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CITTÀ DI CERIGNOLA

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CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEE.5)confine stradale in funzione del manufatto e del tipo di strada sucui fronteggia tale manufatto;- corrispondenza ai requisiti degli impianti nei casi e secondo ledisposizioni previsti dalla corrispondente disciplina;- relazione tecnica descrittiva.Ulteriore documentazione a corredo consistente nei seguentielementi:- relazione tecnico illustrativa del progetto redatta su schemapredisposto dall’Ufficio competente;- calcolo delle superfici e dei volumi controfirmato dal progettista,ai fini della determinazione degli oneri di urbanizzazione;- calcolo del contributo commisurato al costo di costruzione sumodulo ministeriale, computo metrico estimativo nei casiprevisti;- dichiarazione di corrispondenza del progetto alle norme del D.L.494/96;- dichiarazione di conformità alle norme vigenti in meritoall’eventuale smaltimento di prodotti derivanti dalla demolizioneo dagli scavi necessari per l’esecuzione delle opere;- eventuale modello ISTAT/1/201.2. Al Progetto di opere edilizie devono comunque essere allegate:- dichiarazione di conformità del progetto alla vigente normativa in materia discarichi, inquinamento atmosferico e acustico;- impegnativa del rispetto di tutte le norme vigenti in materia di scarichi eassunzione di ogni responsabilità in ordine all’idoneità delle opereprogettate, per gli interventi relativi ad insediamenti produttivi o agricoliche comportino scarichi liquidi, solidi e gassosi, oltre alla documentazioneprevista dalle norme vigenti in materia o dichiarazione di conformità delleopere eseguite alle norme vigenti per gli interventi relativi ad insediamentiproduttivi che comportino scarichi liquidi, solidi e gassosi;- dichiarazione di conformità degli impianti alla legislazione vigente, odichiarazione circa l'assenza di modifiche degli impianti o di esenzionedall’obbligo;- dichiarazione sul contenimento dei consumi energetici, ai sensi dellalegislazione vigente3. La documentazione da produrre a corredo della domanda diPermesso di Costruire per ciascuna delle voci del comma precedente delpresente articolo può essere integrata o modificata su indicazione dellaCommissione Edilizia o del Responsabile del procedimento.4. La documentazione da produrre a corredo delle domande diautorizzazione edilizia ovvero delle denunce di inizio attività (D.I.A.) vieneindividuata all’interno di ciascuna delle voci dei paragrafi precedenti condeterminazione del Dirigente su parere della Commissione Edilizia. Allo stessomodo si procede in relazione alle domande di Permesso di Costruire cheintegrano ai sensi di legge gli elaborati a corredo dei piani attuativi di iniziativaprivata.Art. 5.4 Prescrizioni per i disegni e gli elaborati1. I disegni devono essere presentati in triplice copia su carta chiara,uniformemente piegati nel formato Uni A4, di cm. 21 x 29,7, con cartiglio, timbrie le firme apposti sulla facciata in vista, ove verrà lasciato uno spazio libero dialmeno cm 21 x 10, riservato all’Amministrazione Comunale per l’apposizionedegli estremi di protocollo, dei timbri e delle firme.2. Le fotografie dovranno avere dimensione di almeno cm 13x18, esseremontate su supporto cartaceo e allegate alla relazione tecnico illustrativa.3. Relazioni ed allegati devono essere numerati e controfirmati in ognipagina, fascicolati e uniformati alla dimensione Uni A4.4. Nei progetti che prevedano opere di demolizione e ricostruzione siindicheranno con campiture diverse le parti da conservare, quelle da demolire equelle da realizzare.001_Istruzioni 4


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEPagina 3: Nella sezione DOCUMENTI ALLEGATI ALLA PRESENTE DOMANDA: barrare conuna X gli allegati alla domanda, da riportare in 4 copie, conformemente aquanto prescritto dal REC.Nel merito della documentazione da allegare, si precisa che:• Punto 1: per l’atto di proprietà vale quanto riportato innanzi,prelevando dalla modulistica il modulo ‘104_Titolo’;• Punto 2: può omettersi l’estratto autentico di mappa, alla condizioneche nel grafico di progetto venga riportato il rilievo catastaleleggibile con la dicitura: “Si attesta che la presenterappresentazione catastale è aggiornata a data non inferiorea 6 mesi”. In caso contrario, è necessario produrre l’estrattoautentico di mappa;• Punto 3: il rilievo fotografico deve riportare in maniera chiara lavisione dei luoghi di intervento e deve essere in formatoalmeno 13 x 15 cm. Si accetteranno fotocomposizioni solo sesottoscritte dal tecnico come segue: “Si attesta che il presenterilievo fotografico corrisponde alla reali situazione deiluoghi”.• Punto 4: Il grafico deve essere composto da un unico fogliodell’altezza massima di cm 93 e della lunghezza necessaria ariportare tutti i disegni prescritti dal REC ed inoltre:- la testata deve essere posta in alto a sinistra;- (A) nella parte iniziale del grafico occorre riportare lostralcio aerofotogrammetrico 1:2.000 dell’ampiezzasufficiente a contenere un intorno significativodell’intervento, il quale ultimo deve essere marcato conidonea retinatura (è gradito un formato 21x31);- (A) nella parte iniziale del grafico occorre riportare lostralcio di PRG 1:2.000 dell’ampiezza sufficiente acontenere un intorno significativo dell’intervento, chedeve essere marcato con idonea retinatura (è gradito unformato 21x31);- (A) nella parte iniziale del grafico occorre riportare lostralcio catastale 1:2.000 dell’ampiezza sufficiente acontenere un intorno significativo dell’intervento, chedeve essere marcato con idonea retinatura (è gradito unformato 21x31);- (B) (C) la planimetria dell’intervento deve essere almenoin scala 1:200 e deve riportare tutti gli elementi atti adindividuare i fabbricati e gli spazi circostanti, conl’indicazione degli impianti a rete esistenti (idrico,fognante, gas, pubblica illuminazione, ecc.) le alberature,le dimensioni dei marciapiedi e quant’altro prescritto dalREC. L’intervento richiesto, opportunamente retinato,deve riportare tutte le distanze dai confini, dai fabbricatie dalle strade;- (B) (C) le piante, le sezioni ed i prospetti, almeno in scala1:100, devono essere quotati, oltre che esternamente,anche internamente e devono essere riportate le eventualimurature da demolire con apposita campitura;- (D) i particolari costruttivi che eventualmente dovesserorisultare necessari per una migliore comprensionedell’intervento, devono essere riportati in scala adeguatae riportare la descrizione degli elementi costitutivi ecostruttivi;• Punto 5: per gli interventi su immobili esistenti devono essereriportate le attuali destinazioni: eventuali discordanze con idati catastali devono essere giustificati nella Relazionetecnica;• Punto 6: la Relazione Tecnica è l’elemento base del progetto e prevalesu questo, qualora vi sia contrasto di interpretazione, per cuiè necessario che venga redatta con cura e dettagliatamente edinoltre:- (A), (B) e (C): seguire i paragrafi così come indicati nelmodello, aggiungendovi, ove del caso, elementichiarificatori;- gli allegati da “D” a “Q” devono essere redatti su singolifogli e fascicolati con la relazione in maniera da risultareinamovibili.A ciascuno degli allegati corrisponde il relativo modulocome di seguito:‣ D – FOTOCOPIA DELLE NTA: è possibile scaricare leNTA nella sezione ‘Sportello Unico per l’Edilizia’;‣ E - CALCOLO DELLE SUPERFICI AI FINI DELLADETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO <strong>DI</strong> COSTRUZIONE:occorre richiedere all’Ufficio Edilizia Privata iriferimenti legislativi e regolamentari per il relativocalcolo, in attesa della messa on-line dei relativi atti emoduli;‣ F - VERIFICA LEGGE 122/89 (PARCHEGGI): è possibilescaricare il relativo modulo ‘107_Parcheggi’;‣ G - VERIFICA LEGGE 13/89 (ELIMINAZIONE BARRIEREARCHITETTONICHE): è possibile scaricare il relativomodulo ‘111_Barriere’;001_Istruzioni 6


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE‣ H - VERIFICA LEGGE 46/90 (IMPIANTI ELETTRICO,IDRICO E FOGNANTE): è possibile scaricare il relativomodulo ‘113_Impianti’;‣ I - VERIFICA LEGGE 10/91 (CONTENIMENTO CONSUMIENERGETICI): è possibile scaricare il relativo modulo‘114_Consumi’;‣ L - VERIFICA D.M. 11/3/88 (GEOLOGIA DEL SUOLO): èpossibile scaricare il relativo modulo ‘109_Statica’;‣ M - VERIFICA LEGGE 1086/71 (STRUTTURE IN C.A.): èinserito nello stesso modulo ‘109_Statica’;‣ N - VERIFICA LEGGE 64/74 (STRUTTUREANTISISMICHE): è inserito nello stesso modulo‘109_Statica’;‣ O - VERIFICA D.LVO 22/97 (SMALTIMENTO RIFIUTI) èpossibile scaricare il relativo modulo ‘115_Rifiuti’;‣ P - VERIFICA D.LVO 494/96 (SICUREZZA NELCANTIERE): è possibile scaricare il relativo modulo‘111_Sicurezza’;‣ Q - ALTRE NOTIZIE UTILI (NULLA OSTA, PARERIPREVENTIVI, AUTORIZZAZIONI, ECC.)È possibile, per ora, scaricare il modulo relativo airequisiti sanitari dell’intervento ‘112_Sanitario’.È altresì possibile scaricare il modulo relativoall’asservimento volumetrico dell’intervento‘105_Fondiario’, ove del caso.È, infine, possibile scaricare il modulo relativoall’asservimento di parcheggi e verde pubblico connessiall’intervento ‘106_Servitu’, ove del caso.Altri nulla osta, pareri preventivi e/o autorizzazionisaranno inseriti successivamente, per cui occorre provvedereautonomamente (Vigili del Fuoco, Soprintendenza, AQP,Enel, Provincia, ecc.), in relazione alla tipologiadell’intervento.I moduli devono essere, inoltre, datati e firmatisingolarmente dal progettista;Per maggiori ragguagli, in particolare per quanto riguardagli impianti a rete e lo smaltimento dei rifiuti, occorreattenersi alle direttive esposte negli uffici e/o riportati nellasezione‘Sportello Unico per l’Edilizia’.• Punto 7: ai fini dell’autodeterminazione degli oneri urbanistici,occorre riferirsi ai modelli proposti dall’ufficio (in corso diinserimento on-line) ovvero essere il più possibile dettagliatiper evitare diverse interpretazioni e valutazioni.Il versamento del contributo di costruzione può essereeffettuato dopo avere ottenuto la notifica dell’approvazionedel progetto e, comunque, prima del rilascio del titoloabilitativo.• Punto 8: Costruttore: il nominativo dell’impresa esecutrice può esserecomunicato con successivo atto comunque prima delconcreto inizio dei lavori con l’allegato modulo 103_Dati..• Punto 9: Direttore dei Lavori e Calcolatore delle strutture e degliimpianti: i nominativi dei tecnici possono essere comunicaticon successivo atto comunque prima del concreto inizio deilavori con l’allegato modulo 103_Dati.• Punto 10: Scheda Titolari: vale quanto riferito in precedenza(modulo103_Dati);• Punto 11: Scheda Catastale: vale quanto riferito in precedenza(modulo103_Dati);• Punto 12: Scheda Progettista/Direttore dei lavori: vale quanto riferito inprecedenza (modulo103_Dati).Le firme di sottoscrizione devono essere apposte in forma libera edin maniera chiara e leggibile, come pure il timbro del progettista.001_Istruzioni 7


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE2) 102_<strong>DI</strong>AÈ il modulo per la presentazione della Denuncia di Inizio Attività, il cuiacronimo è <strong>DI</strong>A.Seguire esattamente le istruzioni di cui al modulo 101_PdC.3) 103_DatiSono presenti alcuni moduli, ripetibili, relativi ai dati personali relativi aisoggetti responsabili dell’intervento: titolare, progettista, direttore dei lavori, impresa.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del richiedente, titolare del provvedimento edilizio darilasciarsi, del progettista e del direttore dei lavori devono essere riportatiesattamente al fine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicarecorrettamente con i detti soggetti.2. Gli estremi catastali, qualora non riportati nella domanda di PdC, devono essereriportati esattamente e corrispondere alla reali situazione catastale aggiornata.001_Istruzioni 8


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE4) 104_TitoloÈ il modulo, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di notorietà, con il quale siattesta, sotto la personale responsabilità del sottoscrittore, la titolarità dell’intervento.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del richiedente, titolare del provvedimento edilizio darilasciarsi, devono essere riportati esattamente al fine di consentire una correttaistruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamente con il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Riportare il titolo in base al quale si inoltra la richiesta, con riferimento all’elenco dicui all’art. 5.1 del vigente Regolamento Edilizio, rintracciabile sul sito ufficiale delComune.La titolarità dell’intervento ricade in testa ai seguenti soggetti (art. 5.1.1 delvigente Regolamento edilizio Comunale (REC):- il proprietario (art. 4 della L. 10/1977);- il condominio, per quanto riguarda i beni comuni;- il singolo condomino, con l’avvertenza che qualora operi su parti comunicondominiali, compreso il prospetto, si dovrà produrre l’assenso dell’assembleacondominiale o dei rimanenti condomini, anche quando il condominio non èformalmente costituito);- il rappresentante legale;- il titolare di diritto di superficie;- l’usufruttuario;- l’enfiteuta;- il titolare di diritto di servitù;- l’affittuario di fondo rustico, limitatamente alle opere consentite in base al titolovantato;- il concessionario di terre incolte, per il miglioramento dei fabbricati rurali edelle case di abitazione nei fondi rurali;- il beneficiario di decreto di occupazione d’urgenza;- il titolare di servitù coattiva costituita per provvedimento amministrativo osentenza, limitatamente alle opere necessarie per l’esercizio della servitù;- il concessionario di miniere o cave;- il locatario, ove il contratto consenta la disponibilità di un’area per manufatto diuso temporaneo;- colui che, essendo autorizzato ad agire per danno ottenuto, sia a ciò autorizzatoper disposizione del giudice;- colui che ha ottenuto provvedimento cautelare a norma dell’art. 700 C.P.C.;- colui che ha titolo di godimento dei beni immobili e demaniali.In generale, nel caso il richiedente non sia il legittimo proprietario, occorreaccompagnare il modulo con altro, sotto forma di dichiarazione sostitutiva dinotorietà, con il quale il proprietario stesso rilascia la propria autorizzazione alrichiedente di inoltrare la richiesta, eventualmente indicandone i limiti ed i poteri.4. Copiare i righi della tabella riportante gli estremi catastali tante volte quante sono leparticelle interessate dall’intervento e costituenti il lotto edificabile.5. Riportare gli estremi dell’atto di proprietà (repertorio, raccolta e data dell’atto, oltreal nominativo del Notaio rogante), o di legittimazione (dichiarazione del legittimoproprietario estesa secondo il modello delle dichiarazioni notorie generico).Al fine di verificare l’individuazione catastale e la presenza di eventuali vincoli,si raccomanda di allegare una fotocopia completa dell’atto di proprietà, per evitareinterruzioni chiarificatrici alla procedura.6. Qualora il modulo 104_Titolo venga presentato isolatamente, è necessario allegareuna fotocopia, chiara e leggibile, di un documento di identità valido (cartad’identità, patente, passaporto).Se, invece, il modulo è fascicolato e rilegato nella relazione tecnica, la fotocopiadel documento d’identità può essere inserita, sempre fascicolata e rilegata, nellaRelazione Tecnica e vale per tutte le altre dichiarazioni simili per le quali occorreche venga presentato lo stesso documento di identità.7. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.8. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile.001_Istruzioni 9


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE6) 105_FondiarioÈ il modulo con il quale il titolare dell’intervento si impegna a produrre l’attounilaterale d’obbligo, con il quale assoggetta a specifico vincolo di asservimento agliindici di fabbricabilità (art. 7, punto 4, delle vigenti Norme Tecniche di Attuazione(NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG) le aree fondiarie di pertinenza.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Il detto atto va presentato subito dopo avere spiccato dal piano campagnal’edificio, momento in cui è possibile concretamente misurare la superficie utile delfabbricato e redigere il frazionamento dell’area, oppure prima dell’inoltro della domandaper il rilascio del Verbale di Ultimazione dei Lavori, ma comunque prima di effettuarel’accatastamento dell’immobile.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del richiedente, titolare del provvedimento edilizio darilasciarsi, devono essere riportati esattamente al fine di consentire una correttaistruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamente con il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Copiare i righi della tabella riportante gli estremi catastali tante volte quante sono leparticelle interessate dall’intervento e costituenti il lotto edificabile.Qualora le particelle debbano essere asservite in parte, occorre indicare, accantoal numero di particella, la dizione ‘parte’ e la superficie da riportare e quellapresunta dal rilievo grafico.4. Qualora il modulo 105_Fondiario venga presentato isolatamente, è necessarioallegare una fotocopia, chiara e leggibile, di un documento di identità valido (cartad’identità, patente, passaporto).Se, invece, il modulo è fascicolato e rilegato nella relazione tecnica, la fotocopiadel documento d’identità può essere inserita, sempre fascicolata e rilegata, nellaRelazione Tecnica e vale per tutte le altre dichiarazioni simili per le quali occorreche venga presentato lo stesso documento di identità.5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile.7) 106_ServituÈ il modulo con il quale il titolare dell’intervento si impegna a produrre l’attounilaterale d’obbligo, con il quale cede, volontariamente e gratuitamente, le areeoccorrenti alla costituzione di parcheggi pubblici e verde pubblico.Il detto atto va presentato oppure prima dell’inoltro della domanda per il rilasciodel Verbale di Ultimazione dei Lavori, e comunque prima di effettuare l’accatastamentodell’immobile.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del richiedente, titolare del provvedimento edilizio darilasciarsi, devono essere riportati esattamente al fine di consentire una correttaistruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamente con il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Copiare i righi della tabella riportante gli estremi catastali tante volte quante sono leparticelle interessate dall’intervento e costituenti il lotto edificabile.Qualora le particelle debbano essere asservite in parte, occorre indicare, accantoal numero di particella, la dizione ‘parte’ e la superficie da riportare e quellapresunta dal rilievo grafico.4. Qualora il modulo 106_Servitu venga presentato isolatamente, è necessario allegareuna fotocopia, chiara e leggibile, di un documento di identità valido (carta d’identità,patente, passaporto).Se, invece, il modulo è fascicolato e rilegato nella relazione tecnica, la fotocopiadel documento d’identità può essere inserita, sempre fascicolata e rilegata, nellaRelazione Tecnica e vale per tutte le altre dichiarazioni simili per le quali occorreche venga presentato lo stesso documento di identità.5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile.001_Istruzioni 10


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE8) 107_ParcheggiÈ il modulo, composto da due pagine, con il quale il progettista dichiara larispondenza del progetto all’art. 41 – sexies della Legge Urbanistica 17 agosto 1941, n.1150, così come sostituito dal 2° comma dell’art. 2 della Legge 24 marzo 1989, n. 122, esuccessive modifiche ed integrazioni.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante deve essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. La superficie da destinare a parcheggio pertinenziale potrà anche essere superiore aquella minima consentita.In tale caso, qualora si voglia asservire solo la porzione minima di legge, questadeve risultare nettamente distinta dalla restante, la quale ultima assume carattere dinon pertinenzialità e, quindi, verrà computata come superficie a destinazionecommerciale, con conseguente computabilità ai fini degli indici.4. Qualora il modulo 107_Parcheggi venga presentato isolatamente, è necessarioallegare una fotocopia, chiara e leggibile, di un documento di identità valido (cartad’identità, patente, passaporto).Se, invece, il modulo è fascicolato e rilegato nella relazione tecnica, la fotocopiadel documento d’identità può essere inserita, sempre fascicolata e rilegata, nellaRelazione Tecnica e vale per tutte le altre dichiarazioni simili per le quali occorreche venga presentato lo stesso documento di identità.5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile.9) 108_PertinenzeÈ il modulo, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di notorietà, con il titolare siimpegna a non modificare la destinazione d’uso dei locali e superfici destinati a volumitecnici e/o parcheggi pertinenziali.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante, titolare del provvedimento edilizio darilasciarsi, devono essere riportati esattamente al fine di consentire una correttaistruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamente con il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Qualora il modulo 108_Pertinenze venga presentato isolatamente, è necessarioallegare una fotocopia, chiara e leggibile, di un documento di identità valido (cartad’identità, patente, passaporto).Se, invece, il modulo è fascicolato e rilegato nella relazione tecnica, la fotocopiadel documento d’identità può essere inserita, sempre fascicolata e rilegata, nellaRelazione Tecnica e vale per tutte le altre dichiarazioni simili per le quali occorreche venga presentato lo stesso documento di identità.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile.001_Istruzioni 11


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE10) 109_StaticaÈ il modulo con il quale il progettista dichiara la rispondenza del progetto allespecifiche Norme Tecniche delle Costruzioni.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Qualora per l’intervento non sia realizzato in cemento armato o struttura metallica,occorre fare riferimento alle specifiche norme per i materiali usati a livellostrutturale.Si richiama l’attenzione sulla particolarità che assume la dichiarazione in caso diristrutturazioni e/o costruzioni di edifici in muratura ed in legno.La specialità di calcolo per le dette strutture richiede un attento esame dellenorme vigenti e la loro corretta applicazione, anche quando trattasi, in particolare,comunque interessanti la sicurezza delle persone, animali e cose.Barrare, quindi, la casella di controllo che interessa con una X, precisandosi chein Relazione Tecnica va fatto cenno sulla metodologia e modalità costruttiva.Anche quando l’intervento non prevede permanenza delle persone e cose,occorre valutare attentamente la stabilità dell’opera da realizzarsi.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.11) 110_SicurezzaÈ il modulo con il quale il titolare ed il progettista dichiarano il rispetto dellasicurezza durante l’esecuzione dell’opera.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. I frequentissimi incidenti sul lavoro, specie nel campo dell’edilizia, impone unaparticolare attenzione affinchè non abbiano a verificarsi incidenti.Numerosissime norme di sicurezza mirate a salvaguardare l’incolumità degliaddetti non sembrano essere sufficienti a scongiurare la pericolosità delle attività chesi svolgono durante il periodo lavorativo.Le responsabilità, oltre che sull’impresa esecutrice, ricadono comunque sultitolare del PdC (indicato coma Datore di Lavoro) e sulla Direzione dei Lavori, che,nel caso generale, assume la veste di coordinatore per la sicurezza.I lavori, comunque, non potranno mai iniziarsi senza la produzione del DURC(Documento Unico di Regolarità Contributiva) con il quale si accerta la presenza diaddetti regolarmente assicurati contro gli incidenti sul lavoro.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.001_Istruzioni 12


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE4. Per gli interventi dove non è prevista la permanenza delle persone non occorrealcuna dichiarazione e deve essere motivata in Relazione Tecnica.5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.13) 112_SanitarioÈ il modulo con il quale il titolare ed il progettista dichiarano la rispondenza delprogetto alle specifiche norme igieniche e sanitarie.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.La presente dichiarazione sostitutiva non è soggetta all’imposta di bollo.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Qualora per l’intervento non sia di tipo residenziale, occorre il parere preventivo delResponsabile Sanitario della Competente ASL/FG.4. Per gli interventi dove non è prevista la permanenza delle persone non occorrealcuna dichiarazione e deve essere motivata in Relazione Tecnica.5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.001_Istruzioni 14


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE14) 113_ImpiantiÈ il modulo con il quale il progettista dichiara la rispondenza del progetto allespecifiche norme sulla sicurezza degli impianti.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Qualora per l’intervento non siano previsti impianti occorre riportare le motivazioniin Relazione Tecnica, scrivendo almeno quanto segue:“Il progetto non rientra nell’ambito di applicazione di cui all’art. 4 del DPR 6dicembre 1991, n. 447, ad oggetto: “Regolamento di attuazione delle Legge05/03/1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti”., trattandosi di……………………”.4. Occorre barrare con una X la casella di controllo in prossimità dell’impianto darealizzare.5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.15) 114_ConsumiÈ il modulo con il quale il progettista dichiara la rispondenza del progetto allespecifiche norme sul contenimento dei consumi energetici.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.4. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.001_Istruzioni 15


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE16) 115_RifiutiÈ il modulo con il quale il progettista dichiara la rispondenza del progetto allespecifiche norme sul contenimento dei consumi energetici.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Il modulo 115_Rifiuti deve essere presentato in uno con la domanda di PdC, perconsentire lo snellimento della procedura.In ogni caso deve essere presentato prima dell’inizio dei lavori: in tal caso, ilritardo nel rilascio del PdC non potrà essere addebitato all’Ufficio, il quale devenecessariamente effettuare le dovute verifiche.4. Si riporta Il Regolamento regionale n° 6 del 12 giugno 2006, ad oggetto:“Regolamento regionale per la gestione dei materiali edili”, pubblicato sul BURP n.74 del 16/06/2006:10. Art. 1 Oggetto1. Le disposizioni di cui al presente regolamento sono riferite alla gestione deirifiuti speciali prodotti dalle attività di costruzione, demolizione e scavi, comedettagliati nell'allegato 1, che costituisce parte integrante del presente regolamento.11. Art. 2 Gestione delle terre e rocce da scavo1. Ai sensi di quanto previsto dall'art. 8, comma 1, lettera f-bis), del D.L.gs22/1997 e s.m.i. (art. 186 del D.L.gs 152/2006), non rientrano nella definizione dirifiuto le terre e rocce da scavo destinate ad effettivo riutilizzo diretto e, pertanto,sono escluse dall'applicazione di tale normativa, a condizione che:- il materiale non proviene da siti inquinati e bonifiche ed abbia comunque limitidi accettabilità inferiori a quelli stabiliti dalle norme vigenti;- il materiale viene avviato a reimpiego senza trasformazioni preliminari esecondo le modalità previste nel progetto approvato dalle autoritàamministrative competenti previo parere dell'ARPA (qualora il progetto non siasoggetto a parere VIA). Per quanto previsto all'art. 1, comma 19, della L.443/2001 ("Legge Lunardi"), come modificata dall'art. 23, comma 1, della L.306/2003 (Comunitaria 2003), è possibile prevedere l'effettivo utilizzo di talemateriale anche in differenti cicli industriali, purché esso sia autorizzatosecondo le modalità richiamate.2. I produttori di terre e rocce da scavo devono adottare tutte le misure volte afavorire in via prioritaria il reimpiego diretto di tali materiali. Ove il materiale dascavo non sia utilizzabile direttamente presso i luoghi di produzione, dovrà essereavviato preliminarmente, secondo le modalità autorizzative già richiamate, adattività di valorizzazione quali, a titolo esemplificativo, recuperi ambientali di siti, arecuperi di versanti di frana o a miglioramenti fondiari.3. Le terre e rocce da scavo che non vengono avviate a riutilizzo diretto, comesopra specificato, sono da considerarsi rifiuti e come tali sono soggetti alle vigentinormative.12. Art. 3 Gestione degli inerti da costruzione e demolizione1. I materiali non pericolosi derivanti da operazioni di costruzione edemolizione, ivi comprese le operazioni di costruzione e demolizione di strade,effettivamente avviati al riutilizzo diretto all'interno dello stesso cantiere, previaselezione, vagliatura e riduzione volumetrica da effettuarsi in un centro attrezzatoall'interno dello stesso cantiere, ai fini del rispetto delle caratteristiche tecnichedegli aggregati riciclati definite nella circolare M.A.T.T. n. 5205 del 2005, nonrientrano nella classificazione di rifiuti.2. Tutti i soggetti che producono materiale derivante da lavori di costruzione edemolizione, comprese le costruzioni stradali, devono adottare tutte le misure atte afavorire la riduzione di rifiuti da smaltire in discarica, attraverso operazioni direimpiego, previa verifica della compatibilità tecnica al riutilizzo in relazione allatipologia dei lavori previsti.3. Al fine di limitare la produzione dei rifiuti inerti è necessario:- favorire in ogni caso, ove possibile, la demolizione selettiva degli edifici e laconseguente suddivisione dei rifiuti in categorie merceologiche omogenee;- favorire, direttamente nel luogo di produzione, una prima cernita dei materialida demolizione in gruppi di materiali omogenei puliti;- prevedere, ove possibile, precise modalità di riutilizzo in cantiere dei materialiin fase di demolizione, per il loro reimpiego nelle attività di costruzione(mattoni, coppi, ecc.);- conferire i rifiuti inerti presso i diversi impianti di gestione presenti sul territorioregionale e regolarmente autorizzati ai sensi della vigente normativa ovveroricorrendo ad impianti mobili autorizzati.4. Il conferimento in discarica deve avvenire con le modalità previste dallanormativa vigente esclusivamente nei casi in cui non risulti possibile una delleoperazioni di riutilizzo e recupero già richiamate.13. Art. 4 Luogo di produzione dei rifiuti1. Ai fini del presente regolamento ed ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera i) delD.L.gs 22/1997 (art. 183, comma 1, lettera i), del D.L.gs 152/2996), si intende perluogo di produzione dei rifiuti l'insieme dei siti infrastrutturali collegati tra loro001_Istruzioni 16


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEall'interno di un'area delimitata, ricomprendendo nell'area delimitata il cantiere incui vengono effettivamente svolti i lavori, intendendosi per cantiere l'insieme deiluoghi interessati alla realizzazione delle opere e i depositi temporanei a servizio delcantiere stesso ed espressamente individuati in fase di progettazione ed approvatidall'amministrazione competente.14. Art. 5 Aree di stoccaggio e recupero materiale1. Ai fini del presente regolamento la gestione dei materiali che residuano dalleoperazioni di costruzione e demolizione non utilizzati direttamente all'interno delcantiere e che vengono avviati a successive attività di recupero, devono rispettare leseguenti prescrizioni:- per la gestione dei flussi di materiale inerti possono essere utilizzate una o piùaree attrezzate di stoccaggio e di deposito, ubicate all'interno del territoriocomunale, se il cantiere si riferisce ad un solo comune o in più comuni, setrattasi di opere intercomunali, che risultino dalla documentazione progettualeapprovata dall'ente preposto. Tali aree svolgono funzioni di ricovero dei mezzi,di deposito di materiali da costruzione, di deposito temporaneo per i materialida scavo e per quelli da costruzione e demolizione. All'interno di tali aree deveessere garantita idonea separazione delle diverse tipologie di materiale;- le aree di cui al punto precedente, comunque soggette ad autorizzazione ai sensidegli articoli 31 e 33 del D.L.gs 22/1997 (214 e 216 del D.L.gs 152/2006), sonoindividuate dalle imprese interessate, di intesa con i Comuni. Le stesse impreseprovvedono ad attrezzare dette aree. Tali aree, a fine attività, devono ritornareallo stato originario, per cui le attività devono risultare compatibili con lo statodei luoghi.15. Art. 6 Iter autorizzazione progettuale1. A decorrere dal 1° settembre 2006 tutti i progetti riferiti alla costruzione, alrifacimento, alla ristrutturazione ed alla manutenzione straordinaria di opere, sia diinteresse pubblico che privato, per la cui realizzazione è previsto il rilascio dipermesso di costruire o la presentazione della dichiarazione di inizio attività,devono allegare alla domanda un elaborato che indichi il bilancio di produzione(espresso in m 3 ) di materiale da scavo e/o da demolizione e/o di rifiuti, indicandospecificatamente:- le quantità di materiale da scavo e materiali che risultano da demolizione ecostruzione che verranno destinati al riutilizzo all'interno del cantiere;- le quantità di materiale da scavo in eccedenza da avviare ad altri utilizzi;- le quantità di rifiuti non riutilizzati in cantiere da avviare al recupero pressocentri di riciclaggio o, in ultima analisi, in discarica, indicandone ladestinazione (ubicazione e tipologie di impianto).2. Al termine dei lavori dovranno essere comunicate agli enti competenti leeffettive produzioni di rifiuti e la loro destinazione (riutilizzo, recupero, smaltimento,trasporto), comprovata formalmente tramite apposita modulistica.3. I progetti dovranno altresì riportare l'indicazione degli eventuali depositi giàattrezzati di cui al precedente punto 5 a servizio del cantiere, con la specificazionedelle modalità di gestione dei flussi di materiali e rifiuti in entrata ed in uscita,nonché l'elenco delle attrezzature utilizzate per tali operazioni.4. A partire dal 1° settembre 2006 gli enti competenti all'esame edall'approvazione di progetti riferiti ad opere che comportano la produzione dimateriali da scavo e/o di rifiuti derivanti da operazioni di costruzione e demolizione,compresa la costruzione delle strade, devono verificare la rispondenza dei progettipresentati alle disposizioni contenute nel presente regolamento.16. Art. 7 Materie prime ed acquisti verdi1. Al fine di assicurare la riduzione della produzione di rifiuti ed il loroconferimento in discarica, nonché l'effettivo riciclaggio ed avvio al recupero di terree rocce da scavo e degli inerti derivanti da operazioni di costruzione e demolizione,compresa la costruzione delle strade, con successiva normativa Regionale sarannorecepite le disposizioni contenute nel DM 8-5-2003, n. 203 del Ministerodell'Ambiente inerente l'impiego di materiale riciclato da parte di enti pubblici.17. Art. 8 Gestione degli inerti in impianti di smaltimento finale1. I soggetti gestori delle discariche devono comunicare entro il 31 luglio 2006,alla struttura regionale competente, i quantitativi di materiale inerte necessari pertutti gli interventi gestionali e di recupero all'interno della discarica stessa.Semestralmente, contestualmente alla relazione prevista dal piano della gestioneoperativa, essi devono comunicare la quantità di materiale inerte utilizzata indiscarica ai fini gestionali, quantità per le quali deve essere tenuta una contabilitàseparata, con la specificazione:a) della data di ricevimento;b) del soggetto conferitore;c) del quantitativo conferito;d) l'eventuale costo di conferimento, che deve essere documentato e che costituisceelemento da computare nella determinazione della tariffa da applicare.2. I materiali inerti utilizzati in discarica ai soli fini gestionali non sonoclassificati "rifiuto", mentre sono assoggettati alle disposizioni legislative vigenti imateriali inerti conferiti in eccesso rispetto alle esigenze strettamente gestionali,come sopra specificato.18. Art. 9 Disposizioni finali1. Si dispone che il presente regolamento, oltre ad essere pubblicato sulBollettino Ufficiale, venga notificato, a cura della struttura regionale competentedell'Assessorato all'Ecologia, agli Assessorati Regionali, ai Sindaci ed agli ufficitecnici del Comuni e delle Comunità Montane, agli Ordini professionali interessati,alle associazioni di categoria interessate.È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare comeregolamento della Regione Puglia.001_Istruzioni 17


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEAllegato 1 - Elenco dei rifiuti speciali a cui si riferisce il presente accordoCodice CER Descrizione rifiuto17 01 Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche17 01 01 Cemento17 01 02 Mattoni17 01 03 Mattonelle e ceramica17 01 07Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche,diverse da quelle di cui alla voce 17 01 0617 02 Legno, vetro e plastica17 02 01 Legno17 02 02 Vetro17 02 03 Plastica17 03Miscele bituminose, catrame di carbone e prodotti contenenticatrame17 03 02 Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 0117 04 Metalli (incluse le loro leghe)17 04 01 Rame, bronzo, ottone17 04 02 Alluminio17 04 03 Piombo17 04 04 Zinco17 04 05 Ferro e acciaio17 04 06 Stagno17 04 07 Metalli misti17 04 11 Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 1017 05Terra (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), rocce efanghi di dragaggio17 05 04 Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 0317 05 08Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui allavoce 17 05 0717 08 Materiali da costruzione a base di gesso17 08 02Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cuialla voce 17 08 015. Alla voce destinazione della tabella occorre specificare come viene trattato ilmateriale di risulta delle lavorazioni:Nel caso il materiale venga riutilizzato nel cantiere occorre riportare, nellacolonna ‘Sviluppo’, i dati metrici di dettaglio e quelli totali della relativa quantità.Nel caso il materiale venga utilizzato in maniera diversa occorre specificare lemodalità di utilizzo che devono essere conformi alle norme ambientali vigenti eriportare, nella colonna ‘Sviluppo’, i dati metrici di dettaglio e quelli totali dellaquantità di materiale trattato.Nel caso il materiale venga avviato a discarica occorre specificare l’ubicazione ela tipologia dell’impianto che lo riceverà e lo tratterà secondo le norme ambientalivigenti e riportare, nella colonna ‘Sviluppo’, i dati metrici di dettaglio e quelli totalidella quantità di materiale trattato.I dati richiesti potranno essere riportati anche nella Relazione Tecnica.Si raccomanda, per evitare perdite di tempo utile alla procedura, di riportare idati metrici rilevati dal progetto, eventualmente accompagnati da schemi grafici dicalcolo.Qualora siano presenti depositi temporanei all’interno del cantiere, questi vannosegnalati sia in relazione che sul posto, in maniera da consentire le dovute ispezioni econtrolli da parte degli addetti (Vigili Urbani e Funzionari dell’Ufficio Tecnico).I depositi esterni al cantiere devono essere segnalati al competente UfficioTecnico, che rilascerà la dovuta autorizzazione, qualora il sito di depositotemporaneo risponda ai requisiti di legge.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbro001_Istruzioni 18


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE17) 116_RateiÈ il modulo con il quale il titolare richiede la rateizzazione del contributo dicostruzione.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Per ora, in attesa di esplicitare le modalità esecutive della rateizzazione, ulterioriinformazioni potranno essere richieste all’Ufficio Edilizia Privata (Telefono:0885.410305)4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.18) 117_ScomputoÈ il modulo con il quale il titolare richiede la realizzazione di opere diurbanizzazione primaria a scomputo del contributo di costruzione.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Segnare, con una X, le opere che si intendono eseguire a scomputo.4. Per ora, in attesa di esplicitare le modalità esecutive della procedura, ulterioriinformazioni potranno essere richieste all’Ufficio Edilizia Privata (Telefono:0885.410305)4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile, con il timbroprofessionale.001_Istruzioni 19


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE19) 119_GratuitoÈ il modulo con il quale il titolare dichiara la gratuità dell’intervento per quantoattiene al pagamento del Contributo di Costruzione.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. I casi di gratuità, da segnare con una X, devono essere adeguatamente dimostrati.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. La firma deve essere apposta per esteso, in maniera chiara e leggibile.18) 201_InizioÈ il modulo con il quale il titolare ed il direttore dei lavori richiedono il rilascio delVerbale di Inizio dei Lavori (VIL).I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio delPdC e l’opera deve essere completata nei tre anni successivi (art. 19, comma 2, delDPR 380/2001.4. Segnare con una X i documenti dichiarati e presentarne copia.5. Allegare i documenti richiamati, precisandosi che, qualora non dovessero occorrere,occorre dimostrare con apposita dichiarazione la non obbligatorietà;6. Aggiungere altri elementi ritenuti utili e congruenti con il vigente RegolamentoEdilizio eventualmente non presentati in precedenza.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. Le firme devono essere apposte per esteso, in maniera chiara e leggibile e con letimbrature del caso.6. La richiesta/comunicazione deve essere inviata mediante RACCOMDATA A/R perla sua efficacia, al fine di consentire agli Uffici le dovute verifiche e lecomunicazioni del caso.001_Istruzioni 20


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE18) 202_UltimazioneÈ il modulo con il quale il titolare ed il direttore dei lavori richiedono il rilascio delVerbale di Fine Lavori (VFL).I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Il termine per l’ultimazione dei lavori non può essere superiore a tre anno dalla datadel Verbale di Inizio dei Lavori.4. Allegare i documenti segnalati, utili alla corretta stesura del Verbale di Fine Lavori(Attestato di Qualificazione Energetica , rapporti con il Genio Civile, con i Vigili delFuoco, con l’ASL/FG, ecc.)5. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.6. Le firme devono essere apposte per esteso, in maniera chiara e leggibile e con letimbrature del caso.19) 301_CivicoÈ il modulo con il quale il titolare richiede il numero civico, ove occorra.I dati acquisiti con la presente dichiarazione saranno trattati nel rispetto delle normesulla riservatezza.Raccomandazioni1. Gli estremi anagrafici del soggetto dichiarante devono essere riportati esattamente alfine di consentire una corretta istruttoria dell’Ufficio e di comunicare correttamentecon il richiedente.2. La denominazione dell’intervento edilizio richiesto deve essere identica a quellariportata sul frontespizio della relazione tecnica e del progetto.3. Il numero civico serve ai fini del successivo rilascio del Certificato di Agibilità.4. La data deve essere apposta, in maniera chiara e leggibile.5. Le firme devono essere apposte per esteso, in maniera chiara e leggibile e con letimbrature del caso.001_Istruzioni 21


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE20) 302_EnergiaÈ il modulo con il quale il Tecnico incaricato produce, ai fini del rilascio delVerbale di Fine Lavori, l’Attestato di Qualificazione Energetico (AQE) richiesto dalD.L.gs 192/05.Il modulo 302_Energia va compilato quando la costruzione è terminata e,quindi, si hanno tutti gli elementi utili alla sua corretta compilazione.Le parti in rosso vanno compilate come segue:‣ I dati iniziali relativi al Compilatore comprendono, oltre a quelli relativi airiferimenti anagrafici e professionali, anche gli estremi dell’intervento (titolo delprogetto presentato, numero e data di rilascio del provvedimento edilizio, conl’avvertenza che l’AQE vale, oltre che per i PdC, anche per le <strong>DI</strong>A che modificanole caratteristiche tecniche energetiche del fabbricato).Tra i detti dati occorre riferire gli estremi dell’abilitazione e, al proposito, siriporta l’ art. 109 (Requisiti tecnico-professionali) del DPR 380/2001:1. I requisiti tecnico-professionali di cui all'art. 108, comma 2, sono iseguenti:a) laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una universitàstatale o legalmente riconosciuta;b) oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, conspecializzazione relativa al settore delle attività di cui all'art. 110,comma 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, previoun periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alledirette dipendenze di una impresa del settore;c) oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazionevigente in materia di formazione professionale, previo un periodo diinserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenzedi una impresa del settore;d) oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di unaimpresa del settore, nel medesimo ramo di attività dell'impresastessa, per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quellocomputato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaioinstallatore con qualifica di specializzato nelle attività diinstallazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzionedegli impianti di cui all'art. 107.2. È istituito presso le camere di commercio, industria, artigianato eagricoltura un albo dei soggetti in possesso dei requisiti professionali dicui al comma 1. Le modalità per l'accertamento del possesso dei titoliprofessionali, sono stabiliti con decreto del Ministero delle attivitàproduttive.‣ Ai fini dell’applicazione delle Norme in materia, si forniscono le seguentidefinizioni, desunte dal D.L.gs 192/2005:a) «edificio» è un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitanouno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono dettovolume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmenteal suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio può confinare contutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il terreno, altri edifici; iltermine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate oristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sé stanti;b) «edificio di nuova costruzione» è un edificio per il quale la richiesta dipermesso di costruire o denuncia di inizio attività, comunque denominato, siastata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del presentedecreto;c) «prestazione energetica, efficienza energetica ovvero rendimento di unedificio» è la quantità annua di energia effettivamente consumata o che siprevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un usostandard dell'edificio, compresi la climatizzazione invernale e estiva, lapreparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione el'illuminazione. Tale quantità viene espressa da uno o più descrittori che tengonoconto della coibentazione, delle caratteristiche tecniche e di installazione, dellaprogettazione e della posizione in relazione agli aspetti climatici, dell'esposizioneal sole e dell'influenza delle strutture adiacenti, dell'esistenza di sistemi ditrasformazione propria di energia e degli altri fattori, compreso il clima degliambienti interni, che influenzano il fabbisogno energetico;d) «attestato di certificazione energetica o di rendimento energeticodell'edificio» è il documento redatto nel rispetto delle norme contenute nelpresente decreto, attestante la prestazione energetica ed eventualmente alcuniparametri energetici caratteristici dell'edificio;e) «cogenerazione» è la produzione e l'utilizzo simultanei di energia meccanica oelettrica e di energia termica a partire dai combustibili primari, nel rispetto dideterminati criteri qualitativi di efficienza energetica;f) «sistema di condizionamento d'aria» è il complesso di tutti i componentinecessari per un sistema di trattamento dell'aria, attraverso il quale latemperatura è controllata o può essere abbassata, eventualmente in combinazionecon il controllo della ventilazione, dell'umidità e della purezza dell'aria;g) «generatore di calore o caldaia» è il complesso bruciatore-caldaia che permettedi trasferire al fluido termovettore il calore prodotto dalla combustione;h) «potenza termica utile di un generatore di calore» è la quantità di caloretrasferita nell'unità di tempo al fluido termovettore; l'unità di misura utilizzata èil kW;i) «pompa di calore» è un dispositivo o un impianto che sottrae caloredall'ambiente esterno o da una sorgente di calore a bassa temperatura e lotrasferisce all'ambiente a temperatura controllata;001_Istruzioni 22


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEl) «valori nominali delle potenze e dei rendimenti» sono i valori di potenzamassima e di rendimento di un apparecchio specificati e garantiti dal costruttoreper il regime di funzionamento continuo.Si forniscono le seguenti ulteriori definizioni, desunte dall’Allegato A al D.L.gs192/2005:1. accertamento è l'insieme delle attività di controllo pubblico diretto ad accertarein via esclusivamente documentale che il progetto delle opere e gli impiantisiano conformi alle norme vigenti e che rispettino le prescrizioni e gli obblighistabiliti;2. attestato di qualificazione energetica il documento predisposto ed asseveratoda un professionista abilitato, non necessariamente estraneo alla proprietà, allaprogettazione o alla realizzazione dell'edificio, nel quale sono riportati ifabbisogni di energia primaria di calcolo, la classe di appartenenza dell'edificio,o dell'unità immobiliare, in relazione al sistema di certificazione energetica invigore, ed i corrispondenti valori massimi ammissibili fissati dalla normativa invigore per il caso specifico o, ove non siano fissati tali limiti, per un identicoedificio di nuova costruzione. Al di fuori di quanto previsto all'art. 8 comma 2,l'attestato di qualificazione energetica è facoltativo ed è predisposto a curadell'interessato al fine di semplificare il successivo rilascio della certificazioneenergetica. A tal fine, l'attestato comprende anche l'indicazione di possibiliinterventi migliorativi delle prestazioni energetiche e la classe di appartenenzadell'edificio, o dell'unità immobiliare, in relazione al sistema di certificazioneenergetica in vigore, nonché i possibili passaggi di classe a seguito dellaeventuale realizzazione degli interventi stessi. L'estensore provvede adevidenziare opportunamente sul frontespizio del documento che il medesimo noncostituisce attestato di certificazione energetica dell'edificio, ai sensi del presentedecreto, nonché, nel sottoscriverlo, quale è od è stato il suo ruolo con riferimentoall'edificio medesimo.3. certificazione energetica dell'edificio il complesso delle operazioni svolte daisoggetti di cui all'art. 4, comma 1, lettera c) per il rilascio dell'attestato dicertificazione energetica e delle raccomandazioni per il miglioramento dellaprestazione energetica dell'edificio.4. climatizzazione invernale o estiva è l'insieme di funzioni atte ad assicurare ilbenessere degli occupanti mediante il controllo, all'interno degli ambienti, dellatemperatura e, ove presenti dispositivi idonei, della umidità, della portata dirinnovo e della purezza dell'aria.5. conduzione è il complesso delle operazioni effettuate dal responsabiledell'esercizio e manutenzione dell'impianto, attraverso comando manuale,automatico o telematico per la messa in funzione, il governo della combustione,il controllo e la sorveglianza delle apparecchiature componenti l'impianto, al finedi utilizzare il calore prodotto convogliandolo ove previsto nelle quantità equalità necessarie al garantire le condizioni di comfort.6. controlli sugli edifici o sugli impianti sono le operazioni svolte da tecniciqualificati operanti sul mercato, al fine di appurare lo stato degli elementi edilizio degli impianti e l'eventuale necessità di operazioni di manutenzione ordinaria ostraordinaria.7. diagnosi energetica procedura sistematica volta a fornire una adeguataconoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici,di una attività e/o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, adindividuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilocosti - benefici e riferire in merito ai risultati.8. edificio adibito ad uso pubblico è un edificio nel quale si svolge, in tutto o inparte, l'attività istituzionale di enti pubblici;9. edificio di proprietà pubblica è un edificio di proprietà dello Stato, delleregioni o degli enti locali, nonché di altri enti pubblici, anche economici,destinato sia allo svolgimento delle attività dell'ente, sia ad altre attività o usi,compreso quello di abitazione privata;10. esercizio e manutenzione di un impianto termico è il complesso di operazioni,che comporta l'assunzione di responsabilità finalizzata alla gestione degliimpianti, includente: conduzione, controllo, manutenzione ordinaria estraordinaria, nel rispetto delle norme in materia di sicurezza, di contenimentodei consumi energetici e di salvaguardia ambientale;11. fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale è laquantità di energia primaria globalmente richiesta, nel corso di un anno, permantenere negli ambienti riscaldati la temperatura di progetto, in regime diattivazione continuo.12. fonti energetiche rinnovabili sono quelle definite all'art. 2, comma 1, lettera a),del D.L.gs 387/2003.13. gradi giorno di una località è il parametro convenzionale rappresentativo dellecondizioni climatiche locali, utilizzato per stimare al meglio il fabbisognoenergetico necessario per mantenere gli ambienti ad una temperatura prefissata;l'unità di misura utilizzata è il grado giorno, GG.14. impianto termico è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazioneestiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usiigienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessiusi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazionedel calore nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono compresi negliimpianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sonoconsiderati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per ilriscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; taliapparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando lasomma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio dellasingola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW.001_Istruzioni 23


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE15. impianto termico di nuova installazione è un impianto termico installato in unedificio di nuova costruzione o in un edificio o porzione di edificioantecedentemente privo di impianto termico.16. indice di prestazione energetica EP parziale esprime il consumo di energiaprimaria parziale riferito ad un singolo uso energetico dell'edificio (a titolod'esempio: alla sola climatizzazione invernale e/o alla climatizzazione estiva e/oproduzione di acqua calda per usi sanitari e/o illuminazione artificiale) riferitoall'unità di superficie utile o di volume lordo, espresso rispettivamente inkWh/m²anno o kWh/m³anno.17. indice di prestazione energetica EP esprime il consumo di energia primariatotale riferito all'unità di superficie utile o di volume lordo, espressorispettivamente in kWh/m² anno o kWh/m³anno.18. involucro edilizio è l'insieme delle strutture edilizie esterne che delimitano unedificio.19. ispezioni su edifici ed impianti sono gli interventi di controllo tecnico edocumentale in sito, svolti da esperti qualificati incaricati dalle autoritàpubbliche competenti, mirato a verificare che le opere e gli impianti sianoconformi alle norme vigenti e che rispettino le prescrizioni e gli obblighistabiliti;20. manutenzione ordinaria dell'impianto termico sono le operazioni previste neilibretti d'uso e manutenzione degli apparecchi e componenti che possono essereeffettuate in luogo con strumenti ed attrezzature di corredo agli apparecchi ecomponenti stessi e che comportino l'impiego di attrezzature e di materiali diconsumo d'uso corrente.21. manutenzione straordinaria dell'impianto termico sono gli interventi atti aricondurre il funzionamento dell'impianto a quello previsto dal progetto e/o dallanormativa vigente mediante il ricorso, in tutto o in parte, a mezzi, attrezzature,strumentazioni, riparazioni, ricambi di parti, ripristini, revisione o sostituzione diapparecchi o componenti dell'impianto termico.22. massa superficiale è la massa per unità di superficie della parete opacacompresa la malta dei giunti esclusi gli intonaci, l'unità di misura utilizzata è ilkg/m².23. occupante è chiunque, pur non essendone proprietario, ha la disponibilità, aqualsiasi titolo, di un edificio e dei relativi impianti tecnici.24. parete fittizia è la parete schematizzata in figura.25. ponte termico è la discontinuità di isolamento termico che si può verificare incorrispondenza agli innesti di elementi strutturali (solai e pareti verticali o paretiverticali tra loro).26. ponte termico corretto è quando la trasmittanza termica della parete fittizia (iltratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico) non supera per piùdel 15% la trasmittanza termica della parete corrente.27. potenza termica convenzionale di un generatore di calore è la potenzatermica del focolare diminuita della potenza termica persa al camino in regime difunzionamento continuo; l'unità di misura utilizzata è il kW.28. potenza termica del focolare di un generatore di calore è il prodotto delpotere calorifico inferiore del combustibile impiegato e della portata dicombustibile bruciato; l'unità di misura utilizzata è il kW.29. proprietario dell'impianto termico è il soggetto che, in tutto o in parte, èproprietario dell'impianto termico; nel caso di edifici dotati di impianti termicicentralizzati amministrati in condominio e nel caso di soggetti diversi dallepersone fisiche gli obblighi e le responsabilità posti a carico del proprietario dalpresente regolamento sono da intendersi riferiti agli amministratori.30. rendimento di combustione o rendimento termico convenzionale di ungeneratore di calore è il rapporto tra la potenza termica convenzionale e lapotenza termica del focolare.31. rendimento globale medio stagionale dell'impianto termico è il rapporto tra ilfabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale e l'energiaprimaria delle fonti energetiche, ivi compresa l'energia elettrica dei dispositiviausiliari, calcolato con riferimento al periodo annuale di esercizio di cui all'art. 9del DPR 412/1993. Ai fini della conversione dell'energia elettrica in energiaprimaria si considera l'equivalenza: 9MJ = 1kWh e .32. rendimento di produzione medio stagionale è il rapporto tra l'energia termicautile generata ed immessa nella rete di distribuzione e l'energia primaria dellefonti energetiche, compresa l'energia elettrica, calcolato con riferimento alperiodo annuale di esercizio di cui all'art. 9 del DPR 412/1993. Ai fini dellaconversione dell'energia elettrica in energia primaria si considera l'equivalenza:9MJ = 1kWh e .33. rendimento termico utile di un generatore di calore è il rapporto tra lapotenza termica utile e la potenza termica del focolare.001_Istruzioni 24


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE34. ristrutturazione di un impianto termico è un insieme di opere che comportanola modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione edemissione del calore; rientrano in questa categoria anche la trasformazione di unimpianto termico centralizzato in impianti termici individuali nonché larisistemazione impiantistica nelle singole unità immobiliari o parti di edificio incaso di installazione di un impianto termico individuale previo distaccodall'impianto termico centralizzato.35. schermature solari esterne sistemi che, applicati all'esterno di una superficievetrata trasparente permettono una modulazione variabile e controllata deiparametri energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari.36. sostituzione di un generatore di calore è la rimozione di un vecchio generatoree l'installazione di un altro nuovo, di potenza termica non superiore del 10% allapotenza del generatore sostituito, destinato ad erogare energia termica allemedesime utenze.37. superficie utile è la superficie netta calpestabile di un edificio.38. terzo responsabile dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termicoè la persona fisica o giuridica che, essendo in possesso dei requisiti previsti dallenormative vigenti e comunque di idonea capacità tecnica, economica,organizzativa, è delegata dal proprietario ad assumere la responsabilitàdell'esercizio, della manutenzione e dell'adozione delle misure necessarie alcontenimento dei consumi energetici ed alla salvaguardia ambientale.39. trasmittanza termica flusso di calore che passa attraverso una parete per m² disuperficie della parete e per grado K di differenza tra la temperatura interna adun locale e la temperatura esterna o del locale contiguo.‣ DATI GENERALI- punto 1: riportare correttamente l’ubicazione ed i dati catastali dell’edificio.- punto 2: l’anno di costruzione si riferisce alla data di rilascio delprovvedimento edilizio (PdC o <strong>DI</strong>A). Al proposito si rammenta che ilpresente ACE si riferisce agli edifici il provvedimento è statorilasciato dopo l’8 ottobre 2005.- punto 3: riportare i dati anagrafici completi del proprietario o dei proprietaridell’edificio. È possibile utilizzare il modulo 104_Dati.- punto 4: riportare la destinazione d’uso dell’edificio come dal seguente art. 3del DPR 412/1993:Gli edifici sono classificati in base alla loro destinazioned'uso nelle seguenti categorie:E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili:E.1 (1) abitazioni adibite a residenza concarattere continuativo, quali abitazionicivili e rurali, collegi, conventi, case dipena, caserme;E.1 (2) abitazioni adibite a residenza conoccupazione saltuaria, quali case pervacanze, fine settimana e simili;E.1 (3) edifici adibiti ad albergo, pensione edattività similari;E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici oprivati, indipendenti o contigui a costruzioni adibiteanche ad attività industriali o artigianali, purchésiano da tali costruzioni scorporabili agli effettidell'isolamento termico;E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura eassimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero ocura di minori o anziani nonché le strutture protetteper l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendentie di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto eassimilabili:E.4 (1) quali cinema e teatri, sale di riunioni percongressi;E.4 (2) quali mostre, musei e biblioteche, luoghidi culto;E.4 (3) quali bar, ristoranti, sale da ballo;E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili:quali negozi, magazzini di vendita all'ingrosso o alminuto, supermercati, esposizioni;E.6 Edifici adibiti ad attività sportive:E.6 (1) piscine, saune e assimilabili;E.6 (2) palestre e assimilabili;E.6 (3) servizi di supporto alle attività sportive;E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli eassimilabili;E.8 Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali eassimilabili.Qualora un edificio sia costituito da parti individualicome appartenenti a categorie diverse, le stesse devonoessere considerate separatamente e cioè ciascuna nellacategoria che le compete.- punto 5: riportare la tipologia dell'edificio: (linea, torre, schiera, villinoisolato, bifamiliare, palazzina piccola/media/grande ....); nel caso diappartamento in condominio: dichiararlo e precisare la tipologiadell'edificio ed il numero di unità immobiliari presenti; nel caso diunità immobiliari non residenziali facenti parte di un edificio:dichiararlo e precisare la tipologia dell'edificio.001_Istruzioni 25


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE‣ INVOLUCRO E<strong>DI</strong>LIZIO- punto 6: precisare il procedimento costruttivo adottato per la realizzazionedell'immobile (es.: muratura portante, telaio in calcestruzzo armato,telaio in acciaio, mista, pannelli prefabbricati, ecc).- punto 7: è il volume lordo, espresso in metri cubi, delle parti di edificioriscaldate, definito dalle superfici che lo delimitano.- punto 8: è la superficie, espressa in metri quadrati, che delimita versol'esterno, ovvero verso vani non dotati di impianti di riscaldamento, ilvolume riscaldato V.- punto 9: è il rapporto tra la superficie ed il volume come innanzi determinate.- punto 10: è la superficie netta calpestabile di un edificio, espressa in metriquadrati.- punto 11: indicare la data e la tipologia degli interventi effettuati, sedisponibili. In tale di mancata disponibilità dei dati richiesti scrivere:NON <strong>DI</strong>SPONIBILI.- punto 12: Indicare l’anno di installazione del generatore di calore, ove noto. Sel'anno d'installazione coincide con l'anno di costruzione dell'edificiolasciare in bianco. In caso di più sostituzioni, indicare la datadell'ultima sostituzione.‣ IMPIANTO <strong>DI</strong> RISCALDAMENTO- punto 13: indicare se trattasi di impianto autonomo o impianto centralizzato. Inquest'ultimo caso, indicare se esiste o meno una contabilizzazione delcalore per singolo utente.- punto 14: iIndicare se trattasi di: termosifoni, pannelli radianti,ventilconvettori, ecc.- punto 15: indicare se trattasi di distribuzione a: colonne montanti, per piano,ecc.- punto 16: indicare se la regolazione è effettuata con: valvole termostatiche,centralina programmabile, bruciatore modulante, ecc.- punto 17: specificare se la caldaia è a condensazione o meno. Nel caso in cuinon sia a condensazione, indicare il rendimento al 100% dellapotenza nominale del focolare, riportato sul libretto di uso emanutenzione della caldaia.- punto 18 indicare se viene usato gas metano, gasolio, GPL, ecc.- punto 19: riportare il dato come indicato sulla targhetta della caldaia, sullibretto di impianto o centrale, o sul libretto di uso e manutenzionedella caldaia.- punto 20: indicare la data e la tipologia degli interventi effettuati sull'impiantodi riscaldamento.‣ DATI CLIMATICI- punto 21: la zona climatica è già riportata nel modulo.- punto 22: I Gradi-giorno sono già riportati nel modulo.‣ TECNOLOGIE <strong>DI</strong> UTILIZZO DELLE FONTI RINNOVABILI, OVE PRESENTI- punto 23: indicare e descrivere l'eventuale presenza di impianti perl'utilizzazione delle fonti rinnovabili (fotovoltaici, solare termico,biomassa, solari passivi, ecc.). In caso di assenza di tali impiantiscrivere: NESSUNOPer quanto riguarda ai Risultati della Valutazione Energetica, le relative parti inrosso vanno compilate come segue:‣ DATI GENERALI- punto 24: richiamare, con riferimento all'allegato M del D.L.gs 192/2005 comemodificato dal D.L.gs 311/2006, le norme tecniche utilizzate per ilcalcolo dei fabbisogni energetici e dell'indice di prestazione.Per comodità, si riportano le dette Norme Tecniche:La metodologia di calcolo adottata dovrà garantire risultaticonformi alle migliori regole tecniche, a tale requisito rispondono lenormative UNI e CEN vigenti in tale settore:FABBISOGNO ENERGETICO PRIMARIOUNI EN ISO 6946, Componenti ed elementi per edilizia - Resistenzatermica e trasmittanza termica - Metodo di calcoloUNI 10339 Impianti aeraulici ai fini del benessere. Generalitàclassificazione e requisiti. Regole per la richiesta d'offerta.UNI 10347, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Energiatermica scambiata tra una tubazione e l'ambiente circostante- Metodo di calcoloUNI 10348, Riscaldamento degli edifici - Rendimenti dei sistemi diriscaldamento - Metodo di calcoloUNI 10349, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - DaticlimaticiUNI 10379-05, Riscaldamento degli edifici. Fabbisogno energeticoconvenzionale normalizzatoUNI EN 13465 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per ladeterminazione delle portate d'aria negli edifici residenzialiUNI EN 13779 Ventilazione negli edifici non residenziali - Requisitidi prestazione per i sistemi di ventilazione e dicondizionamentoUNI EN 13789, Prestazione termica degli edifici - Coefficiente diperdita di calore per trasmissione - Metodo di calcoloUNI EN 832, Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento- edifici residenzialiUNI EN ISO 13790, Prestazione termica degli edifici - Calcolo delfabbisogno di energia per il riscaldamento001_Istruzioni 26


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEUNI EN ISO 10077-1, Prestazione termica di finestre, porte echiusure - Calcolo della trasmittanza termica - MetodosemplificatoUNI EN ISO 10077-2, Prestazione termica di finestre, porte echiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodonumerico per i telaiUNI EN ISO 13370, Prestazione termica degli edifici - Trasferimentodi calore attraverso il terreno - Metodi di calcoloRaccomandazione CTI Esecuzione della certificazione energetica -Dati relativi all'edificioRaccomandazione CTI Raccomandazioni per l'utilizzo della normaUNI 10348 ai fini del calcolo del fabbisogno di energiaprimaria e del rendimento degli impianti di riscaldamentoPONTI TERMICIUNI EN ISO 10211-1, Ponti termici in edilizia - Flussi termici etemperature superficiali - Metodi generali di calcoloUNI EN ISO 10211-2, Ponti termici in edilizia - Calcolo dei flussitermici e delle temperature superficiali - Ponti termici lineariUNI EN ISO 14683, Ponti termici nelle costruzioni edili -Trasmittanza termica lineare - Metodi semplificati e valori diprogettoVERIFICHE CONDENSAUNI EN ISO 13788 Prestazione igrometrica dei componenti e deglielementi per l'edilizia.Temperatura superficiale interna per evitare l'umiditàsuperficiale critica e condensa interstiziale - Metodo diCalcoloUNI EN ISO 15927-1, Prestazione termoigrometrica degli edifici -Calcolo e presentazione dei dati climatici - Medie mensili deisingoli elementi meteorologiciVALUTAZIONI PER IL PERIODO ESTIVOUNI EN ISO 13786, Prestazione termica dei componenti per edilizia- Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcoloSCHERMATURE SOLARI ESTERNEUNI EN 13561 Tende esterne requisiti prestazionali compresa lasicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE)UNI EN 13659 Chiusure oscuranti requisiti prestazionali compresa lasicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE)UNI EN 14501 Benessere termico e visivo caratteristiche prestazioni eclassificazioneUNI EN 13363.01 Dispositivi di protezione solare in combinazione convetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo dicalcolo semplificatoUNI EN 13363.02 Dispositivi di protezione solare in combinazione convetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo dicalcolo dettagliatoBANCHE DATIUNI 10351, Materiali da costruzione - Conduttività termica epermeabilità al vaporeUNI 10355, Murature e solai - Valori della resistenza termica e metododi calcoloUNI EN 410, Vetro per edilizia - Determinazione delle caratteristicheluminose e solari delle vetrateUNI EN 673, Vetro per edilizia - Determinazione della trasmittanzatermica (valore U) - Metodo di calcoloUNI EN ISO 7345, Isolamento termico - Grandezze fisiche e definizioni- punto 25: richiamare, con riferimento all'allegato I del D.L.gs 192/2005 comemodificato dal D.L.gs 311/2006, la metodologia utilizzata per ilcalcolo dei fabbisogni di energia e dell'indice di prestazioneenergetica. Nel caso di utilizzo del metodo semplificato di cuiall'allegato B del decreto, evidenziare l'applicazione delleRaccomandazioni CTI-R 03/3 ivi richiamate.Per comodità, si riporta Allegato I: REGIME TRANSITORIOPER LA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI E<strong>DI</strong>FICI:1. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, nel caso diedifici di nuova costruzione e nei casi di ristrutturazione di edificiesistenti, previsti dall'art. 3, comma 2, lettere a) e b), si procede, insede progettuale:a) alla determinazione dell'indice di prestazione energetica per laclimatizzazione invernale (EP i ), ed alla verifica che lo stessorisulti inferiore ai valori limite che sono riportati nellapertinente tabella di cui al punto 1 dell'allegato C al presentedecreto;b) al calcolo del rendimento globale medio stagionale dell'impiantotermico e alla verifica che lo stesso risulti superiore al valorelimite calcolato con la formula:ηg = (65+ 3 log Pn)%dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utilenominale del generatore o dei generatori di calore al servizio delsingolo impianto termico, espressa in kW; per valori di Pnsuperiori a 1000 kW la formula precedente non si applica, e lasoglia minima per il rendimento globale medio stagionale è paria 74%;c) alla verifica che la trasmittanza termica delle diverse struttureedilizie opache e delle chiusure trasparenti che delimitanol'edificio non superi di oltre il 30% i valori fissati nella001_Istruzioni 27


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEpertinente tabella di cui ai punti 2, 3 e 4 dell'allegato C alpresente decreto.2. Nei casi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria,previsti all'art. 3, comma 2, lettera c), numero 1, consistenti in opereche prevedono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, rifacimentodi pareti esterne, di intonaci esterni, del tetto odell'impermeabilizzazione delle coperture, si applica quanto previstoai punti seguenti:a) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alladestinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, il valore dellatrasmittanza termica (U) per le strutture opache verticali, aponte termico corretto, delimitanti il volume riscaldato versol'esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianto diriscaldamento, deve essere inferiore o uguale a quello riportatonella tabella 2 al punto 2 dell'allegato C al presente decreto infunzione della fascia climatica di riferimento. Qualora il pontetermico non dovesse risultare corretto o qualora la progettazionedell'involucro edilizio non preveda la correzione dei pontitermici, i valori limite della trasmittanza termica riportati nellatabella 2 al punto 2 dell'allegato C al presente decreto devonoessere rispettati dalla trasmittanza termica media (paretecorrente più ponte termico).Nel caso di pareti opache verticali esterne in cui fosseropreviste aree limitate oggetto di riduzione di spessore(sottofinestre e altri componenti) devono essere rispettati i limitiprevisti nella tabella 2 al punto 2 dell'allegato C al presentedecreto con riferimento alla superficie totale di calcolo.b) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alladestinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, ad eccezionedella categoria E.8, il valore della trasmittanza termica (U) perle strutture opache orizzontali o inclinate, a ponte termicocorretto, delimitanti il volume riscaldato verso l'esterno, ovveroverso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, deveessere inferiore o uguale a quello riportato in tabella 3 al punto3 dell'allegato C al presente decreto in funzione della fasciaclimatica di riferimento.Qualora il ponte termico non dovesse risultare corretto oqualora la progettazione dell'involucro edilizio non preveda lacorrezione dei ponti termici, i valori limite della trasmittanzatermica riportati nella tabella 3 al punto 3 dell'allegato C alpresente decreto devono essere rispettati dalla trasmittanzatermica media (parete corrente più ponte termico). Nel caso distrutture orizzontali sul suolo i valori di trasmittanza termica daconfrontare con quelli in tabella 3 al punto 3 dell'allegato C alpresente decreto sono calcolati con riferimento al sistemastruttura-terreno.c) Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alladestinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, ad eccezionedella categoria E.8, il valore massimo della trasmittanza (U)delle chiusure trasparenti, comprensive dell'infisso, deverispettare i limiti riportati nelle tabelle 4a e 4b al punto 4dell'allegato C al presente decreto.3. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, nel caso dinuova installazione e ristrutturazione di impianti termici osostituzione di generatori di calore, previsti all'art. 3, comma 2,lettera c), numeri 2 e 3, del D.L.gs 192/2005, si procede al calcolodel rendimento globale medio stagionale dell'impianto termico e allaverifica che lo stesso risulti superiore al valore limite riportato alpunto 5 dell'allegato C al presente decreto. Nel caso di installazionidi potenze nominali del focolare maggiori o uguali a 100 kW, è fattoobbligo di allegare alla relazione tecnica di cui all'art. 8, comma 1,una diagnosi energetica dell'edificio e dell'impianto nella quale siindividuano gli interventi di riduzione della spesa energetica, irelativi tempi di ritorno degli investimenti, e i possibili miglioramentidi classe dell'edificio nel sistema di certificazione energetica invigore, e sulla base della quale sono state determinate le scelteimpiantistiche che si vanno a realizzare.In caso di installazione di impianti termici individuali, anchea seguito di decisione condominiale di dismissione dell'impiantotermico centralizzato o di decisione autonoma dei singoli,l'obbligo di allegare una diagnosi energetica, come sopraspecificato, si applica quando il limite di 100 kW è raggiunto osuperato dalla somma delle potenze dei singoli generatori dicalore da installare nell'edificio, o dalla potenza nominaledell'impianto termico preesistente, se superiore.4. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, nel caso di merasostituzione di generatori di calore, prevista all'art. 3, comma 2,lettera c), numero 3, del D.L.gs 192/2005. si intendono rispettatetutte le disposizioni vigenti in tema di uso razionale dell'energia,incluse quelle di cui al comma precedente, qualora coesistano leseguenti condizioni:a) i nuovi generatori di calore a combustione abbiano rendimentotermico utile, in corrispondenza di un carico pari al 100% della001_Istruzioni 28


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEpotenza termica utile nominale, maggiore o uguale al valorelimite calcolato con la formula:90 + 2 log Pndove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utilenominale del generatore, espressa in kW. Per valori di Pnmaggiori di 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a400 kW;b) le nuove pompe di calore elettriche abbiano un rendimento utilein condizioni nominali, ηu riferito all'energia primaria,maggiore o uguale al valore limite calcolato con la formula a90 + 3 log Pndove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utilenominale del generatore, espressa in kW; la verifica è fattautilizzando come fattore di conversione tra energia elettrica edenergia primaria 0,36 Wh en.elettr /Wh en.primaria ;c) siano presenti, salvo che ne sia dimostrata inequivocabilmente lanon fattibilità tecnica nel caso specifico, almeno una centralinadi termoregolazione programmabile per ogni generatore dicalore e dispositivi modulanti per la regolazione automaticadella temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zoneche, per le loro caratteristiche di uso ed esposizione possanogodere, a differenza degli altri ambienti riscaldati, di apporti dicalore solari o comunque gratuiti. Detta centralina ditermoregolazione si differenzia in relazione alla tipologiaimpiantistica e deve possedere almeno i requisiti già previstiall'art. 7 del DPR 412/1993, nei casi di nuova installazione oristrutturazione di impianti termici. In ogni caso detta centralinadeve:- essere pilotata da sonde di rilevamento della temperaturainterna, supportate eventualmente da una analoga centralinaper la temperatura esterna, con programmatore checonsenta la regolazione della temperatura ambiente su duelivelli di temperatura nell'arco delle 24 ore, nel caso diimpianti termici centralizzati;- consentire la programmazione e la regolazione dellatemperatura ambiente su due livelli di temperatura nell'arcodelle 24 ore, nel caso di impianti termici per singole unitàimmobiliari);d) nel caso di installazioni di generatori con potenza nominale delfocolare maggiore del valore preesistente, l'aumento di potenzasia motivato con la verifica dimensionale dell'impianto diriscaldamento;e) nel caso di installazione di generatori di calore a servizio di piùunità immobiliari, sia verificata la corretta equilibratura delsistema di distribuzione, al fine di consentirecontemporaneamente, in ogni unità immobiliare, il rispetto deilimiti minimi di comfort e dei limiti massimi di temperaturainterna; eventuali squilibri devono essere corretti in occasionedella sostituzione del generatore, eventualmente installando unsistema di contabilizzazione del calore che permetta laripartizione dei consumi per singola unità immobiliare;f) nel caso di sostituzione dei generatori di calore di potenzanominale del focolare inferiore a 35 kW, con altri della stessapotenza, è rimessa alle autorità locali competenti ognivalutazione sull'obbligo di presentazione della relazione tecnicadi cui al comma 19 e se la medesima può essere omessa a frontedell'obbligo di presentazione della dichiarazione di conformitàai sensi della L. 46/1990 e s.m.e i..5. Qualora, nella mera sostituzione del generatore, per garantirela sicurezza, non fosse possibile rispettare le condizioni delprecedente comma 4, lettera a), in particolare nel caso in cui ilsistema fumario per l'evacuazione dei prodotti della combustione èal servizio di più utenze ed è di tipo collettivo ramificato, e qualorasussistano motivi tecnici o regolamenti locali che impediscano diavvalersi della deroga prevista all'art. 2, comma 2, del DPR551/1999, la semplificazione di cui al comma 4 può applicarsiugualmente, fermo restando il rispetto delle altre condizioni previste,a condizione di:a) installare generatori di calore che abbiano rendimento termicoutile a carico parziale pari al 30% della potenza termica utilenominale maggiore o uguale a 85 + 3 log Pn; dove log Pn è illogaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatoreo dei generatori di calore al servizio del singolo impiantotermico, espressa in kW. Per valori di Pn maggiori di 400 kW siapplica il limite massimo corrispondente a 400 kW;b) predisporre una dettagliata relazione che attesti i motivi delladeroga dalle disposizioni del comma 4, da allegare allarelazione tecnica di cui al successivo comma 15, ove prevista, oalla dichiarazione di conformità, ai sensi della L. 46/1990 e s.m.e i., correlata all'intervento, qualora le autorità localicompetenti si avvalgano dell'opzione di cui alle lettera g) delcomma precedente.6. Nei casi previsti al comma 1, per tutte le categorie degli edificicosì come classificati in base alla destinazione d'uso all'art. 3 delDPR 412/1993 e quando il rapporto tra la superficie trasparente001_Istruzioni 29


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEcomplessiva dell'edificio e la sua superficie utile è inferiore a 0,18, ilcalcolo del fabbisogno annuo di energia primaria può essereomesso, se gli edifici e le opere sono progettati e realizzati nelrispetto dei limiti fissati al comma 2 lettere a), b) e c) e sonorispettate le seguenti prescrizioni impiantistiche:a) siano installati generatoti di calore con rendimento termico utilea carico pari al 100% della potenza termica utile nominale,maggiore o uguale a X + 2 log Pn; dove log Pn è il logaritmo inbase 10 della potenza utile nominale del singolo generatore,espressa in kW, ed X vale 90 nelle zone climatiche A, B e C, evale 93 nelle zone climatiche D, E ed F. Per valori di Pnmaggiori di 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a400 kW;b) la temperatura media del fluido termovettore in corrispondenzadelle condizioni di progetto sia non superiore a 60 °C;c) siano installati almeno una centralina di termoregolazioneprogrammabile in ogni unità immobiliare e dispositivi modulantiper la regolazione automatica della temperatura ambiente neisingoli locali o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso edesposizioni uniformi al fine di non determinaresovrariscaldamento per effetto degli apporti solari e degliapporti gratuiti interni;d) nel caso di installazione di pompe di calore elettriche questeabbiano un rendimento utile in condizioni nominali, ηu riferitoall'energia primaria, maggiore o uguale al valore limitecalcolato con la formula a 90 + 3 log Pn; dove log Pn è illogaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore,espressa in kW; la verifica è fatta utilizzando come fattore diconversione tra energia elettrica ed energia primaria 0,36Wh en.elettr /Wh en.primaria ;In tal caso, all'edificio o porzione interessata, si attribuisce ilvalore del fabbisogno annuo di energia primaria limite massimoapplicabile al caso specifico ai sensi del comma 1 citato.7. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, ad eccezionedella categoria E.8, da realizzarsi in zona climatica C, D, E ed F, ilvalore della trasmittanza (U) delle strutture edilizie di separazionetra edifici o unità immobiliari confinanti fatto salvo il rispetto delDPCM 5-12-1997 «Determinazione dei requisiti acustici passividegli edifici», deve essere inferiore o uguale a 0,8 W/m 2 K nel caso dipareti divisorie verticali e orizzontati. Il medesimo limite deve essererispettato per tutte le strutture opache, verticali, orizzontali einclinate, che delimitano verso l'ambiente esterno gli ambienti nondotati di impianto di riscaldamento.8. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, ad eccezionedella categoria E.8, si procede alla verifica dell'assenza dicondensazioni superficiali e che le condensazioni interstiziali dellepareti opache siano limitate alla quantità rievaporabile,conformemente alla normativa tecnica vigente. Qualora non esistaun sistema di controllo della umidità relativa interna, per i calcolinecessari, questa verrà assunta pari al 65% alla temperatura internadi 20° C.9. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, ad eccezionedelle categorie E.6 ed E.8, il progettista, al fine di limitare ifabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere latemperatura interna degli ambienti, nei caso di edifici di nuovacostruzione e nel caso di ristrutturazioni di edifici esistenti di cuiall'articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), punto I, quest'ultimolimitatamente alle ristrutturazioni totali:a) valuta puntualmente e documenta l'efficacia dei sistemischermanti delle superfici vetrate, esterni o interni, tali da ridurrel'apporto di calore per irraggiamento solare;b) verifica, in tutte le zone climatiche ad esclusione della F, per lelocalità nelle quali il valore medio mensile dell'irradianza sul pianoorizzontale, nel mese di massima insolazione estiva, I m,s > siamaggiore o uguale a 290 W/m², che il valore della massasuperficiale Ms delle pareti opache verticali, orizzontali o inclinatesia superiore a 230 kg/m²;c) utilizza al meglio le condizioni ambientali esterne e lecaratteristiche distributive degli spazi per favorire la ventilazionenaturale dell'edificio; nel caso che il ricorso a tale ventilazione nonsia efficace, può prevedere l'impiego di sistemi di ventilazionemeccanica nel rispetto del comma 13 dell’art. 5 del DPR412/1993.Gli effetti positivi che si ottengono con il rispetto dei valori dimassa superficiale delle pareti opache previsti alla lettera b),possono essere raggiunti, in alternativa, con l'utilizzo di tecniche emateriali, anche innovativi, che permettano di contenere leoscillazioni della temperatura degli ambienti in funzionedell'andamento dell'irraggiamento solare. In tal caso deve essereprodotta una adeguata documentazione e certificazione delletecnologie e dei materiali che ne attesti l'equivalenza con le predettedisposizioni.10. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, ad eccezione001_Istruzioni 30


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEdelle categorie E.6 ed E.8, e limitatamente a collegi, conventi, casedi pena e caserme per la categoria E(1), per immobili di superficieutile superiore a 1000 m² al fine di limitare i fabbisogni energeticiper la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura internadegli ambienti, nel caso di edifici di nuova costruzione e nel caso diristrutturazioni di edifici esistenti di cui all'articolo 3, comma 2,lettere a), b) e c), punto 1, quest'ultimo limitatamente alleristrutturazioni totali, è resa obbligatoria la presenza di sistemischermanti esterni.11. Per tutti gli edifici e gli impianti termici nuovi o ristrutturati,è prescritta l'installazione di dispositivi per la regolazioneautomatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nellesingole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi alfine di non determinare sovrariscaldamento per effetto degli apportisolari e degli apporti gratuiti interni.L'installazione di detti dispositivi è aggiuntiva rispetto ai sistemidi regolazione di cui all'art. 7, commi 2, 4, 5 e 6 del DPR 412/1993 es.m., e deve comunque essere tecnicamente compatibile conl'eventuale sistema di contabilizzazione.12. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, nel caso diedifici pubblici e privati, è obbligatorio l'utilizzo di fonti rinnovabiliper la produzione di energia termica ed elettrica. In particolare, neicaso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuovainstallazione di impianti termici o di ristrutturazione degli impiantitermici esistenti, l'impianto di produzione di energia termica deveessere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50% delfabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione diacqua calda sanitaria con l'utilizzo delle predette fonti di energia.Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici.13. Le modalità applicative degli obblighi di cui al commaprecedente, le prescrizioni minime, le caratteristiche tecniche ecostruttive degli impianti di produzione di energia termica edelettrica con l'utilizzo di fonti rinnovabili, sono definite, in relazionealle dimensioni e alle destinazioni d'uso degli edifici, con i decreti dicui all'art. 4, comma 1. Le valutazioni concernenti ildimensionamento ottimale, o l'eventuale impossibilità tecnica dirispettare le presenti disposizioni, devono essere dettagliatamenteillustrate nella relazione tecnica di cui al comma 15. In mancanza ditali elementi conoscitivi, la relazione è dichiarata irricevibile. Nelcaso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, o diristrutturazione degli stessi conformemente all'art. 3, comma 2,lettera a), è obbligatoria l'installazione di impianti fotovoltaici per laproduzione di energia elettrica.14. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in basealla destinazione d'uso all'art. 3 del DPR 412/1993, nel caso dinuova costruzione di edifici pubblici e privati e di ristrutturazionedegli stessi conformemente all'art. 3, comma 2, lettera a), èobbligatoria la predisposizione delle opere, riguardanti l'involucrodell'edificio e gli impianti, necessarie a favorire il collegamento areti di teleriscaldamento, nel caso di presenza di tratte di rete ad unadistanza inferiore a metri 1.000 ovvero in presenza di progettiapprovati nell'ambito di opportuni strumenti pianificatori.15. Il progettista dovrà inserire i calcoli e le verifiche previstedal presente allegato nella relazione attestante la rispondenza alleprescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edificie relativi impianti termici, che, ai sensi dell'art. 28, comma 1, dellaL. 10/1991, il proprietario dell'edificio, o chi ne ha titolo, devedepositare presso le amministrazioni competenti secondo ledisposizioni vigenti, in doppia copia, insieme alla denunciadell'inizio dei lavori relativi alle opere di cui agli articoli 25 e 26della stessa legge. Schemi e modalità di riferimento per lacompilazione delle relazioni tecniche sono riportati nell'allegato E.Ai fini della più estesa applicazione dell'art.26, comma 7, della L.10/1991 negli Enti soggetti all'obbligo di cui all'art. 19 della stessalegge, tale relazione progettuale dovrà essere obbligatoriamenteintegrata attraverso attestazione di verifica sulla applicazione dellanorma predetta a tal fine redatta dal Responsabile per laconservazione e l'uso razionale dell'energia nominato.16. I calcoli e le verifiche necessari al rispetto del presentedecreto sono eseguiti utilizzando metodi che garantiscano risultaticonformi alle migliori regole tecniche. Si considerano rispondenti atale requisito le norme tecniche predisposte dagli organismi deputatia livello nazionale o comunitario, quali ad esempio l'UNI e il CEN, oaltri metodi di calcolo recepiti con decreto del Ministro dellosviluppo economico.L'utilizzo di altri metodi, procedure e specifiche tecnichesviluppati da organismi istituzionali nazionali, quali l'ENEA, leuniversità o gli istituti del CNR, è possibile, motivandone l'uso nellarelazione tecnica di progetto di cui al comma precedente, purché irisultati conseguiti risultino equivalenti o conservativi rispetto aquelli ottenibili con i metodi di calcolo precedentemente detti.Nel calcolo rigoroso della prestazione energetica dell'edificiooccorre prendere in considerazione i seguenti elementi:001_Istruzioni 31


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE- lo scambio termico per trasmissione tra l'ambiente climatizzato el'ambiente esterno;- lo scambio termico per ventilazione (naturale e meccanica);- lo scambio termico per trasmissione e ventilazione tra zoneadiacenti a temperatura diversa;- gli apporti termici interni;- gli apporti termici solari;- l'accumulo del calore nella massa dell'edificio;- l'eventuale controllo dell'umidità negli ambienti climatizzati;- le modalità di emissione del calore negli impianti termici e lecorrispondenti perdite di energia;- le modalità di distribuzione del calore negli impianti termici e lecorrispondenti perdite di energia;- le modalità di accumulo del calore negli impianti termici e lecorrispondenti perdite di energia;- le modalità di generazione del calore e le corrispondenti perditedi energia;- l'effetto di eventuali sistemi impiantistici per l'utilizzo di fontirinnovabili di energia;- per gli edifici di nuova costruzione del settore terziario convolumetria maggiore di 10.000 mc, l'influenza dei fenomenidinamici, attraverso l'uso di opportuni modelli di simulazione,salvo che si possa dimostrare la scarsa rilevanza di tali fenomeninel caso specifico.- punto 26: specificare i valori dei parametri climatici utilizzati per il calcolo deifabbisogni di energia e dell'indice di prestazione (Gradi giorno etemperatura esterna di progetto).- punto 31: indicazione dei potenziali interventi di miglioramento delleprestazioni energetiche con una loro valutazione sintetica in terminidi costi benefìci: elencare i possibili interventi di miglioramentodell'efficienza energetica tecnicamente ed economicamenteapplicabili all'edificio e ai suoi impianti, specificando la tipologia, ilcosto indicativo ed il risparmio energetico atteso.‣ DATI RELATIVO AL COMPILATORE- punto 32: dati riferiti al tecnico abilitato che produce la presente AQE.Indicare se è progettista e/o Direttore dei Lavori.Riportare tutti i dati richiesti.Datare e firmare‣ DATI <strong>DI</strong> INGRESSO- punto 27: fornire una descrizione sintetica dell'edificio (numero di piani,numero di appartamento per piano, tipo di paramento esterno, tipo dicopertura superiore, ecc.), dell'uso a cui è adibito.‣ RISULTATI- punto 28: indicare il risultato ottenuto sulla base dei riferimenti richiamati aipunti 24, 25 e 26.- punto 29: è il parametro ottenuto come da indicazioni del punto 28 diviso lasuperficie utile (punto 10) o il volume lordo riscaldato (punto 7).- punto 30: indicare, in relazione all'ubicazione e alla tipologia dell'edificio, ipertinenti valori limiti previsti dall'allegato C, comma 1, del D.L.gs192/2005 come modificato dal D.L.gs 311/2006.‣ LISTA DELLE RACCOMANDAZIONI001_Istruzioni 32


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTE21) 303_AgibilitaÈ il modulo con il quale viene richiesta l’Agibilità dell’immobile realizzato.Il modulo 303_Agibilita va compilato in presenza del Verbale di Fine Lavori.Le parti in rosso vanno compilate come segue:‣ pagina 1:• La parte superiore della pagina è riservata agli Uffici, pertanto si prega di nonsovrascrivere.• Riportare prima il COGNOME e poi il NOME del richiedente, eventualmenteintercalato dal titolo professionale.• Sintetica descrizione dell’intervento oggetto della richiesta• Barrare con una X la destinazione d’uso prevalente dell’immobile.• Riportare gli estremi del titolo abilitativo edilizio precedentemente rilasciato.‣ pagina 2:• Nella parte superiore della pagina occorre riportare tutti gli estremi identificatividel richiedente. Qualora vi siano più intestatari, occorre compilare anche ilMod_Dati.• Riportare l’ubicazione dell’intervento e la zona omogenea entro cui è sitol’immobile.• I documenti da allegare alla domanda devono essere conformi a quanto prescrittodal Regolamento Edilizio.• Segnare, apponendo una X, la documentazione prodotta, in relazione al tipo diintervento.• Qualora manchi uno dei documenti allegati, è necessario giustificarne l’assenzamediante apposita dichiarazione a firma del titolare e del Direttore dei Lavori.‣ pagina 3:• Riportare l’individuazione catastale dell’immobile e delle singole unitàimmobiliari, compilando anche gli altri campi riportati.• L’Individuazione Catastale deve essere completa che segue:- Nella colonna 1 occorre riportare la destinazione del piano (Garages,Deposito, Magazzino, ecc.). Qualora vi siano più destinazioni, occorreriportarle per ogni riga con i relativi dati;- Nella colonna 2 occorre riportare la Particella dell’Unità Immobiliare.Qualora vi siano più Unità Immobiliari, occorre riportarle per ogni riga con irelativi dati delle colonne successive;- Nella colonna 3 occorre riportare il Sub della Particella dell’UnitàImmobiliare;- Nella colonna 4 occorre riportare la Superficie Utile dell’Unità Immobiliare;- Nella colonna 5 occorre riportare la Superficie pertinenziale dell’UnitàImmobiliare (Balconi, Ripostigli esterni, ecc.);- Nella colonna 6 occorre riportare il numero dei Vani Utili dell’UnitàImmobiliare (Balconi, Ripostigli esterni, ecc.);- Nella colonna 7 occorre riportare il numero dei Vani Accessori dell’UnitàImmobiliare (Bagni, Ripostigli interni, Disimpegni).• Qualora fossero necessarie ulteriori righe, in presenza di altre unità immobiliari,si prega di copiare in altra pagina il prospetto, allegandolo alla domanda.• Riportare gli estremi del versamento della tassa di concessione, la cuiattestazione va allegata alla documentazione.Il calcolo della somma da versare si effettua nel seguente modo (chiedere,per ora, chiarimenti all’Ufficia Edilizia Privata, telefonano al n° 0885. 410.305) :- Per ogni unità immobiliare di tipo residenziale, l’importo ammonta ad €……………..- Per ogni unità immobiliare di tipo commerciale e direzionale, l’importoammonta ad € ……………..- Per ogni ……… mq di insediamento produttivo, l’importo ammonta ad €……………..• Le firme devono essere apposte in forma libera ed in maniera chiara e leggibile,come pure il timbro del progettista.‣ pagina 4 e seguenti:• La Relazione Tecnica costituisce il primo allegato alla domanda di rilascio delCertificato di Agibilità: va riscritta ed asseverata presentata su carta intestata delProfessionista.• Le parti in corsivo sono alternative, per cui vanno eliminate quelle che noninteressano (sono marcate in rosso le alternative: qualora occorra riportare questeultime, si devono eliminare quelle scritte in nero).• Le note a piè pagina esplicitano il contenuto di quanto occorre riportare.Si riporta, di seguito lo Schema di Relazione Tecnica sulla base della quale èpossibile desumere anche la documentazione occorrente per l’ottenimento delCertificato:001_Istruzioni 33


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTESCHEMA <strong>DI</strong>RELAZIONE TECNICA(ai fini del rilascio del Certificato di Agibilità)…… sottoscritt… …………………………………………………, nella qualità diprofessionista incaricato, nat… a ………………………… in data …………………,residente in ………………………. alla ……………………………………. codice fiscale………………….., con studio professionale in ………………………. alla…………………………………….tel/fax/mail …………………………………….. per contodella ditta ………………………………………………………… redige la presenteRELAZIONE TECNICA ASSEVERATAal fine dell’ottenimento del CERTIFICATO <strong>DI</strong> AGIBILITÀ relativo all’immobile di seguitodescritto:………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………….. (descrivere l’immobile di cui sichiede l’Agibilità).al fine dell’ottenimento del CERTIFICATO <strong>DI</strong> AGIBILITÀ relativo all’immobile di seguitodescritto:………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………….. (descrivere l’immobile di cui sichiede l’Agibilità), con la esclusione di: ………………………………………………………Sulla base dei dati tecnici ed amministrativi, nonché del sopralluogo effettuatodallo scrivente,<strong>DI</strong>CHIARAche il collaudo finale delle opere 3 è stato presentato allo Sportello Unico per l’Ediliziain data ………, prot. n. ……… ovvero è rappresentato da quanto contenuto nellapresente relazione asseverata;1. I lavori sono iniziati in data ……/……/…………, come risulta da……………………………………………………………………………………………; 42. I lavori sono ultimati in data ……/……/…………, come risulta da……………………………………………………………………………………………; 53. Le opere eseguite sono conformi al progetto approvato i cui estremi sonoriportati nella domanda di rilascio del Certificato di Agibilità, sottoscritto daltitolare e dallo scrivente;4. Per quanto attiene agli allacciamenti alle reti pubbliche di acqua, fognatura,energia elettrica, gas e telefoni, risulta:a) regolare allacciamento all’acquedotto ed alla rete fognaria cittadinagestita da AQP SpA;b) regolare allacciamento alla rete elettrica cittadina gestita da ENEL SpA;c) regolare allacciamento alla rete del gas cittadina gestita daITALCOGIM SpA;d) regolare allacciamento alla rete telefonica cittadina gestita daTELECOM ITALIA SpA;4. Per quanto attiene agli allacciamenti alle reti pubbliche di acqua, fognatura,energia elettrica, gas e telefoni, risulta:a) inoltrata la regolare domanda di allacciamento all’acquedotto ed allarete fognaria cittadina gestita da ACQ SpA (si allega copia dellarichiesta);b) inoltrata la regolare domanda di allacciamento alla rete elettricacittadina gestita da ENEL SpA (si allega copia della richiesta);c) inoltrata la regolare domanda di allacciamento alla rete del gascittadina gestita da ITALCOGIM SpA (si allega copia della richiesta);d) inoltrata la regolare domanda di allacciamento alla rete telefonicacittadina gestita da TELECOM ITALIA SpA (si allega copia dellarichiesta);4. Per quanto attiene agli allacciamenti alle reti pubbliche di acqua, fognatura,energia elettrica, gas e telefoni, risulta:a) per l’approvvigionamento dell’acqua potabile, l’esistenza di un pozzoartificiale regolarmente autorizzato (si allega copia delladocumentazione);b) per gli scarichi fognari, l’esistenza di una vasca di raccolta, regolareautorizzazione allo scarico ed al recapito (si allega copia delladocumentazione);c) l’autoproduzione di energia elettrica mediante ……………………. 6 ;d) la fornitura di gas mediante ……………. 7 ;34Vale nel caso di denuncia di inizio di attività: ai sensi dell’art. 23, comma 7, del DPR 380/2001,ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, che vapresentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato conla denuncia di inizio attività.Indicare il documento dal quale si può desumere l’inizio dei lavori (Verbale di Inizio lavori,Comunicazione o altro tipo di documento ritenuto valido): riportane gli estremi identificativi deldocumento che comprova l’inizio dei lavori.56Indicare il documento dal quale si può desumere l’inizio dei lavori (Verbale di Fine o altro tipo didocumento ritenuto valido) riportane gli estremi identificativi del documento che comproval’ultimazione dei lavori.Indicare le modalità di autoproduzione con le relative autorizzazioni e certificazioni di sicurezza.001_Istruzioni 34


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEe) non vi è allacciamento alla rete telefonica;5. I muri sono perfettamente prosciugati ed i locali sono risultati, all’atto dellavisita di sopralluogo, perfettamente agibili e privi di cause di insalubrità, inquanto anche ad illuminazione naturale ed aerazione, conformemente a quantoprescritto nel Regolamento Edilizio Comunale;6. Con riferimento alle norme igieniche e sanitarie di cui all’art. 5, comma 3,lettera a), del DPR 380/2001, il parere igienico e sanitario è stato sostituitodall’autocertificazione in data ………………, circa la conformità del progettoalle norme igienico-sanitarie, trattandosi di intervento di edilizia residenziale;6. Con riferimento alle norme igieniche e sanitarie di cui all’art. 5, comma 3,lettera a), del DPR 380/2001, il parere igienico e sanitario è stato sostituitodall’autocertificazione in data …………….., circa la conformità del progetto allenorme igienico-sanitarie, trattandosi di intervento che non comporta valutazionitecnico-discrezionali;6. Con riferimento alle norme igieniche e sanitarie di cui all’art. 5, comma 3,lettera a), del DPR 380/2001, il parere igienico e sanitario è stato rilasciatodalla competente USL-FG/2 in data …………., prot. n. ………….;7. Con riferimento alla normativa antincendio di cui all’art. 5, comma 3, lettera b),del DPR 380/2001, ed alla Legge n. 818 del 7/12/1984 in materia di prevenzioneincendi, non sono previste attività soggette a certificato di prevenzione incendiindicate nel DM 16/02/1982;7. Con riferimento alla normativa antincendio di cui all’art. 5, comma 3, lettera b),del DPR 380/2001, ed alla Legge n. 818 del 7/12/1984 in materia di prevenzioneincendi, essendo previste attività soggette a certificato di prevenzione incendiindicate nel DM 16/02/1982 è stato rilasciato il relativo certificato da parte delComando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia n° ……… in data………….. 8 ;7. Con riferimento alla normativa antincendio di cui all’art. 5, comma 3, lettera b),del DPR 380/2001, ed alla Legge n. 818 del 7/12/1984 in materia di prevenzioneincendi, essendo previste attività soggette a certificato di prevenzione incendiindicate nel DM 16/02/1982 è stata presentata domanda di rilascio delcertificato di prevenzione incendi al Comando Provinciale dei Vigili del Fuocodi Foggia, come da ricevuta di avvenuta presentazione n° ……… in data………….., costituente autorizzazione provvisoria, ai sensi dell’art. 3, comma 5,del DPR 37 del 12/01/1998 9 ;8. Con riferimento all’art. 25, comma 3, lettera a), ed all’art. 67 (opere in cementoarmato normale e precompresso ed a struttura metallica) del DPR 380/2001,non sono presenti strutture in cemento armato o in metallo o comunquesottoposte alla verifica e controllo da parte del Genio Civile di Foggia (UfficioTecnico Periferico della Regione Puglia);8. Con riferimento all’art. 25, comma 3, lettera a), ed all’art. 67 (opere in cementoarmato normale e precompresso ed a struttura metallica) del DPR 380/2001, ilcollaudo statico delle strutture, depositato presso il Genio Civile di Foggia(Ufficio Tecnico Periferico della Regione Puglia) in data …………, prot. n.…………, è stato presentato allo Sportello Unico per l’Edilizia in data……………, prot. n. ………;9. Con riferimento all’art. 25, comma 3, lettera b), ed all’art. 62 e da 83 a 106 (inmateria di opere in zona sismica) del DPR 380/2001, il collaudo delle opere èstato effettuato in data ……… da ……………………… ed è allegato alla presenterelazione asseverata per il deposito;9. Con riferimento all’art. 25, comma 3, lettera b), ed all’art. 62 e da 83 a 106 (inmateria di opere in zona sismica) del DPR 380/2001, il collaudo delle opere èstato assorbito nel collaudo statico di cui al precedente punto;10. Con riferimento all’art. 25, comma 3, lettera d), ed al Capo III (Disposizioni perfavorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negliedifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico) del DPR 380/2001, le operesono state progettate ed eseguite in conformità agli articoli da 77 a 82;11. Con riferimento al Capo V (Norme per la sicurezza degli impianti) del DPR380/2001, non sono state eseguiti impianti di cui all’art. 107 del DPR 380/2001;11. Con riferimento al Capo V (Norme per la sicurezza degli impianti) del DPR380/2001, si allegano le seguenti dichiarazioni di conformità dell’installatoredei seguenti impianti:a) gli impianti di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazionedell'energia elettrica all'interno degli edifici a partire dal punto diconsegna dell'energia fornita dall'ente distributore;b) gli impianti radiotelevisivi ed elettronici in genere, le antenne e gliimpianti di protezione da scariche atmosferiche;c) gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione azionati da fluidoliquido, aeriforme, gassoso e di qualsiasi natura o specie;78Indicare come avviene il rifornimento del gas e le relative autorizzazioni e certificazioni di sicurezza.Allegare copia della documentazione dichiarata, qualora non presentata in precedenza allo SportelloUnico per l’Edilizia.9Allegare copia della documentazione dichiarata, qualora non presentata in precedenza allo SportelloUnico per l’Edilizia.001_Istruzioni 35


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEd) gli impianti idrosanitari nonché quelli di trasporto, di trattamento, diuso, di accumulo e di consumo di acqua all'interno degli edifici a partiredal punto di consegna dell'acqua fornita dall'ente distributore;e) gli impianti per il trasporto e l'utilizzazione di gas allo stato liquido oaeriforme all'interno degli edifici a partire dal punto di consegna delcombustibile gassoso fornito dall'ente distributore;f) gli impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori,di montacarichi, di scale mobili e simili;g) gli impianti di protezione antincendio.12. Con riferimento al Capo VI (Norme per il contenimento del consumo di energianegli edifici) del DPR 380/2001, non sono state progettate ed eseguite opereconnesse al consumo di energia;12. Con riferimento al Capo VI (Norme per il contenimento del consumo di energianegli edifici) del DPR 380/2001, si allega la dichiarazione congiunta circa laconformità delle opere alla norma;12. Con riferimento al Capo VI (Norme per il contenimento del consumo di energianegli edifici) del DPR 380/2001, si allega il certificato di collaudo delle opereper il contenimento dei consumi energetici;13. Con riferimento all’art. 25, comma 1, lettera a), del DPR 380/2001, le opererealizzate non hanno comportato modifiche al classamento dell’edificio e dellesingole unità immobiliari;13. Con riferimento all’art. 25, comma 1, lettera a), del DPR 380/2001, è statapresentata all’Agenzia del Territorio di Foggia la richiesta di accatastamento,con tutti gli elaborati occorrenti, giusta ricevuta n. …….. in data ……….;ASSEVERAZIONEIl sottoscritto dichiara che quanto riportato nella suesposta Relazione Tecnicarisponde a vero, avendo verificato personalmente la rispondenza degli atti alla effettivasituazione di fatto riscontrata sia mediante conoscenza diretta, che eseguendo appositosopralluogo.Cerignola, ……………Il Professionista IncaricatoIl Titolare……………………………..……………………………SCHEMA RIASSUNTIVO DELLA MODULISTICAN. TIPO PdC <strong>DI</strong>A Altre1) 001_Istruzioni2) 101_PdC OBBLIGATORIO3) 102_<strong>DI</strong>A OBBLIGATORIO4) 103_Dati OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO5) 104_Titolo OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO6) 105_Fondiario SE OCCORRE7) 106_Servitu SE OCCORRE8) 107_Parcheggi SE OCCORRE SE OCCORRE9) 108_Pertinenze SE OCCORRE SE OCCORRE10) 109_Statica OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO11) 110_Sicurezza OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO12) 111_Barriere OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO13) 112_Sanitario OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO14) 113_Impianti OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO15) 114_Consumi OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO16) 116_Rifiuti OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO17) 201_Inizio OBBLIGATORIO SE OCCORRE SE OCCORRE18) 202_Ultimazione OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO19) 301_Civico SE OCCORRE SE OCCORRE20) 302_Energia OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO SE OCCORRE21) 303_Agibilita OBBLIGATORIO OBBLIGATORIO SE OCCORRE001_Istruzioni 36


CITTÀ <strong>DI</strong> <strong>CERIGNOLA</strong>SETTORE E<strong>DI</strong>LIZIA & AMBIENTEIN<strong>DI</strong>CEPresentazione......................................................................................................pag. 2Premesse.............................................................................................................“ 31) 101_PdC.............................................................................................................“ 42) 102_<strong>DI</strong>A.............................................................................................................“ 73) 103_Dati.............................................................................................................“ 74) 104_Titolo..........................................................................................................“ 86) 105_Fondiario ....................................................................................................“ 97) 106_Servitu ........................................................................................................“ 98) 107_Parcheggi....................................................................................................“ 109) 108_Pertinenze...................................................................................................“ 1010) 109_Statica.........................................................................................................“ 1111) 110_Sicurezza ....................................................................................................“ 1112) 111_Barriere.......................................................................................................“ 1213) 112_Sanitario .....................................................................................................“ 1314) 113_Impianti ......................................................................................................“ 1415) 114_Consumi .....................................................................................................“ 1416) 115_Rifiuti .........................................................................................................“ 1517) 116_Ratei ...........................................................................................................“ 1818) 117_Scomputo....................................................................................................“ 1819) 119_Gratuito ......................................................................................................“ 1918) 201_Inizio ..........................................................................................................“ 1918) 202_Ultimazione ................................................................................................“ 2019) 301_Civico.........................................................................................................“ 2020) 302_Energia .......................................................................................................“ 2121) 303_Agibilità......................................................................................................“ 32001_Istruzioni 37

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