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Cellbind Screen: una nuova tecnologia di ... - Blood Transfusion

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F Malferrari et al.permette la separazione dei globuli rossi dal siero/plasma;nella seconda, gli eritrociti sensibilizzati si legano alla matrice<strong>di</strong> affinità; nella terza, le emazie non sensibilizzate, osensibilizzate molto debolmente, se<strong>di</strong>mentano al fondo dellamicrocolonna.Nelle reazioni forti, i globuli rossi formano <strong>una</strong> bandanella parte superiore del gel; nelle reazioni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a forza odeboli, gli eritrociti si posizionano sia in cima, sia al fondodella colonna; nelle reazioni negative, tutte le emazieformano un bottone al fondo della colonna. La quantità <strong>di</strong>emazie sensibilizzate che si lega alla matrice <strong>di</strong> affinità ècorrelata alla densità antigenica eritrocitaria, al titolo eall'affinità anticorpale, ma <strong>di</strong>pende anche dalla durata dellaseconda fase della centrifugazione e dalla forza centrifugadella terza fase.Gli Autori hanno valutato la sensibilità e la specificità<strong>di</strong> <strong>Cellbind</strong> <strong>Screen</strong> rispetto a tre tecniche <strong>di</strong> riferimento:due <strong>di</strong> agglutinazione in colonna (Diamed-ID e OrthoBioVue) e <strong>una</strong> all'antiglobulina in provetta in soluzione abassa forza ionica (LISS-AGT). Il confronto ha riguardatola ricerca, l'identificazione e la titolazione degli anticorpiirregolari, le prove <strong>di</strong> compatibilità e il test all'antiglobulina<strong>di</strong>retto.Materiali e meto<strong>di</strong>Ricerca e identificazione <strong>di</strong> anticorpi irregolariCampioni <strong>di</strong> sangue prelevati in K 3EDTA a 620 pazientisono stati indagati, in parallelo con le quattro tecniche, perla presenza <strong>di</strong> anticorpi irregolari; i campioni positivi allaricerca sono stati successivamente identificati. Sono statiinoltre sottoposti a ricerca e identificazione 33 sieri conanticorpi irregolari, precedentemente stu<strong>di</strong>ati con varietecniche e conservati a -20 °C. Nella ricerca è stato utilizzatoun pannello a tre cellule (<strong>Screen</strong>ing cells 1-2-3 CLB-Menarini, Amsterdam, The Netherlands), nell'identificazioneuno a un<strong>di</strong>ci cellule (Makropanel 11 CLB-Menarini).Le cellule sono state sospese alle concentrazioni previste ,con i <strong>di</strong>luenti in<strong>di</strong>cati nelle rispettive meto<strong>di</strong>che.Con <strong>Cellbind</strong> <strong>Screen</strong> (CLB-Menarini) sono statiintrodotti nelle microcolonne 40-50 µL <strong>di</strong> globuli rossisospesi allo 0,5% in <strong>una</strong> soluzione a bassa forza ionicamo<strong>di</strong>ficata (LISP) e 40-50 µL del siero/plasma in esame;dopo incubazione per 15' a 37 °C e successivacentrifugazione per 10' con strumentazione de<strong>di</strong>cata, si èproceduto alla lettura delle reazioni.Le tecniche Diamed-ID (Cressier sur Monat, Suisse -cards LISS-Coombs ) e Ortho BioVue (Raritan, New Jersey- cards anti-IgG, -C3d polispecifico) sono state eseguitesecondo le in<strong>di</strong>cazioni dei rispettivi produttori 3,4 ; il LISS-AGT è stato effettuato secondo la meto<strong>di</strong>ca tra<strong>di</strong>zionale 5 ,con soluzione a bassa forza ionica e siero antiglobulinepolispecifico <strong>di</strong> nostra preparazione.Nelle tre tecniche <strong>di</strong> riferimento, il tempo d'incubazione,per uniformità con <strong>Cellbind</strong> <strong>Screen</strong>, è stato <strong>di</strong> 15'. Tutte lereazioni sono state lette a occhio nudo, con l'aiuto <strong>di</strong> unbox illuminato.Titolazione <strong>di</strong> anticorpi irregolariSono stati titolati 30 anticorpi irregolari clinicamentesignificativi, alcuni evidenziati nei 620 pazienti, altri già noti.I campioni sono stati <strong>di</strong>luiti per raddoppio con le soluzioniconsigliate e testati contro un pool 6 <strong>di</strong> 2-3 cellule eterozigotiper l'antigene in causa, sospese come in<strong>di</strong>cato inprecedenza.Prove <strong>di</strong> compatibilitàSu un campione randomizzato <strong>di</strong> pazienti da trasfondere,sono state eseguite 120 prove <strong>di</strong> compatibilità nel cui ambitosono stati inseriti 12 <strong>di</strong>versi controlli positivi, costituiti dasieri con anticorpi a basso titolo testati contro emazieeterozigoti per l'antigene in causa. Per sospendere le emaziedei donatori ed eseguire le indagini , si è fatto ricorso allestesse procedure impiegate nella ricerca degli anticorpiirregolari.Test all'antiglobulina <strong>di</strong>rettoSono stati eseguiti 20 test: 10 su campioni sensibilizzatiin vivo e 10 in vitro da IgG <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse sottoclassi e/o C3d.La determinazione delle sottoclassi IgG è stata effettuata ingel test secondo la meto<strong>di</strong>ca descritta dagli Autori 7 .Con <strong>Cellbind</strong> <strong>Screen</strong> , 40-50 µL <strong>di</strong> globuli rossi sospesiallo 0,5% in LISP sono stati introdotti in <strong>una</strong> microcolonnae centrifugati per 10'.Le altre tecniche sono state eseguite in conformità allemeto<strong>di</strong>che consigliate; per il LISS-AGT la lettura è stataeffettuata macroscopicamente e, in caso <strong>di</strong> dubbio, anchemicroscopicamente. In tutti i sistemi, la forza delle reazioniè stata graduata da 0 (reazione negativa) a 4+ (reazionepositiva molto forte).RisultatiRicerca e identificazione <strong>di</strong> anticorpi irregolariNei 620 campioni <strong>di</strong> pazienti, 581 (93,7%) sono risultati378

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