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Autonomismo in banca - Il Friuli

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IL MENSILE DELL’ECONOMIA<br />

BUSINESS<br />

Supplemento al numero 36 del 24 settembre 2010<br />

del settimanale il <strong>Friuli</strong> - direttore Giovanni Bertoli<br />

A cura di Rossano Cattivello<br />

ilFRIULI<br />

magaz<strong>in</strong>e<br />

lorenzo Pelizzo<br />

Private label<br />

il modello ProdUttivo PUnta<br />

al raddoPPio <strong>in</strong> Pochi anni<br />

Professioni tecniche<br />

Unione e Patto tra generazioni<br />

Per soPravvivere alla crisi<br />

città da rifare<br />

riqUalificazione Urbana Unica<br />

leva del mercato immobiliare<br />

<strong>Autonomismo</strong> <strong>in</strong> <strong>banca</strong>


Sommario<br />

6<br />

20<br />

34<br />

51<br />

65<br />

78<br />

Supplemento al numero 36<br />

del 24 settembre 2010<br />

del settimanale <strong>Il</strong> <strong>Friuli</strong><br />

direttore Giovanni Bertoli<br />

a cura di Rossano Cattivello<br />

rossano.cattivello@ilfriuli.it<br />

grafica: Vittorio Regatt<strong>in</strong><br />

24 SETTEMBRE 2010<br />

Speciale<br />

Attenti ai gatti e alle volpi<br />

Pronti al raddoppio<br />

Efficienza prima di tutto<br />

Trasparenza tra alleati<br />

Doppio sguardo al mercato<br />

Elogio della sobrietà<br />

società per la pubblicità<br />

5<br />

Sistemi produttivi 20<br />

La ricerca della dignità<br />

Da caserma a fabbrica<br />

<strong>Il</strong> lavoro f<strong>in</strong>isce <strong>in</strong> museo<br />

Industria 30<br />

Piegare tubi è un’arte<br />

Lamiera creativa<br />

Leader <strong>in</strong> ufficio<br />

Tutte le forme della plastica<br />

Marchio alla prova d’appello<br />

Accordi con atenei nel segno del Fare<br />

Cooperative 44<br />

Pronti allo sviluppo<br />

Costruzioni 46<br />

Intervento al cuore<br />

La casa del futuro<br />

Pietra amica dell’ambiente<br />

L’autonomia è di casa<br />

Logistica 54<br />

Mobilità strategica<br />

Svolta v<strong>in</strong>cente<br />

Terziario 60<br />

Software sartoriale<br />

Forum pieno di energia<br />

Sarti della sicurezza<br />

Sbarco <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong><br />

Cosa fare <strong>in</strong> 20km<br />

Salomone il paciere<br />

Pit stop per ripartire<br />

Solidarietà al ribasso<br />

Rubriche 74<br />

Alpe Adria<br />

Meta management<br />

Design<br />

Diritto del lavoro<br />

Fisco<br />

Per la tua pubblicità Euronews Srl<br />

piazza I Maggio, 4 33100 Ud<strong>in</strong>e<br />

tel. 0432 512270<br />

ilFRIULI BUSINESS 3


4 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Gianpietro Benedetti<br />

L<br />

’economia europea corre più del<br />

previsto e l’anno si chiuderà con<br />

un Pil <strong>in</strong> crescita dell’1,5-1,8%,<br />

però con un’<strong>in</strong>flazione equivalente. I<br />

front runners sono Germania, Polonia,<br />

Paesi Bassi. L’Italia è al penultimo<br />

posto, prima della Spagna e dopo la<br />

Francia. La Spagna, però, ha crescita<br />

negativa.<br />

La crescita europea nell’economia<br />

globale, si sa, è al tra<strong>in</strong>o di quella mondiale,<br />

tuttora sp<strong>in</strong>ta dai Paesi Bric, <strong>in</strong><br />

particolare dalla C<strong>in</strong>a. L’economia<br />

degli Stati Uniti cresce, come previsto,<br />

ma con <strong>in</strong>certezze nel breve periodo per<br />

via dei consumi che rimangono contenuti.<br />

La C<strong>in</strong>a e la Germania hanno<br />

un’economia tra<strong>in</strong>ata dall’export, gli<br />

Usa dai consumi: formiche e cicale,<br />

reciprocamente <strong>in</strong>dispensabili. In questo<br />

contesto, l’evoluzione dei mercati<br />

dipenderà ancora molto dalla C<strong>in</strong>a.<br />

La C<strong>in</strong>a ha dichiarato di voler<br />

dim<strong>in</strong>uire da quest’anno l’export e,<br />

per mantenere la crescita, sostituirlo<br />

parzialmente con la domanda <strong>in</strong>terna.<br />

Al momento non ci sono riusciti - o non<br />

hanno voluto - e il Pil c<strong>in</strong>ese rimane<br />

per ben il 60-65% costruito da export.<br />

Ce la faranno l’anno prossimo? È<br />

una decisione che <strong>in</strong>fluenzerà notevomente<br />

la crescita globale.<br />

Va considerato e valutato anche il<br />

fatto che una buona sp<strong>in</strong>ta alla crescita<br />

attuale deriva dal riprist<strong>in</strong>o delle<br />

scorte pressochè azzerate con la crisi<br />

del 2009, sp<strong>in</strong>ta che andrà a esaurirsi.<br />

Per concludere, stimiamo possibile<br />

un calo della domanda a f<strong>in</strong>e anno e<br />

un 2011 tutto sommato simile, nella<br />

media, al 2010. Riteniamo che l’economia<br />

<strong>in</strong> Europa - ma è solo un parere<br />

- si stabilizzerà nel 2012/13 su livelli<br />

del 10-15% <strong>in</strong> meno rispetto al 2007.<br />

In questo scenario, per non impoverire,<br />

va migliorata la competitività. A<br />

tale proposito, alcune considerazioni<br />

sull’Italia. Come sappiamo, attualmente<br />

abbiamo prospettive poco allettanti<br />

sul tema. Negli ultimi due anni<br />

il costo del lavoro è aumentato più<br />

dell’<strong>in</strong>flazione, senza un corrispondente<br />

aumento della produttività. Questa<br />

24 settembre 2010<br />

I cittad<strong>in</strong>i si guard<strong>in</strong>o<br />

dai gatti e dalle volpi<br />

La c<strong>in</strong>a<br />

rimane<br />

tra<strong>in</strong>ante<br />

Bisogna<br />

guardare<br />

ancora alla<br />

domanda<br />

dei Paesi<br />

Bric, mentre<br />

<strong>in</strong> Europa si<br />

ipotizza un<br />

2011 simile<br />

all’anno <strong>in</strong><br />

corso<br />

L’OPINIONE<br />

situazione ostacola l’export, abbassa<br />

il Pil e l’occupazione, dim<strong>in</strong>uisce la<br />

ricchezza del Paese e della gente.<br />

L’op<strong>in</strong>ione pubblica non dovrebbe<br />

perdere l’attenzione sul fatto che le riforme<br />

per modernizzare e liberalizzare<br />

il Paese vanno attuate f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo:<br />

va data cont<strong>in</strong>uità allo sforzo teso<br />

a dim<strong>in</strong>uire e riqualificare la spesa<br />

pubblica e il federalismo fiscale è una<br />

delle leve necessarie; senza riqualificazione<br />

della spesa pubblica, il peso<br />

fiscale su stipendi e aziende non potrà<br />

dim<strong>in</strong>uire, la burocrazia <strong>in</strong> essere non<br />

è sostenibile; vanno rilanciate famiglia<br />

e natalità.<br />

Temi che vanno evidenziati, ribaditi<br />

e perseguiti f<strong>in</strong>o a soluzione. Purtroppo,<br />

le riforme sono ostacolate anche <strong>in</strong><br />

Parlamento da molti che massimizza-<br />

Le riforme sono ostacolate<br />

anche <strong>in</strong> Parlamento da<br />

molti che massimizzano<br />

rendite di posizione<br />

mascherate da ideologie<br />

no rendite di posizione mascherate da<br />

ideologie. Fortunatamente, l’op<strong>in</strong>ione<br />

pubblica si sta rendendo conto che<br />

per migliorare si deve guardare avanti<br />

e che gran parte della soluzione sta <strong>in</strong><br />

una crescita culturale e produttiva.<br />

Qu<strong>in</strong>di, è probabile che, grazie a questa<br />

presa di coscienza, chi ostacola le<br />

riforme non abbia il sopravvento.<br />

Inoltre, la situazione che va del<strong>in</strong>eandosi<br />

porta a rivalutare l’importanza<br />

del manifatturiero, ora riconsiderato<br />

un ‘bene sociale’. Stesso dicasi per<br />

famiglia e natalità.<br />

Per alimentare la speranza con i fatti,<br />

va detto che qualcosa si sta muovendo:<br />

è <strong>in</strong> atto la riduzione dei costi della<br />

struttura dello Stato - ma siamo solo<br />

all’<strong>in</strong>izio - e la riforma della scuola<br />

avanza, pur tra mille difficoltà.<br />

Nella scuola si va riprist<strong>in</strong>ando la<br />

misura dell’impegno di docenti e studenti.<br />

Questa è una delle precondizioni<br />

necessarie per l’utilizzo efficace delle<br />

risorse disponibili, migliorando qualità<br />

e produttività, <strong>in</strong>vece di sprecarle come<br />

oggi <strong>in</strong> rendite di posizione o peggio.<br />

F<strong>in</strong>almente avremo una scuola dove<br />

il merito e le eccellenze di docenti e<br />

studenti potranno emergere ed essere<br />

utilizzate per il bene comune.<br />

Stiamo, altresì, migliorando con<br />

la gestione dell’immigrazione che, a<br />

causa della natalità negativa, rimane<br />

<strong>in</strong>dispensabile, ma che va discipl<strong>in</strong>ata<br />

adeguatamente per evitare distorsioni<br />

di tutti i tipi, a spese dei cittad<strong>in</strong>i e<br />

degli stessi immigrati regolari.<br />

Inf<strong>in</strong>e, risottol<strong>in</strong>eiamo quanto sia<br />

positivo e fondamentale che gran parte<br />

dell’op<strong>in</strong>ione pubblica oggi dist<strong>in</strong>gua<br />

meglio di ieri i “gatti e le volpi” che<br />

ben si sistemano esclusivamente nei<br />

paesi dei balocchi. Da qui l’impegno<br />

di molti per un lieto f<strong>in</strong>e che non li<br />

veda protagonisti.<br />

ilFRIULI BUSINESS 5


Pronti al<br />

raddoppio<br />

<strong>Il</strong> 90% dei consumatori<br />

acquista, almeno una<br />

volta nel corso dell’anno,<br />

prodotti di private label,<br />

ovvero realizzati da un’azienda<br />

per conto terzi, molto<br />

spesso lo stesso distributore<br />

commerciale che vi appone<br />

sulla confezione il proprio<br />

marchio. È un<br />

modello produttivo<br />

oggi consolidato<br />

e che nel<br />

mercato italiano<br />

ha addirittura importanti<br />

spazi di<br />

ulteriore crescita.<br />

Attualmente, <strong>in</strong>fatti,<br />

la sua quota<br />

di mercato nel segmento<br />

dei prodotti confezionati<br />

è del 15%, rispetto a una<br />

media europea del 30% cui<br />

ci stiamo progressivamente<br />

<strong>in</strong>dirizzando. In valore significa<br />

oggi un fetta di mercato<br />

della grande distribuzione<br />

pari a 8 miliardi di euro.<br />

Le referenze complessive<br />

Almeno una<br />

volta all’anno<br />

un consumatore<br />

ogni dieci fa<br />

un acquisto di<br />

questo tipo<br />

evOLuzIOne deLLe vendITe<br />

TIPOLOGIA <strong>in</strong> valore <strong>in</strong> unità<br />

Marca privata + 10,4% + 8,0%<br />

Marche <strong>in</strong>dustriali + 2,4% 0%<br />

Le quOTe dI MercATO<br />

TIPOLOGIA 2005 2009<br />

Marca privata 11,8% 13,6%<br />

Marche <strong>in</strong>dustriali 88,2% 86,4%<br />

Fonte: Osservatorio nazionale marca privata<br />

del private label sono oltre<br />

10mila, ma mediamente <strong>in</strong><br />

un supermercato troviamo<br />

920 referenze di questo tipo,<br />

cresciute nel solo 2009 del 10<br />

per cento, e <strong>in</strong> un ipermercato<br />

addirittura 1.660 referenze.<br />

<strong>Il</strong> prezzo proposto sui<br />

banconi è dell’82% rispetto<br />

alla media del<br />

segmento commerciale,<br />

fattore<br />

che sta attirando<br />

una sempre maggiore<br />

attenzione<br />

da parte dei consumatori.<br />

Non mancano<br />

anche <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong><br />

esempi aziendali che si sono<br />

<strong>in</strong>dirizzati a questo modello<br />

<strong>in</strong>dustriale, specialmente<br />

nel settore alimentare. Le<br />

prospettive di crescita del<br />

settore, comunque, potrebbe<br />

stuzzicare l’<strong>in</strong>teresse di altre<br />

realtà produttive locali alla<br />

ricerca di un rilancio o di<br />

uno sviluppo alternativo.<br />

INCHIESTA<br />

CavalCare la CresCita del private label<br />

Nel largo coNsumo di prodotti coNfezioNati<br />

già oggi la marca privata rappreseNta il<br />

15%, ma la domaNda del mercato Nella<br />

graNde distribuzioNe è destiNata ad<br />

aumeNtare NotevolmeNte Nei prossimi aNNi<br />

6 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


INCHIESTA<br />

Efficienza prima di tutto<br />

Guido Crist<strong>in</strong>i<br />

(Osservatorio<br />

marca privata)<br />

Avvic<strong>in</strong>arsi al mondo del private<br />

label significa, per un’azienda,<br />

essere disponibile a ripensare<br />

la propria organizzazione produttiva,<br />

perché la prima caratteristica per essere<br />

v<strong>in</strong>centi <strong>in</strong> questo modello <strong>in</strong>dustriale è<br />

l’efficienza. L’avvertimento è del coord<strong>in</strong>atore<br />

scientifico dell’Osservatorio nazionale<br />

della marca privata, il professore<br />

universitario all’ateneo di Parma Guido<br />

Crist<strong>in</strong>i. Secondo il docente ord<strong>in</strong>ario<br />

di Market<strong>in</strong>g, <strong>in</strong>fatti, è fondamentale<br />

riuscire a realizzare un prodotto che<br />

deve avere una qualità simile a quelli<br />

di fascia medio-alta di mercato, però a<br />

un prezzo più basso di chi si propone<br />

con un proprio nome commerciale.<br />

Sfida non semplice, ovviamente, ma<br />

che rappresenta oggi il modus vivendi<br />

di numerose aziende.<br />

“Negli ultimi anni – spiega Crist<strong>in</strong>i<br />

- il mercato della marca privata <strong>in</strong><br />

Italia è cresciuto notevolmente e ha<br />

addirittura evidenziato ancora ampi<br />

marg<strong>in</strong>i di crescita. Infatti, nel settore<br />

dei prodotti confezionati oggi il private<br />

label rappresenta il 15%, rispetto a una<br />

media dei Paesi europei più avanzati del<br />

30 per cento”.<br />

I motivi di questo exploit sono diversi.<br />

Innanzitutto, una evoluzione degli stili<br />

di consumo, che hanno portato a valutare<br />

la qualità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca dei prodotti<br />

esposti sui banconi dei supermercati.<br />

Negli ultimi due anni, <strong>in</strong>oltre, ha <strong>in</strong>ciso<br />

notevolmente la questione del ridursi<br />

del potere di acquisto delle famiglie, che<br />

ha così <strong>in</strong>dirizzato sempre più il proprio<br />

gradimento verso segmenti di mercato<br />

<strong>in</strong> cui i prezzi sono <strong>in</strong>feriori anche del<br />

25% rispetto ai tradizionali prodotti di<br />

marca.<br />

“Nel largo consumo oggi per un’azienda<br />

di piccole e medie dimensioni è<br />

difficile riuscire a ritagliarsi uno spazio<br />

adeguato con un proprio brand – cont<strong>in</strong>ua<br />

Crist<strong>in</strong>i – il collo di bottiglia è<br />

spesso rappresentato dalla varietà di<br />

catalogo chiesta dalla grande distribuzione.<br />

Ecco, qu<strong>in</strong>di, che porsi la<br />

questione di produrre per conto di altri<br />

può rappresentare un’opportunità per<br />

rimanere sul mercato”.<br />

24 settembre 2010<br />

“Sono fondamentali contratti con il distributore<br />

duraturi nel tempo, per consentire<br />

all’azienda di sostenere gli <strong>in</strong>vestimenti<br />

per la propria riorganizzazione“<br />

Nascere o diventare private label, però,<br />

non è affatto semplice e immediato.<br />

“Non si può essere copacker soltanto<br />

per saturare gli impianti produttivi oppure<br />

perché ci si ritrova con i magazz<strong>in</strong>i<br />

pieni – avverte il curatore dell’Osservatorio<br />

nazionale -. Bisogna essere molto<br />

efficienti per presentarsi con prodotti<br />

della stessa qualità degli altri, ma a un<br />

prezzo più basso. Per esserlo è necessario<br />

riorganizzare la propria produzione <strong>in</strong><br />

base alle esigenze del cliente-distributore,<br />

<strong>in</strong>dicate nel capitolato del contratto,<br />

che va a puntualizzare i dettagli della<br />

produzione, della qualità del prodotto,<br />

della tempistica, della certificazione e<br />

del packag<strong>in</strong>g”.<br />

L’accordo tra il copacker e il distributore<br />

che appone il proprio marchio entra,<br />

<strong>in</strong>fatti, nei m<strong>in</strong>imi dettagli e sulla loro<br />

base l’azienda produttrice deve impostare<br />

il proprio ciclo <strong>in</strong>dustriale.<br />

Non mancano, comunque, anche realtà<br />

che accanto ai quantativi ord<strong>in</strong>ati dai<br />

propri clienti, affiancano anche produzioni<br />

con un proprio marchio, spesso<br />

CresCITA neI rePArTI<br />

TIPOLOGIA 2008 2009<br />

Drogheria alimentare + 15,9% + 12,7%<br />

Fresco + 22,4% + 13,1%<br />

Bevande + 7,1% + 5,7%<br />

Cura della persona + 7,2% + 8,1%<br />

Cura della casa + 6,2% + 8,2%<br />

Freddo + 8,6% + 8,9%<br />

Ortofrutta + 5,3% + 3,6%<br />

Petcare + 9,5% + 7,8%<br />

Fonte: Osservatorio nazionale marca privata<br />

Guido Crist<strong>in</strong>i,<br />

docente di<br />

Market<strong>in</strong>g<br />

all’Università<br />

di Parma<br />

proposti al consumatore f<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> ambiti<br />

dove non entrano <strong>in</strong> diretta concorrenza<br />

con il marchio del distributore.<br />

Tornando al rapporto tra le parti,<br />

Crist<strong>in</strong>i <strong>in</strong>dica nella durata contrattuale<br />

la maggiore clausola di garanzia<br />

per l’azienda private label e, qu<strong>in</strong>di, la<br />

rotta per una evoluzione sostenibile del<br />

settore nei prossimi anni.<br />

“Bisogna basarsi su accordi pluriennali<br />

– chiarisce – quello tra copacker e distributore<br />

deve essere, cioè, un matrimonio<br />

di lungo term<strong>in</strong>e. Soltanto la sicurezza di<br />

ord<strong>in</strong>i nel tempo consente all’azienda di<br />

realizzare i necessario <strong>in</strong>vestimenti per<br />

la propria riorganizzazione <strong>in</strong>terna. <strong>Il</strong><br />

potere contrattuale che può far pesare<br />

il copacker, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, riguarda il servizio<br />

garantito al cliente. E anche <strong>in</strong> questo<br />

caso conta l’efficienza della propria organizzazione<br />

aziendale”.<br />

Nell’annuale <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e condotta<br />

dall’Osservatorio nazionale si mette<br />

<strong>in</strong> evidenza anche il profilo dell’acquirente<br />

f<strong>in</strong>ale: è razionale e <strong>in</strong>formato,<br />

appartiene a classi reddituali medie,<br />

privilegia durante lo shopp<strong>in</strong>g le formule<br />

moderne, evidenzia una scolarizzazione<br />

medio-alta, <strong>in</strong>izia a essere attento alla<br />

sostenibilità del prodotto e del processo<br />

produttivo, differenzia gli acquisti a livello<br />

di marca <strong>in</strong> relazione alla categoria<br />

di riferimento. È, <strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti, un<br />

identikit dest<strong>in</strong>ato, <strong>in</strong>dubbiamente, a<br />

diffondersi sempre più nell’orizzonte<br />

commerciale.<br />

ilFRIULI BUSINESS 7


INCHIESTA<br />

Trasparenza<br />

tra alleati<br />

Dall’orlo del fallimento,<br />

alla leadership <strong>in</strong> un<br />

segmento del settore<br />

caseario, proprio grazie alla<br />

produzione <strong>in</strong> private label,<br />

che l’ha portata da ultimo a<br />

<strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> una mult<strong>in</strong>azionale<br />

alimentare. Questa la storia<br />

recente del caseificio<br />

Venchiaredo Spa<br />

di Ramuscello di<br />

Sesto al Reghena,<br />

come spiega il suo<br />

amm<strong>in</strong>istratore<br />

delegato Antonio<br />

Pagura.<br />

- Siete nati nel<br />

private label o vi siete<br />

<strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> una seconda<br />

fase e, attualmente,<br />

quanto pesa sul vostro totale<br />

di fatturato?<br />

“L’attività della Cooperativa<br />

Venchiaredo è <strong>in</strong>iziata nel 1968<br />

con la produzione di Montasio,<br />

malga, caciotta, stracch<strong>in</strong>o,<br />

italico, taleggio, ricotta, burro.<br />

Tutta la produzione era<br />

a marchio Venchiaredo. La<br />

marca privata si afferma come<br />

strumento di market<strong>in</strong>g verso<br />

la f<strong>in</strong>e degli Anni ’80. Nel 1988<br />

nascono i ‘Prodotti con amore<br />

Coop’ nel settore dei freschissimi.<br />

Questo passaggio segna l’affermazione<br />

di una formula<br />

quale ‘prodotto a marchio’, che<br />

però nasce nel 1896, quando<br />

l’Unione cooperativa milanese<br />

confezionò un panettone con il<br />

proprio nome garantendo sulla<br />

qualità del prodotto. Prendo a<br />

riferimento la catena di distribuzione<br />

Coop perché è il più<br />

importante cliente di Venchiaredo,<br />

perché è il leader della<br />

distribuzione <strong>in</strong> Italia e perché<br />

è il distributore che segna la più<br />

alta <strong>in</strong>cidenza del ‘prodotto a<br />

marchio’: ben il 22% sul totale<br />

grocery a f<strong>in</strong>e 2009.<br />

A marchio Venchiaredo, <strong>in</strong>vece,<br />

gestiamo una l<strong>in</strong>ea r<strong>in</strong>nova-<br />

ta nel packag<strong>in</strong>g di stracch<strong>in</strong>o<br />

e mozzarella riservata esclusivamente<br />

al territorio friulano”.<br />

- Quali caratteristiche deve<br />

avere un’azienda per essere<br />

competitiva <strong>in</strong> questo settore?<br />

“Quella del rilancio commerciale<br />

di Venchiaredo<br />

Spa è una storia di<br />

grande <strong>in</strong>novazione,<br />

di grande<br />

qualità e<br />

della tenacia necessaria per resistere<br />

e per imporsi. Venchiaredo,<br />

quando tutti sceglievano<br />

di produrre mozzarella, e a<br />

ragion veduta perché il mercato<br />

mondiale della mozzarella è tre<br />

volte quello dello stracch<strong>in</strong>o,<br />

ha scelto di produrre appunto<br />

stracch<strong>in</strong>o, dotandosi dell’impianto<br />

tecnologicamente più<br />

avanzato per garantire il massimo<br />

della qualità, ossia salute<br />

e sicurezza.<br />

La produzione di stracch<strong>in</strong>o<br />

ANTONIO PAGURA<br />

(Venchiaredo Spa)<br />

“<strong>Il</strong> rapporto con il cliente deve essere<br />

impostato sulla reciproca correttezza<br />

e chiarezza di <strong>in</strong>formazione: non<br />

vale il gioco delle tre carte”<br />

è uno dei processi caseari più<br />

difficili e delicati; più delicato<br />

e più difficile del processo di<br />

produzione della mozzarella.<br />

Sono, comunque, produzioni<br />

con una ‘shelf live’ molto breve,<br />

che hanno bisogno di ambienti<br />

condizionati, a pressione <strong>in</strong>terna<br />

e asettici dove il livello di<br />

igiene deve essere garantito e<br />

monitorato costantemente.<br />

Nonostante tutto, gli <strong>in</strong>ci-<br />

denti, come la vicenda della<br />

mozzarella blu, sono sempre<br />

<strong>in</strong> agguato, perché si lavora una<br />

materia prima viva: il latte.<br />

Inf<strong>in</strong>e, la tenacia che è come<br />

il coraggio: se uno non ce l’ha<br />

non se lo può dare”.<br />

- Come va impostato e gestito,<br />

qu<strong>in</strong>di, il rapporto con<br />

i propri clienti?<br />

“Con trasparenza. Tutti conoscono<br />

i problemi di tutti:<br />

l’<strong>in</strong>formazione è diffusa e reperibile.<br />

Tutti sanno quanto<br />

costa la materia prima e quanto<br />

<strong>in</strong>cide sul costo del prodotto, il<br />

costo del personale, l’energia, il<br />

packag<strong>in</strong>g, la logistica; bisogna,<br />

poi, ammortizzare gli impianti<br />

e pagare gli <strong>in</strong>teressi sui debiti.<br />

<strong>Il</strong> nostro cliente sa qual è il<br />

prezzo giusto. La trattativa<br />

commerciale non è il gioco delle<br />

tre carte, né può coprire <strong>in</strong>efficienze;<br />

oggi è pesantemente<br />

condizionata da una situazione<br />

di difficoltà generale che ha sottratto<br />

reddito al consumatore”.<br />

- Avere una l<strong>in</strong>ea di prodotto<br />

con il proprio marchio porta<br />

vantaggi?<br />

“Avere prodotti a proprio marchio<br />

è sicuramente opportuno,<br />

ma costa. La comunicazione<br />

ha un prezzo e non sempre è<br />

efficace. Una campagna pubblicitaria<br />

deve farsi largo <strong>in</strong><br />

mezzo a mille altri messaggi e<br />

deve colpire il consumatore per<br />

conv<strong>in</strong>cerlo a provare.<br />

<strong>Il</strong> prodotto scelto dal consumatore<br />

grazie alla forza del<br />

messaggio e alla riconosciuta<br />

<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca qualità, qu<strong>in</strong>di per la<br />

dist<strong>in</strong>tività che lo caratterizza,<br />

merita sicuramente un premio.<br />

Per raggiungere simili risultati<br />

è necessario un tempo mediolungo<br />

e, qu<strong>in</strong>di, una dotazione<br />

economico f<strong>in</strong>anziaria adeguata”.<br />

- La vostra azienda quale<br />

strategia sta adottando?<br />

“Saturare gli impianti perseguendo<br />

qualità e sicurezza.<br />

Cont<strong>in</strong>uare a sviluppare il mercato<br />

della marca privata che è<br />

un mercato <strong>in</strong> crescita costante;<br />

oggi <strong>in</strong> Italia vale il 15% mentre<br />

<strong>in</strong> Europa vale il 30% circa.<br />

Cont<strong>in</strong>uare nel processo di<br />

<strong>in</strong>novazione, perfezionare il<br />

processo di <strong>in</strong>tegrazione avviato<br />

con l’accordo Venchiaredo-<br />

Emmi, <strong>in</strong>tensificare processi<br />

di <strong>in</strong>ternazionalizzazione per<br />

cogliere tutte le opportunità del<br />

made <strong>in</strong> Italy”.<br />

8 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


La chiave del successo è onorare<br />

i patti. Sembra ovvio, ma la<br />

filiera produzione-commercializzazione<br />

nel caso del private<br />

label deve essere oliata al massimo<br />

e non concedersi sbavature.<br />

È di questa idea Bruno Rossetto,<br />

amm<strong>in</strong>istratore delegato Nuova<br />

Biscotti Crich. Dal maggio 2008 la<br />

Quality Food Group di Martignacco,<br />

azienda anch’essa ultracentenaria e<br />

attiva nei prodotti da forno con il<br />

marchio Delser, fa riferimento alla<br />

Nuova Biscotti Crich Spa di Zenson<br />

di Piave, storica azienda alimentare<br />

anch’essa specializzata nella produzione<br />

di biscotti, wafer e cracker.<br />

Con questa acquisizione il Gruppo<br />

presieduto da Franco Rossetto sale<br />

al secondo posto <strong>in</strong> Italia nel proprio<br />

comparto per capacità produttiva e<br />

sviluppo dei mercati. <strong>Il</strong> giro d’affari<br />

negli ultimi anni è stato di circa 60<br />

milioni di euro, per il 35% realizzati<br />

nei mercati Europei e <strong>in</strong>ternazionali.<br />

- Siete nati nel private label o vi<br />

siete <strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> una seconda fase e<br />

attualmente quanto pesa sul vostro<br />

totale di fatturato?<br />

“Le due aziende sono nate entrambe<br />

con il proprio marchio,<br />

essendo aziende storiche dove<br />

un tempo il private label non era<br />

ancora oggetto di strategie distributive.<br />

La scelta di operare anche<br />

con i marchi della distribuzione<br />

organizzata è nata dalla volontà di<br />

abbracciare quantitativi produttivi<br />

importanti, avendo strutture<br />

e impianti di alta produttività e<br />

tecnologia. Qu<strong>in</strong>di, la scelta del<br />

private label è nata assieme alla<br />

nascita della Grande Distribuzione<br />

Organizzata, tra la f<strong>in</strong>e degli Anni<br />

‘80 e l’<strong>in</strong>izio degli Anni ‘90. <strong>Il</strong> peso<br />

sul fatturato del private label è del<br />

35% per la Crich e del 30% per<br />

la Delser. A quest’ultima vanno<br />

aggiunti anche un 50% di produzione<br />

conto terzi relativamente ai<br />

biscotti per la prima <strong>in</strong>fanzia dove<br />

si è specializzata negli ultimi anni”.<br />

- Quali caratteristiche deve avere<br />

un’azienda per essere competitiva<br />

24 settembre 2010<br />

BRUNO ROSSETTO<br />

(Nuova (<br />

Biscotti Crich)<br />

“L’impegno mantenuto è alla<br />

base del successo, assieme<br />

a qualità del prodotto e a<br />

prezzo competitivo competitivo globale”<br />

<strong>in</strong> questo settore e per non essere<br />

‘schiacciata’ dai propri clienti?<br />

“La competizione nasce dalla<br />

possibilità di dare una qualità di<br />

prodotto a un prezzo competitivo<br />

globale. Per ottenere ciò, vanno utilizzare<br />

materie prime selezionate da<br />

fornitori altrettanto certificati e una<br />

tecnologia di impianti all’avanguardia<br />

che permetta una resa produttiva<br />

importante. Anche la serietà della<br />

gestione ha una importanza sulla<br />

competitività nel dare pronte risposte<br />

a pronte richieste. L’impegno<br />

mantenuto è la base del successo”.<br />

- Come va impostato e gestito,<br />

qu<strong>in</strong>di, il rapporto con i propri<br />

clienti?<br />

“<strong>Il</strong> rapporto con i clienti a seconda<br />

dei casi è gestito <strong>in</strong> tre fasce: clienti<br />

diretti cioè direzionali, clienti che si<br />

appoggiano a broker, clienti tramite<br />

i nostri agenti”.<br />

- Avere una l<strong>in</strong>ea di prodotto con<br />

il proprio marchio è opportuno?<br />

Porta vantaggi?<br />

“Una gamma di prodotti a proprio<br />

marchio è essenzialmente vitale per<br />

un’azienda con capacità produttive<br />

e mire <strong>in</strong>ternazionali come le nostre<br />

due aziende. Senza una gamma di<br />

prodotti, non saremo oggetto di<br />

richieste sia da parte della Grande<br />

Distribuzione, sia da parte di importanti<br />

clienti Italiani ed esteri.<br />

Non tutti scelgono la via del private<br />

label. Solitamente chi è <strong>in</strong>teressato al<br />

private label è <strong>in</strong>teressato solamente<br />

a qualche referenza; referenze che<br />

possono att<strong>in</strong>gere dalla gamma a nostro<br />

marchio presente nei mercati”.<br />

- La vostra azienda quale strategia<br />

sta adottando nel medio<br />

periodo?<br />

“La strategia è quella di conoscere<br />

i mercati, conoscere i nostri concorrenti,<br />

conoscere le esigenze dei vari<br />

popoli, saper comunicare e proporre<br />

quanto è di maggior loro <strong>in</strong>teresse.<br />

Un lavoro quotidiano, questo, che<br />

ci impegna costantemente tutti i<br />

giorni dell’anno per poter guardare<br />

avanti con sempre nuovi stimoli e<br />

r<strong>in</strong>novata fiducia”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 9


Doppio<br />

sguardo<br />

al mercato<br />

Produttore e distributore,<br />

alleati nel private label,<br />

devono entrambi guardare<br />

al mercato e ai suoi orientamenti.<br />

Non esiste una vera e<br />

propria filiera di responsabilità<br />

e di potere, qu<strong>in</strong>di, ma un patto<br />

che vede entrambe le parti attive<br />

e propositive, come spiega<br />

Giuseppe Micucci, direttore<br />

generale del Gruppo Birra Castello.<br />

Questa realtà alimentare<br />

nasce nel 1997, <strong>in</strong>sediandosi<br />

nello stabilimento di San Giorgio<br />

di Nogaro creato al tempo dalla<br />

Moretti prima che il noto marchio<br />

friulano f<strong>in</strong>isse nell’orbita<br />

di una mult<strong>in</strong>azionale. Nel 2006<br />

l’azienda rileva uno degli stabilimenti<br />

storici d’Italia del settore,<br />

ovvero quello di Pedavena <strong>in</strong><br />

prov<strong>in</strong>cia di Belluno, arricchendosi<br />

di qualità, know-how e tradizione<br />

birraia. <strong>Il</strong> gruppo è oggi<br />

presente nel mercato con i marchi<br />

Birra Castello e Pedavena, ai<br />

quali recentemente si è aggiunto<br />

Birra Dolomiti, prodotto nato<br />

da un progetto di filiera locale<br />

<strong>in</strong>tegrata, vista la tradizionale<br />

importanza attribuita al territorio,<br />

alle persone e alla qualità<br />

delle materie prime. Vanta un<br />

portafoglio prodotti con l<strong>in</strong>ee<br />

fortemente connotate e dist<strong>in</strong>tive,<br />

caratterizzati dalla tradizione<br />

birraia italiana e dall’elevata<br />

qualità reale e percepita.<br />

- Siete nati nel private label o<br />

vi siete <strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> una seconda<br />

fase e, attualmente, quanto<br />

pesa sul vostro totale di fatturato?<br />

“Le marche private convivono<br />

da sempre <strong>in</strong> modo complementare<br />

con i brand del Gruppo.<br />

La private label per il Gruppo<br />

Castello ha un peso importante<br />

che determ<strong>in</strong>a dei buoni rapporti<br />

con tutte le più importanti<br />

catene distributive <strong>in</strong> Italia”.<br />

- Quali caratteristiche deve<br />

avere un’azienda per essere<br />

INCHIESTA<br />

GIUSEPPE<br />

MICUCCI<br />

(Gruppo Birra<br />

Castello)<br />

La qualità<br />

della private<br />

label vale per<br />

il produttore<br />

quanto per il<br />

distributore,<br />

perché è<br />

ciò che ne<br />

determ<strong>in</strong>a<br />

il successo<br />

<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di vendite”<br />

competitiva <strong>in</strong> questo settore e<br />

per non essere ‘schiacciata’ dai<br />

propri clienti?<br />

“Capacità di recepire le esigenze<br />

del cliente <strong>in</strong> modo flessibile e<br />

immediato per poter rispondere<br />

velocemente alle richieste del<br />

mercato, associate a una grande<br />

capacità produttiva e un dipartimento<br />

di ricerca e sviluppo che<br />

sia <strong>in</strong> grado di garantire un prodotto<br />

qualitativamente elevato<br />

e <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con le aspettative del<br />

cliente. La qualità della private<br />

label vale per il produttore quanto<br />

per il distributore, perché è<br />

ciò che ne determ<strong>in</strong>a il successo<br />

<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di vendite”.<br />

- Come va impostato e gestito,<br />

qu<strong>in</strong>di, il rapporto con i propri<br />

clienti?<br />

“<strong>Il</strong> rapporto è paritario e si fonda<br />

sulla capacità di entrambi di<br />

seguire i nuovi trend di consumo<br />

e gli scenari competitivi di mercato.<br />

<strong>Il</strong> produttore, <strong>in</strong>oltre, deve<br />

essere propositivo per poter<br />

offrire un supporto all’avanguardia<br />

che consenta di rispondere<br />

anticipatamente a una domanda<br />

<strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua evoluzione”.<br />

- Avere una l<strong>in</strong>ea di prodotto<br />

con il proprio marchio è opportuno?<br />

Porta più vantaggi<br />

o svantaggi?<br />

“Nessuno svantaggio: i propri<br />

marchi hanno una vita <strong>in</strong>dipendente<br />

dalla private label e<br />

diventano un’ulteriore testimonianza<br />

di capacità produttiva e<br />

qualitativa elevate, riconoscibili<br />

e dist<strong>in</strong>tive”.<br />

- La vostra azienda quale strategia<br />

sta adottando nel medio<br />

periodo?<br />

“Punta su un cont<strong>in</strong>uo avanzamento<br />

tecnologico e una cont<strong>in</strong>ua<br />

ricerca <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di prodotto<br />

per fornire un supporto efficacie<br />

e capace di trasferire il proprio<br />

know-how produttivo anche nei<br />

progetti ad hoc realizzati per gli<br />

assortimenti dei nostri clienti”.<br />

10 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

Recapiti dei Centri per l’impiego<br />

della Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e<br />

Cluster CPI RECAPITI TELEFONICI FAX MAIL INDIRIZZO<br />

Alto <strong>Friuli</strong><br />

Medio <strong>Friuli</strong><br />

<strong>Friuli</strong> Centrale<br />

Basso <strong>Friuli</strong><br />

CPI Gemona<br />

del <strong>Friuli</strong><br />

0432 981 033 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI Pontebba 0428 90 932 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI Tolmezzo 0433 23 02 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI Codroipo 0432 906 252 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI S.Daniele<br />

del <strong>Friuli</strong><br />

0432 957 248 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI Tarcento 0432 785 397 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI Cividale<br />

del <strong>Friuli</strong><br />

0432 731 451 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

0432 701 125 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

Sportello Manzano 0432 740 644 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

CPI Ud<strong>in</strong>e<br />

CPI Cervignano<br />

del <strong>Friuli</strong><br />

CPI Latisana<br />

Recapiti dei Centri per l'Impiego della Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e<br />

0432 209450 e 209453 <strong>in</strong>fo utenza<br />

0432 209430, 209431 e 209451 <strong>in</strong>fo aziende<br />

0432 209433 e 209460 <strong>in</strong>fo mobilità<br />

0432 209452, 209438 e 209455 ricerca personale<br />

0432 209 410 collocamento obbligatorio aziende<br />

0432 209 412 collocamento obbligatorio lavoratori<br />

0432 209400 central<strong>in</strong>o<br />

0431 388 211 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

0431 50 264 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

0431 59 545 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

Sportello Lignano 0431 427 041 <strong>in</strong>formazioni utenza<br />

0432<br />

970 315<br />

0428<br />

903 97<br />

0433<br />

405 89<br />

0432<br />

912 710<br />

0432<br />

942 504<br />

0432<br />

784 383<br />

0432<br />

704 672<br />

0432<br />

740 644<br />

0432<br />

209 570<br />

0431<br />

388 288<br />

0431<br />

512 298<br />

0431<br />

427 041<br />

www.prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it/lavoro<br />

cpi.gemona@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.pontebba@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.tolmezzo@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.codroipo@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.sandaniele@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.tarcento@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.cividale@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.manzano@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.ud<strong>in</strong>e@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.cervignano@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.latisana@prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

cpi.lignano@prov<strong>in</strong>icia.ud<strong>in</strong>e.it<br />

Via Santa Lucia, 25/27<br />

33013 Gemona del <strong>Friuli</strong><br />

Piazza Garibaldi, 1<br />

33016 Pontebba<br />

Via Matteotti, 19<br />

33028 Tolmezzo<br />

Via Manzoni, 2<br />

33033 Codroipo<br />

Via Ud<strong>in</strong>e, 2<br />

33038 San Daniele<br />

Viale Matteotti, 33<br />

33017 Tarcento<br />

Stretta S. Mart<strong>in</strong>o, 4<br />

33043 Cividale del <strong>Friuli</strong><br />

Via Natisone, 34<br />

33044 Manzano<br />

Viale Duodo, 3<br />

33100 Ud<strong>in</strong>e<br />

Via Ramazzotti, 16<br />

33052 Cervignano del <strong>Friuli</strong><br />

Via Manzoni, 48<br />

33053 Latisana<br />

Viale Europa, 115<br />

33054 Lignano Sabbiadoro<br />

ilFRIULI BUSINESS 11


Dall’esperienza ventennale nel settore<br />

dell’impiantistica elettrica <strong>in</strong>dustriale,<br />

ESED Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g deriva le proprie conoscenze<br />

tecniche e <strong>in</strong>gegneristiche per<br />

la progettazione di impianti fotovoltaici<br />

ed elettrici per complessi abitativi e<br />

<strong>in</strong>dustriali.<br />

L’azienda si fonda sulla professionalità<br />

specifica dei propri tecnici che vengono<br />

costantemente aggiornati sulle nuove<br />

tecnologie e dotati della strumentazione<br />

utile a garantire risposte sempre<br />

adeguate e all’avanguardia nei diversi<br />

settori di <strong>in</strong>tervento.<br />

La sua specializzazione nel fotovoltaico<br />

le permette di seguire tutto l’iter di elaborazione<br />

dei progetti e di fungere nello<br />

stesso tempo da consulente per quanto<br />

riguarda:<br />

• espletamento delle pratiche ENEL<br />

• espletamento pratiche GSE per il riconoscimento<br />

della tariffa <strong>in</strong>centivante.<br />

ESED Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g è <strong>in</strong> grado di trovare la<br />

soluzione impiantistica più efficiente per<br />

sfruttare l’energia proveniente dal sole<br />

e di seguire il proprio committente nelle<br />

pratiche per l’<strong>in</strong>centivazione prevista dal<br />

“conto energia”, che prevede la remunerazione,<br />

da parte del Gestore dei Servizi<br />

Elettrici (GSE), dell’energia elettricaprodotta<br />

dall’impianto per venti anni ad una<br />

tariffa più che doppia del prezzo di quella<br />

che l’utente paga con la fattura ENEL..<br />

<strong>Il</strong> “conto energia” <strong>in</strong>centiva l’energia<br />

prodotta da impianti di piccole, medie<br />

e grandi dimensioni connessi alla rete,<br />

ovvero sia <strong>in</strong> piccole utenze domestiche<br />

che <strong>in</strong> grandi aziende. Inf<strong>in</strong>e ESED Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g,<br />

grazie ad accordi stipulati con<br />

importanti istituti <strong>banca</strong>ri, mette a disposizione<br />

dei propri clienti una serie di<br />

prodotti f<strong>in</strong>anziari esclusivi, a condizioni<br />

particolarmente vantaggiose e specificatamente<br />

rivolte agli impianti fotovoltaici.<br />

ULTIMO ANNO DI INCENTIVI STATALI.<br />

<strong>Il</strong> 2010 sarà l’ultimo anno delle <strong>in</strong>centivazioni<br />

<strong>in</strong> “conto energia”. Infatti si<br />

prevede che già dal 01.01.2010 e forse<br />

anche prima, ci sarà una drastica riduzione<br />

delle tariffe <strong>in</strong>centivanti riconosciute<br />

dal GSE, pertanto quest’anno potrebbe<br />

essere una vera e propria corsa<br />

contro il tempo per garantirsi l’accesso<br />

alle agevolazioni ancora <strong>in</strong> vigore a favore<br />

dei privati e imprese che andranno<br />

a dotarsi di pannelli fotovoltaici.<br />

12 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Elogio della<br />

sobrietà<br />

Lorenzo PeLizzo - Una regione aUtonoma<br />

senza leve f<strong>in</strong>anziarie altrettanto <strong>in</strong>dipendenti<br />

rischia di veder ridimensionata sensibilmente la<br />

sUa specialità; friUlia deve tener fede ai sUoi<br />

pr<strong>in</strong>cipi istitUtivi f<strong>in</strong>alizzati al sostegno e alla<br />

crescita del tessUto prodUttivo regionale,<br />

evitando derive assistenzialistiche o di f<strong>in</strong>anza<br />

specUlativa; la cUltUra friUlana ha consentito di<br />

attenUare le consegUenze della crisi economica;<br />

ciò che mi rammarica di più è vedere nella classe<br />

dirigente il venir meno dell’etica: ecco l’analisi<br />

a 360 gradi di Uno degli Ultimi banchieri locali<br />

24 settembre 2010<br />

IL PERSONAGGIO<br />

Un modello economico è tramontato e si sta creando<br />

uno nuovo, che può guardare al legame con il territorio<br />

e ai valori identitari del <strong>Friuli</strong> per trovare nuovo<br />

slancio. È il pensiero di uno degli ultimi banchieri nostrani,<br />

Lorenzo Pelizzo, nom<strong>in</strong>ato presidente della Banca popolare<br />

di Cividale ad appena 33 anni e da ben 39 anni alla sua guida.<br />

- Rispetto a pochi anni fa, com’è cambiato il rapporto tra<br />

banche e imprese?<br />

“Le banche operano <strong>in</strong> base alla legislazione <strong>banca</strong>ria e alle<br />

disposizioni dell’Autorità di vigilanza. Non si può parlare di un<br />

cambiamento del rapporto tra gli istituti di credito e la clientela,<br />

imprese o privati che siano. Certamente, le grandi banche<br />

hanno adottato e applicato Basilea2, conferendo un rat<strong>in</strong>g alle<br />

imprese e operando di conseguenza, mentre le banche locali si<br />

sono basate più sul rapporto fiduciario, pur non trascurando<br />

le <strong>in</strong>formazioni tecniche. La crisi <strong>in</strong> atto richiede maggiore<br />

attenzione nell’erogazione del credito, un approfondito esame<br />

dei piani di sviluppo aziendali e un dialogo maggiore con<br />

l’imprenditore. Per quanto riguarda il gruppo <strong>banca</strong>rio che<br />

presiedo, il forte legame col territorio e la conoscenza, spesso<br />

storica, delle imprese ci consentono una valutazione più puntuale<br />

che favorisce quel rapporto di fiducia, cui ho accennato”.<br />

- La stretta del credito alle imprese è una lamentela<br />

giustificata?<br />

“Dov’è questa stretta creditizia di cui si parla tanto? Cito<br />

un dato: anche come consigliere dell’Abi posso affermare<br />

che il sistema <strong>banca</strong>rio italiano ha registrato nel 2009 perdite<br />

su crediti per oltre 60 miliardi di euro, praticamente 4<br />

o 5 F<strong>in</strong>anziarie dello Stato. Inoltre, quasi tutti i bilanci delle<br />

banche e le recenti semestrali confermano, se non la crescita,<br />

almeno la tenuta dei volumi degli impieghi. Certamente, c’è<br />

più prudenza nel prestare denaro stante la difficile congiuntura<br />

economica <strong>in</strong> atto. Per quanto riguarda la Popolare di<br />

Cividale, posso dire che registriamo un <strong>in</strong>cremento degli<br />

impieghi a livello di gruppo nel primo semestre di quest’anno,<br />

nonostante il periodo critico”.<br />

- Quale rapporto deve esserci tra politica e banche?<br />

“Tra politica e banche ci deve essere sempre una salutare<br />

separazione dei ruoli e un doveroso rispetto delle diverse funzioni<br />

e competenze. Ogni volta che c’è stata commistione, sono<br />

emerse situazioni negative. Economia e politica sono fattori<br />

decisivi nel governo della società, l’uno non può presc<strong>in</strong>dere<br />

dall’altro pur avendo regole differenti e peculiari. La crescita<br />

armonica di tutte le componenti sociali dovrebbe essere, però,<br />

il comune obiettivo di entrambe. La responsabilità sociale<br />

dell’impresa, ad esempio, è stata il perno dell’agire del credito<br />

popolare, <strong>in</strong> generale, e della Cividale, <strong>in</strong> particolare”.<br />

- Guardando con l’occhio dello storico, perché non si è<br />

riusciti a creare una forte aggregazione <strong>banca</strong>ria regionale,<br />

ma gli istituti locali hanno preso strade diverse?<br />

“Su questo argomento ci sarebbe da scrivere un libro. Se pensiamo<br />

che soltanto f<strong>in</strong>o a vent’anni fa <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia<br />

operava una vent<strong>in</strong>a di banche locali autonome, oltre alle<br />

casse rurali, c’è di che rammaricarsi guardando la situazione di<br />

oggi. Una regione autonoma senza leve f<strong>in</strong>anziarie altrettanto<br />

autonome rischia di veder ridimensionata sensibilmente la sua<br />

specialità. Casse di risparmio da una parte e banche popolari<br />

dall’altra avrebbero dovuto ricercare percorsi di convergenza<br />

tali da non dover cedere ad altri i grandi patrimoni storici e f<strong>in</strong>anziari<br />

che le nostre genti nei secoli sono riuscite, spesso con<br />

enormi sacrifici, a creare. Purtroppo, altre sensibilità hanno<br />

prevalso e si è messo <strong>in</strong> moto un processo di concentrazione<br />

verso i grandi gruppi <strong>banca</strong>ri che localmente ha determ<strong>in</strong>ato<br />

una girandola di <strong>in</strong>segne nuove al posto degli storici marchi<br />

tale da disorientare la stessa utenza.<br />

ilFRIULI BUSINESS 13


Un prodotto<br />

di Qualità<br />

impianto a fanghi attivi - Centro<br />

Commerciale Meduna di Pordenone<br />

Boer Francesco vanta ottant’anni di competenza<br />

nella realizzazione di manufatti <strong>in</strong><br />

cemento ed è <strong>in</strong> grado di offrire un prodotto<br />

con elevati requisiti prestazionali e<br />

soluzioni studiate sulle specifiche esigenze<br />

del Cliente.<br />

La cont<strong>in</strong>ua sperimentazione ha portato<br />

alla implementazione di un aggregato<br />

derivante dal processo di lavorazione<br />

dell’acciaio che, utilizzato <strong>in</strong> sostituzione<br />

dell’<strong>in</strong>erte tradizionale, garantisce un <strong>in</strong>cremento<br />

di resistenza rispetto agli impasti di<br />

calcestruzzo tradizionali. Piani di controllo<br />

<strong>in</strong>terni della produzione e materie prime<br />

certificate e di alta qualità rassicurano il<br />

Cliente nella sua scelta.<br />

disoleatore per acque meteoriche<br />

Questura di Pordenone<br />

Dal 1928... per l’uomo, per l’ambiente<br />

Presente sul mercato dal 1928, boer Group produce<br />

manufatti <strong>in</strong> calcestruzzo per l’edilizia, vasche<br />

monolitiche <strong>in</strong> c.a. di grandi dimensioni e progetta<br />

e realizza impianti per la depurazione delle acque<br />

reflue civili ed <strong>in</strong>dustriali. tra i prodotti di maggior<br />

rilievo annovera impianti di disoleazione, chimicofisici,<br />

a filtrazione, fitodepurazione, biologici a<br />

fanghi attivi. La flessibilità dell’azienda garantisce<br />

<strong>in</strong>oltre di poter soddisfare il cliente <strong>in</strong> tutte le sue<br />

esigenze, realizzando anche manufatti <strong>in</strong> calcestruzzo<br />

su misura. Dal 1985 organizza convegni<br />

e sem<strong>in</strong>ari sull’argomento della depurazione ed ha<br />

pubblicato diversi manuali tecnici con diffusione<br />

sull’<strong>in</strong>tero territorio nazionale. tra le attività anche<br />

la consulenza <strong>in</strong> campo ambientale, la gestione di<br />

impianti di depurazione e il servizio di assistenza<br />

post vendita al cliente.<br />

Settore manufatti <strong>in</strong> cemento<br />

• Vasche monolitiche di grandi dimensioni<br />

• Vasche Imhoff e condensagrassi<br />

• manufatti su misura<br />

• Pozzetti e chius<strong>in</strong>i anche speciali<br />

• Anelli perdenti<br />

• Vasche di contenimento modulari<br />

• manufatti stradali<br />

• materiali per l’edilizia<br />

Settore trattamento acque<br />

• Impianti di prima pioggia<br />

• Disoleatori<br />

• Impianti di disoleazione per piazzali<br />

• Impianti biologici a fanghi attivi<br />

• Impianti a filtro percolatore<br />

• Impianti biologici anaerobici<br />

• Fitodepurazione<br />

• stazioni di sollevamento<br />

• Impianti chimico-fisici<br />

• Colonne di filtrazione a quarzite e carbone attivo<br />

• Progettazione e consulenze ambientali<br />

• studi di fattibilità<br />

• Analisi biologiche<br />

• Analisi chimiche<br />

La bOer GrOUP è da sempre impegnata <strong>in</strong> un’attività<br />

di divulgazione tecnica, realizzando pubblicazioni,<br />

redazionali e convegni anche <strong>in</strong> collaborazione con<br />

Autorità competenti e professionisti del settore.<br />

anno 2010 Convegno sulle acque meteoriche di<br />

dilavamento, caratterizzazione e trattamento presso<br />

la sede ENAIP di Pasian di Prato (UD).<br />

Boer Group srl Via B. Str<strong>in</strong>gher, 14 33084 Cordenons (PN)<br />

Tel. 0434.932284 - 0434.931695 Fax 0434.580341<br />

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delle problematiche legate alla depurazione<br />

delle acque: la professionalità dei suoi collaboratori<br />

affianca l’utente nell’analisi delle<br />

esigenze, dalla delicata fase di progettazione,<br />

alla realizzazione dell’<strong>in</strong>tervento richiesto<br />

e soprattutto garantisce l’assistenza<br />

post-vendita, alla quale l’azienda dedica<br />

tempo e risorse perché ogni Cliente è un<br />

Cliente speciale.<br />

Gli impianti sono studiati sulle specifiche<br />

esigenze del Cliente cercando un giusto<br />

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14 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


La Popolare di Cividale ha condotto<br />

la sua battaglia contro questo<br />

fenomeno tutt’altro che <strong>in</strong>eluttabile<br />

ed è ancora autonoma, presente sul<br />

territorio con ulteriori prospettive<br />

di sviluppo”.<br />

- Quale deve essere oggi il ruolo<br />

di <strong>Friuli</strong>a?<br />

“La f<strong>in</strong>anziaria regionale è uno<br />

strumento prezioso al servizio dei<br />

comparti produttivi. Come componente<br />

del consiglio di sorveglianza<br />

seguo con attenzione il confronto<br />

<strong>in</strong> atto sul futuro di <strong>Friuli</strong>a che,<br />

a mio avviso, deve tener fede ai<br />

suoi pr<strong>in</strong>cipi istitutivi f<strong>in</strong>alizzati al<br />

sostegno e alla crescita del tessuto<br />

produttivo regionale, evitando derive<br />

assistenzialistiche o di f<strong>in</strong>anza<br />

speculativa. Ridurre i processi<br />

burocratici <strong>in</strong>terni e sviluppare la<br />

collaborazione con le banche: queste<br />

sono a mio avviso le strade da<br />

percorrere per rilanciarne il ruolo”.<br />

- È favorevole alla completa<br />

privatizzazione di Mediocredito<br />

Fvg?<br />

“<strong>Il</strong> Mediocredito poteva essere il<br />

banco di prova per una forte collaborazione<br />

tra Regione e banche<br />

locali quando fu dismessa la quota<br />

del Tesoro. Qualcuno ci ha provato,<br />

ma anche qui ha prevalso un diverso<br />

orientamento e ora siamo qui a<br />

parlare del futuro di questo istituto.<br />

La Regione ne detiene ancora<br />

la quota di riferimento e spetta,<br />

dunque, a essa def<strong>in</strong>ire e proporre<br />

ruoli e assetti futuri. Temo, però,<br />

che un suo disimpegno <strong>in</strong> questa<br />

<strong>banca</strong> potrebbe pregiudicare la sua<br />

stessa esistenza”.<br />

- I Confidi sono adeguati alle<br />

esigenze delle aziende?<br />

“I Confidi sono stati e sono tuttora<br />

partner preziosi delle banche nel<br />

sostegno alle aziende. Oggi più che<br />

<strong>in</strong> passato possono giocare un ruolo<br />

determ<strong>in</strong>ate al riguardo, purché<br />

vengano adeguatamente dotati di<br />

maggiori mezzi e sappiano anch’essi<br />

rivedere la propria funzionalità<br />

snellendo le procedure, ricercando<br />

dimensioni più consone a livello di<br />

settore, sviluppando utili s<strong>in</strong>ergie<br />

con le stesse banche”.<br />

- Come immag<strong>in</strong>a il suo istituto<br />

tra 3-4 anni?<br />

24 settembre 2010<br />

Un disimpegno<br />

della Regione <strong>in</strong><br />

mediocredito<br />

pregiudica la<br />

sua esistenza”<br />

“Dieci anni fa la Popolare di<br />

Cividale ha fatto un significativo<br />

salto di qualità trasformandosi <strong>in</strong><br />

capogruppo di un gruppo <strong>banca</strong>rio<br />

che cont<strong>in</strong>ua ad articolarsi. In questa<br />

cornice le possibilità di ampliare<br />

l’operatività si sono accresciute e le<br />

partecipazioni <strong>in</strong> essere lo stanno a<br />

dimostrare. La nuova sede centrale<br />

del gruppo <strong>banca</strong>rio che presiedo<br />

si sta concretizzando nella ex area<br />

Italcementi di Cividale grazie a<br />

un poderoso progetto varato dalla<br />

stessa <strong>banca</strong>. Fra tre anni potremo<br />

contare su questo nuovo centro direzionale,<br />

<strong>in</strong> cui troverà ubicazione<br />

anche la sede di Help L<strong>in</strong>e, il callcenter<br />

dell’Istituto centrale della<br />

banche popolari, oggi attivo a San<br />

Giovanni al Natisone. Sarà la ‘vetr<strong>in</strong>a’<br />

di una <strong>banca</strong> sempre più legata<br />

al territorio, <strong>in</strong> fase espansiva e con<br />

un numero di sportelli fortemente<br />

<strong>in</strong>crementato sia <strong>in</strong> regione, sia<br />

nel vic<strong>in</strong>o Veneto, e con un occhio<br />

attento oltre conf<strong>in</strong>e”.<br />

- Quali virtù deve avere un banchiere<br />

di prov<strong>in</strong>cia?<br />

“Le virtù che devono tutti i banchieri:<br />

onestà, forte spirito di osservazione,<br />

lungimiranza, grande<br />

impegno <strong>in</strong> azienda e presenza sul<br />

territorio”.<br />

- Come si riesce a difendere<br />

l’autonomia di un istituto come<br />

il vostro e che ruolo devono giocare<br />

le banche di piccole e medie<br />

dimensioni?<br />

“Noi ci siamo riusciti, <strong>in</strong>nanzitutto,<br />

perché la <strong>banca</strong> è solida<br />

e redditiva; poi perché c’è stata<br />

e c’è una grande consapevolezza<br />

nel consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione<br />

dell’importanza che riveste un istituto<br />

di credito ultracentenario nella<br />

vita di una realtà territoriale come<br />

la nostra; <strong>in</strong> terzo luogo, non è mai<br />

IL PERSONAGGIO<br />

venuta meno la coesione tra soci e<br />

dipendenti nel volere e sostenere<br />

l’autonomia della Cividale, anche<br />

quando eravamo i soli a sostenere<br />

questo valore. Erano <strong>in</strong> molti e ad<br />

alti livelli a richiamare la necessità<br />

della ricerca della grande dimensione<br />

per le aziende di credito italiane.<br />

Si è, cosi, ridimensionato il numero<br />

degli istituti locali salvo, poi, con<br />

l’avvento della crisi f<strong>in</strong>anziaria di<br />

questi anni, riscoprire la preziosa<br />

funzione delle banche di prossimità.<br />

Sono <strong>in</strong> tanti che parlano di<br />

territorialità, ma questa è la parola<br />

meno astratta che ci sia. Senza fatti<br />

concreti il territorio non si accorge<br />

che ci sei o non si riconosce. Basti<br />

pensare a chi ha collocato a piene<br />

mani derivati o titoli spazzatura.<br />

Una <strong>banca</strong> che ha per vocazione<br />

il localismo non se li potrebbe<br />

permettere certi comportamenti”.<br />

- La difesa della cultura friulana,<br />

<strong>in</strong> cui lei è impegnato, ha un nesso<br />

con l’economia?<br />

“Innanzitutto, non parlerei di<br />

difesa, bensì di promozione e<br />

valorizzazione della l<strong>in</strong>gua e della<br />

cultura friulane. La difesa implica<br />

un arretramento o il far fronte a un<br />

attacco. La cultura friulana è più<br />

profonda di quanto si creda e lo<br />

sta a dimostrare lo stesso impatto<br />

della crisi economica sul <strong>Friuli</strong>. Una<br />

certa solidità delle famiglie e la loro<br />

propensione al risparmio lo hanno<br />

reso qui meno critico rispetto ad<br />

altre realtà del Paese. Inoltre, una<br />

coscienza identitaria correttamente<br />

<strong>in</strong>tesa, oltre a non escludere gli altri,<br />

spesso è un fattore di crescita e di<br />

sviluppo. Penso a regioni come<br />

l’Alto Adige, la Valle d’Aosta, la<br />

Catalogna e così via”.<br />

- Come sarà il <strong>Friuli</strong> dopo la crisi<br />

e cosa gli servirà?<br />

Una coscienza<br />

identitaria<br />

è un fattore<br />

di crescita<br />

e sviluppo”<br />

“Che si stia affrontando una<br />

congiuntura sfavorevole è fuor di<br />

dubbio; però, se pensiamo alle crisi<br />

vere e profonde che il <strong>Friuli</strong> a subito<br />

soltanto nell’ultimo secolo, l’uso<br />

della parola crisi alla situazione<br />

attuale appare <strong>in</strong>appropriato. Osserviamo<br />

il numero di abitazioni,<br />

di auto, di telefon<strong>in</strong>i e il livello dei<br />

consumi che <strong>in</strong> generale si registra<br />

nelle nostre famiglie. Obiettivamente,<br />

l’uso così diffuso di questo<br />

vocabolo appare eccessivo. È evidente<br />

che un modello di sviluppo<br />

si è <strong>in</strong>terrotto o ridimensionato<br />

e un approccio più sobrio con la<br />

realtà dovrà essere necessariamente<br />

adottato da tutti, pubblico e privati.<br />

Anzi, ciò è già <strong>in</strong> atto. Auspico che<br />

alle genti del <strong>Friuli</strong> non venga mai<br />

meno quella laboriosità e quella capacità<br />

di risparmiare che le hanno<br />

contraddist<strong>in</strong>te s<strong>in</strong>o a oggi”.<br />

- Diversi componenti della sua<br />

famiglia si sono impegnati <strong>in</strong><br />

politica: ha mai avuto questa tentazione,<br />

ha mai ricevuto proposte<br />

<strong>in</strong> tal senso ed esclude <strong>in</strong> futuro<br />

una sua ‘discesa <strong>in</strong> campo’?<br />

“Si è vero. Mio padre è stato s<strong>in</strong>daco,<br />

senatore e sottosegretario,<br />

mio fratello assessore e presidente<br />

della Prov<strong>in</strong>cia, io stesso sono stato<br />

nei primi Anni ’80 componente<br />

della direzione regionale della Dc.<br />

Più che una tentazione, è una passione<br />

che ho appreso <strong>in</strong> famiglia. A<br />

un certo punto, però, ho preferito<br />

dedicarmi ai crescenti impegni che<br />

richiedeva la presidenza della <strong>banca</strong>,<br />

nonostante molte sollecitazioni<br />

ricevute e diversi <strong>in</strong>viti pervenutimi<br />

negli anni a una ripresa dell’impegno<br />

politico. Guidare una <strong>banca</strong> di<br />

territorio è un’impresa stimolante<br />

e gratificante quando dei positivi<br />

risultati conseguiti ne beneficiano<br />

anche le comunità locali”.<br />

- Molti lamentano un decadimento<br />

della qualità della classe<br />

dirigente, dalla politica all’impresa,<br />

alla f<strong>in</strong>anza: anche lei è di<br />

questo avviso?<br />

“Ciò che mi rammarica di più<br />

è assistere spesso nelle classi dirigenti,<br />

<strong>in</strong> tutti i campi, al venir<br />

meno dell’etica un tempo molto<br />

più riscontrabile che oggigiorno”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 15


16 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Opportunità<br />

d’acciaio<br />

I<br />

mercati azionari tornano a<br />

mostrare il segno positivo<br />

dopo alcune settimane di<br />

ribassi, generati più dai timori<br />

sul ciclo economico delle aree<br />

sviluppate che da possibili shock<br />

esogeni. In Europa la seconda lettura<br />

del Pil <strong>in</strong> area euro per il 2°<br />

trimestre ha confermato la prima<br />

stima di una crescita dell’uno per<br />

cento, dopo lo 0,3% del 1° trimestre.<br />

La variazione annua è stata<br />

rivista al rialzo di due decimi a<br />

1,9%, dopo lo 0,8% del trimestre<br />

precedente. La crescita del Pil<br />

nell’area euro è stata tra<strong>in</strong>ata<br />

dal forte aumento <strong>in</strong> Germania<br />

(+2,2%), mentre Francia (+0,6%)<br />

e Italia (+0,4%) hanno registrato<br />

una crescita più contenuta.<br />

Per quanto concerne le azioni<br />

di società residenti nella nostra<br />

regione, a fronte di un <strong>in</strong>dice <strong>in</strong><br />

contrazione dell’11,43% da <strong>in</strong>izio<br />

anno, solo Eurotech e Generali<br />

sottoperformano, <strong>in</strong> un trend che<br />

Gruppo Banca popolare di cividale<br />

Ha debuttato Lussemburgo Gestioni, la<br />

nuova società lussemburghese di gestione<br />

del risparmio costituita dal Gruppo <strong>banca</strong>rio<br />

Credito Valtell<strong>in</strong>ese e dal Gruppo Banca<br />

Popolare di Cividale. L’operatività della management<br />

company, che fa parte del Gruppo<br />

Creval ed è partecipata al 30% dal Gruppo<br />

Cividale, è <strong>in</strong>iziata il 12 aprile con l’avvio<br />

del mandato alla gestione, promozione e<br />

distribuzione di Aperta Sicav, società di<br />

<strong>in</strong>vestimento a capitale variabile, i cui comparti<br />

sono distribuiti <strong>in</strong> Italia dalle banche<br />

dei due Gruppi.<br />

Con Lussemburgo Gestioni, Creval e<br />

Banca Popolare di Cividale perseguono<br />

l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la loro<br />

struttura di f<strong>in</strong>anza specializzata, dotandosi<br />

di una Società con specificità e competenze<br />

imprese & f<strong>in</strong>anza<br />

FVG <strong>in</strong> Borsa - Le previsioni<br />

di crescita deL piL europeo<br />

sono aL riaLzo, ma è iL<br />

mercato siderurgico ad<br />

aLimentare Le prospettive<br />

di crescita per i titoLi<br />

coLLegati, come danieLi<br />

Rubrica realizzata<br />

<strong>in</strong> collaborazione con<br />

costituita <strong>in</strong> Lussemburgo una management company<br />

Nella regia della gestione del risparmio<br />

24 S ettemB re 2010<br />

vede Danieli ord<strong>in</strong>arie e risparmio<br />

<strong>in</strong> tenuta (se pur negative)<br />

e Agegas e Banca Generali <strong>in</strong><br />

territorio positivo.<br />

In particolare, nell’ultimo mese<br />

il titolo Danieli è cresciuto del<br />

6,80% circa, sp<strong>in</strong>to dal rialzo<br />

del prezzo dell’acciaio che, alla<br />

Borsa di Shangai, cont<strong>in</strong>ua a gua-<br />

dagnare terreno. <strong>Il</strong> movimento<br />

di Danieli <strong>in</strong> Borsa è correlato<br />

a quello dell’acciaio: la società,<br />

<strong>in</strong>fatti, realizza impianti chiavi <strong>in</strong><br />

mano per la produzione siderurgica.<br />

Di particolare rilievo sono<br />

le <strong>in</strong>dicazioni provenienti dalla<br />

C<strong>in</strong>a, considerato che il Paese<br />

asiatico, oltre a essere il primo<br />

<strong>Il</strong> presidente dell’istituto ducale Lorenzo Pelizzo<br />

con l’Ad del Credito Valtell<strong>in</strong>ese Miro Fiordi<br />

produttore al mondo, è anche<br />

il primo acquirente di acciaio<br />

con un quota del 40% a livello<br />

mondiale.<br />

Danieli quota <strong>in</strong> Borsa circa 9<br />

volte gli utili stimati per il 2011,<br />

per cui l’azione può essere considerata<br />

sottovalutata. Le stime<br />

sull’andamento del settore <strong>in</strong>dicano<br />

che, nei primi c<strong>in</strong>que mesi del<br />

2010, la produzione mondiale di<br />

acciaio è stata pari a 586 milioni<br />

di tonnellate, <strong>in</strong> crescita del 30%<br />

rispetto allo stesso periodo del<br />

2009. <strong>Il</strong> trend atteso dal mercato<br />

mondiale sembra, qu<strong>in</strong>di, favorevole<br />

alla società.<br />

focalizzate sulla gestione <strong>in</strong>ternazionale<br />

del risparmio collettivo. L’attività di Lussemburgo<br />

Gestioni, alla quale sono già<br />

affidate masse per oltre 754 milioni di euro,<br />

è supportata da provider locali fortemente<br />

specializzati e da primari asset manager.<br />

“Per noi si tratta di una grande opportunità<br />

– spiegano i vertici degli istituti di credito<br />

– che ci permette di migliorare ulteriormente<br />

il servizio offerto ai nostri <strong>in</strong>vestitori.<br />

L’obiettivo della nuova società sarà quello di<br />

valorizzare e sfruttare al meglio la filosofia<br />

multimanager che cont<strong>in</strong>uerà a caratterizzare<br />

la nostra offerta di prodotti di risparmio<br />

gestito alla clientela . Questo avverrà anche<br />

grazie alle crescenti s<strong>in</strong>ergie con provider e<br />

primari asset manager con i quali la Società<br />

ha avviato la propria attività”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 17


federazione BCC<br />

AttrAverso il modello orgAnizzAtivo del mAndAto congiunto, lA produzione<br />

di AssicurA è cresciutA nel primo semestre AddiritturA del 35,2 per cento<br />

Prodotti azzeccati e gioco di squadra<br />

per allargare la coperta assicurativa<br />

Cresce del 35,2% nel primo<br />

semestre 2010 la produzione<br />

assicurativa lorda gestita<br />

dalle 15 banche di credito cooperativo<br />

del <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia. È un<br />

segnale importante che dimostra<br />

come l’offerta dei prodotti sia assai<br />

gradita dai clienti, con un marg<strong>in</strong>e<br />

di crescita notevole verso le Pmi e<br />

le famiglie. <strong>Il</strong> 90% delle piccole imprese,<br />

<strong>in</strong>fatti, non è assicurata per i<br />

rischi ambientali e<br />

il 14% non ha la<br />

copertura contro<br />

l’e v e n -<br />

Tiziano Portelli<br />

tualità di <strong>in</strong>cendio. Tra le famiglie<br />

italiane, solo il 27,8% ha assicurato<br />

il proprio immobile e appena il 12%<br />

delle prestazioni sanitarie extra<br />

servizio pubblico è garantito da<br />

assicurazione, rispetto per esempio<br />

al 56% <strong>in</strong> Francia.<br />

“Alla luce della recente normativa<br />

Isvap, la nostra società Assicura e<br />

le banche di credito cooperativo<br />

– sottol<strong>in</strong>ea Giorgio M<strong>in</strong>ute, direttore<br />

della Federazione delle Bcc del<br />

Fvg – hanno già <strong>in</strong>iziato a operare<br />

secondo il nuovo modello organizzativo<br />

del ‘mandato congiunto’. Di<br />

converso, miglioreremo sicuramente,<br />

<strong>in</strong> piena s<strong>in</strong>ergia, l’assistenza ai<br />

clienti nella maturazione di scelte<br />

consapevoli <strong>in</strong> materia di assicurazioni<br />

per le famiglie, le aziende, i<br />

titolari delle stesse e i dipendenti”.<br />

imprese & f<strong>in</strong>anza<br />

Presso ognuna delle 15 Bcc, coord<strong>in</strong>ate<br />

dalla Federazione regionale<br />

presieduta da Giuseppe Graffi<br />

Brunoro, operano i ‘referenti assicurativi’<br />

<strong>in</strong> grado di <strong>in</strong>dividuare<br />

i bisogni della clientela e proporre<br />

le migliori soluzioni assicurative,<br />

caso per caso. Assicura, da parte<br />

sua, gestisce i s<strong>in</strong>istri e <strong>in</strong>dividua<br />

sul mercato i prodotti più adeguati<br />

e <strong>in</strong>novativi.<br />

Nel 2009 la massa gestita complessiva<br />

da Assicura, al netto dei riscatti<br />

e scadenze e compresi i prodotti di<br />

previdenza <strong>in</strong>tegrativa, è stata pari a<br />

oltre 183 milioni di euro, <strong>in</strong> crescita<br />

del 15,8% rispetto al 2008. Assicura,<br />

<strong>in</strong>oltre, è riuscita a consolidare il<br />

proprio portafoglio acquisendo<br />

oltre 41 milioni di euro di premi<br />

di nuova produzione, con un<br />

<strong>in</strong>cremento superiore all’87%,<br />

ascrivibile pr<strong>in</strong>cipalmente al<br />

successo riportato nel collocamento<br />

delle polizze<br />

a gestione separata. <strong>Il</strong><br />

totale dei premi rami<br />

vita e danni <strong>in</strong>cassati<br />

nell’anno è stato<br />

pari a 51,8 milioni<br />

di euro.<br />

Società di <strong>in</strong>termediazione<br />

assicurativa multi<br />

mandataria fondata nel 1981, Assicura<br />

è controllata dalla Federazione<br />

regionale e da tutte le 15<br />

Bcc del <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia che,<br />

complessivamente, detengono il<br />

76% del capitale. Gli altri azionisti<br />

sono Confartigianato Ud<strong>in</strong>e, Associazione<br />

Cooperative di Ud<strong>in</strong>e e<br />

Confcooperative Fvg.<br />

“Confidiamo che l’adozione del<br />

nuovo modello – conclude Tiziano<br />

Portelli, neopresidente di Assicura<br />

- permetterà di garantire una<br />

migliore e più consapevole gestione<br />

del rischio ai clienti, quali persone<br />

s<strong>in</strong>gole, cooperative e aziende delle<br />

comunità locali, anche attraverso<br />

l’ampliamento della gamma dei servizi<br />

di <strong>banca</strong>ssicurazione proposti<br />

<strong>in</strong> s<strong>in</strong>ergia tra i due operatori”.<br />

Confidi friuli<br />

entro l’Autunno l’iscrizione di BAncA d’itAliA<br />

Rush f<strong>in</strong>ale per diventare<br />

<strong>in</strong>termediario f<strong>in</strong>anziario<br />

Nel rispetto dei tempi prefissati è stato avviato l’iter f<strong>in</strong>ale per<br />

l’iscrizione di Confidi <strong>Friuli</strong> a <strong>in</strong>termediario f<strong>in</strong>anziario. <strong>Il</strong> consorzio<br />

di garanzie di Ud<strong>in</strong>e ha, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong>oltrato la documentazione per<br />

diventare, nel dettaglio, <strong>in</strong>termediario f<strong>in</strong>anziario ex articolo 107 del<br />

Testo unico <strong>banca</strong>rio. <strong>Il</strong> presidente Enzo Pertoldi annuncia il passaggio<br />

come un grande salto di qualità e responsabilità.<br />

“È un passo determ<strong>in</strong>ante nell’operatività della società – commentano<br />

i presidenti delle categorie <strong>in</strong>teressate, quali Adriano Luci per<br />

Conf<strong>in</strong>dustria, Giovanni Da Pozzo per Confcommercio e Massimo<br />

Paniccia per Api – che conferma la lungimiranza dell’operazione<br />

di fusione tra i Confidi del commercio e dell’<strong>in</strong>dustria nell’ottica<br />

della crescita dimensionale e di un servizio più efficace a vantaggio<br />

degli associati”.<br />

Con la premessa che le banche del<strong>in</strong>eano i modelli di rat<strong>in</strong>g, basandosi<br />

su moduli statistici e andamentali, mentre i Confidi mirano<br />

a fornire un parametro qualitativo basandosi sulla conoscenza<br />

dell’impresa, spiega Pertoldi, Confidi <strong>Friuli</strong> “ha svolto s<strong>in</strong> qui una<br />

funzione di ponte tra le imprese e gli <strong>in</strong>termediari <strong>banca</strong>ri”.<br />

Dal 1º gennaio 2008, data di entrata <strong>in</strong> vigore del nuovo accordo<br />

sul capitale Basilea 2, il ruolo svolto dai Confidi è diventato cruciale<br />

per assicurare una corretta classificazione dei clienti <strong>in</strong> base<br />

al grado di rischiosità e, qu<strong>in</strong>di, del merito creditizio. La Banca<br />

d’Italia ha emanato la normativa secondaria che obbliga i Confidi<br />

più importanti, che rispettano determ<strong>in</strong>ati requisiti patrimoniali e di<br />

volume di attività f<strong>in</strong>anziaria pari a 75 milioni di euro, a divenire <strong>in</strong>termediari<br />

f<strong>in</strong>anziari ex art. 107 del Tub, vigilati dalla Banca d’Italia<br />

stessa; conseguenza fondamentale per l’<strong>in</strong>tero sistema <strong>banca</strong>rio<br />

sarà il m<strong>in</strong>or assorbimento del patrimonio di vigilanza delle banche<br />

con vantaggi per le imprese garantite.<br />

<strong>Il</strong> M<strong>in</strong>istero dell’Economia e F<strong>in</strong>anze ha def<strong>in</strong>ito i criteri di iscrizione.<br />

I requisiti <strong>in</strong>trodotti si riferiscono al volume di attività f<strong>in</strong>anziaria<br />

e ai mezzi patrimoniali. Precisato, appunto, l’importo m<strong>in</strong>imo di<br />

volume di attività f<strong>in</strong>anziaria, la Banca d’Italia stabilisce con proprio<br />

provvedimento gli elementi da prendere <strong>in</strong> considerazione per il<br />

calcolo delle componenti sia dei mezzi patrimoniali, sia dei volumi<br />

di attività f<strong>in</strong>anziaria. Le condizioni quantitative sono accertate con<br />

riferimento ai dati dell’ultimo bilancio approvato e devono essere<br />

mantenute per i sei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio<br />

a cui il bilancio si riferisce. I Confidi, all’atto di iscrizione della<br />

domanda, devono possedere i requisiti prudenziali e organizzativi<br />

stabiliti dalla Banca d’Italia tenendo conto della particolare natura<br />

dell’attività svolta da tali <strong>in</strong>termediari. <strong>Il</strong> Confidi friulano attende,<br />

ora, una risposta entro l’autunno.<br />

18 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 sETTEMBr E 2010


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 19


Sistemi produttivi<br />

La ricerca<br />

della dignità<br />

L’aggregazione tra professionisti è<br />

riconosciuta quale strada <strong>in</strong>evitabile,<br />

ma sono ancora pochi ad<br />

averla <strong>in</strong>trapresa. L’<strong>in</strong>erzia, favorita anche<br />

dagli attuali assetti normativi e di<br />

<strong>in</strong>centivazione, è pericolosissima non<br />

soltanto per gli stessi professionisti, ma<br />

anche per i clienti f<strong>in</strong>ali, come spiega<br />

Erika Livon, presidente del S<strong>in</strong>dacato<br />

<strong>in</strong>terprov<strong>in</strong>ciale <strong>in</strong>gegneri e architetti<br />

liberi professionisti di Ud<strong>in</strong>e Gorizia<br />

e Pordenone (Inars<strong>in</strong>d).<br />

- <strong>Il</strong> pr<strong>in</strong>cipio fas<strong>in</strong> di besoi vale<br />

ancora per i professionisti?<br />

“Vale ancora, nel senso che è molto<br />

diffuso: l’83% dei professionisti tecnici,<br />

su base nazionale, è titolare unico<br />

del suo studio; l’87,8% degli studi è<br />

composto da meno di 3 addetti. È,<br />

però, sempre meno sostenibile, sia da<br />

un punto di vista professionale, sia<br />

da un punto di vista economico. Sul<br />

piano tecnico, <strong>in</strong>fatti, l’ampliamento<br />

dei campi di applicazione (si pensi al<br />

risparmio energetico o alla domotica),<br />

accompagnato dalla proliferazione di<br />

norme tecniche (quali il cont<strong>in</strong>uo evolversi<br />

delle norme sulle zone sismiche<br />

o sugli impianti) e dall’esplosione dei<br />

prodotti e delle tecnologie che offre il<br />

mercato, richiede sempre un maggior<br />

approfondimento e specializzazione<br />

che una persona sola difficilmente riesce<br />

a sostenere <strong>in</strong> toto. Senza contare<br />

il prodursi di norme procedurali, che<br />

richiedono altrettanta attenzione per<br />

non vanificare il proprio lavoro e la<br />

buona riuscita dell’opera. <strong>Il</strong> risultato,<br />

attualmente, è che i professionisti, nel<br />

rimanere ‘s<strong>in</strong>goli’, si sono specializzati:<br />

qu<strong>in</strong>di, c’è l’impiantista, l’architetto, lo<br />

strutturista e via dicendo. <strong>Il</strong> problema<br />

resta il coord<strong>in</strong>amento fra i s<strong>in</strong>goli<br />

specialisti, fondamentale per la buona<br />

riuscita dell’opera.<br />

Rimane, comunque, la sostenibilità<br />

operativa: la complessità tecnica<br />

obbliga il professionista a dotarsi di<br />

strumenti di lavoro, che <strong>in</strong>cidono<br />

pesantemente sulla propria organizzazione<br />

e sul proprio budget. A questo si<br />

aggiunge la necessità di personale non<br />

tecnico e, qu<strong>in</strong>di, non direttamente<br />

produttivo, come segreterie, uffici<br />

Erika Livon,<br />

presidente<br />

di Inars<strong>in</strong>d<br />

Alcuni<br />

strumenti<br />

già esistono,<br />

ma hanno<br />

avuto poco<br />

riscontro<br />

e qu<strong>in</strong>di<br />

vanno<br />

ripensati<br />

commerciali, uffici amm<strong>in</strong>istrativi, per<br />

rimanere su un mercato sempre più<br />

competitivo e aperto, <strong>in</strong> cui ha un peso<br />

significativo la capacità di ‘procacciarsi’<br />

clienti e l’organizzazione dello<br />

studio, stando attenti anche a tutti gli<br />

aspetti gestionali e fiscali che consentano<br />

la sopravvivenza della propria<br />

attività. Questo appesantimento delle<br />

strutture comporta maggiori costi di<br />

gestione, che però si scontrano con la<br />

necessità di scontare i propri onorari<br />

per riuscire a sopravvivere alla concorrenza<br />

selvaggia sviluppatasi negli<br />

ultimi anni a partire dall’abolizione dei<br />

m<strong>in</strong>imi tariffari, cui la nostra categoria<br />

ha reagito <strong>in</strong> maniera convulsa, perdendo<br />

spesso di vista le priorità della<br />

professione e spesso anche la propria<br />

dignità”.<br />

- Come può evolversi l’esercizio della<br />

professione <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i associati?<br />

Professionisti tecnici<br />

L’aggregazione <strong>in</strong>terdiscipL<strong>in</strong>are<br />

è L’unica strada per uscire<br />

daLLe secche deLLa crisi<br />

economica, ma è fondamentaLe<br />

un patto tra generazioni<br />

“La strada, chiaramente, è quella<br />

della formazione di studi associati<br />

o di società di <strong>in</strong>gegneria. Occorre,<br />

però, che negli stessi prevalga sempre<br />

la componente tecnica, <strong>in</strong> maniera<br />

da preservare la peculiarità, comune<br />

a tutte le professioni <strong>in</strong>tellettuali, per<br />

cui lo scopo dell’attività non è tanto il<br />

produrre utile, quanto dare un servizio<br />

alla comunità e garantire la qualità<br />

dell’operato. <strong>Il</strong> mestiere di <strong>in</strong>gegnere e<br />

architetto, <strong>in</strong>fatti, deve per prima cosa<br />

assicurare il proprio committente sulla<br />

sicurezza e funzionalità dell’opera che<br />

si va a realizzare.<br />

Diciamo che il percorso va affrontato<br />

per lo meno su due fronti: uno è quello<br />

della mentalità dei professionisti, che<br />

devono imparare a gestire il confronto<br />

con altri colleghi <strong>in</strong> maniera armonica<br />

superando personalismi spesso<br />

ancora presenti; l’altro è comunque<br />

istituzionale.<br />

In realtà, alcuni strumenti già esistono.<br />

Nei lavori pubblici c’è la possibilità<br />

di costituire ‘associazioni temporanee’<br />

che vedono l’aggregarsi di più studi<br />

specificatamente per un s<strong>in</strong>golo lavoro,<br />

ma spesso dietro queste forme non<br />

si cela una vera e propria collaborazione:<br />

<strong>in</strong>fatti, simili associazioni si<br />

formano <strong>in</strong> base ai requisiti richiesti<br />

dalle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche per la<br />

partecipazione alle gare, co<strong>in</strong>volgendo<br />

disparati soggetti, che però poi non<br />

entrano nel merito dello svolgimento<br />

delle prestazioni. In questo caso le<br />

organizzazioni restano, comunque,<br />

separate. La norma nazionale prevede,<br />

<strong>in</strong>oltre, la possibilità di costituzione di<br />

consorzi, ma non ha avuto molto successo.<br />

Anche la nostra Regione qualche<br />

anno fa si era mossa con una legge di<br />

<strong>in</strong>centivazione all’aggregazione, ma<br />

le domande di contributo sono state<br />

quasi nulle. Probabilmente, qu<strong>in</strong>di,<br />

gli strumenti vanno ripensati: forse la<br />

strada più efficace è che il legislatore<br />

affronti i problemi della categoria,<br />

spesso <strong>in</strong>ascoltata, riconoscendo<br />

alla nostra realtà produttiva le stesse<br />

facilitazioni fiscali che ha già elargito<br />

<strong>in</strong> altri campi per l’aggregazione delle<br />

unità operative.<br />

20 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


A.E.S. ENGINEERING S.R.L.<br />

VIA EUROPA 11 - Fraz. Carpacco<br />

33030 DIGNANO (UD)<br />

Tel. e Fax: 0432 956786<br />

24 settembre 2010<br />

L’AMBIENTE E LE RISORSE ENERGETICHE<br />

La A.E.S. eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g è il risultato dell’unione di 3 professionisti che,<br />

lavorando nel settore impiantistico, hanno trovato un punto comune<br />

nell’<strong>in</strong>teresse verso le fonti alternative di energia.<br />

Le competenze <strong>in</strong>dividuali e sopratutto lìesperienza già accumulata negli<br />

anni hanno permesso di costituire una società operativamente flessibile<br />

e tecnologicamente al passo con i tempi.<br />

Uno degli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali della A.E.S. eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g è di operare nel<br />

settore delle energie alternative mantenendo comunque sempre un<br />

occhio al mercato degli impianti tradizionali. La sua operatività riguarda<br />

sia la progettazione che l’<strong>in</strong>stallazione degli impianti nonchè la manutenzione<br />

degli stessi.<br />

La A.E.S. eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g si prefigge <strong>in</strong>oltre di rendere, gli impianti tecnologicamente<br />

avanzati, accessibili economicamente a tutti. Solo una grande<br />

consapevolezza nella coscienza di tutti permetterà alle generazioni future<br />

di vivere e non di sopravvivere <strong>in</strong> un pianeta completamente deturpato.<br />

COMPETENZE<br />

• PROGETTAZIONE E MANAGEMENT<br />

- Impianti elettrici<br />

- Impianti meccanici<br />

- Impianti d’automazione<br />

• ESPERIENZA<br />

- Impianti elettrici di distribuzione e trasformazione<br />

- Impianti fotovoltaici<br />

- Impianti eolici<br />

- Impianti di climatizzazione<br />

- Impianti di riscaldamento<br />

- Impianti di raffredamento<br />

- Impianti gas<br />

- Impianti per trattamento acque<br />

- Impianti ant<strong>in</strong>cendio<br />

- Impianti di regolazione<br />

- Sistemi di gestione e supervisione impianti<br />

ilFRIULI BUSINESS 21


Sistemi produttivi<br />

Anche gli istituti <strong>banca</strong>ri, per<br />

esempio, ne hanno beneficiato”.<br />

- A cosa bisogna, però, r<strong>in</strong>unciare?<br />

“Penso che <strong>in</strong> realtà le r<strong>in</strong>unce<br />

siano veramente poche. L’aggregazione,<br />

<strong>in</strong>fatti, più efficace è quella<br />

fra specialisti di vari settori, <strong>in</strong> maniera<br />

da assicurare al committente<br />

che il servizio fornito sia completo<br />

e <strong>in</strong>tegrato <strong>in</strong> tutte le sue parti;<br />

cosa che si può ottenere solo con<br />

una consolidata e giornaliera collaborazione<br />

fra i professionisti. In<br />

questo modo, sicuramente, l’utente<br />

f<strong>in</strong>ale ha solo vantaggi; d’altro canto<br />

ogni professionista mantiene la<br />

paternità delle scelte nel proprio<br />

ambito, paternità sancita del resto<br />

dalla firma del progetto che comporta<br />

responsabilità specifiche e<br />

importanti. I problemi possono<br />

nascere dalla diversa visione di<br />

gestione delle strutture, ma se c’è<br />

<strong>in</strong>tesa nel lavorare assieme sui<br />

progetti, credo che si possa agevolmente<br />

trovare accordi anche<br />

sul piano amm<strong>in</strong>istrativo”.<br />

- Come si sta diffondendo <strong>in</strong><br />

<strong>Friuli</strong> Venezia Giulia questa<br />

nuova mentalità?<br />

“L’impressione è che i professionisti<br />

si stiano rendendo conto<br />

della situazione, ma che ci sia<br />

una certa <strong>in</strong>erzia nel mettersi <strong>in</strong><br />

moto. Molti ‘anziani’ sono sensibili<br />

all’argomento, ma avendo già studi<br />

avviati alle spalle sono restii a ripensare<br />

la propria organizzazione;<br />

qualcuno, raro, <strong>in</strong> un certo senso<br />

pioniere, ha da pr<strong>in</strong>cipio affrontato<br />

il problema puntando a costituire<br />

studi associati <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>ari. In<br />

un certo senso per i ‘giovani’ è più<br />

facile: dovendo partire da zero,<br />

farlo <strong>in</strong> compagnia può essere vantaggioso,<br />

se non altro per dividere i<br />

costi di start up. Inoltre, essendosi<br />

formati oggi, danno per scontato<br />

la necessità della specializzazione<br />

e, qu<strong>in</strong>di, escludono a priori la<br />

possibilità di essere un factotum.<br />

Certamente, per loro non è facile<br />

fondare e portare avanti dal nulla<br />

strutture complesse, tanto più<br />

che per entrare nella nostra professione<br />

occorre avere alle spalle<br />

un certo curriculum e una certa<br />

esperienza.<br />

Quello che servirebbe, <strong>in</strong> realtà,<br />

è una specie di ‘patto <strong>in</strong>tergenerazionale’.<br />

Succede, <strong>in</strong>fatti, che<br />

spesso lo studio professionale,<br />

proprio per il suo identificarsi con<br />

il titolare unico, muoia con il ritiro<br />

dall’attività del professionista, perdendo<br />

il bagaglio di esperienza da<br />

questo accumulato. D’altro canto,<br />

come detto, i giovani hanno sete<br />

di esperienza e hanno bisogno<br />

di completare una formazione<br />

universitaria che non è sufficiente<br />

ad affrontare il mondo del lavoro<br />

e la richiesta di professionalità del<br />

mercato. Penso che l’ideale sarebbe<br />

riuscire a creare meccanismi, nel<br />

rispetto naturalmente delle capacità<br />

e aspettative di ognuno, per<br />

cui strutture già avviate possano<br />

svilupparsi sotto la guida di un<br />

anziano che coord<strong>in</strong>i un gruppo di<br />

giovani specialisti, cui man mano<br />

passare competenze e attività.<br />

La domanda, però, mi permette<br />

di sollevare anche un’altra questione,<br />

relativa alla concezione di<br />

‘giovane’: a oggi un <strong>in</strong>gegnere o<br />

architetto di 40-50 anni, che può<br />

ormai vantare un’esperienza ultradecennale,<br />

tanto che la legge gli<br />

riconosce la possibilità di ricoprire<br />

ruoli di alta responsabilità quali<br />

collaudatore o direttore tecnico<br />

di società d’<strong>in</strong>gegneria, si sente<br />

<strong>in</strong>dicare come giovane sia da professionisti<br />

di 70-80 anni ancora<br />

capaci di essere <strong>in</strong> piena attività,<br />

22 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Oggi un <strong>in</strong>gegnere o un architetto di 40<br />

anni, pur con una lunga esperienza alle<br />

spalle e con importanti responsabilità,<br />

cont<strong>in</strong>ua a essere considerato un ‘giovane’:<br />

è un problema comune a tutta la società<br />

24 settembre 2010<br />

ma anche dalla stessa società.<br />

Penso sia anche questo un punto<br />

sul quale riflettere, anche perché<br />

comune ad altri settori della società<br />

friulana e italiana <strong>in</strong> genere”.<br />

- Quali sono gli obiettivi prioritari<br />

della vostra organizzazione<br />

s<strong>in</strong>dacale di rappresentanza?<br />

“Mi preme sottol<strong>in</strong>eare che la<br />

funzione della nostra organizzazione<br />

è, sostanzialmente, diversa<br />

da quella degli Ord<strong>in</strong>i professionali<br />

di Ingegneri e Architetti, a<br />

partire dalla relativa costituzione.<br />

Gli Ord<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>fatti, sono organi<br />

istituzionali, emanazione del M<strong>in</strong>istero<br />

di Giustizia, con funzione<br />

da garante della qualità dell’opera<br />

dei propri iscritti, fra cui si contano,<br />

tra l’altro <strong>in</strong> maggioranza,<br />

dipendenti pubblici e privati.<br />

L’iscrizione agli Ord<strong>in</strong>i è, tra l’altro,<br />

obbligatoria per poter apporre<br />

la propria firma su un progetto,<br />

<strong>in</strong> maniera proprio da tutelare il<br />

committente.<br />

<strong>Il</strong> s<strong>in</strong>dacato, ad adesione volontaria,<br />

si pone, <strong>in</strong>vece, come<br />

parte sociale e rappresenta i soli<br />

liberi professionisti. Come tale è<br />

deputato a dialogare con le parti<br />

sociali e politiche, nonché a esercitare<br />

quelle attività di sostegno e<br />

assistenza che possono agevolare<br />

l’attività dei propri iscritti.<br />

Obiettivo pr<strong>in</strong>cipe è, naturalmente,<br />

quello di attivarsi aff<strong>in</strong>ché<br />

i liberi professionisti siano messi<br />

nelle condizioni di esercitare al<br />

meglio la propria attività, nell’<strong>in</strong>teresse<br />

loro ma anche della collettività.<br />

Diciamo che, anche nella nostra<br />

realtà s<strong>in</strong>dacale, ci scontriamo con<br />

la mancanza di associativismo<br />

propria della nostra categoria; il<br />

‘fas<strong>in</strong> di besoi’ riguarda anche la<br />

categoria nel suo complesso che,<br />

come testimoniato dall’assenza di<br />

scioperi o azioni eclatanti, pensa<br />

più all’operatività quotidiana,<br />

piuttosto che ad adoperarsi per la<br />

tutela degli <strong>in</strong>teressi di categoria.<br />

Per questo il Congresso nazionale<br />

che si è svolto a Tavagnacco a<br />

giugno è stato una tappa importante<br />

e un’utile occasione d’<strong>in</strong>contro<br />

per sensibilizzare sia i professionisti,<br />

sia il mondo politico e sociale su<br />

una situazione che per molti versi<br />

non è più sostenibile.<br />

ilFRIULI BUSINESS 23


Sistemi produttivi<br />

Crediamo che questo, comunque,<br />

sia il modus operandi che ci<br />

caratterizza e deve cont<strong>in</strong>uare a<br />

caratterizzarci: è la strada del dialogo<br />

e del confronto, con proposte<br />

concrete che possano essere condivise<br />

anche dalle nostre controparti.<br />

A tal f<strong>in</strong>e, ci stiamo muovendo su<br />

vari fronti. <strong>Il</strong> primo punto, più a<br />

carattere <strong>in</strong>terno, è quello di sensibilizzare<br />

e formare i professionisti<br />

sul piano amm<strong>in</strong>istrativo e gestionale,<br />

<strong>in</strong> maniera che siano <strong>in</strong> grado,<br />

come detto anche <strong>in</strong> precedenza, di<br />

affrontare il mercato odierno.<br />

All’esterno vogliamo attivare una<br />

più stretta collaborazione con le<br />

istituzioni, <strong>in</strong> primis regionali, <strong>in</strong><br />

maniera da rendere più efficace<br />

e agevole la buona riuscita <strong>in</strong><br />

tempi brevi delle opere pubbliche<br />

e private. Infatti, si sono ormai<br />

accumulate e sovrapposte norme<br />

e procedure non sempre agevoli<br />

né per noi professionisti né per i<br />

committenti.<br />

Le amm<strong>in</strong>istrazioni, per esempio,<br />

sono <strong>in</strong> difficoltà nel gestire<br />

i lavori pubblici perché, oltre<br />

a non avere strutture tecniche<br />

Le stesse amm<strong>in</strong>istrazioni sono <strong>in</strong> difficoltà<br />

nel gestire i lavori pubblici perché, oltre a<br />

non avere strutture tecniche adeguatamente<br />

formate, non c’è chiarezza nell’applicazione<br />

delle norme statali e regionali e non vi è un<br />

ente centrale che possa dare chiarimenti<br />

adeguatamente formate, non c’è<br />

chiarezza nell’applicazione delle<br />

norme statali e regionali e non vi<br />

è un ente centrale che possa dare<br />

chiarimenti; ci sarebbe qu<strong>in</strong>di la<br />

necessità di potenziare un ente<br />

come l’Osservatorio regionale sui<br />

lavori pubblici, istituito ma poi<br />

di fatto abbandonato, che possa<br />

fare da collettore delle richieste<br />

e da coord<strong>in</strong>atore delle attività<br />

pratiche; naturalmente anche con<br />

il supporto di tavoli di lavoro <strong>in</strong> cui<br />

co<strong>in</strong>volgere le parti <strong>in</strong> causa, per le<br />

quali il nostro s<strong>in</strong>dacato ha dato la<br />

propria disponibilità<br />

Si sta, poi, verificando un appesantimento<br />

delle procedure<br />

burocratiche per la realizzazione<br />

delle opere che si traducono <strong>in</strong><br />

aumento di tempi e costi: si pensi<br />

per esempio che il Comune di<br />

Ud<strong>in</strong>e, appoggiandosi all’Agenzia<br />

Prov<strong>in</strong>ciale per l’Energia, obbliga<br />

alla verifica dei parametri energetici<br />

secondo un protocollo, diverso<br />

tra l’altro da quello regionale, che<br />

richiede l’acquisto di uno specifico<br />

software privato; oppure l’entrata <strong>in</strong><br />

vigore, <strong>in</strong> assenza del regolamento<br />

attuativo, delle nuove norme <strong>in</strong><br />

materia di verifica antisismica che<br />

prevede la verifica obbligatoria da<br />

parte di una commissione regionale,<br />

ampliata, di tutte le opere,<br />

anche le semplici tettoie, <strong>in</strong> zona<br />

ad alta sismicità; la conseguenza<br />

sono tempi di attesa di 50 giorni,<br />

con obbligo di sondaggi geologici<br />

approfonditi e costosi.<br />

In tutto questo la posizione del<br />

nostro s<strong>in</strong>dacato è sostanzialmente<br />

favorevole a un’attività di controllo e<br />

coord<strong>in</strong>amento sui progetti da parte<br />

di agenzie ed enti sovraord<strong>in</strong>ati;<br />

l’importante è, però, che si vada verso<br />

procedure standardizzate e regole<br />

chiare, adeguatamente semplificate<br />

per i casi più semplici e severe per i<br />

casi più complessi, che consentano<br />

la realizzazione <strong>in</strong> sicurezza delle<br />

opere <strong>in</strong> tempi certi e coerenti con<br />

le necessità della committenza.<br />

Un ultimo punto di attività è la<br />

24 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


L’Università oggi<br />

‘sforna’ molti più<br />

laureati rispetto al<br />

passato; fra questi<br />

lo sbocco alla libera<br />

professione è spesso<br />

un percorso obbligato<br />

non sapendo<br />

cos’altro fare<br />

24 settembre 2010<br />

sensibilizzare dell’op<strong>in</strong>ione pubblica<br />

sui problemi, come quelli appena<br />

esposti, relativi all’ambiente e al<br />

costruito e alla realizzazione delle<br />

opere, <strong>in</strong> maniera da formare una<br />

sensibilità diffusa e una maggiore<br />

consapevolezza della società civile”.<br />

- Come è possibile gestire un<br />

eventuale eccesso di offerta dei<br />

giovani <strong>in</strong>gegneri e architetti?<br />

“Sicuramente l’Università oggi<br />

‘sforna’ molti più laureati rispetto<br />

al passato; fra questi lo sbocco<br />

alla libera professione è spesso un<br />

percorso obbligato non sapendo<br />

cos’altro fare: aprire una partita<br />

Iva, del resto, non è così difficile;<br />

altra cosa è poi affrontare la professione<br />

<strong>in</strong> se.<br />

In realtà, gli sbocchi ci sono:<br />

<strong>in</strong>nanzitutto servirebbe che vi sia<br />

un’azione delle Università, di concerto<br />

con gli Ord<strong>in</strong>i, che <strong>in</strong>form<strong>in</strong>o<br />

i giovani sulle possibilità di lavoro<br />

che offre la società. Infatti, vic<strong>in</strong>o<br />

alla libera professione ci sono impieghi<br />

nell’<strong>in</strong>dustria, nelle imprese<br />

di costruzioni, nelle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

pubbliche; il differenziarsi<br />

dei campi di applicazione e specializzazione,<br />

poi, sicuramente<br />

avvantaggia la differenziazione<br />

delle attività e, qu<strong>in</strong>di, l’impiego.<br />

Per quanto riguarda specificatamente<br />

la libera professione,<br />

l’associativismo e il patto <strong>in</strong>tergenerazionale<br />

di cui ho parlato<br />

aiutano ad assorbire un numero<br />

maggiore di laureati. Strutture<br />

organizzate, fra l’altro, richiedono<br />

figure meno tradizionali, come<br />

manager o uffici commerciali,<br />

che possono, anzi devono, essere<br />

comunque ricoperte da tecnici.<br />

L’importante è che i giovani, cioè i<br />

neolaureati, abbiano a disposizione<br />

adeguati sistemi <strong>in</strong>formativi che li<br />

aiut<strong>in</strong>o a capire e ad affrontare i<br />

problemi delle varie professioni,<br />

<strong>in</strong> maniera da potersi <strong>in</strong>dirizzare<br />

verso quegli ambiti più consoni<br />

alle capacità <strong>in</strong>dividuali e <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea<br />

con le richieste di mercato. Oltre a<br />

trovare strutture pronte a riceverli”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 25


26 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Sistemi produttivi<br />

Da caserma<br />

a fabbrica<br />

Le potenzialità di sviluppo dell’area<br />

di 70mila metri quadrati dell’ex<br />

caserma di Chiusaforte, ceduta<br />

gratuitamente al Comune nel 2001 dallo<br />

Stato, sono state approfondite nel corso<br />

della visita che il presidente di Conf<strong>in</strong>dustria<br />

Ud<strong>in</strong>e Adriano Luci, assieme al<br />

s<strong>in</strong>daco del comune del Canal del Ferro,<br />

Luigi Marcon.<br />

“Abbiamo richiesto questo <strong>in</strong>contro al<br />

presidente Luci – spiega il primo cittad<strong>in</strong>o<br />

– dopo aver letto le polemiche seguite<br />

all’<strong>in</strong>augurazione dello stabilimento della<br />

Refrion <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia. <strong>Il</strong> messaggio che <strong>in</strong>tendiamo<br />

trasmettere al mondo produttivo<br />

è che anche qui a Chiusaforte possiamo<br />

essere attrattivi. Nell’area dell’ex<br />

caserma ultimeremo entro l’autunno un<br />

nuovo capannone che non aspetta altro<br />

che nuove imprese da <strong>in</strong>sediare. Siamo<br />

disponibili a concordare <strong>in</strong>centivi e facilitazioni,<br />

pur di creare posti di lavoro<br />

sul territorio. Significherebbe risolvere il<br />

problema presente della disoccupazione,<br />

<strong>in</strong> particolare quella femm<strong>in</strong>ile, e dare<br />

prospettive di futuro ai giovani”.<br />

“Nel suo complesso, l’area – ha osservato,<br />

dal canto suo, Luci – è <strong>in</strong>teressante<br />

ma, proprio per la sua estensione e<br />

l’ubicazione baricentrica di Chiusaforte,<br />

sarebbe appropriato un progetto di filiera<br />

duraturo nel tempo e che venga esteso<br />

AppuntAmento Al SicAm di pordenone<br />

a ottobre La seconda edizione deLLa convention<br />

Futsu disegna il futuro dell’arredo<br />

<strong>Il</strong> Consorzio Universitario di Pordenone ha<br />

annunciato la seconda edizione di “Futsu”,<br />

convention dedicata all’aggiornamento globale<br />

per le <strong>in</strong>dustrie dell’arredo e del design,<br />

che si terrà venerdì 22 ottobre nella fiera di<br />

Pordenone, <strong>in</strong> occasione del Sicam, il Salone<br />

<strong>in</strong>ternazionale componenti e accessori per il<br />

mobile.<br />

Futsu, acronimo per “furniture trends update”,<br />

è nato l’anno scorso con l’obiettivo di riunire<br />

studiosi, imprenditori e <strong>in</strong>novatori esperti del<br />

settore, con le proprie best practice, al f<strong>in</strong>e<br />

di condividerle per approfondire quali siano<br />

24 settembre 2010<br />

anche alle amm<strong>in</strong>istrazioni comunali<br />

conterm<strong>in</strong>i. <strong>Il</strong> percorso va studiato attentamente<br />

attraverso uno studio sulle<br />

potenzialità dell’area per <strong>in</strong>dividuare le<br />

attività di filiera che potrebbero essere<br />

qui localizzate. In questa logica di filiera<br />

sarà <strong>in</strong>teressante valutare anche il<br />

co<strong>in</strong>volgimento di piccole imprese che<br />

possono trovare utilità al progetto”.<br />

<strong>Il</strong> presidente di Conf<strong>in</strong>dustria ha<br />

Conf<strong>in</strong>dustria ud<strong>in</strong>e<br />

Le ipotesi per iL riutiLizzo<br />

a scopo economico con<br />

un progetto di fiLiera<br />

deLL’ampia struttura dismessa<br />

daLL’esercito a chiusaforte<br />

“Per dare un<br />

futuro alla<br />

zona servirà il<br />

co<strong>in</strong>volgimento<br />

dell’Università<br />

e del sistema<br />

artigianale”<br />

i trend <strong>in</strong> atto <strong>in</strong> un comparto fondamentale<br />

per l’economia italiana.<br />

L’edizione 2010 prevede 4 sessioni di lavoro<br />

che approfondiranno temi di ecodesign e<br />

sostenibilità, la C<strong>in</strong>a come nuovo mercato per<br />

l’export, lean manufactor<strong>in</strong>g come filosofia<br />

<strong>in</strong>dustriale che mira a m<strong>in</strong>imizzare gli sprechi<br />

f<strong>in</strong>o ad annullarli e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, co-market<strong>in</strong>g e cobrand<strong>in</strong>g<br />

come <strong>in</strong>vestimenti congiunti di più<br />

aziende per una migliore visibilità di tutti gli<br />

attori. Le sessioni saranno caratterizzate da un<br />

format che, nella precedente edizione, ha fatto<br />

la differenza <strong>in</strong> materia di ritmo, vedendo av-<br />

L’<strong>in</strong>contro tra<br />

il presidente Luci<br />

e il s<strong>in</strong>daco Marcon<br />

confermato la disponibilità a verificare<br />

la fattibilità di un percorso cercando il<br />

co<strong>in</strong>volgimento dell’Università di Ud<strong>in</strong>e<br />

e del sistema artigianale.<br />

Nell’area, <strong>in</strong>oltre, sarà a brevissimo<br />

attivata una centrale a bio-masse da<br />

400 chilowattora, che diventeranno 800<br />

a pieno regime, per riscaldare <strong>in</strong>tanto<br />

il vic<strong>in</strong>o plesso scolastico e, <strong>in</strong> futuro,<br />

anche il municipio.<br />

vicendarsi 20 <strong>in</strong>terventi di 20 m<strong>in</strong>uti ciascuno<br />

da parte dei maggiori esponenti del settore.<br />

Confermate le presenze sul palco di nomi<br />

illustri come Massimo Bortolot per Alessi, Roberto<br />

Moroso, J<strong>in</strong> Tao console c<strong>in</strong>ese a Milano<br />

con delega al commercio, oltre a moltissimi<br />

esperti aziendali, accademici, imprenditori<br />

e manager. Padr<strong>in</strong>o d’eccezione sarà Martì<br />

Guixé, celebre ecodesigner, che espone le sue<br />

opere <strong>in</strong> alcuni fra i più importanti musei del<br />

mondo, tra cui il MoMA di New York, il MuDac<br />

di Losanna, il Macba di Barcellona e il Centre<br />

Pompidou di Parigi.<br />

ilFRIULI BUSINESS 27


28 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Sistemi produttivi<br />

<strong>Il</strong> lavoro f<strong>in</strong>isce<br />

<strong>in</strong> museo<br />

Con l’obiettivo di favorire<br />

l’<strong>in</strong>serimento lavorativo,<br />

anche se a tempo determ<strong>in</strong>ato,<br />

di persone disoccupate prive<br />

di ammortizzatori sociali, la giunta<br />

prov<strong>in</strong>ciale di Ud<strong>in</strong>e ha dato il via<br />

libera a due progetti per lavoratori<br />

di pubblica utilità, che prevedono<br />

l’<strong>in</strong>serimento di 12 persone. I progetti<br />

possono contare su una spesa<br />

pari a oltre 136mila euro ciascuno<br />

che sarà f<strong>in</strong>anziata all’80% dalla<br />

Regione e per il restante 20% dalla<br />

Prov<strong>in</strong>cia.<br />

“Grazie a questo strumento messo<br />

a disposizione dalla Regione<br />

– commenta l’assessore al Lavoro<br />

Daniele Macorig – saremo <strong>in</strong><br />

grado di dare un aiuto concreto<br />

ai lavoratori più colpiti dalla crisi.<br />

Questo strumento, <strong>in</strong>fatti, mediante<br />

assunzioni a tempo determ<strong>in</strong>ato,<br />

ci permetterà di aiutare, <strong>in</strong> particolare,<br />

i lavoratori disoccupati di<br />

lunga data privi di ammortizzatori<br />

sociali”.<br />

Sono due i progetti approvati<br />

dall’esecutivo: il primo, proposto<br />

dall’Assessorato alla Cultura, punta<br />

al miglioramento della fruizione<br />

dei musei con un <strong>in</strong>cremento<br />

della qualità del servizio all’utenza<br />

attraverso attività straord<strong>in</strong>aria di<br />

apertura al pubblico, custodia e<br />

allestimento mostre. Le persone<br />

che saranno selezionate per questo<br />

progetto svolgeranno la propria<br />

attività nei musei aderenti all’accordo<br />

“Rete museale prov<strong>in</strong>ciale”<br />

delle sei aree geografiche: Valcanale,<br />

Carnia, Coll<strong>in</strong>are, Ud<strong>in</strong>e, Bassa<br />

est, Bassa ovest.<br />

<strong>Il</strong> secondo, promosso dall’Assessorato<br />

al Lavoro, riguarda la<br />

sistemazione e catalogazione degli<br />

archivi documentali giacenti<br />

presso i Centri per l’Impiego.<br />

Tra le attività previste, dunque,<br />

l’elencazione dei documenti e la<br />

loro sistemazione nei cartolari,<br />

nonché la sistemazione logistica<br />

degli stessi. Entrambi i progetti<br />

avranno la durata di 8 mesi e un<br />

impegno settimanale pari a 32 ore.<br />

24 settembre 2010<br />

“L’<strong>in</strong>iziativa è stata<br />

realizzata <strong>in</strong> stretta<br />

collaborazione<br />

con i comuni,<br />

le categorie e le<br />

cooperative che<br />

si occupano della<br />

gestione delle<br />

strutture”<br />

“Come previsto dalla normativa<br />

regionale, i Centri per l’impiego –<br />

ricorda Macorig – hanno già provveduto<br />

nei mesi scorsi a creare le<br />

liste di persone <strong>in</strong>teressate ai lavori<br />

di pubblica utilità. Entro lo scorso<br />

15 luglio, <strong>in</strong>fatti, hanno dato la<br />

propria adesione gli <strong>in</strong>teressati tra i<br />

disoccupati da almeno 18 mesi privi<br />

di ammortizzatori sociali e che<br />

non hanno maturato il diritto alla<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e - Al viA due<br />

progetti per l’<strong>in</strong>serimento di<br />

disoccupAti senzA AmmortizzAtori<br />

sociAli, che consentono Allo<br />

stesso tempo, unA vAlorizzAzione<br />

del pAtrimonio culturAle locAle<br />

pensione, vale a dire per le donne<br />

almeno 35 anni e per gli uom<strong>in</strong>i<br />

almeno 40. <strong>Il</strong> progetto, f<strong>in</strong>anziato<br />

con fondi europei, co<strong>in</strong>volge <strong>in</strong><br />

tutta la prov<strong>in</strong>cia oltre 500 persone<br />

<strong>in</strong> difficoltà occupazionale.<br />

Attualmente – prosegue Macorig<br />

– siamo alla fase conclusiva<br />

dell’iter fissato dalla Regione, e<br />

cioè alla presentazione dei progetti<br />

<strong>in</strong> cui poter impiegare le persone<br />

iscritte nelle liste”.<br />

I dest<strong>in</strong>atari dei lavori di pubblica<br />

utilità hanno avuto modo di iscriversi<br />

a una o più delle c<strong>in</strong>que liste<br />

che identificano le aree di lavoro:<br />

valorizzazione del patrimonio<br />

pubblico urbano e rurale, compresa<br />

la manutenzione; valorizzazione<br />

di beni culturali e artistici anche<br />

mediante la salvaguardia, promozione,<br />

allestimento e custodia<br />

di mostre, nonché riord<strong>in</strong>o o<br />

recupero e valorizzazione di testi<br />

o documenti di <strong>in</strong>teresse storico<br />

e culturale; riord<strong>in</strong>o di archivi<br />

e recupero di lavori arretrati di<br />

tipo tecnico o amm<strong>in</strong>istrativo;<br />

servizi di custodia e vigilanza<br />

per migliorare la fruibilità degli<br />

impianti e attrezzature sportive,<br />

centri sociali, educativi o culturali;<br />

servizi ausiliari di tipo sociale a<br />

carattere temporaneo. Nel corso<br />

del mese di agosto, l’assessore<br />

Macorig ha organizzato una serie<br />

di <strong>in</strong>contri con i rappresentanti<br />

delle associazioni, delle categorie<br />

e delle cooperative il cui compito<br />

sarà quello di seguire direttamente<br />

i lavoratori all’<strong>in</strong>terno degli enti<br />

pubblici che richiederanno l’utilizzo<br />

di tale strumento. Proprio per<br />

favorire e agevolare l’operatività<br />

nelle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche<br />

di queste figure alla presenza dei<br />

s<strong>in</strong>daci della prov<strong>in</strong>cia agli <strong>in</strong>izi<br />

di settembre ha avuto luogo un<br />

<strong>in</strong>contro di approfondimento alla<br />

quale hanno preso parte anche il<br />

direttore regionale del Servizio<br />

Lavoro Ruggero Cortell<strong>in</strong>o e la<br />

responsabile regionale dei progetti<br />

Alessandra Miani.<br />

ilFRIULI BUSINESS 29


I ndustria<br />

Piegare tubi<br />

è un’arte<br />

Ralc ItalIa - L’azienda di san GiorGio di noGaro è<br />

Leader <strong>in</strong>ternazionaLe neLL’automazione <strong>in</strong>dustriaLe<br />

Gli strumenti di lavoro sono fondamentali<br />

per il successo di qualsiasi professione,<br />

come anche di qualsiasi <strong>in</strong>iziativa <strong>in</strong>dustriale:<br />

la Ralc Italia idea, progetta e realizza<br />

macch<strong>in</strong>ari e l<strong>in</strong>ee produttive, la cui affidabilità<br />

ed efficienza, qu<strong>in</strong>di, determ<strong>in</strong>ano spesso il<br />

successo di un’azienda. La capacità ‘sartoriale’<br />

di soddisfare le esigenze personalizzate del<br />

cliente, hanno determ<strong>in</strong>ato il successo, anche<br />

<strong>in</strong>ternazionale, dell’azienda di San Giorgio di<br />

Nogaro, che dal 1990 opera appunto nel settore<br />

delle automazioni <strong>in</strong>dustriali. Certificata con il<br />

sistema di qualità Iso 9001 già nel 1998 e dal 2002<br />

con la Vision 2000, l’azienda è <strong>in</strong>oltre accreditata<br />

dal 2007 come Laboratorio di Ricerca dal Miur.<br />

“Da sempre il nostro obiettivo – spiega Andrea<br />

Lazzar<strong>in</strong>i, presidente del Cda e alla guida<br />

dell’azienda assieme al fratello Fabio – è trovare<br />

soluzioni che garantiscano il funzionamento<br />

tecnico <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con le aspettative della committenza,<br />

nel rispetto dei parametri di convenienza<br />

economica imposti. Non dimentichiamo mai,<br />

cioè, che i nostri clienti sono, a loro volta, imprese<br />

per le quali l’equilibrio economico delle soluzioni<br />

adottate rappresenta un obiettivo irr<strong>in</strong>unciabile”.<br />

Anni di esperienza e un costante impegno<br />

nella ricerca di applicazioni <strong>in</strong>novative hanno<br />

permesso all’azienda friulana di sviluppare<br />

prodotti d’avanguardia per la lavorazione del<br />

tubo, realizzando punzonatrici per <strong>in</strong>terni, l<strong>in</strong>ee<br />

1990<br />

Anno di<br />

fondazione<br />

27<br />

Numero di<br />

dipendenti<br />

di taglio a 1-2-3 piste, foratrici per asportazione<br />

del truciolo, transfer per la realizzazione delle<br />

serpent<strong>in</strong>e, curvatubi, centri di lavoro e altre<br />

specifiche applicazioni. In particolare, sono<br />

state progettate e costruite l<strong>in</strong>ee speciali per la<br />

lavorazione di tubi dest<strong>in</strong>ati alla produzione di<br />

radiatori di calore, pannelli solari, letti prendisole,<br />

tubi deformati e curvati per la climatizzazione<br />

nel settore automotive. Si tratta di l<strong>in</strong>ee completamente<br />

automatiche e dotate dei più avanzati<br />

sistemi di gestione anche da remoto.<br />

Per quanto riguarda il settore solare, <strong>in</strong>oltre,<br />

Ralc ha progettato isole complete per la<br />

realizzazione dei pannelli solari sia di tipo<br />

Arpa, sia Serpent<strong>in</strong>a, utilizzando macch<strong>in</strong>e<br />

Le più moderne sale conferenze ed eventi<br />

di tutta la zona Alpe Adria<br />

...you get more! È la filosofia di casa: qui troverete quel<br />

certo “non so che“ che vi farà sentire cont<strong>in</strong>uamente coccolati.<br />

<strong>Il</strong> romanticismo <strong>in</strong>contra la modernità: ciò che caratterizza il più<br />

grande centro congressi di tutta la Carizia è un’architettura moderna,<br />

un’atmosfera metropolitana ed il romanticismo di una città sul<br />

fiume. L’albergo ed il centro congressi sono direttamente collegati e<br />

si presentano <strong>in</strong> una struttura compatta come solitamente avviene<br />

solo nelle più grandi metropoli.<br />

<strong>Il</strong> moderno e metropolitano centro congressuale sul fiume Drava si<br />

contrappone alla tradizione del centro storico. L’arredamento multimediale<br />

delle sale conferenze e di tutto il complesso alberghiero<br />

soddisfa ogni esigenza degli eventi più moderni.<br />

Congressi o riunioni, consigli di amm<strong>in</strong>istrazione, esclusive presentazioni<br />

prodotto, <strong>in</strong>centive, matrimoni o spensierate riunioni di famiglia:<br />

noi siamo <strong>in</strong> grado di gestire il vostro evento soddisfacendo le<br />

vostre più elevate aspettative e permettendo ai vostri ospiti di vivere<br />

un’esperienza <strong>in</strong>dimenticabile.<br />

Organizziamo con piacere la vostra cena aziendale di Natale secondo<br />

i vostri desideri, facendo sì che voi e i vostri collaboratori non la<br />

Europaplatz 1-2<br />

A-9500 Villach<br />

office@ccv.at<br />

www.ccv.at<br />

<strong>in</strong>fo e presentazioni<br />

www.holiday<strong>in</strong>n-villach.com<br />

dimentichiate facilmente. L’Hotel Holiday Inn & il Centro Congressi<br />

di Villach vi offrono la possibilità di esprimere i più sentiti r<strong>in</strong>graziamenti<br />

ai vostri collaboratori <strong>in</strong> un ambiente pieno di stile e di<br />

coccolarli e viziarli.<br />

Eventi all‘Holiday Inn di Villach<br />

Le sale conferenze direttamente all’<strong>in</strong>terno dell‘Holiday Inn di Villach<br />

sono accoglienti e lum<strong>in</strong>ose e godono di una bella vista sulla Drava.<br />

Gli spazi, per un totale di 290 m², sono comodamente suddivisi <strong>in</strong> tre<br />

sale conferenze e possono essere utilizzati anche come spazio unico,<br />

fungendo così da cornice ideale per eventi f<strong>in</strong>o a 200 persone.<br />

Riunioni nel Centro Congressi di Villach<br />

Una generosa offerta di spazi con le più moderne tecnologie ed un<br />

ambiente assolutamente accogliente caratterizzano il Centro Congressi<br />

di Villach. Una squadra preparata è a disposizione per assistere<br />

i vostri ospiti e i partecipanti alle riunioni.<br />

- Le nove sale del Centro Congressi possono ospitare f<strong>in</strong>o a 2.000<br />

persone<br />

- 2.000 m² di foyer illum<strong>in</strong>ati su tre livelli<br />

- L’architettura aperta rende possibile un concetto di spazio flessibile<br />

30 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


I titolari dell’azienda Fabio e Andrea Lazzar<strong>in</strong>i<br />

<strong>in</strong>teramente progettate e costruite <strong>in</strong> azienda.<br />

“Tramite queste isole – aggiunge Lazzar<strong>in</strong>i – è<br />

possibile, partendo anche da coil, effettuare il<br />

taglio del tubo nella misura desiderata, eseguire<br />

punzonature dall’<strong>in</strong>terno su uno o due assi con<br />

un sistema da noi brevettato, curvare il tubo su<br />

più piani, eseguire rastremature, deformazioni<br />

e bombature su una o su entrambe le estremità”.<br />

Tutti i passaggi all’<strong>in</strong>terno delle isole sono<br />

completamente automatizzati e grazie alla<br />

partnership con produttori di livello mondiale<br />

nel campo della saldatura a <strong>in</strong>duzione, laser e a<br />

ultrasuoni, la Ralc può fornire l<strong>in</strong>ee complete di<br />

stazioni di saldatura al f<strong>in</strong>e di offrire al cliente<br />

soluzioni complete chiavi <strong>in</strong> mano.<br />

24 settembre 2010<br />

Sbarco <strong>in</strong> c<strong>in</strong>a<br />

Oltre alla Ziac, altra sede prOduttiva a carl<strong>in</strong>O<br />

Dall’idea alla sua realizzazione<br />

La Ralc Italia opera dal 1990 nel campo della<br />

progettazione, realizzazione e montaggio di<br />

macch<strong>in</strong>e <strong>in</strong>dustriali automatiche a elevato<br />

contenuto tecnologico. L’azienda dispone di<br />

uno stabilimento di 7.500 metri quadrati nella<br />

zona <strong>in</strong>dustriale Aussa Corno e di un nuovo sito<br />

produttivo di 2.500 metri<br />

quadrati a Carl<strong>in</strong>o. Si avvale<br />

di impianti, attrezzature,<br />

tecnici specializzati<br />

che la rendono <strong>in</strong> grado<br />

di produrre le macch<strong>in</strong>e<br />

che progetta <strong>in</strong>teramente,<br />

grazie a un affiatato<br />

team di progettisti. In<br />

questi anni l’azienda ha<br />

maturato significative<br />

esperienze e competenze<br />

nel campo della progettazione,<br />

realizzazione e montaggio di macch<strong>in</strong>e<br />

<strong>in</strong>dustriali automatiche.<br />

In particolare si è perfezionata nella lavorazione<br />

del tubo realizzando punzonatrici per <strong>in</strong>terni,<br />

l<strong>in</strong>ee di taglio a 1-2-3 piste, foratrici per asportazione<br />

del truciolo, transfer per la realizzazione<br />

delle serpent<strong>in</strong>e, curvatubi, centri di lavoro e<br />

altre soluzioni a specifiche applicazioni. Sono<br />

state progettate e costruite l<strong>in</strong>ee speciali per la<br />

lavorazione di tubi dest<strong>in</strong>ati alla produzione di<br />

radiatori di calore, pannelli solari, letti prendisole,<br />

tubi deformati e curvati per climatizzazione e<br />

per il settore automobilistico.<br />

La C<strong>in</strong>a è una nuova opportunità per Ralc Italia:<br />

una l<strong>in</strong>ea speciale per<br />

produrre tubi corrugati,<br />

partendo da bob<strong>in</strong>a, è stata<br />

appena lanciata <strong>in</strong>fatti sul<br />

quel mercato. Questi tubi<br />

saranno montati su tutti i<br />

futuri motori diesel Euro<br />

5 per ridurre al m<strong>in</strong>imo<br />

le emissioni <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti <strong>in</strong><br />

atmosfera.<br />

L’ultima novità presentata è<br />

la curvatubi “Planet 18” dotata<br />

di sistema anti svirgolo.<br />

Progettata per la curvatura di tubi <strong>in</strong> rame, allum<strong>in</strong>io<br />

e acciaio <strong>in</strong>ossidabile sui tre assi e dotata<br />

del sistema anti rotazione, garantisce una maggiore<br />

precisione assiale nell’avanzamento del<br />

tubo. Questa nuova versione di una macch<strong>in</strong>a<br />

collaudata per il settore della climatizzazionerefrigerazione<br />

e automotive porta avanti la costante<br />

ricerca di soluzioni <strong>in</strong>novative della Ralc.<br />

ilFRIULI BUSINESS 31


I ndustria<br />

Lamiera<br />

creativa<br />

2003<br />

Anno di fondazione<br />

1,7<br />

milioni di euro di fatturato<br />

La Dapi Srl è un’azienda metalmeccanica che<br />

opera nel settore della carpenteria leggera.<br />

La cont<strong>in</strong>ua ricerca e sviluppo di nuovi<br />

processi tecnologici per il taglio, per la piega e<br />

per l’assemblaggio di prodotti <strong>in</strong> metallo hanno<br />

consentito all’azienda di diventare un punto di<br />

riferimento per i propri clienti. Grazie al knowhow<br />

nel settore <strong>in</strong>gegneristico, la Dapi è <strong>in</strong> grado,<br />

<strong>in</strong>fatti, di trovare le soluzioni più idonee per la<br />

semplificazione della produzione. Parliamo di<br />

macch<strong>in</strong>e di nuova generazione come impianti<br />

di taglio laser <strong>in</strong> fibra, di piegatura, di saldatura<br />

a tig e a filo, di puntatura elettrica e di filettatura,<br />

di calandratura e di fissaggio delle lamiere con<br />

rivetti auto perforanti, realizzati sotto la guida<br />

dello staff tecnico <strong>in</strong> maniera da garantire la<br />

massima qualità alle richieste del cliente.<br />

<strong>Il</strong> forte cambiamento degli assetti economici<br />

che regolano il mercato mondiale ha determ<strong>in</strong>ato,<br />

anche per la Dapi, un calo dei volumi di<br />

produzione. Per adeguarsi al cambiamento<br />

è stato necessario prima riall<strong>in</strong>eare l’azienda<br />

sui nuovi livelli produttivi e, poi, aprire nuove<br />

SceltI dal MInIStero dell’InnovazIone<br />

ricerca suLLe tecniche per iL tagLio muLtipLo<br />

Protagonisti all’Expo di Shanghai<br />

27<br />

Numero di dipendenti<br />

l<strong>in</strong>ee di sviluppo. In tale contesto vanno <strong>in</strong>tesi<br />

gli sforzi e gli <strong>in</strong>vestimenti fatti per la nuova<br />

sede produttiva di Faedis, per i macch<strong>in</strong>ari e<br />

le attrezzature delle sue nuove l<strong>in</strong>ee di produzione<br />

e le aperture commerciali verso i mercati<br />

<strong>in</strong>ternazionali.<br />

Le nuove l<strong>in</strong>ee di produzione consentono,<br />

<strong>in</strong>fatti, di aumentare le prestazioni e l’efficienza e<br />

di ridurre i consumi di energia elettrica e i costi<br />

di gestione, che per le macch<strong>in</strong>e di taglio laser<br />

sono tradizionalmente elevati. I recenti e importanti<br />

sviluppi tecnologici delle sorgenti laser<br />

hanno aumentato le prestazioni degli impianti<br />

e, <strong>in</strong> particolare, le sorgenti laser <strong>in</strong> fibra hanno<br />

ridotto drasticamente i costi orari di esercizio<br />

tipici dei sistemi laser con sorgente <strong>in</strong> CO2.<br />

“<strong>Il</strong> problema da affrontare – spiega Dario<br />

Van<strong>in</strong>, uno dei titolari - è la conversione delle<br />

proprie capacità e potenzialità alle esigenze di<br />

un mercato più ampio, ma molto più competitivo.<br />

Riuscire a <strong>in</strong>dividuare quali saranno le<br />

nuove vie dello sviluppo economico è la sfida<br />

che ci attende. La creatività, ossia la capacità<br />

La Dapi è nata nel 2003 per <strong>in</strong>iziativa di Dario Van<strong>in</strong> e<br />

dei fratelli Pietro e Giovanni Della Mea. Attualmente<br />

l’azienda occupa 27 persone e il fatturato nel 2009 è stato di 1,7<br />

milioni di euro. Dario Van<strong>in</strong> è amm<strong>in</strong>istratore unico, Pietro Della<br />

Mea direttore tecnico e Michele Van<strong>in</strong> coord<strong>in</strong>atore delle<br />

attività produttive. Nel 2004 è stata aperta la sede produttiva<br />

a Campoformido, mentre proprio quest’anno è stata trasferita<br />

a Faedis. La lavorazione di lamiere conto terzi è l’attività pr<strong>in</strong>cipale<br />

dell’azienda, correlata dal supporto <strong>in</strong>gegneristico sulle<br />

tecnologie di processo più adatte alla migliore realizzazione dei<br />

prodotti richiesti dal cliente. In particolare, le attività di ricerca<br />

attualmente <strong>in</strong> corso sono f<strong>in</strong>alizzate per quanto riguarda il<br />

processo sulle tecniche e metodologie per il taglio multiplo delle<br />

lamiere e, per quanto concerne il prodotto, sulla <strong>in</strong>gegnerizzazione<br />

e prototipizzazione di “Fido” acronimo di “for ideal dog<br />

owners”. Con questo prodotto la Dapi è stata selezionata dal<br />

M<strong>in</strong>istero italiano dell’Innovazione per rappresentare l’<strong>in</strong>gegno<br />

del nostro Paese all’Expo universale 2010 <strong>in</strong> corso a Shanghai.<br />

Dapi - L’azienda di Faedis, speciaLizzata<br />

neLLa carpenteria Leggera, grazie<br />

aL know-how <strong>in</strong>gegneristico sta<br />

sviLuppando nuove L<strong>in</strong>ee di prodotto<br />

per aFFrontare i cambiamenti<br />

<strong>in</strong> corso neL mercato gLobaLe<br />

SISteMa brevettato<br />

di r<strong>in</strong>novarsi, è un mezzo per uscire da questa<br />

profonda crisi che non è settoriale, né locale o<br />

nazionale, ma dei Paesi che nel secolo scorso<br />

hanno avuto il più forte sviluppo economico.<br />

Un mercato globalizzato - aggiunge Van<strong>in</strong><br />

- impone sia i suoi valori, sia le sue esigenze.<br />

F<strong>in</strong>o a quando la forbice del benessere sarà<br />

fortemente divaricata, la globalizzazione determ<strong>in</strong>erà<br />

una rapida e forte decadenza della<br />

ricchezza prodotta nei Paesi più ricchi. Quando<br />

si sarà richiusa, <strong>in</strong> ascesa troveremo i Paesi oggi<br />

emergenti. Ecco, qu<strong>in</strong>di, l’importanza di sapersi<br />

rapidamente adeguare ridef<strong>in</strong>endo l’importanza<br />

delle cose per concentrarsi su quelle che oggi<br />

sono importanti per i Paesi <strong>in</strong> forte sviluppo <strong>in</strong><br />

questo mercato globalizzato. La chiave della sopravvivenza<br />

della nostra potenzialità economica<br />

sta <strong>in</strong> questo sforzo di ridef<strong>in</strong>izione delle priorità<br />

su cui concentrare gli sforzi per mantenere il<br />

benessere che il secolo passato ci ha lasciato.<br />

Solo il riall<strong>in</strong>eamento sulle priorità del mondo<br />

globalizzato – conclude Van<strong>in</strong> - ci consentirà di<br />

esistere, su basi diverse, ma di esistere”.<br />

bastone tecnoLogico per i padroni dei cani<br />

Fido aiuta l’ambiente urbano<br />

Fido è un sistema semplice<br />

per raccogliere rapidamente<br />

e senza fatica gli escrementi<br />

del proprio cane lasciati lungo<br />

le strade, i<br />

marciapiedi, i<br />

giard<strong>in</strong>i o <strong>in</strong> altri<br />

luoghi pubblici.<br />

Si tratta di un<br />

semplice bastone<br />

al cui <strong>in</strong>terno<br />

è <strong>in</strong>corporato un<br />

sistema aspirante<br />

e sigillante: quando si è fuori<br />

casa con il proprio cane e questi<br />

deposita degli escrementi,<br />

si avvic<strong>in</strong>a la punta del bastone<br />

che li aspira e li immagazz<strong>in</strong>a<br />

al suo <strong>in</strong>terno. È possibile, poi,<br />

gettare quanto raccolto <strong>in</strong><br />

un apposito raccoglitore dei<br />

rifiuti. Questo nuovo strumento<br />

brevettato dalla<br />

Dapi è utile per le<br />

amm<strong>in</strong>istrazione<br />

pubbliche che si<br />

occupano della<br />

pulizia e dell’igiene<br />

dei luoghi<br />

all’aperto, per gli<br />

accompagnatori<br />

dei cani e per gli animali<br />

stessi, che non annuseranno<br />

più escrementi di altri cani<br />

evitando così la trasmissione di<br />

malattie e <strong>in</strong>fezioni.<br />

32 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 33


I ndustria<br />

Leader <strong>in</strong> ufficio<br />

L<strong>in</strong>ea Fabbrica - L’azienda<br />

di Manzano è iL secondo<br />

produttore <strong>in</strong> itaLia per<br />

questa tipoLogia di sedute,<br />

con una forte presenza<br />

aLL’estero dove reaLizza<br />

iL 90% deL fatturato<br />

Da un’idea imprenditoriale di<br />

Lucio Zamò nel 1978 nasce<br />

L<strong>in</strong>ea Fabbrica, azienda per<br />

la produzione e commercializzazione<br />

di sedie <strong>in</strong> legno per il mercato residenziale,<br />

settore che rimane il nucleo<br />

orig<strong>in</strong>ario aziendale per vent’anni, con<br />

il 90% della produzione riservata alle<br />

sedute <strong>in</strong> legno e il restante 10% rivolto<br />

all’ufficio. Nel 1996 la svolta: le percentuali<br />

si <strong>in</strong>vertono e il settore tra<strong>in</strong>ante<br />

dell’azienda diventa la produzione di<br />

sedie per l’ufficio.<br />

Due i pr<strong>in</strong>cipali mercati di sbocco, da<br />

un lato il contract (alberghi, comunità,<br />

strutture socio-assistenziali), dove<br />

permane l’utilizzo del legno, dall’altro il<br />

settore dell’ufficio professionale con prodotti<br />

venduti a cataloghisti, distributori,<br />

rivenditori e utenza f<strong>in</strong>ale.<br />

Dalla sede di Manzano<br />

L<strong>in</strong>ea Fabbrica,<br />

attraverso una sviluppata<br />

rete commerciale,<br />

ha esteso la propria<br />

rete vendita <strong>in</strong> tutto il<br />

mondo, per un totale<br />

di export pari al 90%<br />

del fatturato. Sono 38<br />

Paesi serviti, <strong>in</strong> primis<br />

Francia e Inghilterra.<br />

La vocazione <strong>in</strong>ternazionale dell’azienda<br />

la sp<strong>in</strong>ge nel 2006 ad acquisire la ditta<br />

francese Polmarg, realtà storica nata nel<br />

1947 nella periferia di Parigi, impegnata<br />

nella produzione di sedie e poltrone per<br />

l’ufficio e la collettività con una rete vendita<br />

dest<strong>in</strong>ata esclusivamente al settore<br />

degli appalti pubblici.<br />

L’unione delle due entità, L<strong>in</strong>ea Fabbrica<br />

e Polmarg, ha permesso di soddisfare<br />

un’ampia fascia di mercato con prodotti<br />

‘tailor made’ consegnati <strong>in</strong> tempi rapidi,<br />

con la garanzia di qualità e comfort.<br />

Oggi il Gruppo L<strong>in</strong>ea Fabbrica è<br />

consolidato sul mercato nazionale e<br />

<strong>in</strong>ternazionale con un fatturato globale<br />

pari a 18 milioni di euro, qu<strong>in</strong>dici dei<br />

1978<br />

Anno di<br />

fondazione<br />

18<br />

Milioni di euro<br />

di fatturato<br />

30<br />

Numero di<br />

dipendenti<br />

NuovI modellI<br />

prestigioso ord<strong>in</strong>e per paLazzo chigi<br />

Debutto a Colonia<br />

Massimiliano<br />

Zamò<br />

L<strong>in</strong>ea Fabbrica sarà presente a ottobre alla fiera Orgatec<br />

di Colonia, durante la quale presenterà due nuove<br />

collezioni di sedute per l’ufficio, Dedalo e Hi-Tech.<br />

Entrambe caratterizzate dalle l<strong>in</strong>ee ergonomiche e dal<br />

massimo comfort, grazie ai materiali <strong>in</strong>novativi e alle<br />

evolute meccaniche s<strong>in</strong>cronizzate. Rappresentano i<br />

due prodotti sui quali l’azienda punta per imporsi su<br />

una fascia di mercato medio-alta dest<strong>in</strong>ata a un’utenza<br />

altamente professionale ed esigente. Una nuova<br />

credenziale è stata già ottenuta di recente: la fornitura<br />

di sedute a Roma all’Ufficio di Presidenza del<br />

Consiglio dei M<strong>in</strong>istri.<br />

quali provenienti da L<strong>in</strong>ea Fabbrica,<br />

che occupa una trent<strong>in</strong>a di dipendenti.<br />

“Siamo i secondi produttori <strong>in</strong> Italia<br />

per il settore ufficio professionale” ricorda<br />

il presidente Lucio Zamò, assieme<br />

ai contitolari Massimiliano Zamò e<br />

Laur<strong>in</strong>o Zuccolo.<br />

In Italia l’azienda dispone di quattro<br />

strutture per una produzione annua di<br />

400mila sedute. Notevoli anche per varietà<br />

delle proposte i due show room di<br />

800 metri quadrati all’<strong>in</strong>terno del nuovo<br />

stabilimento di novemila, <strong>in</strong>augurato a<br />

Manzano nel 2007.<br />

“I progetti futuri – spiega Massimiliano<br />

Zamò – sono tanti e il desiderio di<br />

crescere ha portato l’azienda a muoversi<br />

da una parte per sviluppare nuovi prodotti<br />

personalizzati<br />

e identificativi del<br />

nostro marchio e,<br />

dall’altra, a sviluppare<br />

delle ‘strategie globalizzate’<br />

o meglio di<br />

<strong>in</strong>ternazionalizzazione<br />

responsabile, sia<br />

per quanto riguarda i<br />

processi a monte della<br />

catena del valore,<br />

ovvero acquisti e produzione, sia per<br />

quelli a valle, seguendo l’esempio<br />

francese attraverso cioè la costituzione<br />

di presidi commercialidistributivi<br />

<strong>in</strong> Paesi strategici per<br />

l’azienda.<br />

<strong>Il</strong> mercato negli ultimi<br />

anni ha subito una flessione<br />

importante, ma<br />

la nostra azienda ha<br />

cont<strong>in</strong>uato a credere<br />

nel settore e a <strong>in</strong>vestire –<br />

conclude Zamò -, solamente<br />

così riteniamo sia possibile<br />

affrontare le sfide e<br />

cogliere le opportunità<br />

future di bus<strong>in</strong>ess”.<br />

34 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 setteM bre 2010


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 35


I ndustria<br />

Tutte le forme<br />

della plastica<br />

Prefor - Flessibilità e rapidità<br />

produttiva sono le armi<br />

dell’azienda <strong>in</strong>sediata nella<br />

ziu che <strong>in</strong>tende accrescere<br />

la propria quota di export,<br />

proponendosi anche con una<br />

nuova lavorazione del plexiglas<br />

Prefor è un’ azienda specializzata<br />

da 20 anni nella lavorazione di<br />

materie plastiche quali plexiglas,<br />

policarbonato, Pvc, Abs, Pst, e ha sede<br />

oggi <strong>in</strong> comune di Pavia di Ud<strong>in</strong>e, nella<br />

zona <strong>in</strong>dustriale ud<strong>in</strong>ese. Opera per<br />

l’80% della produzione sul mercato<br />

nazionale, mentre il 20% dei prodotti<br />

sono dest<strong>in</strong>ati ai Paesi del Nord<br />

Europa. L’attuale strategia aziendale<br />

ha come obbiettivo quello di creare<br />

ulteriori sbocchi commerciali e di<br />

mantenere il portfolio clienti maturato<br />

durante gli anni di attività. Lo conferma<br />

anche l’<strong>in</strong>vestimento effettuato per<br />

la costruzione<br />

del nuovo stabilimento,<br />

che<br />

ha consentito<br />

la crescita e il<br />

miglioramento<br />

del compartoproduttivo,<br />

dei<br />

prodotti e dei<br />

servizi offerti.<br />

La Prefor<br />

vanta una vasta<br />

gamma di<br />

articoli <strong>in</strong> list<strong>in</strong>o, ma la vera forza<br />

dell’azienda è l’elasticità produttiva,<br />

grazie alla quale si possono realizzare<br />

elementi su misura, ottenuti su esplicita<br />

richiesta del cliente o ideati <strong>in</strong><br />

collaborazione con l’ufficio ideazione<br />

e progettazione. <strong>Il</strong> cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong>vestimento<br />

tecnologico, ha consentito<br />

all’azienda di sviluppare il comparto<br />

produttivo, dotandolo di macch<strong>in</strong>ari<br />

all’avanguardia come il taglio laser, il<br />

taglio laser a 5 assi, robot a controllo<br />

numerico, forno, piegatrici e <strong>in</strong>collaggio<br />

Uv, per il quale è una delle poche<br />

aziende <strong>in</strong> Italia a essere certificate.<br />

Tutti macch<strong>in</strong>ari che consentono di<br />

ottenere elementi precisi a ottimi<br />

standard qualitativi e funzionali, oltre<br />

a tempi concorrenziali. La Prefor è presente<br />

<strong>in</strong> diversi ambiti settoriali, quali<br />

display, oggettistica-gadget, contenitori,<br />

arredamento-design, promozionale,<br />

<strong>in</strong>dustriale, automobilistico, navale.<br />

Non manca la leva della personalizzazione<br />

dei prodotti, tramite, per<br />

esempio, marcatura e <strong>in</strong>cisione laser<br />

e stampa serigrafica e digitale, l’elaborazione<br />

puntuale del packag<strong>in</strong>g e il<br />

coord<strong>in</strong>amento della logistica e della<br />

spedizione dei prodotti realizzati. Nel<br />

breve periodo la Prefor prevede la<br />

presentazione di una lavorazione particolare<br />

del plexiglas, già presentata <strong>in</strong><br />

anteprima durante la mostra tematica<br />

su questo materiale, che si è tenuta nel<br />

mese di luglio a Palazzo Torriani, sede<br />

di Conf<strong>in</strong>dustria Ud<strong>in</strong>e.<br />

InnovazIone commercIale<br />

1991<br />

Anno di<br />

fondazione<br />

25<br />

Numero di<br />

dipendenti<br />

vent’anni di esperienza nel settore<br />

Nasce l’outlet al pubblico<br />

Prefor nasce a Ud<strong>in</strong>e 20 anni fa e il core bus<strong>in</strong>ess<br />

aziendale si basava prevalentemente sulla lavorazione<br />

del plexiglas. Con il passare del tempo l’azienda ha<br />

fatto cont<strong>in</strong>ui <strong>in</strong>vestimenti tecnologici per migliorare<br />

la qualità dei prodotti e servizi offerti, oltre che per<br />

velocizzare i tempi di consegna. In questo modo, la<br />

Prefor è riuscita ad ampliare la gamma di materie<br />

plastiche lavorate, proponendosi a mercati esteri.<br />

Da realtà imprenditoriale friulana, è riuscita a farsi<br />

conoscere <strong>in</strong> diverse regioni italiane e anche all’estero,<br />

<strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> Austria, Germania e Francia. Tale<br />

processo di penetrazione <strong>in</strong> nuovi mercati europei<br />

rimane un obiettivo fondamentale per la fase di<br />

crescita aziendale. Un altro traguardo, fortemente<br />

voluto dall’azienda, è la creazione di Plexistore, l’outlet<br />

aziendale, che era nato <strong>in</strong> sord<strong>in</strong>a nel 2008 nella<br />

vecchia sede, ma che ora viene presentato al pubblico<br />

sotto una veste completamente nuova. Infatti, lo spazio<br />

dedicato alla vendita dei prodotti è ora più ampio<br />

e la scelta ampliata.<br />

Alla base della nascita dello spaccio diretto, c’è l’idea<br />

di trasformare il proprio magazz<strong>in</strong>o <strong>in</strong> un’ottima opportunità<br />

d’acquisto per una vasta clientela. Plexistore<br />

è, così, il primo outlet della plastica <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia<br />

Giulia e per facilitare la vendita ha anche deciso di<br />

ristrutturare il sito <strong>in</strong>ternet www.plexistore.it, <strong>in</strong> cui<br />

da ottobre sarà disponibile il catalogo prodotti con i<br />

prezzi aggiornati.<br />

36 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 37


I ndustria<br />

Marchio alla<br />

prova d’appello<br />

Asdi sediA - dopo i buoni risultati aggregativi attorno al<br />

progetto del “trono papale”, il distretto rispolvera l’idea<br />

di un marchio collettivo su cui scommettere per il rilancio<br />

Un marchio-ombrello per comunicare i valori<br />

del Distretto della Sedia e sancire l’alleanza<br />

tra imprese. Questa la priorità su cui l’Asdi,<br />

dopo aver raccolto i frutti di un anno di collaborazione<br />

con il Gruppo Dirigenti Fiat (Mgdf) e le aziende<br />

del manzanese, concentrerà risorse e competenze.<br />

“Con un logo e una nuova immag<strong>in</strong>e del prodotto<br />

di un territorio - ha spiegato il Vicepresidente<br />

dell’Mgdf Luigi Maglione - avremo un primo punto<br />

di partenza per uscire dall’empasse; un marchio che<br />

racchiuda i valori comuni, solidi e riconosciuti del<br />

Distretto della Sedia, che dia anche v<strong>in</strong>coli e regole<br />

entro cui lavorare sicuri, con una sapiente gestione<br />

pianificazione della comunicazione”.<br />

“Dopo essere andati nelle aziende ad ascoltare<br />

esigenze e bisogni, perplessità e dubbi sulla opportunità<br />

di aggregarsi - ha detto il presidente dell’Asdi<br />

Giusto Maurig -, ora le idee sono più che chiare:<br />

siamo pronti a partire con progetti concreti, il primo<br />

dei quali è proprio lo studio del marchio, su cui<br />

<strong>in</strong>vestiremo la maggior parte delle energie e risorse<br />

che avremo a disposizione”.<br />

L’idea di un marchio collettivo di distretto non è<br />

StorIa dI un eSempIo dI SucceSSo<br />

dalla progettazione alla realizzazione co<strong>in</strong>volti solo partner locali<br />

Ecco la dimostrazione che si può fare squadra<br />

<strong>Il</strong> Progetto “Trono Papale” ha rappresentato<br />

un’opportunità unica per il Distretto della Sedia.<br />

L’occasione nasce durante una delle numerose<br />

riunioni tra l’Asdi Sedia e l’associazione del Gruppo<br />

Dirigenti Fiat dell’autunno del 2009. <strong>Il</strong> gruppo tor<strong>in</strong>ese,<br />

<strong>in</strong>fatti, riconoscendo l’alto valore qualitativo<br />

rappresentato dalla produzione distrettuale, segnala<br />

al Comitato per la Solenne Ostensione della<br />

S<strong>in</strong>done, il quale offre al Distretto l’occasione di<br />

realizzare la Cattedra Papale che verrà utilizzata da<br />

Benedetto XVI durante la messa del 2 maggio 2010<br />

a Tor<strong>in</strong>o. Dopo questa proposta si <strong>in</strong>tensificano i<br />

contatti diretti con il Comitato, anche attraverso<br />

alcuni viaggi che Asdi compie <strong>in</strong> terra piemontese.<br />

La grande avventura del Trono Papale <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia<br />

nel dicembre del 2009, quando Asdi Sedia pubblica<br />

un bando per la selezione di idee progettuali.<br />

Ad essi vengono ammessi tutti i designer e gli architetti<br />

del territorio friulano, ai quali era richiesto<br />

un progetto orig<strong>in</strong>ale e <strong>in</strong>edito, nel rispetto delle<br />

caratteristiche di un trono.<br />

<strong>Il</strong> materiale scelto è f<strong>in</strong> da subito il legno, simbolo<br />

della maestria artigiana che contraddist<strong>in</strong>gue il<br />

Distretto. <strong>Il</strong> bando di selezione attrae oltre 25 progettisti.<br />

<strong>Il</strong> progetto selezionato è il “Trono della Trasfigurazione”<br />

del giovane architetto ud<strong>in</strong>ese Ivan<br />

Vergendo, che ha colpito per la freschezza e per<br />

<strong>Il</strong> Papa Benedetto XVI con il presidente<br />

dell’Asdi Giusto Maurig<br />

<strong>Il</strong> marchio<br />

lanciato<br />

alcuni anni<br />

fa senza<br />

successo<br />

nuova, ma alla sua prima edizione quattro anni fa<br />

non riuscì a catalizzare sussicienti adesioni. I risultati<br />

entusiasmanti del progetto legato al tropo papale,<br />

però, danno nuovo impulso all’idea.<br />

“L’esperienza del trono è una grande <strong>in</strong>tuizione -<br />

ha aggiunto Roberto Guer<strong>in</strong>i del Gruppo Dirigenti<br />

Fiat -, ma che può avere solo parziali ricadute sulle<br />

aziende se non si consolida questa co<strong>in</strong>volgente<br />

esperienza con un Marchio del Distretto. Ora bisogna<br />

andare avanti”.<br />

“Le imprese della sedia sono giunte alla consapevolezza<br />

che devono correre assieme sotto l’egida forte<br />

un marchio - ha concluso il presidente del Gruppo<br />

Dirigenti Fiat Mauro Busi -, altrimenti i mercati non<br />

si presidiano <strong>in</strong> modo strutturato, dall’India alla più<br />

vic<strong>in</strong>a Milano, né si potrà comunicare con efficacia<br />

f<strong>in</strong>ché gli sforzi saranno s<strong>in</strong>goli. Un gioco di squadra<br />

necessario e ormai improrogabile”.<br />

“Questa volta però - ha aggiunto il presidente<br />

dell’Asdi, Maurig - non verremo a cercare le imprese<br />

<strong>in</strong> azienda: la sfida è <strong>in</strong>iziata, l’ente pubblico ha<br />

abbattuto la distanza con il privato, ora tocca alle<br />

imprese”.<br />

il mix di contemporaneità e citazione dell’antico. La<br />

sua è una seduta imponente, ma elegante, costruita<br />

<strong>in</strong>teramente di legno e foderata di velluto rosso;<br />

sulle sponde dei braccioli verranno scolpite a bassorilievo<br />

– tramite un processo di <strong>in</strong>taglio con pantografo<br />

elettronico - due immag<strong>in</strong>i legate alla morte<br />

e alla resurrezione di Cristo (da una parte, il “Cristo<br />

morto sorretto da due angeli”, tempera su tavola di<br />

Giovanni Bell<strong>in</strong>i, datata 1460 e conservata a Venezia;<br />

dall’altra, la “Resurrezione” del Tiepolo, opera del<br />

1738, il cui orig<strong>in</strong>ale si trova nel duomo di Ud<strong>in</strong>e).<br />

Sull’alto schienale viene impressa l’immag<strong>in</strong>e della<br />

S<strong>in</strong>done. <strong>Il</strong> trono è costruito <strong>in</strong> due esemplari: uno rimane,<br />

dopo la visita di Benedetto XVI, all’Arcidiocesi<br />

di Tor<strong>in</strong>o, l’altro resta a disposizione dell’Asdi Sedia.<br />

Esito del concorso anche tre menzioni d’onore: a<br />

Margherita Zuliani per il messaggio e la ricerca<br />

iconografica, allo studio Filipaz Giangrande<br />

Architecture per il design e lo stile e alla coppia<br />

Simone Masotti ed Emanuele Orlando<br />

per la ricercata simbologia. Per la fase realizzativa,<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, sono styate 45 le imprese locali a proporsi e<br />

24 sono state elette per realizzare materialmente il<br />

trono papale.<br />

38 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

brevetti, design,<br />

marchi, nazionali,<br />

comunitari, <strong>in</strong>ternazionali<br />

ricerche, esami fattibilità<br />

assistenza tecnico legale,<br />

consulenza,<br />

contrattualistica<br />

traduzioni tecnico scientifiche,<br />

brevettuali, manualistica,<br />

depliantistica, asseverazioni<br />

impag<strong>in</strong>azioni, formattazioni<br />

servizi l<strong>in</strong>guistici<br />

traduzioni on-l<strong>in</strong>e<br />

software di traduzione<br />

software di traduzione<br />

hypertrans on-l<strong>in</strong>e<br />

ilFRIULI BUSINESS 39


I ndustrIa<br />

Accordi con atenei<br />

nel segno del Fare<br />

Gruppo Danieli - <strong>Il</strong> leader mondIale In ImpIantI sIderurgIcI rafforza la collaborazIone<br />

“concreta e ImmedIata” con <strong>Il</strong> polItecnIco dI torIno e le unIversItà dI udIne e dI trIeste<br />

Un patto per unire le<br />

eccellenze del sistema<br />

accademico e di ricerca<br />

con quello <strong>in</strong>dustriale è stato<br />

sottoscritto nel quartier generale<br />

a Buttrio del Gruppo Danieli,<br />

leader mondiale nella realizzazione<br />

di impianti siderurgici.<br />

La partnership co<strong>in</strong>volge le Università<br />

di Ud<strong>in</strong>e e di Trieste e il<br />

Politecnico di Tor<strong>in</strong>o. Vengono,<br />

nello specifico, potenziate collaborazioni<br />

già <strong>in</strong> corso e sviluppate<br />

di nuove, sempre e comunque<br />

nel segno del “Fare”, che tradotto<br />

significa azioni immediate e concrete<br />

per garantire competitività<br />

al sistema economico italiano.<br />

L’accordo con il Politecnico di<br />

Tor<strong>in</strong>o, della durata di tre anni,<br />

è quello più ampio <strong>in</strong> quanto<br />

prevede tutte le forme di possibile<br />

collaborazione tra azienda e<br />

università: partnership di ricerca<br />

nel settore della meccanica e<br />

metallurgia, assegnazione annuale<br />

di premi di laurea su temi<br />

di <strong>in</strong>teresse del Gruppo Danieli,<br />

istituzione di dottorati di ricerca<br />

per formare ricercatori di alto<br />

40 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


grado di specializzazione.<br />

Con l’Università di Trieste<br />

l’accordo co<strong>in</strong>volge la Danieli<br />

Automation estendendo il precedente<br />

protocollo f<strong>in</strong>o al 2015<br />

e sostanziandosi <strong>in</strong> attività di<br />

ricerca nell’ambito dell’automazione,<br />

<strong>in</strong> dottorati di ricerca e<br />

assegni di ricerca post-dottorato,<br />

<strong>in</strong> tiroc<strong>in</strong>i aziendali e nella partecipazione<br />

congiunta a progetti<br />

di ricerca f<strong>in</strong>anziati da Unione<br />

Europea, Regione e M<strong>in</strong>isteri<br />

competenti.<br />

Inf<strong>in</strong>e, il terzo accordo co<strong>in</strong>vol-<br />

24 settembre 2010<br />

ge la controllata acciaieria Abs <strong>in</strong><br />

partnership con l’Università di<br />

Ud<strong>in</strong>e e il consorzio <strong>Friuli</strong> Innovazione.<br />

In questo caso, l’attività<br />

di ricerca riguarderà metalli,<br />

leghe, ambiente ed energia, ma<br />

anche analisi di laboratorio e<br />

formazione del personale.<br />

Va ricordato che l’<strong>in</strong>terazione<br />

con il mondo accademico e la<br />

selezione delle eccellenze porta<br />

il Gruppo Danieli all’assunzione<br />

ogni anno di una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a<br />

di neolaureati nelle diverse<br />

discipl<strong>in</strong>e.<br />

EvEnto mondialE<br />

In programma <strong>Il</strong> DanIelI InnovactIon meetIng<br />

<strong>Il</strong> gotha dell’acciaio <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> a ottobre<br />

Oltre 400 ospiti <strong>in</strong> rappresentanza delle <strong>in</strong>dustrie siderurgico di tutto il<br />

mondo: è questo il parterre del Danieli Innovaction Meet<strong>in</strong>g che il gruppo<br />

friulano ha organizzato per la metà di ottobre <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>. Gli <strong>in</strong>contri serviranno<br />

sia per del<strong>in</strong>eare il futuro prossimo del settore, sia per presentare le ultime<br />

e più <strong>in</strong>novative novità della produzione Danieli. <strong>Il</strong> precedente forum<br />

su organizzato nel 2004 e, a distanza di sei anni e dopo aver toccato il fondo<br />

della crisi, l’<strong>in</strong>iziativa punta a <strong>in</strong>augurare anche una nuova stagione del<br />

mercato mondiale dell’acciaio, certamente non semplice, ma portatore di<br />

nuove e importanti opportunità anche per le realtà imprenditoriali friulane.<br />

ilFRIULI BUSINESS 41


COMUNICAZIONE GLOBALE<br />

• Inuno srl ▪ via cernazai, 8 - 33100 Ud<strong>in</strong>e<br />

Bupliredazionale_Inuno_<strong>Friuli</strong>Bus<strong>in</strong>ess.<strong>in</strong>dd 1<br />

42 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

<strong>in</strong>uno@<strong>in</strong>uno.net tv@trad<strong>in</strong>vest.co.uk<br />

15/09/2010 17.15.57<br />

ilFRIULI BUSINESS 43


C ooperative<br />

Pronti allo sviluppo<br />

ConfCooperative - Dopo<br />

aver giocato <strong>in</strong> Difesa, il<br />

sistema è pronto all’attacco<br />

Della ripresa, ma tre noDi<br />

rimangono Da sciogliere:<br />

burocrazia, estero e creDito<br />

La cooperazione conferma, anche nella<br />

crisi, il suo ruolo di tra<strong>in</strong>o per l’economia:<br />

oggi il movimento cooperativo<br />

pesa per il 7% sul Pil a livello nazionale.<br />

Confcooperative, <strong>in</strong> particolare, è cresciuta<br />

per numero e peso della rappresentatività,<br />

con 20.059 imprese aderenti a f<strong>in</strong>e 2009.<br />

Anche <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia, l’organizzazione<br />

sta vivendo una stagione<br />

d<strong>in</strong>amica: dal 2007 al 2009, il numero<br />

complessivo dei soci delle cooperative<br />

è passato da 174mila a 196mila, escluso<br />

il sistema delle Bcc, mentre il numero delle<br />

cooperative ha raggiunto le 775 unità.<br />

“Oggi le imprese cooperative – sottol<strong>in</strong>ea<br />

Franco Bosio, presidente regionale di<br />

Confcooperative – sono un importante<br />

motore di sviluppo: per sostenerle con<br />

efficacia stiamo agendo sui tre pilastri<br />

rappresentati da <strong>in</strong>ternazionalizzazione,<br />

riduzione della burocrazia e accesso al<br />

credito. Sono, <strong>in</strong>fatti, sempre più numerose<br />

le nostre cooperative presenti sui mercati<br />

esteri; per quanto riguarda la lotta alla<br />

burocrazia, <strong>in</strong>vece, chiediamo alla Regione<br />

una forte azione semplificatrice che sia capace<br />

di dare fiato alle imprese oppresse da<br />

adempimenti e procedure onerose e spesso<br />

non necessarie: è questa un’importante<br />

sfida che ci troviamo di fronte”.<br />

L’altro grande obiettivo da<br />

perseguire è il<br />

miglioramento<br />

delle condizioni<br />

di accesso<br />

al credito,<br />

presupposto<br />

<strong>in</strong>dispensabile<br />

per sostenere i<br />

piani di sviluppo<br />

delle imprese e accelerare l’uscita dalla<br />

crisi: il 35% delle cooperative, secondo<br />

il Centro studi di Confcooperative, si<br />

aspetta di accrescere nel 2011 i propri<br />

<strong>in</strong>vestimenti.<br />

“Le cooperative, dopo aver difeso i livelli<br />

occupazionali – sottol<strong>in</strong>ea Bosio – si apprestano<br />

a dare il proprio contributo anche<br />

alla ripresa: servono, però, strumenti più<br />

forti per sostenerne la crescita”. Per Bosio<br />

è necessaria “una politica di alleanze tra<br />

i Confidi regionali, che permetterebbe di<br />

ottimizzare l’impiego delle risorse e accrescere<br />

l’operatività a beneficio del sistema<br />

delle imprese, specie di quelle di m<strong>in</strong>ori<br />

dimensioni o meno capitalizzate, che stanno<br />

alla base del nostro tessuto imprenditoriale”.<br />

Da qui la richiesta alla Regione “di sostenere<br />

con forza un progetto che può<br />

contribuire a creare un’alleanza strategica<br />

tra cooperazione, artigianato e Pmi, anche<br />

attraverso il supporto f<strong>in</strong>anziario di <strong>Friuli</strong>a.<br />

<strong>Il</strong> rilancio dell’accesso al credito è fondamentale<br />

per permettere alle nostre imprese<br />

d’<strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> sviluppo, creare occupazione<br />

e valore aggiunto sul territorio”.<br />

Tra le altre <strong>in</strong>iziative pr<strong>in</strong>cipali<br />

promosse da<br />

Confcooperative,<br />

il lancio del<br />

marchio “Qui<br />

da noi”, che rende<br />

riconoscibili<br />

i prodotti dei<br />

punti di vendita<br />

diretta di oltre<br />

2.000 cooperative <strong>in</strong> tutta Italia e che sarà<br />

oggetto anche della prossima presenza di<br />

Confcooperative alla Barcolana di Trieste.<br />

In futuro, <strong>in</strong>oltre, non mancherà uno<br />

sguardo alla green economy: l’organizzazione<br />

attiverà una serie di servizi che si aggiungono<br />

a quelli già svolti per supportare<br />

i progetti delle cooperative, specie agricole,<br />

nel settore energetico.<br />

Agci: attenti<br />

a Basilea 3<br />

Deve essere un’opportunità e non l’ennesima<br />

tegola sul tessuto economico locale.<br />

Mentre è <strong>in</strong> corso la revisione dell’accordo<br />

<strong>in</strong>ternazionale <strong>banca</strong>rio, seppur la crisi<br />

ne abbia rallentato l’iter, l’Agci segnala i<br />

pericoli che possono derivare da un <strong>in</strong>asprimento<br />

della rigidità nel rapporto tra<br />

istituti di credito e imprese. All’<strong>in</strong>terno di<br />

tale contesto, poi, vanno studiate misure<br />

adatte al sistema cooperativo, rimediando<br />

agli errori fatti f<strong>in</strong>o a oggi.<br />

“Sono necessarie – spiega il presidente<br />

regionale di Agci, Ad<strong>in</strong>o Cisil<strong>in</strong>o – una<br />

riflessione comune e un’azione decisa del<br />

movimento cooperativo per far sì che il<br />

percorso di def<strong>in</strong>izione di Basilea 3 tenga<br />

conto, diversamente da quanto accaduto<br />

con Basilea 2, delle diverse forme di impresa<br />

e, <strong>in</strong> particolare, delle specificità delle cooperative:<br />

ciò al f<strong>in</strong>e di rendere il mercato del<br />

credito più equo ed equilibrato, oltre che<br />

accessibile anche per i soggetti che perseguono<br />

scopi differenti da quelli tipici delle<br />

società capitalistiche”.<br />

Se la crisi è stata generata da un vero e<br />

proprio stravolgimento della f<strong>in</strong>anza,<br />

accompagnato da una eccessiva deriva<br />

burocratica, Cisil<strong>in</strong>o <strong>in</strong>dica, qu<strong>in</strong>di, che il<br />

suo superamento può derivare anche con<br />

la costruzione di un sistema del credito più<br />

attento. Disposizioni troppo rigide e dirigistiche<br />

di Basilea 3, <strong>in</strong>fatti, rischiano di aprire<br />

le porte a una contrazione del mercato<br />

del credito, con le pesanti implicazioni che<br />

ne deriverebbero per le Pmi e per le cooperative<br />

quanto alle possibilità di accesso<br />

ai f<strong>in</strong>anziamenti sia ord<strong>in</strong>aria, sia ai f<strong>in</strong>i di<br />

<strong>in</strong>vestimenti.<br />

“Nessuno nega che siano necessarie regole<br />

puntuali e l’<strong>in</strong>troduzione di parametri rigidi<br />

per un corretto funzionamento del mercato<br />

del credito – conclude Cisil<strong>in</strong>o – ma occorre<br />

che il legislatore ponga al centro le imprese<br />

con le loro esigenze e le loro peculiarità, così<br />

da metterle <strong>in</strong> condizione di disporre delle<br />

risorse necessarie per crescere: il sistema<br />

del credito, appunto, deve essere al servizio<br />

delle imprese e non viceversa.<br />

Un tanto – conclude Cisil<strong>in</strong>o - servirà, una<br />

buona volta, per def<strong>in</strong>ire con la Regione la<br />

vera mission di F<strong>in</strong>reco e, qu<strong>in</strong>di, anche l’utilizzo<br />

di un discreto patrimonio, accantonato<br />

per possibili aggregazioni a soddisfacimento<br />

dell’art.107 del testo unico <strong>banca</strong>rio”.<br />

44 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010<br />

Franco<br />

Bosio


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 45


C ostruzioni<br />

Intervento<br />

al CUORE<br />

Riqualificazione centRi uRbani - sul modello già<br />

diffuso nelle pr<strong>in</strong>cipali capitali europee, anche<br />

<strong>in</strong> friuli si stanno aprendo nuove e importanti<br />

opportunità, ma devono poter contare sulla<br />

condivisione degli <strong>in</strong>teressi di comuni e privati<br />

Sarà il bus<strong>in</strong>ess immobiliare dei<br />

prossimi anni <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>, dopo essersi<br />

sviluppato <strong>in</strong> molte esperienze<br />

europee. Riqualificare aree, spesso<br />

degradate, delle città, anziché consumare<br />

ulteriore territorio, rappresenta un<br />

percorso importante per le aziende del<br />

settore. È possibile farlo, però, soltanto<br />

<strong>in</strong> accordo con le amm<strong>in</strong>istrazioni locali,<br />

rendendo i rispettivi <strong>in</strong>teressi conciliabili.<br />

Come fare, lo spiega Luca Fant<strong>in</strong>,<br />

direttore immobiliare del gruppo friulano<br />

Rizzani de Eccher, leader nel mondo<br />

delle costruzioni.<br />

- Quali spazi di crescita ha il segmento<br />

di mercato delle riqualificazioni<br />

all’<strong>in</strong>terno dei centri urbani?<br />

“Riqualificare edifici dismessi, siano<br />

essi collocati all’<strong>in</strong>terno o all’esterno dei<br />

centri urbani, rappresenterà il futuro del<br />

mercato immobiliare dei prossimi anni.<br />

La maggior parte delle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

pubbliche punta a queste operazioni<br />

di valorizzazione, <strong>in</strong> quanto hanno la<br />

duplice f<strong>in</strong>alità di recuperare parti della<br />

città che versano <strong>in</strong> pessimo stato di<br />

conservazione, limitando al contempo<br />

lo sfruttamento del territorio.<br />

Chiaramente, progetti immobiliari di<br />

questa tipologia necessitano di un dialogo<br />

tra pubblico e privato che garantisca<br />

al pubblico un corretto utilizzo delle aree<br />

da recuperare, ma che allo stesso tempo<br />

consenta al privato di poter disporre di<br />

dest<strong>in</strong>azioni d’uso effettivamente vendibili.<br />

Un mix funzionale eccessivamente<br />

sbilanciato su una funzione, piuttosto<br />

che su un’altra, o un’eccessiva richiesta da<br />

parte delle amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche<br />

di opere a servizio della collettività può<br />

rendere <strong>in</strong>attuabile un piano di valorizzazione,<br />

soprattutto <strong>in</strong> un momento di<br />

mercato come questo. Allo stesso tempo,<br />

l’operatore immobiliare deve avere l’<strong>in</strong>telligenza<br />

di proporre all’<strong>in</strong>terlocutore<br />

pubblico un progetto che non sia una<br />

mera operazione immobiliare, ma che<br />

consenta un effettivo beneficio per la<br />

collettività”.<br />

- Quali sono i freni al suo sviluppo?<br />

“Nella maggior parte dei casi il freno<br />

pr<strong>in</strong>cipale è legato alla burocrazia e ai<br />

tempi autorizzativi che <strong>in</strong>iziative del genere<br />

richiedono e che spesso scoraggiano<br />

gli operatori immobiliari a prenderle<br />

<strong>in</strong> considerazione. In questo momento<br />

di mercato un altro freno è certamente<br />

rappresentato dalla crisi <strong>in</strong> corso, che<br />

<strong>in</strong>teressa pesantemente anche il mercato<br />

immobiliare, <strong>in</strong> quanto progetti di questo<br />

tipo richiedono <strong>in</strong>genti <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong><br />

term<strong>in</strong>i di progettazione, pratiche urbanistiche<br />

e altri passaggi”.<br />

- La dest<strong>in</strong>azione è esclusivamente<br />

di carattere residenziale o può essere<br />

anche economica?<br />

“Una riqualificazione di parti, grandi o<br />

piccole, di centri urbani deve necessariamente<br />

passare per un mix bilanciato di<br />

funzioni, che si devono <strong>in</strong>serire <strong>in</strong> modo<br />

coerente nell’ambito nel quale verranno<br />

<strong>in</strong>serite. Non esiste una regola aurea che<br />

faccia preferire una funzione rispetto a<br />

un’altra. Per esempio, la riqualificazione<br />

dell’ex mercato ortofrutticolo di Genova,<br />

che il nostro gruppo sta realizzando, prevede<br />

un mix di funzioni all’<strong>in</strong>terno del<br />

quale trovano spazio residenze, un piccolo<br />

centro commerciale, due asili nido,<br />

una palestra, parcheggi a rotazione”.<br />

- In tale contesto esistono differenze<br />

tra <strong>Friuli</strong> e le vostre esperienze<br />

all’estero?<br />

“La riqualificazione dei centri urbani è<br />

una realtà relativamente recente per l’ltalia<br />

<strong>in</strong> generale, anche se negli ultimi anni<br />

c’è stata una forte accelerazione a opera<br />

sia delle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni, sia<br />

dei privati. In grandi città come Milano<br />

e Roma, ma anche Bologna e Napoli, sol-<br />

“<strong>Il</strong> freno<br />

pr<strong>in</strong>cipale è<br />

legato alla<br />

burocrazia<br />

e ai tempi<br />

autorizzativi<br />

che spesso<br />

scoraggiano<br />

gli <strong>in</strong>vestitori”<br />

tanto per citarne alcune, sono stati messi<br />

<strong>in</strong> cantiere <strong>in</strong>terventi molto importanti.<br />

Un esempio su tutti è la grande riqualificazione<br />

del quartiere Bicocca a Milano.<br />

All’estero la riqualificazione urbana nei<br />

cosiddetti ‘brown field’ è, <strong>in</strong>vece, forte di<br />

molteplici esperienze che sono state <strong>in</strong><br />

grado di rivitalizzare <strong>in</strong>tere città o parti<br />

di esse. Penso, per esempio, a Barcellona<br />

<strong>in</strong> Spagna o al quartiere olimpico di<br />

Lisbona <strong>in</strong> Portogallo. Esempi molto<br />

<strong>in</strong>teressanti si possono trovare anche a<br />

Londra, Parigi, Berl<strong>in</strong>o. Ud<strong>in</strong>e e il <strong>Friuli</strong>,<br />

<strong>in</strong> generale, com<strong>in</strong>ciano a muovere i<br />

primi passi <strong>in</strong> questa direzione”.<br />

- Può aggiornarci sui vostri progetti<br />

di riqualificazione all’<strong>in</strong>terno di<br />

Ud<strong>in</strong>e?<br />

“<strong>Il</strong> nostro gruppo sta <strong>in</strong>tervenendo su<br />

alcune zone molto importanti della città.<br />

Quella sicuramente di maggior impatto<br />

è la riqualificazione del palazzo Upim<br />

situato nel cuore del centro storico di<br />

46 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


fronte a Palazzo d’Aronco. In questo<br />

momento è <strong>in</strong> corso un dialogo costruttivo<br />

con il Comune e gli altri soggetti<br />

<strong>in</strong>teressati per poter ricomporre una<br />

frattura nel cuore del centro storico della<br />

città, creata nei primi Anni ‘50 del secolo<br />

scorso, <strong>in</strong> seguito alla demolizione del<br />

Teatro Eden e dei palazzi conf<strong>in</strong>anti. La<br />

progettazione verrà curata da un grande<br />

architetto di fama <strong>in</strong>ternazionale <strong>in</strong><br />

grado di <strong>in</strong>terpretare i luoghi e gli spazi<br />

che circondano il palazzo, garantendo<br />

un risultato architettonico e stilistico di<br />

altissima qualità.<br />

Un altro progetto di dimensioni più<br />

contenute, che partirà a breve è la<br />

costruzione di un palazzo residenziale<br />

di fronte al Teatro Giovanni da Ud<strong>in</strong>e<br />

e che sorgerà al posto di alcuni fabbricati<br />

da anni <strong>in</strong> disuso già facenti parte<br />

dell’Istituto Renati. In questo caso nella<br />

progettazione è stato dato particolare<br />

risalto all’eco-sostenibilità e al risparmio<br />

24 settembre 2010<br />

“I progetti<br />

della Rizzani<br />

de Eccher a<br />

Ud<strong>in</strong>e per<br />

ricucire una<br />

ferita nel<br />

centro città;<br />

mentre a<br />

Trieste è<br />

impegnata a<br />

far r<strong>in</strong>ascere<br />

il Porto<br />

Vecchio”<br />

energetico, unito a una qualità architettonica<br />

e costruttiva <strong>in</strong>novativa e di<br />

primo livello <strong>in</strong> grado di rivitalizzare la<br />

zona nella quale verrà costruito, soprattutto<br />

per quanto riguarda il ‘dialogo’ con<br />

il prospiciente teatro.<br />

Un ulteriore <strong>in</strong>tervento che ci vede<br />

impegnati con un’ottica di medio-lungo<br />

periodo è la riqualificazione dell’attuale<br />

sede Enel di via Uccellis, a pochi metri<br />

da Piazzale Osoppo e dal Parco della<br />

Rimembranza. In questo caso, il nostro<br />

progetto è quello di riconvertire l’area,<br />

quando verrà liberata da Enel, <strong>in</strong> un<br />

quartiere che valorizzi le aree verdi<br />

circostanti, prevedendo un’edilizia prevalentemente<br />

residenziale di alto livello”.<br />

- Quali sviluppi sta avendo la riqualificazione,<br />

<strong>in</strong>vece, del porto vecchio<br />

di Trieste?<br />

“<strong>Il</strong> Comitato Portuale è stato chiamato a<br />

esprimersi def<strong>in</strong>itivamente sulla concessione<br />

demaniale marittima da rilasciare<br />

a Portocittà Srl, società partecipata da<br />

Rizzani de Eccher, Maltauro, Banca Biis<br />

e S<strong>in</strong>loc. In questo caso siamo <strong>in</strong> presenza<br />

di qualcosa di più di una riqualificazione<br />

urbana, ma di una restituzione vera e<br />

propria di una parte di città, non solo a<br />

Trieste, ma all’Italia e all’Europa. <strong>Il</strong> Porto<br />

Vecchio è un luogo unico e irripetibile<br />

che ha conservato nel tempo, nonostante<br />

un ormai avanzato stato di degrado, un<br />

fasc<strong>in</strong>o difficilmente raggiungibile. La<br />

realizzazione del progetto consentirà,<br />

<strong>in</strong>fatti, di riportare <strong>in</strong> vita un pezzo di<br />

città esteso su oltre 35 ettari prospiciente<br />

il mare attraverso la ristrutturazione degli<br />

edifici esistenti, per la maggior parte<br />

edificati <strong>in</strong> epoca asburgica, e la realizzazione<br />

di nuovi edifici che ospiteranno<br />

alberghi, negozi, spazi espositivi e per la<br />

formazione, uffici, oltre alla realizzazione<br />

di due mar<strong>in</strong>a. È un’esperienza senza precedenti<br />

<strong>in</strong> grado di portare Trieste sulla<br />

ribalta della scena europea”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 47


48 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


C ostruzioni<br />

La casa<br />

del futuro<br />

Rossi F.lli - L’impresa ediLe di Variano<br />

si è speciaLizzata neLLa bioarchitettura<br />

per abitazioni ciViLi, conquistando<br />

La certificazione casacLima<br />

A<br />

Variano di Basiliano c’è<br />

un’impresa edile che è<br />

ora diventata a tutti gli<br />

effetti Partner CasaClima e che<br />

costruisce case <strong>in</strong> bioarchitettura<br />

a bassissimo consumo energetico.<br />

La Rossi F.lli Srl opera sul mercato<br />

da 42 anni, specializzandosi nella<br />

costruzione e ristrutturazione di<br />

case di civile abitazione per la<br />

vendita diretta e conto terzi. <strong>Il</strong><br />

mercato di riferimento è quello<br />

locale della prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e e,<br />

più <strong>in</strong> generale, tutta la regione.<br />

La Rossi F.lli è una solida realtà,<br />

con una struttura aziendale formata<br />

da 13 persone, tutte giovani,<br />

preparate e altamente qualificate.<br />

<strong>Il</strong> miglioramento e l’<strong>in</strong>novazione<br />

cont<strong>in</strong>ua ha portato l’azienda a<br />

ottenere nel 2006 la certificazione<br />

di qualità Iso 9001 e ora ad acquisire<br />

la partnership CasaClima. La<br />

qualità viene, qu<strong>in</strong>di, garantita da<br />

una serie di analisi, controlli e collaudi<br />

che vengono effettuati da un<br />

ente terzo <strong>in</strong> ogni fase del processo<br />

lavorativo, dalla progettazione<br />

f<strong>in</strong>o alla consegna. CasaClima<br />

è un protocollo che raccoglie<br />

modalità costruttive e tecniche di<br />

isolamento termico degli edifici,<br />

alcune delle quali già da tempo<br />

presenti <strong>in</strong> Paesi come Germania,<br />

Svezia e Norvegia, con l’obiettivo<br />

di dim<strong>in</strong>uire drasticamente la<br />

quantità di energia necessaria per<br />

riscaldare d’<strong>in</strong>verno e raffrescare<br />

d’estate un’abitazione.<br />

<strong>Il</strong> percorso che ha permesso<br />

all’impresa di Variano di diventare<br />

partner CasaClima ha<br />

avuto <strong>in</strong>izio quattro anni fa con<br />

un processo formativo che ha<br />

riguardato tutti i dipendenti e che<br />

permette all’impresa di realizzare<br />

nuovi edifici e riqualificazioni<br />

24 settembre 2010<br />

I soci<br />

Moreno,<br />

Manuela<br />

e Massimo<br />

Rossi<br />

energetiche secondo questo protocollo.<br />

<strong>Il</strong> 28 luglio scorso è stata<br />

consegnata all’impresa la prima<br />

targhetta CasaClima per un <strong>in</strong>tervento<br />

nel comune di Basiliano<br />

di riqualificazione a basso consumo<br />

energetico di una palazz<strong>in</strong>a<br />

pluri-familiare costruita 10 anni<br />

fa. Questo <strong>in</strong>tervento<br />

ha portato<br />

ad abbassare<br />

drasticamente<br />

il considerevole<br />

fabbisogno<br />

energetico per il<br />

riscaldamento e<br />

il raffrescamento<br />

delle abitazioni,<br />

riducendo di un quarto i consumi<br />

energetici e le emissioni di CO2.<br />

Le abitazioni che l’impresa sta<br />

ora proponendo al mercato si<br />

contraddist<strong>in</strong>guono per essere<br />

progettate e realizzate secondo i<br />

criteri della bioarchitettura, per<br />

essere certificate CasaClima <strong>in</strong><br />

classe A e per l’utilizzo di fonti<br />

energetiche r<strong>in</strong>novabili. Sono<br />

abitazioni costruite con materiali<br />

edili di orig<strong>in</strong>e naturale, con un<br />

elevatissimo grado di isolamento<br />

termico, con un’impiantistica<br />

ottimale, che ottimizzano l’utilizzo<br />

dell’energia<br />

solare. Grazie a<br />

queste caratteristiche<br />

si raggiungono<br />

risparmi<br />

f<strong>in</strong>o all’80% dei<br />

costi energetici.<br />

Grazie a questi<br />

risparmi, i maggiori<br />

costi di costruzione,<br />

pari a circa il 5%, vengono<br />

ampiamente ammortizzati<br />

<strong>in</strong> 6 o 7 anni, a partire dai quali<br />

i clienti possono beneficiare solo<br />

dei conseguenti guadagni. I vantaggi<br />

che queste abitazioni offrono<br />

riguardano, <strong>in</strong>oltre, la qualità<br />

1968<br />

Anno di fondazione<br />

13<br />

Numero di dipendenti<br />

della vita e il comfort abitativo,<br />

con assenza di muffe e condense,<br />

temperatura dell’aria costantemente<br />

compresa tra i 18°C e i<br />

23°C, isolamento acustico.<br />

Una casa costruita secondo questi<br />

criteri è a tutti gli effetti la casa<br />

del futuro, un bene durevole che<br />

acquista valore nel tempo e che<br />

rappresenta una risposta concreta<br />

alla sfida che il futuro ci pone.<br />

In questo momento il mercato<br />

edile sta, <strong>in</strong>fatti, vivendo una fase<br />

delicata a causa da una parte della<br />

contrizione economica attuale,<br />

dall’altra per i cambiamenti legislativi<br />

a livello sia nazionale<br />

che europeo, come ad esempio le<br />

nuove norme tecniche per le costruzioni<br />

e la normativa sulla certificazione<br />

energetica. L’Unione<br />

Europea ha stabilito, <strong>in</strong>oltre, un<br />

aumento del 20% dell’efficienza<br />

energetica entro il 2020. I nuovi<br />

edifici e gli <strong>in</strong>terventi di riqualificazione<br />

energetica devono qu<strong>in</strong>di<br />

rispettare questi parametri. La<br />

risposta concreta che l’impresa<br />

Rossi F.lli ha voluto dare è quella<br />

di guardare al futuro e proporre<br />

delle abitazioni che grazie alla certificazione<br />

CasaClima rispettano<br />

e superano già questi dettami.<br />

Ora non si può più pensare di<br />

acquistare una casa nuova con<br />

la mentalità e le logiche di anche<br />

solamente 5 o 6 anni fa, perché si<br />

rischia di <strong>in</strong>vestire i risparmi e i<br />

sacrifici di una vita <strong>in</strong> abitazioni,<br />

che seppur appena costruite, sono<br />

di fatto già obsolete e, qu<strong>in</strong>di, soggette<br />

a una profonda svalutazione<br />

nel tempo, senza contare al fatto<br />

che non potranno mai offrire gli<br />

stessi vantaggi economici e i livelli<br />

di comfort di una abitazione a<br />

basso consumo energetico.<br />

ilFRIULI BUSINESS 49


C osTruzioni<br />

Pietra amica<br />

dell’ambiente<br />

Rossi MaRMi - L’azienda di Torreano di<br />

CividaLe sTa sviLuppando nuovi sboCChi<br />

CommerCiaLi, anChe aLL’esTero, e punTa a<br />

niCChie di quaLiTà Con aLTo vaLore aggiunTo<br />

e aL CresCenTe merCaTo deLLa bioediLizia<br />

Dalla cava al prodotto f<strong>in</strong>ito,<br />

seguendo direttamente<br />

tutte le fasi di estrazione,<br />

trasporto e lavorazione. La ditta<br />

Rossi Marmi Snc è <strong>in</strong> grado di<br />

soddisfare le richieste di imprese<br />

e privati, progettisti e architetti,<br />

grazie alla lunga esperienza acquisita<br />

nel settore, alla dotazione di<br />

macch<strong>in</strong>ari adeguati e all’impiego<br />

di operai specializzati. La storia<br />

dell’azienda com<strong>in</strong>cia nel 1954,<br />

quando l’attività era prettamente<br />

orientata al settore del cemento, ma<br />

nel corso degli anni si rivolge sempre<br />

più alla lavorazione del marmo.<br />

“Nel 1980, mio padre Bruno e<br />

mio zio Mario – spiega l’attuale titolare,<br />

Andrea Rossi – hanno dato<br />

vita a una nuova realtà, aprendo la<br />

sede di Torreano di Cividale, che<br />

tuttora ci ospita. S<strong>in</strong> dalle orig<strong>in</strong>i,<br />

la ditta si specializza nell’estrazione<br />

e nella lavorazione prima della Pietra<br />

Piasent<strong>in</strong>a e, da qualche anno,<br />

anche del Ceppo Carnico.<br />

Le materie prime – cont<strong>in</strong>ua -<br />

provengono dalle cave di nostra<br />

proprietà, localizzate nella zona<br />

pedemontana, ai conf<strong>in</strong>i con la<br />

Slovenia. Dopo l’estrazione dei<br />

blocchi, ci occupiamo direttamente<br />

del trasporto <strong>in</strong> laboratorio, del taglio<br />

e della sgrezzatura, realizzando<br />

ogni tipo di manufatto per l’edilizia<br />

pubblica e privata, per l’arredo di<br />

<strong>in</strong>terni ed esterni”.<br />

Dalla cava al laboratorio, ma poi<br />

la materia può prendere <strong>in</strong>numerevoli<br />

strade.<br />

“Diciamo – chiarisce Rossi - che<br />

il mercato è <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua evoluzio-<br />

Cam<strong>in</strong>o al Tagliamento (UD) Via degli Organari, 10<br />

Cell. 348.5251300 - Tel/Fax 0432.919571<br />

ne. La nostra clientela spazia dai<br />

marmisti alle imprese di costruzioni,<br />

passando per gli architetti<br />

e i progettisti, oltre, naturalmente,<br />

ai privati. Se f<strong>in</strong>o a qualche anno<br />

fa il settore tra<strong>in</strong>ante era quello<br />

dell’edilizia, ora la forte contrazione<br />

del comparto a livello nazionale ci<br />

ha portato a sondare nuovi spazi.<br />

Un’esigenza dettata anche dalla<br />

concorrenza, <strong>in</strong>terna ma soprattutto<br />

dei Paesi emergenti, come<br />

la C<strong>in</strong>a, che offrono lavorazioni e<br />

materie prime di discreta qualità<br />

a prezzi <strong>in</strong>feriori. L’idea, qu<strong>in</strong>di, è<br />

quella di puntare al valore aggiunto.<br />

Ovvero, alle l<strong>in</strong>ee di prodotti<br />

per l’arredo altamente rif<strong>in</strong>ite,<br />

ma anche agli elementi che possono<br />

soddisfare il mercato della<br />

• Impianti civili e <strong>in</strong>dustriali<br />

• Impianti ant<strong>in</strong>cendio<br />

• Condizionamento<br />

• Impianti irrigazione giard<strong>in</strong>o<br />

50 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


ioedilizia. Un comparto, quello<br />

legato al risparmio energetico,<br />

che pur essendo ‘di nicchia’ è <strong>in</strong><br />

forte sviluppo a livello globale. Di<br />

conseguenza, anche il bac<strong>in</strong>o di<br />

clientela si sta allargando: nell’ultimo<br />

anno siamo passati dal 20 al<br />

40% di esportazioni, soprattutto<br />

nell’Europa del Nord”.<br />

In questo filone si <strong>in</strong>seriscono le<br />

lavorazioni volte al riutilizzo dei<br />

materiali di scarto e alla riduzione<br />

dell’impatto ambientale.<br />

“Una necessità – conclude il<br />

titolare - che risponde anche alla<br />

scarsa disponibilità <strong>in</strong> natura della<br />

materia prima, <strong>in</strong> particolare della<br />

Pietra Piasent<strong>in</strong>a, e alle normative<br />

sempre più str<strong>in</strong>genti per l’apertura<br />

di nuove cave. L’obiettivo, <strong>in</strong>som-<br />

24 settembre 2010<br />

ma, non deve essere la quantità<br />

f<strong>in</strong>e a se stessa, ma la qualità delle<br />

lavorazioni, sfruttando il design tipico<br />

del made <strong>in</strong> Italy. Tra i prodotti<br />

più <strong>in</strong>novati, per esempio, ci sono le<br />

pareti con pannelli <strong>in</strong> pietra alleggerita,<br />

ma anche i pannelli radianti<br />

per il riscaldamento, che vengono<br />

applicati a secco e garantiscono<br />

una diffusione ottimale del calore”.<br />

Silvia De Michielis<br />

1980<br />

Anno di<br />

fondazione<br />

700mila<br />

Valore <strong>in</strong> euro<br />

di fatturato<br />

Dal cuore Della nostra terra<br />

10<br />

Numero di<br />

dipendenti<br />

Pietra Piasent<strong>in</strong>a e CePPo CarniCo<br />

Materia prima ottima per estetica<br />

e dall’utilizzo molteplice<br />

tra le materie prime più utilizzate dalla Ditta rossi marmi snc figurano<br />

la Pietra Piasent<strong>in</strong>a e il Ceppo Carnico. La prima è una roccia<br />

calcarea di colore grigio di fondo, con la presenza di venature<br />

cristall<strong>in</strong>e bianche e zone con tonalità tendenti al bruno-rossastro. È<br />

ottima per le lavorazioni esterne,<br />

ma si rivela di classe anche per<br />

gli <strong>in</strong>terni, prestandosi a molti tipi<br />

di f<strong>in</strong>iture, che spaziano dai prodotti<br />

più semplici alle realizzazioni<br />

più elaborate e di design. <strong>Il</strong> Ceppo<br />

Carnico, estratto nel comune di<br />

Cavazzo Carnico, è un agglomerato<br />

naturale appartenente alle rocce sedimentarie classiche, con<br />

cementazione a matrice calcarea. Grazie alle buone proprietà tecniche<br />

e di resistenza al gelo e alla limitata alterabilità agli agenti atmosferici,<br />

può essere utilizzato <strong>in</strong> edilizia e nell’arredo urbano. L’utilizzo<br />

pr<strong>in</strong>cipale è rivolto a pavimenti e rivestimenti <strong>in</strong>terni ed esterni, ma<br />

anche a davanzali, riquadri, grad<strong>in</strong>i, portoni e colonnati.<br />

ilFRIULI BUSINESS 51


C ostruzioni<br />

L’autonomia<br />

è di casa<br />

TeCnologie domoTiChe<br />

Pensile movimentabile (cuc<strong>in</strong>a):<br />

dotato di meccanismo elettrico<br />

sali-scendi con movimento di<br />

avvic<strong>in</strong>amento diagonale per rendere<br />

accessibile lo spazio sopra<br />

i 140 cm.<br />

Lavabo e Wc sospesi, regolabili<br />

<strong>in</strong> altezza e con fotocellule (bagno):<br />

privi di colonna e adattabili<br />

alle specifiche esigenze di accessibilità<br />

e movimentazione dell’utente.<br />

Reti letto a 3 sezioni ad altezza<br />

variabile (camera): con regolazione<br />

elettrica dell’altezza e dell’<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione<br />

delle 3 sezioni per facilitare<br />

l’entrata e l’uscita dal letto.<br />

Sensori e allarmi per gas metano<br />

e monossido di carbonio (cuc<strong>in</strong>a):<br />

bloccano l’erogazione di<br />

gas, aprono la f<strong>in</strong>estra e avvisano<br />

utente e familiari.<br />

Sistema di videosorveglianza<br />

(<strong>in</strong>gresso e zona giorno): per<br />

controllare dal pc chi ha suonato<br />

alla porta di casa.<br />

Controllo carichi elettrici (cuc<strong>in</strong>a):<br />

evita sovraccarichi nell’utilizzo<br />

degli elettrodomestici e il dover<br />

uscire di casa per riprist<strong>in</strong>are<br />

la corrente.<br />

Rilevatore di presenza (corridoio<br />

e bagno): per accendere automaticamente<br />

le luci al passaggio<br />

della persona.<br />

Motorizzazione porta d’<strong>in</strong>gresso<br />

ed elettroserratura (<strong>in</strong>gresso):<br />

facilita l’entrata e l’uscita dall’appartamento.<br />

Pc personalizzabile per controllo<br />

domotico (zona giorno): per<br />

controllare e supervisionare tutte<br />

le funzionalità dell’impianto attraverso<br />

un’<strong>in</strong>terfaccia adatta al tipo<br />

di disabilità.<br />

Telecomando radio e ripetitori<br />

(presente <strong>in</strong> tutti i locali degli<br />

appartamenti qu<strong>in</strong>di anche<br />

camera): per controllare alcune<br />

funzionalità dell’impianto domotico<br />

da qualsiasi punto della<br />

casa.<br />

Stazione meteo (poggiolo): per<br />

chiudere automaticamente le<br />

f<strong>in</strong>estre <strong>in</strong> caso di forte vento e<br />

pioggia.<br />

Due appartamenti-palestra<br />

attrezzati con tecnologie e<br />

soluzioni domotiche per<br />

agevolare il ritorno alla ‘normalità’ e<br />

migliorare la qualità della vita di persone<br />

che presentano un’autonomia<br />

motoria limitata. Sono gli alloggi,<br />

situati <strong>in</strong> via Capitol<strong>in</strong>a a Trieste,<br />

realizzati nell’ambito di “Presto a<br />

Casa”, progetto nato con l’obiettivo<br />

di sviluppare modelli di domicilio<br />

temporaneo dedicati a utenti con<br />

disabilità fisiche, realizzato da Co-<br />

Soluzioni per l’auTonomia<br />

Piano di lavoro sospeso (cuc<strong>in</strong>a): posizionato a un’altezza non superiore<br />

a 80 cm per favorire l’operatività di persone <strong>in</strong> carrozz<strong>in</strong>a.<br />

Elettrodomestici e elementi cuc<strong>in</strong>a per la sicurezza (cuc<strong>in</strong>a): miscelatore<br />

termoregolato, piano cottura elettrico <strong>in</strong> vetroceramica.<br />

Elettrodomestici e elementi cuc<strong>in</strong>a per l’accessibilità (cuc<strong>in</strong>a): lavastoviglie<br />

compatta con cassettone, lavasciuga, forno ad apertura laterale<br />

e piano d’appoggio sottostante, cappa aspirante con telecomando,<br />

lavello con vasca di profondità massima 18 cm.<br />

Armadi con sistema di avvic<strong>in</strong>amento manuale e cestelli a estrazione<br />

totale (camera e cuc<strong>in</strong>a): facilitano l’accesso anche alle parti più<br />

difficilmente raggiungibili.<br />

Condizionamento e controllo clima (camera zona giorno): posizionato<br />

<strong>in</strong> camera da letto e soggiorno, garantisce il comfort termico ed è<br />

controllabile anche da remoto.<br />

Sensore e allarme anti-allagamento (solo bagno): blocca l’erogazione<br />

di acqua <strong>in</strong> caso di spandimento nel bagno e avvisa utente e familiari.<br />

Pulsanti di soccorso <strong>in</strong> camera ed <strong>in</strong> bagno (camera e bagno): <strong>in</strong><br />

caso di necessità per <strong>in</strong>viare un allarme a famigliari.<br />

Motorizzazione porte, f<strong>in</strong>estre e tapparelle (zona giorno e camera):<br />

consente la loro chiusura o apertura automatica senza sforzi anche <strong>in</strong><br />

modo comb<strong>in</strong>ato.<br />

Gruppo di cont<strong>in</strong>uità (ripostiglio): evita <strong>in</strong>terruzioni di corrente sulle<br />

l<strong>in</strong>ee prioritarie dell’impianto.<br />

Comune di TriesTe - Grazie<br />

a partner medici e scientifici,<br />

sono stati realizzati due<br />

appartamenti sperimentali<br />

per persone impeGnate <strong>in</strong> un<br />

percorso di riabilitazione<br />

mune di Trieste, Area Science Park<br />

e Ater Trieste, con la collaborazione<br />

dell’Area Riabilitazione degli<br />

Ospedali riuniti e della Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Trieste. <strong>Il</strong> progetto è stato approvato<br />

nell’ambito del bando pubblico<br />

emesso nel 2008 dalla Regione per<br />

l’<strong>in</strong>novazione e la ricerca nel settore<br />

della salute e protezione sociale.<br />

I due alloggi, di circa 80 metri<br />

quadri ciascuno, sono stati progettati<br />

per coadiuvare nella delicata fase del<br />

recupero dell’autonomia di persone<br />

dalla mobilità ridotta, a causa di<br />

eventi traumatici o dell’aggravarsi di<br />

patologie degenerative. Term<strong>in</strong>ato il<br />

periodo di riabilitazione ospedaliera,<br />

<strong>in</strong>fatti, il rientro a casa può essere<br />

problematico, date le mutate necessità<br />

e la presenza nell’abitazione di<br />

ostacoli al movimento. Proprio <strong>in</strong><br />

questa fase si <strong>in</strong>serisce il progetto<br />

“Presto a casa”: una volta lasciato<br />

l’ospedale, la persona può sperimentare,<br />

assieme a un familiare, tutte<br />

le soluzioni implementate nei due<br />

appartamenti-palestra e decidere <strong>in</strong><br />

modo consapevole quali di queste<br />

utilizzare nella propria dimora.<br />

Negli alloggi di via Capitol<strong>in</strong>a<br />

sono, <strong>in</strong>fatti, state <strong>in</strong>tegrate tecnologie<br />

e soluzioni progettate ad hoc<br />

per facilitare lo svolgimento delle<br />

attività quotidiane <strong>in</strong> sicurezza: piani<br />

di lavoro sospesi, elettrodomestici<br />

personalizzati, sensori anti-allagamento<br />

e di allarme gas, lavabi e Wc<br />

sospesi e regolabili, avvisi automatici<br />

ai familiari <strong>in</strong> caso di necessità.<br />

Con un semplice telecomando<br />

collegato a un pc è possibile gestire<br />

e controllare tutte le funzionalità<br />

domotiche di particolare <strong>in</strong>teresse:<br />

dalla movimentazione automatica<br />

della porta d’<strong>in</strong>gresso e delle tapparelle<br />

alla chiusura delle f<strong>in</strong>estre, dal<br />

controllo del clima alla regolazione<br />

delle luci. L’accesso ai due alloggi sarà<br />

gestito dall’Area Riabilitazione degli<br />

Ospedali riuniti che selezionerà gli<br />

utenti con il profilo più adatto alla<br />

sperimentazione.<br />

gli auSili<br />

Benessere e prevenzione: sollevatore<br />

mobile, apri-rub<strong>in</strong>etto, apriporta,<br />

gira-chiave, porta-libro, cusc<strong>in</strong>etto<br />

per proteggere le caviglie.<br />

Per l’igiene personale: spugna con<br />

braccio estensore per la pulizia dei<br />

piedi, schiaccia-tubetto del dentifricio.<br />

Per vestirsi e svestirsi: estensore per<br />

<strong>in</strong>filare le camicie, asola per abbottonarsi,<br />

sstema d’ausilio per chiusura zip.<br />

Per l’alimentazione: facilitatori<br />

di apertura per bottiglie e vasetti,<br />

posate e tagliere con impugnatura<br />

ergonomica.<br />

52 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

MOIMACCO (UD)<br />

Via Mal<strong>in</strong>a, 62<br />

Tel. 0432.722160<br />

Fax 0432.710863<br />

<strong>in</strong>fo@sfimpianti.it<br />

www.sfimpianti.it<br />

La ditta S.F. IMPIANTI di Moimacco, prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e, nasce nel 2002: l’obiettivo che si pone il titolare f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio è di poter offrire ai propri<br />

clienti, sia nell’ambito civile che <strong>in</strong> quello <strong>in</strong>dustriale, la possibilità di scegliere tra l’impiantistica tradizionale e le ultime tecnologie disponibili.<br />

IMPIANTI FOTOVOLTAICI<br />

• La nostra azienda si è realizzata nell’<strong>in</strong>stallazione di impianti fotovoltaici chiavi <strong>in</strong> mano seguendo<br />

il cliente nella documentazione e nelle domande da presentare all’Enel (o altro gestore) f<strong>in</strong>o<br />

all’ottenimento dell’<strong>in</strong>centivo.<br />

• Da oggi è possibile trasformare la propria abitazione <strong>in</strong> una piccola centrale elettrica grazie ad una<br />

fonte <strong>in</strong>esauribile e non <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ante: il sole.<br />

• La soluzione è <strong>in</strong>stallare sul tetto o a terra un impianto fotovoltaico ed usufruire degli <strong>in</strong>centivi provenienti<br />

dal meccanismo di <strong>in</strong>centivazione pubblica “<strong>in</strong> conto energia”. Attraverso di esso l’energia elettrica<br />

prodotta dall’impianto viene remunerata per venti anni dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE Spa).<br />

Domande di connessione da presentare entro il 15 ottobre per usufruire del contributo 2010<br />

IMPIANTI EOLICI<br />

per la produzione di energia elettrica con il vento<br />

• Da oggi è possibile trasformare la propria abitazione <strong>in</strong> una piccola centrale elettrica grazie ad<br />

una fonte <strong>in</strong>esauribile e non <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ante: il vento.<br />

IMPIANTI ELETTRICI CIVILI ED INDUSTRIALI<br />

IMPIANTI CITOFONICI E VIDEOCITOFONICI<br />

IMPIANTI DI AUTOMAZIONE CANCELLI<br />

IMPIANTI DI DIFFUSIONE SONORA - HOME THEATRE<br />

IMPIANTI TELEVISIVI DIGITALI E SATELLITARI<br />

SISTEMI DI PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI E FULMINI<br />

SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA E TVCC<br />

IMPIANTI DOMOTICI<br />

ilFRIULI BUSINESS 53


L ogistiCa<br />

Mobilità<br />

strategica<br />

Folicaldi - L’azienda di CividaLe, grazie aLLa<br />

buona patrimoniaLizzazione, sta superando La<br />

Crisi deL settore deLLe Costruzioni, puntando<br />

a nuovi merCati e tipoLogie di servizi vettoriaLi<br />

La ditta Folicaldi di Cividale<br />

si occupa da sempre di<br />

trasporti sia nazionali, sia<br />

<strong>in</strong>ternazionali specializzandosi<br />

negli anni nel trasporto di leganti<br />

idraulici sfusi e <strong>in</strong> sacco e <strong>in</strong> materie<br />

prime alla r<strong>in</strong>fusa.<br />

“Siamo, qu<strong>in</strong>di, legati al mondo<br />

delle costruzioni – spiega il titolare<br />

Enrico Ros<strong>in</strong>a - che <strong>in</strong> questo momento<br />

sconta la forte contrazione<br />

delle opere pubbliche e la riduzione<br />

dell’edilizia privata. L’attuale congiuntura<br />

economica negativa ha<br />

portato, così, a uno drastico calo<br />

dei trasporti, con conseguente<br />

forte dim<strong>in</strong>uzione del fatturato.<br />

Fatto questo che ha portato anche,<br />

come conseguenza, la riduzione<br />

del parco circolante di proprietà<br />

e la dim<strong>in</strong>uzione dei collaboratori<br />

esterni sotto contratto, da sempre<br />

forza e ricchezza aziendale”.<br />

L’assenza totale di esposizione<br />

<strong>banca</strong>ria e la buona dotazione di<br />

riserve, però, consentono all’azienda<br />

di attraversare questo difficile<br />

momento, <strong>in</strong> attesa che la ripresa<br />

acceleri o addirittura, come da<br />

qualcuno sostenuto, parta.<br />

“Durante questa crisi – cont<strong>in</strong>ua<br />

Ros<strong>in</strong>a - è stata impostata una<br />

forte strategia di penetrazione su<br />

nuovi mercati e <strong>in</strong> nuove tipologie<br />

di servizi vettoriali; il numero dei<br />

clienti, poi, è <strong>in</strong> aumento, seppure<br />

con numeri piccoli, mentre le<br />

buone prospettive che si stanno<br />

ipotizzando per il futuro ci rendono,<br />

con molta cautela, fiduciosi.<br />

Naturalmente, tutto ciò è visto<br />

54 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 SEttEMb RE 2010<br />

<strong>in</strong> un’ottica di primavera 2011<br />

<strong>in</strong>oltrata”.<br />

Oltre la generale crisi economica<br />

le aziende di trasporto strutturate,<br />

<strong>in</strong> particolare quelle del Nordest,<br />

scontano una forte concorrenza di<br />

alcuni Paesi dell’Est, recentemente<br />

entrati nell’Unione Europea .<br />

Questa concorrenza e fatta non<br />

sulla professionalità, sull’ecologia<br />

o sulla sicurezza, ma sul prezzo<br />

f<strong>in</strong>ale del trasporto che si avvantaggia<br />

<strong>in</strong> media di costi fissi<br />

<strong>in</strong>feriori del 30 per cento.<br />

“Solo un riall<strong>in</strong>eamento dei costi<br />

fissi – aggiunge il titolare della Folicaldi<br />

- potrà far sì che un importate<br />

comparto strategico <strong>in</strong>dustriale<br />

italiano come quello del trasporto<br />

e della logistica possa sopravvivere.<br />

Nessuna azienda teme la concorrenza,<br />

anzi essa è salutare per il<br />

mercato, ma deve essere fatta con<br />

regole certe e comuni. A differenza<br />

di altri settori, il trasporto ha l’unità<br />

produttiva con le ruote, che qu<strong>in</strong>di<br />

possono essere collocate ovunque e<br />

<strong>in</strong> breve tempo, magari con autisti<br />

non formati, con mezzi <strong>in</strong>sicuri<br />

e <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>anti, a scapito degli altri<br />

utenti della strada”.<br />

AttrAverso due secoli<br />

L’azienda è nata aLLa f<strong>in</strong>e degLi anni ’20<br />

Famiglia che fa muovere le merci,<br />

oggi alla quarta generazione<br />

Alla f<strong>in</strong>e della Prima Guerra Mondiale,<br />

Giacomo Folicaldi lascia la Romagna<br />

e raggiunge i figli <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>, che una<br />

volta congedati decidono di fermarsi<br />

<strong>in</strong> queste terre ricche di nuove opportunità.<br />

Sul f<strong>in</strong>ire degli Anni ’20 fonda, così,<br />

una società di trasporti, la “Giacomo<br />

Folicaldi e<br />

figli”, che<br />

<strong>in</strong>izialmente<br />

collega gli<br />

<strong>in</strong>teressi<br />

di famiglia<br />

dalle terre<br />

romagnole<br />

con la nuova realtà del <strong>Friuli</strong>, per poi<br />

aumentare la tipologia di trasporti e di<br />

clienti, <strong>in</strong> particolare con i cementifici.<br />

Nel 1935 parte degli autotreni vengono<br />

<strong>in</strong>viati <strong>in</strong> Eritrea, dove f<strong>in</strong>o all’approssimarsi<br />

del secondo conflitto<br />

mondiale svolgono regolare servizio<br />

di trasporti da Asmara all’entroterra.<br />

<strong>Il</strong> dopoguerra e la ricostruzione portano<br />

un aumento dei trasporti di materiali<br />

da costruzione e di leganti idrau-<br />

lici. Dal trasporto <strong>in</strong> “sacco” si passa<br />

la trasporto sfuso <strong>in</strong> cisterne, le così<br />

dette “cipolle”, da queste ai semirimorchi<br />

autoportanti detti “siluri”. Si<br />

creano così due l<strong>in</strong>ee di trasporto:<br />

cassonato ribaltabile e cisterne.<br />

Nel 1983 la società diventa anche<br />

Casa di Spedizione, per offrire alla<br />

propria<br />

clientela un<br />

pacchetto<br />

completo<br />

di logistica<br />

<strong>in</strong>tegrata.<br />

Raggiunta<br />

la quarta<br />

generazione la “Giacomo Folicaldi e<br />

figli Snc” si trasforma nel 2000 <strong>in</strong> Folicaldi<br />

Srl. L’attuale capacità logistica<br />

si focalizza sul trasporto delle varie<br />

materie prime per i cementifici, sul<br />

trasporto del prodotto f<strong>in</strong>ito sia sfuso,<br />

sia palettizzato, sul trasporto di ferro<br />

e ghisa, sul trasporto di rifiuti non<br />

tossici, ma riutilizzabili (ceneri di carbone,<br />

biomasse), sul trasporto di sale<br />

e sullo sbarco e imbarco sotto bordo.<br />

ilFRIULI BUSINESS 55


L Ogistica<br />

Svolta v<strong>in</strong>cente<br />

De Simon Group - L’azienda di OsOppO, dismessa La prOduziOne di<br />

autObus, si è ripensata e ha trOvatO una nuOva dimensiOne cOmpetitiva<br />

neLLa ricambistica e manutenziOne dei veicOLi di traspOrtO pubbLicO<br />

1925<br />

Anno di<br />

fondazione<br />

2,5<br />

milioni di euro<br />

di fatturato<br />

<strong>Il</strong> marchio vanta 85 anni di storia,<br />

essendo stata fondata nel<br />

1925 da Giovanni De Simon<br />

e specializzandosi nel’allestimento<br />

di veicoli con carrozzerie al tempo<br />

ancora <strong>in</strong> legno per il trasporto<br />

pubblico locale. Superato il<br />

dramma del terremoto, è stato<br />

uno dei partner fondamentali<br />

del consorzio di produttori Inbus<br />

che negli Anni ’80 rappresentava<br />

il 30% del mercato nazionale.<br />

F<strong>in</strong>o al 2007 ha, poi, realizzato<br />

un volume di vendite di circa<br />

150 autobus e un fatturato annuo<br />

superiore a 20 milioni di euro,<br />

rimanendo sempre <strong>in</strong>dipendente<br />

e nelle mani esclusivamente del<br />

gruppo familiare. Le evoluzioni<br />

economiche che hanno toccato<br />

anche il <strong>Friuli</strong>, però, hanno portato<br />

l’azienda ad affrontare difficoltà<br />

non più affrontabili dalla propria<br />

dimensione e modello produttivo.<br />

La De Simon di Gemona, con sede<br />

nella zona <strong>in</strong>dustriale di Osoppo,<br />

ha così deciso di voltare pag<strong>in</strong>a e<br />

scrivere un nuovo capitolo della<br />

propria storia, senza però disper-<br />

12<br />

Numero di<br />

dipendenti<br />

dere il know-how, l’esperienza e i<br />

contatti maturati nel settore dei<br />

mezzi di trasporto su strada.<br />

“Negli ultimi esercizi prima del<br />

2007 – commenta il presidente<br />

Alvio De Simon - l’azienda aveva<br />

sofferto per le numerose e prolungate<br />

crisi del mercato italiano<br />

dell’autobus, così come per la<br />

difficilissima concorrenza con<br />

carrozzieri e grossi costruttori che,<br />

avendo delocalizzato gli stabilimenti<br />

produttivi <strong>in</strong> Paesi dell’Est<br />

Europa, a basso costo della manodopera,<br />

offrono i loro prodotti a<br />

prezzi sempre più bassi, e comunque<br />

enormemente <strong>in</strong>feriori ai costi<br />

<strong>in</strong>terni di produzione locali”.<br />

Per tale ragione, fra il 2006 e<br />

il 2007, la famiglia De Simon ha<br />

fatto la scelta obbligata di cessare<br />

def<strong>in</strong>itivamente l’attività di<br />

produzione, per oltre ottant’anni<br />

gloriosamente portata avanti dalla<br />

storica Società De Simon Spa,<br />

dedicandosi a una nuova missione<br />

orientata ai servizi all’affezionata<br />

clientela del settore autobus. A<br />

tale scopo ha costituito De Simon<br />

Group Spa, controllata per il 70%<br />

sempre dalla famiglia De Simon e<br />

per il 30% da <strong>Friuli</strong>a. L’Impresa è<br />

stata costituita sempre a Osoppo<br />

ed è orientata alla produzione di<br />

ricambi di carrozzeria per autobus,<br />

al commercio di ricambi<br />

orig<strong>in</strong>ali ed equivalenti e alla<br />

riparazione, manutenzione, trasformazione<br />

di carrozzerie per<br />

autobus, <strong>in</strong> collaborazione con la<br />

società collegata Nord Plastic Srl,<br />

amm<strong>in</strong>istrata e rappresentata da<br />

Giovanni De Simon.<br />

Negli ultimi tre anni il fatturato<br />

medio annuale delle due società<br />

è stato di 2,5 milioni di euro. Attualmente<br />

l’offic<strong>in</strong>a di riparazione,<br />

che <strong>in</strong>clude anche l’impianto di<br />

verniciatura su un’area complessiva<br />

di 2500 metri quadrati,<br />

svolge <strong>in</strong>terventi di riparazione,<br />

manutenzione e trasformazione<br />

su autobus De Simon o di altri<br />

costruttori, <strong>in</strong> esercizio presso<br />

le aziende di trasporto pubblico<br />

delle più importanti città italiane,<br />

impiegando ulteriori dieci operatori<br />

qualificati.<br />

Accordi strAtegici<br />

<strong>in</strong> tasca tutte<br />

Le certificaziOni<br />

Alvio<br />

De Simon<br />

E ora rotta<br />

su autocarri<br />

e demolizione<br />

Grazie ai contatti consolidati<br />

con la clientela<br />

italiana dell’autobus e alcune<br />

importanti aggiudicazioni<br />

di gare d’appalto<br />

per acquisto di ricambi,<br />

De Simon Group, che è<br />

anche certificato Iso 9001<br />

e Iso 14001, è divenuto<br />

nel 2009 “Distributore<br />

autorizzato di ricambi<br />

orig<strong>in</strong>ali Diesel Technic”<br />

per autobus con meccanica<br />

Scania e Man e di altre<br />

marche, ampliando così<br />

la propria offerta a tutto il<br />

potenziale assortimento<br />

dei ricambi di tale marca.<br />

Con i ricambi di marca Dt,<br />

l’azienda può, così, soddisfare<br />

le attuali necessità<br />

dei suoi clienti f<strong>in</strong>ali e<br />

ottenere una qualità eccellente<br />

a un prezzo conveniente<br />

rispetto a quello<br />

dei ricambi orig<strong>in</strong>ali o<br />

di primo impianto dei<br />

costruttori. Sono <strong>in</strong> corso<br />

analisi di mercato e trattative<br />

con Diesel Technic Ag<br />

per <strong>in</strong>trodurre i ricambi<br />

Dt anche nel mercato<br />

dell’autocarro, acquisendo<br />

così ulteriori clienti. La<br />

De Simon Group si è, <strong>in</strong>oltre,<br />

dotata delle autorizzazioni<br />

necessarie per una<br />

nuova attività che eserciterà<br />

nei prossimi anni:<br />

demolizione di autobus<br />

mediante smontaggio, riciclo<br />

e smaltimento delle<br />

componenti meccaniche<br />

e di carrozzeria.<br />

56 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 57


EuronEws <strong>in</strong>forma<br />

La giusta cura<br />

per la rete<br />

<strong>Il</strong> dissesto funzionale di una rete<br />

fognaria genera, <strong>in</strong>evitabilmente,<br />

dei disservizi i cui effetti negativi<br />

si ripercuotono sia sulla fruibilità del<br />

servizio offerto dalla rete, sia sull’ambiente.<br />

Come è possible <strong>in</strong>tervenire<br />

per riprist<strong>in</strong>are la funzionalità di una<br />

rete fognaria? Le strade percorribili<br />

sono due: o mediante il ricorso a tecnologie<br />

tradizionali, che consistono<br />

nello scavare a cielo aperto, rimuovere<br />

il tronco fognario dissestato e <strong>in</strong>stallare<br />

una nuova tubazione; oppure,<br />

tramite l’uso delle tecnologie “nodig”,<br />

che permettono di <strong>in</strong>tervenire<br />

sulla rete <strong>in</strong>terrata con limitati o del<br />

tutto nulli scavi a cielo aperto e senza<br />

alcun <strong>in</strong>tervento di manodopera nel<br />

sottosuolo. Le tecnologie no-dig, che<br />

vanno sempre più diffondendosi <strong>in</strong><br />

Italia, consentono di effettuare operazioni<br />

di riparazione, consistenti<br />

nel riprist<strong>in</strong>are la funzionalità di<br />

brevi tratti di tubazione mediante dei<br />

patch; riabilitazione o risanamento,<br />

che permettono di recuperare la piena<br />

funzionalità di un esteso tronco di tubazione,<br />

mediante specifici <strong>in</strong>terventi<br />

di risanamento consistenti nell’<strong>in</strong>serimento<br />

di una nuova tubazione<br />

all’<strong>in</strong>terno della condotta da risanare<br />

oppure nella formazione di un nuovo<br />

rivestimento direttamente all’<strong>in</strong>terno<br />

della condotta da risanare; sostituzione,<br />

che consiste nel rimuovere un<br />

tronco di tubazione fortemente dissestato<br />

sostituendolo con uno nuovo<br />

di un diametro uguale o maggiore a<br />

quello rimosso.<br />

Le operazioni di riabilitazione si<br />

effett<br />

u a n o<br />

quando lo<br />

stato di dissesto del del tronco tronco fognario<br />

non è eccessivo ed è, qu<strong>in</strong>di, possi- possi possi<br />

bile recuperare la piena funzionalità<br />

del tronco stesso. Le operazioni di<br />

sostituzione si eseguono, <strong>in</strong>vece, nei<br />

casi di stato di dissesto grave o di<br />

tronchi idraulicamente sottodimensionati.<br />

Al f<strong>in</strong>e di stabilire il tipo di<br />

<strong>in</strong>tervento da eseguirsi sul tronco<br />

fognario dissestato è fondamentale<br />

<strong>in</strong>dividuare la classe di danno dello<br />

stesso tronco (per un’analisi completa<br />

a tal riguardo si rimanda alle “L<strong>in</strong>ee<br />

Guida Nazionali per la videoispezione<br />

e codifica condizioni reti fognarie<br />

2008:4” elaborate dall’Aspi).<br />

Da ciò emerge forte la necessità di<br />

def<strong>in</strong>ire un piano di riabilitazione<br />

per valutare lo stato di dissesto di<br />

una rete fognaria e,<br />

conseguentemente,<br />

programmare una<br />

serie di <strong>in</strong>terventi<br />

volti non solo a<br />

riprist<strong>in</strong>are la funzionalità<br />

delle condotte,<br />

ma anche ad<br />

assicurare l’economia<br />

dell’<strong>in</strong>tervento<br />

<strong>in</strong> una prospettiva<br />

di lungo term<strong>in</strong>e e a<br />

tutelare l’ambiente.<br />

Ultime novità<br />

Nuova CoNTeC<br />

l’azieNda di MoNtereale<br />

valcelliNa si occupa<br />

della riabilitazioNe<br />

delle coNdotte fogNarie<br />

utilizzaNdo le più ModerNe<br />

tecNologie a disposizioNe<br />

Notevoli vaNtaggi da questa tecNica<br />

Res<strong>in</strong>a e raggi Uv<br />

Un’altra tecnologia che va diffondendosi sempre più,<br />

alternativa al metodo Cipp, è la tecnologia “Uv”, che<br />

consiste <strong>in</strong> una res<strong>in</strong>a fotosensibile che va a impregnare<br />

una fibra di vetro il cui <strong>in</strong>durimento avviene<br />

attraverso i raggi Uv montati su un treno di lampade<br />

che <strong>in</strong>nescano la reazione di polimerizzazione. Tale<br />

tecnologia presenta notevoli vantaggi, tra i quali il<br />

ridotto <strong>in</strong>gombro di cantiere, soprattutto per quanto<br />

riguarda l’utilizzo di torri d’<strong>in</strong>versione e caldaie normalmente<br />

di grosse dimensioni per il riscaldamento<br />

d’acqua, che poi andrebbe anche smaltita, con tutte<br />

le sue problematiche e i costi che sarebbero necessari<br />

usando le classiche tecniche di rel<strong>in</strong><strong>in</strong>g. Altri vantaggi<br />

sono costituiti dalla possibilità di lavorare senza l’assillo<br />

del tempo, con l’utilizzo di questa tecnica il processo<br />

di <strong>in</strong>durimento può essere fermato <strong>in</strong> ogni istante e<br />

poi fatto riprendere quando si vuole, semplicemente<br />

spegnendo e riaccendendo le luci sul treno, e dal ridotto<br />

spessore del l<strong>in</strong>er, che si traduce <strong>in</strong> un’economia<br />

di costi e risparmi energetici.<br />

58 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


Diagnosi e azione<br />

L’<strong>in</strong>tervento si sviLuppa su più fasi, daLLa diagnosi aLLa sceLta ottimaLe<br />

dei materiaLi, f<strong>in</strong>o aLLa verifica f<strong>in</strong>aLe deLLa quaLità deLL’esecuzione<br />

Per realizzare al meglio il<br />

piano di riabilitazione<br />

delle reti fognarie è essenziale<br />

def<strong>in</strong>ire una sequenza<br />

ord<strong>in</strong>ata di fasi, la prima delle<br />

quali, detta ispettivo-diagnostica,<br />

consiste nel conoscere <strong>in</strong><br />

dettaglio la rete fognaria per<br />

trarre utili <strong>in</strong>formazioni sullo<br />

stato funzionale della stessa;<br />

ciò è realizzabile solo attraverso<br />

una programmazione accorta<br />

delle operazioni di videoispezione,<br />

utilizzando per lo scopo<br />

un’adeguata strumentazione.<br />

La seconda fase, poi, consiste<br />

nell’identificare e classificare,<br />

<strong>in</strong> funzione dei difetti rilevati e<br />

della loro entità, i danni di un<br />

tronco fognario seguendo le<br />

procedure <strong>in</strong>dicate <strong>in</strong> specifiche<br />

norme e l<strong>in</strong>ee guida (normativa<br />

Uni En 13508-2 “Condizioni<br />

degli impianti di raccolta e<br />

smaltimento di acque reflue<br />

all’esterno di edifici – Sistema<br />

di codifica per ispezione visiva”;<br />

“L<strong>in</strong>ee Guida<br />

Nazionali per<br />

la videoispezione<br />

e codifica<br />

condizioni<br />

reti fognarie<br />

2008:4” elaborate<br />

dall’Aspi).<br />

Alla fase<br />

ispettivo-diagnosticaseguono<br />

le fasi di<br />

progettazione,<br />

<strong>in</strong>tervento di<br />

riabilitazione vero e proprio e<br />

post-riabilitazione. La fase progettuale<br />

consiste nello stabilire,<br />

sulla base dell’analisi dello stato<br />

delle funzioni, se sulla condotta<br />

da risanare bisogna eseguire<br />

una “riabilitazione non strutturale”,<br />

così def<strong>in</strong>ita poiché il<br />

rivestimento utilizzato per il<br />

riprist<strong>in</strong>o della funzionalità non<br />

deve assolvere alcuna funzione<br />

strutturale, oppure una “riabilitazione<br />

strutturale”, così def<strong>in</strong>ita<br />

poiché il rivestimento deve essere<br />

opportunamente dimensio-<br />

24 settembre 2010<br />

nato per assolvere funzioni di<br />

portanza strutturale). Si passa,<br />

poi, alla scelta dei materiali da<br />

impiegare nella riabilitazione e,<br />

conseguentemente, il metodo di<br />

risanamento, tenendo ben presente<br />

che l’utilizzo di materiali<br />

di elevata qualità e la corretta<br />

messa <strong>in</strong> opera degli stessi sono<br />

fondamentali per assicurare il<br />

successo di un <strong>in</strong>tervento riabilitativo.<br />

Inf<strong>in</strong>e, si passa a eseguire<br />

il calcolo statico a norma per<br />

dimensionare lo spessore della<br />

parete della nuova condotta<br />

o del rivestimento, a seconda<br />

che all’<strong>in</strong>terno della tubazione<br />

esistente debba <strong>in</strong>serirsi una<br />

nuova tubazione o formarsi<br />

direttamente un nuovo rivestimento<br />

(per un’analisi completa<br />

a tal riguardo si rimanda a due<br />

norme diffusamente impiegate:<br />

la statunitense Astm F 1216-09<br />

“Standard Practice for Rehabili-<br />

tation of Exist<strong>in</strong>g Pipel<strong>in</strong>es and<br />

Conduits by the Inversion and<br />

Cur<strong>in</strong>g of a Res<strong>in</strong>-Impregnated<br />

Tube” e la tedesca Atv-Dvwk-M<br />

127 E, Part 2 “Static Calculation<br />

for the Rehabilitation of Dra<strong>in</strong>s<br />

and Sewers Us<strong>in</strong>g L<strong>in</strong><strong>in</strong>g and<br />

Assembly Procedures”).<br />

Riguardo agli <strong>in</strong>terventi riabilitativi<br />

veri e propri, come già<br />

scritto, si possono realizzare<br />

secondo due differenti modalità:<br />

o <strong>in</strong>serendo una nuova condotta<br />

all’<strong>in</strong>terno della condotta da<br />

risanare o realizzando un nuovo<br />

rivestimento direttamente<br />

all’<strong>in</strong>terno della condotta da<br />

risanare. Normalmente, nella<br />

riabilitazione delle reti fognarie<br />

si utilizza il metodo Cipp (Cured<br />

<strong>in</strong> place pipe, <strong>in</strong> italiano “tubo<br />

reticolato <strong>in</strong> sito”) che consiste<br />

nel realizzare un nuovo rivestimento<br />

direttamente all’<strong>in</strong>terno<br />

della tubazione.<br />

EuronEws <strong>in</strong>forma<br />

<strong>Il</strong> rivestimento (l<strong>in</strong>er) è costituito<br />

da un tubolare <strong>in</strong> feltro<br />

che, previo <strong>in</strong>serimento, viene<br />

impregnato con una res<strong>in</strong>a<br />

termo<strong>in</strong>durente. In alcuni casi<br />

il tubolare viene r<strong>in</strong>forzato con<br />

uno o più strati di fibra di vetro,<br />

al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>crementare le caratteristiche<br />

meccanico-strutturali<br />

del prodotto f<strong>in</strong>ito. Una volta<br />

<strong>in</strong>serito il tubolare impregnato<br />

all’<strong>in</strong>terno della condotta da<br />

risanare, e fatto aderire perfettamente<br />

alle pareti della stessa, si<br />

avvia il processo di <strong>in</strong>durimento<br />

della res<strong>in</strong>a. <strong>Il</strong> l<strong>in</strong>er, una volta<br />

<strong>in</strong>durito, è capace di svolgere<br />

quelle funzioni non più assolvibili<br />

dalla condotta dissestata.<br />

La fase f<strong>in</strong>ale del processo di<br />

riabilitazione consiste nell’eseguire<br />

la videoispezione del tronco<br />

risanato, al f<strong>in</strong>e di verificare<br />

la qualità dell’esecuzione della<br />

messa <strong>in</strong> opera del rivestimento,<br />

che dovrebbe essere privo di<br />

qualsiasi irregolarità (rigonfiamenti,nervature,<strong>in</strong>crespature,<br />

pieghe);<br />

nel prelievo di<br />

campioni di rivestimento<br />

dal<br />

tronco riabilitato<br />

per test di<br />

verifica delle<br />

caratteristiche<br />

fisico-meccaniche<br />

da eseguirsi<br />

<strong>in</strong> conformità<br />

a quanto prescritto<br />

dalle specifiche norme;<br />

nel collaudo del tronco risanato,<br />

avente come scopo quello di<br />

verificare la tenuta idraulica<br />

del rivestimento da eseguirsi <strong>in</strong><br />

conformità a quanto prescritto<br />

dalla norma Uni En 1610:1999<br />

“Costruzione e collaudo di connessioni<br />

di scarico e collettori di<br />

fognatura”; e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nella messa<br />

<strong>in</strong> esercizio della condotta risanata,<br />

attuabile una volta superati<br />

il collaudo e le verifiche delle caratteristiche<br />

fisico-meccaniche<br />

del rivestimento.<br />

ilFRIULI BUSINESS 59


T erziario<br />

Software<br />

sartoriale<br />

Insiel Spa si orienta verso l’<strong>in</strong>novazione<br />

di prodotto e di processo, punta a offrire<br />

servizi ‘sartoriali’, <strong>in</strong>vestendo anche nella<br />

capacità di fare squadra e si conferma vero<br />

e proprio motore di <strong>in</strong>novazione territoriale<br />

per il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia. Lo annuncia e<br />

sottol<strong>in</strong>ea il direttore dell’azienda <strong>in</strong>formatica<br />

per il sistema degli enti locali, Fulvio<br />

Sbroiavacca.<br />

- <strong>Il</strong> processo di scorporo del ramo “mercato”<br />

quali cambiamenti organizzativi ha<br />

richiesto all’<strong>in</strong>terno di Insiel?<br />

“Abbiamo dato avvio a una ristrutturazione<br />

organizzativa <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con la nuova mission<br />

aziendale che ci vede agire sul territorio<br />

come braccio operativo della Regione <strong>Friuli</strong><br />

Venezia Giulia; ciò implica un nuovo ruolo<br />

per l’azienda che passa da quello di semplice<br />

fornitore a quello di azienda <strong>in</strong> grado di<br />

<strong>in</strong>tegrare soluzioni puntando sul sistema<br />

<strong>in</strong>formativo regionale <strong>in</strong>tegrato”.<br />

- In s<strong>in</strong>tesi, quali sono le l<strong>in</strong>ee guida del<br />

vostro attuale piano <strong>in</strong>dustriale?<br />

“Puntiamo all’efficienza, alla qualità dei prodotti<br />

e dei servizi anche <strong>in</strong>troducendo nuove<br />

modalità di lavoro per offrire prestazioni su<br />

misura; ma non solo: vogliamo contribuire<br />

allo sviluppo del territorio creando <strong>in</strong>novazione”.<br />

- Su quali nuovi servizi state lavorando?<br />

“Gli ultimi progetti si orientano sempre<br />

di più verso l’<strong>in</strong>novazione di processo volta<br />

a realizzare servizi ‘sartoriali’, tagliati cioè<br />

su misura delle esigenze della Regione; un<br />

esempio è il progetto complessivo del Nuovo<br />

Pronto Soccorso, sistema per l’emergenza<br />

<strong>in</strong>traospedaliera, che ha saputo <strong>in</strong>dividuare<br />

le necessità del personale di pronto soccorso,<br />

traducendole <strong>in</strong> un prodotto che rispecchia le<br />

esigenze condivise con il cliente nelle diverse<br />

fasi di sviluppo del progetto.<br />

Sul fronte della semplificazione amm<strong>in</strong>istrativa<br />

e dei servizi personalizzati si <strong>in</strong>serisce,<br />

<strong>in</strong>vece, il recente sistema di dematerializzazione<br />

del Fascicolo del dipendente e la<br />

Carta regionale dei servizi. <strong>Il</strong> primo è uno dei<br />

tasselli per r<strong>in</strong>novare il sistema <strong>in</strong>formativo<br />

amm<strong>in</strong>istrativo della Regione, che prevede<br />

l’elim<strong>in</strong>azione dei documenti cartacei a favore<br />

dei documenti <strong>in</strong>formatici con conseguenti<br />

risparmi di costi e tempi. <strong>Il</strong> secondo, attraverso<br />

la smart card e l’identificazione onl<strong>in</strong>e,<br />

abilita una serie di servizi personalizzati<br />

<strong>Il</strong> direttore Fulvio<br />

Sbroiavacca<br />

DaTi Di bilancio<br />

il fatturato 2009 è Di 83 milioni Di euro<br />

Difesa la redditività<br />

grazie a maggiore<br />

efficienza e taglio<br />

dei servizi esterni<br />

I dati di bilancio <strong>in</strong>dicano un fatturato del<br />

2009 di poco oltre 83 milioni di euro, ridotto<br />

rispetto ai circa 91 milioni dell’anno precedente,<br />

ed evidenziano come la società sia<br />

riuscita a compensare questa riduzione con<br />

m<strong>in</strong>ori costi grazie a un efficientamento organizzativo<br />

attraverso la dim<strong>in</strong>uzione e riqualificazione<br />

delle esternalizzazioni, alla riduzione<br />

del numero dei dirigenti ma anche alla pianificazione<br />

di percorsi formativi che si sono<br />

tradotti <strong>in</strong> 4.180 giornate di formazione. L’utile<br />

è stato ottenuto nonostante il calo dei ricavi,<br />

i quali registrano una dim<strong>in</strong>uzione pari all’8%,<br />

a fronte del miglioramento dell’efficienza che<br />

ha portato a un risparmio sui costi di servizi<br />

esterni per oltre 5 milioni di euro.<br />

InsIel spa - Dopo lo<br />

scorporo Dell’attività Di<br />

libero mercato, la società<br />

regionale si canDiDa a motore<br />

Dell’<strong>in</strong>novazione nella<br />

pubblica amm<strong>in</strong>istrazione<br />

“Nel prossimo futuro<br />

emergerà sempre più<br />

l’esigenza di servizi on l<strong>in</strong>e,<br />

ma non solo: dovranno essere<br />

fruibili <strong>in</strong> modalità mobile”<br />

che semplificano la vita ai cittad<strong>in</strong>i con un<br />

semplice click e che spaziano <strong>in</strong> vari ambiti:<br />

dalla salute, al lavoro, all’istruzione, al tempo<br />

libero. Insiel, qundi, si conferma quale asset<br />

importante per il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia, vero<br />

e proprio motore di <strong>in</strong>novazione territoriale”.<br />

- Come evolverà la domanda di servizi<br />

onl<strong>in</strong>e <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>?<br />

“Emergerà sempre di più la richiesta di servizi<br />

onl<strong>in</strong>e, ma non solo; all’<strong>in</strong>terno di questi<br />

servizi, <strong>in</strong>fatti, la domanda per usufruirne, <strong>in</strong><br />

modalità mobile, aumenterà. Diventa, qu<strong>in</strong>di,<br />

necessaria l’esistenza di un’<strong>in</strong>frastruttura<br />

capace di supportarne l’erogazione. In questo<br />

senso sarà determ<strong>in</strong>ante l’utilizzo della banda<br />

larga sulla quale potranno viaggiare servizi<br />

evoluti come, ad esempio, i Pacs, ovvero<br />

sistemi specializzati per l’archiviazione, la<br />

visualizzazione e la trasmissione di immag<strong>in</strong>i<br />

digitali quali, a titolo esemplificativo, quelle<br />

radiologiche”.<br />

- Come vi vede impegnati l’attività di<br />

R&S?<br />

“Le attività di ricerca e sviluppo tendono, da<br />

un lato, a conseguire l’aggiornamento tecnologico<br />

e l’ampliamento delle l<strong>in</strong>ee di prodotti<br />

costituenti l’offerta per i Core Client, dall’altro<br />

ad acquisire il know-how necessario al miglioramento<br />

della qualità dei servizi forniti<br />

al mercato di riferimento. L’impegno della<br />

società nell’<strong>in</strong>novazione è documentato anche<br />

dall’entità della spesa sostenuta nel 2009 per<br />

ricerca e sviluppo, che ammonta a 4,7 milioni<br />

di euro. Un esempio dell’attività <strong>in</strong> ricerca e<br />

sviluppo di Insiel è il progetto Ipse che punta<br />

a sviluppare un sistema elettronico capace di<br />

rendere omogenea la sanità <strong>in</strong> diverse regioni<br />

per migliorare la cont<strong>in</strong>uità delle cure, favorire<br />

la mobilità <strong>in</strong>ter-regionale dei pazienti e<br />

ridurre i costi. <strong>Il</strong> progetto è f<strong>in</strong>anziato grazie<br />

anche al contributo del M<strong>in</strong>istero della Salute<br />

e vede co<strong>in</strong>volte 10 realtà, quali Lombardia,<br />

Veneto, Prov<strong>in</strong>cia di Trento, Emilia Romagna,<br />

Toscana, Umbria, Abrusso, Molise, Sardegna<br />

e, ovviamente, il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia”.<br />

60 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


T erziario<br />

Forum pieno di energia<br />

La Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e, prima<br />

<strong>in</strong> regione, ha deciso di<br />

<strong>in</strong>trodurre nel proprio sito<br />

Internet www.prov<strong>in</strong>cia.ud<strong>in</strong>e.<br />

it un forum di discussione: il<br />

primo argomento sotto la lente<br />

sarà l’energia. A breve, qu<strong>in</strong>di,<br />

la Prov<strong>in</strong>cia attiverà sul proprio<br />

portale web il “dialogo on l<strong>in</strong>e”<br />

su questa materia al f<strong>in</strong>e di ampliare<br />

la cultura e la conoscenza<br />

sull’energia, sulle fonti alternative<br />

nonché sulle nuove tecnologie.<br />

“<strong>Il</strong> forum – spiega l’assessore<br />

Stefano Teghil – ha anche l’obiettivo<br />

di stimolare il dibattito sull’efficienza<br />

energetica, sulle soluzioni<br />

per la dim<strong>in</strong>uzione del consumo<br />

di energia a parità di servizio<br />

reso, promuovere un dibattito<br />

virtuale tra cittad<strong>in</strong>i capace di<br />

produrre riflessioni, stimoli, idee,<br />

soluzioni <strong>in</strong>novative per dare<br />

risposte a specifici temi <strong>in</strong> campo<br />

24 settembre 2010<br />

Stefano<br />

Teghil<br />

energetico e sostenere un dialogo<br />

tra le istanze della società civile<br />

e dell’economia e le istituzioni.<br />

Un utile strumento anche per<br />

approfondire i temi riguardanti<br />

le <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong> campo energetico<br />

della Prov<strong>in</strong>cia, della sostenibilità<br />

e della cosiddetta green economy.<br />

Ho voluto fortemente questo strumento,<br />

condiviso dal presidente<br />

Prov<strong>in</strong>cia di ud<strong>in</strong>e<br />

Presto on l<strong>in</strong>e un<br />

luogo di confronto<br />

e discussione su una<br />

tematica determ<strong>in</strong>ante<br />

Per l’evoluzione<br />

economica della<br />

società locale<br />

e dal Consiglio, perchè ritengo il<br />

settore dell’energia determ<strong>in</strong>ante<br />

per l’evoluzione economica della<br />

nostra società sia presente che<br />

futura”.<br />

È un progetto che prende le<br />

mosse dalle direttive <strong>in</strong> materia<br />

impartite dal M<strong>in</strong>istero per la<br />

Funzione pubblica che prevedono<br />

la ricerca dell’efficienza e<br />

dell’efficacia nei processi di produzione<br />

della comunicazione e<br />

che suggeriscono come, un maggior<br />

impiego delle tecnologie <strong>in</strong>formatiche<br />

nelle comunicazioni<br />

con cittad<strong>in</strong>i, aumenti l’efficienza<br />

della pubblica amm<strong>in</strong>istrazione e<br />

favorisca notevoli risparmi.<br />

“Seguendo le <strong>in</strong>dicazioni date<br />

dal M<strong>in</strong>istero – aggiunge Teghil<br />

– la Prov<strong>in</strong>cia dimostra di avere<br />

sensibilità nei confronti dei<br />

cittad<strong>in</strong>i ampliando i momenti<br />

di confronto. Grazie a questo<br />

forum vi sarà <strong>in</strong>fatti la possibilità<br />

di dialogare con l’assessore per<br />

poter discutere sulle politiche<br />

energetiche, bandi, autorizzazioni<br />

e convegni. Ci sarà spazio,<br />

<strong>in</strong>oltre, per condividere le nuove<br />

<strong>in</strong>iziative e per poterle migliorare<br />

grazie ai suggerimenti che<br />

i cittad<strong>in</strong>i o gli addetti ai lavori<br />

potranno dare”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 61


62 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


24 settembre 2010<br />

ilFRIULI BUSINESS 63


T erziario<br />

Sarti della<br />

sicurezza<br />

Consulenza & servizi - La società di<br />

spiLimbergo <strong>in</strong>dividua programmi personaLizzati<br />

per Le pmi, sia strutturaLi sia formativi,<br />

affiancandoLe neL corso deL tempo<br />

Percorsi “personalizzati”<br />

di formazione e adeguamento<br />

ai massimi<br />

parametri di sicurezza sul<br />

lavoro. È quanto propone<br />

la società “Consulenza e<br />

Servizi” di Spilimbergo,<br />

senza format standardizzati,<br />

ma attraverso un percorso<br />

che dall’analisi delle necessità<br />

porta a un affiancamento<br />

dell’azienda nel medio e anche<br />

lungo periodo. La realtà di<br />

servizi nasce nel 1988 a opera<br />

di Antonio Zavagno e Aldo<br />

Tomat. Inizialmente lo studio<br />

si occupa prevalentemente di<br />

consulenza sulle tematiche<br />

ambientali. Poi, all’<strong>in</strong>izio degli<br />

Anni ’90, si si orienta verso un<br />

altro settore, la cui sensibilità<br />

da parte delle istituzioni e<br />

delle aziende stava progressivamente<br />

sivamente aumentando: la<br />

sicurezza sul lavoro, appunto.<br />

Un terreno fertile per l’azienda,<br />

tanto che è diventata la specializzazione<br />

e l’unico settore<br />

oggi attivo. I soci sono rimasti<br />

due, per una scelta di coltivare<br />

direttamente l’assistenza verso<br />

la clientela, pur dotandosi<br />

di una serie di professionisti<br />

esterni specializzati <strong>in</strong> problematiche<br />

specifiche, da attivare<br />

all’occorrenza.<br />

“<strong>Il</strong> nostro bac<strong>in</strong>o di clientela<br />

– spiega Zavagno - spazia<br />

dalle microaziende alle realtà<br />

di medie dimensioni, con<br />

30.40 dipendenti; per quanto<br />

riguarda, <strong>in</strong>vece, il settore<br />

economico, lo scenario è molto<br />

ampio, dall’edilizia alla mecca-<br />

nica, f<strong>in</strong>o anche al commercio”.<br />

La consulenza prende avvio<br />

da un check-up aziendale,<br />

<strong>in</strong> cui viene valutato anche<br />

il percorso storico f<strong>in</strong>o a quel<br />

punto fatto. Qu<strong>in</strong>di, si passa<br />

all’elaborazione di un programma<br />

di <strong>in</strong>terventi<br />

sia a livello strutturale,<br />

sia a quello formativo.<br />

<strong>Il</strong> piano prevede<br />

normalmente almeno<br />

un anno di affiancamento<br />

con azioni spalmate nel tempo<br />

<strong>in</strong> base alle specifiche esigenze<br />

aziendali. Alcuni <strong>in</strong>terventi,<br />

comunque, diventano quasi<br />

strutturali, strutturali, come la valuta<br />

zione su nuove attrezzature,<br />

la formazione formazione del personale<br />

soggetto a turn over, gli ag<br />

giornamenti giornamenti derivanti dalla<br />

normativa.<br />

“Rispetto a quando siamo<br />

partiti lo scenario è notevol<br />

mente cambiato – commenta<br />

Zavagno – all’<strong>in</strong>izio il tema<br />

della sicurezza sembrava qua<br />

si una l<strong>in</strong>gua sconosciuto per<br />

le aziende e un <strong>in</strong>utile costo,<br />

mentre il nostro ruolo poteva<br />

apparire quello di missionari<br />

<strong>in</strong> un cont<strong>in</strong>ente <strong>in</strong>esplorato.<br />

Con il tempo, però, le cose<br />

sono molto cambiate, anche<br />

grazie ai maggiori controlli e<br />

alle pesanti conseguenze cui si<br />

può andare <strong>in</strong>contro, che hanno<br />

fatto maturare una diffusa<br />

consapevolezza sull’importanza<br />

della sicurezza sul lavoro”.<br />

Territorialmente, “Consulenza<br />

e Servizi” opera nelle<br />

prov<strong>in</strong>ce di Ud<strong>in</strong>e e di Pordenone.<br />

Nella sua sede, situata<br />

nella zona <strong>in</strong>dustriale di Spilimbergo,<br />

ha a disposizione<br />

strutture adeguate sia per la<br />

formazione, grazie ad aule<br />

attrezzate, sia per le prove<br />

pratiche all’<strong>in</strong>terno di un ac<br />

cogliente capannone.<br />

I titolari<br />

Antonio<br />

Zavagno e<br />

Aldo Tomat<br />

Ord<strong>in</strong>i e CaTegOrie<br />

<strong>in</strong>contro promosso dagLi <strong>in</strong>gegneri di ud<strong>in</strong>e<br />

Regole più semplici<br />

e controlli più razionali<br />

<strong>Il</strong> tema della sicurezza è stato affrontato anche dall’Ord<strong>in</strong>e degli<br />

<strong>in</strong>gegneri della prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e che assieme a categorie imprenditoriali<br />

ed enti pubblici co<strong>in</strong>volti hanno promosso un apposito<br />

convegno. Durante l’<strong>in</strong>contro sono stati resi pubblici di dati<br />

aggiornati sugli <strong>in</strong>fortuni sul lavoro e le malattie professionali<br />

<strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia riguardo all’anno 2009 f<strong>in</strong>o al 30 aprile<br />

2010, che risultano <strong>in</strong> flessione del 14%, dato migliore rispetto<br />

al calo del 12,8% di tutto il Nordest. Va tenuto conto, però, del<br />

fatto che la crisi economica ha imposto un calo del numero degli<br />

occupati e una dim<strong>in</strong>uzione delle ore lavorate, che hanno sicuramente<br />

<strong>in</strong>ciso<br />

sulla flessione<br />

dell’andamento<br />

<strong>in</strong>fortunistico.<br />

“Le leggi<br />

da sole non<br />

bastano – ha<br />

commentato,<br />

tra i diversi<br />

<strong>in</strong>tervenuti,<br />

Ferrante Pitta<br />

a nome della categoria edile dell’Api di Ud<strong>in</strong>e –, è nel patrimonio<br />

dei valori delle persone che si deve <strong>in</strong>sediare la cultura della<br />

sicurezza anche grazie a un cont<strong>in</strong>uo co<strong>in</strong>volgimento di tutti i<br />

protagonisti del cantiere nella prevenzione che passa tramite<br />

l’<strong>in</strong>formazione e l’educazione circa le ‘buone prassi’ che dovrebbero<br />

essere normalmente adottate. Inf<strong>in</strong>e, si sente la necessità<br />

anche di razionalizzare la vigilanza, semplificare gli adempimenti<br />

<strong>in</strong> materia, modulare le sanzioni <strong>in</strong> funzione del rischio, garantire<br />

la vera partecipazione delle parti sociali co<strong>in</strong>volte”.<br />

“L’attività di controllo, pur costituendo una fase essenziale della<br />

prevenzione – ha fatto eco per Confartigianato G<strong>in</strong>o Stefanutti<br />

- a volte tuttavia risulta viziata da una legislazione ancora troppo<br />

farrag<strong>in</strong>osa e burocratizzata, nonostante le <strong>in</strong>tenzioni dichiarate<br />

all’uscita del D.Lgs. 81/2008 e del correttivo. Confartigianato<br />

chiede semplicemente che i controlli non si fond<strong>in</strong>o su un’applicazione<br />

delle norme avulsa dal contesto, ma che tengano<br />

conto proprio della specifica situazione lavorativa, dell’effettiva<br />

situazione di pericolo, degli aspetti socio-economici del periodo,<br />

il che significa semplicemente operare con buon senso”.<br />

64 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


T erziario<br />

15 anni di esperienza<br />

L’azienda è guidata<br />

da renè Battistutti<br />

Obiettivo<br />

20 milioni<br />

nel 2011<br />

Con un fatturato 2009 di<br />

23 milioni di euro e una<br />

previsione di chiudere il<br />

2010 raggiungendo i 32<br />

milioni e, poi, i 46 nel<br />

2011, Energetica si conferma<br />

azienda d<strong>in</strong>amica<br />

dalle notevoli capacità di<br />

<strong>in</strong>serimento nel mercato<br />

italiano delle r<strong>in</strong>novabili.<br />

Significativo l’obiettivo che<br />

l’azienda di Klagenfurt si<br />

propone di raggiungere<br />

<strong>in</strong> Italia: 20<br />

milioni di euro<br />

nel 2011.<br />

Fondata nel<br />

1995 da Renè<br />

Battistutti,<br />

Energetica si<br />

caratterizza<br />

come azienda<br />

particolarmente<br />

giovane, con un’alta<br />

propensione alla ricerca e<br />

all’<strong>in</strong>novazione, e standard<br />

qualitativi di processo e<br />

prodotto sempre assolutamente<br />

elevati.<br />

La direzione Italia coord<strong>in</strong>erà<br />

l’area commerciale,<br />

alla quale si affiancheranno<br />

due aree tecniche: una<br />

dedicata allo sviluppo di<br />

progetti di impianti fotovoltaici.<br />

L’altra sarà, <strong>in</strong>vece,<br />

punto di riferimento per le<br />

autorizzazioni per grandi<br />

impianti a terra e sui tetti.<br />

La struttura si completerà<br />

con l’assistenza post<br />

vendita.<br />

24 SEttE m BRE 2010<br />

Sbarco<br />

<strong>in</strong> <strong>Friuli</strong><br />

Ha scelto il <strong>Friuli</strong> per entrare<br />

nel mercato italiano, aprendo<br />

ufficialmente i battenti<br />

il primo ottobre, una delle aziende<br />

ai vertici a livello mondiale nella<br />

produzione di moduli fotovoltaici.<br />

Con la nuova sede operativa italiana<br />

di Tavagnacco, <strong>in</strong>fatti, l’austriaca<br />

Energetica conquista nuove posizioni<br />

di prestigio <strong>in</strong>ternazionale<br />

all’<strong>in</strong>terno di un settore <strong>in</strong> grande<br />

espansione, anche grazie alle favorevoli<br />

condizioni rese possibili dal<br />

Conto Energia 3.<br />

“Portiamo sul mercato nazionale<br />

un’azienda attiva da oltre 15 anni<br />

– dichiara René Battistutti, amm<strong>in</strong>istratore<br />

delegato di Energetica<br />

Hold<strong>in</strong>g GmbH – che tuttavia vanta<br />

un team giovane e tecnologicamente<br />

preparato. Qualità che hanno contribuito<br />

a fare entrare Energetica nel<br />

top di gamma a livello mondiale dei<br />

pannelli fotovoltaici”.<br />

Per il mercato italiano Energetica<br />

immag<strong>in</strong>a un futuro legato ai grandi<br />

impianti sia a terra, sia sui tetti, con<br />

l’obiettivo di fatturare 20 milioni di<br />

euro e <strong>in</strong>stallare 6 Mwp sul territorio<br />

nazionale entro il 2011. Come<br />

sarà possibile raggiungere questi<br />

obiettivi?<br />

“<strong>Il</strong> marchio Energetica – cont<strong>in</strong>ua<br />

Battistutti - possiede elevati standard<br />

qualitativi, che rendono adatto<br />

il prodotto a impianti di grandi<br />

dimensioni e alto rendimento.<br />

La nostra strategia comprende lo<br />

sviluppo di progetti di parchi fotovoltaici<br />

<strong>in</strong> stretta collaborazione con<br />

fondi di <strong>in</strong>vestimento specializzati,<br />

la creazione di una rete commerciale<br />

su base nazionale dedicata al B2B e<br />

una dedicata al cliente f<strong>in</strong>ale”.<br />

EnErgEtica - L’azienda car<strong>in</strong>ziana, speciaLizzata<br />

<strong>in</strong> impianti fotovoLtaici, apre una società<br />

commerciaLe e di assistenza tecnica a<br />

tavagnacco per espandersi neL mercato<br />

itaLiano corporate<br />

e privato<br />

Da questo punto<br />

di vista Energetica<br />

risponde <strong>in</strong> pieno a<br />

quello che è l’immag<strong>in</strong>ecomunemente<br />

percepita della<br />

produzione<br />

austriaca.<br />

“Operiamo<br />

– dichiara il<br />

rappresentante<br />

dell’azienda<br />

- un rigoroso<br />

controllo di<br />

filiera: dai fornitori<br />

di celle<br />

fotovoltaiche a<br />

tutti i processi di<br />

assemblaggio dei moduli,<br />

f<strong>in</strong>o al loro trasporto<br />

e al montaggio.<br />

Chi acquista Energetica<br />

sa di poter contare<br />

su un prodotto<br />

di assoluta qualità,<br />

capace di garantire una<br />

resa ottimale”.<br />

“Pure Austria. Pure<br />

Energy”, cioè pura<br />

Austria, pura energia<br />

è il claim <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese<br />

dell’azienda di Klagenfurt,<br />

fondata nel 1995 da<br />

René Battistutti, ha recentemente<br />

portato la sua<br />

capacità produttiva a 35<br />

MWp. L’azienda, che oggi<br />

fattura da 30 a 35 milioni<br />

di euro, ha registrato un<br />

<strong>in</strong>cremento del 40% del<br />

fatturato grazie a un<br />

notevole aumento degli<br />

ord<strong>in</strong>i. Già presente <strong>in</strong><br />

Slovenia, Germania,<br />

Spagna, Francia, Grecia<br />

e <strong>in</strong> Repubblica<br />

Ceca, da ottobre<br />

qu<strong>in</strong>di Energetica<br />

porta <strong>in</strong> Italia la sua competenza<br />

e la sua professionalità puntando<br />

<strong>in</strong>izialmente sui grandi impianti e<br />

aprendosi al mondo agricolo senza<br />

trascurare le necessità delle utenze<br />

domestiche.<br />

René<br />

Battistutti<br />

ilFRIULI BUSINESS 65


66 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 SETTEMBRE 2010


T erziario<br />

Cosa fare<br />

<strong>in</strong> 20 km<br />

Cosa facciamo stasera? Su questa<br />

domanda, molto comune, una<br />

giovane e d<strong>in</strong>amica società<br />

sta costruendo il proprio bus<strong>in</strong>ess.<br />

Ahun Srl nasce quest’anno a Reana del<br />

Rojale con lo scopo di dare vita, così, a<br />

www.20km.<strong>in</strong>fo, un <strong>in</strong>novativo portale<br />

di eventi radicato nel territorio, che<br />

“sa” dove si trova l’utilizzatore e che<br />

“sa” che tipo di eventi gli <strong>in</strong>teressano,<br />

come spiega l’amm<strong>in</strong>istratore unico<br />

Alberto Dreossi .<br />

- Qual è il contesto <strong>in</strong> cui opera<br />

l’azienda?<br />

“Consideriamo questi due scenari:<br />

da un lato un gruppo di amici che<br />

si chiede ‘Cosa facciamo stasera?’, e<br />

dall’altro lato il titolare di un’attività<br />

che si chiede ‘Come promuovo il mio<br />

evento?’. Sono le due facce di un unico<br />

problema, abbastanza classico, che<br />

trova la sua soluzione nella creazione<br />

di un ‘luogo’ che fa da tramite tra chi<br />

cerca <strong>in</strong>formazioni e chi cerca visibilità.<br />

Esempi di soluzioni di questo<br />

tipo sono le Pag<strong>in</strong>e Gialle, e più modernamente,<br />

la stessa rete web. Questa<br />

sembrerebbe il luogo adatto anche<br />

per dare risposte alle domande di chi<br />

cerca <strong>in</strong>formazioni sugli eventi, ma<br />

per varie ragioni il web stenta ancora<br />

a dare risposte veramente utili. Avete<br />

mai provato, ad esempio, a chiedere a<br />

Google ‘Cosa si può fare venerdì sera<br />

a Ud<strong>in</strong>e?’ o ‘Dove si può andare a fare<br />

un giro con i bamb<strong>in</strong>i la prossima domenica?’.<br />

20km.<strong>in</strong>fo nasce proprio per<br />

riempire questo vuoto, raccogliendo<br />

tutte le proposte del territorio <strong>in</strong> unico<br />

posto, con date, orari, <strong>in</strong>dicazioni<br />

stradali, l<strong>in</strong>k alle pag<strong>in</strong>e ufficiali degli<br />

eventi, e presentandole ord<strong>in</strong>ate <strong>in</strong><br />

base alla loro distanza dal luogo <strong>in</strong> cui<br />

si trova chi cerca <strong>in</strong>formazioni”.<br />

- Qual è il vsotro modello di bus<strong>in</strong>ess?<br />

“20km.<strong>in</strong>fo si basa su un ‘circolo<br />

virtuoso’ molto comune nel mondo<br />

di Internet. Da un lato, chi cerca qualcosa<br />

di <strong>in</strong>teressante da fare viene sul<br />

nostro sito perché sa di poter contare<br />

sull’elenco di eventi più completo e<br />

aggiornato del territorio. Dall’altro<br />

lato, chi organizza anche il più piccolo<br />

24 S ettemB re 2010<br />

SiSTema LbS<br />

massima garanzia deLLa privacy<br />

Servizi su misura<br />

‘<strong>in</strong>seguendo’ l’utente<br />

Ormai, anche <strong>in</strong> Italia si sente sempre più spesso parlare di<br />

Servizi Basati sulla Localizzazione (Lbs). È una tecnica che<br />

parte dalla posizione degli utenti per fornire loro servizi sempre<br />

più utili e pert<strong>in</strong>enti. 20km.<strong>in</strong>fo riesce a portare questa tecnica<br />

a disposizione delle più piccole realtà locali, grazie al fatto che<br />

i visitatori del sito durante le loro ricerche <strong>in</strong>dicano, <strong>in</strong> forma<br />

completamente anonima, la loro posizione e i loro <strong>in</strong>teressi.<br />

È possibile, così, per le realtà commerciali della zona ‘usare’<br />

20km.<strong>in</strong>fo per raggiungere, <strong>in</strong> modo molto semplice, le persone<br />

potenzialmente più <strong>in</strong>teressate alle loro proposte. Un piccolo<br />

negozio di articoli sportivi può, per esempio, visualizzare nelle<br />

pag<strong>in</strong>e “sportive” di 20km una promozione particolare rivolta a<br />

tutti quegli atleti che si trovano entro un certo numero di chilometri<br />

dal negozio, o al contrario oltre una certa distanza.<br />

Ahun - La neonata società<br />

<strong>in</strong>formatica di reana deL rojaLe<br />

ha creato un <strong>in</strong>novativo portaLe<br />

per far <strong>in</strong>contrare cLienti e<br />

attività commerciaLi e di servizio<br />

evento sa che pubblicandolo gratuitamente<br />

su 20km.<strong>in</strong>fo ottiene immediatamente<br />

una visibilità molto elevata.<br />

La pubblicazione dell’evento<br />

crea, così, ulteriore valore<br />

nei contenuti del sito e<br />

ancor più <strong>in</strong>teresse da<br />

parte dei visitatori, il<br />

che a sua volta crea<br />

maggior utilità per gli<br />

organizzatori di even<br />

ti, e via dicendo...<br />

L’essere il punto<br />

di riferimento di<br />

un numero sempre<br />

Alberto Dreossi<br />

crescente di persone<br />

è, qu<strong>in</strong>di, la fonte<br />

da cui deriva il valore economico di<br />

20km.<strong>in</strong>fo, che può così trarre un profitto<br />

dalla proposta di servizi avanzati<br />

opzionali”.<br />

- Quali sono le sfide da v<strong>in</strong>cere?<br />

“In un settore come il nostro bisogna<br />

essere <strong>in</strong> grado di muoversi e crescere<br />

molto rapidamente. In questo senso la<br />

scelta che abbiamo fatto di relazionarci<br />

da subito al contesto <strong>in</strong>ternazionale ci<br />

ha permesso di essere all’avanguardia<br />

sotto molti aspetti, soprattutto dal<br />

punto di vista tecnologico. Ad esempio,<br />

l’aver puntato, s<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio, su<br />

una delle tecnologie web più attuali<br />

negli Stati Uniti, ovvero il cloud<br />

comput<strong>in</strong>g, ci ha messo al riparo dai<br />

problemi strutturali legati al cont<strong>in</strong>uo<br />

aumento dei visitatori. Inoltre, la<br />

partnership con una grande azienda<br />

<strong>in</strong>formatica <strong>in</strong> India ci sta garantendo<br />

elevata qualità nei risultati e tempi di<br />

sviluppo <strong>in</strong>credibilmente contenuti<br />

per tutte le novità che progettiamo e<br />

che progressivamente <strong>in</strong>troduciamo<br />

nel portale. A questo proposito, stiamo<br />

per pubblicare proprio <strong>in</strong> questi<br />

giorni una versione del sito pensata<br />

per l’uso <strong>in</strong> mobilità, che permetterà<br />

di accedere attraverso il cellulare alle<br />

<strong>in</strong>formazioni di tutti gli eventi della<br />

zona, ovunque uno si trovi. Nel mese<br />

di ottobre rafforzeremo, poi, l’<strong>in</strong>tegrazione<br />

del portale con Facebook, per<br />

garantire una visibilità ancor maggiore<br />

agli eventi pubblicati e facilitarne la<br />

condivisione”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 67


T erziario<br />

Salomone<br />

il paciere<br />

Salomone, re d’Israele, il<br />

saggio, il giusto. È prendendo<br />

spunto dalla qualità<br />

predom<strong>in</strong>ante del personaggio<br />

che la Camera di Commercio di<br />

Pordenone ha deciso di battezzare<br />

il neonato progetto sulla mediazione.<br />

<strong>Il</strong> “Progetto Salomone” è,<br />

<strong>in</strong>fatti, partito nel mese di maggio<br />

e proseguirà f<strong>in</strong>o a dicembre 2010.<br />

Punto di partenza dell’<strong>in</strong>iziativa è<br />

il Decreto Legislativo n.28/2010,<br />

che ha <strong>in</strong>trodotto dal 20 marzo<br />

scorso la nuova discipl<strong>in</strong>a della<br />

mediazione f<strong>in</strong>alizzata alla conciliazione<br />

delle controversie civili<br />

e commerciali, con obiettivi di<br />

dim<strong>in</strong>uzione dei processi e di<br />

diffusione del ricorso a strumenti<br />

di risoluzione delle controversie<br />

alternativi al processo ord<strong>in</strong>ario.<br />

Si tratta della mediazione f<strong>in</strong>alizzata<br />

alla conciliazione delle<br />

controversie civili e commerciali<br />

che <strong>in</strong>troduce, con decorrenza<br />

da marzo 2011, la mediazione<br />

obbligatoria come condizione<br />

di procedibilità delle domande<br />

giudiziali <strong>in</strong> una serie nutrita<br />

di ipotesi e, <strong>in</strong> particolare, <strong>in</strong><br />

materia di condom<strong>in</strong>io, diritti<br />

reali, divisione, successioni ereditarie,<br />

patti di famiglia, locazione,<br />

comodato, affitto di aziende,<br />

risarcimento del danno derivante<br />

dalla circolazione di veicoli e<br />

Camera<br />

di CommerCio<br />

di Pordenone<br />

Lo sporteLLo<br />

di conciLiazione,<br />

primo <strong>in</strong> itaLia,<br />

punta a gestire<br />

circa 800<br />

procedimenti<br />

aLL’anno<br />

riducendo<br />

tempi e costi<br />

deLLe Liti<br />

natanti, da responsabilità medica<br />

e da diffamazione con il mezzo<br />

della stampa o con altro mezzo di<br />

pubblicità, contratti assicurativi,<br />

<strong>banca</strong>ri e f<strong>in</strong>anziari.<br />

<strong>Il</strong> progetto Salomone, promosso<br />

dall’ente camerale <strong>in</strong> collaborazione<br />

con Curia Mercatorum,<br />

l’Ord<strong>in</strong>e degli avvocati e il Tribunale<br />

di Pordenone, e con il<br />

sostegno della Banca di Credito<br />

Cooperativo Pordenonese, ha<br />

avviato il primo settembre uno<br />

“Sportello di conciliazione” presso<br />

la Camera di Commercio. <strong>Il</strong><br />

servizio è stato, <strong>in</strong>oltre, promosso<br />

68 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


durante la Fiera Campionaria,<br />

presso lo stand dell’ente, dove si<br />

è riscontrato <strong>in</strong>teresse nei confronti<br />

della materia.<br />

Lo sportello ha lo scopo, <strong>in</strong><br />

l<strong>in</strong>ea con gli obiettivi cui è tesa<br />

la nuova normativa, di fornire<br />

<strong>in</strong>formazioni sulle procedure<br />

24 settembre 2010<br />

di conciliazione, <strong>in</strong> particolare<br />

quelle gestite dall’ente camerale<br />

attraverso Curia Mercatorum, e<br />

di ricevere eventuali domande di<br />

conciliazione.<br />

Lo sportello è aperto tre matt<strong>in</strong>e<br />

alla settimana (lunedì, mercoledì<br />

e giovedì dalle 9 alle 12) al<br />

secondo piano dell’ente camerale<br />

ed è presidiato da una persona<br />

dotata della necessaria preparazione<br />

tecnica appositamente<br />

selezionata e formata; entro<br />

f<strong>in</strong>e settembre, <strong>in</strong>oltre, presso<br />

il Tribunale sarà <strong>in</strong>stallato un<br />

sistema video <strong>in</strong>terattivo, grazie<br />

al quale l’utente potrà ottenere<br />

<strong>in</strong>formazioni anche <strong>in</strong> assenza<br />

di operatore.<br />

“Curia Mercatorum - ha sottol<strong>in</strong>eato<br />

il presidente camerale<br />

Giovanni Pavan - è attualmente<br />

l’unico organismo di conciliazione<br />

operante <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di<br />

Pordenone anche se, <strong>in</strong> base alla<br />

normativa, ulteriori organismi<br />

potranno affiancarsi sul territorio.<br />

La stima approssimativa dei<br />

procedimenti che potrebbero<br />

essere attivati per la prov<strong>in</strong>cia di<br />

Pordenone è di circa 800 all’anno;<br />

si tratta, qu<strong>in</strong>di, di un istituto dest<strong>in</strong>ato<br />

ad avere un impatto forte<br />

sia per quanto riguarda l’utente<br />

della giustizia, sia per quanto<br />

riguarda gli organismi dest<strong>in</strong>ati<br />

a gestire tali procedure”.<br />

“Pordenone è prima <strong>in</strong> Italia ad<br />

avviare un’<strong>in</strong>iziativa del genere<br />

– ha sottol<strong>in</strong>eato il presidente<br />

del Tribunale di Pordenone<br />

Francesco Pedoja – concreta<br />

e ben strutturata, e sono certo<br />

che i buoni risultati non mancheranno”.<br />

D’accordo il Presidente degli<br />

Ord<strong>in</strong>i degli Avvocati Giancarlo<br />

Zannier, che ha spiegato come<br />

“siano un cent<strong>in</strong>aio gli avvocati<br />

che sono stati formati o che<br />

sono <strong>in</strong> corso di formazione per<br />

divenire a loro volta formatori <strong>in</strong><br />

mediazione; al momento attuale<br />

a Pordenone ci sono 72 mediatori,<br />

che ben soddisfano l’esigenza<br />

non solo prov<strong>in</strong>ciale, ma anche<br />

regionale”.<br />

La Camera di Commercio, <strong>in</strong><br />

collaborazione con l’Ord<strong>in</strong>e Avvocati,<br />

ha <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e previsto alcuni<br />

<strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>formativi e formativi<br />

dest<strong>in</strong>ati direttamente ai profes-<br />

sionisti legali della prov<strong>in</strong>cia di<br />

Pordenone.<br />

Molteplici sono i vantaggi della<br />

conciliazione per imprese, professionisti<br />

e cittad<strong>in</strong>i: <strong>in</strong>nanzitutto,<br />

la semplicità e <strong>in</strong>formalità della<br />

procedura, attivabile su semplice<br />

presentazione della domanda allo<br />

sportello. I costi del servizio, che<br />

variano <strong>in</strong> base al valore della<br />

controversia, sono contenuti e,<br />

aspetto di non m<strong>in</strong>ore rilevanza,<br />

predeterm<strong>in</strong>ati; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, non m<strong>in</strong>ore<br />

importanza ha la rapidità<br />

dei tempi di soluzione della controversia,<br />

nettamente più ridotti<br />

di quelli della giustizia ord<strong>in</strong>aria.<br />

Inf<strong>in</strong>e, prezioso è stato il supporto<br />

della Bcc Pordenonese,<br />

come sottol<strong>in</strong>eato dal direttore<br />

Gianfranco Pilosio, “già diverse<br />

volte accanto alla Camera di<br />

Commercio nella promozione di<br />

<strong>in</strong>iziative a valore aggiunto per il<br />

territorio della prov<strong>in</strong>cia, f<strong>in</strong>alizzate<br />

a semplificare la burocrazia<br />

per cittad<strong>in</strong>i e aziende, come il<br />

convegno sulla Comunicazione<br />

unica e la bus<strong>in</strong>ess key, o la divulgazione<br />

di bandi camerali e<br />

regionali”.<br />

ilFRIULI BUSINESS 69


Liberate i conf<strong>in</strong>i della vostra immag<strong>in</strong>e!<br />

I media del gruppo STYRIA sono leader della comunicazione <strong>in</strong> Austria, Slovenia e Croazia*<br />

ORO NERO L‘Ud<strong>in</strong>ese fuc<strong>in</strong>a di nuovi talenti: Asamoah vale già 20 milioni di euro 21<br />

DAL 1849 LA vocE DEi friULANi<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Direttore Giovanni Bertoli<br />

www.ilfriuli.it<br />

ilFRIULI<br />

lacRonaca<br />

<br />

<br />

<br />

l presidente del Consiglio regionale,<br />

Edouard Ballaman, dice<br />

che è “molto deluso”. Se chiedessimo<br />

un’op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong> merito a<br />

qualsiasi cittad<strong>in</strong>o, il commento<br />

non sarebbe così elegante e istituzionale.<br />

A qualcuno cadrebbero le<br />

braccia, ma i più, ne siamo sicuri,<br />

sarebbero arrabbiati di brutto. I<br />

consiglieri regionali disertano i<br />

lavori dell’Aula o arrivano <strong>in</strong> ritardo.<br />

Come scolaretti delle medie, si<br />

defilano nei corridoi, parlano tra<br />

loro, ricevono persone, telefonano.<br />

La puntualità è un’op<strong>in</strong>ione, come<br />

il rispetto nei confronti dell’istituzione<br />

e di chi ce li ha mandati.<br />

E’ accaduto questa settimana. La<br />

convocazione è per le 10 del matt<strong>in</strong>o,<br />

mica all’alba. Ma all’ora stabilita<br />

Ballaman conta 58 assenti su 59.<br />

Scatta la tirata d’orecchi, proprio<br />

come a scuola. Alla ripresa pomeridiana<br />

dei lavori, però, il copione<br />

è più o meno lo stesso. La maggior<br />

parte dei consiglieri è altrove e il<br />

presidente fa squillare il campanello<br />

f<strong>in</strong>ché lor signori non si degnano<br />

di prendere posto. Purtroppo<br />

non siamo di fronte a un caso<br />

isolato. E la faccenda pare davvero<br />

<strong>in</strong>credibile se pensiamo che le convocazioni<br />

mensili del Consiglio di<br />

norma sono due o tre (non ci pare<br />

un impegno gravoso) e che i nostri<br />

rappresentanti nel parlament<strong>in</strong>o<br />

regionale sono pagati profumatamente<br />

per compiere, né più, né<br />

meno, il proprio dovere.<br />

Non ci siamo mai iscritti al coro populista<br />

che dip<strong>in</strong>ge l’<strong>in</strong>tera classe<br />

politica come una mandria di<br />

scansafatiche. Ma la Casta si rivela<br />

tale proprio quando dà questa<br />

immag<strong>in</strong>e di sé. Non si fa politica<br />

per avere un lavoro fisso, si sono tro- e nemmeno gli <strong>in</strong>teressi dei cittavati<br />

improvvisamente nella condid<strong>in</strong>i scaldando semplicemente le<br />

zione di dover cercare una nuova oc- poltrone del Consiglio, questo lo<br />

cupazione. Tuttavia, ci sono aziende sappiamo bene. Ma le istituzio-<br />

che, nonostante tutto, cont<strong>in</strong>uano ad ni sono una cosa seria, anche se<br />

assumere. Mosche bianche che dan- il loro prestigio è <strong>in</strong> caduta libera.<br />

no un’opportunità a chi è alla ricerca Tra l’altro, le assemblee elettive, a<br />

di un impiego. Tanti, che si sentivano tutte le latitud<strong>in</strong>i, si stanno lenta-<br />

al sicuro per avere un lavoro fisso, si mente trasformando <strong>in</strong> votifici nei<br />

sono trovati improvvisamente nella quali il peso dei s<strong>in</strong>goli conta come<br />

condizione di dover cercare una nuova<br />

occupazione.<br />

6maggio 2009 | N.01<br />

Soldi pubblici<br />

per le imprese<br />

La f<strong>in</strong>anziaria regionale<br />

potrebbe entrare nelle<br />

società private che<br />

hanno bisogno<br />

di liquidità 7<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Cari politici,<br />

andate<br />

a lavorare<br />

I<br />

Te lo do io<br />

il lavoro<br />

al s<strong>in</strong>daco Furio<br />

Honsell per portare<br />

avanti il progetto<br />

del basket<br />

nella nostra città ”<br />

“ Chiedo aiuto<br />

Quotidiano<br />

nazionale<br />

Tiratura: 264.767<br />

Lettori: 1,206.000<br />

<br />

<br />

* Panoramica di alcune<br />

delle pr<strong>in</strong>cipali testate.<br />

Settimanale<br />

regionale<br />

Tiratura: 30.000<br />

EURONEWS<br />

Telefono: 0432 512 270<br />

euronews@ilfriuli.it<br />

lospoRt<br />

EDi SNAiDEro<br />

pAgiNA 23<br />

empi duri per chi cerca di<br />

un lavoro. La crisi ha colpito<br />

anche il nostro territorio<br />

che, negli anni scorsi, aveva<br />

registrato un tasso di disoccupazione<br />

<strong>in</strong>feriore a quello considerato fisiologico.<br />

Da qualche mese, le imprese<br />

sono ricorse a mobilità e alla cassa<br />

<strong>in</strong>tegrazione.<br />

A soffrire di più sono stati i precari,<br />

che non si sono visti r<strong>in</strong>novare il contratto.<br />

Tanti, che si sentivano al sicuro<br />

T<br />

labeLLavIta<br />

relax a grado<br />

Nonostante i venti di crisi, ecco quali<br />

sono le aziende friulane che assumono. pAgiNA 3<br />

“ La puntualità<br />

Nell ‚ isola d ‚ oro per<br />

prendere il sole<br />

e godersi tutti i<br />

benefici termali 31<br />

è un optional<br />

anche se<br />

l’assemblea è<br />

convocata al<br />

massimo tre<br />

volte al mese ”<br />

>> SommArio 2<br />

<br />

Contributi regionali,<br />

le reazioni dopo i<br />

tagli e le conferme.<br />

Sunsplash: quista<br />

andandotutto <strong>in</strong><br />

fumo.Barcolana:<br />

noi<strong>in</strong>veceandiamo a<br />

gonfie vele<br />

mESSi ALL’ANgoLo >> Di cLAUDio morEtti<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Quotidiano nazionale<br />

Tiratura: 160.000<br />

Lettori: 666.000<br />

Redazione: Piazza 1° Maggio, 4 - Ud<strong>in</strong>e - Tel.: 0432 21922/229685 - Fax: 0432 25058 - Spedizione <strong>in</strong> abbonamento postale - Pubblicità <strong>in</strong>feriore al 45% D.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L.27/02/2004 n°46) art.1 comma 2, DCB Ud<strong>in</strong>e 1,– €<br />

<br />

<br />

giovanni.bertoli@ilfriuli.it<br />

ilfriuli.it<br />

790 OTKAZA<br />

Otpremn<strong>in</strong>e u<br />

Plivi i do dva<br />

milijuna kuna,<br />

povišica svima<br />

koji ostanu<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Str. 7.<br />

UTORAK, 10. 2. 2009. ZAGREB 7 KUNA WWW.VECERNJI.HR GOD. 49. br. 16.230<br />

SENZACIJA SVJETSKOG PRVENSTVA<br />

Natko u dimu<br />

ostavio skijaške<br />

zvijezde! Bravo!<br />

SPECIJALNO IZ MAÐARSKE: IVAN PEŠIĆ (19) DOBRO SE OPORAVLJA<br />

BIVŠI ŠEF HOLDINGA JOŠ NA PLAĆI<br />

Kikaša ne mogu<br />

otpustiti jer je<br />

na rodiljskom!<br />

Str. 9.<br />

Moj s<strong>in</strong><br />

ponovno<br />

će igrati<br />

rukomet<br />

Majka Ðura Pešić: Otvorio<br />

je oči i pogledao me. Bio je<br />

sretan što me vidi. Ali rana ga<br />

jako boli...<br />

Str. 2.<br />

AFERA INDEKS<br />

Promaknut asistent optužen<br />

da je primio pršut kao mito?!<br />

DRAMA U FRANCUSKOJ<br />

Meč za život: Sandra Paović<br />

kritično zbog <strong>in</strong>fekcije<br />

Str. 6.<br />

Str. 4.<br />

Quotidiano<br />

nazionale<br />

Tiratura: 124.872<br />

Lettori: 267.000<br />

D 1,50€, A 1,50€, CHF 2,80, NL 1,50€, F 1,50€, SLO 0,75€, KM 1,5<br />

DAVOR PUKLAVEC / 24 SATA<br />

70 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010<br />

Heute.<br />

Regen und Schnee.<br />

Vor allem im Westen<br />

meist Schnee.<br />

SEITE 40<br />

WETTER<br />

E<strong>in</strong>schnitt.<br />

Ab 1. März kann man<br />

<strong>in</strong> zwei Kärntner<br />

Haupt-Pendlerzügen<br />

Fahrkarten nicht<br />

mehr im Zug kaufen.<br />

SEITEN 20/21<br />

KÄRNTEN<br />

ORF-Kritik.<br />

Der Rechnungshof<br />

attestiert dem Sender<br />

strategische Fehler<br />

und e<strong>in</strong>e miese F<strong>in</strong>anzplanung.<br />

Heute!<br />

SEITEN 58/59<br />

Live,13.45 Uhr,<br />

Hausverlosung<br />

TV & MEDIEN<br />

Uni Gala 2009<br />

noch 4 Tage!<br />

www.kle<strong>in</strong>ezeitung.at/unigala<br />

10194407<br />

10169787<br />

KLAGENFURT, DIENSTAG, 20. JÄNNER 2009 www.kle<strong>in</strong>ezeitung.at<br />

Nr.20 /1Euro / Leserservice 0463/58 00-100 / Anzeigenservice 0463/58 00-53 / Österreichsmeistgelesene Bundesländerzeitung. Unabhängig. / HRK 13.– / Italien e 1,45 / Huf 320.– / Slowenien e 1,50<br />

Hello, Mister President!Barack und MichelleObama vor der Statue von Abraham L<strong>in</strong>coln. 144 Jahre nach Ende<br />

des amerikanischen Bürgerkriegs wird heute der erste schwarze Präsident angelobt. SEITEN 2–7 AP/REUTERS<br />

<br />

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4<br />

4<br />

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4<br />

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4<br />

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P. b. b., Verlagspostamt 5081 Anif, Plus.Zeitung 07Z037652P<br />

Das Rotkäppchen-pR<strong>in</strong>zip<br />

Was Sie von Märchenheld<strong>in</strong>nen<br />

für Ihre Karriere lernen können<br />

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T erziario<br />

Pit stop<br />

per ripartire<br />

Manageritalia - Gli strumenti di solidarietà<br />

<strong>in</strong> caso di crisi aziendale puntano a una<br />

ridef<strong>in</strong>izione professionale, senza illudersi che<br />

lo scenario possa ritornare quello di prima<br />

Ammonta a otto milioni il<br />

fondo a disposizione per<br />

aiuti a manager e aziende<br />

<strong>in</strong> difficoltà che Manageritalia e<br />

Confcommercio, assieme a Confetra,<br />

Assologistica e Federalberghi,<br />

hanno attivato attraverso il<br />

Centro di Formazione Management<br />

del Terziario nel biennio <strong>in</strong><br />

corso e f<strong>in</strong>o al 30 novembre 2011.<br />

L’<strong>in</strong>tera gestione del programma<br />

di formazione e consulenza è<br />

stata affidata al Cfmt, che, costituito<br />

con il r<strong>in</strong>novo del Contratto<br />

dirigenti del terziario del 1992 da<br />

Manageritalia e Confcommercio,<br />

è oggi frequentato ogni anno da<br />

quasi 10mila dirigenti e oltre<br />

3.000 aziende.<br />

Dest<strong>in</strong>atari dell’<strong>in</strong>iziativa sono i<br />

manager disoccupati e le aziende<br />

<strong>in</strong> crisi che <strong>in</strong>vece di privarsi dei<br />

loro manager per tagliare i costi<br />

pensano di utilizzare il supporto<br />

del Cfmt per ritrovare, anche<br />

grazie a un percorso consulenziale<br />

e formativo ad hoc che co<strong>in</strong>volga<br />

i manager, la strada della<br />

ripresa. Per i manager già usciti<br />

dalle aziende e disoccupati a partire<br />

dal 1° settembre 2008 - quasi<br />

5.000 s<strong>in</strong>o ad oggi <strong>in</strong> tutt’Italia<br />

circa 50 dei quali <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia<br />

Giulia - si propone, <strong>in</strong>vece,<br />

un percorso di riconsiderazione<br />

e ricostruzione del proprio<br />

futuro professionale, anche alla<br />

luce della situazione attuale. In<br />

entrambi i casi il Cfmt, oltre a<br />

f<strong>in</strong>anziare il percorso formativo<br />

consulenziale, supporta l’azienda<br />

anche sostenendo il costo del<br />

lavoro del manager che segue il<br />

percorso con un contributo di<br />

250 euro per un massimo di 10<br />

giorni e i dirigenti licenziati con<br />

24 setteM b R e 2010<br />

Formazione proFessionale<br />

lo ial ha attivato un corso anche <strong>in</strong> ud<strong>in</strong>e città<br />

Nuova fuc<strong>in</strong>a di personale<br />

per la ristorazione<br />

Allo Ial di Ud<strong>in</strong>e si diventerà cuochi e camerieri: i corsi dell’Alberghiera<br />

del noto ente di formazione approdano anche nel capoluogo friulano con<br />

l’attivazione da f<strong>in</strong>e settembre di una prima classe dedicata ai futuri professionisti<br />

del settore.<br />

Una novità assoluta per il centro di via del Vascello e per la città, ed <strong>in</strong><br />

l<strong>in</strong>ea con la politica di diversificazione dell’offerta formativa dello Ial di<br />

Ud<strong>in</strong>e, attivo già nel settore del benessere e con l’ormai collaudato corso<br />

per addetti alle vendite.<br />

“Una novità – spiega il direttore Norberto Urli – dettata dalla necessità di<br />

rispondere a una crescente domanda di figure specializzate, <strong>in</strong> grado di<br />

soddisfare una clientela sempre più esigente ed un mercato <strong>in</strong> evoluzione<br />

sotto il profilo della tecnica e delle competenze”.<br />

<strong>Il</strong> primo anno di “orientamento” si articolerà tra gli spazi ud<strong>in</strong>esi dello Ial e<br />

quelli della struttura di Magnano <strong>in</strong> Riviera, dove gli allievi, condotti a carico<br />

dell’ente, svolgeranno le lezioni pratiche, tra laboratori, sale e cuc<strong>in</strong>e<br />

dotati delle più moderne attrezzature, con la possibilità di sperimentare sul<br />

campo quanto appreso sui banchi.<br />

un contributo di <strong>in</strong>tegrazione al<br />

reddito sempre di 250 euro per<br />

un massimo di 10 giorni. S<strong>in</strong>o a<br />

oggi hanno richiesto il supporto<br />

formativo e consulenziale una<br />

dec<strong>in</strong>a di aziende e oltre 300 dirigenti,<br />

alcuni dei quali del <strong>Friuli</strong><br />

Venezia Giulia.<br />

“Abbiamo scelto – dice Mauro<br />

Bensi, presidente di Manageritalia<br />

<strong>Friuli</strong> Venezia Giulia – una via<br />

<strong>in</strong>novativa e, ritengo, moderna<br />

di workfare. Diamo un contributo<br />

economico, che <strong>in</strong> gran<br />

parte utilizziamo per affiancare<br />

i manager nel difficile percorso<br />

Mauro Bensi,<br />

presidente di<br />

Manageritalia Fvg<br />

di riconsiderare la loro carriera<br />

e il loro futuro professionale e<br />

riproporsi al meglio al mercato.<br />

Lo stesso facciamo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />

strategie con le aziende <strong>in</strong> crisi<br />

che scelgono di non privarsi dei<br />

loro dirigenti, ma anzi di puntare<br />

su questi per la ripresa. Una<br />

logica nuova e pensiamo capace<br />

di aiutare i manager a ricollocarsi<br />

e il sistema a far crescere il suo<br />

livello di managerialità e, qu<strong>in</strong>di,<br />

la sua capacità di competere. È<br />

una logica nuova per un Paese<br />

che da anni sfrutta la cassa <strong>in</strong>tegrazione<br />

guadagni, ord<strong>in</strong>aria<br />

o straord<strong>in</strong>aria, pensando che<br />

dopo un breve periodo di down<br />

tutto torni come prima. Ma<br />

questo non è quasi mai vero e<br />

men che meno lo sarà <strong>in</strong> questa<br />

crisi. Soprattutto teniamo conto<br />

che senza una vera e più diffusa<br />

cultura manageriale l’Italia, ma<br />

soprattutto il <strong>Friuli</strong> Venezia<br />

Giulia difficilmente potranno<br />

affrontare le sfide che l’economia<br />

globale ci presenta”.<br />

Che Trieste, Ud<strong>in</strong>e, Pordenone,<br />

Gorizia e il <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia<br />

<strong>in</strong> genere abbiano una scarsa<br />

presenza manageriale lo dicono<br />

impietosamente i numeri: solo<br />

1.933 dirigenti e 6.831 quadri con<br />

un rapporto dirigenti dipendenti<br />

dello 0,6% (media Italia 0,9%) e<br />

quadri dipendenti 2,1% (media<br />

Italia 2,7%). Pochissime donne<br />

tra i dirigenti (7,9% contro una<br />

media nazionale dell’11,9%) e<br />

i quadri (21,6% contro media<br />

nazionale del 25,5%). I dirigenti<br />

sono concentrati soprattutto<br />

a Ud<strong>in</strong>e 708 (rapporto 0,5%),<br />

Pordenone 596 (rapporto 0,6%),<br />

e Trieste (rapporto 0,8%).<br />

ilFRIULI BUSINESS 71


72 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


T erziario<br />

Solidarietà<br />

al ribasso<br />

La logica del massimo ribasso negli appalti<br />

pubblici colpisce e penalizza anche<br />

il sistema della cooperazione sociale.<br />

Ma non è l’unico problema sopportato dal<br />

settore. La legge regionale 20/2006 è uno<br />

strumento <strong>in</strong>dispensabile per sostenere lo<br />

sviluppo del settore sociale, che nella nostra<br />

regione dà lavoro a più di c<strong>in</strong>quemila addetti.<br />

“Auspichiamo – dichiara Giuliana Colussi,<br />

presidente regionale di Federsolidarietà -<br />

che nel bilancio 2011 la legge sia rif<strong>in</strong>anziata<br />

senza ulteriori contrazioni”.<br />

La Federazione regionale di Confcooperative<br />

che raccoglie 152 cooperative sociali, per<br />

un totale di oltre novemila soci, c<strong>in</strong>quemila<br />

addetti e un fatturato aggregato 2009 di<br />

130milioni di euro.<br />

“<strong>Il</strong> comparto della cooperazione sociale<br />

è fortemente cresciuto negli ultimi anni –<br />

spiega Colussi – ma su di esso però gravano<br />

preoccupazioni per l’immediato futuro:<br />

preoccupazioni legate al taglio dei contributi<br />

regionali.<br />

Da un lato, la Regione ha tagliato i fondi<br />

della legge 20 dedicati a sostenere le cooperative<br />

sociali, dall’altro gli enti locali praticano<br />

<strong>in</strong> maniera diffusa il ricorso a gare al<br />

24 settembre 2010<br />

massimo ribasso per l’aggiudicazione degli<br />

appalti di servizi”.<br />

Confcooperative, qu<strong>in</strong>di, chiede che si superi<br />

questa logica <strong>in</strong> favore di quello dell’offerta<br />

economicamente più vantaggiosa.<br />

“I ribassi fanno sì che spesso le cooperative<br />

non siano <strong>in</strong> grado di sostenere nemmeno<br />

gli <strong>in</strong>crementi del costo del lavoro - aggiunge<br />

il segretario generale di Confcooperative<br />

Fvg, Nicola Galluà – è necessario, qu<strong>in</strong>di,<br />

garantire il giusto mix tra prezzo e qualità dei<br />

servizi offerti: solo <strong>in</strong> questo modo si possono<br />

preservare le professionalità e le competenze<br />

che le cooperative hanno acquisito nel corso<br />

degli anni e allo stesso tempo erogare servizi<br />

di qualità alle famiglie”.<br />

Per affrontare la crisi, la scelta di Confcooperative<br />

è puntare alle aggregazioni valorizzando<br />

il ruolo dei consorzi.<br />

“La collaborazione e la creazione di s<strong>in</strong>ergie<br />

tra le cooperative della nostra regione – conclude<br />

la rappresentante di categoria, Giuliana<br />

Colussi – non può che essere la via obbligata<br />

per restare competitivi, sia per valorizzare le<br />

competenze maturate a livello regionale, sia<br />

per <strong>in</strong>dividuare nuove aree di sviluppo”.<br />

Sul concetto di “fare squadra” tra cooperative,<br />

Federsolidarietà<br />

il pr<strong>in</strong>cipio degli appalti al<br />

massimo ribasso sta colpendo<br />

pesantemente anche il<br />

tessuto di cooperative sociali,<br />

mentre la regione ha tagliato<br />

i fondi a disposizione<br />

VERTICE IN FRIULI<br />

Le rappresentanze<br />

regionali e nazionali<br />

delle cooperative<br />

sociali si sono<br />

ritrovate a Ud<strong>in</strong>e<br />

per discutere per<br />

dei problemi del<br />

settore; nella foto<br />

da s<strong>in</strong>istra Guer<strong>in</strong>i,<br />

Galluà e Colussi.<br />

si è soffermato anche Giuseppe Guer<strong>in</strong>i, presidente<br />

nazionale di Federsolidarietà, che a Ud<strong>in</strong>e<br />

ha <strong>in</strong>contrato i vertici di Confcooperative.<br />

“La cooperazione sociale – ha detto il<br />

presidente nazionale della realtà che conta<br />

5.500 coop sociali e 200mila lavoratori – è<br />

al servizio del Paese per costruire un welfare<br />

partecipato e che risponda sempre meglio alle<br />

esigenze delle famiglie italiane: è necessario,<br />

qu<strong>in</strong>di, risolvere alcune criticità <strong>in</strong> essere,<br />

quali la scarsa disponibilità di risorse da<br />

utilizzare a supporto dei progetti sociali e la<br />

necessità di conciliare dimensioni organizzative<br />

diverse tra le coop”.<br />

Tra i progetti che Federsolidarietà Fvg<br />

coord<strong>in</strong>erà nel prossimo triennio, il volontariato<br />

giovanile e il servizio civile (<strong>in</strong> collaborazione<br />

con Arci e Acli); “Ri-giochiamo”<br />

(servizio per promuovere l’attività di riciclo<br />

e l’educazione ambientale avviato <strong>in</strong>sieme al<br />

M<strong>in</strong>istero dell’Istruzione, alle 4 Prov<strong>in</strong>ce e<br />

ad alcune aziende private); “Monds par te”,<br />

catalogo di promozione condivisa tra 6 coop<br />

sociali; “Ponti digitali”, <strong>in</strong>iziativa d’<strong>in</strong>cubatoio<br />

d’impresa ed “Equosolda Fvg”, per la promozione<br />

di servizi nel campo della distribuzione<br />

automatica e della comunicazione.<br />

ilFRIULI BUSINESS 73


R ubriche<br />

Cont<strong>in</strong>ua il crollo<br />

del mattone<br />

Gli <strong>in</strong>vestimenti netti<br />

realizzati <strong>in</strong> Romania<br />

nel primo semestre<br />

di quest’anno ammontano<br />

a 5,42 miliardi di euro, <strong>in</strong><br />

calo del 18,7% rispetto allo stesso<br />

periodo del 2009. Gli <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong><br />

nuove costruzioni ammontano a circa<br />

2,77 miliardi, <strong>in</strong> dim<strong>in</strong>uzione del<br />

22,5% rispetto al primo semestre<br />

dell’anno scorso, rappresentando il<br />

51,2% del totale degli <strong>in</strong>vestimenti<br />

realizzati nell’economia nazionale.<br />

Stagione turistica<br />

2010 da record<br />

La stagione turistica<br />

estiva estiva croata croata è desti- desti<br />

nata a battere tutti<br />

i record. <strong>Il</strong> numero<br />

dei soggiorni è <strong>in</strong> crescita del 6%,<br />

mentre il numero degli arrivi registra<br />

un aumento del 3 per cento. Tutte le<br />

regioni costiere vantano buoni risultati,<br />

con <strong>in</strong> primo piano la Dalmazia<br />

meridionale, ovvero l’area di Dubrovnik<br />

nella quale è stato segnalato un<br />

aumento dell’11% di pernottamenti.<br />

<strong>Il</strong> maggior numero di ospiti proviene<br />

da Germania e Austria. <strong>Il</strong> numero dei<br />

villeggianti russi è superiore del 32%<br />

rispetto al 2009, mentre è stato registrato<br />

un calo delle visite dei turisti<br />

italiani del 13 per cento.<br />

Lubiana coccola<br />

i suoi ospiti<br />

I turisti <strong>in</strong> visita a Lu<br />

biana possono utiliz<br />

zare la nuova tessera<br />

Urbana turistica e<br />

risparmiare f<strong>in</strong>o a 80 euro. La card<br />

consente, tra l’altro, di viaggiare<br />

su tutti gli autobus della città, l’<strong>in</strong>gresso<br />

a musei e gallerie, l’accesso<br />

al castello con passaggio <strong>in</strong> funivia,<br />

l’<strong>in</strong>gresso al giard<strong>in</strong>o zoologico e<br />

botanico e all’Arboreto Volčji Potok,<br />

il parco più frequentato della<br />

Slovenia. Con la tessera è possibile<br />

anche noleggiare biciclette, usare il<br />

tren<strong>in</strong>o turistico e la barchetta sul<br />

fiume Ljubljanica. La tessera consente<br />

una visita guidata della città<br />

e di affittare una guida digitale. <strong>Il</strong><br />

prezzo per la tessera giornaliera è<br />

23 euro, per due giorni 30, per tre<br />

giorni 35.<br />

alpe adria<br />

Stessa sfida,<br />

armi diverse<br />

Camera di CommerCio della Car<strong>in</strong>zia - il presidente<br />

pacher <strong>in</strong>dica problemi per le aziende molto simili a<br />

quelli denunciati <strong>in</strong> <strong>Friuli</strong>, ma è conv<strong>in</strong>to che grazie ai<br />

vantaggi strutturali il vic<strong>in</strong>o land rimanga attraente<br />

Così vic<strong>in</strong>i e anche così simili.<br />

Car<strong>in</strong>ziani e friulani stanno<br />

affrontando la stessa sfida economica,<br />

spesso con la stessa strategia,<br />

seppur con armi leggermente diverse.<br />

<strong>Il</strong> commento di Franz Pacher, presidente<br />

della Camera di Commercio<br />

della Car<strong>in</strong>zia (Wirtschaftskammer<br />

Kärnten), è all’<strong>in</strong>segna dell’ottimismo.<br />

- Quali conseguenze ha avuto la<br />

crisi economica sul vostro tessuto<br />

economico?<br />

“F<strong>in</strong>o a oggi l´Austria ha cavalcato<br />

la crisi meglio di tante altre economie<br />

nazionali europei. La Car<strong>in</strong>zia,<br />

comunque, è stata colpita <strong>in</strong> maniera<br />

più forte di altre regioni. Questo<br />

significa che <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia il Pil regio-<br />

Franz Pacher,<br />

presidente<br />

Camera<br />

di Commercio<br />

della Car<strong>in</strong>zia<br />

e, nelle foto a<br />

destra, vedute di<br />

Klagenfurt<br />

“Scontiamo<br />

anche una<br />

grande<br />

difficoltà di<br />

dialogo tra<br />

aziende e<br />

banche”<br />

nale è sceso di un punto percentuale<br />

maggiore rispetto la media austriaca.<br />

Anche la disoccupazione <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia<br />

è aumentata <strong>in</strong> maniera esponenziale.<br />

<strong>Il</strong> calo del 5% della creazione di nuove<br />

imprese e l´aumento del 15% delle<br />

<strong>in</strong>solvenze sono decisamente sopra<br />

la media federale”.<br />

- Con quali strumenti a sostegno<br />

dell´economia locale siete <strong>in</strong>tervenuti?<br />

“<strong>Il</strong> Kwf ovvero Fondo per la promozione<br />

dello sviluppo economico<br />

ha avviato un cosi detto bonus congiunturale<br />

Konjunkturbonus con<br />

l´obiettivo di dare più stimolo agli<br />

<strong>in</strong>vestimenti. Inoltre, è stato attivato<br />

su nostra <strong>in</strong>iziativa il fondo di garanzia<br />

anche alle piccole aziende.<br />

La Camera di Commercio della<br />

Car<strong>in</strong>zia ha effettuato un’offensiva<br />

contro la crisi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di consulenze:<br />

dall’<strong>in</strong>izio del 2009 a oggi, più<br />

di 700 aziende sono state consigliate<br />

sulla strategia aziendale da adottare.<br />

Visto che uno dei problemi pr<strong>in</strong>cipali<br />

è stato la mancanza di possibilità<br />

di f<strong>in</strong>anziamento, la Camera di Commercio<br />

della Car<strong>in</strong>zia ha istallato un<br />

Speed-Check ‘F<strong>in</strong>anziamento’ per il<br />

suoi associati”.<br />

- Quali richieste state ricevendo<br />

<strong>in</strong> questo momento dalle aziende<br />

car<strong>in</strong>ziane?<br />

“Tuttora c`è ancora <strong>in</strong>certezza tra<br />

le aziende. Gli ord<strong>in</strong>i e le commesse<br />

stanno migliorando, però questo<br />

fatto <strong>in</strong>cide <strong>in</strong> maniera limitata sui<br />

costi di produzione e sui prezzi di<br />

vendita. Tuttora le aziende sono molto<br />

titubanti per quanto riguarda gli<br />

<strong>in</strong>vestimenti e l´assunzione di nuovi<br />

collaboratori. Le aziende sono scontente<br />

per i freni all’accesso di credito<br />

e per le risorse molto limitate messe<br />

a disposizione dal Land”.<br />

- Come devono adeguarsi gli enti<br />

74 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


pubblici di sostegno allo sviluppo<br />

economico<br />

“Nell´ambito pubblico esiste una<br />

grande necessità di riforme: semplificazione<br />

amm<strong>in</strong>istrativa, riforma<br />

burocratica, riforma delle pensioni,<br />

riforma del settore sanitario, quella<br />

del sistema educativo. Dalle aziende<br />

percepisco il bisogno di più <strong>in</strong>novazioni,<br />

più prodotti nuovi, produttività<br />

migliorata. E c`è il<br />

bisogno di sostegno da<br />

parte della mano pubblica.<br />

Però, a sua volta<br />

potrà muoversi soltanto<br />

se avrà lo spazio d´azione<br />

consentito, appunto, dalle<br />

riforme”.<br />

- Quali rimangono<br />

i punti di forza<br />

dell´economia car<strong>in</strong>ziana?<br />

“In Car<strong>in</strong>zia si sono<br />

<strong>in</strong>sediate numerose ditte,<br />

leader mondiali o europee.<br />

Rimangono strategiche<br />

le realtà produttivo<br />

nei settori dell`elettronica<br />

e microelettronica, della<br />

tecnica <strong>in</strong>formatica e<br />

della comunicazione. La<br />

filiera edile, tradizionalmente<br />

forte, completata<br />

da prodotti del settore<br />

dell´energia r<strong>in</strong>novabile e<br />

della tecnica ambientale,<br />

costituisce un ulteriore<br />

pilastro dell´economia<br />

car<strong>in</strong>ziana. Va citata, poi,<br />

anche la lavorazione del<br />

legno nonché l´economia<br />

turistica, che costituisce<br />

un fattore economico<br />

significativo.<br />

Un importante vantaggio<br />

competitivo della<br />

Car<strong>in</strong>zia è, fra l´altro, un<br />

buon sistema di formazione<br />

grazie all´offerta dell`Università<br />

Alpe Adria di Klagenfurt e delle<br />

scuole universitarie professionali<br />

(Fachhochschulen) della Car<strong>in</strong>zia.<br />

Nelle scuole professionali superiori i<br />

giovani acquisiscono una preparazione,<br />

fra l´altro, nei campi della tecnica<br />

di automatizzazione, <strong>in</strong>gegneria edile,<br />

organizzazione Edp, tecnica di produzione,<br />

disegno <strong>in</strong>dustriale, architettura<br />

d´<strong>in</strong>terni, tecnica di materiale<br />

s<strong>in</strong>tetico, costruzione di macch<strong>in</strong>e,<br />

<strong>in</strong>gegneria meccanica, meccatronica,<br />

tecnica della rete telematica ed<br />

economia”.<br />

- Come immag<strong>in</strong>a il sistema produttivo<br />

car<strong>in</strong>ziano una volta superata<br />

la bufera economica?<br />

24 settembre 2010<br />

alpe adria<br />

“Sono conv<strong>in</strong>to che la Car<strong>in</strong>zia sarà<br />

uno spazio economico estremamente<br />

appetibile anche dopo questo ‘terremoto<br />

congiunturale’. La Car<strong>in</strong>zia<br />

è simbolo di un mix ottimale tra<br />

<strong>in</strong>centivi <strong>in</strong>teressanti e prezzi bassi<br />

per terreni e immobili. Gli <strong>in</strong>vestimenti<br />

sono f<strong>in</strong>anziabili f<strong>in</strong>o al 35%,<br />

mentre la ricerca e sviluppo f<strong>in</strong>o al<br />

60 per cento. L´imposta sulle imprese<br />

<strong>in</strong> tutta l´Austria ammonta al 25% e<br />

ci sono tanti <strong>in</strong>centivi per attività di<br />

formazione e perfezionamento.<br />

La Car<strong>in</strong>zia vanta una vic<strong>in</strong>anza<br />

geografica ai crescenti mercati<br />

dell´Europa meridionale e del sudest.<br />

È, <strong>in</strong> sostanza, la ruota da vasaio<br />

per la logistica e l’economica della<br />

regione europea Alpe Adria.<br />

Un´ulteriore vantaggio è l´alta<br />

qualità della vita, il paesaggio di laghi<br />

e montagne ricco di fasc<strong>in</strong>o, il clima<br />

tiepido e la contagiosa gioia della<br />

vita della gente. La Car<strong>in</strong>zia, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />

fa parte dei luoghi europei più sicuri,<br />

viene apprezzata non solo dai turisti,<br />

ma anche da imprenditori e manager<br />

di altissimo livello”.<br />

<strong>Friuli</strong> & unione europea<br />

Confronto CommerCiale Con il gigante C<strong>in</strong>ese<br />

La politica estera aiuta<br />

la coesione <strong>in</strong>terna<br />

All’<strong>in</strong>izio di settembre Algirdas Semeta, Commissario<br />

europeo per l’Unione Doganale, si è recato <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a per fare il<br />

punto della situazione e implementare la cooperazione col<br />

Paese asiatico nella lotta alla contraffazione. La C<strong>in</strong>a, sempre<br />

più negli ultimi anni si è rivelata una potenza economico non<br />

solo <strong>in</strong> crescita esponenziale, ma anche <strong>in</strong> fortissima espansione,<br />

sia sui territori mondiali, sia nei vari ambiti economici.<br />

Due esempi su tutti sono la recente acquisizione del<br />

marchio Volvo da parte della c<strong>in</strong>ese Geely dalla Ford per la<br />

cifra (irrisoria) di 2 miliardi di dollari (assai <strong>in</strong>feriore a quanto<br />

pagato dalla casa americana nel 1999 ossia 6,45 miliardi di<br />

dollari), nonché nel trimestre aprile-giugno del 2010 il concretizzarsi<br />

dello storico sorpasso di Pech<strong>in</strong>o su Tokyo quanto<br />

a Pil, che ha portato la C<strong>in</strong>a a piazzarsi al secondo posto nella<br />

classifica delle maggiori potenze economiche, alle spalle<br />

degli Stati Uniti.<br />

Numeri importanti, che fanno riflettere, anche e soprattutto<br />

<strong>in</strong> Europa. Ecco allora che, oltre alla crescente attenzione<br />

per le opportunità che le relazioni economiche e di diplomazia<br />

commerciale lasciano trasparire, appare ancor più necessario<br />

<strong>in</strong>tessere f<strong>in</strong> da subito solide basi per arg<strong>in</strong>are i pericoli<br />

che una simile potenza economica può comportare quando<br />

viene a contatto con sistemi di mercato caratterizzati da una<br />

maglia burocratica e di forte vigilanza e controllo come quello<br />

dell’Unione Europea.<br />

È <strong>in</strong>dubbio, <strong>in</strong>fatti, che la crescita c<strong>in</strong>ese sia dovuta non<br />

solo all’enorme capacità produttiva e disponibilità di materie<br />

prima del Paese, ma anche (e soprattutto) da una tendenziale<br />

assenza di regole nell’<strong>in</strong>terfacciarsi col mercato del lavoro e<br />

dell’esportazione. Tutti elementi che rendono assai flessibile<br />

e conveniente l’attività <strong>in</strong>dustriale e commerciale, ma che<br />

mal si accompagnano alle esigenze di difesa del consumatore,<br />

della proprietà <strong>in</strong>tellettuale, della salute e della concorrenza<br />

tipiche del diritto comunitario.<br />

Ben vengano, qu<strong>in</strong>di, le <strong>in</strong>iziative di politica estera come<br />

quella del Commissario lituano. E ben venga per tre ord<strong>in</strong>i di<br />

motivi. Innanzitutto, perché l’unico modo per poter efficacemente<br />

<strong>in</strong>terfacciarsi con un Paese di oltre un miliardo e mezzo<br />

di abitanti è quello di presentare, quale controparte commerciale,<br />

un mercato unico di imprenditori e consumatori di oltre<br />

c<strong>in</strong>quecento milioni di persone quale è l’Unione Europea.<br />

Secondo, perché politiche estere frammentate porterebbero<br />

a dissonanze <strong>in</strong> ambito di trattative economiche per<br />

quanto riguarda i s<strong>in</strong>goli stati membri con <strong>in</strong>dubbie difficoltà<br />

nel momento <strong>in</strong> cui gli operatori si trovassero ad avere basi<br />

giuridiche differenti a seconda dello stato membro di appartenenza.<br />

Terzo, perché questa come altre <strong>in</strong>iziative pongono l‘accento,<br />

sul lato <strong>in</strong>terno dell’Unione, a cosa serva e che cosa significhi<br />

uno politica estera comune. Un doppio segnale, qu<strong>in</strong>di:<br />

alla C<strong>in</strong>a (e agli altri partner commerciali extraeuropei)<br />

aff<strong>in</strong>ché si renda conto che l’Unione Europea non è solo un<br />

territorio di espansione, ma una realtà pronta a collaborare<br />

su basi di parità per lo sviluppo dell’economia mondiale sotto<br />

l’egida di pr<strong>in</strong>cipi di correttezza e concorrenza; e agli stati<br />

membri, aff<strong>in</strong>ché si ricord<strong>in</strong>o, al di là delle loro prerogative,<br />

che far parte dell’Unione non può essere uno status da utilizzare<br />

solo per difendersi dai soprusi commerciali altrui, ma<br />

anche da rispettare nelle proprie scelte di politica economica<br />

<strong>in</strong>ternazionale, <strong>in</strong> modo coord<strong>in</strong>ato e armonico con tutti gli<br />

altri partner europei.<br />

Fabio Cattaruzzi<br />

ilFRIULI BUSINESS 75


76 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


R ubriche<br />

alberto felice de toni<br />

È possibile cogliere il momento<br />

giusto per <strong>in</strong>novare?<br />

Giriamo questa domanda<br />

classica del management<br />

direttamente a Hegel. <strong>Il</strong><br />

suo argomentare si fonda<br />

sulla metafora della talpa<br />

e della civetta.<br />

La metafora della talpa nasce nell’Amleto<br />

di Shakespeare, dove <strong>in</strong>dica il lavorìo<br />

con il quale lo spettro del padre <strong>in</strong>stilla<br />

il desiderio di vendetta nell’animo del<br />

giovane pr<strong>in</strong>cipe. In Kant la talpa è lo<br />

scavare <strong>in</strong>utile di una ragione cieca. In<br />

Hegel la prospettiva cambia: la talpa<br />

rappresenta il procedere irriflesso e ist<strong>in</strong>tuale,<br />

ma prezioso, dello sviluppo storico.<br />

Tentando una collocazione storica della<br />

metafora della talpa, si potrebbe ipotizzare<br />

anche di collocarla nel quadro della<br />

restaurazione post-napoleonica, quasi che<br />

Hegel volesse affermare che la talpa dello<br />

spirito cont<strong>in</strong>ua a scavare “e non c’è legge<br />

o provvedimento di polizia che riesca a<br />

fermarla”. La talpa (lo spirito napoleonico<br />

che sopravvive a Napoleone) è più forte<br />

della Santa Alleanza.<br />

Percorso da governare<br />

In generale, comunque, la talpa ben<br />

rappresenta per Hegel lo sviluppo storico,<br />

i meccanismi economici, la scienza, nel<br />

loro seguire anche l’ist<strong>in</strong>to della ragione,<br />

la razionalità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca del mondo nel suo<br />

cambiare <strong>in</strong>consapevole. <strong>Il</strong> rischio di un<br />

tal genere di cambiamento non governato è<br />

quello di produrre “pericolose convulsioni”<br />

e conflitti. Dobbiamo, dunque, “prestare<br />

ascolto al lavoro della talpa e... trarlo...<br />

alla luce del giorno”.<br />

sguardo sul domani<br />

Per questo c’è bisogno della civetta, del suo<br />

sguardo lungimirante, capace di preparare<br />

il futuro. La civetta è per lunga tradizione<br />

“l’immag<strong>in</strong>e della sapienza e della filosofia,<br />

l’animale sacro a M<strong>in</strong>erva, di cui<br />

essa assume spesso la forma”. La civetta<br />

compare anche nel fregio della rivista<br />

24 settembre 2010<br />

Farsi<br />

civetta<br />

e talpa<br />

meta management<br />

“M<strong>in</strong>erva”, <strong>in</strong> cui sovrasta un cartiglio con<br />

il motto leibniziano “il presente è gravido<br />

del futuro”. Per questo, secondo Hegel, essa<br />

può “abbreviare” e “mitigare” i conflitti e<br />

le convulsioni <strong>in</strong>dotti dal cambiamento.<br />

il filosofo<br />

Hegel<br />

<strong>in</strong> attesa dell’alba<br />

La caratteristica fondamentale delle civetta,<br />

osserva Hegel, è quella di <strong>in</strong>iziare<br />

il suo volo “sul far del crepuscolo”. <strong>Il</strong> pensiero<br />

come civetta ha, allora, due modi<br />

per rendere il presente gravido del futuro.<br />

<strong>Il</strong> primo è quello di approfittare del fatto<br />

I tempI del cambIamento<br />

Nella metafora hegeliaNa, lo<br />

scavare della coNosceNza deve<br />

reNdersi complemeNtare coN<br />

l’iNtuizioNe delle evoluzioNi<br />

future: seNza la simbiosi di questi<br />

due atteggiameNti, qualsiasi<br />

strategia ecoNomica rischia di<br />

essere destiNata al fallimeNto<br />

che la notte gli sottrae dallo sguardo il<br />

mondo esterno, la realtà nel suo essere<br />

data, per dedicarsi a ricostruire se stesso<br />

e, <strong>in</strong> se stesso, progettare nuovi mondi,<br />

preparare il futuro. <strong>Il</strong> secondo modo che<br />

la civetta-pensiero ha a disposizione per<br />

rendere il presente gravido del futuro -<br />

ammesso che la notte sia anche il tempo<br />

della crisi, della perdita di significato del<br />

reale – è quello di elaborare il superamento<br />

della crisi, di cogliere le nuove esigenze<br />

della storia, al di sopra dei contenuti<br />

della coscienza f<strong>in</strong>ora condivisa, anche<br />

assumendosi le contraddizioni e i conflitti<br />

che ne derivano.<br />

ricerca sotterranea<br />

<strong>Il</strong> prestare orecchio allo scavare della<br />

talpa come lavorio oscuro dei processi di<br />

cambiamento <strong>in</strong>terni alla realtà significa,<br />

dunque, contribuire attivamente alla<br />

sua impresa. La civetta deve completare<br />

l’opera della talpa.<br />

tranelli da evitare<br />

Sono possibilità affasc<strong>in</strong>anti. Su tutto,<br />

però, vi è un’ipoteca fondamentale: la<br />

civetta può anche essere lo sguardo che<br />

può solo osservare ciò che la talpa ha già<br />

scavato: quando la civetta-filosofia arriva<br />

a dip<strong>in</strong>gere di chiaroscuro il mondo con<br />

le sue riflessioni “un aspetto della vita è<br />

già <strong>in</strong>vecchiato, e, dal chiaroscuro, esso<br />

non si lascia r<strong>in</strong>giovanire, ma soltanto<br />

riconoscere: la nottola di M<strong>in</strong>erva <strong>in</strong>izio<br />

il suo volo sul far del crepuscolo”.<br />

mioPia drammatica<br />

<strong>Il</strong> modo <strong>in</strong> cui Hegel pone la questione<br />

della possibilità per il pensiero - e qu<strong>in</strong>di<br />

anche per quello del management - di cogliere<br />

il cambiamento e delle conseguenze<br />

di una possibile miopia, sia, a suo modo,<br />

drammatico: la civetta può pensare il futuro,<br />

può elaborare la crisi, ma può anche<br />

arrivare tragicamente <strong>in</strong> ritardo, lasciare<br />

il lavorio di cambiamento della talpa<br />

senza un governo e la realtà <strong>in</strong> preda a<br />

“pericolose convulsioni” e conflitti. Hegel<br />

<strong>in</strong> ultima analisi ci dice: possiamo non<br />

capire quando è il momento di cambiare.<br />

ilFRIULI BUSINESS 77


R ubriche<br />

Macch<strong>in</strong>a<br />

per abitare<br />

Fabio di bartolomei *<br />

Che cos’è la<br />

domotica: analizzando<br />

il term<strong>in</strong>e<br />

esso è composto<br />

dalle parole domus,<br />

ovvero casa,<br />

e <strong>in</strong>formatica.<br />

Qu<strong>in</strong>di, una casa<br />

gestita da un computer che obbedirà<br />

ai nostri desideri e ai nostri comandi.<br />

Detto così può sembrare l’<strong>in</strong>izio di un<br />

film di fantascienza che nulla ha di<br />

reale. Eppure, ormai, da parecchi anni<br />

la domotica è una concreta realtà. <strong>Il</strong><br />

concetto è quello di casa <strong>in</strong>telligente e<br />

a misura d’uomo o, per meglio dire, di<br />

macch<strong>in</strong>a per abitare. La domotica è<br />

qu<strong>in</strong>di la scienza che si occupa dell’<strong>in</strong>-<br />

design<br />

tegrazione di sistemi tecnologici che<br />

consentono di gestire diverse funzionalità<br />

all’<strong>in</strong>terno della casa, con l’obiettivo<br />

di realizzare un miglioramento della<br />

qualità della vita. In questo modo,<br />

oltretutto, si liberano le persone dal-<br />

le esigenze di essere<br />

fisicamente presenti<br />

<strong>in</strong> molte situazioni,<br />

e consente un più efficace<br />

monitoraggio<br />

di coloro che entrano,<br />

escono o rimangono<br />

nell’abitazione stessa.<br />

Inoltre, è possibile controllare ogni<br />

cosa, realizzando significativi risparmi<br />

a livello energetico, dim<strong>in</strong>uendo l’impatto<br />

ambientale delle attività umane,<br />

consentendo di essere collegati al mondo<br />

per lo sviluppo delle funzioni di rela-<br />

casa domotica<br />

L’automazione <strong>in</strong>formatica<br />

deLLa sua gestione La rende<br />

più comoda, pratica ed<br />

economica, ma quaLsiasi<br />

progetto deve partire<br />

daLLo studio deLLe<br />

esigenze <strong>in</strong>dividuaLi<br />

il futuro, già oggi<br />

è una scienza che con<br />

l’<strong>in</strong>tegrazione dei diversi<br />

sistemi tecnologici, punta<br />

alla f<strong>in</strong>e a migliorare la<br />

qualità della vita<br />

zione, lavoro, <strong>in</strong>trattenimento, salute<br />

e sicurezza. Le aree di automazione<br />

possibili <strong>in</strong> una casa sono: la gestione<br />

dell’ambiente, qu<strong>in</strong>di coord<strong>in</strong>azione e<br />

controllo di climatizzazione, riscaldamento<br />

dell’acqua sanitaria, illum<strong>in</strong>a-<br />

zione e distribuzione<br />

e gestione dell’energia<br />

elettrica e dei carichi,<br />

irrigazione del giard<strong>in</strong>o,<br />

azionamento di sistemi<br />

d’apertura e d’<strong>in</strong>gresso,<br />

gestione di scenari preprogrammati.<br />

Gestione<br />

degli apparecchi domestici come lavatrice,<br />

lavastoviglie, frigoriferi, cuc<strong>in</strong>e.<br />

Comunicazione e <strong>in</strong>formazione come<br />

telefono, citofono, comunicazioni<br />

<strong>in</strong>terne, <strong>in</strong>formazioni e svago con<br />

sistemi audio-video. Sicurezza, vale<br />

a dire gestione accessi, protezione<br />

antifurto, ant<strong>in</strong>trusione, perimetrale,<br />

protezione ant<strong>in</strong>cendio, antiallagamento,<br />

da fumo o fughe di gas. Nate<br />

per applicazioni <strong>in</strong> ambito domestico,<br />

le tecnologie domotiche si prestano <strong>in</strong><br />

realtà a essere impiegate <strong>in</strong> qualunque<br />

ambiente dove le persone soggiornano<br />

per periodi di tempo più o meno lunghi,<br />

pensiamo, per esempio, al settore alberghiero.<br />

Grazie a quest’<strong>in</strong>tegrazione<br />

<strong>in</strong>formatica è possibile realizzare una<br />

casa moderna, dotata di comfort e<br />

con un approccio ecologico, che offre<br />

una prestazione energetica e supera<br />

del 40% ciò che si costruisce <strong>in</strong> modo<br />

tradizionale. Una casa domotica viene<br />

def<strong>in</strong>ita ‘comunicante’, ciò significa<br />

che da oggetti dell’arredamento di una<br />

casa tecnologica, come per esempio i<br />

L’Euronews nell’ambito del potenziamento della propria rete commerciale<br />

nell’editoria cerca<br />

impiegato venditore<br />

il candidato ideale:<br />

• Età tra i 20 e i 40 anni<br />

• Diploma di scuola media superiore o laurea<br />

• Ottime doti organizzative con un forte orientamento al risultato<br />

• Iniziativa e spiccate capacità relazionali<br />

• Residenza nella zona operativa <strong>in</strong>teressata e auto propria<br />

L’azienda offre:<br />

• Gestione di un portafoglio clienti e significativa attività di<br />

sviluppo di bus<strong>in</strong>ess<br />

• Inserimento <strong>in</strong> un piano di sviluppo aziendale di giornali e<br />

periodici regionali<br />

I canditati di entrambi i sessi, sono pregati di <strong>in</strong>viare il proprio curriculum<br />

vitae (autorizzando il trattamento dei dati personali <strong>in</strong> base alla legge<br />

sulla privacy 675/96) a Euronews Piazza I° Maggio, 4 - 33100 Ud<strong>in</strong>e,<br />

oppure E-mail: euronews@ilfriuli.it specificando l’oggetto.<br />

78 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


video computer, è possibile attivare e<br />

programmare la sicurezza, l’illum<strong>in</strong>azione,<br />

impartire comandi per <strong>in</strong>teragire<br />

con f<strong>in</strong>estre, elettrodomestici, tv. <strong>Il</strong> bello<br />

di questi impianti è che sono <strong>in</strong>visibili:<br />

più le apparecchiature e la tecnologia<br />

sono presenti, meno sono evidenti.<br />

Tutto ciò che è domotico permette<br />

24 settembre 2010<br />

la flessibilità e l’adattamento. Ogni<br />

ambiente diviene più vivibile con la<br />

tecnologia e lo spazio ben sfruttato<br />

dalle apparecchiature tecnologiche. La<br />

casa domotica risolve i problemi di memoria,<br />

la gestione della casa diventa<br />

più semplice: con la programmazione<br />

di orari si ha il controllo dell’illum<strong>in</strong>a-<br />

*Industrial & Interior Designer<br />

Libero professionista<br />

e docente di design<br />

presso la Facoltà<br />

di Architettura di Trieste<br />

<strong>in</strong>fo@dibartolomei.com<br />

www.dibartolomei.com<br />

zione e di tutte le altre apparecchiature<br />

elettriche, <strong>in</strong> questo modo si possono<br />

ottenere notevoli risparmi energetici.<br />

Uno degli ambienti, come la cuc<strong>in</strong>a,<br />

è il luogo dov’è possibile avere la caffettiera<br />

<strong>in</strong>tegrata, il frigo <strong>in</strong>telligente o<br />

il forno con la cottura programmata.<br />

Tutti gli apparecchi sono semplici<br />

da usare e non richiedono troppa<br />

manutenzione.<br />

La validità di una realizzazione <strong>in</strong><br />

senso domotico non è universale, ma<br />

va messa <strong>in</strong> relazione con le esigenze<br />

dell’utente. Come dicevo, <strong>in</strong>fatti,<br />

essa è utile per risolvere una serie di<br />

bisogni che appartengono al fruitore,<br />

proponendo un sistema di soluzioni<br />

tecniche per sfruttare al meglio le<br />

s<strong>in</strong>ergie ottenibili tra i diversi sistemi.<br />

Quando questa <strong>in</strong>tegrazione di<br />

funzioni e servizi ha successo, nel<br />

senso che soddisfa i requisiti espressi<br />

dall’utente, possiamo dire di aver<br />

raggiunto positivamente l’obiettivo<br />

preposto. Va da se che per realizzare<br />

un progetto di casa <strong>in</strong>telligente la<br />

partenza è una chiara conoscenza<br />

e condivisione degli obiettivi da<br />

soddisfare. In un progetto di casa<br />

<strong>in</strong>telligente occorre avere ben chiari,<br />

qu<strong>in</strong>di, quali siano i requisiti del sistema<br />

di <strong>in</strong>terazione uomo-abitazione<br />

da tenere <strong>in</strong> considerazione.<br />

ilFRIULI BUSINESS 79


80 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


R ubriche<br />

Navigare<br />

<strong>in</strong> ufficio<br />

alberto giorgiutti e daniele cattunar *<br />

L’utilizzo di Internet e<br />

della posta elettronica sono<br />

diventati strumenti <strong>in</strong>dispensabili<br />

nelle mansioni<br />

d’ufficio, ma il loro uso è<br />

oramai diffusissimo anche<br />

per il disbrigo delle <strong>in</strong>combenze della vita<br />

di ogni giorno e, qu<strong>in</strong>di, l’utilizzo di tali<br />

strumenti, a f<strong>in</strong>i privati, durante l’orario<br />

di lavoro se effettuati senza un’opportuna<br />

regolamentazione <strong>in</strong>terna può essere considerato<br />

alla stregua dell’uso del telefono<br />

aziendale per f<strong>in</strong>i non aziendali.<br />

È quanto mai necessario, qu<strong>in</strong>di, stabilire<br />

un regolamento o procedure <strong>in</strong>terne<br />

aziendali molto precise, con le quali<br />

<strong>in</strong>dicare i limiti per l’utilizzo di Internet<br />

e della posta elettronica.<br />

Si tratta di strumenti<br />

di lavoro, ma alcune<br />

aziende tollerano<br />

un uso personale di<br />

Internet e delle mail<br />

nella speranza che un<br />

eventuale uso privato<br />

avvenga con buon senso,<br />

sottoponendosi al rischio<br />

di eventuali abusi.<br />

Come difendersi<br />

Le aziende che <strong>in</strong>tendano<br />

difendersi, <strong>in</strong>vece,<br />

dalla commistione dell’uso<br />

per f<strong>in</strong>i aziendali e privati dovrebbero<br />

dotare i lavoratori di account di posta<br />

funzionali (amm<strong>in</strong>istrazione@account.<br />

it) evitando quelli personali (nome.cognome@account.it).<br />

Capita spesso, <strong>in</strong>fatti, di<br />

trovare le famose catene di Sant’Antonio<br />

con <strong>in</strong>dirizzi di posta elettronica del secondo<br />

tipo, con account anche di enti pubblici<br />

o importanti aziende private.<br />

normativa poCo Chiara<br />

<strong>Il</strong> quadro normativo di riferimento non<br />

è chiarissimo e forse adeguato ai tempi.<br />

Infatti, una delle norme maggiormente citate,<br />

anche nelle sentenze sull’argomento,<br />

24 settembre 2010<br />

lavoro<br />

è l’art. 4 dello Statuto dei lavoratori (Legge<br />

300 del 1970). Tale articolo riguarda<br />

l’utilizzo delle telecamere sul posto di<br />

lavoro, ma anche “altre apparecchiature<br />

per f<strong>in</strong>alità di controllo a distanza dell’attività<br />

dei lavoratori”.<br />

Controllo dei lavoratori<br />

Questo articolo pone il divieto assoluto<br />

dell’utilizzo di tali strumenti al solo f<strong>in</strong>e<br />

del controllo dell’attività lavorativa dei lavoratori,<br />

a meno che tali apparecchiature<br />

siano richieste da esigenze organizzative<br />

e produttive o dalla sicurezza del lavoro,<br />

dalle quali possa derivare, però, anche un<br />

<strong>in</strong>diretto controllo dell’attività dei lavoratori.<br />

In questo secondo caso, la norma lo<br />

permette, ma solo se ciò viene autorizzato<br />

dalla Direzione<br />

pro-<br />

v<strong>in</strong>ciale del lavoro<br />

o segua a un accordo con<br />

le rappresentanze s<strong>in</strong>dacali<br />

aziendali.<br />

A tale proposito vi è anche<br />

giurisprudenza (non univoca)<br />

che considera possibile<br />

l’utilizzo di Internet e di<br />

mail sul posto di lavoro, soltanto dopo<br />

la predetta autorizzazione o ad accordo<br />

s<strong>in</strong>dacale avvenuto.<br />

Uno sgUardo al registro<br />

Proprio a causa della mancanza di norme<br />

adeguate ai tempi, la giurisprudenza,<br />

nella sua funzione anche <strong>in</strong>terpretativa,<br />

le regole per Internet ed e-ma<strong>Il</strong><br />

L’accesso agLi strumenti <strong>in</strong>formatici<br />

daL proprio posto di Lavoro può<br />

portare ad abusi e per questo per<br />

L’azienda è megLio dotarsi di un proprio<br />

regoLamento che rispetti i Limiti<br />

deLLa riservatezza, ma che prevenga<br />

atteggiamenti dannosi aLLa produttività<br />

è giunta alla conclusione che il controllo<br />

della navigazione su Internet dei lavoratori<br />

è vietato quando ciò avvenga attraverso<br />

specifici strumenti ad esso predisposti,<br />

ma non quando questo controllo risulti<br />

evidente attraverso un normale controllo<br />

della cronologia di navigazione.<br />

segretezza della Corrispondenza<br />

Altro punto controverso riguarda le<br />

mail. L’art. 616 del Codice Penale tutela<br />

penalmente la segretezza della corrispondenza,<br />

ma viene ritenuto che la mail non<br />

vada considerata alla stregua di posta <strong>in</strong><br />

busta chiusa, ma bensì aperta come fosse<br />

una cartol<strong>in</strong>a e pertanto la possibilità di<br />

controllo della stessa da parte del datore<br />

di lavoro non rientri nella citata norma<br />

penale. Ciò, fermo restando il fatto che<br />

la mail è uno strumento di lavoro e non<br />

altro.<br />

Come evitare eqUivoCi<br />

In primo luogo, il datore deve predi-<br />

sporre una procedura <strong>in</strong>terna dove si<br />

affermi il pr<strong>in</strong>cipio che<br />

l’utilizzo di Internet<br />

e delle mail con ac<br />

count aziendale deve<br />

essere effettuato solo<br />

ed esclusivamente<br />

per f<strong>in</strong>i aziendali,<br />

con ampia riserva<br />

sulla possibilità di<br />

effettuare controlli<br />

<strong>in</strong> qualsivoglia mo<br />

mento.<br />

Questa proce-<br />

dura deve fare<br />

parte del codice<br />

discipl<strong>in</strong>are aziendale e,<br />

qu<strong>in</strong>di, essere esposto <strong>in</strong> luogo pubblico o<br />

reso noto con le stesse modalità previste<br />

per le sanzioni discipl<strong>in</strong>ari. È, altresì, necessario<br />

rendere edotto il lavoratore della<br />

procedura già all’atto dell’assunzione <strong>in</strong><br />

concomitanza con la comunicazione sulla<br />

raccolta e il trattamento delle <strong>in</strong>formazioni<br />

a f<strong>in</strong>i privacy.<br />

*Studio Giorgiutti Alberto & Associati<br />

ilFRIULI BUSINESS 81


R ubriche<br />

In arrivo<br />

le tasse<br />

municipali<br />

karen garofalo<br />

All’<strong>in</strong>izio di agosto il Governo<br />

ha dato notizia di aver<br />

approvato uno schema di Decreto<br />

Legislativo per attuare la<br />

riforma del federalismo fiscale,<br />

il primo dei provvedimenti che<br />

darà <strong>in</strong>izio alla devoluzione<br />

fiscale ai Comuni.<br />

A partire dal 1° gennaio 2011 e per la durata<br />

di tre anni, i Comuni riceveranno il gettito dei<br />

tributi immobiliari, mentre dal 2014 saranno<br />

<strong>in</strong>trodotti nell’ord<strong>in</strong>amento fiscale due nuovi<br />

tributi: un’Imposta municipale propria e un’Imposta<br />

municipale secondaria facoltativa.<br />

<strong>Il</strong> Governo precisa alcuni capisaldi del provvedimento.<br />

Ai Comuni sarà devoluto, limitatamente<br />

agli immobili ubicati nel loro territorio, il gettito<br />

fiscale derivante dalle imposte di registro, ipoteca-<br />

FISCO<br />

federalismo fiscale<br />

<strong>in</strong> base a quanto annunciato dal<br />

Governo, Già dal prossimo Gennaio<br />

saranno devoluti i Gettiti di diverse<br />

imposte ai comuni, rafforzandone la<br />

capacità di Gestione delle entrate e<br />

<strong>in</strong>centivando la loro partecipazione<br />

all’azione di accertamento tributario<br />

contro fenomeni di evasione<br />

ria e catastale, l’Irpef relativa ai redditi fondiari<br />

con esclusione del reddito agrario, l’imposta di<br />

registro e di bollo sui contratti di locazione relativi<br />

agli immobili, i tributi speciali catastali e<br />

ipotecarie e la nuova cedolare secca sugli affitti.<br />

Inoltre, ai Comuni vengono rafforzate le capacità<br />

di gestione delle loro entrate e, nel contempo, approvate<br />

norme che <strong>in</strong>centivano la partecipazione<br />

degli stessi Comuni all’attività di accertamento<br />

tributario per i tributi di loro pert<strong>in</strong>enza.<br />

Dal 1° gennaio prossimo, poi, è istituita la<br />

“cedolare secca” sugli affitti, che il proprietario<br />

degli immobili locati avrà facoltà di scegliere <strong>in</strong><br />

alternativa a quella attuale. Nell’annuncio non<br />

è citata l’aliquota che avrà la cedolare secca, ma<br />

da dichiarazioni del m<strong>in</strong>istro Calderoli dovrebbe<br />

essere del 20 per cento. In conseguenza di<br />

questa norma, il canone di locazione relativo a<br />

contratti stipulati per immobili a uso abitativo,<br />

e relative pert<strong>in</strong>enze affittate congiuntamente<br />

all’abitazione, potrà essere assoggettato, se il<br />

locatario lo deciderà, a questa nuova imposta<br />

sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali,<br />

nonché dell’imposta di registro e di bollo. Anche<br />

ai contratti per i quali non sussiste l’obbligo di<br />

registrazione potrà applicarsi la cedolare secca.<br />

Dal 1° gennaio 2014 sarà avviata la seconda<br />

fase dell’attuazione del federalismo fiscale che<br />

per il f<strong>in</strong>anziamento dei Comuni prevede l’<strong>in</strong>troduzione<br />

dell’Imposta municipale propria e<br />

dell’Imposta municipale secondaria facoltativa.<br />

La prima sostituirà l’Irpef e le relative addizionali<br />

per i redditi fondiari relativi ai beni immobili<br />

non locati, le imposte di registro, ipotecarie e<br />

catastali, di bollo, l’imposta di successione e<br />

donazione, le tasse ipotecarie, i tributi speciali<br />

catastali e l’imposta comunale sugli immobili.<br />

Per quanto riguarda l’Ici è stato precisato che<br />

essa non si applicherà al possesso dell’abitazione<br />

pr<strong>in</strong>cipale.<br />

L’Imposta municipale secondaria e facoltativa,<br />

qualora venisse <strong>in</strong>trodotta, sostituirebbe la tassa<br />

per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, il<br />

canone di occupazione di aree e spazi pubblici,<br />

l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti<br />

sulle pubbliche affissioni, il canone per l’autorizzazione<br />

all’<strong>in</strong>stallazione dei mezzi pubblicitari,<br />

l’addizionale per l’<strong>in</strong>tegrazione dei bilanci degli<br />

enti comunali di assistenza. Se son rose fioriranno,<br />

stante la delicata situazione politica.<br />

avv.karengarofalo@libero.it<br />

82 ilFRIULI BUSINESS<br />

24 settembre 2010


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