
società per la pubblicità<br />
5<br />
Sistemi produttivi 20<br />
La ricerca della dignità<br />
Da caserma a fabbrica<br />
<strong>Il</strong> lavoro f<strong>in</strong>isce <strong>in</strong> museo<br />
Industria 30<br />
Piegare tubi è un’arte<br />
Lamiera creativa<br />
Leader <strong>in</strong> ufficio<br />
Tutte le forme della plastica<br />
Marchio alla prova d’appello<br />
Accordi con atenei nel segno del Fare<br />
Cooperative 44<br />
Pronti allo sviluppo<br />
Costruzioni 46<br />
Intervento al cuore<br />
La casa del futuro<br />
Pietra amica dell’ambiente<br />
L’autonomia è di casa<br />
Logistica 54<br />
Mobilità strategica<br />
Svolta v<strong>in</strong>cente<br />
Terziario 60<br />
Software sartoriale<br />
Forum pieno di energia<br />
Sarti della sicurezza<br />
Sbarco <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong><br />
Cosa fare <strong>in</strong> 20km<br />
Salomone il paciere<br />
Pit stop per ripartire<br />
Solidarietà al ribasso<br />
Rubriche 74<br />
Alpe Adria<br />
Meta management<br />
Design<br />
Diritto del lavoro<br />
Fisco<br />
Per la tua pubblicità Euronews Srl<br />
piazza I Maggio, 4 33100 Ud<strong>in</strong>e<br />
tel. 0432 512270<br />
ilFRIULI BUSINESS 3
4 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Gianpietro Benedetti<br />
L<br />
’economia europea corre più del<br />
previsto e l’anno si chiuderà con<br />
un Pil <strong>in</strong> crescita dell’1,5-1,8%,<br />
però con un’<strong>in</strong>flazione equivalente. I<br />
front runners sono Germania, Polonia,<br />
Paesi Bassi. L’Italia è al penultimo<br />
posto, prima della Spagna e dopo la<br />
Francia. La Spagna, però, ha crescita<br />
negativa.<br />
La crescita europea nell’economia<br />
globale, si sa, è al tra<strong>in</strong>o di quella mondiale,<br />
tuttora sp<strong>in</strong>ta dai Paesi Bric, <strong>in</strong><br />
particolare dalla C<strong>in</strong>a. L’economia<br />
degli Stati Uniti cresce, come previsto,<br />
ma con <strong>in</strong>certezze nel breve periodo per<br />
via dei consumi che rimangono contenuti.<br />
La C<strong>in</strong>a e la Germania hanno<br />
un’economia tra<strong>in</strong>ata dall’export, gli<br />
Usa dai consumi: formiche e cicale,<br />
reciprocamente <strong>in</strong>dispensabili. In questo<br />
contesto, l’evoluzione dei mercati<br />
dipenderà ancora molto dalla C<strong>in</strong>a.<br />
La C<strong>in</strong>a ha dichiarato di voler<br />
dim<strong>in</strong>uire da quest’anno l’export e,<br />
per mantenere la crescita, sostituirlo<br />
parzialmente con la domanda <strong>in</strong>terna.<br />
Al momento non ci sono riusciti - o non<br />
hanno voluto - e il Pil c<strong>in</strong>ese rimane<br />
per ben il 60-65% costruito da export.<br />
Ce la faranno l’anno prossimo? È<br />
una decisione che <strong>in</strong>fluenzerà notevomente<br />
la crescita globale.<br />
Va considerato e valutato anche il<br />
fatto che una buona sp<strong>in</strong>ta alla crescita<br />
attuale deriva dal riprist<strong>in</strong>o delle<br />
scorte pressochè azzerate con la crisi<br />
del 2009, sp<strong>in</strong>ta che andrà a esaurirsi.<br />
Per concludere, stimiamo possibile<br />
un calo della domanda a f<strong>in</strong>e anno e<br />
un 2011 tutto sommato simile, nella<br />
media, al 2010. Riteniamo che l’economia<br />
<strong>in</strong> Europa - ma è solo un parere<br />
- si stabilizzerà nel 2012/13 su livelli<br />
del 10-15% <strong>in</strong> meno rispetto al 2007.<br />
In questo scenario, per non impoverire,<br />
va migliorata la competitività. A<br />
tale proposito, alcune considerazioni<br />
sull’Italia. Come sappiamo, attualmente<br />
abbiamo prospettive poco allettanti<br />
sul tema. Negli ultimi due anni<br />
il costo del lavoro è aumentato più<br />
dell’<strong>in</strong>flazione, senza un corrispondente<br />
aumento della produttività. Questa<br />
24 settembre 2010<br />
I cittad<strong>in</strong>i si guard<strong>in</strong>o<br />
dai gatti e dalle volpi<br />
La c<strong>in</strong>a<br />
rimane<br />
tra<strong>in</strong>ante<br />
Bisogna<br />
guardare<br />
ancora alla<br />
domanda<br />
dei Paesi<br />
Bric, mentre<br />
<strong>in</strong> Europa si<br />
ipotizza un<br />
2011 simile<br />
all’anno <strong>in</strong><br />
corso<br />
L’OPINIONE<br />
situazione ostacola l’export, abbassa<br />
il Pil e l’occupazione, dim<strong>in</strong>uisce la<br />
ricchezza del Paese e della gente.<br />
L’op<strong>in</strong>ione pubblica non dovrebbe<br />
perdere l’attenzione sul fatto che le riforme<br />
per modernizzare e liberalizzare<br />
il Paese vanno attuate f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo:<br />
va data cont<strong>in</strong>uità allo sforzo teso<br />
a dim<strong>in</strong>uire e riqualificare la spesa<br />
pubblica e il federalismo fiscale è una<br />
delle leve necessarie; senza riqualificazione<br />
della spesa pubblica, il peso<br />
fiscale su stipendi e aziende non potrà<br />
dim<strong>in</strong>uire, la burocrazia <strong>in</strong> essere non<br />
è sostenibile; vanno rilanciate famiglia<br />
e natalità.<br />
Temi che vanno evidenziati, ribaditi<br />
e perseguiti f<strong>in</strong>o a soluzione. Purtroppo,<br />
le riforme sono ostacolate anche <strong>in</strong><br />
Parlamento da molti che massimizza-<br />
Le riforme sono ostacolate<br />
anche <strong>in</strong> Parlamento da<br />
molti che massimizzano<br />
rendite di posizione<br />
mascherate da ideologie<br />
no rendite di posizione mascherate da<br />
ideologie. Fortunatamente, l’op<strong>in</strong>ione<br />
pubblica si sta rendendo conto che<br />
per migliorare si deve guardare avanti<br />
e che gran parte della soluzione sta <strong>in</strong><br />
una crescita culturale e produttiva.<br />
Qu<strong>in</strong>di, è probabile che, grazie a questa<br />
presa di coscienza, chi ostacola le<br />
riforme non abbia il sopravvento.<br />
Inoltre, la situazione che va del<strong>in</strong>eandosi<br />
porta a rivalutare l’importanza<br />
del manifatturiero, ora riconsiderato<br />
un ‘bene sociale’. Stesso dicasi per<br />
famiglia e natalità.<br />
Per alimentare la speranza con i fatti,<br />
va detto che qualcosa si sta muovendo:<br />
è <strong>in</strong> atto la riduzione dei costi della<br />
struttura dello Stato - ma siamo solo<br />
all’<strong>in</strong>izio - e la riforma della scuola<br />
avanza, pur tra mille difficoltà.<br />
Nella scuola si va riprist<strong>in</strong>ando la<br />
misura dell’impegno di docenti e studenti.<br />
Questa è una delle precondizioni<br />
necessarie per l’utilizzo efficace delle<br />
risorse disponibili, migliorando qualità<br />
e produttività, <strong>in</strong>vece di sprecarle come<br />
oggi <strong>in</strong> rendite di posizione o peggio.<br />
F<strong>in</strong>almente avremo una scuola dove<br />
il merito e le eccellenze di docenti e<br />
studenti potranno emergere ed essere<br />
utilizzate per il bene comune.<br />
Stiamo, altresì, migliorando con<br />
la gestione dell’immigrazione che, a<br />
causa della natalità negativa, rimane<br />
<strong>in</strong>dispensabile, ma che va discipl<strong>in</strong>ata<br />
adeguatamente per evitare distorsioni<br />
di tutti i tipi, a spese dei cittad<strong>in</strong>i e<br />
degli stessi immigrati regolari.<br />
Inf<strong>in</strong>e, risottol<strong>in</strong>eiamo quanto sia<br />
positivo e fondamentale che gran parte<br />
dell’op<strong>in</strong>ione pubblica oggi dist<strong>in</strong>gua<br />
meglio di ieri i “gatti e le volpi” che<br />
ben si sistemano esclusivamente nei<br />
paesi dei balocchi. Da qui l’impegno<br />
di molti per un lieto f<strong>in</strong>e che non li<br />
veda protagonisti.<br />
ilFRIULI BUSINESS 5
Pronti al<br />
raddoppio<br />
<strong>Il</strong> 90% dei consumatori<br />
acquista, almeno una<br />
volta nel corso dell’anno,<br />
prodotti di private label,<br />
ovvero realizzati da un’azienda<br />
per conto terzi, molto<br />
spesso lo stesso distributore<br />
commerciale che vi appone<br />
sulla confezione il proprio<br />
marchio. È un<br />
modello produttivo<br />
oggi consolidato<br />
e che nel<br />
mercato italiano<br />
ha addirittura importanti<br />
spazi di<br />
ulteriore crescita.<br />
Attualmente, <strong>in</strong>fatti,<br />
la sua quota<br />
di mercato nel segmento<br />
dei prodotti confezionati<br />
è del 15%, rispetto a una<br />
media europea del 30% cui<br />
ci stiamo progressivamente<br />
<strong>in</strong>dirizzando. In valore significa<br />
oggi un fetta di mercato<br />
della grande distribuzione<br />
pari a 8 miliardi di euro.<br />
Le referenze complessive<br />
Almeno una<br />
volta all’anno<br />
un consumatore<br />
ogni dieci fa<br />
un acquisto di<br />
questo tipo<br />
evOLuzIOne deLLe vendITe<br />
TIPOLOGIA <strong>in</strong> valore <strong>in</strong> unità<br />
Marca privata + 10,4% + 8,0%<br />
Marche <strong>in</strong>dustriali + 2,4% 0%<br />
Le quOTe dI MercATO<br />
TIPOLOGIA 2005 2009<br />
Marca privata 11,8% 13,6%<br />
Marche <strong>in</strong>dustriali 88,2% 86,4%<br />
Fonte: Osservatorio nazionale marca privata<br />
del private label sono oltre<br />
10mila, ma mediamente <strong>in</strong><br />
un supermercato troviamo<br />
920 referenze di questo tipo,<br />
cresciute nel solo 2009 del 10<br />
per cento, e <strong>in</strong> un ipermercato<br />
addirittura 1.660 referenze.<br />
<strong>Il</strong> prezzo proposto sui<br />
banconi è dell’82% rispetto<br />
alla media del<br />
segmento commerciale,<br />
fattore<br />
che sta attirando<br />
una sempre maggiore<br />
attenzione<br />
da parte dei consumatori.<br />
Non mancano<br />
anche <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong><br />
esempi aziendali che si sono<br />
<strong>in</strong>dirizzati a questo modello<br />
<strong>in</strong>dustriale, specialmente<br />
nel settore alimentare. Le<br />
prospettive di crescita del<br />
settore, comunque, potrebbe<br />
stuzzicare l’<strong>in</strong>teresse di altre<br />
realtà produttive locali alla<br />
ricerca di un rilancio o di<br />
uno sviluppo alternativo.<br />
INCHIESTA<br />
CavalCare la CresCita del private label<br />
Nel largo coNsumo di prodotti coNfezioNati<br />
già oggi la marca privata rappreseNta il<br />
15%, ma la domaNda del mercato Nella<br />
graNde distribuzioNe è destiNata ad<br />
aumeNtare NotevolmeNte Nei prossimi aNNi<br />
6 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
INCHIESTA<br />
Efficienza prima di tutto<br />
Guido Crist<strong>in</strong>i<br />
(Osservatorio<br />
marca privata)<br />
Avvic<strong>in</strong>arsi al mondo del private<br />
label significa, per un’azienda,<br />
essere disponibile a ripensare<br />
la propria organizzazione produttiva,<br />
perché la prima caratteristica per essere<br />
v<strong>in</strong>centi <strong>in</strong> questo modello <strong>in</strong>dustriale è<br />
l’efficienza. L’avvertimento è del coord<strong>in</strong>atore<br />
scientifico dell’Osservatorio nazionale<br />
della marca privata, il professore<br />
universitario all’ateneo di Parma Guido<br />
Crist<strong>in</strong>i. Secondo il docente ord<strong>in</strong>ario<br />
di Market<strong>in</strong>g, <strong>in</strong>fatti, è fondamentale<br />
riuscire a realizzare un prodotto che<br />
deve avere una qualità simile a quelli<br />
di fascia medio-alta di mercato, però a<br />
un prezzo più basso di chi si propone<br />
con un proprio nome commerciale.<br />
Sfida non semplice, ovviamente, ma<br />
che rappresenta oggi il modus vivendi<br />
di numerose aziende.<br />
“Negli ultimi anni – spiega Crist<strong>in</strong>i<br />
- il mercato della marca privata <strong>in</strong><br />
Italia è cresciuto notevolmente e ha<br />
addirittura evidenziato ancora ampi<br />
marg<strong>in</strong>i di crescita. Infatti, nel settore<br />
dei prodotti confezionati oggi il private<br />
label rappresenta il 15%, rispetto a una<br />
media dei Paesi europei più avanzati del<br />
30 per cento”.<br />
I motivi di questo exploit sono diversi.<br />
Innanzitutto, una evoluzione degli stili<br />
di consumo, che hanno portato a valutare<br />
la qualità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca dei prodotti<br />
esposti sui banconi dei supermercati.<br />
Negli ultimi due anni, <strong>in</strong>oltre, ha <strong>in</strong>ciso<br />
notevolmente la questione del ridursi<br />
del potere di acquisto delle famiglie, che<br />
ha così <strong>in</strong>dirizzato sempre più il proprio<br />
gradimento verso segmenti di mercato<br />
<strong>in</strong> cui i prezzi sono <strong>in</strong>feriori anche del<br />
25% rispetto ai tradizionali prodotti di<br />
marca.<br />
“Nel largo consumo oggi per un’azienda<br />
di piccole e medie dimensioni è<br />
difficile riuscire a ritagliarsi uno spazio<br />
adeguato con un proprio brand – cont<strong>in</strong>ua<br />
Crist<strong>in</strong>i – il collo di bottiglia è<br />
spesso rappresentato dalla varietà di<br />
catalogo chiesta dalla grande distribuzione.<br />
Ecco, qu<strong>in</strong>di, che porsi la<br />
questione di produrre per conto di altri<br />
può rappresentare un’opportunità per<br />
rimanere sul mercato”.<br />
24 settembre 2010<br />
“Sono fondamentali contratti con il distributore<br />
duraturi nel tempo, per consentire<br />
all’azienda di sostenere gli <strong>in</strong>vestimenti<br />
per la propria riorganizzazione“<br />
Nascere o diventare private label, però,<br />
non è affatto semplice e immediato.<br />
“Non si può essere copacker soltanto<br />
per saturare gli impianti produttivi oppure<br />
perché ci si ritrova con i magazz<strong>in</strong>i<br />
pieni – avverte il curatore dell’Osservatorio<br />
nazionale -. Bisogna essere molto<br />
efficienti per presentarsi con prodotti<br />
della stessa qualità degli altri, ma a un<br />
prezzo più basso. Per esserlo è necessario<br />
riorganizzare la propria produzione <strong>in</strong><br />
base alle esigenze del cliente-distributore,<br />
<strong>in</strong>dicate nel capitolato del contratto,<br />
che va a puntualizzare i dettagli della<br />
produzione, della qualità del prodotto,<br />
della tempistica, della certificazione e<br />
del packag<strong>in</strong>g”.<br />
L’accordo tra il copacker e il distributore<br />
che appone il proprio marchio entra,<br />
<strong>in</strong>fatti, nei m<strong>in</strong>imi dettagli e sulla loro<br />
base l’azienda produttrice deve impostare<br />
il proprio ciclo <strong>in</strong>dustriale.<br />
Non mancano, comunque, anche realtà<br />
che accanto ai quantativi ord<strong>in</strong>ati dai<br />
propri clienti, affiancano anche produzioni<br />
con un proprio marchio, spesso<br />
CresCITA neI rePArTI<br />
TIPOLOGIA 2008 2009<br />
Drogheria alimentare + 15,9% + 12,7%<br />
Fresco + 22,4% + 13,1%<br />
Bevande + 7,1% + 5,7%<br />
Cura della persona + 7,2% + 8,1%<br />
Cura della casa + 6,2% + 8,2%<br />
Freddo + 8,6% + 8,9%<br />
Ortofrutta + 5,3% + 3,6%<br />
Petcare + 9,5% + 7,8%<br />
Fonte: Osservatorio nazionale marca privata<br />
Guido Crist<strong>in</strong>i,<br />
docente di<br />
Market<strong>in</strong>g<br />
all’Università<br />
di Parma<br />
proposti al consumatore f<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> ambiti<br />
dove non entrano <strong>in</strong> diretta concorrenza<br />
con il marchio del distributore.<br />
Tornando al rapporto tra le parti,<br />
Crist<strong>in</strong>i <strong>in</strong>dica nella durata contrattuale<br />
la maggiore clausola di garanzia<br />
per l’azienda private label e, qu<strong>in</strong>di, la<br />
rotta per una evoluzione sostenibile del<br />
settore nei prossimi anni.<br />
“Bisogna basarsi su accordi pluriennali<br />
– chiarisce – quello tra copacker e distributore<br />
deve essere, cioè, un matrimonio<br />
di lungo term<strong>in</strong>e. Soltanto la sicurezza di<br />
ord<strong>in</strong>i nel tempo consente all’azienda di<br />
realizzare i necessario <strong>in</strong>vestimenti per<br />
la propria riorganizzazione <strong>in</strong>terna. <strong>Il</strong><br />
potere contrattuale che può far pesare<br />
il copacker, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, riguarda il servizio<br />
garantito al cliente. E anche <strong>in</strong> questo<br />
caso conta l’efficienza della propria organizzazione<br />
aziendale”.<br />
Nell’annuale <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e condotta<br />
dall’Osservatorio nazionale si mette<br />
<strong>in</strong> evidenza anche il profilo dell’acquirente<br />
f<strong>in</strong>ale: è razionale e <strong>in</strong>formato,<br />
appartiene a classi reddituali medie,<br />
privilegia durante lo shopp<strong>in</strong>g le formule<br />
moderne, evidenzia una scolarizzazione<br />
medio-alta, <strong>in</strong>izia a essere attento alla<br />
sostenibilità del prodotto e del processo<br />
produttivo, differenzia gli acquisti a livello<br />
di marca <strong>in</strong> relazione alla categoria<br />
di riferimento. È, <strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti, un<br />
identikit dest<strong>in</strong>ato, <strong>in</strong>dubbiamente, a<br />
diffondersi sempre più nell’orizzonte<br />
commerciale.<br />
ilFRIULI BUSINESS 7
INCHIESTA<br />
Trasparenza<br />
tra alleati<br />
Dall’orlo del fallimento,<br />
alla leadership <strong>in</strong> un<br />
segmento del settore<br />
caseario, proprio grazie alla<br />
produzione <strong>in</strong> private label,<br />
che l’ha portata da ultimo a<br />
<strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> una mult<strong>in</strong>azionale<br />
alimentare. Questa la storia<br />
recente del caseificio<br />
Venchiaredo Spa<br />
di Ramuscello di<br />
Sesto al Reghena,<br />
come spiega il suo<br />
amm<strong>in</strong>istratore<br />
delegato Antonio<br />
Pagura.<br />
- Siete nati nel<br />
private label o vi siete<br />
<strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> una seconda<br />
fase e, attualmente,<br />
quanto pesa sul vostro totale<br />
di fatturato?<br />
“L’attività della Cooperativa<br />
Venchiaredo è <strong>in</strong>iziata nel 1968<br />
con la produzione di Montasio,<br />
malga, caciotta, stracch<strong>in</strong>o,<br />
italico, taleggio, ricotta, burro.<br />
Tutta la produzione era<br />
a marchio Venchiaredo. La<br />
marca privata si afferma come<br />
strumento di market<strong>in</strong>g verso<br />
la f<strong>in</strong>e degli Anni ’80. Nel 1988<br />
nascono i ‘Prodotti con amore<br />
Coop’ nel settore dei freschissimi.<br />
Questo passaggio segna l’affermazione<br />
di una formula<br />
quale ‘prodotto a marchio’, che<br />
però nasce nel 1896, quando<br />
l’Unione cooperativa milanese<br />
confezionò un panettone con il<br />
proprio nome garantendo sulla<br />
qualità del prodotto. Prendo a<br />
riferimento la catena di distribuzione<br />
Coop perché è il più<br />
importante cliente di Venchiaredo,<br />
perché è il leader della<br />
distribuzione <strong>in</strong> Italia e perché<br />
è il distributore che segna la più<br />
alta <strong>in</strong>cidenza del ‘prodotto a<br />
marchio’: ben il 22% sul totale<br />
grocery a f<strong>in</strong>e 2009.<br />
A marchio Venchiaredo, <strong>in</strong>vece,<br />
gestiamo una l<strong>in</strong>ea r<strong>in</strong>nova-<br />
ta nel packag<strong>in</strong>g di stracch<strong>in</strong>o<br />
e mozzarella riservata esclusivamente<br />
al territorio friulano”.<br />
- Quali caratteristiche deve<br />
avere un’azienda per essere<br />
competitiva <strong>in</strong> questo settore?<br />
“Quella del rilancio commerciale<br />
di Venchiaredo<br />
Spa è una storia di<br />
grande <strong>in</strong>novazione,<br />
di grande<br />
qualità e<br />
della tenacia necessaria per resistere<br />
e per imporsi. Venchiaredo,<br />
quando tutti sceglievano<br />
di produrre mozzarella, e a<br />
ragion veduta perché il mercato<br />
mondiale della mozzarella è tre<br />
volte quello dello stracch<strong>in</strong>o,<br />
ha scelto di produrre appunto<br />
stracch<strong>in</strong>o, dotandosi dell’impianto<br />
tecnologicamente più<br />
avanzato per garantire il massimo<br />
della qualità, ossia salute<br />
e sicurezza.<br />
La produzione di stracch<strong>in</strong>o<br />
ANTONIO PAGURA<br />
(Venchiaredo Spa)<br />
“<strong>Il</strong> rapporto con il cliente deve essere<br />
impostato sulla reciproca correttezza<br />
e chiarezza di <strong>in</strong>formazione: non<br />
vale il gioco delle tre carte”<br />
è uno dei processi caseari più<br />
difficili e delicati; più delicato<br />
e più difficile del processo di<br />
produzione della mozzarella.<br />
Sono, comunque, produzioni<br />
con una ‘shelf live’ molto breve,<br />
che hanno bisogno di ambienti<br />
condizionati, a pressione <strong>in</strong>terna<br />
e asettici dove il livello di<br />
igiene deve essere garantito e<br />
monitorato costantemente.<br />
Nonostante tutto, gli <strong>in</strong>ci-<br />
denti, come la vicenda della<br />
mozzarella blu, sono sempre<br />
<strong>in</strong> agguato, perché si lavora una<br />
materia prima viva: il latte.<br />
Inf<strong>in</strong>e, la tenacia che è come<br />
il coraggio: se uno non ce l’ha<br />
non se lo può dare”.<br />
- Come va impostato e gestito,<br />
qu<strong>in</strong>di, il rapporto con<br />
i propri clienti?<br />
“Con trasparenza. Tutti conoscono<br />
i problemi di tutti:<br />
l’<strong>in</strong>formazione è diffusa e reperibile.<br />
Tutti sanno quanto<br />
costa la materia prima e quanto<br />
<strong>in</strong>cide sul costo del prodotto, il<br />
costo del personale, l’energia, il<br />
packag<strong>in</strong>g, la logistica; bisogna,<br />
poi, ammortizzare gli impianti<br />
e pagare gli <strong>in</strong>teressi sui debiti.<br />
<strong>Il</strong> nostro cliente sa qual è il<br />
prezzo giusto. La trattativa<br />
commerciale non è il gioco delle<br />
tre carte, né può coprire <strong>in</strong>efficienze;<br />
oggi è pesantemente<br />
condizionata da una situazione<br />
di difficoltà generale che ha sottratto<br />
reddito al consumatore”.<br />
- Avere una l<strong>in</strong>ea di prodotto<br />
con il proprio marchio porta<br />
vantaggi?<br />
“Avere prodotti a proprio marchio<br />
è sicuramente opportuno,<br />
ma costa. La comunicazione<br />
ha un prezzo e non sempre è<br />
efficace. Una campagna pubblicitaria<br />
deve farsi largo <strong>in</strong><br />
mezzo a mille altri messaggi e<br />
deve colpire il consumatore per<br />
conv<strong>in</strong>cerlo a provare.<br />
<strong>Il</strong> prodotto scelto dal consumatore<br />
grazie alla forza del<br />
messaggio e alla riconosciuta<br />
<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca qualità, qu<strong>in</strong>di per la<br />
dist<strong>in</strong>tività che lo caratterizza,<br />
merita sicuramente un premio.<br />
Per raggiungere simili risultati<br />
è necessario un tempo mediolungo<br />
e, qu<strong>in</strong>di, una dotazione<br />
economico f<strong>in</strong>anziaria adeguata”.<br />
- La vostra azienda quale<br />
strategia sta adottando?<br />
“Saturare gli impianti perseguendo<br />
qualità e sicurezza.<br />
Cont<strong>in</strong>uare a sviluppare il mercato<br />
della marca privata che è<br />
un mercato <strong>in</strong> crescita costante;<br />
oggi <strong>in</strong> Italia vale il 15% mentre<br />
<strong>in</strong> Europa vale il 30% circa.<br />
Cont<strong>in</strong>uare nel processo di<br />
<strong>in</strong>novazione, perfezionare il<br />
processo di <strong>in</strong>tegrazione avviato<br />
con l’accordo Venchiaredo-<br />
Emmi, <strong>in</strong>tensificare processi<br />
di <strong>in</strong>ternazionalizzazione per<br />
cogliere tutte le opportunità del<br />
made <strong>in</strong> Italy”.<br />
8 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
La chiave del successo è onorare<br />
i patti. Sembra ovvio, ma la<br />
filiera produzione-commercializzazione<br />
nel caso del private<br />
label deve essere oliata al massimo<br />
e non concedersi sbavature.<br />
È di questa idea Bruno Rossetto,<br />
amm<strong>in</strong>istratore delegato Nuova<br />
Biscotti Crich. Dal maggio 2008 la<br />
Quality Food Group di Martignacco,<br />
azienda anch’essa ultracentenaria e<br />
attiva nei prodotti da forno con il<br />
marchio Delser, fa riferimento alla<br />
Nuova Biscotti Crich Spa di Zenson<br />
di Piave, storica azienda alimentare<br />
anch’essa specializzata nella produzione<br />
di biscotti, wafer e cracker.<br />
Con questa acquisizione il Gruppo<br />
presieduto da Franco Rossetto sale<br />
al secondo posto <strong>in</strong> Italia nel proprio<br />
comparto per capacità produttiva e<br />
sviluppo dei mercati. <strong>Il</strong> giro d’affari<br />
negli ultimi anni è stato di circa 60<br />
milioni di euro, per il 35% realizzati<br />
nei mercati Europei e <strong>in</strong>ternazionali.<br />
- Siete nati nel private label o vi<br />
siete <strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> una seconda fase e<br />
attualmente quanto pesa sul vostro<br />
totale di fatturato?<br />
“Le due aziende sono nate entrambe<br />
con il proprio marchio,<br />
essendo aziende storiche dove<br />
un tempo il private label non era<br />
ancora oggetto di strategie distributive.<br />
La scelta di operare anche<br />
con i marchi della distribuzione<br />
organizzata è nata dalla volontà di<br />
abbracciare quantitativi produttivi<br />
importanti, avendo strutture<br />
e impianti di alta produttività e<br />
tecnologia. Qu<strong>in</strong>di, la scelta del<br />
private label è nata assieme alla<br />
nascita della Grande Distribuzione<br />
Organizzata, tra la f<strong>in</strong>e degli Anni<br />
‘80 e l’<strong>in</strong>izio degli Anni ‘90. <strong>Il</strong> peso<br />
sul fatturato del private label è del<br />
35% per la Crich e del 30% per<br />
la Delser. A quest’ultima vanno<br />
aggiunti anche un 50% di produzione<br />
conto terzi relativamente ai<br />
biscotti per la prima <strong>in</strong>fanzia dove<br />
si è specializzata negli ultimi anni”.<br />
- Quali caratteristiche deve avere<br />
un’azienda per essere competitiva<br />
24 settembre 2010<br />
BRUNO ROSSETTO<br />
(Nuova (<br />
Biscotti Crich)<br />
“L’impegno mantenuto è alla<br />
base del successo, assieme<br />
a qualità del prodotto e a<br />
prezzo competitivo competitivo globale”<br />
<strong>in</strong> questo settore e per non essere<br />
‘schiacciata’ dai propri clienti?<br />
“La competizione nasce dalla<br />
possibilità di dare una qualità di<br />
prodotto a un prezzo competitivo<br />
globale. Per ottenere ciò, vanno utilizzare<br />
materie prime selezionate da<br />
fornitori altrettanto certificati e una<br />
tecnologia di impianti all’avanguardia<br />
che permetta una resa produttiva<br />
importante. Anche la serietà della<br />
gestione ha una importanza sulla<br />
competitività nel dare pronte risposte<br />
a pronte richieste. L’impegno<br />
mantenuto è la base del successo”.<br />
- Come va impostato e gestito,<br />
qu<strong>in</strong>di, il rapporto con i propri<br />
clienti?<br />
“<strong>Il</strong> rapporto con i clienti a seconda<br />
dei casi è gestito <strong>in</strong> tre fasce: clienti<br />
diretti cioè direzionali, clienti che si<br />
appoggiano a broker, clienti tramite<br />
i nostri agenti”.<br />
- Avere una l<strong>in</strong>ea di prodotto con<br />
il proprio marchio è opportuno?<br />
Porta vantaggi?<br />
“Una gamma di prodotti a proprio<br />
marchio è essenzialmente vitale per<br />
un’azienda con capacità produttive<br />
e mire <strong>in</strong>ternazionali come le nostre<br />
due aziende. Senza una gamma di<br />
prodotti, non saremo oggetto di<br />
richieste sia da parte della Grande<br />
Distribuzione, sia da parte di importanti<br />
clienti Italiani ed esteri.<br />
Non tutti scelgono la via del private<br />
label. Solitamente chi è <strong>in</strong>teressato al<br />
private label è <strong>in</strong>teressato solamente<br />
a qualche referenza; referenze che<br />
possono att<strong>in</strong>gere dalla gamma a nostro<br />
marchio presente nei mercati”.<br />
- La vostra azienda quale strategia<br />
sta adottando nel medio<br />
periodo?<br />
“La strategia è quella di conoscere<br />
i mercati, conoscere i nostri concorrenti,<br />
conoscere le esigenze dei vari<br />
popoli, saper comunicare e proporre<br />
quanto è di maggior loro <strong>in</strong>teresse.<br />
Un lavoro quotidiano, questo, che<br />
ci impegna costantemente tutti i<br />
giorni dell’anno per poter guardare<br />
avanti con sempre nuovi stimoli e<br />
r<strong>in</strong>novata fiducia”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 9
Doppio<br />
sguardo<br />
al mercato<br />
Produttore e distributore,<br />
alleati nel private label,<br />
devono entrambi guardare<br />
al mercato e ai suoi orientamenti.<br />
Non esiste una vera e<br />
propria filiera di responsabilità<br />
e di potere, qu<strong>in</strong>di, ma un patto<br />
che vede entrambe le parti attive<br />
e propositive, come spiega<br />
Giuseppe Micucci, direttore<br />
generale del Gruppo Birra Castello.<br />
Questa realtà alimentare<br />
nasce nel 1997, <strong>in</strong>sediandosi<br />
nello stabilimento di San Giorgio<br />
di Nogaro creato al tempo dalla<br />
Moretti prima che il noto marchio<br />
friulano f<strong>in</strong>isse nell’orbita<br />
di una mult<strong>in</strong>azionale. Nel 2006<br />
l’azienda rileva uno degli stabilimenti<br />
storici d’Italia del settore,<br />
ovvero quello di Pedavena <strong>in</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Belluno, arricchendosi<br />
di qualità, know-how e tradizione<br />
birraia. <strong>Il</strong> gruppo è oggi<br />
presente nel mercato con i marchi<br />
Birra Castello e Pedavena, ai<br />
quali recentemente si è aggiunto<br />
Birra Dolomiti, prodotto nato<br />
da un progetto di filiera locale<br />
<strong>in</strong>tegrata, vista la tradizionale<br />
importanza attribuita al territorio,<br />
alle persone e alla qualità<br />
delle materie prime. Vanta un<br />
portafoglio prodotti con l<strong>in</strong>ee<br />
fortemente connotate e dist<strong>in</strong>tive,<br />
caratterizzati dalla tradizione<br />
birraia italiana e dall’elevata<br />
qualità reale e percepita.<br />
- Siete nati nel private label o<br />
vi siete <strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> una seconda<br />
fase e, attualmente, quanto<br />
pesa sul vostro totale di fatturato?<br />
“Le marche private convivono<br />
da sempre <strong>in</strong> modo complementare<br />
con i brand del Gruppo.<br />
La private label per il Gruppo<br />
Castello ha un peso importante<br />
che determ<strong>in</strong>a dei buoni rapporti<br />
con tutte le più importanti<br />
catene distributive <strong>in</strong> Italia”.<br />
- Quali caratteristiche deve<br />
avere un’azienda per essere<br />
INCHIESTA<br />
GIUSEPPE<br />
MICUCCI<br />
(Gruppo Birra<br />
Castello)<br />
La qualità<br />
della private<br />
label vale per<br />
il produttore<br />
quanto per il<br />
distributore,<br />
perché è<br />
ciò che ne<br />
determ<strong>in</strong>a<br />
il successo<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di vendite”<br />
competitiva <strong>in</strong> questo settore e<br />
per non essere ‘schiacciata’ dai<br />
propri clienti?<br />
“Capacità di recepire le esigenze<br />
del cliente <strong>in</strong> modo flessibile e<br />
immediato per poter rispondere<br />
velocemente alle richieste del<br />
mercato, associate a una grande<br />
capacità produttiva e un dipartimento<br />
di ricerca e sviluppo che<br />
sia <strong>in</strong> grado di garantire un prodotto<br />
qualitativamente elevato<br />
e <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con le aspettative del<br />
cliente. La qualità della private<br />
label vale per il produttore quanto<br />
per il distributore, perché è<br />
ciò che ne determ<strong>in</strong>a il successo<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di vendite”.<br />
- Come va impostato e gestito,<br />
qu<strong>in</strong>di, il rapporto con i propri<br />
clienti?<br />
“<strong>Il</strong> rapporto è paritario e si fonda<br />
sulla capacità di entrambi di<br />
seguire i nuovi trend di consumo<br />
e gli scenari competitivi di mercato.<br />
<strong>Il</strong> produttore, <strong>in</strong>oltre, deve<br />
essere propositivo per poter<br />
offrire un supporto all’avanguardia<br />
che consenta di rispondere<br />
anticipatamente a una domanda<br />
<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua evoluzione”.<br />
- Avere una l<strong>in</strong>ea di prodotto<br />
con il proprio marchio è opportuno?<br />
Porta più vantaggi<br />
o svantaggi?<br />
“Nessuno svantaggio: i propri<br />
marchi hanno una vita <strong>in</strong>dipendente<br />
dalla private label e<br />
diventano un’ulteriore testimonianza<br />
di capacità produttiva e<br />
qualitativa elevate, riconoscibili<br />
e dist<strong>in</strong>tive”.<br />
- La vostra azienda quale strategia<br />
sta adottando nel medio<br />
periodo?<br />
“Punta su un cont<strong>in</strong>uo avanzamento<br />
tecnologico e una cont<strong>in</strong>ua<br />
ricerca <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di prodotto<br />
per fornire un supporto efficacie<br />
e capace di trasferire il proprio<br />
know-how produttivo anche nei<br />
progetti ad hoc realizzati per gli<br />
assortimenti dei nostri clienti”.<br />
10 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
Recapiti dei Centri per l’impiego<br />
della Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e<br />
Cluster CPI RECAPITI TELEFONICI FAX MAIL INDIRIZZO<br />
Alto <strong>Friuli</strong><br />
Medio <strong>Friuli</strong><br />
<strong>Friuli</strong> Centrale<br />
Basso <strong>Friuli</strong><br />
CPI Gemona<br />
del <strong>Friuli</strong><br />
0432 981 033 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI Pontebba 0428 90 932 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI Tolmezzo 0433 23 02 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI Codroipo 0432 906 252 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI S.Daniele<br />
del <strong>Friuli</strong><br />
0432 957 248 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI Tarcento 0432 785 397 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI Cividale<br />
del <strong>Friuli</strong><br />
0432 731 451 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
0432 701 125 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
Sportello Manzano 0432 740 644 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
CPI Ud<strong>in</strong>e<br />
CPI Cervignano<br />
del <strong>Friuli</strong><br />
CPI Latisana<br />
Recapiti dei Centri per l'Impiego della Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e<br />
0432 209450 e 209453 <strong>in</strong>fo utenza<br />
0432 209430, 209431 e 209451 <strong>in</strong>fo aziende<br />
0432 209433 e 209460 <strong>in</strong>fo mobilità<br />
0432 209452, 209438 e 209455 ricerca personale<br />
0432 209 410 collocamento obbligatorio aziende<br />
0432 209 412 collocamento obbligatorio lavoratori<br />
0432 209400 central<strong>in</strong>o<br />
0431 388 211 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
0431 50 264 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
0431 59 545 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
Sportello Lignano 0431 427 041 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />
0432<br />
970 315<br />
0428<br />
903 97<br />
0433<br />
405 89<br />
0432<br />
912 710<br />
0432<br />
942 504<br />
0432<br />
784 383<br />
0432<br />
704 672<br />
0432<br />
740 644<br />
0432<br />
209 570<br />
0431<br />
388 288<br />
0431<br />
512 298<br />
0431<br />
427 041<br />
www.prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it/lavoro<br />
cpi.gemona@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.pontebba@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.tolmezzo@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.codroipo@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.sandaniele@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.tarcento@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.cividale@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.manzano@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.ud<strong>in</strong>e@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.cervignano@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.latisana@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
cpi.lignano@prov<strong>in</strong>icia.ud<strong>in</strong>e.it<br />
Via Santa Lucia, 25/27<br />
33013 Gemona del <strong>Friuli</strong><br />
Piazza Garibaldi, 1<br />
33016 Pontebba<br />
Via Matteotti, 19<br />
33028 Tolmezzo<br />
Via Manzoni, 2<br />
33033 Codroipo<br />
Via Ud<strong>in</strong>e, 2<br />
33038 San Daniele<br />
Viale Matteotti, 33<br />
33017 Tarcento<br />
Stretta S. Mart<strong>in</strong>o, 4<br />
33043 Cividale del <strong>Friuli</strong><br />
Via Natisone, 34<br />
33044 Manzano<br />
Viale Duodo, 3<br />
33100 Ud<strong>in</strong>e<br />
Via Ramazzotti, 16<br />
33052 Cervignano del <strong>Friuli</strong><br />
Via Manzoni, 48<br />
33053 Latisana<br />
Viale Europa, 115<br />
33054 Lignano Sabbiadoro<br />
ilFRIULI BUSINESS 11
Dall’esperienza ventennale nel settore<br />
dell’impiantistica elettrica <strong>in</strong>dustriale,<br />
ESED Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g deriva le proprie conoscenze<br />
tecniche e <strong>in</strong>gegneristiche per<br />
la progettazione di impianti fotovoltaici<br />
ed elettrici per complessi abitativi e<br />
<strong>in</strong>dustriali.<br />
L’azienda si fonda sulla professionalità<br />
specifica dei propri tecnici che vengono<br />
costantemente aggiornati sulle nuove<br />
tecnologie e dotati della strumentazione<br />
utile a garantire risposte sempre<br />
adeguate e all’avanguardia nei diversi<br />
settori di <strong>in</strong>tervento.<br />
La sua specializzazione nel fotovoltaico<br />
le permette di seguire tutto l’iter di elaborazione<br />
dei progetti e di fungere nello<br />
stesso tempo da consulente per quanto<br />
riguarda:<br />
• espletamento delle pratiche ENEL<br />
• espletamento pratiche GSE per il riconoscimento<br />
della tariffa <strong>in</strong>centivante.<br />
ESED Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g è <strong>in</strong> grado di trovare la<br />
soluzione impiantistica più efficiente per<br />
sfruttare l’energia proveniente dal sole<br />
e di seguire il proprio committente nelle<br />
pratiche per l’<strong>in</strong>centivazione prevista dal<br />
“conto energia”, che prevede la remunerazione,<br />
da parte del Gestore dei Servizi<br />
Elettrici (GSE), dell’energia elettricaprodotta<br />
dall’impianto per venti anni ad una<br />
tariffa più che doppia del prezzo di quella<br />
che l’utente paga con la fattura ENEL..<br />
<strong>Il</strong> “conto energia” <strong>in</strong>centiva l’energia<br />
prodotta da impianti di piccole, medie<br />
e grandi dimensioni connessi alla rete,<br />
ovvero sia <strong>in</strong> piccole utenze domestiche<br />
che <strong>in</strong> grandi aziende. Inf<strong>in</strong>e ESED Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g,<br />
grazie ad accordi stipulati con<br />
importanti istituti <strong>banca</strong>ri, mette a disposizione<br />
dei propri clienti una serie di<br />
prodotti f<strong>in</strong>anziari esclusivi, a condizioni<br />
particolarmente vantaggiose e specificatamente<br />
rivolte agli impianti fotovoltaici.<br />
ULTIMO ANNO DI INCENTIVI STATALI.<br />
<strong>Il</strong> 2010 sarà l’ultimo anno delle <strong>in</strong>centivazioni<br />
<strong>in</strong> “conto energia”. Infatti si<br />
prevede che già dal 01.01.2010 e forse<br />
anche prima, ci sarà una drastica riduzione<br />
delle tariffe <strong>in</strong>centivanti riconosciute<br />
dal GSE, pertanto quest’anno potrebbe<br />
essere una vera e propria corsa<br />
contro il tempo per garantirsi l’accesso<br />
alle agevolazioni ancora <strong>in</strong> vigore a favore<br />
dei privati e imprese che andranno<br />
a dotarsi di pannelli fotovoltaici.<br />
12 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Elogio della<br />
sobrietà<br />
Lorenzo PeLizzo - Una regione aUtonoma<br />
senza leve f<strong>in</strong>anziarie altrettanto <strong>in</strong>dipendenti<br />
rischia di veder ridimensionata sensibilmente la<br />
sUa specialità; friUlia deve tener fede ai sUoi<br />
pr<strong>in</strong>cipi istitUtivi f<strong>in</strong>alizzati al sostegno e alla<br />
crescita del tessUto prodUttivo regionale,<br />
evitando derive assistenzialistiche o di f<strong>in</strong>anza<br />
specUlativa; la cUltUra friUlana ha consentito di<br />
attenUare le consegUenze della crisi economica;<br />
ciò che mi rammarica di più è vedere nella classe<br />
dirigente il venir meno dell’etica: ecco l’analisi<br />
a 360 gradi di Uno degli Ultimi banchieri locali<br />
24 settembre 2010<br />
IL PERSONAGGIO<br />
Un modello economico è tramontato e si sta creando<br />
uno nuovo, che può guardare al legame con il territorio<br />
e ai valori identitari del <strong>Friuli</strong> per trovare nuovo<br />
slancio. È il pensiero di uno degli ultimi banchieri nostrani,<br />
Lorenzo Pelizzo, nom<strong>in</strong>ato presidente della Banca popolare<br />
di Cividale ad appena 33 anni e da ben 39 anni alla sua guida.<br />
- Rispetto a pochi anni fa, com’è cambiato il rapporto tra<br />
banche e imprese?<br />
“Le banche operano <strong>in</strong> base alla legislazione <strong>banca</strong>ria e alle<br />
disposizioni dell’Autorità di vigilanza. Non si può parlare di un<br />
cambiamento del rapporto tra gli istituti di credito e la clientela,<br />
imprese o privati che siano. Certamente, le grandi banche<br />
hanno adottato e applicato Basilea2, conferendo un rat<strong>in</strong>g alle<br />
imprese e operando di conseguenza, mentre le banche locali si<br />
sono basate più sul rapporto fiduciario, pur non trascurando<br />
le <strong>in</strong>formazioni tecniche. La crisi <strong>in</strong> atto richiede maggiore<br />
attenzione nell’erogazione del credito, un approfondito esame<br />
dei piani di sviluppo aziendali e un dialogo maggiore con<br />
l’imprenditore. Per quanto riguarda il gruppo <strong>banca</strong>rio che<br />
presiedo, il forte legame col territorio e la conoscenza, spesso<br />
storica, delle imprese ci consentono una valutazione più puntuale<br />
che favorisce quel rapporto di fiducia, cui ho accennato”.<br />
- La stretta del credito alle imprese è una lamentela<br />
giustificata?<br />
“Dov’è questa stretta creditizia di cui si parla tanto? Cito<br />
un dato: anche come consigliere dell’Abi posso affermare<br />
che il sistema <strong>banca</strong>rio italiano ha registrato nel 2009 perdite<br />
su crediti per oltre 60 miliardi di euro, praticamente 4<br />
o 5 F<strong>in</strong>anziarie dello Stato. Inoltre, quasi tutti i bilanci delle<br />
banche e le recenti semestrali confermano, se non la crescita,<br />
almeno la tenuta dei volumi degli impieghi. Certamente, c’è<br />
più prudenza nel prestare denaro stante la difficile congiuntura<br />
economica <strong>in</strong> atto. Per quanto riguarda la Popolare di<br />
Cividale, posso dire che registriamo un <strong>in</strong>cremento degli<br />
impieghi a livello di gruppo nel primo semestre di quest’anno,<br />
nonostante il periodo critico”.<br />
- Quale rapporto deve esserci tra politica e banche?<br />
“Tra politica e banche ci deve essere sempre una salutare<br />
separazione dei ruoli e un doveroso rispetto delle diverse funzioni<br />
e competenze. Ogni volta che c’è stata commistione, sono<br />
emerse situazioni negative. Economia e politica sono fattori<br />
decisivi nel governo della società, l’uno non può presc<strong>in</strong>dere<br />
dall’altro pur avendo regole differenti e peculiari. La crescita<br />
armonica di tutte le componenti sociali dovrebbe essere, però,<br />
il comune obiettivo di entrambe. La responsabilità sociale<br />
dell’impresa, ad esempio, è stata il perno dell’agire del credito<br />
popolare, <strong>in</strong> generale, e della Cividale, <strong>in</strong> particolare”.<br />
- Guardando con l’occhio dello storico, perché non si è<br />
riusciti a creare una forte aggregazione <strong>banca</strong>ria regionale,<br />
ma gli istituti locali hanno preso strade diverse?<br />
“Su questo argomento ci sarebbe da scrivere un libro. Se pensiamo<br />
che soltanto f<strong>in</strong>o a vent’anni fa <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia<br />
operava una vent<strong>in</strong>a di banche locali autonome, oltre alle<br />
casse rurali, c’è di che rammaricarsi guardando la situazione di<br />
oggi. Una regione autonoma senza leve f<strong>in</strong>anziarie altrettanto<br />
autonome rischia di veder ridimensionata sensibilmente la sua<br />
specialità. Casse di risparmio da una parte e banche popolari<br />
dall’altra avrebbero dovuto ricercare percorsi di convergenza<br />
tali da non dover cedere ad altri i grandi patrimoni storici e f<strong>in</strong>anziari<br />
che le nostre genti nei secoli sono riuscite, spesso con<br />
enormi sacrifici, a creare. Purtroppo, altre sensibilità hanno<br />
prevalso e si è messo <strong>in</strong> moto un processo di concentrazione<br />
verso i grandi gruppi <strong>banca</strong>ri che localmente ha determ<strong>in</strong>ato<br />
una girandola di <strong>in</strong>segne nuove al posto degli storici marchi<br />
tale da disorientare la stessa utenza.<br />
ilFRIULI BUSINESS 13
Un prodotto<br />
di Qualità<br />
impianto a fanghi attivi - Centro<br />
Commerciale Meduna di Pordenone<br />
Boer Francesco vanta ottant’anni di competenza<br />
nella realizzazione di manufatti <strong>in</strong><br />
cemento ed è <strong>in</strong> grado di offrire un prodotto<br />
con elevati requisiti prestazionali e<br />
soluzioni studiate sulle specifiche esigenze<br />
del Cliente.<br />
La cont<strong>in</strong>ua sperimentazione ha portato<br />
alla implementazione di un aggregato<br />
derivante dal processo di lavorazione<br />
dell’acciaio che, utilizzato <strong>in</strong> sostituzione<br />
dell’<strong>in</strong>erte tradizionale, garantisce un <strong>in</strong>cremento<br />
di resistenza rispetto agli impasti di<br />
calcestruzzo tradizionali. Piani di controllo<br />
<strong>in</strong>terni della produzione e materie prime<br />
certificate e di alta qualità rassicurano il<br />
Cliente nella sua scelta.<br />
disoleatore per acque meteoriche<br />
Questura di Pordenone<br />
Dal 1928... per l’uomo, per l’ambiente<br />
Presente sul mercato dal 1928, boer Group produce<br />
manufatti <strong>in</strong> calcestruzzo per l’edilizia, vasche<br />
monolitiche <strong>in</strong> c.a. di grandi dimensioni e progetta<br />
e realizza impianti per la depurazione delle acque<br />
reflue civili ed <strong>in</strong>dustriali. tra i prodotti di maggior<br />
rilievo annovera impianti di disoleazione, chimicofisici,<br />
a filtrazione, fitodepurazione, biologici a<br />
fanghi attivi. La flessibilità dell’azienda garantisce<br />
<strong>in</strong>oltre di poter soddisfare il cliente <strong>in</strong> tutte le sue<br />
esigenze, realizzando anche manufatti <strong>in</strong> calcestruzzo<br />
su misura. Dal 1985 organizza convegni<br />
e sem<strong>in</strong>ari sull’argomento della depurazione ed ha<br />
pubblicato diversi manuali tecnici con diffusione<br />
sull’<strong>in</strong>tero territorio nazionale. tra le attività anche<br />
la consulenza <strong>in</strong> campo ambientale, la gestione di<br />
impianti di depurazione e il servizio di assistenza<br />
post vendita al cliente.<br />
Settore manufatti <strong>in</strong> cemento<br />
• Vasche monolitiche di grandi dimensioni<br />
• Vasche Imhoff e condensagrassi<br />
• manufatti su misura<br />
• Pozzetti e chius<strong>in</strong>i anche speciali<br />
• Anelli perdenti<br />
• Vasche di contenimento modulari<br />
• manufatti stradali<br />
• materiali per l’edilizia<br />
Settore trattamento acque<br />
• Impianti di prima pioggia<br />
• Disoleatori<br />
• Impianti di disoleazione per piazzali<br />
• Impianti biologici a fanghi attivi<br />
• Impianti a filtro percolatore<br />
• Impianti biologici anaerobici<br />
• Fitodepurazione<br />
• stazioni di sollevamento<br />
• Impianti chimico-fisici<br />
• Colonne di filtrazione a quarzite e carbone attivo<br />
• Progettazione e consulenze ambientali<br />
• studi di fattibilità<br />
• Analisi biologiche<br />
• Analisi chimiche<br />
La bOer GrOUP è da sempre impegnata <strong>in</strong> un’attività<br />
di divulgazione tecnica, realizzando pubblicazioni,<br />
redazionali e convegni anche <strong>in</strong> collaborazione con<br />
Autorità competenti e professionisti del settore.<br />
anno 2010 Convegno sulle acque meteoriche di<br />
dilavamento, caratterizzazione e trattamento presso<br />
la sede ENAIP di Pasian di Prato (UD).<br />
Boer Group srl Via B. Str<strong>in</strong>gher, 14 33084 Cordenons (PN)<br />
Tel. 0434.932284 - 0434.931695 Fax 0434.580341<br />
e-mail: <strong>in</strong>fo@boergroup.it - www.boergroup.it<br />
Soluzioni,<br />
non solo prodotti<br />
trattamento acque meteoriche di dilavamento<br />
piazzale di parcheggio supermercato LIDL<br />
di Prata di Pordenone<br />
La filosofia aziendale che ispira Boer Depurazioni<br />
è orientata alla totale risoluzione<br />
delle problematiche legate alla depurazione<br />
delle acque: la professionalità dei suoi collaboratori<br />
affianca l’utente nell’analisi delle<br />
esigenze, dalla delicata fase di progettazione,<br />
alla realizzazione dell’<strong>in</strong>tervento richiesto<br />
e soprattutto garantisce l’assistenza<br />
post-vendita, alla quale l’azienda dedica<br />
tempo e risorse perché ogni Cliente è un<br />
Cliente speciale.<br />
Gli impianti sono studiati sulle specifiche<br />
esigenze del Cliente cercando un giusto<br />
compromesso tra rendimento depurativo,<br />
impatto ambientale e aspetti gestionali,<br />
sempre nel pieno rispetto delle vigenti<br />
normative di settore.<br />
trattamento chimico-fisico e di filtrazione<br />
- autolavaggio area di servizio H6 di Codroipo<br />
14 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
La Popolare di Cividale ha condotto<br />
la sua battaglia contro questo<br />
fenomeno tutt’altro che <strong>in</strong>eluttabile<br />
ed è ancora autonoma, presente sul<br />
territorio con ulteriori prospettive<br />
di sviluppo”.<br />
- Quale deve essere oggi il ruolo<br />
di <strong>Friuli</strong>a?<br />
“La f<strong>in</strong>anziaria regionale è uno<br />
strumento prezioso al servizio dei<br />
comparti produttivi. Come componente<br />
del consiglio di sorveglianza<br />
seguo con attenzione il confronto<br />
<strong>in</strong> atto sul futuro di <strong>Friuli</strong>a che,<br />
a mio avviso, deve tener fede ai<br />
suoi pr<strong>in</strong>cipi istitutivi f<strong>in</strong>alizzati al<br />
sostegno e alla crescita del tessuto<br />
produttivo regionale, evitando derive<br />
assistenzialistiche o di f<strong>in</strong>anza<br />
speculativa. Ridurre i processi<br />
burocratici <strong>in</strong>terni e sviluppare la<br />
collaborazione con le banche: queste<br />
sono a mio avviso le strade da<br />
percorrere per rilanciarne il ruolo”.<br />
- È favorevole alla completa<br />
privatizzazione di Mediocredito<br />
Fvg?<br />
“<strong>Il</strong> Mediocredito poteva essere il<br />
banco di prova per una forte collaborazione<br />
tra Regione e banche<br />
locali quando fu dismessa la quota<br />
del Tesoro. Qualcuno ci ha provato,<br />
ma anche qui ha prevalso un diverso<br />
orientamento e ora siamo qui a<br />
parlare del futuro di questo istituto.<br />
La Regione ne detiene ancora<br />
la quota di riferimento e spetta,<br />
dunque, a essa def<strong>in</strong>ire e proporre<br />
ruoli e assetti futuri. Temo, però,<br />
che un suo disimpegno <strong>in</strong> questa<br />
<strong>banca</strong> potrebbe pregiudicare la sua<br />
stessa esistenza”.<br />
- I Confidi sono adeguati alle<br />
esigenze delle aziende?<br />
“I Confidi sono stati e sono tuttora<br />
partner preziosi delle banche nel<br />
sostegno alle aziende. Oggi più che<br />
<strong>in</strong> passato possono giocare un ruolo<br />
determ<strong>in</strong>ate al riguardo, purché<br />
vengano adeguatamente dotati di<br />
maggiori mezzi e sappiano anch’essi<br />
rivedere la propria funzionalità<br />
snellendo le procedure, ricercando<br />
dimensioni più consone a livello di<br />
settore, sviluppando utili s<strong>in</strong>ergie<br />
con le stesse banche”.<br />
- Come immag<strong>in</strong>a il suo istituto<br />
tra 3-4 anni?<br />
24 settembre 2010<br />
Un disimpegno<br />
della Regione <strong>in</strong><br />
mediocredito<br />
pregiudica la<br />
sua esistenza”<br />
“Dieci anni fa la Popolare di<br />
Cividale ha fatto un significativo<br />
salto di qualità trasformandosi <strong>in</strong><br />
capogruppo di un gruppo <strong>banca</strong>rio<br />
che cont<strong>in</strong>ua ad articolarsi. In questa<br />
cornice le possibilità di ampliare<br />
l’operatività si sono accresciute e le<br />
partecipazioni <strong>in</strong> essere lo stanno a<br />
dimostrare. La nuova sede centrale<br />
del gruppo <strong>banca</strong>rio che presiedo<br />
si sta concretizzando nella ex area<br />
Italcementi di Cividale grazie a<br />
un poderoso progetto varato dalla<br />
stessa <strong>banca</strong>. Fra tre anni potremo<br />
contare su questo nuovo centro direzionale,<br />
<strong>in</strong> cui troverà ubicazione<br />
anche la sede di Help L<strong>in</strong>e, il callcenter<br />
dell’Istituto centrale della<br />
banche popolari, oggi attivo a San<br />
Giovanni al Natisone. Sarà la ‘vetr<strong>in</strong>a’<br />
di una <strong>banca</strong> sempre più legata<br />
al territorio, <strong>in</strong> fase espansiva e con<br />
un numero di sportelli fortemente<br />
<strong>in</strong>crementato sia <strong>in</strong> regione, sia<br />
nel vic<strong>in</strong>o Veneto, e con un occhio<br />
attento oltre conf<strong>in</strong>e”.<br />
- Quali virtù deve avere un banchiere<br />
di prov<strong>in</strong>cia?<br />
“Le virtù che devono tutti i banchieri:<br />
onestà, forte spirito di osservazione,<br />
lungimiranza, grande<br />
impegno <strong>in</strong> azienda e presenza sul<br />
territorio”.<br />
- Come si riesce a difendere<br />
l’autonomia di un istituto come<br />
il vostro e che ruolo devono giocare<br />
le banche di piccole e medie<br />
dimensioni?<br />
“Noi ci siamo riusciti, <strong>in</strong>nanzitutto,<br />
perché la <strong>banca</strong> è solida<br />
e redditiva; poi perché c’è stata<br />
e c’è una grande consapevolezza<br />
nel consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione<br />
dell’importanza che riveste un istituto<br />
di credito ultracentenario nella<br />
vita di una realtà territoriale come<br />
la nostra; <strong>in</strong> terzo luogo, non è mai<br />
IL PERSONAGGIO<br />
venuta meno la coesione tra soci e<br />
dipendenti nel volere e sostenere<br />
l’autonomia della Cividale, anche<br />
quando eravamo i soli a sostenere<br />
questo valore. Erano <strong>in</strong> molti e ad<br />
alti livelli a richiamare la necessità<br />
della ricerca della grande dimensione<br />
per le aziende di credito italiane.<br />
Si è, cosi, ridimensionato il numero<br />
degli istituti locali salvo, poi, con<br />
l’avvento della crisi f<strong>in</strong>anziaria di<br />
questi anni, riscoprire la preziosa<br />
funzione delle banche di prossimità.<br />
Sono <strong>in</strong> tanti che parlano di<br />
territorialità, ma questa è la parola<br />
meno astratta che ci sia. Senza fatti<br />
concreti il territorio non si accorge<br />
che ci sei o non si riconosce. Basti<br />
pensare a chi ha collocato a piene<br />
mani derivati o titoli spazzatura.<br />
Una <strong>banca</strong> che ha per vocazione<br />
il localismo non se li potrebbe<br />
permettere certi comportamenti”.<br />
- La difesa della cultura friulana,<br />
<strong>in</strong> cui lei è impegnato, ha un nesso<br />
con l’economia?<br />
“Innanzitutto, non parlerei di<br />
difesa, bensì di promozione e<br />
valorizzazione della l<strong>in</strong>gua e della<br />
cultura friulane. La difesa implica<br />
un arretramento o il far fronte a un<br />
attacco. La cultura friulana è più<br />
profonda di quanto si creda e lo<br />
sta a dimostrare lo stesso impatto<br />
della crisi economica sul <strong>Friuli</strong>. Una<br />
certa solidità delle famiglie e la loro<br />
propensione al risparmio lo hanno<br />
reso qui meno critico rispetto ad<br />
altre realtà del Paese. Inoltre, una<br />
coscienza identitaria correttamente<br />
<strong>in</strong>tesa, oltre a non escludere gli altri,<br />
spesso è un fattore di crescita e di<br />
sviluppo. Penso a regioni come<br />
l’Alto Adige, la Valle d’Aosta, la<br />
Catalogna e così via”.<br />
- Come sarà il <strong>Friuli</strong> dopo la crisi<br />
e cosa gli servirà?<br />
Una coscienza<br />
identitaria<br />
è un fattore<br />
di crescita<br />
e sviluppo”<br />
“Che si stia affrontando una<br />
congiuntura sfavorevole è fuor di<br />
dubbio; però, se pensiamo alle crisi<br />
vere e profonde che il <strong>Friuli</strong> a subito<br />
soltanto nell’ultimo secolo, l’uso<br />
della parola crisi alla situazione<br />
attuale appare <strong>in</strong>appropriato. Osserviamo<br />
il numero di abitazioni,<br />
di auto, di telefon<strong>in</strong>i e il livello dei<br />
consumi che <strong>in</strong> generale si registra<br />
nelle nostre famiglie. Obiettivamente,<br />
l’uso così diffuso di questo<br />
vocabolo appare eccessivo. È evidente<br />
che un modello di sviluppo<br />
si è <strong>in</strong>terrotto o ridimensionato<br />
e un approccio più sobrio con la<br />
realtà dovrà essere necessariamente<br />
adottato da tutti, pubblico e privati.<br />
Anzi, ciò è già <strong>in</strong> atto. Auspico che<br />
alle genti del <strong>Friuli</strong> non venga mai<br />
meno quella laboriosità e quella capacità<br />
di risparmiare che le hanno<br />
contraddist<strong>in</strong>te s<strong>in</strong>o a oggi”.<br />
- Diversi componenti della sua<br />
famiglia si sono impegnati <strong>in</strong><br />
politica: ha mai avuto questa tentazione,<br />
ha mai ricevuto proposte<br />
<strong>in</strong> tal senso ed esclude <strong>in</strong> futuro<br />
una sua ‘discesa <strong>in</strong> campo’?<br />
“Si è vero. Mio padre è stato s<strong>in</strong>daco,<br />
senatore e sottosegretario,<br />
mio fratello assessore e presidente<br />
della Prov<strong>in</strong>cia, io stesso sono stato<br />
nei primi Anni ’80 componente<br />
della direzione regionale della Dc.<br />
Più che una tentazione, è una passione<br />
che ho appreso <strong>in</strong> famiglia. A<br />
un certo punto, però, ho preferito<br />
dedicarmi ai crescenti impegni che<br />
richiedeva la presidenza della <strong>banca</strong>,<br />
nonostante molte sollecitazioni<br />
ricevute e diversi <strong>in</strong>viti pervenutimi<br />
negli anni a una ripresa dell’impegno<br />
politico. Guidare una <strong>banca</strong> di<br />
territorio è un’impresa stimolante<br />
e gratificante quando dei positivi<br />
risultati conseguiti ne beneficiano<br />
anche le comunità locali”.<br />
- Molti lamentano un decadimento<br />
della qualità della classe<br />
dirigente, dalla politica all’impresa,<br />
alla f<strong>in</strong>anza: anche lei è di<br />
questo avviso?<br />
“Ciò che mi rammarica di più<br />
è assistere spesso nelle classi dirigenti,<br />
<strong>in</strong> tutti i campi, al venir<br />
meno dell’etica un tempo molto<br />
più riscontrabile che oggigiorno”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 15
16 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Opportunità<br />
d’acciaio<br />
I<br />
mercati azionari tornano a<br />
mostrare il segno positivo<br />
dopo alcune settimane di<br />
ribassi, generati più dai timori<br />
sul ciclo economico delle aree<br />
sviluppate che da possibili shock<br />
esogeni. In Europa la seconda lettura<br />
del Pil <strong>in</strong> area euro per il 2°<br />
trimestre ha confermato la prima<br />
stima di una crescita dell’uno per<br />
cento, dopo lo 0,3% del 1° trimestre.<br />
La variazione annua è stata<br />
rivista al rialzo di due decimi a<br />
1,9%, dopo lo 0,8% del trimestre<br />
precedente. La crescita del Pil<br />
nell’area euro è stata tra<strong>in</strong>ata<br />
dal forte aumento <strong>in</strong> Germania<br />
(+2,2%), mentre Francia (+0,6%)<br />
e Italia (+0,4%) hanno registrato<br />
una crescita più contenuta.<br />
Per quanto concerne le azioni<br />
di società residenti nella nostra<br />
regione, a fronte di un <strong>in</strong>dice <strong>in</strong><br />
contrazione dell’11,43% da <strong>in</strong>izio<br />
anno, solo Eurotech e Generali<br />
sottoperformano, <strong>in</strong> un trend che<br />
Gruppo Banca popolare di cividale<br />
Ha debuttato Lussemburgo Gestioni, la<br />
nuova società lussemburghese di gestione<br />
del risparmio costituita dal Gruppo <strong>banca</strong>rio<br />
Credito Valtell<strong>in</strong>ese e dal Gruppo Banca<br />
Popolare di Cividale. L’operatività della management<br />
company, che fa parte del Gruppo<br />
Creval ed è partecipata al 30% dal Gruppo<br />
Cividale, è <strong>in</strong>iziata il 12 aprile con l’avvio<br />
del mandato alla gestione, promozione e<br />
distribuzione di Aperta Sicav, società di<br />
<strong>in</strong>vestimento a capitale variabile, i cui comparti<br />
sono distribuiti <strong>in</strong> Italia dalle banche<br />
dei due Gruppi.<br />
Con Lussemburgo Gestioni, Creval e<br />
Banca Popolare di Cividale perseguono<br />
l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la loro<br />
struttura di f<strong>in</strong>anza specializzata, dotandosi<br />
di una Società con specificità e competenze<br />
imprese & f<strong>in</strong>anza<br />
FVG <strong>in</strong> Borsa - Le previsioni<br />
di crescita deL piL europeo<br />
sono aL riaLzo, ma è iL<br />
mercato siderurgico ad<br />
aLimentare Le prospettive<br />
di crescita per i titoLi<br />
coLLegati, come danieLi<br />
Rubrica realizzata<br />
<strong>in</strong> collaborazione con<br />
costituita <strong>in</strong> Lussemburgo una management company<br />
Nella regia della gestione del risparmio<br />
24 S ettemB re 2010<br />
vede Danieli ord<strong>in</strong>arie e risparmio<br />
<strong>in</strong> tenuta (se pur negative)<br />
e Agegas e Banca Generali <strong>in</strong><br />
territorio positivo.<br />
In particolare, nell’ultimo mese<br />
il titolo Danieli è cresciuto del<br />
6,80% circa, sp<strong>in</strong>to dal rialzo<br />
del prezzo dell’acciaio che, alla<br />
Borsa di Shangai, cont<strong>in</strong>ua a gua-<br />
dagnare terreno. <strong>Il</strong> movimento<br />
di Danieli <strong>in</strong> Borsa è correlato<br />
a quello dell’acciaio: la società,<br />
<strong>in</strong>fatti, realizza impianti chiavi <strong>in</strong><br />
mano per la produzione siderurgica.<br />
Di particolare rilievo sono<br />
le <strong>in</strong>dicazioni provenienti dalla<br />
C<strong>in</strong>a, considerato che il Paese<br />
asiatico, oltre a essere il primo<br />
<strong>Il</strong> presidente dell’istituto ducale Lorenzo Pelizzo<br />
con l’Ad del Credito Valtell<strong>in</strong>ese Miro Fiordi<br />
produttore al mondo, è anche<br />
il primo acquirente di acciaio<br />
con un quota del 40% a livello<br />
mondiale.<br />
Danieli quota <strong>in</strong> Borsa circa 9<br />
volte gli utili stimati per il 2011,<br />
per cui l’azione può essere considerata<br />
sottovalutata. Le stime<br />
sull’andamento del settore <strong>in</strong>dicano<br />
che, nei primi c<strong>in</strong>que mesi del<br />
2010, la produzione mondiale di<br />
acciaio è stata pari a 586 milioni<br />
di tonnellate, <strong>in</strong> crescita del 30%<br />
rispetto allo stesso periodo del<br />
2009. <strong>Il</strong> trend atteso dal mercato<br />
mondiale sembra, qu<strong>in</strong>di, favorevole<br />
alla società.<br />
focalizzate sulla gestione <strong>in</strong>ternazionale<br />
del risparmio collettivo. L’attività di Lussemburgo<br />
Gestioni, alla quale sono già<br />
affidate masse per oltre 754 milioni di euro,<br />
è supportata da provider locali fortemente<br />
specializzati e da primari asset manager.<br />
“Per noi si tratta di una grande opportunità<br />
– spiegano i vertici degli istituti di credito<br />
– che ci permette di migliorare ulteriormente<br />
il servizio offerto ai nostri <strong>in</strong>vestitori.<br />
L’obiettivo della nuova società sarà quello di<br />
valorizzare e sfruttare al meglio la filosofia<br />
multimanager che cont<strong>in</strong>uerà a caratterizzare<br />
la nostra offerta di prodotti di risparmio<br />
gestito alla clientela . Questo avverrà anche<br />
grazie alle crescenti s<strong>in</strong>ergie con provider e<br />
primari asset manager con i quali la Società<br />
ha avviato la propria attività”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 17
federazione BCC<br />
AttrAverso il modello orgAnizzAtivo del mAndAto congiunto, lA produzione<br />
di AssicurA è cresciutA nel primo semestre AddiritturA del 35,2 per cento<br />
Prodotti azzeccati e gioco di squadra<br />
per allargare la coperta assicurativa<br />
Cresce del 35,2% nel primo<br />
semestre 2010 la produzione<br />
assicurativa lorda gestita<br />
dalle 15 banche di credito cooperativo<br />
del <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia. È un<br />
segnale importante che dimostra<br />
come l’offerta dei prodotti sia assai<br />
gradita dai clienti, con un marg<strong>in</strong>e<br />
di crescita notevole verso le Pmi e<br />
le famiglie. <strong>Il</strong> 90% delle piccole imprese,<br />
<strong>in</strong>fatti, non è assicurata per i<br />
rischi ambientali e<br />
il 14% non ha la<br />
copertura contro<br />
l’e v e n -<br />
Tiziano Portelli<br />
tualità di <strong>in</strong>cendio. Tra le famiglie<br />
italiane, solo il 27,8% ha assicurato<br />
il proprio immobile e appena il 12%<br />
delle prestazioni sanitarie extra<br />
servizio pubblico è garantito da<br />
assicurazione, rispetto per esempio<br />
al 56% <strong>in</strong> Francia.<br />
“Alla luce della recente normativa<br />
Isvap, la nostra società Assicura e<br />
le banche di credito cooperativo<br />
– sottol<strong>in</strong>ea Giorgio M<strong>in</strong>ute, direttore<br />
della Federazione delle Bcc del<br />
Fvg – hanno già <strong>in</strong>iziato a operare<br />
secondo il nuovo modello organizzativo<br />
del ‘mandato congiunto’. Di<br />
converso, miglioreremo sicuramente,<br />
<strong>in</strong> piena s<strong>in</strong>ergia, l’assistenza ai<br />
clienti nella maturazione di scelte<br />
consapevoli <strong>in</strong> materia di assicurazioni<br />
per le famiglie, le aziende, i<br />
titolari delle stesse e i dipendenti”.<br />
imprese & f<strong>in</strong>anza<br />
Presso ognuna delle 15 Bcc, coord<strong>in</strong>ate<br />
dalla Federazione regionale<br />
presieduta da Giuseppe Graffi<br />
Brunoro, operano i ‘referenti assicurativi’<br />
<strong>in</strong> grado di <strong>in</strong>dividuare<br />
i bisogni della clientela e proporre<br />
le migliori soluzioni assicurative,<br />
caso per caso. Assicura, da parte<br />
sua, gestisce i s<strong>in</strong>istri e <strong>in</strong>dividua<br />
sul mercato i prodotti più adeguati<br />
e <strong>in</strong>novativi.<br />
Nel 2009 la massa gestita complessiva<br />
da Assicura, al netto dei riscatti<br />
e scadenze e compresi i prodotti di<br />
previdenza <strong>in</strong>tegrativa, è stata pari a<br />
oltre 183 milioni di euro, <strong>in</strong> crescita<br />
del 15,8% rispetto al 2008. Assicura,<br />
<strong>in</strong>oltre, è riuscita a consolidare il<br />
proprio portafoglio acquisendo<br />
oltre 41 milioni di euro di premi<br />
di nuova produzione, con un<br />
<strong>in</strong>cremento superiore all’87%,<br />
ascrivibile pr<strong>in</strong>cipalmente al<br />
successo riportato nel collocamento<br />
delle polizze<br />
a gestione separata. <strong>Il</strong><br />
totale dei premi rami<br />
vita e danni <strong>in</strong>cassati<br />
nell’anno è stato<br />
pari a 51,8 milioni<br />
di euro.<br />
Società di <strong>in</strong>termediazione<br />
assicurativa multi<br />
mandataria fondata nel 1981, Assicura<br />
è controllata dalla Federazione<br />
regionale e da tutte le 15<br />
Bcc del <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia che,<br />
complessivamente, detengono il<br />
76% del capitale. Gli altri azionisti<br />
sono Confartigianato Ud<strong>in</strong>e, Associazione<br />
Cooperative di Ud<strong>in</strong>e e<br />
Confcooperative Fvg.<br />
“Confidiamo che l’adozione del<br />
nuovo modello – conclude Tiziano<br />
Portelli, neopresidente di Assicura<br />
- permetterà di garantire una<br />
migliore e più consapevole gestione<br />
del rischio ai clienti, quali persone<br />
s<strong>in</strong>gole, cooperative e aziende delle<br />
comunità locali, anche attraverso<br />
l’ampliamento della gamma dei servizi<br />
di <strong>banca</strong>ssicurazione proposti<br />
<strong>in</strong> s<strong>in</strong>ergia tra i due operatori”.<br />
Confidi friuli<br />
entro l’Autunno l’iscrizione di BAncA d’itAliA<br />
Rush f<strong>in</strong>ale per diventare<br />
<strong>in</strong>termediario f<strong>in</strong>anziario<br />
Nel rispetto dei tempi prefissati è stato avviato l’iter f<strong>in</strong>ale per<br />
l’iscrizione di Confidi <strong>Friuli</strong> a <strong>in</strong>termediario f<strong>in</strong>anziario. <strong>Il</strong> consorzio<br />
di garanzie di Ud<strong>in</strong>e ha, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong>oltrato la documentazione per<br />
diventare, nel dettaglio, <strong>in</strong>termediario f<strong>in</strong>anziario ex articolo 107 del<br />
Testo unico <strong>banca</strong>rio. <strong>Il</strong> presidente Enzo Pertoldi annuncia il passaggio<br />
come un grande salto di qualità e responsabilità.<br />
“È un passo determ<strong>in</strong>ante nell’operatività della società – commentano<br />
i presidenti delle categorie <strong>in</strong>teressate, quali Adriano Luci per<br />
Conf<strong>in</strong>dustria, Giovanni Da Pozzo per Confcommercio e Massimo<br />
Paniccia per Api – che conferma la lungimiranza dell’operazione<br />
di fusione tra i Confidi del commercio e dell’<strong>in</strong>dustria nell’ottica<br />
della crescita dimensionale e di un servizio più efficace a vantaggio<br />
degli associati”.<br />
Con la premessa che le banche del<strong>in</strong>eano i modelli di rat<strong>in</strong>g, basandosi<br />
su moduli statistici e andamentali, mentre i Confidi mirano<br />
a fornire un parametro qualitativo basandosi sulla conoscenza<br />
dell’impresa, spiega Pertoldi, Confidi <strong>Friuli</strong> “ha svolto s<strong>in</strong> qui una<br />
funzione di ponte tra le imprese e gli <strong>in</strong>termediari <strong>banca</strong>ri”.<br />
Dal 1º gennaio 2008, data di entrata <strong>in</strong> vigore del nuovo accordo<br />
sul capitale Basilea 2, il ruolo svolto dai Confidi è diventato cruciale<br />
per assicurare una corretta classificazione dei clienti <strong>in</strong> base<br />
al grado di rischiosità e, qu<strong>in</strong>di, del merito creditizio. La Banca<br />
d’Italia ha emanato la normativa secondaria che obbliga i Confidi<br />
più importanti, che rispettano determ<strong>in</strong>ati requisiti patrimoniali e di<br />
volume di attività f<strong>in</strong>anziaria pari a 75 milioni di euro, a divenire <strong>in</strong>termediari<br />
f<strong>in</strong>anziari ex art. 107 del Tub, vigilati dalla Banca d’Italia<br />
stessa; conseguenza fondamentale per l’<strong>in</strong>tero sistema <strong>banca</strong>rio<br />
sarà il m<strong>in</strong>or assorbimento del patrimonio di vigilanza delle banche<br />
con vantaggi per le imprese garantite.<br />
<strong>Il</strong> M<strong>in</strong>istero dell’Economia e F<strong>in</strong>anze ha def<strong>in</strong>ito i criteri di iscrizione.<br />
I requisiti <strong>in</strong>trodotti si riferiscono al volume di attività f<strong>in</strong>anziaria<br />
e ai mezzi patrimoniali. Precisato, appunto, l’importo m<strong>in</strong>imo di<br />
volume di attività f<strong>in</strong>anziaria, la Banca d’Italia stabilisce con proprio<br />
provvedimento gli elementi da prendere <strong>in</strong> considerazione per il<br />
calcolo delle componenti sia dei mezzi patrimoniali, sia dei volumi<br />
di attività f<strong>in</strong>anziaria. Le condizioni quantitative sono accertate con<br />
riferimento ai dati dell’ultimo bilancio approvato e devono essere<br />
mantenute per i sei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio<br />
a cui il bilancio si riferisce. I Confidi, all’atto di iscrizione della<br />
domanda, devono possedere i requisiti prudenziali e organizzativi<br />
stabiliti dalla Banca d’Italia tenendo conto della particolare natura<br />
dell’attività svolta da tali <strong>in</strong>termediari. <strong>Il</strong> Confidi friulano attende,<br />
ora, una risposta entro l’autunno.<br />
18 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 sETTEMBr E 2010
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 19
Sistemi produttivi<br />
La ricerca<br />
della dignità<br />
L’aggregazione tra professionisti è<br />
riconosciuta quale strada <strong>in</strong>evitabile,<br />
ma sono ancora pochi ad<br />
averla <strong>in</strong>trapresa. L’<strong>in</strong>erzia, favorita anche<br />
dagli attuali assetti normativi e di<br />
<strong>in</strong>centivazione, è pericolosissima non<br />
soltanto per gli stessi professionisti, ma<br />
anche per i clienti f<strong>in</strong>ali, come spiega<br />
Erika Livon, presidente del S<strong>in</strong>dacato<br />
<strong>in</strong>terprov<strong>in</strong>ciale <strong>in</strong>gegneri e architetti<br />
liberi professionisti di Ud<strong>in</strong>e Gorizia<br />
e Pordenone (Inars<strong>in</strong>d).<br />
- <strong>Il</strong> pr<strong>in</strong>cipio fas<strong>in</strong> di besoi vale<br />
ancora per i professionisti?<br />
“Vale ancora, nel senso che è molto<br />
diffuso: l’83% dei professionisti tecnici,<br />
su base nazionale, è titolare unico<br />
del suo studio; l’87,8% degli studi è<br />
composto da meno di 3 addetti. È,<br />
però, sempre meno sostenibile, sia da<br />
un punto di vista professionale, sia<br />
da un punto di vista economico. Sul<br />
piano tecnico, <strong>in</strong>fatti, l’ampliamento<br />
dei campi di applicazione (si pensi al<br />
risparmio energetico o alla domotica),<br />
accompagnato dalla proliferazione di<br />
norme tecniche (quali il cont<strong>in</strong>uo evolversi<br />
delle norme sulle zone sismiche<br />
o sugli impianti) e dall’esplosione dei<br />
prodotti e delle tecnologie che offre il<br />
mercato, richiede sempre un maggior<br />
approfondimento e specializzazione<br />
che una persona sola difficilmente riesce<br />
a sostenere <strong>in</strong> toto. Senza contare<br />
il prodursi di norme procedurali, che<br />
richiedono altrettanta attenzione per<br />
non vanificare il proprio lavoro e la<br />
buona riuscita dell’opera. <strong>Il</strong> risultato,<br />
attualmente, è che i professionisti, nel<br />
rimanere ‘s<strong>in</strong>goli’, si sono specializzati:<br />
qu<strong>in</strong>di, c’è l’impiantista, l’architetto, lo<br />
strutturista e via dicendo. <strong>Il</strong> problema<br />
resta il coord<strong>in</strong>amento fra i s<strong>in</strong>goli<br />
specialisti, fondamentale per la buona<br />
riuscita dell’opera.<br />
Rimane, comunque, la sostenibilità<br />
operativa: la complessità tecnica<br />
obbliga il professionista a dotarsi di<br />
strumenti di lavoro, che <strong>in</strong>cidono<br />
pesantemente sulla propria organizzazione<br />
e sul proprio budget. A questo si<br />
aggiunge la necessità di personale non<br />
tecnico e, qu<strong>in</strong>di, non direttamente<br />
produttivo, come segreterie, uffici<br />
Erika Livon,<br />
presidente<br />
di Inars<strong>in</strong>d<br />
Alcuni<br />
strumenti<br />
già esistono,<br />
ma hanno<br />
avuto poco<br />
riscontro<br />
e qu<strong>in</strong>di<br />
vanno<br />
ripensati<br />
commerciali, uffici amm<strong>in</strong>istrativi, per<br />
rimanere su un mercato sempre più<br />
competitivo e aperto, <strong>in</strong> cui ha un peso<br />
significativo la capacità di ‘procacciarsi’<br />
clienti e l’organizzazione dello<br />
studio, stando attenti anche a tutti gli<br />
aspetti gestionali e fiscali che consentano<br />
la sopravvivenza della propria<br />
attività. Questo appesantimento delle<br />
strutture comporta maggiori costi di<br />
gestione, che però si scontrano con la<br />
necessità di scontare i propri onorari<br />
per riuscire a sopravvivere alla concorrenza<br />
selvaggia sviluppatasi negli<br />
ultimi anni a partire dall’abolizione dei<br />
m<strong>in</strong>imi tariffari, cui la nostra categoria<br />
ha reagito <strong>in</strong> maniera convulsa, perdendo<br />
spesso di vista le priorità della<br />
professione e spesso anche la propria<br />
dignità”.<br />
- Come può evolversi l’esercizio della<br />
professione <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i associati?<br />
Professionisti tecnici<br />
L’aggregazione <strong>in</strong>terdiscipL<strong>in</strong>are<br />
è L’unica strada per uscire<br />
daLLe secche deLLa crisi<br />
economica, ma è fondamentaLe<br />
un patto tra generazioni<br />
“La strada, chiaramente, è quella<br />
della formazione di studi associati<br />
o di società di <strong>in</strong>gegneria. Occorre,<br />
però, che negli stessi prevalga sempre<br />
la componente tecnica, <strong>in</strong> maniera<br />
da preservare la peculiarità, comune<br />
a tutte le professioni <strong>in</strong>tellettuali, per<br />
cui lo scopo dell’attività non è tanto il<br />
produrre utile, quanto dare un servizio<br />
alla comunità e garantire la qualità<br />
dell’operato. <strong>Il</strong> mestiere di <strong>in</strong>gegnere e<br />
architetto, <strong>in</strong>fatti, deve per prima cosa<br />
assicurare il proprio committente sulla<br />
sicurezza e funzionalità dell’opera che<br />
si va a realizzare.<br />
Diciamo che il percorso va affrontato<br />
per lo meno su due fronti: uno è quello<br />
della mentalità dei professionisti, che<br />
devono imparare a gestire il confronto<br />
con altri colleghi <strong>in</strong> maniera armonica<br />
superando personalismi spesso<br />
ancora presenti; l’altro è comunque<br />
istituzionale.<br />
In realtà, alcuni strumenti già esistono.<br />
Nei lavori pubblici c’è la possibilità<br />
di costituire ‘associazioni temporanee’<br />
che vedono l’aggregarsi di più studi<br />
specificatamente per un s<strong>in</strong>golo lavoro,<br />
ma spesso dietro queste forme non<br />
si cela una vera e propria collaborazione:<br />
<strong>in</strong>fatti, simili associazioni si<br />
formano <strong>in</strong> base ai requisiti richiesti<br />
dalle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche per la<br />
partecipazione alle gare, co<strong>in</strong>volgendo<br />
disparati soggetti, che però poi non<br />
entrano nel merito dello svolgimento<br />
delle prestazioni. In questo caso le<br />
organizzazioni restano, comunque,<br />
separate. La norma nazionale prevede,<br />
<strong>in</strong>oltre, la possibilità di costituzione di<br />
consorzi, ma non ha avuto molto successo.<br />
Anche la nostra Regione qualche<br />
anno fa si era mossa con una legge di<br />
<strong>in</strong>centivazione all’aggregazione, ma<br />
le domande di contributo sono state<br />
quasi nulle. Probabilmente, qu<strong>in</strong>di,<br />
gli strumenti vanno ripensati: forse la<br />
strada più efficace è che il legislatore<br />
affronti i problemi della categoria,<br />
spesso <strong>in</strong>ascoltata, riconoscendo<br />
alla nostra realtà produttiva le stesse<br />
facilitazioni fiscali che ha già elargito<br />
<strong>in</strong> altri campi per l’aggregazione delle<br />
unità operative.<br />
20 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
A.E.S. ENGINEERING S.R.L.<br />
VIA EUROPA 11 - Fraz. Carpacco<br />
33030 DIGNANO (UD)<br />
Tel. e Fax: 0432 956786<br />
24 settembre 2010<br />
L’AMBIENTE E LE RISORSE ENERGETICHE<br />
La A.E.S. eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g è il risultato dell’unione di 3 professionisti che,<br />
lavorando nel settore impiantistico, hanno trovato un punto comune<br />
nell’<strong>in</strong>teresse verso le fonti alternative di energia.<br />
Le competenze <strong>in</strong>dividuali e sopratutto lìesperienza già accumulata negli<br />
anni hanno permesso di costituire una società operativamente flessibile<br />
e tecnologicamente al passo con i tempi.<br />
Uno degli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali della A.E.S. eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g è di operare nel<br />
settore delle energie alternative mantenendo comunque sempre un<br />
occhio al mercato degli impianti tradizionali. La sua operatività riguarda<br />
sia la progettazione che l’<strong>in</strong>stallazione degli impianti nonchè la manutenzione<br />
degli stessi.<br />
La A.E.S. eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g si prefigge <strong>in</strong>oltre di rendere, gli impianti tecnologicamente<br />
avanzati, accessibili economicamente a tutti. Solo una grande<br />
consapevolezza nella coscienza di tutti permetterà alle generazioni future<br />
di vivere e non di sopravvivere <strong>in</strong> un pianeta completamente deturpato.<br />
COMPETENZE<br />
• PROGETTAZIONE E MANAGEMENT<br />
- Impianti elettrici<br />
- Impianti meccanici<br />
- Impianti d’automazione<br />
• ESPERIENZA<br />
- Impianti elettrici di distribuzione e trasformazione<br />
- Impianti fotovoltaici<br />
- Impianti eolici<br />
- Impianti di climatizzazione<br />
- Impianti di riscaldamento<br />
- Impianti di raffredamento<br />
- Impianti gas<br />
- Impianti per trattamento acque<br />
- Impianti ant<strong>in</strong>cendio<br />
- Impianti di regolazione<br />
- Sistemi di gestione e supervisione impianti<br />
ilFRIULI BUSINESS 21
Sistemi produttivi<br />
Anche gli istituti <strong>banca</strong>ri, per<br />
esempio, ne hanno beneficiato”.<br />
- A cosa bisogna, però, r<strong>in</strong>unciare?<br />
“Penso che <strong>in</strong> realtà le r<strong>in</strong>unce<br />
siano veramente poche. L’aggregazione,<br />
<strong>in</strong>fatti, più efficace è quella<br />
fra specialisti di vari settori, <strong>in</strong> maniera<br />
da assicurare al committente<br />
che il servizio fornito sia completo<br />
e <strong>in</strong>tegrato <strong>in</strong> tutte le sue parti;<br />
cosa che si può ottenere solo con<br />
una consolidata e giornaliera collaborazione<br />
fra i professionisti. In<br />
questo modo, sicuramente, l’utente<br />
f<strong>in</strong>ale ha solo vantaggi; d’altro canto<br />
ogni professionista mantiene la<br />
paternità delle scelte nel proprio<br />
ambito, paternità sancita del resto<br />
dalla firma del progetto che comporta<br />
responsabilità specifiche e<br />
importanti. I problemi possono<br />
nascere dalla diversa visione di<br />
gestione delle strutture, ma se c’è<br />
<strong>in</strong>tesa nel lavorare assieme sui<br />
progetti, credo che si possa agevolmente<br />
trovare accordi anche<br />
sul piano amm<strong>in</strong>istrativo”.<br />
- Come si sta diffondendo <strong>in</strong><br />
<strong>Friuli</strong> Venezia Giulia questa<br />
nuova mentalità?<br />
“L’impressione è che i professionisti<br />
si stiano rendendo conto<br />
della situazione, ma che ci sia<br />
una certa <strong>in</strong>erzia nel mettersi <strong>in</strong><br />
moto. Molti ‘anziani’ sono sensibili<br />
all’argomento, ma avendo già studi<br />
avviati alle spalle sono restii a ripensare<br />
la propria organizzazione;<br />
qualcuno, raro, <strong>in</strong> un certo senso<br />
pioniere, ha da pr<strong>in</strong>cipio affrontato<br />
il problema puntando a costituire<br />
studi associati <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>ari. In<br />
un certo senso per i ‘giovani’ è più<br />
facile: dovendo partire da zero,<br />
farlo <strong>in</strong> compagnia può essere vantaggioso,<br />
se non altro per dividere i<br />
costi di start up. Inoltre, essendosi<br />
formati oggi, danno per scontato<br />
la necessità della specializzazione<br />
e, qu<strong>in</strong>di, escludono a priori la<br />
possibilità di essere un factotum.<br />
Certamente, per loro non è facile<br />
fondare e portare avanti dal nulla<br />
strutture complesse, tanto più<br />
che per entrare nella nostra professione<br />
occorre avere alle spalle<br />
un certo curriculum e una certa<br />
esperienza.<br />
Quello che servirebbe, <strong>in</strong> realtà,<br />
è una specie di ‘patto <strong>in</strong>tergenerazionale’.<br />
Succede, <strong>in</strong>fatti, che<br />
spesso lo studio professionale,<br />
proprio per il suo identificarsi con<br />
il titolare unico, muoia con il ritiro<br />
dall’attività del professionista, perdendo<br />
il bagaglio di esperienza da<br />
questo accumulato. D’altro canto,<br />
come detto, i giovani hanno sete<br />
di esperienza e hanno bisogno<br />
di completare una formazione<br />
universitaria che non è sufficiente<br />
ad affrontare il mondo del lavoro<br />
e la richiesta di professionalità del<br />
mercato. Penso che l’ideale sarebbe<br />
riuscire a creare meccanismi, nel<br />
rispetto naturalmente delle capacità<br />
e aspettative di ognuno, per<br />
cui strutture già avviate possano<br />
svilupparsi sotto la guida di un<br />
anziano che coord<strong>in</strong>i un gruppo di<br />
giovani specialisti, cui man mano<br />
passare competenze e attività.<br />
La domanda, però, mi permette<br />
di sollevare anche un’altra questione,<br />
relativa alla concezione di<br />
‘giovane’: a oggi un <strong>in</strong>gegnere o<br />
architetto di 40-50 anni, che può<br />
ormai vantare un’esperienza ultradecennale,<br />
tanto che la legge gli<br />
riconosce la possibilità di ricoprire<br />
ruoli di alta responsabilità quali<br />
collaudatore o direttore tecnico<br />
di società d’<strong>in</strong>gegneria, si sente<br />
<strong>in</strong>dicare come giovane sia da professionisti<br />
di 70-80 anni ancora<br />
capaci di essere <strong>in</strong> piena attività,<br />
22 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Oggi un <strong>in</strong>gegnere o un architetto di 40<br />
anni, pur con una lunga esperienza alle<br />
spalle e con importanti responsabilità,<br />
cont<strong>in</strong>ua a essere considerato un ‘giovane’:<br />
è un problema comune a tutta la società<br />
24 settembre 2010<br />
ma anche dalla stessa società.<br />
Penso sia anche questo un punto<br />
sul quale riflettere, anche perché<br />
comune ad altri settori della società<br />
friulana e italiana <strong>in</strong> genere”.<br />
- Quali sono gli obiettivi prioritari<br />
della vostra organizzazione<br />
s<strong>in</strong>dacale di rappresentanza?<br />
“Mi preme sottol<strong>in</strong>eare che la<br />
funzione della nostra organizzazione<br />
è, sostanzialmente, diversa<br />
da quella degli Ord<strong>in</strong>i professionali<br />
di Ingegneri e Architetti, a<br />
partire dalla relativa costituzione.<br />
Gli Ord<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>fatti, sono organi<br />
istituzionali, emanazione del M<strong>in</strong>istero<br />
di Giustizia, con funzione<br />
da garante della qualità dell’opera<br />
dei propri iscritti, fra cui si contano,<br />
tra l’altro <strong>in</strong> maggioranza,<br />
dipendenti pubblici e privati.<br />
L’iscrizione agli Ord<strong>in</strong>i è, tra l’altro,<br />
obbligatoria per poter apporre<br />
la propria firma su un progetto,<br />
<strong>in</strong> maniera proprio da tutelare il<br />
committente.<br />
<strong>Il</strong> s<strong>in</strong>dacato, ad adesione volontaria,<br />
si pone, <strong>in</strong>vece, come<br />
parte sociale e rappresenta i soli<br />
liberi professionisti. Come tale è<br />
deputato a dialogare con le parti<br />
sociali e politiche, nonché a esercitare<br />
quelle attività di sostegno e<br />
assistenza che possono agevolare<br />
l’attività dei propri iscritti.<br />
Obiettivo pr<strong>in</strong>cipe è, naturalmente,<br />
quello di attivarsi aff<strong>in</strong>ché<br />
i liberi professionisti siano messi<br />
nelle condizioni di esercitare al<br />
meglio la propria attività, nell’<strong>in</strong>teresse<br />
loro ma anche della collettività.<br />
Diciamo che, anche nella nostra<br />
realtà s<strong>in</strong>dacale, ci scontriamo con<br />
la mancanza di associativismo<br />
propria della nostra categoria; il<br />
‘fas<strong>in</strong> di besoi’ riguarda anche la<br />
categoria nel suo complesso che,<br />
come testimoniato dall’assenza di<br />
scioperi o azioni eclatanti, pensa<br />
più all’operatività quotidiana,<br />
piuttosto che ad adoperarsi per la<br />
tutela degli <strong>in</strong>teressi di categoria.<br />
Per questo il Congresso nazionale<br />
che si è svolto a Tavagnacco a<br />
giugno è stato una tappa importante<br />
e un’utile occasione d’<strong>in</strong>contro<br />
per sensibilizzare sia i professionisti,<br />
sia il mondo politico e sociale su<br />
una situazione che per molti versi<br />
non è più sostenibile.<br />
ilFRIULI BUSINESS 23
Sistemi produttivi<br />
Crediamo che questo, comunque,<br />
sia il modus operandi che ci<br />
caratterizza e deve cont<strong>in</strong>uare a<br />
caratterizzarci: è la strada del dialogo<br />
e del confronto, con proposte<br />
concrete che possano essere condivise<br />
anche dalle nostre controparti.<br />
A tal f<strong>in</strong>e, ci stiamo muovendo su<br />
vari fronti. <strong>Il</strong> primo punto, più a<br />
carattere <strong>in</strong>terno, è quello di sensibilizzare<br />
e formare i professionisti<br />
sul piano amm<strong>in</strong>istrativo e gestionale,<br />
<strong>in</strong> maniera che siano <strong>in</strong> grado,<br />
come detto anche <strong>in</strong> precedenza, di<br />
affrontare il mercato odierno.<br />
All’esterno vogliamo attivare una<br />
più stretta collaborazione con le<br />
istituzioni, <strong>in</strong> primis regionali, <strong>in</strong><br />
maniera da rendere più efficace<br />
e agevole la buona riuscita <strong>in</strong><br />
tempi brevi delle opere pubbliche<br />
e private. Infatti, si sono ormai<br />
accumulate e sovrapposte norme<br />
e procedure non sempre agevoli<br />
né per noi professionisti né per i<br />
committenti.<br />
Le amm<strong>in</strong>istrazioni, per esempio,<br />
sono <strong>in</strong> difficoltà nel gestire<br />
i lavori pubblici perché, oltre<br />
a non avere strutture tecniche<br />
Le stesse amm<strong>in</strong>istrazioni sono <strong>in</strong> difficoltà<br />
nel gestire i lavori pubblici perché, oltre a<br />
non avere strutture tecniche adeguatamente<br />
formate, non c’è chiarezza nell’applicazione<br />
delle norme statali e regionali e non vi è un<br />
ente centrale che possa dare chiarimenti<br />
adeguatamente formate, non c’è<br />
chiarezza nell’applicazione delle<br />
norme statali e regionali e non vi<br />
è un ente centrale che possa dare<br />
chiarimenti; ci sarebbe qu<strong>in</strong>di la<br />
necessità di potenziare un ente<br />
come l’Osservatorio regionale sui<br />
lavori pubblici, istituito ma poi<br />
di fatto abbandonato, che possa<br />
fare da collettore delle richieste<br />
e da coord<strong>in</strong>atore delle attività<br />
pratiche; naturalmente anche con<br />
il supporto di tavoli di lavoro <strong>in</strong> cui<br />
co<strong>in</strong>volgere le parti <strong>in</strong> causa, per le<br />
quali il nostro s<strong>in</strong>dacato ha dato la<br />
propria disponibilità<br />
Si sta, poi, verificando un appesantimento<br />
delle procedure<br />
burocratiche per la realizzazione<br />
delle opere che si traducono <strong>in</strong><br />
aumento di tempi e costi: si pensi<br />
per esempio che il Comune di<br />
Ud<strong>in</strong>e, appoggiandosi all’Agenzia<br />
Prov<strong>in</strong>ciale per l’Energia, obbliga<br />
alla verifica dei parametri energetici<br />
secondo un protocollo, diverso<br />
tra l’altro da quello regionale, che<br />
richiede l’acquisto di uno specifico<br />
software privato; oppure l’entrata <strong>in</strong><br />
vigore, <strong>in</strong> assenza del regolamento<br />
attuativo, delle nuove norme <strong>in</strong><br />
materia di verifica antisismica che<br />
prevede la verifica obbligatoria da<br />
parte di una commissione regionale,<br />
ampliata, di tutte le opere,<br />
anche le semplici tettoie, <strong>in</strong> zona<br />
ad alta sismicità; la conseguenza<br />
sono tempi di attesa di 50 giorni,<br />
con obbligo di sondaggi geologici<br />
approfonditi e costosi.<br />
In tutto questo la posizione del<br />
nostro s<strong>in</strong>dacato è sostanzialmente<br />
favorevole a un’attività di controllo e<br />
coord<strong>in</strong>amento sui progetti da parte<br />
di agenzie ed enti sovraord<strong>in</strong>ati;<br />
l’importante è, però, che si vada verso<br />
procedure standardizzate e regole<br />
chiare, adeguatamente semplificate<br />
per i casi più semplici e severe per i<br />
casi più complessi, che consentano<br />
la realizzazione <strong>in</strong> sicurezza delle<br />
opere <strong>in</strong> tempi certi e coerenti con<br />
le necessità della committenza.<br />
Un ultimo punto di attività è la<br />
24 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
L’Università oggi<br />
‘sforna’ molti più<br />
laureati rispetto al<br />
passato; fra questi<br />
lo sbocco alla libera<br />
professione è spesso<br />
un percorso obbligato<br />
non sapendo<br />
cos’altro fare<br />
24 settembre 2010<br />
sensibilizzare dell’op<strong>in</strong>ione pubblica<br />
sui problemi, come quelli appena<br />
esposti, relativi all’ambiente e al<br />
costruito e alla realizzazione delle<br />
opere, <strong>in</strong> maniera da formare una<br />
sensibilità diffusa e una maggiore<br />
consapevolezza della società civile”.<br />
- Come è possibile gestire un<br />
eventuale eccesso di offerta dei<br />
giovani <strong>in</strong>gegneri e architetti?<br />
“Sicuramente l’Università oggi<br />
‘sforna’ molti più laureati rispetto<br />
al passato; fra questi lo sbocco<br />
alla libera professione è spesso un<br />
percorso obbligato non sapendo<br />
cos’altro fare: aprire una partita<br />
Iva, del resto, non è così difficile;<br />
altra cosa è poi affrontare la professione<br />
<strong>in</strong> se.<br />
In realtà, gli sbocchi ci sono:<br />
<strong>in</strong>nanzitutto servirebbe che vi sia<br />
un’azione delle Università, di concerto<br />
con gli Ord<strong>in</strong>i, che <strong>in</strong>form<strong>in</strong>o<br />
i giovani sulle possibilità di lavoro<br />
che offre la società. Infatti, vic<strong>in</strong>o<br />
alla libera professione ci sono impieghi<br />
nell’<strong>in</strong>dustria, nelle imprese<br />
di costruzioni, nelle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
pubbliche; il differenziarsi<br />
dei campi di applicazione e specializzazione,<br />
poi, sicuramente<br />
avvantaggia la differenziazione<br />
delle attività e, qu<strong>in</strong>di, l’impiego.<br />
Per quanto riguarda specificatamente<br />
la libera professione,<br />
l’associativismo e il patto <strong>in</strong>tergenerazionale<br />
di cui ho parlato<br />
aiutano ad assorbire un numero<br />
maggiore di laureati. Strutture<br />
organizzate, fra l’altro, richiedono<br />
figure meno tradizionali, come<br />
manager o uffici commerciali,<br />
che possono, anzi devono, essere<br />
comunque ricoperte da tecnici.<br />
L’importante è che i giovani, cioè i<br />
neolaureati, abbiano a disposizione<br />
adeguati sistemi <strong>in</strong>formativi che li<br />
aiut<strong>in</strong>o a capire e ad affrontare i<br />
problemi delle varie professioni,<br />
<strong>in</strong> maniera da potersi <strong>in</strong>dirizzare<br />
verso quegli ambiti più consoni<br />
alle capacità <strong>in</strong>dividuali e <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea<br />
con le richieste di mercato. Oltre a<br />
trovare strutture pronte a riceverli”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 25
26 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Sistemi produttivi<br />
Da caserma<br />
a fabbrica<br />
Le potenzialità di sviluppo dell’area<br />
di 70mila metri quadrati dell’ex<br />
caserma di Chiusaforte, ceduta<br />
gratuitamente al Comune nel 2001 dallo<br />
Stato, sono state approfondite nel corso<br />
della visita che il presidente di Conf<strong>in</strong>dustria<br />
Ud<strong>in</strong>e Adriano Luci, assieme al<br />
s<strong>in</strong>daco del comune del Canal del Ferro,<br />
Luigi Marcon.<br />
“Abbiamo richiesto questo <strong>in</strong>contro al<br />
presidente Luci – spiega il primo cittad<strong>in</strong>o<br />
– dopo aver letto le polemiche seguite<br />
all’<strong>in</strong>augurazione dello stabilimento della<br />
Refrion <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia. <strong>Il</strong> messaggio che <strong>in</strong>tendiamo<br />
trasmettere al mondo produttivo<br />
è che anche qui a Chiusaforte possiamo<br />
essere attrattivi. Nell’area dell’ex<br />
caserma ultimeremo entro l’autunno un<br />
nuovo capannone che non aspetta altro<br />
che nuove imprese da <strong>in</strong>sediare. Siamo<br />
disponibili a concordare <strong>in</strong>centivi e facilitazioni,<br />
pur di creare posti di lavoro<br />
sul territorio. Significherebbe risolvere il<br />
problema presente della disoccupazione,<br />
<strong>in</strong> particolare quella femm<strong>in</strong>ile, e dare<br />
prospettive di futuro ai giovani”.<br />
“Nel suo complesso, l’area – ha osservato,<br />
dal canto suo, Luci – è <strong>in</strong>teressante<br />
ma, proprio per la sua estensione e<br />
l’ubicazione baricentrica di Chiusaforte,<br />
sarebbe appropriato un progetto di filiera<br />
duraturo nel tempo e che venga esteso<br />
AppuntAmento Al SicAm di pordenone<br />
a ottobre La seconda edizione deLLa convention<br />
Futsu disegna il futuro dell’arredo<br />
<strong>Il</strong> Consorzio Universitario di Pordenone ha<br />
annunciato la seconda edizione di “Futsu”,<br />
convention dedicata all’aggiornamento globale<br />
per le <strong>in</strong>dustrie dell’arredo e del design,<br />
che si terrà venerdì 22 ottobre nella fiera di<br />
Pordenone, <strong>in</strong> occasione del Sicam, il Salone<br />
<strong>in</strong>ternazionale componenti e accessori per il<br />
mobile.<br />
Futsu, acronimo per “furniture trends update”,<br />
è nato l’anno scorso con l’obiettivo di riunire<br />
studiosi, imprenditori e <strong>in</strong>novatori esperti del<br />
settore, con le proprie best practice, al f<strong>in</strong>e<br />
di condividerle per approfondire quali siano<br />
24 settembre 2010<br />
anche alle amm<strong>in</strong>istrazioni comunali<br />
conterm<strong>in</strong>i. <strong>Il</strong> percorso va studiato attentamente<br />
attraverso uno studio sulle<br />
potenzialità dell’area per <strong>in</strong>dividuare le<br />
attività di filiera che potrebbero essere<br />
qui localizzate. In questa logica di filiera<br />
sarà <strong>in</strong>teressante valutare anche il<br />
co<strong>in</strong>volgimento di piccole imprese che<br />
possono trovare utilità al progetto”.<br />
<strong>Il</strong> presidente di Conf<strong>in</strong>dustria ha<br />
Conf<strong>in</strong>dustria ud<strong>in</strong>e<br />
Le ipotesi per iL riutiLizzo<br />
a scopo economico con<br />
un progetto di fiLiera<br />
deLL’ampia struttura dismessa<br />
daLL’esercito a chiusaforte<br />
“Per dare un<br />
futuro alla<br />
zona servirà il<br />
co<strong>in</strong>volgimento<br />
dell’Università<br />
e del sistema<br />
artigianale”<br />
i trend <strong>in</strong> atto <strong>in</strong> un comparto fondamentale<br />
per l’economia italiana.<br />
L’edizione 2010 prevede 4 sessioni di lavoro<br />
che approfondiranno temi di ecodesign e<br />
sostenibilità, la C<strong>in</strong>a come nuovo mercato per<br />
l’export, lean manufactor<strong>in</strong>g come filosofia<br />
<strong>in</strong>dustriale che mira a m<strong>in</strong>imizzare gli sprechi<br />
f<strong>in</strong>o ad annullarli e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, co-market<strong>in</strong>g e cobrand<strong>in</strong>g<br />
come <strong>in</strong>vestimenti congiunti di più<br />
aziende per una migliore visibilità di tutti gli<br />
attori. Le sessioni saranno caratterizzate da un<br />
format che, nella precedente edizione, ha fatto<br />
la differenza <strong>in</strong> materia di ritmo, vedendo av-<br />
L’<strong>in</strong>contro tra<br />
il presidente Luci<br />
e il s<strong>in</strong>daco Marcon<br />
confermato la disponibilità a verificare<br />
la fattibilità di un percorso cercando il<br />
co<strong>in</strong>volgimento dell’Università di Ud<strong>in</strong>e<br />
e del sistema artigianale.<br />
Nell’area, <strong>in</strong>oltre, sarà a brevissimo<br />
attivata una centrale a bio-masse da<br />
400 chilowattora, che diventeranno 800<br />
a pieno regime, per riscaldare <strong>in</strong>tanto<br />
il vic<strong>in</strong>o plesso scolastico e, <strong>in</strong> futuro,<br />
anche il municipio.<br />
vicendarsi 20 <strong>in</strong>terventi di 20 m<strong>in</strong>uti ciascuno<br />
da parte dei maggiori esponenti del settore.<br />
Confermate le presenze sul palco di nomi<br />
illustri come Massimo Bortolot per Alessi, Roberto<br />
Moroso, J<strong>in</strong> Tao console c<strong>in</strong>ese a Milano<br />
con delega al commercio, oltre a moltissimi<br />
esperti aziendali, accademici, imprenditori<br />
e manager. Padr<strong>in</strong>o d’eccezione sarà Martì<br />
Guixé, celebre ecodesigner, che espone le sue<br />
opere <strong>in</strong> alcuni fra i più importanti musei del<br />
mondo, tra cui il MoMA di New York, il MuDac<br />
di Losanna, il Macba di Barcellona e il Centre<br />
Pompidou di Parigi.<br />
ilFRIULI BUSINESS 27
28 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Sistemi produttivi<br />
<strong>Il</strong> lavoro f<strong>in</strong>isce<br />
<strong>in</strong> museo<br />
Con l’obiettivo di favorire<br />
l’<strong>in</strong>serimento lavorativo,<br />
anche se a tempo determ<strong>in</strong>ato,<br />
di persone disoccupate prive<br />
di ammortizzatori sociali, la giunta<br />
prov<strong>in</strong>ciale di Ud<strong>in</strong>e ha dato il via<br />
libera a due progetti per lavoratori<br />
di pubblica utilità, che prevedono<br />
l’<strong>in</strong>serimento di 12 persone. I progetti<br />
possono contare su una spesa<br />
pari a oltre 136mila euro ciascuno<br />
che sarà f<strong>in</strong>anziata all’80% dalla<br />
Regione e per il restante 20% dalla<br />
Prov<strong>in</strong>cia.<br />
“Grazie a questo strumento messo<br />
a disposizione dalla Regione<br />
– commenta l’assessore al Lavoro<br />
Daniele Macorig – saremo <strong>in</strong><br />
grado di dare un aiuto concreto<br />
ai lavoratori più colpiti dalla crisi.<br />
Questo strumento, <strong>in</strong>fatti, mediante<br />
assunzioni a tempo determ<strong>in</strong>ato,<br />
ci permetterà di aiutare, <strong>in</strong> particolare,<br />
i lavoratori disoccupati di<br />
lunga data privi di ammortizzatori<br />
sociali”.<br />
Sono due i progetti approvati<br />
dall’esecutivo: il primo, proposto<br />
dall’Assessorato alla Cultura, punta<br />
al miglioramento della fruizione<br />
dei musei con un <strong>in</strong>cremento<br />
della qualità del servizio all’utenza<br />
attraverso attività straord<strong>in</strong>aria di<br />
apertura al pubblico, custodia e<br />
allestimento mostre. Le persone<br />
che saranno selezionate per questo<br />
progetto svolgeranno la propria<br />
attività nei musei aderenti all’accordo<br />
“Rete museale prov<strong>in</strong>ciale”<br />
delle sei aree geografiche: Valcanale,<br />
Carnia, Coll<strong>in</strong>are, Ud<strong>in</strong>e, Bassa<br />
est, Bassa ovest.<br />
<strong>Il</strong> secondo, promosso dall’Assessorato<br />
al Lavoro, riguarda la<br />
sistemazione e catalogazione degli<br />
archivi documentali giacenti<br />
presso i Centri per l’Impiego.<br />
Tra le attività previste, dunque,<br />
l’elencazione dei documenti e la<br />
loro sistemazione nei cartolari,<br />
nonché la sistemazione logistica<br />
degli stessi. Entrambi i progetti<br />
avranno la durata di 8 mesi e un<br />
impegno settimanale pari a 32 ore.<br />
24 settembre 2010<br />
“L’<strong>in</strong>iziativa è stata<br />
realizzata <strong>in</strong> stretta<br />
collaborazione<br />
con i comuni,<br />
le categorie e le<br />
cooperative che<br />
si occupano della<br />
gestione delle<br />
strutture”<br />
“Come previsto dalla normativa<br />
regionale, i Centri per l’impiego –<br />
ricorda Macorig – hanno già provveduto<br />
nei mesi scorsi a creare le<br />
liste di persone <strong>in</strong>teressate ai lavori<br />
di pubblica utilità. Entro lo scorso<br />
15 luglio, <strong>in</strong>fatti, hanno dato la<br />
propria adesione gli <strong>in</strong>teressati tra i<br />
disoccupati da almeno 18 mesi privi<br />
di ammortizzatori sociali e che<br />
non hanno maturato il diritto alla<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e - Al viA due<br />
progetti per l’<strong>in</strong>serimento di<br />
disoccupAti senzA AmmortizzAtori<br />
sociAli, che consentono Allo<br />
stesso tempo, unA vAlorizzAzione<br />
del pAtrimonio culturAle locAle<br />
pensione, vale a dire per le donne<br />
almeno 35 anni e per gli uom<strong>in</strong>i<br />
almeno 40. <strong>Il</strong> progetto, f<strong>in</strong>anziato<br />
con fondi europei, co<strong>in</strong>volge <strong>in</strong><br />
tutta la prov<strong>in</strong>cia oltre 500 persone<br />
<strong>in</strong> difficoltà occupazionale.<br />
Attualmente – prosegue Macorig<br />
– siamo alla fase conclusiva<br />
dell’iter fissato dalla Regione, e<br />
cioè alla presentazione dei progetti<br />
<strong>in</strong> cui poter impiegare le persone<br />
iscritte nelle liste”.<br />
I dest<strong>in</strong>atari dei lavori di pubblica<br />
utilità hanno avuto modo di iscriversi<br />
a una o più delle c<strong>in</strong>que liste<br />
che identificano le aree di lavoro:<br />
valorizzazione del patrimonio<br />
pubblico urbano e rurale, compresa<br />
la manutenzione; valorizzazione<br />
di beni culturali e artistici anche<br />
mediante la salvaguardia, promozione,<br />
allestimento e custodia<br />
di mostre, nonché riord<strong>in</strong>o o<br />
recupero e valorizzazione di testi<br />
o documenti di <strong>in</strong>teresse storico<br />
e culturale; riord<strong>in</strong>o di archivi<br />
e recupero di lavori arretrati di<br />
tipo tecnico o amm<strong>in</strong>istrativo;<br />
servizi di custodia e vigilanza<br />
per migliorare la fruibilità degli<br />
impianti e attrezzature sportive,<br />
centri sociali, educativi o culturali;<br />
servizi ausiliari di tipo sociale a<br />
carattere temporaneo. Nel corso<br />
del mese di agosto, l’assessore<br />
Macorig ha organizzato una serie<br />
di <strong>in</strong>contri con i rappresentanti<br />
delle associazioni, delle categorie<br />
e delle cooperative il cui compito<br />
sarà quello di seguire direttamente<br />
i lavoratori all’<strong>in</strong>terno degli enti<br />
pubblici che richiederanno l’utilizzo<br />
di tale strumento. Proprio per<br />
favorire e agevolare l’operatività<br />
nelle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche<br />
di queste figure alla presenza dei<br />
s<strong>in</strong>daci della prov<strong>in</strong>cia agli <strong>in</strong>izi<br />
di settembre ha avuto luogo un<br />
<strong>in</strong>contro di approfondimento alla<br />
quale hanno preso parte anche il<br />
direttore regionale del Servizio<br />
Lavoro Ruggero Cortell<strong>in</strong>o e la<br />
responsabile regionale dei progetti<br />
Alessandra Miani.<br />
ilFRIULI BUSINESS 29
I ndustria<br />
Piegare tubi<br />
è un’arte<br />
Ralc ItalIa - L’azienda di san GiorGio di noGaro è<br />
Leader <strong>in</strong>ternazionaLe neLL’automazione <strong>in</strong>dustriaLe<br />
Gli strumenti di lavoro sono fondamentali<br />
per il successo di qualsiasi professione,<br />
come anche di qualsiasi <strong>in</strong>iziativa <strong>in</strong>dustriale:<br />
la Ralc Italia idea, progetta e realizza<br />
macch<strong>in</strong>ari e l<strong>in</strong>ee produttive, la cui affidabilità<br />
ed efficienza, qu<strong>in</strong>di, determ<strong>in</strong>ano spesso il<br />
successo di un’azienda. La capacità ‘sartoriale’<br />
di soddisfare le esigenze personalizzate del<br />
cliente, hanno determ<strong>in</strong>ato il successo, anche<br />
<strong>in</strong>ternazionale, dell’azienda di San Giorgio di<br />
Nogaro, che dal 1990 opera appunto nel settore<br />
delle automazioni <strong>in</strong>dustriali. Certificata con il<br />
sistema di qualità Iso 9001 già nel 1998 e dal 2002<br />
con la Vision 2000, l’azienda è <strong>in</strong>oltre accreditata<br />
dal 2007 come Laboratorio di Ricerca dal Miur.<br />
“Da sempre il nostro obiettivo – spiega Andrea<br />
Lazzar<strong>in</strong>i, presidente del Cda e alla guida<br />
dell’azienda assieme al fratello Fabio – è trovare<br />
soluzioni che garantiscano il funzionamento<br />
tecnico <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con le aspettative della committenza,<br />
nel rispetto dei parametri di convenienza<br />
economica imposti. Non dimentichiamo mai,<br />
cioè, che i nostri clienti sono, a loro volta, imprese<br />
per le quali l’equilibrio economico delle soluzioni<br />
adottate rappresenta un obiettivo irr<strong>in</strong>unciabile”.<br />
Anni di esperienza e un costante impegno<br />
nella ricerca di applicazioni <strong>in</strong>novative hanno<br />
permesso all’azienda friulana di sviluppare<br />
prodotti d’avanguardia per la lavorazione del<br />
tubo, realizzando punzonatrici per <strong>in</strong>terni, l<strong>in</strong>ee<br />
1990<br />
Anno di<br />
fondazione<br />
27<br />
Numero di<br />
dipendenti<br />
di taglio a 1-2-3 piste, foratrici per asportazione<br />
del truciolo, transfer per la realizzazione delle<br />
serpent<strong>in</strong>e, curvatubi, centri di lavoro e altre<br />
specifiche applicazioni. In particolare, sono<br />
state progettate e costruite l<strong>in</strong>ee speciali per la<br />
lavorazione di tubi dest<strong>in</strong>ati alla produzione di<br />
radiatori di calore, pannelli solari, letti prendisole,<br />
tubi deformati e curvati per la climatizzazione<br />
nel settore automotive. Si tratta di l<strong>in</strong>ee completamente<br />
automatiche e dotate dei più avanzati<br />
sistemi di gestione anche da remoto.<br />
Per quanto riguarda il settore solare, <strong>in</strong>oltre,<br />
Ralc ha progettato isole complete per la<br />
realizzazione dei pannelli solari sia di tipo<br />
Arpa, sia Serpent<strong>in</strong>a, utilizzando macch<strong>in</strong>e<br />
Le più moderne sale conferenze ed eventi<br />
di tutta la zona Alpe Adria<br />
...you get more! È la filosofia di casa: qui troverete quel<br />
certo “non so che“ che vi farà sentire cont<strong>in</strong>uamente coccolati.<br />
<strong>Il</strong> romanticismo <strong>in</strong>contra la modernità: ciò che caratterizza il più<br />
grande centro congressi di tutta la Carizia è un’architettura moderna,<br />
un’atmosfera metropolitana ed il romanticismo di una città sul<br />
fiume. L’albergo ed il centro congressi sono direttamente collegati e<br />
si presentano <strong>in</strong> una struttura compatta come solitamente avviene<br />
solo nelle più grandi metropoli.<br />
<strong>Il</strong> moderno e metropolitano centro congressuale sul fiume Drava si<br />
contrappone alla tradizione del centro storico. L’arredamento multimediale<br />
delle sale conferenze e di tutto il complesso alberghiero<br />
soddisfa ogni esigenza degli eventi più moderni.<br />
Congressi o riunioni, consigli di amm<strong>in</strong>istrazione, esclusive presentazioni<br />
prodotto, <strong>in</strong>centive, matrimoni o spensierate riunioni di famiglia:<br />
noi siamo <strong>in</strong> grado di gestire il vostro evento soddisfacendo le<br />
vostre più elevate aspettative e permettendo ai vostri ospiti di vivere<br />
un’esperienza <strong>in</strong>dimenticabile.<br />
Organizziamo con piacere la vostra cena aziendale di Natale secondo<br />
i vostri desideri, facendo sì che voi e i vostri collaboratori non la<br />
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dimentichiate facilmente. L’Hotel Holiday Inn & il Centro Congressi<br />
di Villach vi offrono la possibilità di esprimere i più sentiti r<strong>in</strong>graziamenti<br />
ai vostri collaboratori <strong>in</strong> un ambiente pieno di stile e di<br />
coccolarli e viziarli.<br />
Eventi all‘Holiday Inn di Villach<br />
Le sale conferenze direttamente all’<strong>in</strong>terno dell‘Holiday Inn di Villach<br />
sono accoglienti e lum<strong>in</strong>ose e godono di una bella vista sulla Drava.<br />
Gli spazi, per un totale di 290 m², sono comodamente suddivisi <strong>in</strong> tre<br />
sale conferenze e possono essere utilizzati anche come spazio unico,<br />
fungendo così da cornice ideale per eventi f<strong>in</strong>o a 200 persone.<br />
Riunioni nel Centro Congressi di Villach<br />
Una generosa offerta di spazi con le più moderne tecnologie ed un<br />
ambiente assolutamente accogliente caratterizzano il Centro Congressi<br />
di Villach. Una squadra preparata è a disposizione per assistere<br />
i vostri ospiti e i partecipanti alle riunioni.<br />
- Le nove sale del Centro Congressi possono ospitare f<strong>in</strong>o a 2.000<br />
persone<br />
- 2.000 m² di foyer illum<strong>in</strong>ati su tre livelli<br />
- L’architettura aperta rende possibile un concetto di spazio flessibile<br />
30 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
I titolari dell’azienda Fabio e Andrea Lazzar<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong>teramente progettate e costruite <strong>in</strong> azienda.<br />
“Tramite queste isole – aggiunge Lazzar<strong>in</strong>i – è<br />
possibile, partendo anche da coil, effettuare il<br />
taglio del tubo nella misura desiderata, eseguire<br />
punzonature dall’<strong>in</strong>terno su uno o due assi con<br />
un sistema da noi brevettato, curvare il tubo su<br />
più piani, eseguire rastremature, deformazioni<br />
e bombature su una o su entrambe le estremità”.<br />
Tutti i passaggi all’<strong>in</strong>terno delle isole sono<br />
completamente automatizzati e grazie alla<br />
partnership con produttori di livello mondiale<br />
nel campo della saldatura a <strong>in</strong>duzione, laser e a<br />
ultrasuoni, la Ralc può fornire l<strong>in</strong>ee complete di<br />
stazioni di saldatura al f<strong>in</strong>e di offrire al cliente<br />
soluzioni complete chiavi <strong>in</strong> mano.<br />
24 settembre 2010<br />
Sbarco <strong>in</strong> c<strong>in</strong>a<br />
Oltre alla Ziac, altra sede prOduttiva a carl<strong>in</strong>O<br />
Dall’idea alla sua realizzazione<br />
La Ralc Italia opera dal 1990 nel campo della<br />
progettazione, realizzazione e montaggio di<br />
macch<strong>in</strong>e <strong>in</strong>dustriali automatiche a elevato<br />
contenuto tecnologico. L’azienda dispone di<br />
uno stabilimento di 7.500 metri quadrati nella<br />
zona <strong>in</strong>dustriale Aussa Corno e di un nuovo sito<br />
produttivo di 2.500 metri<br />
quadrati a Carl<strong>in</strong>o. Si avvale<br />
di impianti, attrezzature,<br />
tecnici specializzati<br />
che la rendono <strong>in</strong> grado<br />
di produrre le macch<strong>in</strong>e<br />
che progetta <strong>in</strong>teramente,<br />
grazie a un affiatato<br />
team di progettisti. In<br />
questi anni l’azienda ha<br />
maturato significative<br />
esperienze e competenze<br />
nel campo della progettazione,<br />
realizzazione e montaggio di macch<strong>in</strong>e<br />
<strong>in</strong>dustriali automatiche.<br />
In particolare si è perfezionata nella lavorazione<br />
del tubo realizzando punzonatrici per <strong>in</strong>terni,<br />
l<strong>in</strong>ee di taglio a 1-2-3 piste, foratrici per asportazione<br />
del truciolo, transfer per la realizzazione<br />
delle serpent<strong>in</strong>e, curvatubi, centri di lavoro e<br />
altre soluzioni a specifiche applicazioni. Sono<br />
state progettate e costruite l<strong>in</strong>ee speciali per la<br />
lavorazione di tubi dest<strong>in</strong>ati alla produzione di<br />
radiatori di calore, pannelli solari, letti prendisole,<br />
tubi deformati e curvati per climatizzazione e<br />
per il settore automobilistico.<br />
La C<strong>in</strong>a è una nuova opportunità per Ralc Italia:<br />
una l<strong>in</strong>ea speciale per<br />
produrre tubi corrugati,<br />
partendo da bob<strong>in</strong>a, è stata<br />
appena lanciata <strong>in</strong>fatti sul<br />
quel mercato. Questi tubi<br />
saranno montati su tutti i<br />
futuri motori diesel Euro<br />
5 per ridurre al m<strong>in</strong>imo<br />
le emissioni <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti <strong>in</strong><br />
atmosfera.<br />
L’ultima novità presentata è<br />
la curvatubi “Planet 18” dotata<br />
di sistema anti svirgolo.<br />
Progettata per la curvatura di tubi <strong>in</strong> rame, allum<strong>in</strong>io<br />
e acciaio <strong>in</strong>ossidabile sui tre assi e dotata<br />
del sistema anti rotazione, garantisce una maggiore<br />
precisione assiale nell’avanzamento del<br />
tubo. Questa nuova versione di una macch<strong>in</strong>a<br />
collaudata per il settore della climatizzazionerefrigerazione<br />
e automotive porta avanti la costante<br />
ricerca di soluzioni <strong>in</strong>novative della Ralc.<br />
ilFRIULI BUSINESS 31
I ndustria<br />
Lamiera<br />
creativa<br />
2003<br />
Anno di fondazione<br />
1,7<br />
milioni di euro di fatturato<br />
La Dapi Srl è un’azienda metalmeccanica che<br />
opera nel settore della carpenteria leggera.<br />
La cont<strong>in</strong>ua ricerca e sviluppo di nuovi<br />
processi tecnologici per il taglio, per la piega e<br />
per l’assemblaggio di prodotti <strong>in</strong> metallo hanno<br />
consentito all’azienda di diventare un punto di<br />
riferimento per i propri clienti. Grazie al knowhow<br />
nel settore <strong>in</strong>gegneristico, la Dapi è <strong>in</strong> grado,<br />
<strong>in</strong>fatti, di trovare le soluzioni più idonee per la<br />
semplificazione della produzione. Parliamo di<br />
macch<strong>in</strong>e di nuova generazione come impianti<br />
di taglio laser <strong>in</strong> fibra, di piegatura, di saldatura<br />
a tig e a filo, di puntatura elettrica e di filettatura,<br />
di calandratura e di fissaggio delle lamiere con<br />
rivetti auto perforanti, realizzati sotto la guida<br />
dello staff tecnico <strong>in</strong> maniera da garantire la<br />
massima qualità alle richieste del cliente.<br />
<strong>Il</strong> forte cambiamento degli assetti economici<br />
che regolano il mercato mondiale ha determ<strong>in</strong>ato,<br />
anche per la Dapi, un calo dei volumi di<br />
produzione. Per adeguarsi al cambiamento<br />
è stato necessario prima riall<strong>in</strong>eare l’azienda<br />
sui nuovi livelli produttivi e, poi, aprire nuove<br />
SceltI dal MInIStero dell’InnovazIone<br />
ricerca suLLe tecniche per iL tagLio muLtipLo<br />
Protagonisti all’Expo di Shanghai<br />
27<br />
Numero di dipendenti<br />
l<strong>in</strong>ee di sviluppo. In tale contesto vanno <strong>in</strong>tesi<br />
gli sforzi e gli <strong>in</strong>vestimenti fatti per la nuova<br />
sede produttiva di Faedis, per i macch<strong>in</strong>ari e<br />
le attrezzature delle sue nuove l<strong>in</strong>ee di produzione<br />
e le aperture commerciali verso i mercati<br />
<strong>in</strong>ternazionali.<br />
Le nuove l<strong>in</strong>ee di produzione consentono,<br />
<strong>in</strong>fatti, di aumentare le prestazioni e l’efficienza e<br />
di ridurre i consumi di energia elettrica e i costi<br />
di gestione, che per le macch<strong>in</strong>e di taglio laser<br />
sono tradizionalmente elevati. I recenti e importanti<br />
sviluppi tecnologici delle sorgenti laser<br />
hanno aumentato le prestazioni degli impianti<br />
e, <strong>in</strong> particolare, le sorgenti laser <strong>in</strong> fibra hanno<br />
ridotto drasticamente i costi orari di esercizio<br />
tipici dei sistemi laser con sorgente <strong>in</strong> CO2.<br />
“<strong>Il</strong> problema da affrontare – spiega Dario<br />
Van<strong>in</strong>, uno dei titolari - è la conversione delle<br />
proprie capacità e potenzialità alle esigenze di<br />
un mercato più ampio, ma molto più competitivo.<br />
Riuscire a <strong>in</strong>dividuare quali saranno le<br />
nuove vie dello sviluppo economico è la sfida<br />
che ci attende. La creatività, ossia la capacità<br />
La Dapi è nata nel 2003 per <strong>in</strong>iziativa di Dario Van<strong>in</strong> e<br />
dei fratelli Pietro e Giovanni Della Mea. Attualmente<br />
l’azienda occupa 27 persone e il fatturato nel 2009 è stato di 1,7<br />
milioni di euro. Dario Van<strong>in</strong> è amm<strong>in</strong>istratore unico, Pietro Della<br />
Mea direttore tecnico e Michele Van<strong>in</strong> coord<strong>in</strong>atore delle<br />
attività produttive. Nel 2004 è stata aperta la sede produttiva<br />
a Campoformido, mentre proprio quest’anno è stata trasferita<br />
a Faedis. La lavorazione di lamiere conto terzi è l’attività pr<strong>in</strong>cipale<br />
dell’azienda, correlata dal supporto <strong>in</strong>gegneristico sulle<br />
tecnologie di processo più adatte alla migliore realizzazione dei<br />
prodotti richiesti dal cliente. In particolare, le attività di ricerca<br />
attualmente <strong>in</strong> corso sono f<strong>in</strong>alizzate per quanto riguarda il<br />
processo sulle tecniche e metodologie per il taglio multiplo delle<br />
lamiere e, per quanto concerne il prodotto, sulla <strong>in</strong>gegnerizzazione<br />
e prototipizzazione di “Fido” acronimo di “for ideal dog<br />
owners”. Con questo prodotto la Dapi è stata selezionata dal<br />
M<strong>in</strong>istero italiano dell’Innovazione per rappresentare l’<strong>in</strong>gegno<br />
del nostro Paese all’Expo universale 2010 <strong>in</strong> corso a Shanghai.<br />
Dapi - L’azienda di Faedis, speciaLizzata<br />
neLLa carpenteria Leggera, grazie<br />
aL know-how <strong>in</strong>gegneristico sta<br />
sviLuppando nuove L<strong>in</strong>ee di prodotto<br />
per aFFrontare i cambiamenti<br />
<strong>in</strong> corso neL mercato gLobaLe<br />
SISteMa brevettato<br />
di r<strong>in</strong>novarsi, è un mezzo per uscire da questa<br />
profonda crisi che non è settoriale, né locale o<br />
nazionale, ma dei Paesi che nel secolo scorso<br />
hanno avuto il più forte sviluppo economico.<br />
Un mercato globalizzato - aggiunge Van<strong>in</strong><br />
- impone sia i suoi valori, sia le sue esigenze.<br />
F<strong>in</strong>o a quando la forbice del benessere sarà<br />
fortemente divaricata, la globalizzazione determ<strong>in</strong>erà<br />
una rapida e forte decadenza della<br />
ricchezza prodotta nei Paesi più ricchi. Quando<br />
si sarà richiusa, <strong>in</strong> ascesa troveremo i Paesi oggi<br />
emergenti. Ecco, qu<strong>in</strong>di, l’importanza di sapersi<br />
rapidamente adeguare ridef<strong>in</strong>endo l’importanza<br />
delle cose per concentrarsi su quelle che oggi<br />
sono importanti per i Paesi <strong>in</strong> forte sviluppo <strong>in</strong><br />
questo mercato globalizzato. La chiave della sopravvivenza<br />
della nostra potenzialità economica<br />
sta <strong>in</strong> questo sforzo di ridef<strong>in</strong>izione delle priorità<br />
su cui concentrare gli sforzi per mantenere il<br />
benessere che il secolo passato ci ha lasciato.<br />
Solo il riall<strong>in</strong>eamento sulle priorità del mondo<br />
globalizzato – conclude Van<strong>in</strong> - ci consentirà di<br />
esistere, su basi diverse, ma di esistere”.<br />
bastone tecnoLogico per i padroni dei cani<br />
Fido aiuta l’ambiente urbano<br />
Fido è un sistema semplice<br />
per raccogliere rapidamente<br />
e senza fatica gli escrementi<br />
del proprio cane lasciati lungo<br />
le strade, i<br />
marciapiedi, i<br />
giard<strong>in</strong>i o <strong>in</strong> altri<br />
luoghi pubblici.<br />
Si tratta di un<br />
semplice bastone<br />
al cui <strong>in</strong>terno<br />
è <strong>in</strong>corporato un<br />
sistema aspirante<br />
e sigillante: quando si è fuori<br />
casa con il proprio cane e questi<br />
deposita degli escrementi,<br />
si avvic<strong>in</strong>a la punta del bastone<br />
che li aspira e li immagazz<strong>in</strong>a<br />
al suo <strong>in</strong>terno. È possibile, poi,<br />
gettare quanto raccolto <strong>in</strong><br />
un apposito raccoglitore dei<br />
rifiuti. Questo nuovo strumento<br />
brevettato dalla<br />
Dapi è utile per le<br />
amm<strong>in</strong>istrazione<br />
pubbliche che si<br />
occupano della<br />
pulizia e dell’igiene<br />
dei luoghi<br />
all’aperto, per gli<br />
accompagnatori<br />
dei cani e per gli animali<br />
stessi, che non annuseranno<br />
più escrementi di altri cani<br />
evitando così la trasmissione di<br />
malattie e <strong>in</strong>fezioni.<br />
32 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 33
I ndustria<br />
Leader <strong>in</strong> ufficio<br />
L<strong>in</strong>ea Fabbrica - L’azienda<br />
di Manzano è iL secondo<br />
produttore <strong>in</strong> itaLia per<br />
questa tipoLogia di sedute,<br />
con una forte presenza<br />
aLL’estero dove reaLizza<br />
iL 90% deL fatturato<br />
Da un’idea imprenditoriale di<br />
Lucio Zamò nel 1978 nasce<br />
L<strong>in</strong>ea Fabbrica, azienda per<br />
la produzione e commercializzazione<br />
di sedie <strong>in</strong> legno per il mercato residenziale,<br />
settore che rimane il nucleo<br />
orig<strong>in</strong>ario aziendale per vent’anni, con<br />
il 90% della produzione riservata alle<br />
sedute <strong>in</strong> legno e il restante 10% rivolto<br />
all’ufficio. Nel 1996 la svolta: le percentuali<br />
si <strong>in</strong>vertono e il settore tra<strong>in</strong>ante<br />
dell’azienda diventa la produzione di<br />
sedie per l’ufficio.<br />
Due i pr<strong>in</strong>cipali mercati di sbocco, da<br />
un lato il contract (alberghi, comunità,<br />
strutture socio-assistenziali), dove<br />
permane l’utilizzo del legno, dall’altro il<br />
settore dell’ufficio professionale con prodotti<br />
venduti a cataloghisti, distributori,<br />
rivenditori e utenza f<strong>in</strong>ale.<br />
Dalla sede di Manzano<br />
L<strong>in</strong>ea Fabbrica,<br />
attraverso una sviluppata<br />
rete commerciale,<br />
ha esteso la propria<br />
rete vendita <strong>in</strong> tutto il<br />
mondo, per un totale<br />
di export pari al 90%<br />
del fatturato. Sono 38<br />
Paesi serviti, <strong>in</strong> primis<br />
Francia e Inghilterra.<br />
La vocazione <strong>in</strong>ternazionale dell’azienda<br />
la sp<strong>in</strong>ge nel 2006 ad acquisire la ditta<br />
francese Polmarg, realtà storica nata nel<br />
1947 nella periferia di Parigi, impegnata<br />
nella produzione di sedie e poltrone per<br />
l’ufficio e la collettività con una rete vendita<br />
dest<strong>in</strong>ata esclusivamente al settore<br />
degli appalti pubblici.<br />
L’unione delle due entità, L<strong>in</strong>ea Fabbrica<br />
e Polmarg, ha permesso di soddisfare<br />
un’ampia fascia di mercato con prodotti<br />
‘tailor made’ consegnati <strong>in</strong> tempi rapidi,<br />
con la garanzia di qualità e comfort.<br />
Oggi il Gruppo L<strong>in</strong>ea Fabbrica è<br />
consolidato sul mercato nazionale e<br />
<strong>in</strong>ternazionale con un fatturato globale<br />
pari a 18 milioni di euro, qu<strong>in</strong>dici dei<br />
1978<br />
Anno di<br />
fondazione<br />
18<br />
Milioni di euro<br />
di fatturato<br />
30<br />
Numero di<br />
dipendenti<br />
NuovI modellI<br />
prestigioso ord<strong>in</strong>e per paLazzo chigi<br />
Debutto a Colonia<br />
Massimiliano<br />
Zamò<br />
L<strong>in</strong>ea Fabbrica sarà presente a ottobre alla fiera Orgatec<br />
di Colonia, durante la quale presenterà due nuove<br />
collezioni di sedute per l’ufficio, Dedalo e Hi-Tech.<br />
Entrambe caratterizzate dalle l<strong>in</strong>ee ergonomiche e dal<br />
massimo comfort, grazie ai materiali <strong>in</strong>novativi e alle<br />
evolute meccaniche s<strong>in</strong>cronizzate. Rappresentano i<br />
due prodotti sui quali l’azienda punta per imporsi su<br />
una fascia di mercato medio-alta dest<strong>in</strong>ata a un’utenza<br />
altamente professionale ed esigente. Una nuova<br />
credenziale è stata già ottenuta di recente: la fornitura<br />
di sedute a Roma all’Ufficio di Presidenza del<br />
Consiglio dei M<strong>in</strong>istri.<br />
quali provenienti da L<strong>in</strong>ea Fabbrica,<br />
che occupa una trent<strong>in</strong>a di dipendenti.<br />
“Siamo i secondi produttori <strong>in</strong> Italia<br />
per il settore ufficio professionale” ricorda<br />
il presidente Lucio Zamò, assieme<br />
ai contitolari Massimiliano Zamò e<br />
Laur<strong>in</strong>o Zuccolo.<br />
In Italia l’azienda dispone di quattro<br />
strutture per una produzione annua di<br />
400mila sedute. Notevoli anche per varietà<br />
delle proposte i due show room di<br />
800 metri quadrati all’<strong>in</strong>terno del nuovo<br />
stabilimento di novemila, <strong>in</strong>augurato a<br />
Manzano nel 2007.<br />
“I progetti futuri – spiega Massimiliano<br />
Zamò – sono tanti e il desiderio di<br />
crescere ha portato l’azienda a muoversi<br />
da una parte per sviluppare nuovi prodotti<br />
personalizzati<br />
e identificativi del<br />
nostro marchio e,<br />
dall’altra, a sviluppare<br />
delle ‘strategie globalizzate’<br />
o meglio di<br />
<strong>in</strong>ternazionalizzazione<br />
responsabile, sia<br />
per quanto riguarda i<br />
processi a monte della<br />
catena del valore,<br />
ovvero acquisti e produzione, sia per<br />
quelli a valle, seguendo l’esempio<br />
francese attraverso cioè la costituzione<br />
di presidi commercialidistributivi<br />
<strong>in</strong> Paesi strategici per<br />
l’azienda.<br />
<strong>Il</strong> mercato negli ultimi<br />
anni ha subito una flessione<br />
importante, ma<br />
la nostra azienda ha<br />
cont<strong>in</strong>uato a credere<br />
nel settore e a <strong>in</strong>vestire –<br />
conclude Zamò -, solamente<br />
così riteniamo sia possibile<br />
affrontare le sfide e<br />
cogliere le opportunità<br />
future di bus<strong>in</strong>ess”.<br />
34 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 setteM bre 2010
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 35
I ndustria<br />
Tutte le forme<br />
della plastica<br />
Prefor - Flessibilità e rapidità<br />
produttiva sono le armi<br />
dell’azienda <strong>in</strong>sediata nella<br />
ziu che <strong>in</strong>tende accrescere<br />
la propria quota di export,<br />
proponendosi anche con una<br />
nuova lavorazione del plexiglas<br />
Prefor è un’ azienda specializzata<br />
da 20 anni nella lavorazione di<br />
materie plastiche quali plexiglas,<br />
policarbonato, Pvc, Abs, Pst, e ha sede<br />
oggi <strong>in</strong> comune di Pavia di Ud<strong>in</strong>e, nella<br />
zona <strong>in</strong>dustriale ud<strong>in</strong>ese. Opera per<br />
l’80% della produzione sul mercato<br />
nazionale, mentre il 20% dei prodotti<br />
sono dest<strong>in</strong>ati ai Paesi del Nord<br />
Europa. L’attuale strategia aziendale<br />
ha come obbiettivo quello di creare<br />
ulteriori sbocchi commerciali e di<br />
mantenere il portfolio clienti maturato<br />
durante gli anni di attività. Lo conferma<br />
anche l’<strong>in</strong>vestimento effettuato per<br />
la costruzione<br />
del nuovo stabilimento,<br />
che<br />
ha consentito<br />
la crescita e il<br />
miglioramento<br />
del compartoproduttivo,<br />
dei<br />
prodotti e dei<br />
servizi offerti.<br />
La Prefor<br />
vanta una vasta<br />
gamma di<br />
articoli <strong>in</strong> list<strong>in</strong>o, ma la vera forza<br />
dell’azienda è l’elasticità produttiva,<br />
grazie alla quale si possono realizzare<br />
elementi su misura, ottenuti su esplicita<br />
richiesta del cliente o ideati <strong>in</strong><br />
collaborazione con l’ufficio ideazione<br />
e progettazione. <strong>Il</strong> cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong>vestimento<br />
tecnologico, ha consentito<br />
all’azienda di sviluppare il comparto<br />
produttivo, dotandolo di macch<strong>in</strong>ari<br />
all’avanguardia come il taglio laser, il<br />
taglio laser a 5 assi, robot a controllo<br />
numerico, forno, piegatrici e <strong>in</strong>collaggio<br />
Uv, per il quale è una delle poche<br />
aziende <strong>in</strong> Italia a essere certificate.<br />
Tutti macch<strong>in</strong>ari che consentono di<br />
ottenere elementi precisi a ottimi<br />
standard qualitativi e funzionali, oltre<br />
a tempi concorrenziali. La Prefor è presente<br />
<strong>in</strong> diversi ambiti settoriali, quali<br />
display, oggettistica-gadget, contenitori,<br />
arredamento-design, promozionale,<br />
<strong>in</strong>dustriale, automobilistico, navale.<br />
Non manca la leva della personalizzazione<br />
dei prodotti, tramite, per<br />
esempio, marcatura e <strong>in</strong>cisione laser<br />
e stampa serigrafica e digitale, l’elaborazione<br />
puntuale del packag<strong>in</strong>g e il<br />
coord<strong>in</strong>amento della logistica e della<br />
spedizione dei prodotti realizzati. Nel<br />
breve periodo la Prefor prevede la<br />
presentazione di una lavorazione particolare<br />
del plexiglas, già presentata <strong>in</strong><br />
anteprima durante la mostra tematica<br />
su questo materiale, che si è tenuta nel<br />
mese di luglio a Palazzo Torriani, sede<br />
di Conf<strong>in</strong>dustria Ud<strong>in</strong>e.<br />
InnovazIone commercIale<br />
1991<br />
Anno di<br />
fondazione<br />
25<br />
Numero di<br />
dipendenti<br />
vent’anni di esperienza nel settore<br />
Nasce l’outlet al pubblico<br />
Prefor nasce a Ud<strong>in</strong>e 20 anni fa e il core bus<strong>in</strong>ess<br />
aziendale si basava prevalentemente sulla lavorazione<br />
del plexiglas. Con il passare del tempo l’azienda ha<br />
fatto cont<strong>in</strong>ui <strong>in</strong>vestimenti tecnologici per migliorare<br />
la qualità dei prodotti e servizi offerti, oltre che per<br />
velocizzare i tempi di consegna. In questo modo, la<br />
Prefor è riuscita ad ampliare la gamma di materie<br />
plastiche lavorate, proponendosi a mercati esteri.<br />
Da realtà imprenditoriale friulana, è riuscita a farsi<br />
conoscere <strong>in</strong> diverse regioni italiane e anche all’estero,<br />
<strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> Austria, Germania e Francia. Tale<br />
processo di penetrazione <strong>in</strong> nuovi mercati europei<br />
rimane un obiettivo fondamentale per la fase di<br />
crescita aziendale. Un altro traguardo, fortemente<br />
voluto dall’azienda, è la creazione di Plexistore, l’outlet<br />
aziendale, che era nato <strong>in</strong> sord<strong>in</strong>a nel 2008 nella<br />
vecchia sede, ma che ora viene presentato al pubblico<br />
sotto una veste completamente nuova. Infatti, lo spazio<br />
dedicato alla vendita dei prodotti è ora più ampio<br />
e la scelta ampliata.<br />
Alla base della nascita dello spaccio diretto, c’è l’idea<br />
di trasformare il proprio magazz<strong>in</strong>o <strong>in</strong> un’ottima opportunità<br />
d’acquisto per una vasta clientela. Plexistore<br />
è, così, il primo outlet della plastica <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia<br />
Giulia e per facilitare la vendita ha anche deciso di<br />
ristrutturare il sito <strong>in</strong>ternet www.plexistore.it, <strong>in</strong> cui<br />
da ottobre sarà disponibile il catalogo prodotti con i<br />
prezzi aggiornati.<br />
36 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 37
I ndustria<br />
Marchio alla<br />
prova d’appello<br />
Asdi sediA - dopo i buoni risultati aggregativi attorno al<br />
progetto del “trono papale”, il distretto rispolvera l’idea<br />
di un marchio collettivo su cui scommettere per il rilancio<br />
Un marchio-ombrello per comunicare i valori<br />
del Distretto della Sedia e sancire l’alleanza<br />
tra imprese. Questa la priorità su cui l’Asdi,<br />
dopo aver raccolto i frutti di un anno di collaborazione<br />
con il Gruppo Dirigenti Fiat (Mgdf) e le aziende<br />
del manzanese, concentrerà risorse e competenze.<br />
“Con un logo e una nuova immag<strong>in</strong>e del prodotto<br />
di un territorio - ha spiegato il Vicepresidente<br />
dell’Mgdf Luigi Maglione - avremo un primo punto<br />
di partenza per uscire dall’empasse; un marchio che<br />
racchiuda i valori comuni, solidi e riconosciuti del<br />
Distretto della Sedia, che dia anche v<strong>in</strong>coli e regole<br />
entro cui lavorare sicuri, con una sapiente gestione<br />
pianificazione della comunicazione”.<br />
“Dopo essere andati nelle aziende ad ascoltare<br />
esigenze e bisogni, perplessità e dubbi sulla opportunità<br />
di aggregarsi - ha detto il presidente dell’Asdi<br />
Giusto Maurig -, ora le idee sono più che chiare:<br />
siamo pronti a partire con progetti concreti, il primo<br />
dei quali è proprio lo studio del marchio, su cui<br />
<strong>in</strong>vestiremo la maggior parte delle energie e risorse<br />
che avremo a disposizione”.<br />
L’idea di un marchio collettivo di distretto non è<br />
StorIa dI un eSempIo dI SucceSSo<br />
dalla progettazione alla realizzazione co<strong>in</strong>volti solo partner locali<br />
Ecco la dimostrazione che si può fare squadra<br />
<strong>Il</strong> Progetto “Trono Papale” ha rappresentato<br />
un’opportunità unica per il Distretto della Sedia.<br />
L’occasione nasce durante una delle numerose<br />
riunioni tra l’Asdi Sedia e l’associazione del Gruppo<br />
Dirigenti Fiat dell’autunno del 2009. <strong>Il</strong> gruppo tor<strong>in</strong>ese,<br />
<strong>in</strong>fatti, riconoscendo l’alto valore qualitativo<br />
rappresentato dalla produzione distrettuale, segnala<br />
al Comitato per la Solenne Ostensione della<br />
S<strong>in</strong>done, il quale offre al Distretto l’occasione di<br />
realizzare la Cattedra Papale che verrà utilizzata da<br />
Benedetto XVI durante la messa del 2 maggio 2010<br />
a Tor<strong>in</strong>o. Dopo questa proposta si <strong>in</strong>tensificano i<br />
contatti diretti con il Comitato, anche attraverso<br />
alcuni viaggi che Asdi compie <strong>in</strong> terra piemontese.<br />
La grande avventura del Trono Papale <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia<br />
nel dicembre del 2009, quando Asdi Sedia pubblica<br />
un bando per la selezione di idee progettuali.<br />
Ad essi vengono ammessi tutti i designer e gli architetti<br />
del territorio friulano, ai quali era richiesto<br />
un progetto orig<strong>in</strong>ale e <strong>in</strong>edito, nel rispetto delle<br />
caratteristiche di un trono.<br />
<strong>Il</strong> materiale scelto è f<strong>in</strong> da subito il legno, simbolo<br />
della maestria artigiana che contraddist<strong>in</strong>gue il<br />
Distretto. <strong>Il</strong> bando di selezione attrae oltre 25 progettisti.<br />
<strong>Il</strong> progetto selezionato è il “Trono della Trasfigurazione”<br />
del giovane architetto ud<strong>in</strong>ese Ivan<br />
Vergendo, che ha colpito per la freschezza e per<br />
<strong>Il</strong> Papa Benedetto XVI con il presidente<br />
dell’Asdi Giusto Maurig<br />
<strong>Il</strong> marchio<br />
lanciato<br />
alcuni anni<br />
fa senza<br />
successo<br />
nuova, ma alla sua prima edizione quattro anni fa<br />
non riuscì a catalizzare sussicienti adesioni. I risultati<br />
entusiasmanti del progetto legato al tropo papale,<br />
però, danno nuovo impulso all’idea.<br />
“L’esperienza del trono è una grande <strong>in</strong>tuizione -<br />
ha aggiunto Roberto Guer<strong>in</strong>i del Gruppo Dirigenti<br />
Fiat -, ma che può avere solo parziali ricadute sulle<br />
aziende se non si consolida questa co<strong>in</strong>volgente<br />
esperienza con un Marchio del Distretto. Ora bisogna<br />
andare avanti”.<br />
“Le imprese della sedia sono giunte alla consapevolezza<br />
che devono correre assieme sotto l’egida forte<br />
un marchio - ha concluso il presidente del Gruppo<br />
Dirigenti Fiat Mauro Busi -, altrimenti i mercati non<br />
si presidiano <strong>in</strong> modo strutturato, dall’India alla più<br />
vic<strong>in</strong>a Milano, né si potrà comunicare con efficacia<br />
f<strong>in</strong>ché gli sforzi saranno s<strong>in</strong>goli. Un gioco di squadra<br />
necessario e ormai improrogabile”.<br />
“Questa volta però - ha aggiunto il presidente<br />
dell’Asdi, Maurig - non verremo a cercare le imprese<br />
<strong>in</strong> azienda: la sfida è <strong>in</strong>iziata, l’ente pubblico ha<br />
abbattuto la distanza con il privato, ora tocca alle<br />
imprese”.<br />
il mix di contemporaneità e citazione dell’antico. La<br />
sua è una seduta imponente, ma elegante, costruita<br />
<strong>in</strong>teramente di legno e foderata di velluto rosso;<br />
sulle sponde dei braccioli verranno scolpite a bassorilievo<br />
– tramite un processo di <strong>in</strong>taglio con pantografo<br />
elettronico - due immag<strong>in</strong>i legate alla morte<br />
e alla resurrezione di Cristo (da una parte, il “Cristo<br />
morto sorretto da due angeli”, tempera su tavola di<br />
Giovanni Bell<strong>in</strong>i, datata 1460 e conservata a Venezia;<br />
dall’altra, la “Resurrezione” del Tiepolo, opera del<br />
1738, il cui orig<strong>in</strong>ale si trova nel duomo di Ud<strong>in</strong>e).<br />
Sull’alto schienale viene impressa l’immag<strong>in</strong>e della<br />
S<strong>in</strong>done. <strong>Il</strong> trono è costruito <strong>in</strong> due esemplari: uno rimane,<br />
dopo la visita di Benedetto XVI, all’Arcidiocesi<br />
di Tor<strong>in</strong>o, l’altro resta a disposizione dell’Asdi Sedia.<br />
Esito del concorso anche tre menzioni d’onore: a<br />
Margherita Zuliani per il messaggio e la ricerca<br />
iconografica, allo studio Filipaz Giangrande<br />
Architecture per il design e lo stile e alla coppia<br />
Simone Masotti ed Emanuele Orlando<br />
per la ricercata simbologia. Per la fase realizzativa,<br />
<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, sono styate 45 le imprese locali a proporsi e<br />
24 sono state elette per realizzare materialmente il<br />
trono papale.<br />
38 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
brevetti, design,<br />
marchi, nazionali,<br />
comunitari, <strong>in</strong>ternazionali<br />
ricerche, esami fattibilità<br />
assistenza tecnico legale,<br />
consulenza,<br />
contrattualistica<br />
traduzioni tecnico scientifiche,<br />
brevettuali, manualistica,<br />
depliantistica, asseverazioni<br />
impag<strong>in</strong>azioni, formattazioni<br />
servizi l<strong>in</strong>guistici<br />
traduzioni on-l<strong>in</strong>e<br />
software di traduzione<br />
software di traduzione<br />
hypertrans on-l<strong>in</strong>e<br />
ilFRIULI BUSINESS 39
I ndustrIa<br />
Accordi con atenei<br />
nel segno del Fare<br />
Gruppo Danieli - <strong>Il</strong> leader mondIale In ImpIantI sIderurgIcI rafforza la collaborazIone<br />
“concreta e ImmedIata” con <strong>Il</strong> polItecnIco dI torIno e le unIversItà dI udIne e dI trIeste<br />
Un patto per unire le<br />
eccellenze del sistema<br />
accademico e di ricerca<br />
con quello <strong>in</strong>dustriale è stato<br />
sottoscritto nel quartier generale<br />
a Buttrio del Gruppo Danieli,<br />
leader mondiale nella realizzazione<br />
di impianti siderurgici.<br />
La partnership co<strong>in</strong>volge le Università<br />
di Ud<strong>in</strong>e e di Trieste e il<br />
Politecnico di Tor<strong>in</strong>o. Vengono,<br />
nello specifico, potenziate collaborazioni<br />
già <strong>in</strong> corso e sviluppate<br />
di nuove, sempre e comunque<br />
nel segno del “Fare”, che tradotto<br />
significa azioni immediate e concrete<br />
per garantire competitività<br />
al sistema economico italiano.<br />
L’accordo con il Politecnico di<br />
Tor<strong>in</strong>o, della durata di tre anni,<br />
è quello più ampio <strong>in</strong> quanto<br />
prevede tutte le forme di possibile<br />
collaborazione tra azienda e<br />
università: partnership di ricerca<br />
nel settore della meccanica e<br />
metallurgia, assegnazione annuale<br />
di premi di laurea su temi<br />
di <strong>in</strong>teresse del Gruppo Danieli,<br />
istituzione di dottorati di ricerca<br />
per formare ricercatori di alto<br />
40 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
grado di specializzazione.<br />
Con l’Università di Trieste<br />
l’accordo co<strong>in</strong>volge la Danieli<br />
Automation estendendo il precedente<br />
protocollo f<strong>in</strong>o al 2015<br />
e sostanziandosi <strong>in</strong> attività di<br />
ricerca nell’ambito dell’automazione,<br />
<strong>in</strong> dottorati di ricerca e<br />
assegni di ricerca post-dottorato,<br />
<strong>in</strong> tiroc<strong>in</strong>i aziendali e nella partecipazione<br />
congiunta a progetti<br />
di ricerca f<strong>in</strong>anziati da Unione<br />
Europea, Regione e M<strong>in</strong>isteri<br />
competenti.<br />
Inf<strong>in</strong>e, il terzo accordo co<strong>in</strong>vol-<br />
24 settembre 2010<br />
ge la controllata acciaieria Abs <strong>in</strong><br />
partnership con l’Università di<br />
Ud<strong>in</strong>e e il consorzio <strong>Friuli</strong> Innovazione.<br />
In questo caso, l’attività<br />
di ricerca riguarderà metalli,<br />
leghe, ambiente ed energia, ma<br />
anche analisi di laboratorio e<br />
formazione del personale.<br />
Va ricordato che l’<strong>in</strong>terazione<br />
con il mondo accademico e la<br />
selezione delle eccellenze porta<br />
il Gruppo Danieli all’assunzione<br />
ogni anno di una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a<br />
di neolaureati nelle diverse<br />
discipl<strong>in</strong>e.<br />
EvEnto mondialE<br />
In programma <strong>Il</strong> DanIelI InnovactIon meetIng<br />
<strong>Il</strong> gotha dell’acciaio <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> a ottobre<br />
Oltre 400 ospiti <strong>in</strong> rappresentanza delle <strong>in</strong>dustrie siderurgico di tutto il<br />
mondo: è questo il parterre del Danieli Innovaction Meet<strong>in</strong>g che il gruppo<br />
friulano ha organizzato per la metà di ottobre <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>. Gli <strong>in</strong>contri serviranno<br />
sia per del<strong>in</strong>eare il futuro prossimo del settore, sia per presentare le ultime<br />
e più <strong>in</strong>novative novità della produzione Danieli. <strong>Il</strong> precedente forum<br />
su organizzato nel 2004 e, a distanza di sei anni e dopo aver toccato il fondo<br />
della crisi, l’<strong>in</strong>iziativa punta a <strong>in</strong>augurare anche una nuova stagione del<br />
mercato mondiale dell’acciaio, certamente non semplice, ma portatore di<br />
nuove e importanti opportunità anche per le realtà imprenditoriali friulane.<br />
ilFRIULI BUSINESS 41
COMUNICAZIONE GLOBALE<br />
• Inuno srl ▪ via cernazai, 8 - 33100 Ud<strong>in</strong>e<br />
Bupliredazionale_Inuno_<strong>Friuli</strong>Bus<strong>in</strong>ess.<strong>in</strong>dd 1<br />
42 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
<strong>in</strong>uno@<strong>in</strong>uno.net tv@trad<strong>in</strong>vest.co.uk<br />
15/09/2010 17.15.57<br />
ilFRIULI BUSINESS 43
C ooperative<br />
Pronti allo sviluppo<br />
ConfCooperative - Dopo<br />
aver giocato <strong>in</strong> Difesa, il<br />
sistema è pronto all’attacco<br />
Della ripresa, ma tre noDi<br />
rimangono Da sciogliere:<br />
burocrazia, estero e creDito<br />
La cooperazione conferma, anche nella<br />
crisi, il suo ruolo di tra<strong>in</strong>o per l’economia:<br />
oggi il movimento cooperativo<br />
pesa per il 7% sul Pil a livello nazionale.<br />
Confcooperative, <strong>in</strong> particolare, è cresciuta<br />
per numero e peso della rappresentatività,<br />
con 20.059 imprese aderenti a f<strong>in</strong>e 2009.<br />
Anche <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia, l’organizzazione<br />
sta vivendo una stagione<br />
d<strong>in</strong>amica: dal 2007 al 2009, il numero<br />
complessivo dei soci delle cooperative<br />
è passato da 174mila a 196mila, escluso<br />
il sistema delle Bcc, mentre il numero delle<br />
cooperative ha raggiunto le 775 unità.<br />
“Oggi le imprese cooperative – sottol<strong>in</strong>ea<br />
Franco Bosio, presidente regionale di<br />
Confcooperative – sono un importante<br />
motore di sviluppo: per sostenerle con<br />
efficacia stiamo agendo sui tre pilastri<br />
rappresentati da <strong>in</strong>ternazionalizzazione,<br />
riduzione della burocrazia e accesso al<br />
credito. Sono, <strong>in</strong>fatti, sempre più numerose<br />
le nostre cooperative presenti sui mercati<br />
esteri; per quanto riguarda la lotta alla<br />
burocrazia, <strong>in</strong>vece, chiediamo alla Regione<br />
una forte azione semplificatrice che sia capace<br />
di dare fiato alle imprese oppresse da<br />
adempimenti e procedure onerose e spesso<br />
non necessarie: è questa un’importante<br />
sfida che ci troviamo di fronte”.<br />
L’altro grande obiettivo da<br />
perseguire è il<br />
miglioramento<br />
delle condizioni<br />
di accesso<br />
al credito,<br />
presupposto<br />
<strong>in</strong>dispensabile<br />
per sostenere i<br />
piani di sviluppo<br />
delle imprese e accelerare l’uscita dalla<br />
crisi: il 35% delle cooperative, secondo<br />
il Centro studi di Confcooperative, si<br />
aspetta di accrescere nel 2011 i propri<br />
<strong>in</strong>vestimenti.<br />
“Le cooperative, dopo aver difeso i livelli<br />
occupazionali – sottol<strong>in</strong>ea Bosio – si apprestano<br />
a dare il proprio contributo anche<br />
alla ripresa: servono, però, strumenti più<br />
forti per sostenerne la crescita”. Per Bosio<br />
è necessaria “una politica di alleanze tra<br />
i Confidi regionali, che permetterebbe di<br />
ottimizzare l’impiego delle risorse e accrescere<br />
l’operatività a beneficio del sistema<br />
delle imprese, specie di quelle di m<strong>in</strong>ori<br />
dimensioni o meno capitalizzate, che stanno<br />
alla base del nostro tessuto imprenditoriale”.<br />
Da qui la richiesta alla Regione “di sostenere<br />
con forza un progetto che può<br />
contribuire a creare un’alleanza strategica<br />
tra cooperazione, artigianato e Pmi, anche<br />
attraverso il supporto f<strong>in</strong>anziario di <strong>Friuli</strong>a.<br />
<strong>Il</strong> rilancio dell’accesso al credito è fondamentale<br />
per permettere alle nostre imprese<br />
d’<strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> sviluppo, creare occupazione<br />
e valore aggiunto sul territorio”.<br />
Tra le altre <strong>in</strong>iziative pr<strong>in</strong>cipali<br />
promosse da<br />
Confcooperative,<br />
il lancio del<br />
marchio “Qui<br />
da noi”, che rende<br />
riconoscibili<br />
i prodotti dei<br />
punti di vendita<br />
diretta di oltre<br />
2.000 cooperative <strong>in</strong> tutta Italia e che sarà<br />
oggetto anche della prossima presenza di<br />
Confcooperative alla Barcolana di Trieste.<br />
In futuro, <strong>in</strong>oltre, non mancherà uno<br />
sguardo alla green economy: l’organizzazione<br />
attiverà una serie di servizi che si aggiungono<br />
a quelli già svolti per supportare<br />
i progetti delle cooperative, specie agricole,<br />
nel settore energetico.<br />
Agci: attenti<br />
a Basilea 3<br />
Deve essere un’opportunità e non l’ennesima<br />
tegola sul tessuto economico locale.<br />
Mentre è <strong>in</strong> corso la revisione dell’accordo<br />
<strong>in</strong>ternazionale <strong>banca</strong>rio, seppur la crisi<br />
ne abbia rallentato l’iter, l’Agci segnala i<br />
pericoli che possono derivare da un <strong>in</strong>asprimento<br />
della rigidità nel rapporto tra<br />
istituti di credito e imprese. All’<strong>in</strong>terno di<br />
tale contesto, poi, vanno studiate misure<br />
adatte al sistema cooperativo, rimediando<br />
agli errori fatti f<strong>in</strong>o a oggi.<br />
“Sono necessarie – spiega il presidente<br />
regionale di Agci, Ad<strong>in</strong>o Cisil<strong>in</strong>o – una<br />
riflessione comune e un’azione decisa del<br />
movimento cooperativo per far sì che il<br />
percorso di def<strong>in</strong>izione di Basilea 3 tenga<br />
conto, diversamente da quanto accaduto<br />
con Basilea 2, delle diverse forme di impresa<br />
e, <strong>in</strong> particolare, delle specificità delle cooperative:<br />
ciò al f<strong>in</strong>e di rendere il mercato del<br />
credito più equo ed equilibrato, oltre che<br />
accessibile anche per i soggetti che perseguono<br />
scopi differenti da quelli tipici delle<br />
società capitalistiche”.<br />
Se la crisi è stata generata da un vero e<br />
proprio stravolgimento della f<strong>in</strong>anza,<br />
accompagnato da una eccessiva deriva<br />
burocratica, Cisil<strong>in</strong>o <strong>in</strong>dica, qu<strong>in</strong>di, che il<br />
suo superamento può derivare anche con<br />
la costruzione di un sistema del credito più<br />
attento. Disposizioni troppo rigide e dirigistiche<br />
di Basilea 3, <strong>in</strong>fatti, rischiano di aprire<br />
le porte a una contrazione del mercato<br />
del credito, con le pesanti implicazioni che<br />
ne deriverebbero per le Pmi e per le cooperative<br />
quanto alle possibilità di accesso<br />
ai f<strong>in</strong>anziamenti sia ord<strong>in</strong>aria, sia ai f<strong>in</strong>i di<br />
<strong>in</strong>vestimenti.<br />
“Nessuno nega che siano necessarie regole<br />
puntuali e l’<strong>in</strong>troduzione di parametri rigidi<br />
per un corretto funzionamento del mercato<br />
del credito – conclude Cisil<strong>in</strong>o – ma occorre<br />
che il legislatore ponga al centro le imprese<br />
con le loro esigenze e le loro peculiarità, così<br />
da metterle <strong>in</strong> condizione di disporre delle<br />
risorse necessarie per crescere: il sistema<br />
del credito, appunto, deve essere al servizio<br />
delle imprese e non viceversa.<br />
Un tanto – conclude Cisil<strong>in</strong>o - servirà, una<br />
buona volta, per def<strong>in</strong>ire con la Regione la<br />
vera mission di F<strong>in</strong>reco e, qu<strong>in</strong>di, anche l’utilizzo<br />
di un discreto patrimonio, accantonato<br />
per possibili aggregazioni a soddisfacimento<br />
dell’art.107 del testo unico <strong>banca</strong>rio”.<br />
44 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010<br />
Franco<br />
Bosio
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 45
C ostruzioni<br />
Intervento<br />
al CUORE<br />
Riqualificazione centRi uRbani - sul modello già<br />
diffuso nelle pr<strong>in</strong>cipali capitali europee, anche<br />
<strong>in</strong> friuli si stanno aprendo nuove e importanti<br />
opportunità, ma devono poter contare sulla<br />
condivisione degli <strong>in</strong>teressi di comuni e privati<br />
Sarà il bus<strong>in</strong>ess immobiliare dei<br />
prossimi anni <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>, dopo essersi<br />
sviluppato <strong>in</strong> molte esperienze<br />
europee. Riqualificare aree, spesso<br />
degradate, delle città, anziché consumare<br />
ulteriore territorio, rappresenta un<br />
percorso importante per le aziende del<br />
settore. È possibile farlo, però, soltanto<br />
<strong>in</strong> accordo con le amm<strong>in</strong>istrazioni locali,<br />
rendendo i rispettivi <strong>in</strong>teressi conciliabili.<br />
Come fare, lo spiega Luca Fant<strong>in</strong>,<br />
direttore immobiliare del gruppo friulano<br />
Rizzani de Eccher, leader nel mondo<br />
delle costruzioni.<br />
- Quali spazi di crescita ha il segmento<br />
di mercato delle riqualificazioni<br />
all’<strong>in</strong>terno dei centri urbani?<br />
“Riqualificare edifici dismessi, siano<br />
essi collocati all’<strong>in</strong>terno o all’esterno dei<br />
centri urbani, rappresenterà il futuro del<br />
mercato immobiliare dei prossimi anni.<br />
La maggior parte delle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
pubbliche punta a queste operazioni<br />
di valorizzazione, <strong>in</strong> quanto hanno la<br />
duplice f<strong>in</strong>alità di recuperare parti della<br />
città che versano <strong>in</strong> pessimo stato di<br />
conservazione, limitando al contempo<br />
lo sfruttamento del territorio.<br />
Chiaramente, progetti immobiliari di<br />
questa tipologia necessitano di un dialogo<br />
tra pubblico e privato che garantisca<br />
al pubblico un corretto utilizzo delle aree<br />
da recuperare, ma che allo stesso tempo<br />
consenta al privato di poter disporre di<br />
dest<strong>in</strong>azioni d’uso effettivamente vendibili.<br />
Un mix funzionale eccessivamente<br />
sbilanciato su una funzione, piuttosto<br />
che su un’altra, o un’eccessiva richiesta da<br />
parte delle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche<br />
di opere a servizio della collettività può<br />
rendere <strong>in</strong>attuabile un piano di valorizzazione,<br />
soprattutto <strong>in</strong> un momento di<br />
mercato come questo. Allo stesso tempo,<br />
l’operatore immobiliare deve avere l’<strong>in</strong>telligenza<br />
di proporre all’<strong>in</strong>terlocutore<br />
pubblico un progetto che non sia una<br />
mera operazione immobiliare, ma che<br />
consenta un effettivo beneficio per la<br />
collettività”.<br />
- Quali sono i freni al suo sviluppo?<br />
“Nella maggior parte dei casi il freno<br />
pr<strong>in</strong>cipale è legato alla burocrazia e ai<br />
tempi autorizzativi che <strong>in</strong>iziative del genere<br />
richiedono e che spesso scoraggiano<br />
gli operatori immobiliari a prenderle<br />
<strong>in</strong> considerazione. In questo momento<br />
di mercato un altro freno è certamente<br />
rappresentato dalla crisi <strong>in</strong> corso, che<br />
<strong>in</strong>teressa pesantemente anche il mercato<br />
immobiliare, <strong>in</strong> quanto progetti di questo<br />
tipo richiedono <strong>in</strong>genti <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di progettazione, pratiche urbanistiche<br />
e altri passaggi”.<br />
- La dest<strong>in</strong>azione è esclusivamente<br />
di carattere residenziale o può essere<br />
anche economica?<br />
“Una riqualificazione di parti, grandi o<br />
piccole, di centri urbani deve necessariamente<br />
passare per un mix bilanciato di<br />
funzioni, che si devono <strong>in</strong>serire <strong>in</strong> modo<br />
coerente nell’ambito nel quale verranno<br />
<strong>in</strong>serite. Non esiste una regola aurea che<br />
faccia preferire una funzione rispetto a<br />
un’altra. Per esempio, la riqualificazione<br />
dell’ex mercato ortofrutticolo di Genova,<br />
che il nostro gruppo sta realizzando, prevede<br />
un mix di funzioni all’<strong>in</strong>terno del<br />
quale trovano spazio residenze, un piccolo<br />
centro commerciale, due asili nido,<br />
una palestra, parcheggi a rotazione”.<br />
- In tale contesto esistono differenze<br />
tra <strong>Friuli</strong> e le vostre esperienze<br />
all’estero?<br />
“La riqualificazione dei centri urbani è<br />
una realtà relativamente recente per l’ltalia<br />
<strong>in</strong> generale, anche se negli ultimi anni<br />
c’è stata una forte accelerazione a opera<br />
sia delle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni, sia<br />
dei privati. In grandi città come Milano<br />
e Roma, ma anche Bologna e Napoli, sol-<br />
“<strong>Il</strong> freno<br />
pr<strong>in</strong>cipale è<br />
legato alla<br />
burocrazia<br />
e ai tempi<br />
autorizzativi<br />
che spesso<br />
scoraggiano<br />
gli <strong>in</strong>vestitori”<br />
tanto per citarne alcune, sono stati messi<br />
<strong>in</strong> cantiere <strong>in</strong>terventi molto importanti.<br />
Un esempio su tutti è la grande riqualificazione<br />
del quartiere Bicocca a Milano.<br />
All’estero la riqualificazione urbana nei<br />
cosiddetti ‘brown field’ è, <strong>in</strong>vece, forte di<br />
molteplici esperienze che sono state <strong>in</strong><br />
grado di rivitalizzare <strong>in</strong>tere città o parti<br />
di esse. Penso, per esempio, a Barcellona<br />
<strong>in</strong> Spagna o al quartiere olimpico di<br />
Lisbona <strong>in</strong> Portogallo. Esempi molto<br />
<strong>in</strong>teressanti si possono trovare anche a<br />
Londra, Parigi, Berl<strong>in</strong>o. Ud<strong>in</strong>e e il <strong>Friuli</strong>,<br />
<strong>in</strong> generale, com<strong>in</strong>ciano a muovere i<br />
primi passi <strong>in</strong> questa direzione”.<br />
- Può aggiornarci sui vostri progetti<br />
di riqualificazione all’<strong>in</strong>terno di<br />
Ud<strong>in</strong>e?<br />
“<strong>Il</strong> nostro gruppo sta <strong>in</strong>tervenendo su<br />
alcune zone molto importanti della città.<br />
Quella sicuramente di maggior impatto<br />
è la riqualificazione del palazzo Upim<br />
situato nel cuore del centro storico di<br />
46 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
fronte a Palazzo d’Aronco. In questo<br />
momento è <strong>in</strong> corso un dialogo costruttivo<br />
con il Comune e gli altri soggetti<br />
<strong>in</strong>teressati per poter ricomporre una<br />
frattura nel cuore del centro storico della<br />
città, creata nei primi Anni ‘50 del secolo<br />
scorso, <strong>in</strong> seguito alla demolizione del<br />
Teatro Eden e dei palazzi conf<strong>in</strong>anti. La<br />
progettazione verrà curata da un grande<br />
architetto di fama <strong>in</strong>ternazionale <strong>in</strong><br />
grado di <strong>in</strong>terpretare i luoghi e gli spazi<br />
che circondano il palazzo, garantendo<br />
un risultato architettonico e stilistico di<br />
altissima qualità.<br />
Un altro progetto di dimensioni più<br />
contenute, che partirà a breve è la<br />
costruzione di un palazzo residenziale<br />
di fronte al Teatro Giovanni da Ud<strong>in</strong>e<br />
e che sorgerà al posto di alcuni fabbricati<br />
da anni <strong>in</strong> disuso già facenti parte<br />
dell’Istituto Renati. In questo caso nella<br />
progettazione è stato dato particolare<br />
risalto all’eco-sostenibilità e al risparmio<br />
24 settembre 2010<br />
“I progetti<br />
della Rizzani<br />
de Eccher a<br />
Ud<strong>in</strong>e per<br />
ricucire una<br />
ferita nel<br />
centro città;<br />
mentre a<br />
Trieste è<br />
impegnata a<br />
far r<strong>in</strong>ascere<br />
il Porto<br />
Vecchio”<br />
energetico, unito a una qualità architettonica<br />
e costruttiva <strong>in</strong>novativa e di<br />
primo livello <strong>in</strong> grado di rivitalizzare la<br />
zona nella quale verrà costruito, soprattutto<br />
per quanto riguarda il ‘dialogo’ con<br />
il prospiciente teatro.<br />
Un ulteriore <strong>in</strong>tervento che ci vede<br />
impegnati con un’ottica di medio-lungo<br />
periodo è la riqualificazione dell’attuale<br />
sede Enel di via Uccellis, a pochi metri<br />
da Piazzale Osoppo e dal Parco della<br />
Rimembranza. In questo caso, il nostro<br />
progetto è quello di riconvertire l’area,<br />
quando verrà liberata da Enel, <strong>in</strong> un<br />
quartiere che valorizzi le aree verdi<br />
circostanti, prevedendo un’edilizia prevalentemente<br />
residenziale di alto livello”.<br />
- Quali sviluppi sta avendo la riqualificazione,<br />
<strong>in</strong>vece, del porto vecchio<br />
di Trieste?<br />
“<strong>Il</strong> Comitato Portuale è stato chiamato a<br />
esprimersi def<strong>in</strong>itivamente sulla concessione<br />
demaniale marittima da rilasciare<br />
a Portocittà Srl, società partecipata da<br />
Rizzani de Eccher, Maltauro, Banca Biis<br />
e S<strong>in</strong>loc. In questo caso siamo <strong>in</strong> presenza<br />
di qualcosa di più di una riqualificazione<br />
urbana, ma di una restituzione vera e<br />
propria di una parte di città, non solo a<br />
Trieste, ma all’Italia e all’Europa. <strong>Il</strong> Porto<br />
Vecchio è un luogo unico e irripetibile<br />
che ha conservato nel tempo, nonostante<br />
un ormai avanzato stato di degrado, un<br />
fasc<strong>in</strong>o difficilmente raggiungibile. La<br />
realizzazione del progetto consentirà,<br />
<strong>in</strong>fatti, di riportare <strong>in</strong> vita un pezzo di<br />
città esteso su oltre 35 ettari prospiciente<br />
il mare attraverso la ristrutturazione degli<br />
edifici esistenti, per la maggior parte<br />
edificati <strong>in</strong> epoca asburgica, e la realizzazione<br />
di nuovi edifici che ospiteranno<br />
alberghi, negozi, spazi espositivi e per la<br />
formazione, uffici, oltre alla realizzazione<br />
di due mar<strong>in</strong>a. È un’esperienza senza precedenti<br />
<strong>in</strong> grado di portare Trieste sulla<br />
ribalta della scena europea”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 47
48 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
C ostruzioni<br />
La casa<br />
del futuro<br />
Rossi F.lli - L’impresa ediLe di Variano<br />
si è speciaLizzata neLLa bioarchitettura<br />
per abitazioni ciViLi, conquistando<br />
La certificazione casacLima<br />
A<br />
Variano di Basiliano c’è<br />
un’impresa edile che è<br />
ora diventata a tutti gli<br />
effetti Partner CasaClima e che<br />
costruisce case <strong>in</strong> bioarchitettura<br />
a bassissimo consumo energetico.<br />
La Rossi F.lli Srl opera sul mercato<br />
da 42 anni, specializzandosi nella<br />
costruzione e ristrutturazione di<br />
case di civile abitazione per la<br />
vendita diretta e conto terzi. <strong>Il</strong><br />
mercato di riferimento è quello<br />
locale della prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e e,<br />
più <strong>in</strong> generale, tutta la regione.<br />
La Rossi F.lli è una solida realtà,<br />
con una struttura aziendale formata<br />
da 13 persone, tutte giovani,<br />
preparate e altamente qualificate.<br />
<strong>Il</strong> miglioramento e l’<strong>in</strong>novazione<br />
cont<strong>in</strong>ua ha portato l’azienda a<br />
ottenere nel 2006 la certificazione<br />
di qualità Iso 9001 e ora ad acquisire<br />
la partnership CasaClima. La<br />
qualità viene, qu<strong>in</strong>di, garantita da<br />
una serie di analisi, controlli e collaudi<br />
che vengono effettuati da un<br />
ente terzo <strong>in</strong> ogni fase del processo<br />
lavorativo, dalla progettazione<br />
f<strong>in</strong>o alla consegna. CasaClima<br />
è un protocollo che raccoglie<br />
modalità costruttive e tecniche di<br />
isolamento termico degli edifici,<br />
alcune delle quali già da tempo<br />
presenti <strong>in</strong> Paesi come Germania,<br />
Svezia e Norvegia, con l’obiettivo<br />
di dim<strong>in</strong>uire drasticamente la<br />
quantità di energia necessaria per<br />
riscaldare d’<strong>in</strong>verno e raffrescare<br />
d’estate un’abitazione.<br />
<strong>Il</strong> percorso che ha permesso<br />
all’impresa di Variano di diventare<br />
partner CasaClima ha<br />
avuto <strong>in</strong>izio quattro anni fa con<br />
un processo formativo che ha<br />
riguardato tutti i dipendenti e che<br />
permette all’impresa di realizzare<br />
nuovi edifici e riqualificazioni<br />
24 settembre 2010<br />
I soci<br />
Moreno,<br />
Manuela<br />
e Massimo<br />
Rossi<br />
energetiche secondo questo protocollo.<br />
<strong>Il</strong> 28 luglio scorso è stata<br />
consegnata all’impresa la prima<br />
targhetta CasaClima per un <strong>in</strong>tervento<br />
nel comune di Basiliano<br />
di riqualificazione a basso consumo<br />
energetico di una palazz<strong>in</strong>a<br />
pluri-familiare costruita 10 anni<br />
fa. Questo <strong>in</strong>tervento<br />
ha portato<br />
ad abbassare<br />
drasticamente<br />
il considerevole<br />
fabbisogno<br />
energetico per il<br />
riscaldamento e<br />
il raffrescamento<br />
delle abitazioni,<br />
riducendo di un quarto i consumi<br />
energetici e le emissioni di CO2.<br />
Le abitazioni che l’impresa sta<br />
ora proponendo al mercato si<br />
contraddist<strong>in</strong>guono per essere<br />
progettate e realizzate secondo i<br />
criteri della bioarchitettura, per<br />
essere certificate CasaClima <strong>in</strong><br />
classe A e per l’utilizzo di fonti<br />
energetiche r<strong>in</strong>novabili. Sono<br />
abitazioni costruite con materiali<br />
edili di orig<strong>in</strong>e naturale, con un<br />
elevatissimo grado di isolamento<br />
termico, con un’impiantistica<br />
ottimale, che ottimizzano l’utilizzo<br />
dell’energia<br />
solare. Grazie a<br />
queste caratteristiche<br />
si raggiungono<br />
risparmi<br />
f<strong>in</strong>o all’80% dei<br />
costi energetici.<br />
Grazie a questi<br />
risparmi, i maggiori<br />
costi di costruzione,<br />
pari a circa il 5%, vengono<br />
ampiamente ammortizzati<br />
<strong>in</strong> 6 o 7 anni, a partire dai quali<br />
i clienti possono beneficiare solo<br />
dei conseguenti guadagni. I vantaggi<br />
che queste abitazioni offrono<br />
riguardano, <strong>in</strong>oltre, la qualità<br />
1968<br />
Anno di fondazione<br />
13<br />
Numero di dipendenti<br />
della vita e il comfort abitativo,<br />
con assenza di muffe e condense,<br />
temperatura dell’aria costantemente<br />
compresa tra i 18°C e i<br />
23°C, isolamento acustico.<br />
Una casa costruita secondo questi<br />
criteri è a tutti gli effetti la casa<br />
del futuro, un bene durevole che<br />
acquista valore nel tempo e che<br />
rappresenta una risposta concreta<br />
alla sfida che il futuro ci pone.<br />
In questo momento il mercato<br />
edile sta, <strong>in</strong>fatti, vivendo una fase<br />
delicata a causa da una parte della<br />
contrizione economica attuale,<br />
dall’altra per i cambiamenti legislativi<br />
a livello sia nazionale<br />
che europeo, come ad esempio le<br />
nuove norme tecniche per le costruzioni<br />
e la normativa sulla certificazione<br />
energetica. L’Unione<br />
Europea ha stabilito, <strong>in</strong>oltre, un<br />
aumento del 20% dell’efficienza<br />
energetica entro il 2020. I nuovi<br />
edifici e gli <strong>in</strong>terventi di riqualificazione<br />
energetica devono qu<strong>in</strong>di<br />
rispettare questi parametri. La<br />
risposta concreta che l’impresa<br />
Rossi F.lli ha voluto dare è quella<br />
di guardare al futuro e proporre<br />
delle abitazioni che grazie alla certificazione<br />
CasaClima rispettano<br />
e superano già questi dettami.<br />
Ora non si può più pensare di<br />
acquistare una casa nuova con<br />
la mentalità e le logiche di anche<br />
solamente 5 o 6 anni fa, perché si<br />
rischia di <strong>in</strong>vestire i risparmi e i<br />
sacrifici di una vita <strong>in</strong> abitazioni,<br />
che seppur appena costruite, sono<br />
di fatto già obsolete e, qu<strong>in</strong>di, soggette<br />
a una profonda svalutazione<br />
nel tempo, senza contare al fatto<br />
che non potranno mai offrire gli<br />
stessi vantaggi economici e i livelli<br />
di comfort di una abitazione a<br />
basso consumo energetico.<br />
ilFRIULI BUSINESS 49
C osTruzioni<br />
Pietra amica<br />
dell’ambiente<br />
Rossi MaRMi - L’azienda di Torreano di<br />
CividaLe sTa sviLuppando nuovi sboCChi<br />
CommerCiaLi, anChe aLL’esTero, e punTa a<br />
niCChie di quaLiTà Con aLTo vaLore aggiunTo<br />
e aL CresCenTe merCaTo deLLa bioediLizia<br />
Dalla cava al prodotto f<strong>in</strong>ito,<br />
seguendo direttamente<br />
tutte le fasi di estrazione,<br />
trasporto e lavorazione. La ditta<br />
Rossi Marmi Snc è <strong>in</strong> grado di<br />
soddisfare le richieste di imprese<br />
e privati, progettisti e architetti,<br />
grazie alla lunga esperienza acquisita<br />
nel settore, alla dotazione di<br />
macch<strong>in</strong>ari adeguati e all’impiego<br />
di operai specializzati. La storia<br />
dell’azienda com<strong>in</strong>cia nel 1954,<br />
quando l’attività era prettamente<br />
orientata al settore del cemento, ma<br />
nel corso degli anni si rivolge sempre<br />
più alla lavorazione del marmo.<br />
“Nel 1980, mio padre Bruno e<br />
mio zio Mario – spiega l’attuale titolare,<br />
Andrea Rossi – hanno dato<br />
vita a una nuova realtà, aprendo la<br />
sede di Torreano di Cividale, che<br />
tuttora ci ospita. S<strong>in</strong> dalle orig<strong>in</strong>i,<br />
la ditta si specializza nell’estrazione<br />
e nella lavorazione prima della Pietra<br />
Piasent<strong>in</strong>a e, da qualche anno,<br />
anche del Ceppo Carnico.<br />
Le materie prime – cont<strong>in</strong>ua -<br />
provengono dalle cave di nostra<br />
proprietà, localizzate nella zona<br />
pedemontana, ai conf<strong>in</strong>i con la<br />
Slovenia. Dopo l’estrazione dei<br />
blocchi, ci occupiamo direttamente<br />
del trasporto <strong>in</strong> laboratorio, del taglio<br />
e della sgrezzatura, realizzando<br />
ogni tipo di manufatto per l’edilizia<br />
pubblica e privata, per l’arredo di<br />
<strong>in</strong>terni ed esterni”.<br />
Dalla cava al laboratorio, ma poi<br />
la materia può prendere <strong>in</strong>numerevoli<br />
strade.<br />
“Diciamo – chiarisce Rossi - che<br />
il mercato è <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua evoluzio-<br />
Cam<strong>in</strong>o al Tagliamento (UD) Via degli Organari, 10<br />
Cell. 348.5251300 - Tel/Fax 0432.919571<br />
ne. La nostra clientela spazia dai<br />
marmisti alle imprese di costruzioni,<br />
passando per gli architetti<br />
e i progettisti, oltre, naturalmente,<br />
ai privati. Se f<strong>in</strong>o a qualche anno<br />
fa il settore tra<strong>in</strong>ante era quello<br />
dell’edilizia, ora la forte contrazione<br />
del comparto a livello nazionale ci<br />
ha portato a sondare nuovi spazi.<br />
Un’esigenza dettata anche dalla<br />
concorrenza, <strong>in</strong>terna ma soprattutto<br />
dei Paesi emergenti, come<br />
la C<strong>in</strong>a, che offrono lavorazioni e<br />
materie prime di discreta qualità<br />
a prezzi <strong>in</strong>feriori. L’idea, qu<strong>in</strong>di, è<br />
quella di puntare al valore aggiunto.<br />
Ovvero, alle l<strong>in</strong>ee di prodotti<br />
per l’arredo altamente rif<strong>in</strong>ite,<br />
ma anche agli elementi che possono<br />
soddisfare il mercato della<br />
• Impianti civili e <strong>in</strong>dustriali<br />
• Impianti ant<strong>in</strong>cendio<br />
• Condizionamento<br />
• Impianti irrigazione giard<strong>in</strong>o<br />
50 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
ioedilizia. Un comparto, quello<br />
legato al risparmio energetico,<br />
che pur essendo ‘di nicchia’ è <strong>in</strong><br />
forte sviluppo a livello globale. Di<br />
conseguenza, anche il bac<strong>in</strong>o di<br />
clientela si sta allargando: nell’ultimo<br />
anno siamo passati dal 20 al<br />
40% di esportazioni, soprattutto<br />
nell’Europa del Nord”.<br />
In questo filone si <strong>in</strong>seriscono le<br />
lavorazioni volte al riutilizzo dei<br />
materiali di scarto e alla riduzione<br />
dell’impatto ambientale.<br />
“Una necessità – conclude il<br />
titolare - che risponde anche alla<br />
scarsa disponibilità <strong>in</strong> natura della<br />
materia prima, <strong>in</strong> particolare della<br />
Pietra Piasent<strong>in</strong>a, e alle normative<br />
sempre più str<strong>in</strong>genti per l’apertura<br />
di nuove cave. L’obiettivo, <strong>in</strong>som-<br />
24 settembre 2010<br />
ma, non deve essere la quantità<br />
f<strong>in</strong>e a se stessa, ma la qualità delle<br />
lavorazioni, sfruttando il design tipico<br />
del made <strong>in</strong> Italy. Tra i prodotti<br />
più <strong>in</strong>novati, per esempio, ci sono le<br />
pareti con pannelli <strong>in</strong> pietra alleggerita,<br />
ma anche i pannelli radianti<br />
per il riscaldamento, che vengono<br />
applicati a secco e garantiscono<br />
una diffusione ottimale del calore”.<br />
Silvia De Michielis<br />
1980<br />
Anno di<br />
fondazione<br />
700mila<br />
Valore <strong>in</strong> euro<br />
di fatturato<br />
Dal cuore Della nostra terra<br />
10<br />
Numero di<br />
dipendenti<br />
Pietra Piasent<strong>in</strong>a e CePPo CarniCo<br />
Materia prima ottima per estetica<br />
e dall’utilizzo molteplice<br />
tra le materie prime più utilizzate dalla Ditta rossi marmi snc figurano<br />
la Pietra Piasent<strong>in</strong>a e il Ceppo Carnico. La prima è una roccia<br />
calcarea di colore grigio di fondo, con la presenza di venature<br />
cristall<strong>in</strong>e bianche e zone con tonalità tendenti al bruno-rossastro. È<br />
ottima per le lavorazioni esterne,<br />
ma si rivela di classe anche per<br />
gli <strong>in</strong>terni, prestandosi a molti tipi<br />
di f<strong>in</strong>iture, che spaziano dai prodotti<br />
più semplici alle realizzazioni<br />
più elaborate e di design. <strong>Il</strong> Ceppo<br />
Carnico, estratto nel comune di<br />
Cavazzo Carnico, è un agglomerato<br />
naturale appartenente alle rocce sedimentarie classiche, con<br />
cementazione a matrice calcarea. Grazie alle buone proprietà tecniche<br />
e di resistenza al gelo e alla limitata alterabilità agli agenti atmosferici,<br />
può essere utilizzato <strong>in</strong> edilizia e nell’arredo urbano. L’utilizzo<br />
pr<strong>in</strong>cipale è rivolto a pavimenti e rivestimenti <strong>in</strong>terni ed esterni, ma<br />
anche a davanzali, riquadri, grad<strong>in</strong>i, portoni e colonnati.<br />
ilFRIULI BUSINESS 51
C ostruzioni<br />
L’autonomia<br />
è di casa<br />
TeCnologie domoTiChe<br />
Pensile movimentabile (cuc<strong>in</strong>a):<br />
dotato di meccanismo elettrico<br />
sali-scendi con movimento di<br />
avvic<strong>in</strong>amento diagonale per rendere<br />
accessibile lo spazio sopra<br />
i 140 cm.<br />
Lavabo e Wc sospesi, regolabili<br />
<strong>in</strong> altezza e con fotocellule (bagno):<br />
privi di colonna e adattabili<br />
alle specifiche esigenze di accessibilità<br />
e movimentazione dell’utente.<br />
Reti letto a 3 sezioni ad altezza<br />
variabile (camera): con regolazione<br />
elettrica dell’altezza e dell’<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione<br />
delle 3 sezioni per facilitare<br />
l’entrata e l’uscita dal letto.<br />
Sensori e allarmi per gas metano<br />
e monossido di carbonio (cuc<strong>in</strong>a):<br />
bloccano l’erogazione di<br />
gas, aprono la f<strong>in</strong>estra e avvisano<br />
utente e familiari.<br />
Sistema di videosorveglianza<br />
(<strong>in</strong>gresso e zona giorno): per<br />
controllare dal pc chi ha suonato<br />
alla porta di casa.<br />
Controllo carichi elettrici (cuc<strong>in</strong>a):<br />
evita sovraccarichi nell’utilizzo<br />
degli elettrodomestici e il dover<br />
uscire di casa per riprist<strong>in</strong>are<br />
la corrente.<br />
Rilevatore di presenza (corridoio<br />
e bagno): per accendere automaticamente<br />
le luci al passaggio<br />
della persona.<br />
Motorizzazione porta d’<strong>in</strong>gresso<br />
ed elettroserratura (<strong>in</strong>gresso):<br />
facilita l’entrata e l’uscita dall’appartamento.<br />
Pc personalizzabile per controllo<br />
domotico (zona giorno): per<br />
controllare e supervisionare tutte<br />
le funzionalità dell’impianto attraverso<br />
un’<strong>in</strong>terfaccia adatta al tipo<br />
di disabilità.<br />
Telecomando radio e ripetitori<br />
(presente <strong>in</strong> tutti i locali degli<br />
appartamenti qu<strong>in</strong>di anche<br />
camera): per controllare alcune<br />
funzionalità dell’impianto domotico<br />
da qualsiasi punto della<br />
casa.<br />
Stazione meteo (poggiolo): per<br />
chiudere automaticamente le<br />
f<strong>in</strong>estre <strong>in</strong> caso di forte vento e<br />
pioggia.<br />
Due appartamenti-palestra<br />
attrezzati con tecnologie e<br />
soluzioni domotiche per<br />
agevolare il ritorno alla ‘normalità’ e<br />
migliorare la qualità della vita di persone<br />
che presentano un’autonomia<br />
motoria limitata. Sono gli alloggi,<br />
situati <strong>in</strong> via Capitol<strong>in</strong>a a Trieste,<br />
realizzati nell’ambito di “Presto a<br />
Casa”, progetto nato con l’obiettivo<br />
di sviluppare modelli di domicilio<br />
temporaneo dedicati a utenti con<br />
disabilità fisiche, realizzato da Co-<br />
Soluzioni per l’auTonomia<br />
Piano di lavoro sospeso (cuc<strong>in</strong>a): posizionato a un’altezza non superiore<br />
a 80 cm per favorire l’operatività di persone <strong>in</strong> carrozz<strong>in</strong>a.<br />
Elettrodomestici e elementi cuc<strong>in</strong>a per la sicurezza (cuc<strong>in</strong>a): miscelatore<br />
termoregolato, piano cottura elettrico <strong>in</strong> vetroceramica.<br />
Elettrodomestici e elementi cuc<strong>in</strong>a per l’accessibilità (cuc<strong>in</strong>a): lavastoviglie<br />
compatta con cassettone, lavasciuga, forno ad apertura laterale<br />
e piano d’appoggio sottostante, cappa aspirante con telecomando,<br />
lavello con vasca di profondità massima 18 cm.<br />
Armadi con sistema di avvic<strong>in</strong>amento manuale e cestelli a estrazione<br />
totale (camera e cuc<strong>in</strong>a): facilitano l’accesso anche alle parti più<br />
difficilmente raggiungibili.<br />
Condizionamento e controllo clima (camera zona giorno): posizionato<br />
<strong>in</strong> camera da letto e soggiorno, garantisce il comfort termico ed è<br />
controllabile anche da remoto.<br />
Sensore e allarme anti-allagamento (solo bagno): blocca l’erogazione<br />
di acqua <strong>in</strong> caso di spandimento nel bagno e avvisa utente e familiari.<br />
Pulsanti di soccorso <strong>in</strong> camera ed <strong>in</strong> bagno (camera e bagno): <strong>in</strong><br />
caso di necessità per <strong>in</strong>viare un allarme a famigliari.<br />
Motorizzazione porte, f<strong>in</strong>estre e tapparelle (zona giorno e camera):<br />
consente la loro chiusura o apertura automatica senza sforzi anche <strong>in</strong><br />
modo comb<strong>in</strong>ato.<br />
Gruppo di cont<strong>in</strong>uità (ripostiglio): evita <strong>in</strong>terruzioni di corrente sulle<br />
l<strong>in</strong>ee prioritarie dell’impianto.<br />
Comune di TriesTe - Grazie<br />
a partner medici e scientifici,<br />
sono stati realizzati due<br />
appartamenti sperimentali<br />
per persone impeGnate <strong>in</strong> un<br />
percorso di riabilitazione<br />
mune di Trieste, Area Science Park<br />
e Ater Trieste, con la collaborazione<br />
dell’Area Riabilitazione degli<br />
Ospedali riuniti e della Prov<strong>in</strong>cia di<br />
Trieste. <strong>Il</strong> progetto è stato approvato<br />
nell’ambito del bando pubblico<br />
emesso nel 2008 dalla Regione per<br />
l’<strong>in</strong>novazione e la ricerca nel settore<br />
della salute e protezione sociale.<br />
I due alloggi, di circa 80 metri<br />
quadri ciascuno, sono stati progettati<br />
per coadiuvare nella delicata fase del<br />
recupero dell’autonomia di persone<br />
dalla mobilità ridotta, a causa di<br />
eventi traumatici o dell’aggravarsi di<br />
patologie degenerative. Term<strong>in</strong>ato il<br />
periodo di riabilitazione ospedaliera,<br />
<strong>in</strong>fatti, il rientro a casa può essere<br />
problematico, date le mutate necessità<br />
e la presenza nell’abitazione di<br />
ostacoli al movimento. Proprio <strong>in</strong><br />
questa fase si <strong>in</strong>serisce il progetto<br />
“Presto a casa”: una volta lasciato<br />
l’ospedale, la persona può sperimentare,<br />
assieme a un familiare, tutte<br />
le soluzioni implementate nei due<br />
appartamenti-palestra e decidere <strong>in</strong><br />
modo consapevole quali di queste<br />
utilizzare nella propria dimora.<br />
Negli alloggi di via Capitol<strong>in</strong>a<br />
sono, <strong>in</strong>fatti, state <strong>in</strong>tegrate tecnologie<br />
e soluzioni progettate ad hoc<br />
per facilitare lo svolgimento delle<br />
attività quotidiane <strong>in</strong> sicurezza: piani<br />
di lavoro sospesi, elettrodomestici<br />
personalizzati, sensori anti-allagamento<br />
e di allarme gas, lavabi e Wc<br />
sospesi e regolabili, avvisi automatici<br />
ai familiari <strong>in</strong> caso di necessità.<br />
Con un semplice telecomando<br />
collegato a un pc è possibile gestire<br />
e controllare tutte le funzionalità<br />
domotiche di particolare <strong>in</strong>teresse:<br />
dalla movimentazione automatica<br />
della porta d’<strong>in</strong>gresso e delle tapparelle<br />
alla chiusura delle f<strong>in</strong>estre, dal<br />
controllo del clima alla regolazione<br />
delle luci. L’accesso ai due alloggi sarà<br />
gestito dall’Area Riabilitazione degli<br />
Ospedali riuniti che selezionerà gli<br />
utenti con il profilo più adatto alla<br />
sperimentazione.<br />
gli auSili<br />
Benessere e prevenzione: sollevatore<br />
mobile, apri-rub<strong>in</strong>etto, apriporta,<br />
gira-chiave, porta-libro, cusc<strong>in</strong>etto<br />
per proteggere le caviglie.<br />
Per l’igiene personale: spugna con<br />
braccio estensore per la pulizia dei<br />
piedi, schiaccia-tubetto del dentifricio.<br />
Per vestirsi e svestirsi: estensore per<br />
<strong>in</strong>filare le camicie, asola per abbottonarsi,<br />
sstema d’ausilio per chiusura zip.<br />
Per l’alimentazione: facilitatori<br />
di apertura per bottiglie e vasetti,<br />
posate e tagliere con impugnatura<br />
ergonomica.<br />
52 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
MOIMACCO (UD)<br />
Via Mal<strong>in</strong>a, 62<br />
Tel. 0432.722160<br />
Fax 0432.710863<br />
<strong>in</strong>fo@sfimpianti.it<br />
www.sfimpianti.it<br />
La ditta S.F. IMPIANTI di Moimacco, prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e, nasce nel 2002: l’obiettivo che si pone il titolare f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio è di poter offrire ai propri<br />
clienti, sia nell’ambito civile che <strong>in</strong> quello <strong>in</strong>dustriale, la possibilità di scegliere tra l’impiantistica tradizionale e le ultime tecnologie disponibili.<br />
IMPIANTI FOTOVOLTAICI<br />
• La nostra azienda si è realizzata nell’<strong>in</strong>stallazione di impianti fotovoltaici chiavi <strong>in</strong> mano seguendo<br />
il cliente nella documentazione e nelle domande da presentare all’Enel (o altro gestore) f<strong>in</strong>o<br />
all’ottenimento dell’<strong>in</strong>centivo.<br />
• Da oggi è possibile trasformare la propria abitazione <strong>in</strong> una piccola centrale elettrica grazie ad una<br />
fonte <strong>in</strong>esauribile e non <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ante: il sole.<br />
• La soluzione è <strong>in</strong>stallare sul tetto o a terra un impianto fotovoltaico ed usufruire degli <strong>in</strong>centivi provenienti<br />
dal meccanismo di <strong>in</strong>centivazione pubblica “<strong>in</strong> conto energia”. Attraverso di esso l’energia elettrica<br />
prodotta dall’impianto viene remunerata per venti anni dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE Spa).<br />
Domande di connessione da presentare entro il 15 ottobre per usufruire del contributo 2010<br />
IMPIANTI EOLICI<br />
per la produzione di energia elettrica con il vento<br />
• Da oggi è possibile trasformare la propria abitazione <strong>in</strong> una piccola centrale elettrica grazie ad<br />
una fonte <strong>in</strong>esauribile e non <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ante: il vento.<br />
IMPIANTI ELETTRICI CIVILI ED INDUSTRIALI<br />
IMPIANTI CITOFONICI E VIDEOCITOFONICI<br />
IMPIANTI DI AUTOMAZIONE CANCELLI<br />
IMPIANTI DI DIFFUSIONE SONORA - HOME THEATRE<br />
IMPIANTI TELEVISIVI DIGITALI E SATELLITARI<br />
SISTEMI DI PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI E FULMINI<br />
SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA E TVCC<br />
IMPIANTI DOMOTICI<br />
ilFRIULI BUSINESS 53
L ogistiCa<br />
Mobilità<br />
strategica<br />
Folicaldi - L’azienda di CividaLe, grazie aLLa<br />
buona patrimoniaLizzazione, sta superando La<br />
Crisi deL settore deLLe Costruzioni, puntando<br />
a nuovi merCati e tipoLogie di servizi vettoriaLi<br />
La ditta Folicaldi di Cividale<br />
si occupa da sempre di<br />
trasporti sia nazionali, sia<br />
<strong>in</strong>ternazionali specializzandosi<br />
negli anni nel trasporto di leganti<br />
idraulici sfusi e <strong>in</strong> sacco e <strong>in</strong> materie<br />
prime alla r<strong>in</strong>fusa.<br />
“Siamo, qu<strong>in</strong>di, legati al mondo<br />
delle costruzioni – spiega il titolare<br />
Enrico Ros<strong>in</strong>a - che <strong>in</strong> questo momento<br />
sconta la forte contrazione<br />
delle opere pubbliche e la riduzione<br />
dell’edilizia privata. L’attuale congiuntura<br />
economica negativa ha<br />
portato, così, a uno drastico calo<br />
dei trasporti, con conseguente<br />
forte dim<strong>in</strong>uzione del fatturato.<br />
Fatto questo che ha portato anche,<br />
come conseguenza, la riduzione<br />
del parco circolante di proprietà<br />
e la dim<strong>in</strong>uzione dei collaboratori<br />
esterni sotto contratto, da sempre<br />
forza e ricchezza aziendale”.<br />
L’assenza totale di esposizione<br />
<strong>banca</strong>ria e la buona dotazione di<br />
riserve, però, consentono all’azienda<br />
di attraversare questo difficile<br />
momento, <strong>in</strong> attesa che la ripresa<br />
acceleri o addirittura, come da<br />
qualcuno sostenuto, parta.<br />
“Durante questa crisi – cont<strong>in</strong>ua<br />
Ros<strong>in</strong>a - è stata impostata una<br />
forte strategia di penetrazione su<br />
nuovi mercati e <strong>in</strong> nuove tipologie<br />
di servizi vettoriali; il numero dei<br />
clienti, poi, è <strong>in</strong> aumento, seppure<br />
con numeri piccoli, mentre le<br />
buone prospettive che si stanno<br />
ipotizzando per il futuro ci rendono,<br />
con molta cautela, fiduciosi.<br />
Naturalmente, tutto ciò è visto<br />
54 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 SEttEMb RE 2010<br />
<strong>in</strong> un’ottica di primavera 2011<br />
<strong>in</strong>oltrata”.<br />
Oltre la generale crisi economica<br />
le aziende di trasporto strutturate,<br />
<strong>in</strong> particolare quelle del Nordest,<br />
scontano una forte concorrenza di<br />
alcuni Paesi dell’Est, recentemente<br />
entrati nell’Unione Europea .<br />
Questa concorrenza e fatta non<br />
sulla professionalità, sull’ecologia<br />
o sulla sicurezza, ma sul prezzo<br />
f<strong>in</strong>ale del trasporto che si avvantaggia<br />
<strong>in</strong> media di costi fissi<br />
<strong>in</strong>feriori del 30 per cento.<br />
“Solo un riall<strong>in</strong>eamento dei costi<br />
fissi – aggiunge il titolare della Folicaldi<br />
- potrà far sì che un importate<br />
comparto strategico <strong>in</strong>dustriale<br />
italiano come quello del trasporto<br />
e della logistica possa sopravvivere.<br />
Nessuna azienda teme la concorrenza,<br />
anzi essa è salutare per il<br />
mercato, ma deve essere fatta con<br />
regole certe e comuni. A differenza<br />
di altri settori, il trasporto ha l’unità<br />
produttiva con le ruote, che qu<strong>in</strong>di<br />
possono essere collocate ovunque e<br />
<strong>in</strong> breve tempo, magari con autisti<br />
non formati, con mezzi <strong>in</strong>sicuri<br />
e <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti, a scapito degli altri<br />
utenti della strada”.<br />
AttrAverso due secoli<br />
L’azienda è nata aLLa f<strong>in</strong>e degLi anni ’20<br />
Famiglia che fa muovere le merci,<br />
oggi alla quarta generazione<br />
Alla f<strong>in</strong>e della Prima Guerra Mondiale,<br />
Giacomo Folicaldi lascia la Romagna<br />
e raggiunge i figli <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>, che una<br />
volta congedati decidono di fermarsi<br />
<strong>in</strong> queste terre ricche di nuove opportunità.<br />
Sul f<strong>in</strong>ire degli Anni ’20 fonda, così,<br />
una società di trasporti, la “Giacomo<br />
Folicaldi e<br />
figli”, che<br />
<strong>in</strong>izialmente<br />
collega gli<br />
<strong>in</strong>teressi<br />
di famiglia<br />
dalle terre<br />
romagnole<br />
con la nuova realtà del <strong>Friuli</strong>, per poi<br />
aumentare la tipologia di trasporti e di<br />
clienti, <strong>in</strong> particolare con i cementifici.<br />
Nel 1935 parte degli autotreni vengono<br />
<strong>in</strong>viati <strong>in</strong> Eritrea, dove f<strong>in</strong>o all’approssimarsi<br />
del secondo conflitto<br />
mondiale svolgono regolare servizio<br />
di trasporti da Asmara all’entroterra.<br />
<strong>Il</strong> dopoguerra e la ricostruzione portano<br />
un aumento dei trasporti di materiali<br />
da costruzione e di leganti idrau-<br />
lici. Dal trasporto <strong>in</strong> “sacco” si passa<br />
la trasporto sfuso <strong>in</strong> cisterne, le così<br />
dette “cipolle”, da queste ai semirimorchi<br />
autoportanti detti “siluri”. Si<br />
creano così due l<strong>in</strong>ee di trasporto:<br />
cassonato ribaltabile e cisterne.<br />
Nel 1983 la società diventa anche<br />
Casa di Spedizione, per offrire alla<br />
propria<br />
clientela un<br />
pacchetto<br />
completo<br />
di logistica<br />
<strong>in</strong>tegrata.<br />
Raggiunta<br />
la quarta<br />
generazione la “Giacomo Folicaldi e<br />
figli Snc” si trasforma nel 2000 <strong>in</strong> Folicaldi<br />
Srl. L’attuale capacità logistica<br />
si focalizza sul trasporto delle varie<br />
materie prime per i cementifici, sul<br />
trasporto del prodotto f<strong>in</strong>ito sia sfuso,<br />
sia palettizzato, sul trasporto di ferro<br />
e ghisa, sul trasporto di rifiuti non<br />
tossici, ma riutilizzabili (ceneri di carbone,<br />
biomasse), sul trasporto di sale<br />
e sullo sbarco e imbarco sotto bordo.<br />
ilFRIULI BUSINESS 55
L Ogistica<br />
Svolta v<strong>in</strong>cente<br />
De Simon Group - L’azienda di OsOppO, dismessa La prOduziOne di<br />
autObus, si è ripensata e ha trOvatO una nuOva dimensiOne cOmpetitiva<br />
neLLa ricambistica e manutenziOne dei veicOLi di traspOrtO pubbLicO<br />
1925<br />
Anno di<br />
fondazione<br />
2,5<br />
milioni di euro<br />
di fatturato<br />
<strong>Il</strong> marchio vanta 85 anni di storia,<br />
essendo stata fondata nel<br />
1925 da Giovanni De Simon<br />
e specializzandosi nel’allestimento<br />
di veicoli con carrozzerie al tempo<br />
ancora <strong>in</strong> legno per il trasporto<br />
pubblico locale. Superato il<br />
dramma del terremoto, è stato<br />
uno dei partner fondamentali<br />
del consorzio di produttori Inbus<br />
che negli Anni ’80 rappresentava<br />
il 30% del mercato nazionale.<br />
F<strong>in</strong>o al 2007 ha, poi, realizzato<br />
un volume di vendite di circa<br />
150 autobus e un fatturato annuo<br />
superiore a 20 milioni di euro,<br />
rimanendo sempre <strong>in</strong>dipendente<br />
e nelle mani esclusivamente del<br />
gruppo familiare. Le evoluzioni<br />
economiche che hanno toccato<br />
anche il <strong>Friuli</strong>, però, hanno portato<br />
l’azienda ad affrontare difficoltà<br />
non più affrontabili dalla propria<br />
dimensione e modello produttivo.<br />
La De Simon di Gemona, con sede<br />
nella zona <strong>in</strong>dustriale di Osoppo,<br />
ha così deciso di voltare pag<strong>in</strong>a e<br />
scrivere un nuovo capitolo della<br />
propria storia, senza però disper-<br />
12<br />
Numero di<br />
dipendenti<br />
dere il know-how, l’esperienza e i<br />
contatti maturati nel settore dei<br />
mezzi di trasporto su strada.<br />
“Negli ultimi esercizi prima del<br />
2007 – commenta il presidente<br />
Alvio De Simon - l’azienda aveva<br />
sofferto per le numerose e prolungate<br />
crisi del mercato italiano<br />
dell’autobus, così come per la<br />
difficilissima concorrenza con<br />
carrozzieri e grossi costruttori che,<br />
avendo delocalizzato gli stabilimenti<br />
produttivi <strong>in</strong> Paesi dell’Est<br />
Europa, a basso costo della manodopera,<br />
offrono i loro prodotti a<br />
prezzi sempre più bassi, e comunque<br />
enormemente <strong>in</strong>feriori ai costi<br />
<strong>in</strong>terni di produzione locali”.<br />
Per tale ragione, fra il 2006 e<br />
il 2007, la famiglia De Simon ha<br />
fatto la scelta obbligata di cessare<br />
def<strong>in</strong>itivamente l’attività di<br />
produzione, per oltre ottant’anni<br />
gloriosamente portata avanti dalla<br />
storica Società De Simon Spa,<br />
dedicandosi a una nuova missione<br />
orientata ai servizi all’affezionata<br />
clientela del settore autobus. A<br />
tale scopo ha costituito De Simon<br />
Group Spa, controllata per il 70%<br />
sempre dalla famiglia De Simon e<br />
per il 30% da <strong>Friuli</strong>a. L’Impresa è<br />
stata costituita sempre a Osoppo<br />
ed è orientata alla produzione di<br />
ricambi di carrozzeria per autobus,<br />
al commercio di ricambi<br />
orig<strong>in</strong>ali ed equivalenti e alla<br />
riparazione, manutenzione, trasformazione<br />
di carrozzerie per<br />
autobus, <strong>in</strong> collaborazione con la<br />
società collegata Nord Plastic Srl,<br />
amm<strong>in</strong>istrata e rappresentata da<br />
Giovanni De Simon.<br />
Negli ultimi tre anni il fatturato<br />
medio annuale delle due società<br />
è stato di 2,5 milioni di euro. Attualmente<br />
l’offic<strong>in</strong>a di riparazione,<br />
che <strong>in</strong>clude anche l’impianto di<br />
verniciatura su un’area complessiva<br />
di 2500 metri quadrati,<br />
svolge <strong>in</strong>terventi di riparazione,<br />
manutenzione e trasformazione<br />
su autobus De Simon o di altri<br />
costruttori, <strong>in</strong> esercizio presso<br />
le aziende di trasporto pubblico<br />
delle più importanti città italiane,<br />
impiegando ulteriori dieci operatori<br />
qualificati.<br />
Accordi strAtegici<br />
<strong>in</strong> tasca tutte<br />
Le certificaziOni<br />
Alvio<br />
De Simon<br />
E ora rotta<br />
su autocarri<br />
e demolizione<br />
Grazie ai contatti consolidati<br />
con la clientela<br />
italiana dell’autobus e alcune<br />
importanti aggiudicazioni<br />
di gare d’appalto<br />
per acquisto di ricambi,<br />
De Simon Group, che è<br />
anche certificato Iso 9001<br />
e Iso 14001, è divenuto<br />
nel 2009 “Distributore<br />
autorizzato di ricambi<br />
orig<strong>in</strong>ali Diesel Technic”<br />
per autobus con meccanica<br />
Scania e Man e di altre<br />
marche, ampliando così<br />
la propria offerta a tutto il<br />
potenziale assortimento<br />
dei ricambi di tale marca.<br />
Con i ricambi di marca Dt,<br />
l’azienda può, così, soddisfare<br />
le attuali necessità<br />
dei suoi clienti f<strong>in</strong>ali e<br />
ottenere una qualità eccellente<br />
a un prezzo conveniente<br />
rispetto a quello<br />
dei ricambi orig<strong>in</strong>ali o<br />
di primo impianto dei<br />
costruttori. Sono <strong>in</strong> corso<br />
analisi di mercato e trattative<br />
con Diesel Technic Ag<br />
per <strong>in</strong>trodurre i ricambi<br />
Dt anche nel mercato<br />
dell’autocarro, acquisendo<br />
così ulteriori clienti. La<br />
De Simon Group si è, <strong>in</strong>oltre,<br />
dotata delle autorizzazioni<br />
necessarie per una<br />
nuova attività che eserciterà<br />
nei prossimi anni:<br />
demolizione di autobus<br />
mediante smontaggio, riciclo<br />
e smaltimento delle<br />
componenti meccaniche<br />
e di carrozzeria.<br />
56 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 57
EuronEws <strong>in</strong>forma<br />
La giusta cura<br />
per la rete<br />
<strong>Il</strong> dissesto funzionale di una rete<br />
fognaria genera, <strong>in</strong>evitabilmente,<br />
dei disservizi i cui effetti negativi<br />
si ripercuotono sia sulla fruibilità del<br />
servizio offerto dalla rete, sia sull’ambiente.<br />
Come è possible <strong>in</strong>tervenire<br />
per riprist<strong>in</strong>are la funzionalità di una<br />
rete fognaria? Le strade percorribili<br />
sono due: o mediante il ricorso a tecnologie<br />
tradizionali, che consistono<br />
nello scavare a cielo aperto, rimuovere<br />
il tronco fognario dissestato e <strong>in</strong>stallare<br />
una nuova tubazione; oppure,<br />
tramite l’uso delle tecnologie “nodig”,<br />
che permettono di <strong>in</strong>tervenire<br />
sulla rete <strong>in</strong>terrata con limitati o del<br />
tutto nulli scavi a cielo aperto e senza<br />
alcun <strong>in</strong>tervento di manodopera nel<br />
sottosuolo. Le tecnologie no-dig, che<br />
vanno sempre più diffondendosi <strong>in</strong><br />
Italia, consentono di effettuare operazioni<br />
di riparazione, consistenti<br />
nel riprist<strong>in</strong>are la funzionalità di<br />
brevi tratti di tubazione mediante dei<br />
patch; riabilitazione o risanamento,<br />
che permettono di recuperare la piena<br />
funzionalità di un esteso tronco di tubazione,<br />
mediante specifici <strong>in</strong>terventi<br />
di risanamento consistenti nell’<strong>in</strong>serimento<br />
di una nuova tubazione<br />
all’<strong>in</strong>terno della condotta da risanare<br />
oppure nella formazione di un nuovo<br />
rivestimento direttamente all’<strong>in</strong>terno<br />
della condotta da risanare; sostituzione,<br />
che consiste nel rimuovere un<br />
tronco di tubazione fortemente dissestato<br />
sostituendolo con uno nuovo<br />
di un diametro uguale o maggiore a<br />
quello rimosso.<br />
Le operazioni di riabilitazione si<br />
effett<br />
u a n o<br />
quando lo<br />
stato di dissesto del del tronco tronco fognario<br />
non è eccessivo ed è, qu<strong>in</strong>di, possi- possi possi<br />
bile recuperare la piena funzionalità<br />
del tronco stesso. Le operazioni di<br />
sostituzione si eseguono, <strong>in</strong>vece, nei<br />
casi di stato di dissesto grave o di<br />
tronchi idraulicamente sottodimensionati.<br />
Al f<strong>in</strong>e di stabilire il tipo di<br />
<strong>in</strong>tervento da eseguirsi sul tronco<br />
fognario dissestato è fondamentale<br />
<strong>in</strong>dividuare la classe di danno dello<br />
stesso tronco (per un’analisi completa<br />
a tal riguardo si rimanda alle “L<strong>in</strong>ee<br />
Guida Nazionali per la videoispezione<br />
e codifica condizioni reti fognarie<br />
2008:4” elaborate dall’Aspi).<br />
Da ciò emerge forte la necessità di<br />
def<strong>in</strong>ire un piano di riabilitazione<br />
per valutare lo stato di dissesto di<br />
una rete fognaria e,<br />
conseguentemente,<br />
programmare una<br />
serie di <strong>in</strong>terventi<br />
volti non solo a<br />
riprist<strong>in</strong>are la funzionalità<br />
delle condotte,<br />
ma anche ad<br />
assicurare l’economia<br />
dell’<strong>in</strong>tervento<br />
<strong>in</strong> una prospettiva<br />
di lungo term<strong>in</strong>e e a<br />
tutelare l’ambiente.<br />
Ultime novità<br />
Nuova CoNTeC<br />
l’azieNda di MoNtereale<br />
valcelliNa si occupa<br />
della riabilitazioNe<br />
delle coNdotte fogNarie<br />
utilizzaNdo le più ModerNe<br />
tecNologie a disposizioNe<br />
Notevoli vaNtaggi da questa tecNica<br />
Res<strong>in</strong>a e raggi Uv<br />
Un’altra tecnologia che va diffondendosi sempre più,<br />
alternativa al metodo Cipp, è la tecnologia “Uv”, che<br />
consiste <strong>in</strong> una res<strong>in</strong>a fotosensibile che va a impregnare<br />
una fibra di vetro il cui <strong>in</strong>durimento avviene<br />
attraverso i raggi Uv montati su un treno di lampade<br />
che <strong>in</strong>nescano la reazione di polimerizzazione. Tale<br />
tecnologia presenta notevoli vantaggi, tra i quali il<br />
ridotto <strong>in</strong>gombro di cantiere, soprattutto per quanto<br />
riguarda l’utilizzo di torri d’<strong>in</strong>versione e caldaie normalmente<br />
di grosse dimensioni per il riscaldamento<br />
d’acqua, che poi andrebbe anche smaltita, con tutte<br />
le sue problematiche e i costi che sarebbero necessari<br />
usando le classiche tecniche di rel<strong>in</strong><strong>in</strong>g. Altri vantaggi<br />
sono costituiti dalla possibilità di lavorare senza l’assillo<br />
del tempo, con l’utilizzo di questa tecnica il processo<br />
di <strong>in</strong>durimento può essere fermato <strong>in</strong> ogni istante e<br />
poi fatto riprendere quando si vuole, semplicemente<br />
spegnendo e riaccendendo le luci sul treno, e dal ridotto<br />
spessore del l<strong>in</strong>er, che si traduce <strong>in</strong> un’economia<br />
di costi e risparmi energetici.<br />
58 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
Diagnosi e azione<br />
L’<strong>in</strong>tervento si sviLuppa su più fasi, daLLa diagnosi aLLa sceLta ottimaLe<br />
dei materiaLi, f<strong>in</strong>o aLLa verifica f<strong>in</strong>aLe deLLa quaLità deLL’esecuzione<br />
Per realizzare al meglio il<br />
piano di riabilitazione<br />
delle reti fognarie è essenziale<br />
def<strong>in</strong>ire una sequenza<br />
ord<strong>in</strong>ata di fasi, la prima delle<br />
quali, detta ispettivo-diagnostica,<br />
consiste nel conoscere <strong>in</strong><br />
dettaglio la rete fognaria per<br />
trarre utili <strong>in</strong>formazioni sullo<br />
stato funzionale della stessa;<br />
ciò è realizzabile solo attraverso<br />
una programmazione accorta<br />
delle operazioni di videoispezione,<br />
utilizzando per lo scopo<br />
un’adeguata strumentazione.<br />
La seconda fase, poi, consiste<br />
nell’identificare e classificare,<br />
<strong>in</strong> funzione dei difetti rilevati e<br />
della loro entità, i danni di un<br />
tronco fognario seguendo le<br />
procedure <strong>in</strong>dicate <strong>in</strong> specifiche<br />
norme e l<strong>in</strong>ee guida (normativa<br />
Uni En 13508-2 “Condizioni<br />
degli impianti di raccolta e<br />
smaltimento di acque reflue<br />
all’esterno di edifici – Sistema<br />
di codifica per ispezione visiva”;<br />
“L<strong>in</strong>ee Guida<br />
Nazionali per<br />
la videoispezione<br />
e codifica<br />
condizioni<br />
reti fognarie<br />
2008:4” elaborate<br />
dall’Aspi).<br />
Alla fase<br />
ispettivo-diagnosticaseguono<br />
le fasi di<br />
progettazione,<br />
<strong>in</strong>tervento di<br />
riabilitazione vero e proprio e<br />
post-riabilitazione. La fase progettuale<br />
consiste nello stabilire,<br />
sulla base dell’analisi dello stato<br />
delle funzioni, se sulla condotta<br />
da risanare bisogna eseguire<br />
una “riabilitazione non strutturale”,<br />
così def<strong>in</strong>ita poiché il<br />
rivestimento utilizzato per il<br />
riprist<strong>in</strong>o della funzionalità non<br />
deve assolvere alcuna funzione<br />
strutturale, oppure una “riabilitazione<br />
strutturale”, così def<strong>in</strong>ita<br />
poiché il rivestimento deve essere<br />
opportunamente dimensio-<br />
24 settembre 2010<br />
nato per assolvere funzioni di<br />
portanza strutturale). Si passa,<br />
poi, alla scelta dei materiali da<br />
impiegare nella riabilitazione e,<br />
conseguentemente, il metodo di<br />
risanamento, tenendo ben presente<br />
che l’utilizzo di materiali<br />
di elevata qualità e la corretta<br />
messa <strong>in</strong> opera degli stessi sono<br />
fondamentali per assicurare il<br />
successo di un <strong>in</strong>tervento riabilitativo.<br />
Inf<strong>in</strong>e, si passa a eseguire<br />
il calcolo statico a norma per<br />
dimensionare lo spessore della<br />
parete della nuova condotta<br />
o del rivestimento, a seconda<br />
che all’<strong>in</strong>terno della tubazione<br />
esistente debba <strong>in</strong>serirsi una<br />
nuova tubazione o formarsi<br />
direttamente un nuovo rivestimento<br />
(per un’analisi completa<br />
a tal riguardo si rimanda a due<br />
norme diffusamente impiegate:<br />
la statunitense Astm F 1216-09<br />
“Standard Practice for Rehabili-<br />
tation of Exist<strong>in</strong>g Pipel<strong>in</strong>es and<br />
Conduits by the Inversion and<br />
Cur<strong>in</strong>g of a Res<strong>in</strong>-Impregnated<br />
Tube” e la tedesca Atv-Dvwk-M<br />
127 E, Part 2 “Static Calculation<br />
for the Rehabilitation of Dra<strong>in</strong>s<br />
and Sewers Us<strong>in</strong>g L<strong>in</strong><strong>in</strong>g and<br />
Assembly Procedures”).<br />
Riguardo agli <strong>in</strong>terventi riabilitativi<br />
veri e propri, come già<br />
scritto, si possono realizzare<br />
secondo due differenti modalità:<br />
o <strong>in</strong>serendo una nuova condotta<br />
all’<strong>in</strong>terno della condotta da<br />
risanare o realizzando un nuovo<br />
rivestimento direttamente<br />
all’<strong>in</strong>terno della condotta da<br />
risanare. Normalmente, nella<br />
riabilitazione delle reti fognarie<br />
si utilizza il metodo Cipp (Cured<br />
<strong>in</strong> place pipe, <strong>in</strong> italiano “tubo<br />
reticolato <strong>in</strong> sito”) che consiste<br />
nel realizzare un nuovo rivestimento<br />
direttamente all’<strong>in</strong>terno<br />
della tubazione.<br />
EuronEws <strong>in</strong>forma<br />
<strong>Il</strong> rivestimento (l<strong>in</strong>er) è costituito<br />
da un tubolare <strong>in</strong> feltro<br />
che, previo <strong>in</strong>serimento, viene<br />
impregnato con una res<strong>in</strong>a<br />
termo<strong>in</strong>durente. In alcuni casi<br />
il tubolare viene r<strong>in</strong>forzato con<br />
uno o più strati di fibra di vetro,<br />
al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>crementare le caratteristiche<br />
meccanico-strutturali<br />
del prodotto f<strong>in</strong>ito. Una volta<br />
<strong>in</strong>serito il tubolare impregnato<br />
all’<strong>in</strong>terno della condotta da<br />
risanare, e fatto aderire perfettamente<br />
alle pareti della stessa, si<br />
avvia il processo di <strong>in</strong>durimento<br />
della res<strong>in</strong>a. <strong>Il</strong> l<strong>in</strong>er, una volta<br />
<strong>in</strong>durito, è capace di svolgere<br />
quelle funzioni non più assolvibili<br />
dalla condotta dissestata.<br />
La fase f<strong>in</strong>ale del processo di<br />
riabilitazione consiste nell’eseguire<br />
la videoispezione del tronco<br />
risanato, al f<strong>in</strong>e di verificare<br />
la qualità dell’esecuzione della<br />
messa <strong>in</strong> opera del rivestimento,<br />
che dovrebbe essere privo di<br />
qualsiasi irregolarità (rigonfiamenti,nervature,<strong>in</strong>crespature,<br />
pieghe);<br />
nel prelievo di<br />
campioni di rivestimento<br />
dal<br />
tronco riabilitato<br />
per test di<br />
verifica delle<br />
caratteristiche<br />
fisico-meccaniche<br />
da eseguirsi<br />
<strong>in</strong> conformità<br />
a quanto prescritto<br />
dalle specifiche norme;<br />
nel collaudo del tronco risanato,<br />
avente come scopo quello di<br />
verificare la tenuta idraulica<br />
del rivestimento da eseguirsi <strong>in</strong><br />
conformità a quanto prescritto<br />
dalla norma Uni En 1610:1999<br />
“Costruzione e collaudo di connessioni<br />
di scarico e collettori di<br />
fognatura”; e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nella messa<br />
<strong>in</strong> esercizio della condotta risanata,<br />
attuabile una volta superati<br />
il collaudo e le verifiche delle caratteristiche<br />
fisico-meccaniche<br />
del rivestimento.<br />
ilFRIULI BUSINESS 59
T erziario<br />
Software<br />
sartoriale<br />
Insiel Spa si orienta verso l’<strong>in</strong>novazione<br />
di prodotto e di processo, punta a offrire<br />
servizi ‘sartoriali’, <strong>in</strong>vestendo anche nella<br />
capacità di fare squadra e si conferma vero<br />
e proprio motore di <strong>in</strong>novazione territoriale<br />
per il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia. Lo annuncia e<br />
sottol<strong>in</strong>ea il direttore dell’azienda <strong>in</strong>formatica<br />
per il sistema degli enti locali, Fulvio<br />
Sbroiavacca.<br />
- <strong>Il</strong> processo di scorporo del ramo “mercato”<br />
quali cambiamenti organizzativi ha<br />
richiesto all’<strong>in</strong>terno di Insiel?<br />
“Abbiamo dato avvio a una ristrutturazione<br />
organizzativa <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con la nuova mission<br />
aziendale che ci vede agire sul territorio<br />
come braccio operativo della Regione <strong>Friuli</strong><br />
Venezia Giulia; ciò implica un nuovo ruolo<br />
per l’azienda che passa da quello di semplice<br />
fornitore a quello di azienda <strong>in</strong> grado di<br />
<strong>in</strong>tegrare soluzioni puntando sul sistema<br />
<strong>in</strong>formativo regionale <strong>in</strong>tegrato”.<br />
- In s<strong>in</strong>tesi, quali sono le l<strong>in</strong>ee guida del<br />
vostro attuale piano <strong>in</strong>dustriale?<br />
“Puntiamo all’efficienza, alla qualità dei prodotti<br />
e dei servizi anche <strong>in</strong>troducendo nuove<br />
modalità di lavoro per offrire prestazioni su<br />
misura; ma non solo: vogliamo contribuire<br />
allo sviluppo del territorio creando <strong>in</strong>novazione”.<br />
- Su quali nuovi servizi state lavorando?<br />
“Gli ultimi progetti si orientano sempre<br />
di più verso l’<strong>in</strong>novazione di processo volta<br />
a realizzare servizi ‘sartoriali’, tagliati cioè<br />
su misura delle esigenze della Regione; un<br />
esempio è il progetto complessivo del Nuovo<br />
Pronto Soccorso, sistema per l’emergenza<br />
<strong>in</strong>traospedaliera, che ha saputo <strong>in</strong>dividuare<br />
le necessità del personale di pronto soccorso,<br />
traducendole <strong>in</strong> un prodotto che rispecchia le<br />
esigenze condivise con il cliente nelle diverse<br />
fasi di sviluppo del progetto.<br />
Sul fronte della semplificazione amm<strong>in</strong>istrativa<br />
e dei servizi personalizzati si <strong>in</strong>serisce,<br />
<strong>in</strong>vece, il recente sistema di dematerializzazione<br />
del Fascicolo del dipendente e la<br />
Carta regionale dei servizi. <strong>Il</strong> primo è uno dei<br />
tasselli per r<strong>in</strong>novare il sistema <strong>in</strong>formativo<br />
amm<strong>in</strong>istrativo della Regione, che prevede<br />
l’elim<strong>in</strong>azione dei documenti cartacei a favore<br />
dei documenti <strong>in</strong>formatici con conseguenti<br />
risparmi di costi e tempi. <strong>Il</strong> secondo, attraverso<br />
la smart card e l’identificazione onl<strong>in</strong>e,<br />
abilita una serie di servizi personalizzati<br />
<strong>Il</strong> direttore Fulvio<br />
Sbroiavacca<br />
DaTi Di bilancio<br />
il fatturato 2009 è Di 83 milioni Di euro<br />
Difesa la redditività<br />
grazie a maggiore<br />
efficienza e taglio<br />
dei servizi esterni<br />
I dati di bilancio <strong>in</strong>dicano un fatturato del<br />
2009 di poco oltre 83 milioni di euro, ridotto<br />
rispetto ai circa 91 milioni dell’anno precedente,<br />
ed evidenziano come la società sia<br />
riuscita a compensare questa riduzione con<br />
m<strong>in</strong>ori costi grazie a un efficientamento organizzativo<br />
attraverso la dim<strong>in</strong>uzione e riqualificazione<br />
delle esternalizzazioni, alla riduzione<br />
del numero dei dirigenti ma anche alla pianificazione<br />
di percorsi formativi che si sono<br />
tradotti <strong>in</strong> 4.180 giornate di formazione. L’utile<br />
è stato ottenuto nonostante il calo dei ricavi,<br />
i quali registrano una dim<strong>in</strong>uzione pari all’8%,<br />
a fronte del miglioramento dell’efficienza che<br />
ha portato a un risparmio sui costi di servizi<br />
esterni per oltre 5 milioni di euro.<br />
InsIel spa - Dopo lo<br />
scorporo Dell’attività Di<br />
libero mercato, la società<br />
regionale si canDiDa a motore<br />
Dell’<strong>in</strong>novazione nella<br />
pubblica amm<strong>in</strong>istrazione<br />
“Nel prossimo futuro<br />
emergerà sempre più<br />
l’esigenza di servizi on l<strong>in</strong>e,<br />
ma non solo: dovranno essere<br />
fruibili <strong>in</strong> modalità mobile”<br />
che semplificano la vita ai cittad<strong>in</strong>i con un<br />
semplice click e che spaziano <strong>in</strong> vari ambiti:<br />
dalla salute, al lavoro, all’istruzione, al tempo<br />
libero. Insiel, qundi, si conferma quale asset<br />
importante per il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia, vero<br />
e proprio motore di <strong>in</strong>novazione territoriale”.<br />
- Come evolverà la domanda di servizi<br />
onl<strong>in</strong>e <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>?<br />
“Emergerà sempre di più la richiesta di servizi<br />
onl<strong>in</strong>e, ma non solo; all’<strong>in</strong>terno di questi<br />
servizi, <strong>in</strong>fatti, la domanda per usufruirne, <strong>in</strong><br />
modalità mobile, aumenterà. Diventa, qu<strong>in</strong>di,<br />
necessaria l’esistenza di un’<strong>in</strong>frastruttura<br />
capace di supportarne l’erogazione. In questo<br />
senso sarà determ<strong>in</strong>ante l’utilizzo della banda<br />
larga sulla quale potranno viaggiare servizi<br />
evoluti come, ad esempio, i Pacs, ovvero<br />
sistemi specializzati per l’archiviazione, la<br />
visualizzazione e la trasmissione di immag<strong>in</strong>i<br />
digitali quali, a titolo esemplificativo, quelle<br />
radiologiche”.<br />
- Come vi vede impegnati l’attività di<br />
R&S?<br />
“Le attività di ricerca e sviluppo tendono, da<br />
un lato, a conseguire l’aggiornamento tecnologico<br />
e l’ampliamento delle l<strong>in</strong>ee di prodotti<br />
costituenti l’offerta per i Core Client, dall’altro<br />
ad acquisire il know-how necessario al miglioramento<br />
della qualità dei servizi forniti<br />
al mercato di riferimento. L’impegno della<br />
società nell’<strong>in</strong>novazione è documentato anche<br />
dall’entità della spesa sostenuta nel 2009 per<br />
ricerca e sviluppo, che ammonta a 4,7 milioni<br />
di euro. Un esempio dell’attività <strong>in</strong> ricerca e<br />
sviluppo di Insiel è il progetto Ipse che punta<br />
a sviluppare un sistema elettronico capace di<br />
rendere omogenea la sanità <strong>in</strong> diverse regioni<br />
per migliorare la cont<strong>in</strong>uità delle cure, favorire<br />
la mobilità <strong>in</strong>ter-regionale dei pazienti e<br />
ridurre i costi. <strong>Il</strong> progetto è f<strong>in</strong>anziato grazie<br />
anche al contributo del M<strong>in</strong>istero della Salute<br />
e vede co<strong>in</strong>volte 10 realtà, quali Lombardia,<br />
Veneto, Prov<strong>in</strong>cia di Trento, Emilia Romagna,<br />
Toscana, Umbria, Abrusso, Molise, Sardegna<br />
e, ovviamente, il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia”.<br />
60 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
T erziario<br />
Forum pieno di energia<br />
La Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e, prima<br />
<strong>in</strong> regione, ha deciso di<br />
<strong>in</strong>trodurre nel proprio sito<br />
Internet www.prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.<br />
it un forum di discussione: il<br />
primo argomento sotto la lente<br />
sarà l’energia. A breve, qu<strong>in</strong>di,<br />
la Prov<strong>in</strong>cia attiverà sul proprio<br />
portale web il “dialogo on l<strong>in</strong>e”<br />
su questa materia al f<strong>in</strong>e di ampliare<br />
la cultura e la conoscenza<br />
sull’energia, sulle fonti alternative<br />
nonché sulle nuove tecnologie.<br />
“<strong>Il</strong> forum – spiega l’assessore<br />
Stefano Teghil – ha anche l’obiettivo<br />
di stimolare il dibattito sull’efficienza<br />
energetica, sulle soluzioni<br />
per la dim<strong>in</strong>uzione del consumo<br />
di energia a parità di servizio<br />
reso, promuovere un dibattito<br />
virtuale tra cittad<strong>in</strong>i capace di<br />
produrre riflessioni, stimoli, idee,<br />
soluzioni <strong>in</strong>novative per dare<br />
risposte a specifici temi <strong>in</strong> campo<br />
24 settembre 2010<br />
Stefano<br />
Teghil<br />
energetico e sostenere un dialogo<br />
tra le istanze della società civile<br />
e dell’economia e le istituzioni.<br />
Un utile strumento anche per<br />
approfondire i temi riguardanti<br />
le <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong> campo energetico<br />
della Prov<strong>in</strong>cia, della sostenibilità<br />
e della cosiddetta green economy.<br />
Ho voluto fortemente questo strumento,<br />
condiviso dal presidente<br />
Prov<strong>in</strong>cia di ud<strong>in</strong>e<br />
Presto on l<strong>in</strong>e un<br />
luogo di confronto<br />
e discussione su una<br />
tematica determ<strong>in</strong>ante<br />
Per l’evoluzione<br />
economica della<br />
società locale<br />
e dal Consiglio, perchè ritengo il<br />
settore dell’energia determ<strong>in</strong>ante<br />
per l’evoluzione economica della<br />
nostra società sia presente che<br />
futura”.<br />
È un progetto che prende le<br />
mosse dalle direttive <strong>in</strong> materia<br />
impartite dal M<strong>in</strong>istero per la<br />
Funzione pubblica che prevedono<br />
la ricerca dell’efficienza e<br />
dell’efficacia nei processi di produzione<br />
della comunicazione e<br />
che suggeriscono come, un maggior<br />
impiego delle tecnologie <strong>in</strong>formatiche<br />
nelle comunicazioni<br />
con cittad<strong>in</strong>i, aumenti l’efficienza<br />
della pubblica amm<strong>in</strong>istrazione e<br />
favorisca notevoli risparmi.<br />
“Seguendo le <strong>in</strong>dicazioni date<br />
dal M<strong>in</strong>istero – aggiunge Teghil<br />
– la Prov<strong>in</strong>cia dimostra di avere<br />
sensibilità nei confronti dei<br />
cittad<strong>in</strong>i ampliando i momenti<br />
di confronto. Grazie a questo<br />
forum vi sarà <strong>in</strong>fatti la possibilità<br />
di dialogare con l’assessore per<br />
poter discutere sulle politiche<br />
energetiche, bandi, autorizzazioni<br />
e convegni. Ci sarà spazio,<br />
<strong>in</strong>oltre, per condividere le nuove<br />
<strong>in</strong>iziative e per poterle migliorare<br />
grazie ai suggerimenti che<br />
i cittad<strong>in</strong>i o gli addetti ai lavori<br />
potranno dare”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 61
62 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
24 settembre 2010<br />
ilFRIULI BUSINESS 63
T erziario<br />
Sarti della<br />
sicurezza<br />
Consulenza & servizi - La società di<br />
spiLimbergo <strong>in</strong>dividua programmi personaLizzati<br />
per Le pmi, sia strutturaLi sia formativi,<br />
affiancandoLe neL corso deL tempo<br />
Percorsi “personalizzati”<br />
di formazione e adeguamento<br />
ai massimi<br />
parametri di sicurezza sul<br />
lavoro. È quanto propone<br />
la società “Consulenza e<br />
Servizi” di Spilimbergo,<br />
senza format standardizzati,<br />
ma attraverso un percorso<br />
che dall’analisi delle necessità<br />
porta a un affiancamento<br />
dell’azienda nel medio e anche<br />
lungo periodo. La realtà di<br />
servizi nasce nel 1988 a opera<br />
di Antonio Zavagno e Aldo<br />
Tomat. Inizialmente lo studio<br />
si occupa prevalentemente di<br />
consulenza sulle tematiche<br />
ambientali. Poi, all’<strong>in</strong>izio degli<br />
Anni ’90, si si orienta verso un<br />
altro settore, la cui sensibilità<br />
da parte delle istituzioni e<br />
delle aziende stava progressivamente<br />
sivamente aumentando: la<br />
sicurezza sul lavoro, appunto.<br />
Un terreno fertile per l’azienda,<br />
tanto che è diventata la specializzazione<br />
e l’unico settore<br />
oggi attivo. I soci sono rimasti<br />
due, per una scelta di coltivare<br />
direttamente l’assistenza verso<br />
la clientela, pur dotandosi<br />
di una serie di professionisti<br />
esterni specializzati <strong>in</strong> problematiche<br />
specifiche, da attivare<br />
all’occorrenza.<br />
“<strong>Il</strong> nostro bac<strong>in</strong>o di clientela<br />
– spiega Zavagno - spazia<br />
dalle microaziende alle realtà<br />
di medie dimensioni, con<br />
30.40 dipendenti; per quanto<br />
riguarda, <strong>in</strong>vece, il settore<br />
economico, lo scenario è molto<br />
ampio, dall’edilizia alla mecca-<br />
nica, f<strong>in</strong>o anche al commercio”.<br />
La consulenza prende avvio<br />
da un check-up aziendale,<br />
<strong>in</strong> cui viene valutato anche<br />
il percorso storico f<strong>in</strong>o a quel<br />
punto fatto. Qu<strong>in</strong>di, si passa<br />
all’elaborazione di un programma<br />
di <strong>in</strong>terventi<br />
sia a livello strutturale,<br />
sia a quello formativo.<br />
<strong>Il</strong> piano prevede<br />
normalmente almeno<br />
un anno di affiancamento<br />
con azioni spalmate nel tempo<br />
<strong>in</strong> base alle specifiche esigenze<br />
aziendali. Alcuni <strong>in</strong>terventi,<br />
comunque, diventano quasi<br />
strutturali, strutturali, come la valuta<br />
zione su nuove attrezzature,<br />
la formazione formazione del personale<br />
soggetto a turn over, gli ag<br />
giornamenti giornamenti derivanti dalla<br />
normativa.<br />
“Rispetto a quando siamo<br />
partiti lo scenario è notevol<br />
mente cambiato – commenta<br />
Zavagno – all’<strong>in</strong>izio il tema<br />
della sicurezza sembrava qua<br />
si una l<strong>in</strong>gua sconosciuto per<br />
le aziende e un <strong>in</strong>utile costo,<br />
mentre il nostro ruolo poteva<br />
apparire quello di missionari<br />
<strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>ente <strong>in</strong>esplorato.<br />
Con il tempo, però, le cose<br />
sono molto cambiate, anche<br />
grazie ai maggiori controlli e<br />
alle pesanti conseguenze cui si<br />
può andare <strong>in</strong>contro, che hanno<br />
fatto maturare una diffusa<br />
consapevolezza sull’importanza<br />
della sicurezza sul lavoro”.<br />
Territorialmente, “Consulenza<br />
e Servizi” opera nelle<br />
prov<strong>in</strong>ce di Ud<strong>in</strong>e e di Pordenone.<br />
Nella sua sede, situata<br />
nella zona <strong>in</strong>dustriale di Spilimbergo,<br />
ha a disposizione<br />
strutture adeguate sia per la<br />
formazione, grazie ad aule<br />
attrezzate, sia per le prove<br />
pratiche all’<strong>in</strong>terno di un ac<br />
cogliente capannone.<br />
I titolari<br />
Antonio<br />
Zavagno e<br />
Aldo Tomat<br />
Ord<strong>in</strong>i e CaTegOrie<br />
<strong>in</strong>contro promosso dagLi <strong>in</strong>gegneri di ud<strong>in</strong>e<br />
Regole più semplici<br />
e controlli più razionali<br />
<strong>Il</strong> tema della sicurezza è stato affrontato anche dall’Ord<strong>in</strong>e degli<br />
<strong>in</strong>gegneri della prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e che assieme a categorie imprenditoriali<br />
ed enti pubblici co<strong>in</strong>volti hanno promosso un apposito<br />
convegno. Durante l’<strong>in</strong>contro sono stati resi pubblici di dati<br />
aggiornati sugli <strong>in</strong>fortuni sul lavoro e le malattie professionali<br />
<strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia riguardo all’anno 2009 f<strong>in</strong>o al 30 aprile<br />
2010, che risultano <strong>in</strong> flessione del 14%, dato migliore rispetto<br />
al calo del 12,8% di tutto il Nordest. Va tenuto conto, però, del<br />
fatto che la crisi economica ha imposto un calo del numero degli<br />
occupati e una dim<strong>in</strong>uzione delle ore lavorate, che hanno sicuramente<br />
<strong>in</strong>ciso<br />
sulla flessione<br />
dell’andamento<br />
<strong>in</strong>fortunistico.<br />
“Le leggi<br />
da sole non<br />
bastano – ha<br />
commentato,<br />
tra i diversi<br />
<strong>in</strong>tervenuti,<br />
Ferrante Pitta<br />
a nome della categoria edile dell’Api di Ud<strong>in</strong>e –, è nel patrimonio<br />
dei valori delle persone che si deve <strong>in</strong>sediare la cultura della<br />
sicurezza anche grazie a un cont<strong>in</strong>uo co<strong>in</strong>volgimento di tutti i<br />
protagonisti del cantiere nella prevenzione che passa tramite<br />
l’<strong>in</strong>formazione e l’educazione circa le ‘buone prassi’ che dovrebbero<br />
essere normalmente adottate. Inf<strong>in</strong>e, si sente la necessità<br />
anche di razionalizzare la vigilanza, semplificare gli adempimenti<br />
<strong>in</strong> materia, modulare le sanzioni <strong>in</strong> funzione del rischio, garantire<br />
la vera partecipazione delle parti sociali co<strong>in</strong>volte”.<br />
“L’attività di controllo, pur costituendo una fase essenziale della<br />
prevenzione – ha fatto eco per Confartigianato G<strong>in</strong>o Stefanutti<br />
- a volte tuttavia risulta viziata da una legislazione ancora troppo<br />
farrag<strong>in</strong>osa e burocratizzata, nonostante le <strong>in</strong>tenzioni dichiarate<br />
all’uscita del D.Lgs. 81/2008 e del correttivo. Confartigianato<br />
chiede semplicemente che i controlli non si fond<strong>in</strong>o su un’applicazione<br />
delle norme avulsa dal contesto, ma che tengano<br />
conto proprio della specifica situazione lavorativa, dell’effettiva<br />
situazione di pericolo, degli aspetti socio-economici del periodo,<br />
il che significa semplicemente operare con buon senso”.<br />
64 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
T erziario<br />
15 anni di esperienza<br />
L’azienda è guidata<br />
da renè Battistutti<br />
Obiettivo<br />
20 milioni<br />
nel 2011<br />
Con un fatturato 2009 di<br />
23 milioni di euro e una<br />
previsione di chiudere il<br />
2010 raggiungendo i 32<br />
milioni e, poi, i 46 nel<br />
2011, Energetica si conferma<br />
azienda d<strong>in</strong>amica<br />
dalle notevoli capacità di<br />
<strong>in</strong>serimento nel mercato<br />
italiano delle r<strong>in</strong>novabili.<br />
Significativo l’obiettivo che<br />
l’azienda di Klagenfurt si<br />
propone di raggiungere<br />
<strong>in</strong> Italia: 20<br />
milioni di euro<br />
nel 2011.<br />
Fondata nel<br />
1995 da Renè<br />
Battistutti,<br />
Energetica si<br />
caratterizza<br />
come azienda<br />
particolarmente<br />
giovane, con un’alta<br />
propensione alla ricerca e<br />
all’<strong>in</strong>novazione, e standard<br />
qualitativi di processo e<br />
prodotto sempre assolutamente<br />
elevati.<br />
La direzione Italia coord<strong>in</strong>erà<br />
l’area commerciale,<br />
alla quale si affiancheranno<br />
due aree tecniche: una<br />
dedicata allo sviluppo di<br />
progetti di impianti fotovoltaici.<br />
L’altra sarà, <strong>in</strong>vece,<br />
punto di riferimento per le<br />
autorizzazioni per grandi<br />
impianti a terra e sui tetti.<br />
La struttura si completerà<br />
con l’assistenza post<br />
vendita.<br />
24 SEttE m BRE 2010<br />
Sbarco<br />
<strong>in</strong> <strong>Friuli</strong><br />
Ha scelto il <strong>Friuli</strong> per entrare<br />
nel mercato italiano, aprendo<br />
ufficialmente i battenti<br />
il primo ottobre, una delle aziende<br />
ai vertici a livello mondiale nella<br />
produzione di moduli fotovoltaici.<br />
Con la nuova sede operativa italiana<br />
di Tavagnacco, <strong>in</strong>fatti, l’austriaca<br />
Energetica conquista nuove posizioni<br />
di prestigio <strong>in</strong>ternazionale<br />
all’<strong>in</strong>terno di un settore <strong>in</strong> grande<br />
espansione, anche grazie alle favorevoli<br />
condizioni rese possibili dal<br />
Conto Energia 3.<br />
“Portiamo sul mercato nazionale<br />
un’azienda attiva da oltre 15 anni<br />
– dichiara René Battistutti, amm<strong>in</strong>istratore<br />
delegato di Energetica<br />
Hold<strong>in</strong>g GmbH – che tuttavia vanta<br />
un team giovane e tecnologicamente<br />
preparato. Qualità che hanno contribuito<br />
a fare entrare Energetica nel<br />
top di gamma a livello mondiale dei<br />
pannelli fotovoltaici”.<br />
Per il mercato italiano Energetica<br />
immag<strong>in</strong>a un futuro legato ai grandi<br />
impianti sia a terra, sia sui tetti, con<br />
l’obiettivo di fatturare 20 milioni di<br />
euro e <strong>in</strong>stallare 6 Mwp sul territorio<br />
nazionale entro il 2011. Come<br />
sarà possibile raggiungere questi<br />
obiettivi?<br />
“<strong>Il</strong> marchio Energetica – cont<strong>in</strong>ua<br />
Battistutti - possiede elevati standard<br />
qualitativi, che rendono adatto<br />
il prodotto a impianti di grandi<br />
dimensioni e alto rendimento.<br />
La nostra strategia comprende lo<br />
sviluppo di progetti di parchi fotovoltaici<br />
<strong>in</strong> stretta collaborazione con<br />
fondi di <strong>in</strong>vestimento specializzati,<br />
la creazione di una rete commerciale<br />
su base nazionale dedicata al B2B e<br />
una dedicata al cliente f<strong>in</strong>ale”.<br />
EnErgEtica - L’azienda car<strong>in</strong>ziana, speciaLizzata<br />
<strong>in</strong> impianti fotovoLtaici, apre una società<br />
commerciaLe e di assistenza tecnica a<br />
tavagnacco per espandersi neL mercato<br />
itaLiano corporate<br />
e privato<br />
Da questo punto<br />
di vista Energetica<br />
risponde <strong>in</strong> pieno a<br />
quello che è l’immag<strong>in</strong>ecomunemente<br />
percepita della<br />
produzione<br />
austriaca.<br />
“Operiamo<br />
– dichiara il<br />
rappresentante<br />
dell’azienda<br />
- un rigoroso<br />
controllo di<br />
filiera: dai fornitori<br />
di celle<br />
fotovoltaiche a<br />
tutti i processi di<br />
assemblaggio dei moduli,<br />
f<strong>in</strong>o al loro trasporto<br />
e al montaggio.<br />
Chi acquista Energetica<br />
sa di poter contare<br />
su un prodotto<br />
di assoluta qualità,<br />
capace di garantire una<br />
resa ottimale”.<br />
“Pure Austria. Pure<br />
Energy”, cioè pura<br />
Austria, pura energia<br />
è il claim <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese<br />
dell’azienda di Klagenfurt,<br />
fondata nel 1995 da<br />
René Battistutti, ha recentemente<br />
portato la sua<br />
capacità produttiva a 35<br />
MWp. L’azienda, che oggi<br />
fattura da 30 a 35 milioni<br />
di euro, ha registrato un<br />
<strong>in</strong>cremento del 40% del<br />
fatturato grazie a un<br />
notevole aumento degli<br />
ord<strong>in</strong>i. Già presente <strong>in</strong><br />
Slovenia, Germania,<br />
Spagna, Francia, Grecia<br />
e <strong>in</strong> Repubblica<br />
Ceca, da ottobre<br />
qu<strong>in</strong>di Energetica<br />
porta <strong>in</strong> Italia la sua competenza<br />
e la sua professionalità puntando<br />
<strong>in</strong>izialmente sui grandi impianti e<br />
aprendosi al mondo agricolo senza<br />
trascurare le necessità delle utenze<br />
domestiche.<br />
René<br />
Battistutti<br />
ilFRIULI BUSINESS 65
66 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 SETTEMBRE 2010
T erziario<br />
Cosa fare<br />
<strong>in</strong> 20 km<br />
Cosa facciamo stasera? Su questa<br />
domanda, molto comune, una<br />
giovane e d<strong>in</strong>amica società<br />
sta costruendo il proprio bus<strong>in</strong>ess.<br />
Ahun Srl nasce quest’anno a Reana del<br />
Rojale con lo scopo di dare vita, così, a<br />
www.20km.<strong>in</strong>fo, un <strong>in</strong>novativo portale<br />
di eventi radicato nel territorio, che<br />
“sa” dove si trova l’utilizzatore e che<br />
“sa” che tipo di eventi gli <strong>in</strong>teressano,<br />
come spiega l’amm<strong>in</strong>istratore unico<br />
Alberto Dreossi .<br />
- Qual è il contesto <strong>in</strong> cui opera<br />
l’azienda?<br />
“Consideriamo questi due scenari:<br />
da un lato un gruppo di amici che<br />
si chiede ‘Cosa facciamo stasera?’, e<br />
dall’altro lato il titolare di un’attività<br />
che si chiede ‘Come promuovo il mio<br />
evento?’. Sono le due facce di un unico<br />
problema, abbastanza classico, che<br />
trova la sua soluzione nella creazione<br />
di un ‘luogo’ che fa da tramite tra chi<br />
cerca <strong>in</strong>formazioni e chi cerca visibilità.<br />
Esempi di soluzioni di questo<br />
tipo sono le Pag<strong>in</strong>e Gialle, e più modernamente,<br />
la stessa rete web. Questa<br />
sembrerebbe il luogo adatto anche<br />
per dare risposte alle domande di chi<br />
cerca <strong>in</strong>formazioni sugli eventi, ma<br />
per varie ragioni il web stenta ancora<br />
a dare risposte veramente utili. Avete<br />
mai provato, ad esempio, a chiedere a<br />
Google ‘Cosa si può fare venerdì sera<br />
a Ud<strong>in</strong>e?’ o ‘Dove si può andare a fare<br />
un giro con i bamb<strong>in</strong>i la prossima domenica?’.<br />
20km.<strong>in</strong>fo nasce proprio per<br />
riempire questo vuoto, raccogliendo<br />
tutte le proposte del territorio <strong>in</strong> unico<br />
posto, con date, orari, <strong>in</strong>dicazioni<br />
stradali, l<strong>in</strong>k alle pag<strong>in</strong>e ufficiali degli<br />
eventi, e presentandole ord<strong>in</strong>ate <strong>in</strong><br />
base alla loro distanza dal luogo <strong>in</strong> cui<br />
si trova chi cerca <strong>in</strong>formazioni”.<br />
- Qual è il vsotro modello di bus<strong>in</strong>ess?<br />
“20km.<strong>in</strong>fo si basa su un ‘circolo<br />
virtuoso’ molto comune nel mondo<br />
di Internet. Da un lato, chi cerca qualcosa<br />
di <strong>in</strong>teressante da fare viene sul<br />
nostro sito perché sa di poter contare<br />
sull’elenco di eventi più completo e<br />
aggiornato del territorio. Dall’altro<br />
lato, chi organizza anche il più piccolo<br />
24 S ettemB re 2010<br />
SiSTema LbS<br />
massima garanzia deLLa privacy<br />
Servizi su misura<br />
‘<strong>in</strong>seguendo’ l’utente<br />
Ormai, anche <strong>in</strong> Italia si sente sempre più spesso parlare di<br />
Servizi Basati sulla Localizzazione (Lbs). È una tecnica che<br />
parte dalla posizione degli utenti per fornire loro servizi sempre<br />
più utili e pert<strong>in</strong>enti. 20km.<strong>in</strong>fo riesce a portare questa tecnica<br />
a disposizione delle più piccole realtà locali, grazie al fatto che<br />
i visitatori del sito durante le loro ricerche <strong>in</strong>dicano, <strong>in</strong> forma<br />
completamente anonima, la loro posizione e i loro <strong>in</strong>teressi.<br />
È possibile, così, per le realtà commerciali della zona ‘usare’<br />
20km.<strong>in</strong>fo per raggiungere, <strong>in</strong> modo molto semplice, le persone<br />
potenzialmente più <strong>in</strong>teressate alle loro proposte. Un piccolo<br />
negozio di articoli sportivi può, per esempio, visualizzare nelle<br />
pag<strong>in</strong>e “sportive” di 20km una promozione particolare rivolta a<br />
tutti quegli atleti che si trovano entro un certo numero di chilometri<br />
dal negozio, o al contrario oltre una certa distanza.<br />
Ahun - La neonata società<br />
<strong>in</strong>formatica di reana deL rojaLe<br />
ha creato un <strong>in</strong>novativo portaLe<br />
per far <strong>in</strong>contrare cLienti e<br />
attività commerciaLi e di servizio<br />
evento sa che pubblicandolo gratuitamente<br />
su 20km.<strong>in</strong>fo ottiene immediatamente<br />
una visibilità molto elevata.<br />
La pubblicazione dell’evento<br />
crea, così, ulteriore valore<br />
nei contenuti del sito e<br />
ancor più <strong>in</strong>teresse da<br />
parte dei visitatori, il<br />
che a sua volta crea<br />
maggior utilità per gli<br />
organizzatori di even<br />
ti, e via dicendo...<br />
L’essere il punto<br />
di riferimento di<br />
un numero sempre<br />
Alberto Dreossi<br />
crescente di persone<br />
è, qu<strong>in</strong>di, la fonte<br />
da cui deriva il valore economico di<br />
20km.<strong>in</strong>fo, che può così trarre un profitto<br />
dalla proposta di servizi avanzati<br />
opzionali”.<br />
- Quali sono le sfide da v<strong>in</strong>cere?<br />
“In un settore come il nostro bisogna<br />
essere <strong>in</strong> grado di muoversi e crescere<br />
molto rapidamente. In questo senso la<br />
scelta che abbiamo fatto di relazionarci<br />
da subito al contesto <strong>in</strong>ternazionale ci<br />
ha permesso di essere all’avanguardia<br />
sotto molti aspetti, soprattutto dal<br />
punto di vista tecnologico. Ad esempio,<br />
l’aver puntato, s<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio, su<br />
una delle tecnologie web più attuali<br />
negli Stati Uniti, ovvero il cloud<br />
comput<strong>in</strong>g, ci ha messo al riparo dai<br />
problemi strutturali legati al cont<strong>in</strong>uo<br />
aumento dei visitatori. Inoltre, la<br />
partnership con una grande azienda<br />
<strong>in</strong>formatica <strong>in</strong> India ci sta garantendo<br />
elevata qualità nei risultati e tempi di<br />
sviluppo <strong>in</strong>credibilmente contenuti<br />
per tutte le novità che progettiamo e<br />
che progressivamente <strong>in</strong>troduciamo<br />
nel portale. A questo proposito, stiamo<br />
per pubblicare proprio <strong>in</strong> questi<br />
giorni una versione del sito pensata<br />
per l’uso <strong>in</strong> mobilità, che permetterà<br />
di accedere attraverso il cellulare alle<br />
<strong>in</strong>formazioni di tutti gli eventi della<br />
zona, ovunque uno si trovi. Nel mese<br />
di ottobre rafforzeremo, poi, l’<strong>in</strong>tegrazione<br />
del portale con Facebook, per<br />
garantire una visibilità ancor maggiore<br />
agli eventi pubblicati e facilitarne la<br />
condivisione”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 67
T erziario<br />
Salomone<br />
il paciere<br />
Salomone, re d’Israele, il<br />
saggio, il giusto. È prendendo<br />
spunto dalla qualità<br />
predom<strong>in</strong>ante del personaggio<br />
che la Camera di Commercio di<br />
Pordenone ha deciso di battezzare<br />
il neonato progetto sulla mediazione.<br />
<strong>Il</strong> “Progetto Salomone” è,<br />
<strong>in</strong>fatti, partito nel mese di maggio<br />
e proseguirà f<strong>in</strong>o a dicembre 2010.<br />
Punto di partenza dell’<strong>in</strong>iziativa è<br />
il Decreto Legislativo n.28/2010,<br />
che ha <strong>in</strong>trodotto dal 20 marzo<br />
scorso la nuova discipl<strong>in</strong>a della<br />
mediazione f<strong>in</strong>alizzata alla conciliazione<br />
delle controversie civili<br />
e commerciali, con obiettivi di<br />
dim<strong>in</strong>uzione dei processi e di<br />
diffusione del ricorso a strumenti<br />
di risoluzione delle controversie<br />
alternativi al processo ord<strong>in</strong>ario.<br />
Si tratta della mediazione f<strong>in</strong>alizzata<br />
alla conciliazione delle<br />
controversie civili e commerciali<br />
che <strong>in</strong>troduce, con decorrenza<br />
da marzo 2011, la mediazione<br />
obbligatoria come condizione<br />
di procedibilità delle domande<br />
giudiziali <strong>in</strong> una serie nutrita<br />
di ipotesi e, <strong>in</strong> particolare, <strong>in</strong><br />
materia di condom<strong>in</strong>io, diritti<br />
reali, divisione, successioni ereditarie,<br />
patti di famiglia, locazione,<br />
comodato, affitto di aziende,<br />
risarcimento del danno derivante<br />
dalla circolazione di veicoli e<br />
Camera<br />
di CommerCio<br />
di Pordenone<br />
Lo sporteLLo<br />
di conciLiazione,<br />
primo <strong>in</strong> itaLia,<br />
punta a gestire<br />
circa 800<br />
procedimenti<br />
aLL’anno<br />
riducendo<br />
tempi e costi<br />
deLLe Liti<br />
natanti, da responsabilità medica<br />
e da diffamazione con il mezzo<br />
della stampa o con altro mezzo di<br />
pubblicità, contratti assicurativi,<br />
<strong>banca</strong>ri e f<strong>in</strong>anziari.<br />
<strong>Il</strong> progetto Salomone, promosso<br />
dall’ente camerale <strong>in</strong> collaborazione<br />
con Curia Mercatorum,<br />
l’Ord<strong>in</strong>e degli avvocati e il Tribunale<br />
di Pordenone, e con il<br />
sostegno della Banca di Credito<br />
Cooperativo Pordenonese, ha<br />
avviato il primo settembre uno<br />
“Sportello di conciliazione” presso<br />
la Camera di Commercio. <strong>Il</strong><br />
servizio è stato, <strong>in</strong>oltre, promosso<br />
68 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
durante la Fiera Campionaria,<br />
presso lo stand dell’ente, dove si<br />
è riscontrato <strong>in</strong>teresse nei confronti<br />
della materia.<br />
Lo sportello ha lo scopo, <strong>in</strong><br />
l<strong>in</strong>ea con gli obiettivi cui è tesa<br />
la nuova normativa, di fornire<br />
<strong>in</strong>formazioni sulle procedure<br />
24 settembre 2010<br />
di conciliazione, <strong>in</strong> particolare<br />
quelle gestite dall’ente camerale<br />
attraverso Curia Mercatorum, e<br />
di ricevere eventuali domande di<br />
conciliazione.<br />
Lo sportello è aperto tre matt<strong>in</strong>e<br />
alla settimana (lunedì, mercoledì<br />
e giovedì dalle 9 alle 12) al<br />
secondo piano dell’ente camerale<br />
ed è presidiato da una persona<br />
dotata della necessaria preparazione<br />
tecnica appositamente<br />
selezionata e formata; entro<br />
f<strong>in</strong>e settembre, <strong>in</strong>oltre, presso<br />
il Tribunale sarà <strong>in</strong>stallato un<br />
sistema video <strong>in</strong>terattivo, grazie<br />
al quale l’utente potrà ottenere<br />
<strong>in</strong>formazioni anche <strong>in</strong> assenza<br />
di operatore.<br />
“Curia Mercatorum - ha sottol<strong>in</strong>eato<br />
il presidente camerale<br />
Giovanni Pavan - è attualmente<br />
l’unico organismo di conciliazione<br />
operante <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di<br />
Pordenone anche se, <strong>in</strong> base alla<br />
normativa, ulteriori organismi<br />
potranno affiancarsi sul territorio.<br />
La stima approssimativa dei<br />
procedimenti che potrebbero<br />
essere attivati per la prov<strong>in</strong>cia di<br />
Pordenone è di circa 800 all’anno;<br />
si tratta, qu<strong>in</strong>di, di un istituto dest<strong>in</strong>ato<br />
ad avere un impatto forte<br />
sia per quanto riguarda l’utente<br />
della giustizia, sia per quanto<br />
riguarda gli organismi dest<strong>in</strong>ati<br />
a gestire tali procedure”.<br />
“Pordenone è prima <strong>in</strong> Italia ad<br />
avviare un’<strong>in</strong>iziativa del genere<br />
– ha sottol<strong>in</strong>eato il presidente<br />
del Tribunale di Pordenone<br />
Francesco Pedoja – concreta<br />
e ben strutturata, e sono certo<br />
che i buoni risultati non mancheranno”.<br />
D’accordo il Presidente degli<br />
Ord<strong>in</strong>i degli Avvocati Giancarlo<br />
Zannier, che ha spiegato come<br />
“siano un cent<strong>in</strong>aio gli avvocati<br />
che sono stati formati o che<br />
sono <strong>in</strong> corso di formazione per<br />
divenire a loro volta formatori <strong>in</strong><br />
mediazione; al momento attuale<br />
a Pordenone ci sono 72 mediatori,<br />
che ben soddisfano l’esigenza<br />
non solo prov<strong>in</strong>ciale, ma anche<br />
regionale”.<br />
La Camera di Commercio, <strong>in</strong><br />
collaborazione con l’Ord<strong>in</strong>e Avvocati,<br />
ha <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e previsto alcuni<br />
<strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>formativi e formativi<br />
dest<strong>in</strong>ati direttamente ai profes-<br />
sionisti legali della prov<strong>in</strong>cia di<br />
Pordenone.<br />
Molteplici sono i vantaggi della<br />
conciliazione per imprese, professionisti<br />
e cittad<strong>in</strong>i: <strong>in</strong>nanzitutto,<br />
la semplicità e <strong>in</strong>formalità della<br />
procedura, attivabile su semplice<br />
presentazione della domanda allo<br />
sportello. I costi del servizio, che<br />
variano <strong>in</strong> base al valore della<br />
controversia, sono contenuti e,<br />
aspetto di non m<strong>in</strong>ore rilevanza,<br />
predeterm<strong>in</strong>ati; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, non m<strong>in</strong>ore<br />
importanza ha la rapidità<br />
dei tempi di soluzione della controversia,<br />
nettamente più ridotti<br />
di quelli della giustizia ord<strong>in</strong>aria.<br />
Inf<strong>in</strong>e, prezioso è stato il supporto<br />
della Bcc Pordenonese,<br />
come sottol<strong>in</strong>eato dal direttore<br />
Gianfranco Pilosio, “già diverse<br />
volte accanto alla Camera di<br />
Commercio nella promozione di<br />
<strong>in</strong>iziative a valore aggiunto per il<br />
territorio della prov<strong>in</strong>cia, f<strong>in</strong>alizzate<br />
a semplificare la burocrazia<br />
per cittad<strong>in</strong>i e aziende, come il<br />
convegno sulla Comunicazione<br />
unica e la bus<strong>in</strong>ess key, o la divulgazione<br />
di bandi camerali e<br />
regionali”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 69
Liberate i conf<strong>in</strong>i della vostra immag<strong>in</strong>e!<br />
I media del gruppo STYRIA sono leader della comunicazione <strong>in</strong> Austria, Slovenia e Croazia*<br />
ORO NERO L‘Ud<strong>in</strong>ese fuc<strong>in</strong>a di nuovi talenti: Asamoah vale già 20 milioni di euro 21<br />
DAL 1849 LA vocE DEi friULANi<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Direttore Giovanni Bertoli<br />
www.ilfriuli.it<br />
ilFRIULI<br />
lacRonaca<br />
<br />
<br />
<br />
l presidente del Consiglio regionale,<br />
Edouard Ballaman, dice<br />
che è “molto deluso”. Se chiedessimo<br />
un’op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong> merito a<br />
qualsiasi cittad<strong>in</strong>o, il commento<br />
non sarebbe così elegante e istituzionale.<br />
A qualcuno cadrebbero le<br />
braccia, ma i più, ne siamo sicuri,<br />
sarebbero arrabbiati di brutto. I<br />
consiglieri regionali disertano i<br />
lavori dell’Aula o arrivano <strong>in</strong> ritardo.<br />
Come scolaretti delle medie, si<br />
defilano nei corridoi, parlano tra<br />
loro, ricevono persone, telefonano.<br />
La puntualità è un’op<strong>in</strong>ione, come<br />
il rispetto nei confronti dell’istituzione<br />
e di chi ce li ha mandati.<br />
E’ accaduto questa settimana. La<br />
convocazione è per le 10 del matt<strong>in</strong>o,<br />
mica all’alba. Ma all’ora stabilita<br />
Ballaman conta 58 assenti su 59.<br />
Scatta la tirata d’orecchi, proprio<br />
come a scuola. Alla ripresa pomeridiana<br />
dei lavori, però, il copione<br />
è più o meno lo stesso. La maggior<br />
parte dei consiglieri è altrove e il<br />
presidente fa squillare il campanello<br />
f<strong>in</strong>ché lor signori non si degnano<br />
di prendere posto. Purtroppo<br />
non siamo di fronte a un caso<br />
isolato. E la faccenda pare davvero<br />
<strong>in</strong>credibile se pensiamo che le convocazioni<br />
mensili del Consiglio di<br />
norma sono due o tre (non ci pare<br />
un impegno gravoso) e che i nostri<br />
rappresentanti nel parlament<strong>in</strong>o<br />
regionale sono pagati profumatamente<br />
per compiere, né più, né<br />
meno, il proprio dovere.<br />
Non ci siamo mai iscritti al coro populista<br />
che dip<strong>in</strong>ge l’<strong>in</strong>tera classe<br />
politica come una mandria di<br />
scansafatiche. Ma la Casta si rivela<br />
tale proprio quando dà questa<br />
immag<strong>in</strong>e di sé. Non si fa politica<br />
per avere un lavoro fisso, si sono tro- e nemmeno gli <strong>in</strong>teressi dei cittavati<br />
improvvisamente nella condid<strong>in</strong>i scaldando semplicemente le<br />
zione di dover cercare una nuova oc- poltrone del Consiglio, questo lo<br />
cupazione. Tuttavia, ci sono aziende sappiamo bene. Ma le istituzio-<br />
che, nonostante tutto, cont<strong>in</strong>uano ad ni sono una cosa seria, anche se<br />
assumere. Mosche bianche che dan- il loro prestigio è <strong>in</strong> caduta libera.<br />
no un’opportunità a chi è alla ricerca Tra l’altro, le assemblee elettive, a<br />
di un impiego. Tanti, che si sentivano tutte le latitud<strong>in</strong>i, si stanno lenta-<br />
al sicuro per avere un lavoro fisso, si mente trasformando <strong>in</strong> votifici nei<br />
sono trovati improvvisamente nella quali il peso dei s<strong>in</strong>goli conta come<br />
condizione di dover cercare una nuova<br />
occupazione.<br />
6maggio 2009 | N.01<br />
Soldi pubblici<br />
per le imprese<br />
La f<strong>in</strong>anziaria regionale<br />
potrebbe entrare nelle<br />
società private che<br />
hanno bisogno<br />
di liquidità 7<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Cari politici,<br />
andate<br />
a lavorare<br />
I<br />
Te lo do io<br />
il lavoro<br />
al s<strong>in</strong>daco Furio<br />
Honsell per portare<br />
avanti il progetto<br />
del basket<br />
nella nostra città ”<br />
“ Chiedo aiuto<br />
Quotidiano<br />
nazionale<br />
Tiratura: 264.767<br />
Lettori: 1,206.000<br />
<br />
<br />
* Panoramica di alcune<br />
delle pr<strong>in</strong>cipali testate.<br />
Settimanale<br />
regionale<br />
Tiratura: 30.000<br />
EURONEWS<br />
Telefono: 0432 512 270<br />
euronews@ilfriuli.it<br />
lospoRt<br />
EDi SNAiDEro<br />
pAgiNA 23<br />
empi duri per chi cerca di<br />
un lavoro. La crisi ha colpito<br />
anche il nostro territorio<br />
che, negli anni scorsi, aveva<br />
registrato un tasso di disoccupazione<br />
<strong>in</strong>feriore a quello considerato fisiologico.<br />
Da qualche mese, le imprese<br />
sono ricorse a mobilità e alla cassa<br />
<strong>in</strong>tegrazione.<br />
A soffrire di più sono stati i precari,<br />
che non si sono visti r<strong>in</strong>novare il contratto.<br />
Tanti, che si sentivano al sicuro<br />
T<br />
labeLLavIta<br />
relax a grado<br />
Nonostante i venti di crisi, ecco quali<br />
sono le aziende friulane che assumono. pAgiNA 3<br />
“ La puntualità<br />
Nell ‚ isola d ‚ oro per<br />
prendere il sole<br />
e godersi tutti i<br />
benefici termali 31<br />
è un optional<br />
anche se<br />
l’assemblea è<br />
convocata al<br />
massimo tre<br />
volte al mese ”<br />
>> SommArio 2<br />
<br />
Contributi regionali,<br />
le reazioni dopo i<br />
tagli e le conferme.<br />
Sunsplash: quista<br />
andandotutto <strong>in</strong><br />
fumo.Barcolana:<br />
noi<strong>in</strong>veceandiamo a<br />
gonfie vele<br />
mESSi ALL’ANgoLo >> Di cLAUDio morEtti<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Quotidiano nazionale<br />
Tiratura: 160.000<br />
Lettori: 666.000<br />
Redazione: Piazza 1° Maggio, 4 - Ud<strong>in</strong>e - Tel.: 0432 21922/229685 - Fax: 0432 25058 - Spedizione <strong>in</strong> abbonamento postale - Pubblicità <strong>in</strong>feriore al 45% D.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L.27/02/2004 n°46) art.1 comma 2, DCB Ud<strong>in</strong>e 1,– €<br />
<br />
<br />
giovanni.bertoli@ilfriuli.it<br />
ilfriuli.it<br />
790 OTKAZA<br />
Otpremn<strong>in</strong>e u<br />
Plivi i do dva<br />
milijuna kuna,<br />
povišica svima<br />
koji ostanu<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Str. 7.<br />
UTORAK, 10. 2. 2009. ZAGREB 7 KUNA WWW.VECERNJI.HR GOD. 49. br. 16.230<br />
SENZACIJA SVJETSKOG PRVENSTVA<br />
Natko u dimu<br />
ostavio skijaške<br />
zvijezde! Bravo!<br />
SPECIJALNO IZ MAÐARSKE: IVAN PEŠIĆ (19) DOBRO SE OPORAVLJA<br />
BIVŠI ŠEF HOLDINGA JOŠ NA PLAĆI<br />
Kikaša ne mogu<br />
otpustiti jer je<br />
na rodiljskom!<br />
Str. 9.<br />
Moj s<strong>in</strong><br />
ponovno<br />
će igrati<br />
rukomet<br />
Majka Ðura Pešić: Otvorio<br />
je oči i pogledao me. Bio je<br />
sretan što me vidi. Ali rana ga<br />
jako boli...<br />
Str. 2.<br />
AFERA INDEKS<br />
Promaknut asistent optužen<br />
da je primio pršut kao mito?!<br />
DRAMA U FRANCUSKOJ<br />
Meč za život: Sandra Paović<br />
kritično zbog <strong>in</strong>fekcije<br />
Str. 6.<br />
Str. 4.<br />
Quotidiano<br />
nazionale<br />
Tiratura: 124.872<br />
Lettori: 267.000<br />
D 1,50€, A 1,50€, CHF 2,80, NL 1,50€, F 1,50€, SLO 0,75€, KM 1,5<br />
DAVOR PUKLAVEC / 24 SATA<br />
70 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010<br />
Heute.<br />
Regen und Schnee.<br />
Vor allem im Westen<br />
meist Schnee.<br />
SEITE 40<br />
WETTER<br />
E<strong>in</strong>schnitt.<br />
Ab 1. März kann man<br />
<strong>in</strong> zwei Kärntner<br />
Haupt-Pendlerzügen<br />
Fahrkarten nicht<br />
mehr im Zug kaufen.<br />
SEITEN 20/21<br />
KÄRNTEN<br />
ORF-Kritik.<br />
Der Rechnungshof<br />
attestiert dem Sender<br />
strategische Fehler<br />
und e<strong>in</strong>e miese F<strong>in</strong>anzplanung.<br />
Heute!<br />
SEITEN 58/59<br />
Live,13.45 Uhr,<br />
Hausverlosung<br />
TV & MEDIEN<br />
Uni Gala 2009<br />
noch 4 Tage!<br />
www.kle<strong>in</strong>ezeitung.at/unigala<br />
10194407<br />
10169787<br />
KLAGENFURT, DIENSTAG, 20. JÄNNER 2009 www.kle<strong>in</strong>ezeitung.at<br />
Nr.20 /1Euro / Leserservice 0463/58 00-100 / Anzeigenservice 0463/58 00-53 / Österreichsmeistgelesene Bundesländerzeitung. Unabhängig. / HRK 13.– / Italien e 1,45 / Huf 320.– / Slowenien e 1,50<br />
Hello, Mister President!Barack und MichelleObama vor der Statue von Abraham L<strong>in</strong>coln. 144 Jahre nach Ende<br />
des amerikanischen Bürgerkriegs wird heute der erste schwarze Präsident angelobt. SEITEN 2–7 AP/REUTERS<br />
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4<br />
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4<br />
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4<br />
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P. b. b., Verlagspostamt 5081 Anif, Plus.Zeitung 07Z037652P<br />
Das Rotkäppchen-pR<strong>in</strong>zip<br />
Was Sie von Märchenheld<strong>in</strong>nen<br />
für Ihre Karriere lernen können<br />
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für die<br />
ER wiRd stAunEn.<br />
GARAntiERt!<br />
<br />
25<br />
Liebe<br />
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T erziario<br />
Pit stop<br />
per ripartire<br />
Manageritalia - Gli strumenti di solidarietà<br />
<strong>in</strong> caso di crisi aziendale puntano a una<br />
ridef<strong>in</strong>izione professionale, senza illudersi che<br />
lo scenario possa ritornare quello di prima<br />
Ammonta a otto milioni il<br />
fondo a disposizione per<br />
aiuti a manager e aziende<br />
<strong>in</strong> difficoltà che Manageritalia e<br />
Confcommercio, assieme a Confetra,<br />
Assologistica e Federalberghi,<br />
hanno attivato attraverso il<br />
Centro di Formazione Management<br />
del Terziario nel biennio <strong>in</strong><br />
corso e f<strong>in</strong>o al 30 novembre 2011.<br />
L’<strong>in</strong>tera gestione del programma<br />
di formazione e consulenza è<br />
stata affidata al Cfmt, che, costituito<br />
con il r<strong>in</strong>novo del Contratto<br />
dirigenti del terziario del 1992 da<br />
Manageritalia e Confcommercio,<br />
è oggi frequentato ogni anno da<br />
quasi 10mila dirigenti e oltre<br />
3.000 aziende.<br />
Dest<strong>in</strong>atari dell’<strong>in</strong>iziativa sono i<br />
manager disoccupati e le aziende<br />
<strong>in</strong> crisi che <strong>in</strong>vece di privarsi dei<br />
loro manager per tagliare i costi<br />
pensano di utilizzare il supporto<br />
del Cfmt per ritrovare, anche<br />
grazie a un percorso consulenziale<br />
e formativo ad hoc che co<strong>in</strong>volga<br />
i manager, la strada della<br />
ripresa. Per i manager già usciti<br />
dalle aziende e disoccupati a partire<br />
dal 1° settembre 2008 - quasi<br />
5.000 s<strong>in</strong>o ad oggi <strong>in</strong> tutt’Italia<br />
circa 50 dei quali <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia<br />
Giulia - si propone, <strong>in</strong>vece,<br />
un percorso di riconsiderazione<br />
e ricostruzione del proprio<br />
futuro professionale, anche alla<br />
luce della situazione attuale. In<br />
entrambi i casi il Cfmt, oltre a<br />
f<strong>in</strong>anziare il percorso formativo<br />
consulenziale, supporta l’azienda<br />
anche sostenendo il costo del<br />
lavoro del manager che segue il<br />
percorso con un contributo di<br />
250 euro per un massimo di 10<br />
giorni e i dirigenti licenziati con<br />
24 setteM b R e 2010<br />
Formazione proFessionale<br />
lo ial ha attivato un corso anche <strong>in</strong> ud<strong>in</strong>e città<br />
Nuova fuc<strong>in</strong>a di personale<br />
per la ristorazione<br />
Allo Ial di Ud<strong>in</strong>e si diventerà cuochi e camerieri: i corsi dell’Alberghiera<br />
del noto ente di formazione approdano anche nel capoluogo friulano con<br />
l’attivazione da f<strong>in</strong>e settembre di una prima classe dedicata ai futuri professionisti<br />
del settore.<br />
Una novità assoluta per il centro di via del Vascello e per la città, ed <strong>in</strong><br />
l<strong>in</strong>ea con la politica di diversificazione dell’offerta formativa dello Ial di<br />
Ud<strong>in</strong>e, attivo già nel settore del benessere e con l’ormai collaudato corso<br />
per addetti alle vendite.<br />
“Una novità – spiega il direttore Norberto Urli – dettata dalla necessità di<br />
rispondere a una crescente domanda di figure specializzate, <strong>in</strong> grado di<br />
soddisfare una clientela sempre più esigente ed un mercato <strong>in</strong> evoluzione<br />
sotto il profilo della tecnica e delle competenze”.<br />
<strong>Il</strong> primo anno di “orientamento” si articolerà tra gli spazi ud<strong>in</strong>esi dello Ial e<br />
quelli della struttura di Magnano <strong>in</strong> Riviera, dove gli allievi, condotti a carico<br />
dell’ente, svolgeranno le lezioni pratiche, tra laboratori, sale e cuc<strong>in</strong>e<br />
dotati delle più moderne attrezzature, con la possibilità di sperimentare sul<br />
campo quanto appreso sui banchi.<br />
un contributo di <strong>in</strong>tegrazione al<br />
reddito sempre di 250 euro per<br />
un massimo di 10 giorni. S<strong>in</strong>o a<br />
oggi hanno richiesto il supporto<br />
formativo e consulenziale una<br />
dec<strong>in</strong>a di aziende e oltre 300 dirigenti,<br />
alcuni dei quali del <strong>Friuli</strong><br />
Venezia Giulia.<br />
“Abbiamo scelto – dice Mauro<br />
Bensi, presidente di Manageritalia<br />
<strong>Friuli</strong> Venezia Giulia – una via<br />
<strong>in</strong>novativa e, ritengo, moderna<br />
di workfare. Diamo un contributo<br />
economico, che <strong>in</strong> gran<br />
parte utilizziamo per affiancare<br />
i manager nel difficile percorso<br />
Mauro Bensi,<br />
presidente di<br />
Manageritalia Fvg<br />
di riconsiderare la loro carriera<br />
e il loro futuro professionale e<br />
riproporsi al meglio al mercato.<br />
Lo stesso facciamo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />
strategie con le aziende <strong>in</strong> crisi<br />
che scelgono di non privarsi dei<br />
loro dirigenti, ma anzi di puntare<br />
su questi per la ripresa. Una<br />
logica nuova e pensiamo capace<br />
di aiutare i manager a ricollocarsi<br />
e il sistema a far crescere il suo<br />
livello di managerialità e, qu<strong>in</strong>di,<br />
la sua capacità di competere. È<br />
una logica nuova per un Paese<br />
che da anni sfrutta la cassa <strong>in</strong>tegrazione<br />
guadagni, ord<strong>in</strong>aria<br />
o straord<strong>in</strong>aria, pensando che<br />
dopo un breve periodo di down<br />
tutto torni come prima. Ma<br />
questo non è quasi mai vero e<br />
men che meno lo sarà <strong>in</strong> questa<br />
crisi. Soprattutto teniamo conto<br />
che senza una vera e più diffusa<br />
cultura manageriale l’Italia, ma<br />
soprattutto il <strong>Friuli</strong> Venezia<br />
Giulia difficilmente potranno<br />
affrontare le sfide che l’economia<br />
globale ci presenta”.<br />
Che Trieste, Ud<strong>in</strong>e, Pordenone,<br />
Gorizia e il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia<br />
<strong>in</strong> genere abbiano una scarsa<br />
presenza manageriale lo dicono<br />
impietosamente i numeri: solo<br />
1.933 dirigenti e 6.831 quadri con<br />
un rapporto dirigenti dipendenti<br />
dello 0,6% (media Italia 0,9%) e<br />
quadri dipendenti 2,1% (media<br />
Italia 2,7%). Pochissime donne<br />
tra i dirigenti (7,9% contro una<br />
media nazionale dell’11,9%) e<br />
i quadri (21,6% contro media<br />
nazionale del 25,5%). I dirigenti<br />
sono concentrati soprattutto<br />
a Ud<strong>in</strong>e 708 (rapporto 0,5%),<br />
Pordenone 596 (rapporto 0,6%),<br />
e Trieste (rapporto 0,8%).<br />
ilFRIULI BUSINESS 71
72 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
T erziario<br />
Solidarietà<br />
al ribasso<br />
La logica del massimo ribasso negli appalti<br />
pubblici colpisce e penalizza anche<br />
il sistema della cooperazione sociale.<br />
Ma non è l’unico problema sopportato dal<br />
settore. La legge regionale 20/2006 è uno<br />
strumento <strong>in</strong>dispensabile per sostenere lo<br />
sviluppo del settore sociale, che nella nostra<br />
regione dà lavoro a più di c<strong>in</strong>quemila addetti.<br />
“Auspichiamo – dichiara Giuliana Colussi,<br />
presidente regionale di Federsolidarietà -<br />
che nel bilancio 2011 la legge sia rif<strong>in</strong>anziata<br />
senza ulteriori contrazioni”.<br />
La Federazione regionale di Confcooperative<br />
che raccoglie 152 cooperative sociali, per<br />
un totale di oltre novemila soci, c<strong>in</strong>quemila<br />
addetti e un fatturato aggregato 2009 di<br />
130milioni di euro.<br />
“<strong>Il</strong> comparto della cooperazione sociale<br />
è fortemente cresciuto negli ultimi anni –<br />
spiega Colussi – ma su di esso però gravano<br />
preoccupazioni per l’immediato futuro:<br />
preoccupazioni legate al taglio dei contributi<br />
regionali.<br />
Da un lato, la Regione ha tagliato i fondi<br />
della legge 20 dedicati a sostenere le cooperative<br />
sociali, dall’altro gli enti locali praticano<br />
<strong>in</strong> maniera diffusa il ricorso a gare al<br />
24 settembre 2010<br />
massimo ribasso per l’aggiudicazione degli<br />
appalti di servizi”.<br />
Confcooperative, qu<strong>in</strong>di, chiede che si superi<br />
questa logica <strong>in</strong> favore di quello dell’offerta<br />
economicamente più vantaggiosa.<br />
“I ribassi fanno sì che spesso le cooperative<br />
non siano <strong>in</strong> grado di sostenere nemmeno<br />
gli <strong>in</strong>crementi del costo del lavoro - aggiunge<br />
il segretario generale di Confcooperative<br />
Fvg, Nicola Galluà – è necessario, qu<strong>in</strong>di,<br />
garantire il giusto mix tra prezzo e qualità dei<br />
servizi offerti: solo <strong>in</strong> questo modo si possono<br />
preservare le professionalità e le competenze<br />
che le cooperative hanno acquisito nel corso<br />
degli anni e allo stesso tempo erogare servizi<br />
di qualità alle famiglie”.<br />
Per affrontare la crisi, la scelta di Confcooperative<br />
è puntare alle aggregazioni valorizzando<br />
il ruolo dei consorzi.<br />
“La collaborazione e la creazione di s<strong>in</strong>ergie<br />
tra le cooperative della nostra regione – conclude<br />
la rappresentante di categoria, Giuliana<br />
Colussi – non può che essere la via obbligata<br />
per restare competitivi, sia per valorizzare le<br />
competenze maturate a livello regionale, sia<br />
per <strong>in</strong>dividuare nuove aree di sviluppo”.<br />
Sul concetto di “fare squadra” tra cooperative,<br />
Federsolidarietà<br />
il pr<strong>in</strong>cipio degli appalti al<br />
massimo ribasso sta colpendo<br />
pesantemente anche il<br />
tessuto di cooperative sociali,<br />
mentre la regione ha tagliato<br />
i fondi a disposizione<br />
VERTICE IN FRIULI<br />
Le rappresentanze<br />
regionali e nazionali<br />
delle cooperative<br />
sociali si sono<br />
ritrovate a Ud<strong>in</strong>e<br />
per discutere per<br />
dei problemi del<br />
settore; nella foto<br />
da s<strong>in</strong>istra Guer<strong>in</strong>i,<br />
Galluà e Colussi.<br />
si è soffermato anche Giuseppe Guer<strong>in</strong>i, presidente<br />
nazionale di Federsolidarietà, che a Ud<strong>in</strong>e<br />
ha <strong>in</strong>contrato i vertici di Confcooperative.<br />
“La cooperazione sociale – ha detto il<br />
presidente nazionale della realtà che conta<br />
5.500 coop sociali e 200mila lavoratori – è<br />
al servizio del Paese per costruire un welfare<br />
partecipato e che risponda sempre meglio alle<br />
esigenze delle famiglie italiane: è necessario,<br />
qu<strong>in</strong>di, risolvere alcune criticità <strong>in</strong> essere,<br />
quali la scarsa disponibilità di risorse da<br />
utilizzare a supporto dei progetti sociali e la<br />
necessità di conciliare dimensioni organizzative<br />
diverse tra le coop”.<br />
Tra i progetti che Federsolidarietà Fvg<br />
coord<strong>in</strong>erà nel prossimo triennio, il volontariato<br />
giovanile e il servizio civile (<strong>in</strong> collaborazione<br />
con Arci e Acli); “Ri-giochiamo”<br />
(servizio per promuovere l’attività di riciclo<br />
e l’educazione ambientale avviato <strong>in</strong>sieme al<br />
M<strong>in</strong>istero dell’Istruzione, alle 4 Prov<strong>in</strong>ce e<br />
ad alcune aziende private); “Monds par te”,<br />
catalogo di promozione condivisa tra 6 coop<br />
sociali; “Ponti digitali”, <strong>in</strong>iziativa d’<strong>in</strong>cubatoio<br />
d’impresa ed “Equosolda Fvg”, per la promozione<br />
di servizi nel campo della distribuzione<br />
automatica e della comunicazione.<br />
ilFRIULI BUSINESS 73
R ubriche<br />
Cont<strong>in</strong>ua il crollo<br />
del mattone<br />
Gli <strong>in</strong>vestimenti netti<br />
realizzati <strong>in</strong> Romania<br />
nel primo semestre<br />
di quest’anno ammontano<br />
a 5,42 miliardi di euro, <strong>in</strong><br />
calo del 18,7% rispetto allo stesso<br />
periodo del 2009. Gli <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong><br />
nuove costruzioni ammontano a circa<br />
2,77 miliardi, <strong>in</strong> dim<strong>in</strong>uzione del<br />
22,5% rispetto al primo semestre<br />
dell’anno scorso, rappresentando il<br />
51,2% del totale degli <strong>in</strong>vestimenti<br />
realizzati nell’economia nazionale.<br />
Stagione turistica<br />
2010 da record<br />
La stagione turistica<br />
estiva estiva croata croata è desti- desti<br />
nata a battere tutti<br />
i record. <strong>Il</strong> numero<br />
dei soggiorni è <strong>in</strong> crescita del 6%,<br />
mentre il numero degli arrivi registra<br />
un aumento del 3 per cento. Tutte le<br />
regioni costiere vantano buoni risultati,<br />
con <strong>in</strong> primo piano la Dalmazia<br />
meridionale, ovvero l’area di Dubrovnik<br />
nella quale è stato segnalato un<br />
aumento dell’11% di pernottamenti.<br />
<strong>Il</strong> maggior numero di ospiti proviene<br />
da Germania e Austria. <strong>Il</strong> numero dei<br />
villeggianti russi è superiore del 32%<br />
rispetto al 2009, mentre è stato registrato<br />
un calo delle visite dei turisti<br />
italiani del 13 per cento.<br />
Lubiana coccola<br />
i suoi ospiti<br />
I turisti <strong>in</strong> visita a Lu<br />
biana possono utiliz<br />
zare la nuova tessera<br />
Urbana turistica e<br />
risparmiare f<strong>in</strong>o a 80 euro. La card<br />
consente, tra l’altro, di viaggiare<br />
su tutti gli autobus della città, l’<strong>in</strong>gresso<br />
a musei e gallerie, l’accesso<br />
al castello con passaggio <strong>in</strong> funivia,<br />
l’<strong>in</strong>gresso al giard<strong>in</strong>o zoologico e<br />
botanico e all’Arboreto Volčji Potok,<br />
il parco più frequentato della<br />
Slovenia. Con la tessera è possibile<br />
anche noleggiare biciclette, usare il<br />
tren<strong>in</strong>o turistico e la barchetta sul<br />
fiume Ljubljanica. La tessera consente<br />
una visita guidata della città<br />
e di affittare una guida digitale. <strong>Il</strong><br />
prezzo per la tessera giornaliera è<br />
23 euro, per due giorni 30, per tre<br />
giorni 35.<br />
alpe adria<br />
Stessa sfida,<br />
armi diverse<br />
Camera di CommerCio della Car<strong>in</strong>zia - il presidente<br />
pacher <strong>in</strong>dica problemi per le aziende molto simili a<br />
quelli denunciati <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>, ma è conv<strong>in</strong>to che grazie ai<br />
vantaggi strutturali il vic<strong>in</strong>o land rimanga attraente<br />
Così vic<strong>in</strong>i e anche così simili.<br />
Car<strong>in</strong>ziani e friulani stanno<br />
affrontando la stessa sfida economica,<br />
spesso con la stessa strategia,<br />
seppur con armi leggermente diverse.<br />
<strong>Il</strong> commento di Franz Pacher, presidente<br />
della Camera di Commercio<br />
della Car<strong>in</strong>zia (Wirtschaftskammer<br />
Kärnten), è all’<strong>in</strong>segna dell’ottimismo.<br />
- Quali conseguenze ha avuto la<br />
crisi economica sul vostro tessuto<br />
economico?<br />
“F<strong>in</strong>o a oggi l´Austria ha cavalcato<br />
la crisi meglio di tante altre economie<br />
nazionali europei. La Car<strong>in</strong>zia,<br />
comunque, è stata colpita <strong>in</strong> maniera<br />
più forte di altre regioni. Questo<br />
significa che <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia il Pil regio-<br />
Franz Pacher,<br />
presidente<br />
Camera<br />
di Commercio<br />
della Car<strong>in</strong>zia<br />
e, nelle foto a<br />
destra, vedute di<br />
Klagenfurt<br />
“Scontiamo<br />
anche una<br />
grande<br />
difficoltà di<br />
dialogo tra<br />
aziende e<br />
banche”<br />
nale è sceso di un punto percentuale<br />
maggiore rispetto la media austriaca.<br />
Anche la disoccupazione <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia<br />
è aumentata <strong>in</strong> maniera esponenziale.<br />
<strong>Il</strong> calo del 5% della creazione di nuove<br />
imprese e l´aumento del 15% delle<br />
<strong>in</strong>solvenze sono decisamente sopra<br />
la media federale”.<br />
- Con quali strumenti a sostegno<br />
dell´economia locale siete <strong>in</strong>tervenuti?<br />
“<strong>Il</strong> Kwf ovvero Fondo per la promozione<br />
dello sviluppo economico<br />
ha avviato un cosi detto bonus congiunturale<br />
Konjunkturbonus con<br />
l´obiettivo di dare più stimolo agli<br />
<strong>in</strong>vestimenti. Inoltre, è stato attivato<br />
su nostra <strong>in</strong>iziativa il fondo di garanzia<br />
anche alle piccole aziende.<br />
La Camera di Commercio della<br />
Car<strong>in</strong>zia ha effettuato un’offensiva<br />
contro la crisi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di consulenze:<br />
dall’<strong>in</strong>izio del 2009 a oggi, più<br />
di 700 aziende sono state consigliate<br />
sulla strategia aziendale da adottare.<br />
Visto che uno dei problemi pr<strong>in</strong>cipali<br />
è stato la mancanza di possibilità<br />
di f<strong>in</strong>anziamento, la Camera di Commercio<br />
della Car<strong>in</strong>zia ha istallato un<br />
Speed-Check ‘F<strong>in</strong>anziamento’ per il<br />
suoi associati”.<br />
- Quali richieste state ricevendo<br />
<strong>in</strong> questo momento dalle aziende<br />
car<strong>in</strong>ziane?<br />
“Tuttora c`è ancora <strong>in</strong>certezza tra<br />
le aziende. Gli ord<strong>in</strong>i e le commesse<br />
stanno migliorando, però questo<br />
fatto <strong>in</strong>cide <strong>in</strong> maniera limitata sui<br />
costi di produzione e sui prezzi di<br />
vendita. Tuttora le aziende sono molto<br />
titubanti per quanto riguarda gli<br />
<strong>in</strong>vestimenti e l´assunzione di nuovi<br />
collaboratori. Le aziende sono scontente<br />
per i freni all’accesso di credito<br />
e per le risorse molto limitate messe<br />
a disposizione dal Land”.<br />
- Come devono adeguarsi gli enti<br />
74 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
pubblici di sostegno allo sviluppo<br />
economico<br />
“Nell´ambito pubblico esiste una<br />
grande necessità di riforme: semplificazione<br />
amm<strong>in</strong>istrativa, riforma<br />
burocratica, riforma delle pensioni,<br />
riforma del settore sanitario, quella<br />
del sistema educativo. Dalle aziende<br />
percepisco il bisogno di più <strong>in</strong>novazioni,<br />
più prodotti nuovi, produttività<br />
migliorata. E c`è il<br />
bisogno di sostegno da<br />
parte della mano pubblica.<br />
Però, a sua volta<br />
potrà muoversi soltanto<br />
se avrà lo spazio d´azione<br />
consentito, appunto, dalle<br />
riforme”.<br />
- Quali rimangono<br />
i punti di forza<br />
dell´economia car<strong>in</strong>ziana?<br />
“In Car<strong>in</strong>zia si sono<br />
<strong>in</strong>sediate numerose ditte,<br />
leader mondiali o europee.<br />
Rimangono strategiche<br />
le realtà produttivo<br />
nei settori dell`elettronica<br />
e microelettronica, della<br />
tecnica <strong>in</strong>formatica e<br />
della comunicazione. La<br />
filiera edile, tradizionalmente<br />
forte, completata<br />
da prodotti del settore<br />
dell´energia r<strong>in</strong>novabile e<br />
della tecnica ambientale,<br />
costituisce un ulteriore<br />
pilastro dell´economia<br />
car<strong>in</strong>ziana. Va citata, poi,<br />
anche la lavorazione del<br />
legno nonché l´economia<br />
turistica, che costituisce<br />
un fattore economico<br />
significativo.<br />
Un importante vantaggio<br />
competitivo della<br />
Car<strong>in</strong>zia è, fra l´altro, un<br />
buon sistema di formazione<br />
grazie all´offerta dell`Università<br />
Alpe Adria di Klagenfurt e delle<br />
scuole universitarie professionali<br />
(Fachhochschulen) della Car<strong>in</strong>zia.<br />
Nelle scuole professionali superiori i<br />
giovani acquisiscono una preparazione,<br />
fra l´altro, nei campi della tecnica<br />
di automatizzazione, <strong>in</strong>gegneria edile,<br />
organizzazione Edp, tecnica di produzione,<br />
disegno <strong>in</strong>dustriale, architettura<br />
d´<strong>in</strong>terni, tecnica di materiale<br />
s<strong>in</strong>tetico, costruzione di macch<strong>in</strong>e,<br />
<strong>in</strong>gegneria meccanica, meccatronica,<br />
tecnica della rete telematica ed<br />
economia”.<br />
- Come immag<strong>in</strong>a il sistema produttivo<br />
car<strong>in</strong>ziano una volta superata<br />
la bufera economica?<br />
24 settembre 2010<br />
alpe adria<br />
“Sono conv<strong>in</strong>to che la Car<strong>in</strong>zia sarà<br />
uno spazio economico estremamente<br />
appetibile anche dopo questo ‘terremoto<br />
congiunturale’. La Car<strong>in</strong>zia<br />
è simbolo di un mix ottimale tra<br />
<strong>in</strong>centivi <strong>in</strong>teressanti e prezzi bassi<br />
per terreni e immobili. Gli <strong>in</strong>vestimenti<br />
sono f<strong>in</strong>anziabili f<strong>in</strong>o al 35%,<br />
mentre la ricerca e sviluppo f<strong>in</strong>o al<br />
60 per cento. L´imposta sulle imprese<br />
<strong>in</strong> tutta l´Austria ammonta al 25% e<br />
ci sono tanti <strong>in</strong>centivi per attività di<br />
formazione e perfezionamento.<br />
La Car<strong>in</strong>zia vanta una vic<strong>in</strong>anza<br />
geografica ai crescenti mercati<br />
dell´Europa meridionale e del sudest.<br />
È, <strong>in</strong> sostanza, la ruota da vasaio<br />
per la logistica e l’economica della<br />
regione europea Alpe Adria.<br />
Un´ulteriore vantaggio è l´alta<br />
qualità della vita, il paesaggio di laghi<br />
e montagne ricco di fasc<strong>in</strong>o, il clima<br />
tiepido e la contagiosa gioia della<br />
vita della gente. La Car<strong>in</strong>zia, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />
fa parte dei luoghi europei più sicuri,<br />
viene apprezzata non solo dai turisti,<br />
ma anche da imprenditori e manager<br />
di altissimo livello”.<br />
<strong>Friuli</strong> & unione europea<br />
Confronto CommerCiale Con il gigante C<strong>in</strong>ese<br />
La politica estera aiuta<br />
la coesione <strong>in</strong>terna<br />
All’<strong>in</strong>izio di settembre Algirdas Semeta, Commissario<br />
europeo per l’Unione Doganale, si è recato <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a per fare il<br />
punto della situazione e implementare la cooperazione col<br />
Paese asiatico nella lotta alla contraffazione. La C<strong>in</strong>a, sempre<br />
più negli ultimi anni si è rivelata una potenza economico non<br />
solo <strong>in</strong> crescita esponenziale, ma anche <strong>in</strong> fortissima espansione,<br />
sia sui territori mondiali, sia nei vari ambiti economici.<br />
Due esempi su tutti sono la recente acquisizione del<br />
marchio Volvo da parte della c<strong>in</strong>ese Geely dalla Ford per la<br />
cifra (irrisoria) di 2 miliardi di dollari (assai <strong>in</strong>feriore a quanto<br />
pagato dalla casa americana nel 1999 ossia 6,45 miliardi di<br />
dollari), nonché nel trimestre aprile-giugno del 2010 il concretizzarsi<br />
dello storico sorpasso di Pech<strong>in</strong>o su Tokyo quanto<br />
a Pil, che ha portato la C<strong>in</strong>a a piazzarsi al secondo posto nella<br />
classifica delle maggiori potenze economiche, alle spalle<br />
degli Stati Uniti.<br />
Numeri importanti, che fanno riflettere, anche e soprattutto<br />
<strong>in</strong> Europa. Ecco allora che, oltre alla crescente attenzione<br />
per le opportunità che le relazioni economiche e di diplomazia<br />
commerciale lasciano trasparire, appare ancor più necessario<br />
<strong>in</strong>tessere f<strong>in</strong> da subito solide basi per arg<strong>in</strong>are i pericoli<br />
che una simile potenza economica può comportare quando<br />
viene a contatto con sistemi di mercato caratterizzati da una<br />
maglia burocratica e di forte vigilanza e controllo come quello<br />
dell’Unione Europea.<br />
È <strong>in</strong>dubbio, <strong>in</strong>fatti, che la crescita c<strong>in</strong>ese sia dovuta non<br />
solo all’enorme capacità produttiva e disponibilità di materie<br />
prima del Paese, ma anche (e soprattutto) da una tendenziale<br />
assenza di regole nell’<strong>in</strong>terfacciarsi col mercato del lavoro e<br />
dell’esportazione. Tutti elementi che rendono assai flessibile<br />
e conveniente l’attività <strong>in</strong>dustriale e commerciale, ma che<br />
mal si accompagnano alle esigenze di difesa del consumatore,<br />
della proprietà <strong>in</strong>tellettuale, della salute e della concorrenza<br />
tipiche del diritto comunitario.<br />
Ben vengano, qu<strong>in</strong>di, le <strong>in</strong>iziative di politica estera come<br />
quella del Commissario lituano. E ben venga per tre ord<strong>in</strong>i di<br />
motivi. Innanzitutto, perché l’unico modo per poter efficacemente<br />
<strong>in</strong>terfacciarsi con un Paese di oltre un miliardo e mezzo<br />
di abitanti è quello di presentare, quale controparte commerciale,<br />
un mercato unico di imprenditori e consumatori di oltre<br />
c<strong>in</strong>quecento milioni di persone quale è l’Unione Europea.<br />
Secondo, perché politiche estere frammentate porterebbero<br />
a dissonanze <strong>in</strong> ambito di trattative economiche per<br />
quanto riguarda i s<strong>in</strong>goli stati membri con <strong>in</strong>dubbie difficoltà<br />
nel momento <strong>in</strong> cui gli operatori si trovassero ad avere basi<br />
giuridiche differenti a seconda dello stato membro di appartenenza.<br />
Terzo, perché questa come altre <strong>in</strong>iziative pongono l‘accento,<br />
sul lato <strong>in</strong>terno dell’Unione, a cosa serva e che cosa significhi<br />
uno politica estera comune. Un doppio segnale, qu<strong>in</strong>di:<br />
alla C<strong>in</strong>a (e agli altri partner commerciali extraeuropei)<br />
aff<strong>in</strong>ché si renda conto che l’Unione Europea non è solo un<br />
territorio di espansione, ma una realtà pronta a collaborare<br />
su basi di parità per lo sviluppo dell’economia mondiale sotto<br />
l’egida di pr<strong>in</strong>cipi di correttezza e concorrenza; e agli stati<br />
membri, aff<strong>in</strong>ché si ricord<strong>in</strong>o, al di là delle loro prerogative,<br />
che far parte dell’Unione non può essere uno status da utilizzare<br />
solo per difendersi dai soprusi commerciali altrui, ma<br />
anche da rispettare nelle proprie scelte di politica economica<br />
<strong>in</strong>ternazionale, <strong>in</strong> modo coord<strong>in</strong>ato e armonico con tutti gli<br />
altri partner europei.<br />
Fabio Cattaruzzi<br />
ilFRIULI BUSINESS 75
76 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
R ubriche<br />
alberto felice de toni<br />
È possibile cogliere il momento<br />
giusto per <strong>in</strong>novare?<br />
Giriamo questa domanda<br />
classica del management<br />
direttamente a Hegel. <strong>Il</strong><br />
suo argomentare si fonda<br />
sulla metafora della talpa<br />
e della civetta.<br />
La metafora della talpa nasce nell’Amleto<br />
di Shakespeare, dove <strong>in</strong>dica il lavorìo<br />
con il quale lo spettro del padre <strong>in</strong>stilla<br />
il desiderio di vendetta nell’animo del<br />
giovane pr<strong>in</strong>cipe. In Kant la talpa è lo<br />
scavare <strong>in</strong>utile di una ragione cieca. In<br />
Hegel la prospettiva cambia: la talpa<br />
rappresenta il procedere irriflesso e ist<strong>in</strong>tuale,<br />
ma prezioso, dello sviluppo storico.<br />
Tentando una collocazione storica della<br />
metafora della talpa, si potrebbe ipotizzare<br />
anche di collocarla nel quadro della<br />
restaurazione post-napoleonica, quasi che<br />
Hegel volesse affermare che la talpa dello<br />
spirito cont<strong>in</strong>ua a scavare “e non c’è legge<br />
o provvedimento di polizia che riesca a<br />
fermarla”. La talpa (lo spirito napoleonico<br />
che sopravvive a Napoleone) è più forte<br />
della Santa Alleanza.<br />
Percorso da governare<br />
In generale, comunque, la talpa ben<br />
rappresenta per Hegel lo sviluppo storico,<br />
i meccanismi economici, la scienza, nel<br />
loro seguire anche l’ist<strong>in</strong>to della ragione,<br />
la razionalità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca del mondo nel suo<br />
cambiare <strong>in</strong>consapevole. <strong>Il</strong> rischio di un<br />
tal genere di cambiamento non governato è<br />
quello di produrre “pericolose convulsioni”<br />
e conflitti. Dobbiamo, dunque, “prestare<br />
ascolto al lavoro della talpa e... trarlo...<br />
alla luce del giorno”.<br />
sguardo sul domani<br />
Per questo c’è bisogno della civetta, del suo<br />
sguardo lungimirante, capace di preparare<br />
il futuro. La civetta è per lunga tradizione<br />
“l’immag<strong>in</strong>e della sapienza e della filosofia,<br />
l’animale sacro a M<strong>in</strong>erva, di cui<br />
essa assume spesso la forma”. La civetta<br />
compare anche nel fregio della rivista<br />
24 settembre 2010<br />
Farsi<br />
civetta<br />
e talpa<br />
meta management<br />
“M<strong>in</strong>erva”, <strong>in</strong> cui sovrasta un cartiglio con<br />
il motto leibniziano “il presente è gravido<br />
del futuro”. Per questo, secondo Hegel, essa<br />
può “abbreviare” e “mitigare” i conflitti e<br />
le convulsioni <strong>in</strong>dotti dal cambiamento.<br />
il filosofo<br />
Hegel<br />
<strong>in</strong> attesa dell’alba<br />
La caratteristica fondamentale delle civetta,<br />
osserva Hegel, è quella di <strong>in</strong>iziare<br />
il suo volo “sul far del crepuscolo”. <strong>Il</strong> pensiero<br />
come civetta ha, allora, due modi<br />
per rendere il presente gravido del futuro.<br />
<strong>Il</strong> primo è quello di approfittare del fatto<br />
I tempI del cambIamento<br />
Nella metafora hegeliaNa, lo<br />
scavare della coNosceNza deve<br />
reNdersi complemeNtare coN<br />
l’iNtuizioNe delle evoluzioNi<br />
future: seNza la simbiosi di questi<br />
due atteggiameNti, qualsiasi<br />
strategia ecoNomica rischia di<br />
essere destiNata al fallimeNto<br />
che la notte gli sottrae dallo sguardo il<br />
mondo esterno, la realtà nel suo essere<br />
data, per dedicarsi a ricostruire se stesso<br />
e, <strong>in</strong> se stesso, progettare nuovi mondi,<br />
preparare il futuro. <strong>Il</strong> secondo modo che<br />
la civetta-pensiero ha a disposizione per<br />
rendere il presente gravido del futuro -<br />
ammesso che la notte sia anche il tempo<br />
della crisi, della perdita di significato del<br />
reale – è quello di elaborare il superamento<br />
della crisi, di cogliere le nuove esigenze<br />
della storia, al di sopra dei contenuti<br />
della coscienza f<strong>in</strong>ora condivisa, anche<br />
assumendosi le contraddizioni e i conflitti<br />
che ne derivano.<br />
ricerca sotterranea<br />
<strong>Il</strong> prestare orecchio allo scavare della<br />
talpa come lavorio oscuro dei processi di<br />
cambiamento <strong>in</strong>terni alla realtà significa,<br />
dunque, contribuire attivamente alla<br />
sua impresa. La civetta deve completare<br />
l’opera della talpa.<br />
tranelli da evitare<br />
Sono possibilità affasc<strong>in</strong>anti. Su tutto,<br />
però, vi è un’ipoteca fondamentale: la<br />
civetta può anche essere lo sguardo che<br />
può solo osservare ciò che la talpa ha già<br />
scavato: quando la civetta-filosofia arriva<br />
a dip<strong>in</strong>gere di chiaroscuro il mondo con<br />
le sue riflessioni “un aspetto della vita è<br />
già <strong>in</strong>vecchiato, e, dal chiaroscuro, esso<br />
non si lascia r<strong>in</strong>giovanire, ma soltanto<br />
riconoscere: la nottola di M<strong>in</strong>erva <strong>in</strong>izio<br />
il suo volo sul far del crepuscolo”.<br />
mioPia drammatica<br />
<strong>Il</strong> modo <strong>in</strong> cui Hegel pone la questione<br />
della possibilità per il pensiero - e qu<strong>in</strong>di<br />
anche per quello del management - di cogliere<br />
il cambiamento e delle conseguenze<br />
di una possibile miopia, sia, a suo modo,<br />
drammatico: la civetta può pensare il futuro,<br />
può elaborare la crisi, ma può anche<br />
arrivare tragicamente <strong>in</strong> ritardo, lasciare<br />
il lavorio di cambiamento della talpa<br />
senza un governo e la realtà <strong>in</strong> preda a<br />
“pericolose convulsioni” e conflitti. Hegel<br />
<strong>in</strong> ultima analisi ci dice: possiamo non<br />
capire quando è il momento di cambiare.<br />
ilFRIULI BUSINESS 77
R ubriche<br />
Macch<strong>in</strong>a<br />
per abitare<br />
Fabio di bartolomei *<br />
Che cos’è la<br />
domotica: analizzando<br />
il term<strong>in</strong>e<br />
esso è composto<br />
dalle parole domus,<br />
ovvero casa,<br />
e <strong>in</strong>formatica.<br />
Qu<strong>in</strong>di, una casa<br />
gestita da un computer che obbedirà<br />
ai nostri desideri e ai nostri comandi.<br />
Detto così può sembrare l’<strong>in</strong>izio di un<br />
film di fantascienza che nulla ha di<br />
reale. Eppure, ormai, da parecchi anni<br />
la domotica è una concreta realtà. <strong>Il</strong><br />
concetto è quello di casa <strong>in</strong>telligente e<br />
a misura d’uomo o, per meglio dire, di<br />
macch<strong>in</strong>a per abitare. La domotica è<br />
qu<strong>in</strong>di la scienza che si occupa dell’<strong>in</strong>-<br />
design<br />
tegrazione di sistemi tecnologici che<br />
consentono di gestire diverse funzionalità<br />
all’<strong>in</strong>terno della casa, con l’obiettivo<br />
di realizzare un miglioramento della<br />
qualità della vita. In questo modo,<br />
oltretutto, si liberano le persone dal-<br />
le esigenze di essere<br />
fisicamente presenti<br />
<strong>in</strong> molte situazioni,<br />
e consente un più efficace<br />
monitoraggio<br />
di coloro che entrano,<br />
escono o rimangono<br />
nell’abitazione stessa.<br />
Inoltre, è possibile controllare ogni<br />
cosa, realizzando significativi risparmi<br />
a livello energetico, dim<strong>in</strong>uendo l’impatto<br />
ambientale delle attività umane,<br />
consentendo di essere collegati al mondo<br />
per lo sviluppo delle funzioni di rela-<br />
casa domotica<br />
L’automazione <strong>in</strong>formatica<br />
deLLa sua gestione La rende<br />
più comoda, pratica ed<br />
economica, ma quaLsiasi<br />
progetto deve partire<br />
daLLo studio deLLe<br />
esigenze <strong>in</strong>dividuaLi<br />
il futuro, già oggi<br />
è una scienza che con<br />
l’<strong>in</strong>tegrazione dei diversi<br />
sistemi tecnologici, punta<br />
alla f<strong>in</strong>e a migliorare la<br />
qualità della vita<br />
zione, lavoro, <strong>in</strong>trattenimento, salute<br />
e sicurezza. Le aree di automazione<br />
possibili <strong>in</strong> una casa sono: la gestione<br />
dell’ambiente, qu<strong>in</strong>di coord<strong>in</strong>azione e<br />
controllo di climatizzazione, riscaldamento<br />
dell’acqua sanitaria, illum<strong>in</strong>a-<br />
zione e distribuzione<br />
e gestione dell’energia<br />
elettrica e dei carichi,<br />
irrigazione del giard<strong>in</strong>o,<br />
azionamento di sistemi<br />
d’apertura e d’<strong>in</strong>gresso,<br />
gestione di scenari preprogrammati.<br />
Gestione<br />
degli apparecchi domestici come lavatrice,<br />
lavastoviglie, frigoriferi, cuc<strong>in</strong>e.<br />
Comunicazione e <strong>in</strong>formazione come<br />
telefono, citofono, comunicazioni<br />
<strong>in</strong>terne, <strong>in</strong>formazioni e svago con<br />
sistemi audio-video. Sicurezza, vale<br />
a dire gestione accessi, protezione<br />
antifurto, ant<strong>in</strong>trusione, perimetrale,<br />
protezione ant<strong>in</strong>cendio, antiallagamento,<br />
da fumo o fughe di gas. Nate<br />
per applicazioni <strong>in</strong> ambito domestico,<br />
le tecnologie domotiche si prestano <strong>in</strong><br />
realtà a essere impiegate <strong>in</strong> qualunque<br />
ambiente dove le persone soggiornano<br />
per periodi di tempo più o meno lunghi,<br />
pensiamo, per esempio, al settore alberghiero.<br />
Grazie a quest’<strong>in</strong>tegrazione<br />
<strong>in</strong>formatica è possibile realizzare una<br />
casa moderna, dotata di comfort e<br />
con un approccio ecologico, che offre<br />
una prestazione energetica e supera<br />
del 40% ciò che si costruisce <strong>in</strong> modo<br />
tradizionale. Una casa domotica viene<br />
def<strong>in</strong>ita ‘comunicante’, ciò significa<br />
che da oggetti dell’arredamento di una<br />
casa tecnologica, come per esempio i<br />
L’Euronews nell’ambito del potenziamento della propria rete commerciale<br />
nell’editoria cerca<br />
impiegato venditore<br />
il candidato ideale:<br />
• Età tra i 20 e i 40 anni<br />
• Diploma di scuola media superiore o laurea<br />
• Ottime doti organizzative con un forte orientamento al risultato<br />
• Iniziativa e spiccate capacità relazionali<br />
• Residenza nella zona operativa <strong>in</strong>teressata e auto propria<br />
L’azienda offre:<br />
• Gestione di un portafoglio clienti e significativa attività di<br />
sviluppo di bus<strong>in</strong>ess<br />
• Inserimento <strong>in</strong> un piano di sviluppo aziendale di giornali e<br />
periodici regionali<br />
I canditati di entrambi i sessi, sono pregati di <strong>in</strong>viare il proprio curriculum<br />
vitae (autorizzando il trattamento dei dati personali <strong>in</strong> base alla legge<br />
sulla privacy 675/96) a Euronews Piazza I° Maggio, 4 - 33100 Ud<strong>in</strong>e,<br />
oppure E-mail: euronews@ilfriuli.it specificando l’oggetto.<br />
78 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
video computer, è possibile attivare e<br />
programmare la sicurezza, l’illum<strong>in</strong>azione,<br />
impartire comandi per <strong>in</strong>teragire<br />
con f<strong>in</strong>estre, elettrodomestici, tv. <strong>Il</strong> bello<br />
di questi impianti è che sono <strong>in</strong>visibili:<br />
più le apparecchiature e la tecnologia<br />
sono presenti, meno sono evidenti.<br />
Tutto ciò che è domotico permette<br />
24 settembre 2010<br />
la flessibilità e l’adattamento. Ogni<br />
ambiente diviene più vivibile con la<br />
tecnologia e lo spazio ben sfruttato<br />
dalle apparecchiature tecnologiche. La<br />
casa domotica risolve i problemi di memoria,<br />
la gestione della casa diventa<br />
più semplice: con la programmazione<br />
di orari si ha il controllo dell’illum<strong>in</strong>a-<br />
*Industrial & Interior Designer<br />
Libero professionista<br />
e docente di design<br />
presso la Facoltà<br />
di Architettura di Trieste<br />
<strong>in</strong>fo@dibartolomei.com<br />
www.dibartolomei.com<br />
zione e di tutte le altre apparecchiature<br />
elettriche, <strong>in</strong> questo modo si possono<br />
ottenere notevoli risparmi energetici.<br />
Uno degli ambienti, come la cuc<strong>in</strong>a,<br />
è il luogo dov’è possibile avere la caffettiera<br />
<strong>in</strong>tegrata, il frigo <strong>in</strong>telligente o<br />
il forno con la cottura programmata.<br />
Tutti gli apparecchi sono semplici<br />
da usare e non richiedono troppa<br />
manutenzione.<br />
La validità di una realizzazione <strong>in</strong><br />
senso domotico non è universale, ma<br />
va messa <strong>in</strong> relazione con le esigenze<br />
dell’utente. Come dicevo, <strong>in</strong>fatti,<br />
essa è utile per risolvere una serie di<br />
bisogni che appartengono al fruitore,<br />
proponendo un sistema di soluzioni<br />
tecniche per sfruttare al meglio le<br />
s<strong>in</strong>ergie ottenibili tra i diversi sistemi.<br />
Quando questa <strong>in</strong>tegrazione di<br />
funzioni e servizi ha successo, nel<br />
senso che soddisfa i requisiti espressi<br />
dall’utente, possiamo dire di aver<br />
raggiunto positivamente l’obiettivo<br />
preposto. Va da se che per realizzare<br />
un progetto di casa <strong>in</strong>telligente la<br />
partenza è una chiara conoscenza<br />
e condivisione degli obiettivi da<br />
soddisfare. In un progetto di casa<br />
<strong>in</strong>telligente occorre avere ben chiari,<br />
qu<strong>in</strong>di, quali siano i requisiti del sistema<br />
di <strong>in</strong>terazione uomo-abitazione<br />
da tenere <strong>in</strong> considerazione.<br />
ilFRIULI BUSINESS 79
80 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
R ubriche<br />
Navigare<br />
<strong>in</strong> ufficio<br />
alberto giorgiutti e daniele cattunar *<br />
L’utilizzo di Internet e<br />
della posta elettronica sono<br />
diventati strumenti <strong>in</strong>dispensabili<br />
nelle mansioni<br />
d’ufficio, ma il loro uso è<br />
oramai diffusissimo anche<br />
per il disbrigo delle <strong>in</strong>combenze della vita<br />
di ogni giorno e, qu<strong>in</strong>di, l’utilizzo di tali<br />
strumenti, a f<strong>in</strong>i privati, durante l’orario<br />
di lavoro se effettuati senza un’opportuna<br />
regolamentazione <strong>in</strong>terna può essere considerato<br />
alla stregua dell’uso del telefono<br />
aziendale per f<strong>in</strong>i non aziendali.<br />
È quanto mai necessario, qu<strong>in</strong>di, stabilire<br />
un regolamento o procedure <strong>in</strong>terne<br />
aziendali molto precise, con le quali<br />
<strong>in</strong>dicare i limiti per l’utilizzo di Internet<br />
e della posta elettronica.<br />
Si tratta di strumenti<br />
di lavoro, ma alcune<br />
aziende tollerano<br />
un uso personale di<br />
Internet e delle mail<br />
nella speranza che un<br />
eventuale uso privato<br />
avvenga con buon senso,<br />
sottoponendosi al rischio<br />
di eventuali abusi.<br />
Come difendersi<br />
Le aziende che <strong>in</strong>tendano<br />
difendersi, <strong>in</strong>vece,<br />
dalla commistione dell’uso<br />
per f<strong>in</strong>i aziendali e privati dovrebbero<br />
dotare i lavoratori di account di posta<br />
funzionali (amm<strong>in</strong>istrazione@account.<br />
it) evitando quelli personali (nome.cognome@account.it).<br />
Capita spesso, <strong>in</strong>fatti, di<br />
trovare le famose catene di Sant’Antonio<br />
con <strong>in</strong>dirizzi di posta elettronica del secondo<br />
tipo, con account anche di enti pubblici<br />
o importanti aziende private.<br />
normativa poCo Chiara<br />
<strong>Il</strong> quadro normativo di riferimento non<br />
è chiarissimo e forse adeguato ai tempi.<br />
Infatti, una delle norme maggiormente citate,<br />
anche nelle sentenze sull’argomento,<br />
24 settembre 2010<br />
lavoro<br />
è l’art. 4 dello Statuto dei lavoratori (Legge<br />
300 del 1970). Tale articolo riguarda<br />
l’utilizzo delle telecamere sul posto di<br />
lavoro, ma anche “altre apparecchiature<br />
per f<strong>in</strong>alità di controllo a distanza dell’attività<br />
dei lavoratori”.<br />
Controllo dei lavoratori<br />
Questo articolo pone il divieto assoluto<br />
dell’utilizzo di tali strumenti al solo f<strong>in</strong>e<br />
del controllo dell’attività lavorativa dei lavoratori,<br />
a meno che tali apparecchiature<br />
siano richieste da esigenze organizzative<br />
e produttive o dalla sicurezza del lavoro,<br />
dalle quali possa derivare, però, anche un<br />
<strong>in</strong>diretto controllo dell’attività dei lavoratori.<br />
In questo secondo caso, la norma lo<br />
permette, ma solo se ciò viene autorizzato<br />
dalla Direzione<br />
pro-<br />
v<strong>in</strong>ciale del lavoro<br />
o segua a un accordo con<br />
le rappresentanze s<strong>in</strong>dacali<br />
aziendali.<br />
A tale proposito vi è anche<br />
giurisprudenza (non univoca)<br />
che considera possibile<br />
l’utilizzo di Internet e di<br />
mail sul posto di lavoro, soltanto dopo<br />
la predetta autorizzazione o ad accordo<br />
s<strong>in</strong>dacale avvenuto.<br />
Uno sgUardo al registro<br />
Proprio a causa della mancanza di norme<br />
adeguate ai tempi, la giurisprudenza,<br />
nella sua funzione anche <strong>in</strong>terpretativa,<br />
le regole per Internet ed e-ma<strong>Il</strong><br />
L’accesso agLi strumenti <strong>in</strong>formatici<br />
daL proprio posto di Lavoro può<br />
portare ad abusi e per questo per<br />
L’azienda è megLio dotarsi di un proprio<br />
regoLamento che rispetti i Limiti<br />
deLLa riservatezza, ma che prevenga<br />
atteggiamenti dannosi aLLa produttività<br />
è giunta alla conclusione che il controllo<br />
della navigazione su Internet dei lavoratori<br />
è vietato quando ciò avvenga attraverso<br />
specifici strumenti ad esso predisposti,<br />
ma non quando questo controllo risulti<br />
evidente attraverso un normale controllo<br />
della cronologia di navigazione.<br />
segretezza della Corrispondenza<br />
Altro punto controverso riguarda le<br />
mail. L’art. 616 del Codice Penale tutela<br />
penalmente la segretezza della corrispondenza,<br />
ma viene ritenuto che la mail non<br />
vada considerata alla stregua di posta <strong>in</strong><br />
busta chiusa, ma bensì aperta come fosse<br />
una cartol<strong>in</strong>a e pertanto la possibilità di<br />
controllo della stessa da parte del datore<br />
di lavoro non rientri nella citata norma<br />
penale. Ciò, fermo restando il fatto che<br />
la mail è uno strumento di lavoro e non<br />
altro.<br />
Come evitare eqUivoCi<br />
In primo luogo, il datore deve predi-<br />
sporre una procedura <strong>in</strong>terna dove si<br />
affermi il pr<strong>in</strong>cipio che<br />
l’utilizzo di Internet<br />
e delle mail con ac<br />
count aziendale deve<br />
essere effettuato solo<br />
ed esclusivamente<br />
per f<strong>in</strong>i aziendali,<br />
con ampia riserva<br />
sulla possibilità di<br />
effettuare controlli<br />
<strong>in</strong> qualsivoglia mo<br />
mento.<br />
Questa proce-<br />
dura deve fare<br />
parte del codice<br />
discipl<strong>in</strong>are aziendale e,<br />
qu<strong>in</strong>di, essere esposto <strong>in</strong> luogo pubblico o<br />
reso noto con le stesse modalità previste<br />
per le sanzioni discipl<strong>in</strong>ari. È, altresì, necessario<br />
rendere edotto il lavoratore della<br />
procedura già all’atto dell’assunzione <strong>in</strong><br />
concomitanza con la comunicazione sulla<br />
raccolta e il trattamento delle <strong>in</strong>formazioni<br />
a f<strong>in</strong>i privacy.<br />
*Studio Giorgiutti Alberto & Associati<br />
ilFRIULI BUSINESS 81
R ubriche<br />
In arrivo<br />
le tasse<br />
municipali<br />
karen garofalo<br />
All’<strong>in</strong>izio di agosto il Governo<br />
ha dato notizia di aver<br />
approvato uno schema di Decreto<br />
Legislativo per attuare la<br />
riforma del federalismo fiscale,<br />
il primo dei provvedimenti che<br />
darà <strong>in</strong>izio alla devoluzione<br />
fiscale ai Comuni.<br />
A partire dal 1° gennaio 2011 e per la durata<br />
di tre anni, i Comuni riceveranno il gettito dei<br />
tributi immobiliari, mentre dal 2014 saranno<br />
<strong>in</strong>trodotti nell’ord<strong>in</strong>amento fiscale due nuovi<br />
tributi: un’Imposta municipale propria e un’Imposta<br />
municipale secondaria facoltativa.<br />
<strong>Il</strong> Governo precisa alcuni capisaldi del provvedimento.<br />
Ai Comuni sarà devoluto, limitatamente<br />
agli immobili ubicati nel loro territorio, il gettito<br />
fiscale derivante dalle imposte di registro, ipoteca-<br />
FISCO<br />
federalismo fiscale<br />
<strong>in</strong> base a quanto annunciato dal<br />
Governo, Già dal prossimo Gennaio<br />
saranno devoluti i Gettiti di diverse<br />
imposte ai comuni, rafforzandone la<br />
capacità di Gestione delle entrate e<br />
<strong>in</strong>centivando la loro partecipazione<br />
all’azione di accertamento tributario<br />
contro fenomeni di evasione<br />
ria e catastale, l’Irpef relativa ai redditi fondiari<br />
con esclusione del reddito agrario, l’imposta di<br />
registro e di bollo sui contratti di locazione relativi<br />
agli immobili, i tributi speciali catastali e<br />
ipotecarie e la nuova cedolare secca sugli affitti.<br />
Inoltre, ai Comuni vengono rafforzate le capacità<br />
di gestione delle loro entrate e, nel contempo, approvate<br />
norme che <strong>in</strong>centivano la partecipazione<br />
degli stessi Comuni all’attività di accertamento<br />
tributario per i tributi di loro pert<strong>in</strong>enza.<br />
Dal 1° gennaio prossimo, poi, è istituita la<br />
“cedolare secca” sugli affitti, che il proprietario<br />
degli immobili locati avrà facoltà di scegliere <strong>in</strong><br />
alternativa a quella attuale. Nell’annuncio non<br />
è citata l’aliquota che avrà la cedolare secca, ma<br />
da dichiarazioni del m<strong>in</strong>istro Calderoli dovrebbe<br />
essere del 20 per cento. In conseguenza di<br />
questa norma, il canone di locazione relativo a<br />
contratti stipulati per immobili a uso abitativo,<br />
e relative pert<strong>in</strong>enze affittate congiuntamente<br />
all’abitazione, potrà essere assoggettato, se il<br />
locatario lo deciderà, a questa nuova imposta<br />
sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali,<br />
nonché dell’imposta di registro e di bollo. Anche<br />
ai contratti per i quali non sussiste l’obbligo di<br />
registrazione potrà applicarsi la cedolare secca.<br />
Dal 1° gennaio 2014 sarà avviata la seconda<br />
fase dell’attuazione del federalismo fiscale che<br />
per il f<strong>in</strong>anziamento dei Comuni prevede l’<strong>in</strong>troduzione<br />
dell’Imposta municipale propria e<br />
dell’Imposta municipale secondaria facoltativa.<br />
La prima sostituirà l’Irpef e le relative addizionali<br />
per i redditi fondiari relativi ai beni immobili<br />
non locati, le imposte di registro, ipotecarie e<br />
catastali, di bollo, l’imposta di successione e<br />
donazione, le tasse ipotecarie, i tributi speciali<br />
catastali e l’imposta comunale sugli immobili.<br />
Per quanto riguarda l’Ici è stato precisato che<br />
essa non si applicherà al possesso dell’abitazione<br />
pr<strong>in</strong>cipale.<br />
L’Imposta municipale secondaria e facoltativa,<br />
qualora venisse <strong>in</strong>trodotta, sostituirebbe la tassa<br />
per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, il<br />
canone di occupazione di aree e spazi pubblici,<br />
l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti<br />
sulle pubbliche affissioni, il canone per l’autorizzazione<br />
all’<strong>in</strong>stallazione dei mezzi pubblicitari,<br />
l’addizionale per l’<strong>in</strong>tegrazione dei bilanci degli<br />
enti comunali di assistenza. Se son rose fioriranno,<br />
stante la delicata situazione politica.<br />
avv.karengarofalo@libero.it<br />
82 ilFRIULI BUSINESS<br />
24 settembre 2010
C’è un altro modo di velocizzare il bus<strong>in</strong>ess.<br />
Benvenuti <strong>in</strong> Vertek Canon Bus<strong>in</strong>ess Center,<br />
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