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Claudio Napoleoni e la tendenza fondamentale del nostro tempo

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tali difficoltà, l’una in cui il capitale risulta identificato con il solo suo momentomateriale, cioè con l’accumu<strong>la</strong>zione, l’altra che, attraverso le riforme <strong>del</strong>consumo, riproduce <strong>la</strong> scissione tra il <strong>la</strong>voro e i bisogni, per <strong>Napoleoni</strong> ènecessario criticare entrambe le interpretazioni di Marx che fondavano “LaRivista Trimestrale”. Tuttavia <strong>Napoleoni</strong>, chiudendo questa profonda autocritica,dà alcune indicazioni per ri-pensare ad un possibile dialogo con Marx: esisterebbeinfatti una situazione sociale determinata capace di produrre un’inversione tra ilsoggetto e il predicato di tale soggetto; un inversione storica avvistata da Marx eindicata come fonte da cui può sorgere il capitalismo stesso: proprio in questoavvistamento emergerebbe tutta <strong>la</strong> potenzialità <strong>del</strong> <strong>la</strong>to filosofico di Marx. Per ciòche riguarda <strong>la</strong> teoria <strong>del</strong> valore <strong>Napoleoni</strong> prospetta almeno due vie di indagine.Da un <strong>la</strong>to, non senza ambiguità, sottolinea il rapporto ambivalente che intercorretra valore e prezzi di produzione, rivendicando come, da un punto di vistafilosofico, non sia possibile negare il loro richiamarsi reciproco; 41 dall’altro siconcentra sull’idea di <strong>la</strong>voro astratto che, incarnando <strong>la</strong> contraddizioneuna realtà socialmente neutra e quindi capace di essere adattata a contesti sociali diversi.” Ibid., p.105. L’altra grossa difficoltà viene così descritta: “Una <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong> <strong>la</strong>voro sfruttato è <strong>la</strong>scissione tra il <strong>la</strong>voro stesso e i bisogni: i bisogni, cioè, non hanno alcun rapporto con l’attivitàsvolta dagli uomini, e perciò o sono determinati su base puramente naturalistica, o sonodeterminati, storicamente bensì, ma in modo <strong>del</strong> tutto arbitrario. […] Ora, qualunque interventoche si svolga e si esaurisca nel<strong>la</strong> sfera <strong>del</strong> consumo, […] ripropone e riproduce quel<strong>la</strong> scissione tra<strong>la</strong>voro e bisogni. […] Al<strong>la</strong> fine, […] le riforme nel consumo si manifesteranno, al<strong>la</strong> stessa stregua<strong>del</strong>l’intervento keynesiano, come un ricorso, che il capitale fa, al<strong>la</strong> mediazione pubblica, percercare di superare le difficolta che ne ostaco<strong>la</strong>no il cammino” Ibid., p. 106.41 È addirittura possibile rinvenire in alcuni testi di <strong>Napoleoni</strong> un tentativo effettivo di ripresa <strong>del</strong><strong>la</strong>teoria <strong>del</strong> valore-<strong>la</strong>voro, ovvero <strong>la</strong> possibilità di considerare anche l’aspetto quantitativo <strong>del</strong> <strong>la</strong>voroastratto. Ed effettivamente <strong>Napoleoni</strong> provò in questo periodo a dare una soluzione al problema<strong>del</strong><strong>la</strong> trasformazione che non patisse le contraddizioni che egli stesso, fermamente, aveva sempreribadito. L’interprete di <strong>Napoleoni</strong> che più ha insistito su questo punto è Riccardo Bellofiore. Peruna descrizione accurata di tali tentativi di <strong>Napoleoni</strong> si veda il secondo capitolo de La passione e<strong>la</strong> ragione op. cit. pp. 81-91. Si veda anche, per <strong>la</strong> cura nel rinvenimento <strong>del</strong>le fonti, R. Bellofiore,Valore, capitale ed accumu<strong>la</strong>zione. Introduzione ad alcuni testi di <strong>C<strong>la</strong>udio</strong> <strong>Napoleoni</strong> in“Economia Politica” n. 1, aprile 1991. Per rendersi conto <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>del</strong>icatezza nel decidersi per unaipotesi interpretativa rispetto ad un’altra, al<strong>la</strong> luce <strong>del</strong>l’ambivalenza <strong>del</strong>l’opera di <strong>Napoleoni</strong> sul<strong>la</strong>questione <strong>del</strong> valore-<strong>la</strong>voro in questi anni, si può utilmente leggere un saggio inedito, <strong>del</strong><strong>la</strong>primavera <strong>del</strong> 1971, C. <strong>Napoleoni</strong>, Il problema <strong>del</strong><strong>la</strong> trasformazione dei valori in prezzi. Orapubblicato in C. <strong>Napoleoni</strong>, Dal<strong>la</strong> scienza all’utopia, op. cit., pp. 109-116.13

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