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un’espressione spregiativa, sinonimo<br />
di “zotico”, “campagnolo”, “bifolco”,<br />
al pari del romanesco “burino”<br />
o del napoletano “cafone”.<br />
Il vocabolo è adoperato in tutto<br />
il Salento; se da un lato i leccesi<br />
gratificano con tale epiteto gli<br />
abitanti “campagnoli” dei paesi<br />
dell’estremo sud, i brindisini indicherebbero<br />
in tal modo i paesani<br />
del sud che venivano nel brindisino<br />
per lavorare nei frantoi. Addirittura<br />
ci sarebbe un vecchio<br />
detto brindisino, “a mari ca è pòpputu”,<br />
ad indicare che è preferibile<br />
gettarli a mare piuttosto che<br />
starci insieme. I tarantini, dal loro<br />
canto, definiscono in tal modo gli<br />
abitanti dei paesi dell’entroterra<br />
in genere, dediti al lavoro dei<br />
campi e piuttosto grezzi nel loro<br />
modo di porgersi.<br />
Ne discende che la senominazione<br />
di Cozze alla Puepp(e)tedde<br />
potrebbe individuare più un metodo<br />
di preparazione che un’origine<br />
geografica, stando ad indicare<br />
un modo piuttosto grossolano<br />
e “cafone”, di cuocere le cozze.<br />
E’ infatti impensabile che, dopo<br />
una faticosa giornata nei campi, i<br />
“pòppiti” preferissero andare in<br />
cerca di cozze da cucinare piuttosto<br />
che buttarsi in un canto mangiando<br />
pane e pomodori.<br />
Cozze alla Puepp(e)tedde<br />
Ingredienti<br />
1 kg di cozze nere<br />
6-8 piccoli pomodori rossi oppure<br />
qualche filetto di pomodoro pelato<br />
1 spicchio di aglio<br />
1 peperoncino piccante (*)<br />
4 cucchiai di olio extravergine<br />
prezzemolo q.b.<br />
(*) Su cozze, crostacei, molluschi e<br />
pesce, io preferisco un po’ di pepe<br />
che trovo profumato, ma più delicato.<br />
Questione di<br />
gusto personale.<br />
Tuttavia, in questa<br />
ricetta un po’ rozza<br />
e “cafona”, il peperocino<br />
ci sta tutto,<br />
quindi se vi piace<br />
non omettetelo.<br />
Lavare le cozze,<br />
strofinandole bene<br />
con una paglietta<br />
di acciaio<br />
(nuova) per togliere<br />
tutte le concrezioni,<br />
quindi tirare<br />
il bisso.<br />
In una capace casseruola<br />
a due manici (non padella)<br />
mettere l’olio, l’aglio, i pomodorini<br />
spaccati a metà o pochi<br />
filetti di pelati, il peperoncino, le<br />
cozze. Accendere il fornello quasi<br />
al massimo della potenza, coprire<br />
la pentola con suo coperchio<br />
e impugnare i due manici.<br />
Basteranno non più di 5 minuti a<br />
fuoco vivo, scuotendo energicamente<br />
la pentola dal basso verso<br />
l’alto, per far aprire tutte le<br />
cozze. Aggiungere il prezzemolo<br />
spezzettato a mano, mettere in<br />
una zuppiera e portare in tavola.<br />
Le cozze alla puépp(e)tedd sono<br />
ottime anche tiepide o a temperatura<br />
ambiente.<br />
48 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>