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06 // l’intervento<br />

www.ilfriuli.it<br />

<strong>Il</strong> presidente dell’ente camerale, Giovanni Da Pozzo, racconta le nuove ‘missioni’ esplorative<br />

<strong>Il</strong> Sistema <strong>Friuli</strong> in valigia<br />

Per sedici trimestri consecutivi,<br />

fino al termine del 2008, la provincia<br />

di Udine ha registrato un segno<br />

positivo davanti alla voce esportazioni.<br />

Nell’approfondirsi della crisi,<br />

dunque, la Camera di Commercio di<br />

Udine ha deciso di rafforzare la vocazione<br />

all’internazionalizzazione delle<br />

imprese locali con una lunga serie di<br />

iniziative e progetti di cui abbiamo<br />

parlato con il presidente camerale, il<br />

dottor Giovanni Da Pozzo.<br />

- Presidente, quali sono i Paesi su cui<br />

si è focalizzata la vostra attenzione?<br />

“La Cciaa di Udine ha messo in<br />

cantiere un’attività di internazionalizzazione<br />

propria e altre in<br />

collaborazione con la Regione, con<br />

Unioncamere e con le principali<br />

Camere di Commercio italiane.<br />

Negli ultimi due anni, abbiamo<br />

effettuato missioni di conoscenza,<br />

approfondimento e presenza nei<br />

mercati di India, Emirati Arabi<br />

Uniti, Russia, Canada e nei Paesi del<br />

Centro Est Europa”.<br />

- Quali iniziative avete intrapreso?<br />

“Ogni progetto che, generalmente,<br />

ha uno svolgimento triennale, ha<br />

avuto un suo percorso caratterizzato<br />

dalla specificità del proprio<br />

L’importante attività di<br />

internazionalizzazione<br />

delle imprese messa<br />

in campo dalla Camera<br />

di Commercio di Udine<br />

Nel 2008 sono state 754 le aziende<br />

che hanno partecipato a questi<br />

progetti su vasta scala<br />

mercato e dalle opportunità che<br />

può offrire alle nostre imprese,<br />

in particolare a quelle di medie e<br />

piccole dimensioni. Sono queste,<br />

infatti, le aziende su cui si è concentrato<br />

maggiormente lo sforzo<br />

camerale di accompagnamento,<br />

poiché da sole fanno evidentemente<br />

difficoltà a presentarsi all’estero.<br />

In alcuni casi sono state fatte delle<br />

visite esplorative seguite da veri e<br />

propri eventi (fiere, mostre). Poi c’è<br />

stata l’organizzazione di incontri<br />

seminariali con gli esperti, gli incoming<br />

con possibili partner esteri, le<br />

missioni finalizzate.<br />

Complessivamente, nel solo 2008,<br />

sono state 754 le imprese provinciali<br />

che hanno partecipato alle nostre<br />

attività di internazionalizzazione<br />

e 250 quelle che hanno contattato<br />

gli uffici camerali per sottoporsi al<br />

check up aziendale”.<br />

dalla domotica ai vini<br />

- Quali sono stati i comparti maggiormente<br />

coinvolti?<br />

“Per l’India, c’è stato un forte coinvolgimento<br />

del settore arredo e<br />

design; per gli Emirati Arabi il progetto<br />

era mirato alla promozione del<br />

comparto regionale della domotica.<br />

Nelle aree russe di San Pietroburgo<br />

e Mosca (dove è stato costituito un<br />

servizio desk a cui possono far ri-<br />

ferimento le nostre imprese), oltre<br />

alla presentazione di tutto il sistema<br />

<strong>Friuli</strong>, abbiamo puntato molto sul<br />

vitivinicolo, proponendo anche una<br />

versione in russo della nostra Guida<br />

ai vini del <strong>Friuli</strong> Vg. Con il Canada<br />

(area Vancouver e Toronto) hanno<br />

dialogato soprattutto le aziende<br />

dell’arredo e dell’agroalimentare,<br />

con importanti risultati. Infatti, per<br />

la prima volta nove nostri vini sono<br />

entrati nella lista “positiva” del loro<br />

monopolio. Nei Paesi del Centro Est<br />

Europa promuoviamo con intensità<br />

le bellezze regionali e le proposte<br />

turistiche”.<br />

- In questo quadro, come si colloca<br />

l’iniziativa dei voucher?<br />

hong kong è strategica<br />

“Spesso, le pmi non hanno le risorse<br />

economiche da dedicare alle<br />

necessarie iniziative di internazionalizzazione.<br />

Ma, nell’ottica del<br />

sostegno a questa attività che reputiamo<br />

molto importante, la Cciaa<br />

ha messo a disposizione 300 mila<br />

euro di risorse proprie (le richieste<br />

possono essere inoltre agli uffici<br />

camerali fino al 15 novembre), istituendo<br />

i voucher a fondo perduto.<br />

In sostanza, viene finanziato con<br />

una percentuale massima del 70%<br />

l’importo di spesa che le aziende<br />

destinano alla partecipazione alle<br />

missioni economiche all’estero o<br />

alla presenza alle fiere”.<br />

- Nel 2009, vi siete interessati a<br />

nuovi mercati?<br />

“Hong Kong, oltre alla sua collocazione<br />

geograficamente ed economicamente<br />

strategica, grazie<br />

alla recente abolizione della tassa<br />

di importazione sulle bevande alcoliche<br />

a bassa gradazione (vino e<br />

birra), può offrire prospettive molto<br />

interessanti per tutto il comparto<br />

vitivinicolo e agroalimentare regionale.<br />

L’ente camerale udinese ha<br />

predisposto, perciò uno specifico<br />

progetto che ha preso corpo nel<br />

marzo di quest’anno, con una prima<br />

visita esplorativa a cui seguirà<br />

l’organizzazione di una presenza<br />

collettiva regionale all’interno della<br />

fiera Hong Kong International Wine<br />

& Spirits Fair che si terrà nella prima<br />

settimana di novembre”.

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