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Smart Grid. Le reti elettriche di domani Dalle rinnovabili ai veicoli ...

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<strong>Smart</strong> <strong>Grid</strong>. <strong>Le</strong> <strong>reti</strong> <strong>elettriche</strong> <strong>di</strong> <strong>domani</strong>Milano per l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas pubblicato in allegato alla Delibera ARG/elt25/09 [1], intendono investigare la capacità in termini <strong>di</strong> potenza installabile nelle <strong>reti</strong> <strong>elettriche</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione MT (hosting capacity), in accordo con i vincoli tecnici in vigore, affinché non sidebba incorrere, almeno in prima battuta, nella mo<strong>di</strong>fica dei sistemi <strong>di</strong> protezione, regolazione eautomazione delle Cabine Primarie (CP nel seguito). Facendo riferimento alle criticità evidenziatequalitativamente nella Delibera AEEG 160/06 [2], si è voluto fornire un contributo <strong>di</strong> caratterequantitativo 11 per quanto riguarda l’effettivo impatto della GD sulle <strong>reti</strong> <strong>elettriche</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzioneMT in accordo con i seguenti vincoli 12 :a) gestione <strong>di</strong> transitori derivanti da fenomeni <strong>di</strong> avviamento, sincronizzazione e messa in parallelodegli impianti <strong>di</strong> produzione;b) profili <strong>di</strong> tensione e regolazione della tensione in rete;c) limiti <strong>di</strong> transito per vincoli termici sulle linee;d) variazione dei livelli <strong>di</strong> corrente <strong>di</strong> cortocircuito e connessa sollecitazione termica/<strong>di</strong>namica dellelinee <strong>elettriche</strong> e dei componenti;e) corretto funzionamento dei sistemi <strong>di</strong> protezione;f) attuazione delle procedure <strong>di</strong> ricerca dei tronchi guasti;g) funzionamento in isola indesiderata <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> rete.Nelle analisi si è simulato un apporto unitario <strong>di</strong> GD fino a 10 MW, in congruenza con le attualiregole che prevedono, sia dal punto <strong>di</strong> vista tecnico (CEI 0-16 [3]), sia dal punto <strong>di</strong> vista procedurale(TICA [4]), <strong>di</strong> connettere macchine <strong>di</strong> taglia superiore alle <strong>reti</strong> <strong>di</strong> alta tensione. Questa tagliamassima (10 MW), pur essendo ben superiore alle taglie usualmente riscontrabili sulle <strong>reti</strong>MT (specialmente lungo linea, situazione per la quale la CEI 0-16 stabilisce per gli utenti attivicon potenza maggiore <strong>di</strong> 3 MW la connessione <strong>di</strong>retta sulla sbarra MT del trasformatore <strong>di</strong> CP),permette <strong>di</strong> trovare vincoli nodali che, nella realtà pratica, potrebbero essere raggiunti per mezzo<strong>di</strong> più generatori, installati in no<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi della stessa linea MT. Nello stu<strong>di</strong>o si è posta particolareattenzione all’assetto regolatorio e normativo esistente: per esempio, si sono tenute in contole normative <strong>di</strong> qualità dell’alimentazione (EN 50160 [5], che stabilisce a livello europeo i requisititecnici della tensione fornita agli utenti anche in presenza <strong>di</strong> GD), nonché <strong>di</strong> connessione alle<strong>reti</strong> (Norma CEI 0-16 e CEI 11-20 [6]), che definiscono sia le modalità tecniche <strong>di</strong> connessione,sia i requisiti strutturali e <strong>di</strong> funzionamento dei generatori connessi alle <strong>reti</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione MTin Italia. Ma si sono pure modellizzate accuratamente le pratiche <strong>di</strong> esercizio delle imprese <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione,per quanto concerne la regolazione della tensione o il livello <strong>di</strong> sfruttamento ammessoper le linee e per i trasformatori.11Determinato tramite approfon<strong>di</strong>te modellizzazioni e specifici calcoli <strong>di</strong> rete.12I vincoli relativi all’inversione <strong>di</strong> flusso e alla corrente <strong>di</strong> cortocircuito sono verificati a livello <strong>di</strong> singola rete MT, mentrei vincoli relativi alle variazioni lente e rapide <strong>di</strong> tensione, così come i limiti <strong>di</strong> transito per vincoli termici sulle linee, sonoverificati tramite un’analisi a livello <strong>di</strong> singolo nodo <strong>di</strong> ciascuna rete.94

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