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Orizzonte Magazine n°6 Giugno 2015 ok

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un’espressione spregiativa, sinonimo<br />

di “zotico”, “campagnolo”, “bifolco”,<br />

al pari del romanesco “burino”<br />

o del napoletano “cafone”.<br />

Il vocabolo è adoperato in tutto<br />

il Salento; se da un lato i leccesi<br />

gratificano con tale epiteto gli<br />

abitanti “campagnoli” dei paesi<br />

dell’estremo sud, i brindisini indicherebbero<br />

in tal modo i paesani<br />

del sud che venivano nel brindisino<br />

per lavorare nei frantoi. Addirittura<br />

ci sarebbe un vecchio<br />

detto brindisino, “a mari ca è pòpputu”,<br />

ad indicare che è preferibile<br />

gettarli a mare piuttosto che<br />

starci insieme. I tarantini, dal loro<br />

canto, definiscono in tal modo gli<br />

abitanti dei paesi dell’entroterra<br />

in genere, dediti al lavoro dei<br />

campi e piuttosto grezzi nel loro<br />

modo di porgersi.<br />

Ne discende che la senominazione<br />

di Cozze alla Puepp(e)tedde<br />

potrebbe individuare più un metodo<br />

di preparazione che un’origine<br />

geografica, stando ad indicare<br />

un modo piuttosto grossolano<br />

e “cafone”, di cuocere le cozze.<br />

E’ infatti impensabile che, dopo<br />

una faticosa giornata nei campi, i<br />

“pòppiti” preferissero andare in<br />

cerca di cozze da cucinare piuttosto<br />

che buttarsi in un canto mangiando<br />

pane e pomodori.<br />

Cozze alla Puepp(e)tedde<br />

Ingredienti<br />

1 kg di cozze nere<br />

6-8 piccoli pomodori rossi oppure<br />

qualche filetto di pomodoro pelato<br />

1 spicchio di aglio<br />

1 peperoncino piccante (*)<br />

4 cucchiai di olio extravergine<br />

prezzemolo q.b.<br />

(*) Su cozze, crostacei, molluschi e<br />

pesce, io preferisco un po’ di pepe<br />

che trovo profumato, ma più delicato.<br />

Questione di<br />

gusto personale.<br />

Tuttavia, in questa<br />

ricetta un po’ rozza<br />

e “cafona”, il peperocino<br />

ci sta tutto,<br />

quindi se vi piace<br />

non omettetelo.<br />

Lavare le cozze,<br />

strofinandole bene<br />

con una paglietta<br />

di acciaio<br />

(nuova) per togliere<br />

tutte le concrezioni,<br />

quindi tirare<br />

il bisso.<br />

In una capace casseruola<br />

a due manici (non padella)<br />

mettere l’olio, l’aglio, i pomodorini<br />

spaccati a metà o pochi<br />

filetti di pelati, il peperoncino, le<br />

cozze. Accendere il fornello quasi<br />

al massimo della potenza, coprire<br />

la pentola con suo coperchio<br />

e impugnare i due manici.<br />

Basteranno non più di 5 minuti a<br />

fuoco vivo, scuotendo energicamente<br />

la pentola dal basso verso<br />

l’alto, per far aprire tutte le<br />

cozze. Aggiungere il prezzemolo<br />

spezzettato a mano, mettere in<br />

una zuppiera e portare in tavola.<br />

Le cozze alla puépp(e)tedd sono<br />

ottime anche tiepide o a temperatura<br />

ambiente.<br />

48 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>

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