A. FINITURE ESTERNE (intonaci, rivestimenti,tinteggiatura, infissi, elementi architettonicie decorativi, pavimentazioni, manto <strong>di</strong>copertura).Rifacimento e nuova formazione <strong>di</strong> intonaci erivestimenti; tinteggiatura; sostituzione <strong>di</strong> infissi eringhiere; coibentazione e rifacimento totale delmanto <strong>di</strong> copertura.B. ELEMENTI STRUTTURALI (fondazioni,strutture portanti verticali e orizzontali,scale e rampe, letto).Consolidamento, rinnovamento e sostituzione <strong>di</strong>parti limitate <strong>di</strong> elementi strutturali. E’ ammesso ilrifacimento <strong>di</strong> parti limitate <strong>di</strong> muri perimetraliportanti nei casi in cui non siano tecnicamente oeconomicamente giustificabili interventi <strong>di</strong>consolidamento, purché ne siano mantenuti ilposizionamento e i caratteri originari.C. MURATURE PERIMETRALI,TAMPONAMENTI E APERTUREESTERNI.Rifacimento <strong>di</strong> parti limitate <strong>di</strong> tamponamenti esterni,purché ne siano mantenuti il posizionamento e icaratteri originari. Sono ammessi interventi <strong>di</strong>ridefinizione delle facciate me<strong>di</strong>ante la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong>parte limitata delle aperture.D. TRAMEZZI E APERTURE INTERNE. Realizzazione o eliminazione <strong>di</strong> aperture interne,anche in muri portanti; realizzazione o eliminazione<strong>di</strong> tramezzature e <strong>di</strong> muri <strong>di</strong>visori tra una o più unitàimmobiliari.E. FINITURE INTERNE (tinteggiatura, intonacie rivestimenti, controsoffitti, pavimenti,infissi, elementi architettonici e decorativi).Riparazione e sostituzione.F. IMPIANTI ED APPARECCHI IGIENICO-SANITARIInstallazione ed integrazione degli impianti e deiservizi igienico-sanitari.18
G. IMPIANTI TECNOLOGICI E RELATIVESTRUTTURE E VOLUMI TECNICI(impianti elettrici, <strong>di</strong> riscaldamento econ<strong>di</strong>zionamento, del gas, idrici, <strong>di</strong> scarico,<strong>di</strong> sollevamento, antincen<strong>di</strong>o: reti eimpianti <strong>di</strong> trattamento, allontanamento edepurazione dei rifiuti liqui<strong>di</strong>, soli<strong>di</strong> edaeriformi).Installazione degli impianti tecnologici e delle relativereti e realizzazione dei conseguenti volumi tecnici.Ad integrazione e specificazione delle opere <strong>di</strong> cui sopra, negli e<strong>di</strong>fici industriali, artigianali eagricoli si considerano <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria:a) tutte le opere <strong>di</strong> natura statica, igienica, tecnologica e funzionale necessarie per conservare eintegrare l’efficienza degli impianti produttivi esistenti e la salubrità delle costruzioni che liospitano, sempre che non comportino l’incremento della superficie lorda <strong>di</strong> pavimento.3. Restauro e risanamento conservativo“Gli interventi rivolti a conservare l’organismo e<strong>di</strong>lizio e ad assicurare la funzionalità me<strong>di</strong>ante uninsieme sistematico <strong>di</strong> opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturalidell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventicomprendono il rinnovo degli elementi costitutivi dell’e<strong>di</strong>ficio, l’inserimento degli elementi accessorie degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismoe<strong>di</strong>lizio” (L.457/78, art.31, lett.c).Gli interventi <strong>di</strong> restauro e risanamento conservativo sono volti principalmente alla conservazione ealla valorizzazione degli e<strong>di</strong>fici dei quali si intende operare il recupero degli elementi tipologici,architettonici ed artistici, ovvero un adeguamento funzionale, compatibile con i caratteri degliorganismi e<strong>di</strong>lizi.Gli interventi <strong>di</strong> restauro e risanamento conservativo non devono comportare aumento dellasuperficie lorda <strong>di</strong> pavimento.Si <strong>di</strong>stinguono due tipi <strong>di</strong> intervento:a) il restauro, finalizzato principalmente alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione deicaratteri degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico-artistico, architettonico o ambientale.b) il risanamento conservativo; finalizzato principalmente al recupero igienico e funzionale <strong>di</strong>e<strong>di</strong>fici per i quali si rendono necessari il consolidamento e l’integrazione degli elementistrutturali e la mo<strong>di</strong>ficazione dell’assetto planimetrico, anche con l’impiego <strong>di</strong> materiali etecniche <strong>di</strong>verse da quelle originarie, purché congruenti con i caratteri degli e<strong>di</strong>fici.Gli interventi <strong>di</strong> restauro e risanamento conservativo possono essere finalizzati anche allamo<strong>di</strong>ficazione della destinazione d’uso degli e<strong>di</strong>fici purché la nuova destinazione sia compatibile19
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essere posti in condizioni tali da
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Art. 117Decoro delle costruzioni1.
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1. Conformemente alla normativa vig
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1. L’altezza media dei locali non
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2. Essi sono funzionali ad edifici
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ampe delle scale siano adeguatament
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motivazioni di ordine finanziario,
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3. Nel caso di rinvenimento di rest
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La realizzazione, senza la prescrit
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eventuali edifici confinanti, ecc.)
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c) prospetti quotati, in scala oppo
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Tale documentazione può essere sos