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IN MEMORIA DI GIORGIO.<br />
Nel Luglio del 1992, Gabriella ed io facevamo il nostro<br />
trasloco a Sant'Oreste. Le cose pesanti venivano portate<br />
all'interno del borgo da un "apetto", mentre quelle<br />
più leggere e delicate le portavamo a mano. Gabriella<br />
aveva tra le braccia uno strano strumento musicale<br />
indiano un "Sitar". Giorgio era seduto sui gradini fuori<br />
Porta Valle, incuriosito dallo strumento ci ha rivolto la<br />
parola, cortese, educato, spiritoso... e' stata la prima<br />
persona che ci ha parlato insieme... E' un flash un'immagine<br />
impressa indelebilmente nei nostri occhi...<br />
Caro Giorgio non ti si può lasciare solo un attimo, che<br />
te ne vai, all'improvviso, e mica si fà cosi'...<br />
RICORDO GIORGIO.<br />
Gabriella e Massimo<br />
Ricordo Giorgio sempre disponibile a venire a Roma<br />
per prendere parte ai convegni da me promossi, da<br />
ultimo quello del 26 Gennaio scorso. In quell’occasione<br />
Giorgio si è prodigato in una interessante relazione sui<br />
rapporti intercorsi tra Sant’Oreste e Roma durante la<br />
seconda guerra mondiale. Giorgio è stato anche molto<br />
attivo nel perorare la causa della mia cittadinanza onoraria<br />
santorestese. Da quel giorno per me tutto è cambiato.<br />
Ringrazio Giorgio per questo e per tutto quello<br />
che ha fatto per Sant’Oreste e per la cultura.<br />
Marco Ciampani<br />
sono la nostra ricchezza; un patrimonio di immenso<br />
valore culturale che va patrocinato, valorizzato, promosso<br />
anche in vista di possibili, positivi esiti di ritorno<br />
economico. Se ci fregiamo dell’espressione<br />
“Sant’Oreste, città d’arte… ” proprio grazie ai tesori che<br />
conserviamo e vogliamo mettere a disposizione di tutti,<br />
è nostro dovere proporci come un paese che sta attento<br />
anche alle sue condizioni generali. Basta vedere<br />
l’armonia ambientale e urbanistica dei paesi umbri o<br />
toscani, all’attenzione che quelle amministrazioni concedono<br />
al decoro dello spazio intraurbano e dei servizi<br />
in generale, per comprendere quanto la meta sia lontana<br />
e che c’è da aumentare gli sforzi per<br />
l’ottimizzazione del paese. Durante i giorni dei vicoli mi<br />
sono intrattenuto con molte persone, locali e non, che<br />
hanno apprezzato le nostre iniziative ma hanno tenuto<br />
anche a mettere in rilievo i tanti punti deboli del paese:<br />
malessere delle strade interne, proliferazione selvaggia<br />
di cavi elettrici sui muri, stato deplorevole di alcuni<br />
palazzi… Per onore di lealtà, aggiungo che i turisti<br />
hanno apprezzato, e molto, il restauro di Palazzo Canali,<br />
il recupero architettonico delle mura castellane e<br />
delle Gallerie, i lavori in corso per la costruzione<br />
dell’Outlet, la scelta strategica per l’ambiente e la tutela<br />
della Riserva, l’Anfiteatro… Insomma, apprezzamenti<br />
sinceri e critiche oneste che dovrebbero faci riflettere<br />
sull’importanza del progetto Sant’Oreste ed, al<br />
tempo stesso, spingerci ad impegnarci di più, ognuno<br />
nel suo specifico, affinché i traguardi possano essere<br />
raggiunti nell’interesse, attuale e futuro, del paese.<br />
Giorgio Boari Ortolani<br />
Riproponiamo un editoriale di Giorgio, allora Presidente<br />
della Proloco, pubblicato sul <strong>Soratte</strong> Nostro<br />
Nuovo nel mese di Ottobre 2006. (ndr).<br />
L’estate santorestese è stata un successo. Un successo<br />
di manifestazioni, di pubblico e di interesse culturale.<br />
Si può e si deve fare meglio, ma intanto portiamoci<br />
a casa questo bel risultato. Proloco e Assessorati<br />
incaricati hanno collaborato con impegnata partecipazione<br />
per le finalità da raggiungere. Il tradizionale e<br />
molto partecipato Giro delle Fonti insieme alla festività<br />
di san Nonnoso, hanno suggellato con piena soddisfazione<br />
di tutti, la fine dell’estate 2006. I distinguo e i particolarismi,<br />
pur legittimi ma preferibilmente non strumentali,<br />
non giovano a nessuno. Dunque, si può collaborare!<br />
Le polemiche e le malevolenze, che fanno<br />
venire l’orticaria a chi scrive, non mi piacciono e poiché<br />
non condivido comportamenti da sceriffo o da ayatollah,<br />
continuo a credere ed a lavorare per dare maggior<br />
impulso alla progettazione ed alla pianificazione di<br />
attività capaci di convogliare nel nostro paese non solo<br />
turismo di massa (e stavolta è stato cospicuo), ma turismo<br />
di qualità ad alto contenuto culturale. Il territorio lo<br />
consente e le nostre ricchezze storico-artistiche lo richiedono.<br />
In quest’ultimo periodo si nota un grande<br />
interesse per il restauro e il recupero, ove non il ritrovamento,<br />
di interessanti siti storico-archeologici. Essi<br />
AZZURRE NOTE (W.S.)<br />
Appena l’orizzonte si spegneva<br />
e il sole illividiva nel tramonto,<br />
nella mia stanza rapido giungeva<br />
un suono caldo, un vivido racconto.<br />
Tu, Giorgio, sopra i tasti spesso chino,<br />
immerso nel crepuscolo silente,<br />
ordivi azzurre note in quel destino<br />
che con te è stato troppo irriverente.<br />
Adesso, nessun suono, solo il gelo<br />
entra dai vetri infranti dalla sorte.<br />
Ma basta sollevare gli occhi al cielo<br />
che canta in cuore un dolce pianoforte.<br />
Il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Soratte</strong> ringrazia tutti coloro che<br />
hanno contribuito alla realizzazione di questo<br />
numero. I nostri ringraziamenti vanno inoltre a:<br />
<strong>Centro</strong> Raccolta Arcobaleno, Paolo Bertollini, Maria Piante e<br />
Fiori, Bar Pizzeria Da Cipria, Farmacia Buonfantino, Bar<br />
Nonna Rosa, Ristorante Alessandro al Campanile, Macelleria<br />
Cingolani.