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Smart Grid. Le reti elettriche di domani Dalle rinnovabili ai veicoli ...

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Lo sviluppo delle <strong>Smart</strong> <strong>Grid</strong>. Aspetti regolatoriimmettere in rete tutta la loro produzione senza che ciò possa – in alcun caso – comprometterela sicurezza del sistema.Tuttavia, superate certe soglie <strong>di</strong> potenza connessa, l’approccio fit and forget non è più compatibilecon la necessità <strong>di</strong> garantire la sicurezza del sistema. Diventa quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabile una gestioneproattiva della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione, realizzabile esclusivamente attraverso lo sviluppo <strong>di</strong>tecnologie smart (cfr. Capitolo 3 e Capitolo 6), in particolare <strong>di</strong> tecnologie ICT.Il passaggio ad una gestione attiva della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione appare dunque, in qualche misura,una scelta obbligata. I principali no<strong>di</strong> <strong>di</strong> natura regolatoria connessi con questa transizione si possonoidentificare in due gran<strong>di</strong> categorie <strong>di</strong> problemi: quelli connessi con la realizzazione degli investimentinecessari allo sviluppo delle <strong>reti</strong> intelligenti (“investimento”) e quelli connessi conl’utilizzo efficiente delle infrastrutture una volta che queste sono state completate (“gestione”).Queste due categorie <strong>di</strong> problemi, pur essendo tra loro collegate, hanno natura abbastanza <strong>di</strong>versa.La prima attiene principalmente a questioni connesse con la regolazione degli investimentiin <strong>reti</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione: pianificazione degli investimenti in presenza <strong>di</strong> innovazione tecnologica; remunerazionedel capitale investito netto; efficienza operativa. La seconda categoria attiene, invece,in larga parte a problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> mercato e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso al sistema: funzionamentodei mercati all’ingrosso e del mercato per i servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>spacciamento; corrispettivi <strong>di</strong> sbilanciamentoe con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> connessione alla rete.❑ 2.2.1 Gli investimenti in <strong>reti</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione intelligentiUna prima questione da affrontare nell’analisi degli investimenti in <strong>reti</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione intelligentiè quella del <strong>di</strong>mensionamento dell’investimento stesso e del coor<strong>di</strong>namento con lo sviluppo dellacapacità <strong>di</strong> generazione. Il problema che oggi si pone sulle <strong>reti</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione rispetto alle scelterelative allo sviluppo e alla <strong>di</strong>ffusione delle SG rappresenta infatti una sfaccettatura <strong>di</strong> un problemapiù ampio, quello dello sviluppo coor<strong>di</strong>nato della generazione e della rete. Questo problemaè stato affrontato estensivamente per le <strong>reti</strong> <strong>di</strong> trasmissione (capacità <strong>di</strong> trasporto), consentendo<strong>di</strong> accumulare molta esperienza dal punto <strong>di</strong> vista operativo come teorico. Esiste tuttavia un’importante<strong>di</strong>fferenza tra i due casi. Mentre nella trasmissione gli assetti liberalizzati hanno potutoere<strong>di</strong>tare il corpus d’infrastrutture e <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> pianificazione degli ex monopolisti integrati,per cui i nuovi modelli organizzativi – come anche le <strong>reti</strong> fisiche – hanno potuto evolvere in modoincrementale rispetto a una situazione ben consolidata, nel caso della <strong>di</strong>stribuzione il problema vaaffrontato ex novo. Infatti, anche per quanto riguarda la capacità <strong>di</strong> trasporto, gli investimenti inICT non mo<strong>di</strong>ficano o aumentano significativamente la capacità <strong>di</strong> trasporto attuale, ma rendonosfruttabile tutta quella attualmente possibile 4 . Appare pertanto imprescin<strong>di</strong>bile una fase regolatoriache definisca:• le modalità attraverso le quali l’adeguamento della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione – inteso come sviluppoed evoluzione della rete – deve avere luogo per assicurare una connessione efficiente della produzioneda fonti <strong>rinnovabili</strong>;• i servizi che la rete e gli impianti connessi a una rete smart sono in grado <strong>di</strong> fornire e gli interventiregolatori necessari per abilitare la fornitura <strong>di</strong> questi servizi.4E ad oggi non utilizzabile.61

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