Applicazioni Real-Time PCR - Bgbunict.it
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Metodi e tecniche di laboratorio II. Genomica<br />
APPLICAZIONI DELLA REAL-TIME <strong>PCR</strong>
Diabetes<br />
and “AM”<br />
Project<br />
workflow
Results<br />
Transcriptomics “at a glance”<br />
33 of the 92 (36% 36%) AM genes analyzed showed<br />
a significant variation (> 3 folds) of their<br />
expression w<strong>it</strong>h respect to controls in at least<br />
one time point e<strong>it</strong>her in both αTC1 and βTC1 or<br />
in only one of them;<br />
a more consistent induction of the AM in βTC1<br />
(27 genes altered in at least one TP) than in<br />
αTC1 (17 gene).
Mutation detection k<strong>it</strong>s<br />
DxS TheraScreen®: K-RAS Mutation K<strong>it</strong> (Roche)<br />
DxS TheraScreen®: K-RAS Mutation K<strong>it</strong><br />
(in breve, il k<strong>it</strong> K-RAS) è un test diagnostico in v<strong>it</strong>ro che consente di<br />
identificare sette mutazioni somatiche nell'oncogene K-RAS e di<br />
eseguire una valutazione qual<strong>it</strong>ativa dello stato mutazionale. Deve<br />
essere utilizzato in ambiente di laboratorio su campioni di DNA estratti<br />
da tessuto colorettale fissato in formalina e incluso in paraffina.<br />
http://www.progettokopernico.<strong>it</strong>/<strong>it</strong>/kop-terpers/kopkras/detail/0/185/365/approfondire-il-test-dikras.html?c=1
Spesso nei carcinomi umani vengono riscontrate mutazioni dell'oncogene<br />
K-RAS. La presenza di tali mutazioni è correlata all'assenza di una<br />
risposta a determinate terapie ant<strong>it</strong>umorali basate sugli inib<strong>it</strong>ori del<br />
recettore del fattore di cresc<strong>it</strong>a epidermico (terapie anti-EGFR) nei<br />
pazienti con carcinoma colorettale metastatico.
È possibile identificare sette mutazioni nel gene K-RAS su uno sfondo di<br />
DNA genomico wild-type utilizzando un saggio <strong>PCR</strong> real-time basato sulla<br />
tecnologia DxS Scorpions®. Si tratta di un metodo estremamente selettivo.<br />
Se il numero di copie di DNA è sufficiente, è possibile determinare circa<br />
l'1% dei mutanti su uno sfondo di DNA genomico wild-type<br />
type.
Il k<strong>it</strong> K-RAS è in grado di identificare sette mutazioni K-RAS<br />
nei codoni 12 e 13 dell'oncogene K-RAS<br />
Il k<strong>it</strong> K-RAS utilizza i saggi <strong>PCR</strong> real-time<br />
associando due diverse tecnologie: ARMS® e Scorpions®.
La tecnologia ARMS (Amplification Refractory Mutation System) supporta<br />
l'amplificazione di specifici alleli o mutazioni.<br />
La Taq DNA polimerasi è estremamente efficace per distinguere tra un<br />
appaiamento corretto e un appaiamento errato all'estrem<strong>it</strong>à in 3’ di un<br />
primer per <strong>PCR</strong>. È possibile eseguire un'amplificazione selettiva di<br />
specifiche sequenze mutate anche in campioni in cui le sequenze non<br />
mutate sono la maggioranza, in quanto:<br />
• Quando il primer è perfettamente appaiato, l'amplificazione procede<br />
con la massima efficienza.<br />
• Quando la base in 3’ presenta un appaiamento errato, si osserva<br />
soltanto un'amplificazione di basso livello sullo sfondo.
La ARMS (Amplification<br />
Refractory Mutation System) <strong>PCR</strong> è un sistema per<br />
identificare mutazioni. Essenzialmente si fanno due <strong>PCR</strong> in parallelo, una con un<br />
primer specifico per l'allele normale e l'altra per quello mutato; il secondo<br />
primer è uguale per entrambe. I primer sono fatti, ovviamente, per legarsi solo<br />
alla variante allelica di interesse, in modo da non legarsi con l'altra. A questo<br />
punto puoi avere 3 casi (supposto che la reazione 1 sia con l'allele normale e la<br />
2 con il mutato): 1) amplifico in 1 ma non in 2 -> omozigote wt<br />
2) amplifico in 2 ma non in 1 -> omozigote mutato<br />
3) amplifico in 1 e in 2 -> eterozigote
La tecnologia Scorpions consente di identificare il risultato<br />
dell'amplificazione. Il termine Scorpions è utilizzato per descrivere<br />
molecole a doppia funzione che contengono un primer per <strong>PCR</strong> legato<br />
covalentemente a una sonda. Il fluoroforo in questa sonda<br />
interagisce con un colorante quencher, anch'esso incorporato nella<br />
sonda, che sopprime la fluorescenza. Quando si verifica una<br />
reazione <strong>PCR</strong> e la sonda si lega all'amplicon, il fluoroforo e il<br />
quencher si separano, determinando un aumento della fluorescenza<br />
proveniente dalla provetta della reazione.<br />
http://www.biosearchtech.com/support/applications/real-time-pcrprobe-animation-video
Analisi dei dati: metodo ∆Ct<br />
Nei saggi real-time<br />
Scorpions, il numero di cicli di <strong>PCR</strong> necessari per<br />
rilevare un segnale fluorescente al di sopra del segnale dello sfondo è il<br />
parametro con cui vengono misurate le molecole bersaglio presenti<br />
all'inizio della reazione. Per conoscere i valori ∆Ct dei campioni si<br />
calcola la differenza tra il valore Ct del saggio di mutazione e il valore<br />
Ct del saggio di controllo per lo stesso campione. I campioni vengono<br />
classificati come pos<strong>it</strong>ivi alla mutazione se rest<strong>it</strong>uiscono un valore ∆Ct<br />
inferiore al valore ∆Ct 1% per il saggio.
Il k<strong>it</strong> K-RAS contiene otto saggi.<br />
• Un saggio di controllo.<br />
• Sette saggi di mutazione.<br />
Tutte le miscele di reazione contengono un saggio di controllo esogeno, o<br />
controllo interno, marcato con HEX (rilevato dal colorante JOE nel sistema<br />
ABI7900). In questo modo viene mon<strong>it</strong>orata la presenza di eventuali<br />
inib<strong>it</strong>ori, che potrebbero indurre risultati falsi negativi. Il saggio di controllo,<br />
marcato con FAM, serve per ottenere una valutazione del DNA totale in un<br />
campione. Il saggio di controllo amplifica una regione<br />
dell'esone 4 del gene K-RAS.
Ogni saggio di mutazione, marcato con FAM, contiene una molecola<br />
Scorpion e un primer ARMS che consentono di distinguere il DNA wildtype<br />
dall'eventuale DNA mutante rilevato con il saggio <strong>PCR</strong> real-time.
Protocollo per la valutazione dei campioni<br />
La miscela del saggio di controllo in eccedenza, forn<strong>it</strong>a nel k<strong>it</strong> K-RAS,<br />
deve essere obbligatoriamente utilizzata per eseguire la valutazione del<br />
DNA totale nei campioni. Il saggio di controllo amplifica una regione<br />
dell'esone 4 del gene K-RAS. Preparare i campioni soltanto con il saggio di<br />
controllo, utilizzando la miscela standard come controllo pos<strong>it</strong>ivo e l'acqua<br />
come controllo privo di templato. Notare che, per un uso ottimale dei<br />
reagenti del k<strong>it</strong> K-RAS, è opportuno raggruppare i campioni in batch. I<br />
controlli devono essere inclusi in tutte le sedute anal<strong>it</strong>iche. Se si<br />
analizzano i campioni uno ad uno, il consumo di reagenti aumenta e, di<br />
conseguenza, il numero di campioni che è possibile analizzare con il k<strong>it</strong> K-<br />
RAS diminuisce.
Aggiungere immediatamente 5 µl di campione, miscela standard o<br />
acqua (per i controlli senza templato) nei pozzetti di reazione.
Per ‘Assay’ selezionare ‘Standard Curve (Absolute Quantification)’. Per<br />
‘Run Mode’ selezionare ‘Standard 7900’.<br />
Selezionare il pulsante ‘Next’ per visualizzare una schermata in cui è<br />
possibile impostare i rilevatori. Aggiungere all'elenco un rilevatore FAM<br />
e un rilevatore JOE, senza impostare i soppressori (Quenchers =‘none’).<br />
Impostare ‘Passive Reference’ su ‘None’ e selezionare il pulsante ‘Next’.<br />
Selezionare l'intera piastra e attivare le caselle relative ai rilevatori FAM<br />
e JOE, in modo da garantire che siano mon<strong>it</strong>orati entrambi i coloranti in<br />
ogni pozzetto. Selezionare il pulsante ‘Finish’.
ABI 7900
Interpretazione della valutazione dei campioni<br />
Valutare i valori Ct del controllo NTC per verificare che non vi siano<br />
contaminazioni in grado di indurre un'amplificazione pos<strong>it</strong>iva nel canale<br />
FAM (Ct < 40) o una reazione fall<strong>it</strong>a del controllo esogeno nel canale HEX<br />
(nessun valore Ct), che indicherebbero un problema di impostazione. La<br />
miscela standard dovrebbe generare un Ct del saggio di controllo (canale<br />
FAM) compreso tra 26 e 29 sullo strumento ABI7900. Scartare i dati se uno di<br />
questi 2 controlli della seduta fallisce.
Ct del saggio di controllo tra 29 e 35: interpretare i dati con cautela, poiché<br />
le mutazioni di livello molto basso potrebbero non essere rilevate.<br />
Ct del saggio di controllo tra 35 e 38: nei campioni sono presenti poche<br />
copie di DNA amplificabile, mentre le mutazioni possono essere osservate<br />
più facilmente quando la maggior parte delle copie è mutata.<br />
Ct del saggio di controllo ≥ 38: respingere il campione, poiché il DNA è<br />
insufficiente e il k<strong>it</strong> K-RAS non sarà in grado di rilevare le mutazioni.
Analisi dei campioni con lo strumento ABI 7900HT<br />
1. Assicurarsi che il riferimento passivo sia impostato su ‘none’ nella<br />
schermata di ispezione dei pozzetti.<br />
2. Verificare che ogni pozzetto generi un segnale JOE dal saggio di<br />
controllo esogeno.<br />
a. Se il saggio di controllo esogeno genera un risultato pos<strong>it</strong>ivo,<br />
proseguire con l'analisi.<br />
b. Se il saggio di controllo esogeno ha fall<strong>it</strong>o ma la reazione FAM ha<br />
prodotto un'amplificazione forte, proseguire con l'analisi perché la<br />
causa del fallimento è stata l'attiv<strong>it</strong>à compet<strong>it</strong>iva della reazione FAM<br />
nei confronti della reazione del controllo esogeno.<br />
c. Se hanno fall<strong>it</strong>o entrambe le reazioni (FAM e controllo esogeno), è<br />
necessario scartare i dati per la possibile presenza di inib<strong>it</strong>ori che<br />
possono indurre risultati falsi negativi.
3. Nella scheda ‘Amplification Plot’ selezionare tutti i pozzetti in uso e<br />
quindi selezionare il colorante FAM nell'elenco dei rilevatori. Utilizzare<br />
l'impostazione della linea di base automatica e il valore Ct manuale,<br />
quindi impostare la soglia manualmente al centro della fase esponenziale<br />
utilizzando la scala logar<strong>it</strong>mica per l'asse Y, come descr<strong>it</strong>to nella<br />
guida dell'utente dello strumento ABI 7900.<br />
4. Analizzare i dati e calcolare il valore ∆Ct nel seguente modo:<br />
∆Ct = [Ct<br />
saggio di mutazione campione] – [Ct<br />
saggio di controllo<br />
campione]
1. Valori Ct di controllo:<br />
1.1. il valore Ct di controllo deve essere ≥ 24 per ev<strong>it</strong>are un<br />
sovraccarico del saggio.<br />
1.2. Ct controllo < 29: il k<strong>it</strong> K-RAS è in grado di rilevare una mutazione<br />
minima, fino all'1%, in questi campioni.<br />
1.3. Nei campioni con Ct di controllo ≥ 29, il k<strong>it</strong> non sarà in grado di<br />
rilevare una mutazione dell'1%, perché troppo bassa, tuttavia sarà<br />
in grado di rilevare mutazioni di livello più alto.<br />
1.4. Ct di controllo ≥ 35: nel campione sono presenti solo poche copie<br />
di DNA amplificabile, mentre è più probabile osservare le mutazioni<br />
se la maggior parte delle copie è mutata.<br />
1.5. Ct di controllo ≥ 38: il DNA è insufficiente e i dati non dovranno<br />
essere utilizzati.
2. Valori ∆Ct della miscela standard<br />
2.1. I valori ∆Ct della miscela standard dovrebbero<br />
corrispondere a quelli riportati in Tabella (± 2):<br />
La miscela std. è un insieme di frammenti di DNA artificiali, rappresentat<strong>it</strong>vi<br />
dell’Ex 4 di K-RAS e dei 7 diversi tratti genomici di K-RAS mutati. Pertanto, in<br />
base ai valori descr<strong>it</strong>ti in Tabella, cost<strong>it</strong>uisce un ulteriore controllo di reazione!
3. Valori ∆Ct del campione:<br />
3.1. Se il valore ∆Ct del campione è superiore al valore 1% (come<br />
riportato nella Tabella precedente), il campione di DNA viene classificato<br />
come negativo alla mutazione o al di sotto dei lim<strong>it</strong>i di sensibil<strong>it</strong>à del<br />
k<strong>it</strong> K-RAS.<br />
3.2. Se il valore ∆Ct del campione è inferiore al valore 1%, il campione<br />
di DNA viene classificato come pos<strong>it</strong>ivo alla mutazione.<br />
3.3. Valori Ct di mutazione maggiori di o uguali a 38 dovranno essere<br />
considerati negativi o al di sotto dei lim<strong>it</strong>i di sensibil<strong>it</strong>à del k<strong>it</strong>.
ABI7900
Mutation detection k<strong>it</strong>s:<br />
Allelic discrimination (Applied<br />
Biosystems)<br />
Defin<strong>it</strong>ion: An Allelic Discrimination (AD) assay is a multiplexed (more than one<br />
primer/probe per reaction), end-point (data is collected at the end of the <strong>PCR</strong><br />
process) assay that detects variants of a single nucleic acid sequence.<br />
The presence of two primer/probe pairs in each reaction allows genotyping of<br />
the two possible variants at the single-nucleic polymorphism (SNP) s<strong>it</strong>e in a<br />
target template sequence.
The actual quant<strong>it</strong>y of target sequence is not determined. For each<br />
sample in an AD assay, a unique pair of fluorescent dye detectors is<br />
used, for example, two TaqMan® MGB probes that target an SNP s<strong>it</strong>e.<br />
One fluorescent dye detector is a perfect match to the wild type (allele<br />
1) and the other fluorescent dye detector is a perfect match to the<br />
mutation (allele 2). The Allelic Discrimination assay classifies unknown<br />
samples as:<br />
• Homozygotes (samples having only allele 1 or allele 2)<br />
• Heterozygotes (samples having both allele 1 and allele 2)
WT probe<br />
Mutant probe
About AD Experiments AD Experiment Workflow<br />
After you design the experiment and isolate DNA, an AD experiment involves<br />
performing:<br />
• A pre-read run on an AD plate document to determine the baseline<br />
fluorescence associated w<strong>it</strong>h primers and probes before amplification.<br />
• An amplification run using an AQ plate document to generate real-time <strong>PCR</strong><br />
data, which can be used to analyze and troubleshoot the <strong>PCR</strong> data for the AD<br />
experiment, if needed.<br />
• A post-read run using the original AD plate document. The post-read run<br />
automatically subtracts the baseline fluorescence determined during the pre-read<br />
run, then assigns allele calls (automatically or manually) using the amplified data.
Workflow of the complete process
Qual<strong>it</strong>y of DNA Ensure that the DNA you use for the AD experiments:<br />
• Is extracted from the raw material you are testing w<strong>it</strong>h an optimized<br />
protocol<br />
• Does not contain <strong>PCR</strong> inhib<strong>it</strong>ors<br />
• Has an A260/280 ratio greater than 1.7<br />
• Is intact as visualized by gel electrophoresis<br />
• Has not been heated above 60 °C; heat can cause degradation
A reaction plate contains the following for an AD assay:<br />
• No Template Controls (NTCs)<br />
• Known genomic DNA controls (optional, not included in example<br />
experiment)<br />
• Unknown genomic DNA samples
Preparing the Plate<br />
1. Invert the reaction mix tube prepared in the<br />
previous section.<br />
2. Centrifuge the tube briefly to spin down the<br />
contents and to eliminate air bubbles.<br />
3. Pipette 13.75 µL of reaction mix into each well<br />
in a 96-well reaction plate.<br />
4. Dilute 1 to 20 ng of each purified genomic DNA<br />
sample into nuclease-free water for a total<br />
sample volume of 11.25 µL.<br />
5. Pipette 11.25 µL of the following solutions into<br />
the indicated wells:
Creating an Allelic Discrimination (AD) Plate Document<br />
An AD plate document stores data collected from an AD run for a single<br />
reaction plate. An AD plate document also stores other information about the<br />
run, including sample names, markers, and detectors.
AD plate documents use:<br />
• Detector – In SDS software, a virtual representation of a TaqMan® probe<br />
and primer set and associated fluorescent dye that detects a single target<br />
nucleic acid sequence.<br />
• Markers – A set of two detectors that discriminate between different alleles<br />
of a common locus. Allele 1 is detected by one detector (for example, FAM dye),<br />
and allele 2 is detected by the second detector (for example, VIC® dye).<br />
• Task – A setting that you apply to the markers in a well of a plate document<br />
and that determines the way the SDS software uses the data collected from the<br />
well during analysis.
AD plate document markers use two types of tasks:<br />
– Unknown – Applied to markers of wells that contain <strong>PCR</strong> reagents<br />
for the amplification of target sequences. The SDS software indicates<br />
unknown targets w<strong>it</strong>h a U.<br />
– No Template Control – Applied to markers of wells that contain no<br />
target template. The SDS software indicates no template controls by an<br />
NTC.<br />
Exercise through<br />
SDS v. 2.3 software
1) Performing the Pre-Read Run<br />
2) Performing the Amplification Run<br />
3) Performing the Post-Read Run
Amplification<br />
Run
Evaluating Results<br />
After identifying the dye components, the SDS software determines the<br />
contribution of each dye in the raw data using the multicomponent<br />
algor<strong>it</strong>hm. Cluster Variations: The SDS software plots the results of the<br />
allelic discrimination run on a scatter plot of Allele X versus Allele Y. Each<br />
well of the 96-well reaction plate is represented w<strong>it</strong>h an (Undetermined) on<br />
the plot. The clustering of points can vary along the horizontal axis (Allele X),<br />
vertical axis (Allele Y), or diagonal (Allele X/Allele Y). This variation is due to<br />
differences in the extent of reporter dye fluorescent intens<strong>it</strong>y after <strong>PCR</strong><br />
amplification.
Allelic Discrimination Plot