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Smart Grid. Le reti elettriche di domani Dalle rinnovabili ai veicoli ...

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<strong>Smart</strong> <strong>Grid</strong>. <strong>Le</strong> <strong>reti</strong> <strong>elettriche</strong> <strong>di</strong> <strong>domani</strong>tualmente richiesti sul sistema italiano (<strong>di</strong>stacco della GD entro 200÷300 ms dalla mancanza dellarete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione), e possono introdurre nella rete delle problematiche a livello <strong>di</strong> power quality.Appare, quin<strong>di</strong>, remota la possibilità <strong>di</strong> risolvere questi problemi senza una rete <strong>di</strong> comunicazioneche permetta <strong>di</strong> informare la protezione <strong>di</strong> interfaccia della presenza della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e<strong>di</strong> trasmettere un opportuno segnale <strong>di</strong> telescatto in tempi sufficientemente rapi<strong>di</strong> (Figura 3.18).Figura 3.18 Sistema <strong>di</strong> comunicazione per il SPICon una simile evoluzione, la funzione <strong>di</strong> protezione contro la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> rete è quin<strong>di</strong> demandataal telescatto (erogato per mezzo <strong>di</strong> un apposito canale comunicativo), mentre la protezione <strong>di</strong> interfacciaè declassata a protezione <strong>di</strong> back up.La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> comunicazione consentirebbe quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> superare le limitazioni delleattuali logiche anti-islan<strong>di</strong>ng: implementando un segnale <strong>di</strong> intertrip fra CP e GD verrebbe infattia decadere l’esigenza <strong>di</strong> soglie <strong>di</strong> intervento molto strette (49.7- 50.3 Hz), risolvendo i problemiche si verificano durante i transitori <strong>di</strong> frequenza sulla rete <strong>di</strong> alta tensione. La soluzione propostaprevede quin<strong>di</strong> soglie più ampie, che rendano la GD resiliente rispetto a perturbazioni <strong>di</strong> retequando la rete è integra; tale logica richiede un segnale ciclico scambiato tra CP e GD al fine <strong>di</strong>informare il relè del DDI (SPI) della presenza del link <strong>di</strong> comunicazione. In caso <strong>di</strong> mancanza delsistema <strong>di</strong> comunicazione, il relè deve infatti tornare ad operare con le sole informazioni locali,senza beneficiare quin<strong>di</strong> dell’utilizzo delle soglie <strong>di</strong> intervento meno stringenti applicabili solo tramiteil sistema <strong>di</strong> comunicazione.Una nuova Norma del CEI in corso <strong>di</strong> pubblicazione [11] definisce questa evoluzione del Sistema<strong>di</strong> Protezione <strong>di</strong> Interfaccia (SPI). In particolare, è stato previsto nel relè un ingresso de<strong>di</strong>cato adun segnale <strong>di</strong> telescatto, da attuare senza ritardo intenzionale, mentre il segnale <strong>di</strong> presenza rete,su ingresso parimenti de<strong>di</strong>cato, abilita, in assenza del segnale stesso, il set <strong>di</strong> regolazioni maggiormenterestrittivo. Lo schema pre<strong>di</strong>sposto allo scopo, con relativa proposta <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> regolazione,è mostrato in Figura 3.19.122

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