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Smart Grid. Le reti elettriche di domani Dalle rinnovabili ai veicoli ...

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<strong>Smart</strong> <strong>Grid</strong>. <strong>Le</strong> <strong>reti</strong> <strong>elettriche</strong> <strong>di</strong> <strong>domani</strong>2.1 IntroduzioneCome mostrato nei capitoli precedenti, in Italia come in Europa, la GD è il driver principale per losviluppo delle SG: solo un aumento decisivo delle FER può portare al raggiungimento degli obiettivi<strong>di</strong> mitigazione dei cambiamenti climatici definiti dall’Unione Europea nell’ambito del cosiddettoGreen Package, anche in attuazione degli impegni assunti nell’ambito del Protocollo <strong>di</strong> Kyoto. A livellointernazionale, con il termine “<strong>Smart</strong> <strong>Grid</strong>” si intendono strutture e modalità operative fortementeinnovative in grado <strong>di</strong> far fronte <strong>ai</strong> numerosi potenziali problemi <strong>di</strong> gestione, che la GD puòprovocare sia a livello locale (rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione) che a livello globale (intero sistema elettrico).Inoltre, le SG sono uno strumento importante non solo per lo sviluppo massiccio delle fonti <strong>rinnovabili</strong>,ma anche per la realizzazione <strong>di</strong> un mercato dell’energia in cui i consumatori possano avereun ruolo centrale.Affinché le nuove tecnologie implementate (in particolare le tecnologie <strong>di</strong> comunicazione) permettano<strong>di</strong> superare le attuali limitazioni e rendano possibile un reale e significativo contributo <strong>di</strong> GD,mantenendo alto il livello <strong>di</strong> sicurezza e affidabilità dell’intero sistema, è necessaria una parallelaevoluzione del quadro normativo (<strong>di</strong> natura tecnica, con ricadute sia nazionali sia internazionali)e del quadro regolatorio (con ricadute essenzialmente nazionali).In questo capitolo si indagherà il panorama, nazionale e internazionale, per in<strong>di</strong>viduare le aree noncoperte da alcuna <strong>di</strong>sposizione/regolamentazione e quelle coperte da regole, norme e <strong>di</strong>sposizioniche potrebbero risultare non più valide in un contesto <strong>di</strong> rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (specialmente MT)che evolve verso una SG.Prima <strong>di</strong> entrare nell’analisi dei problemi normativi e regolatori è tuttavia opportuna una precisazionecon riferimento alla relazione tra l’innovazione tecnologica in corso e la necessità <strong>di</strong> riformarele regole <strong>di</strong> funzionamento e l’organizzazione del settore elettrico. In particolare, è importantesottolineare che alcuni interventi <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica dell’assetto regolatorio, necessari per assecondare unosviluppo efficiente delle fonti <strong>rinnovabili</strong>, potrebbero e, anzi, dovrebbero essere realizzati a prescinderedalla <strong>di</strong>ffusione, sulla rete elettrica, <strong>di</strong> sistemi e tecnologie innovative. La stessa considerazionepuò essere estesa alla mo<strong>di</strong>fica del ruolo dei consumatori finali. Infatti l’attuale assetto delsistema, sia in termini <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso alla rete che <strong>di</strong> funzionamento dei mercati, non èstato <strong>di</strong>segnato avendo in mente gli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità descritti nel resto del volume: vi sonoquin<strong>di</strong> ampi spazi <strong>di</strong> miglioramento, ad oggi ancora non esplorati. Alcune inefficienze nell’attualefunzionamento dei mercati elettrici non <strong>di</strong>pendono quin<strong>di</strong> da barriere tecnologiche, ma piuttostoda scelte esplicite del policy maker o del regolatore.Con riferimento <strong>ai</strong> problemi normativo/regolatori legati allo sviluppo delle SG, il netto spostamentodella politica energetica verso obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità ambientale ha attivato in generale un ripensamentodegli schemi regolatori fino ad oggi ritenuti ottimali. Tuttavia, sia il <strong>di</strong>battito accademicoche quello istituzionale su quale sia il nuovo para<strong>di</strong>gma da adottare sono ancora molto acerbi. Regole<strong>di</strong> connessione alla rete degli impianti <strong>di</strong> generazione a fonte rinnovabile; valorizzazione deglisbilanciamenti, assegnazione dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> utilizzo della capacità <strong>di</strong> trasporto, meccanismi <strong>di</strong> incentivosono alcuni esempi <strong>di</strong> problemi tra loro connessi sui quali è in corso un acceso <strong>di</strong>battito, a tratticontroverso. In questo percorso <strong>di</strong> riforma l’innovazione tecnologica sta intervenendo come fattoreabilitante, consentendo soluzioni che fino a poco tempo fa erano impossibili, oppure troppocostose.58

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