I canali <strong>di</strong> bonifica, che permettono lo scolo delle acque <strong>di</strong> una superficie <strong>di</strong> pianura <strong>di</strong> 119129ettari, si sviluppano per 1163 Km, sono sud<strong>di</strong>visi in 404 a scolo meccanico, 128 a scolo naturale e631 a scolo intermittente, cioè con scarico con<strong>di</strong>zionato dal livello idrometrico del fiume Reno; 358Km <strong>di</strong> canali sono arginati e sovrastano la parte più depressa del comprensorio.La parte più depressa del comprensorio <strong>di</strong> bonifica, giace a m 4,00 s.l.m., mentre gli argini delfiume Reno raggiungono quota 18,00 s.l.m. Quando il fiume Reno è in piena, solo le idrovorepossono garantire lo sgrondo delle acque della “bassa bolognese”, un territorio <strong>di</strong> circa 45000 ettaricompreso nei comuni <strong>di</strong> Molinella, Varicella, Malalbergo, Minerbio, Budrio, Me<strong>di</strong>cina e Argenta.Si calcola che, in mancanza delle idrovore, nel caso <strong>di</strong> una piena monosecolare con piggia <strong>di</strong>ffusasull’intero bacino del Reno, si possano allagare circa 15000 ettari <strong>di</strong> terreno agricolo e urbano.Il territorio <strong>di</strong> pianura del consorzio, è servito da 17 impianti idrovori tutti situati nelle zonealtimetricamente più depresse e, all’interno dell’Oasi <strong>di</strong> Campotto <strong>di</strong> Argenta troviamo l’impianto<strong>di</strong> Saiarino, Bassarone, Due Luci e Vallesanta, maggiori informazioni riguardo queste idrovore sonoriportate nella tabella sottostante.Un così cospicuo numero <strong>di</strong> idrovore, è dovuto all’esigenza <strong>di</strong> adeguare progressivamenteimpianti e rete idraulica al maggior flusso <strong>di</strong> acqua proveniente da un territorio sempre piùurbanizzato e drenato, per assicurare in tutto il comprensorio il medesimo livello <strong>di</strong> sicurezzaidraulica.22
E’ in fase <strong>di</strong> realizzazione l’impianto idrovoro <strong>di</strong> Campotto – Morgana, scolmatore <strong>di</strong> piena delsistema scolante <strong>di</strong> bonifica in sinistra del torrente I<strong>di</strong>ce.Per il comprensorio in sinistra dell’I<strong>di</strong>ce, è stato costruito nella località Salarino, ad ovest <strong>di</strong>Argenta, uno stabilimento idrovoro che alla massima prevalenza prevista <strong>di</strong> m. 4,35 ha la portata <strong>di</strong>mc 36,60 a minuto secondo; in destra dell’I<strong>di</strong>ce è stato costruito lo stabilimento Vallesanta che hauna portata <strong>di</strong> mc 18,30 alla prevalenza massima <strong>di</strong> m. 3,30.Le valli <strong>di</strong> Campotto e Vallesanta, fanno parte delle opere <strong>di</strong> bonifica idraulica realizzate dalConsorzio <strong>di</strong> Bonifica Renana e, il sistema idraulico ha previsto due casse <strong>di</strong> espansione qualiCampotto – Bassarone e Vallesanta nelle quali, le acque dei canali <strong>di</strong> bonifica vengonoimmagazzinate quando le quote del fiume Reno non ne consentono il deflusso. Quin<strong>di</strong>, si tratta <strong>di</strong>invasi artificiali gravati da servitù idraulica preminente su ogni altra utilizzazione ma, proprioperché in<strong>di</strong>ssolubilmente legati al funzionamento del sistema idraulico, ne è garantita e fatta salva laconservazione.“Destinate al servizio dei due stabilimenti idrovori due Casse <strong>di</strong> espansione, che hannofunzione <strong>di</strong> moderare le prevalenze col tener immagazzinate le acque sollevate durante le piene delReno, sempre <strong>di</strong> breve durata (uno o due giorni). Dette Casse, collocate in aderenza alle chiaviche<strong>di</strong> scarico, rendono più facile ed economico il funzionamento delle macchine le quali, male siadatterebbero a versare <strong>di</strong>rettamente in un fiume come il Reno a rapissimi incrementi a gran<strong>di</strong><strong>di</strong>slivelli. Le Casse, hanno ampiezza esuberante alle Acque basse del proprio comprensorio e,possono eccezionalmente servire <strong>di</strong> ristoro anche alle Acque alte. A tal uopo, appositi manufattiscaricatori mettono in comunicazione le Acque alte con le Casse. Nella stagione estiva, le acqueimmesse nelle Casse <strong>di</strong> espansione, o trattenute nei canali <strong>di</strong> acque alte, o in esse sollevate,possono essere utilizzate per irrigazione e, specialmente, per la coltura del riso” (ing. P. Pasini).Tale situazione, ha permesso la ricostruzione <strong>di</strong> un habitat costituito da zone perennemente inacqua, alternate a zone in cui crescono boschi rigogliosi, saltuariamente allagati, radure e campicoltivati. La conservazione e l’interesse per tale area, hanno promosso interventi per la promozione,la salvaguar<strong>di</strong>a e la valorizzazione della Stazione <strong>di</strong> Capotto <strong>di</strong> Argenta.I fattori negativi che minacciano le caratteristiche della Zona UmidaI fattori negativi che minacciano le caratteristiche della zona umida, in relazione alla strutturamorfologica e biologica delle acque, possono essere riassunti nei seguenti punti:• La raccolta delle acque <strong>di</strong> scolo della pianura, intensamente coltivata, provoca forteinquinamento idrico da pestici<strong>di</strong> e <strong>di</strong>serbanti e, conseguentemente, l’aumento dei nutrienticon eutrofia delle acque e anossia dei fondali;• L’utilizzo del comprensorio dell’Oasi <strong>di</strong> Campotto <strong>di</strong> Argenta, come riserva e come cassa <strong>di</strong>espansione, evidenzia le seguenti criticità. In primo luogo, l’uso del bacino come riservaidrica, causa spesso eccessivo prosciugamento della palude, con deterioramento della qualitàdelle acque e con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> habitat e specie acquatiche. In secondo luogo, l’uso come cassa<strong>di</strong> espansione, ha provocato piene improvvise che hanno causato la sommersione e la<strong>di</strong>struzione dei ni<strong>di</strong> delle specie presenti in loco. Infine, questi due utilizzi determinanol’inversione dei naturali andamenti dei livelli idrici, con elevati livelli estivi (riserva idrica)e, bassi livelli invernali (cassa <strong>di</strong> espansione).• La gestione delle golene fluviali golene fluviali, volta esclusivamente alla sicurezzaidraulica, è una modalità <strong>di</strong> gestione poco equilibrata del comprensorio.23
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