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Alimentare! - Lvia

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Vivo lungo il Po.Ma se vivessi lungoil fiume Niger…“Sotto il getto d’acqua nuova diun pozzo appena inaugurato si sente diaver accresciuto di un poco la ricchezza di tutti, perchéquella spillatura si aggiunge alle correnti, evaporerà, sarà nuvole e viaggerà nelvento fino a spegnersi ancora. Si insegnano molte cose nuove nelle scuole e fra queste ✔ Ester Grazianomi piacerebbe che gli alunni potessero provare sopra qualunque campo un poco della mia gioiaper il pozzo nuovo, un poco della mia gratitudine per il dono e un poco del mio scrupolo di non sprecarla. L’acqua èuna maestra allegra (…) Si può fare molto, si può stabilire che le fonti appartengano alle comunità del mondo, comele nuvole, la neve, il vento, gli oceani e le maree”. Erri De Luca, scrittore - da “Avvenimenti”, 13 aprile ‘08Le esperienze maturate nelle scuole vincitrici del concorso lanciato dalla LVIA in collaborazione con ANPASIn questo mese si è conclusa l’avventura delConcorso scolastico Se vivessi lungo ilFiume Niger, lanciato nell’ambito di Acqua èVita con l’iniziativa Finchè c’è acqua c’èsperanza: una discesa sul Po per il Mali.Dal Piemonte al Veneto, quasi 500 allievihanno partecipato al concorso per immaginare,capire, pensare come sarebbe la propriaquotidianità se, invece di vivere lungo ilPo, abitassero nel nord del Mali, lungo unaltro grande fiume: il Niger.Bambini e giovani delle scuole elementari,medie e superiori sono stati coinvolti, grazie alcostante impegno delle proprie insegnanti, nell’organizzazionee nella conduzione dei lavoriche si sono rivelati formativi, creativi, stimolanti ecoinvolgenti…e hanno fornito, raccogliendo6.305,30 Euro per il progetto LVIA “Niger chiamaPo per il diritto all’acqua in Mali”, unsostegno concreto per realizzare in Mali le infrastrutturee le competenze necessarie a garantireacqua potabile a 12.000 persone.La LVIA non è nuova a concorsi scolastici.Crediamo fermamente che il cambio dauna visione egoistica di consumo dell’acquaad un approccio di diritto - in Italiacome nel resto del mondo – possa passaresolo attraverso il coinvolgimento e laresponsabilizzazione delle giovani generazioni.dIVINCITORIdelCONCORSO.Veniamo ora alla tanto sospirata classifica (pubblicata su www.acquaevita.it), per dare spazio al talento diquanti possono dire di aver vinto non tanto dei premi, quanto una gara di solidarietà.Una nota curiosa: tutti i primi classificati appartengono alle sezioni B dei loro istituti: B come…Bravissimi!gSezione Scuola Primaria1 a classificata: la classe 4B della Scuola Elementare Gianelli, dell’IC Turoldo di Torino.I bambini della Gianelli, guidati da Elide Mottura e colleghe, sono stati coadiuvati nel lavoro dai loro amicidelle classi 4A della stessa Gianelli e dalla 4A della scuola Leopardi.Le insegnanti ci hanno scritto dopo aver appreso della vittoria: «Cari bambini, donne, uomini del Mali,cari tutti della LVIA, che onore è stato per noi e per tutte le bambine ed i bambini essere i vincitori delPrimo Premio del concorso! Se “Niger chiama Po” noi, gente di fiume, come potevamo rimanereinsensibili ad un richiamo così invitante?Abbiamo dato inizio ad un’attività comparata, articolata, fatta di ricerca, di lettura, di studio sulle duedifferenti aree, il Po e il Niger, ma ci siamo anche e soprattutto affidati alla narrazione, al potere evocativodella parola raccontata, che risulta ancora avere un richiamo ed un fascino particolare per ibambini».I bambini hanno realizzato un mural nel Parco del quartiere Vallette e un calendario dedicato adAcqua è vita: «Il mural nel parco del quartiere Vallette che rappresenta l’incontro ideale dei nostridue fiumi. I bambini hanno scelto i colori con cura, impastavano con le mani ocra ed arancio,associavano l’azzurro al blu cobalto nella ricerca continua di garantire al loro prodotto artistico bellezzaed efficacia comunicativa, collaboravano, discutevano, con convinzione e passione… eranocommoventi! Vogliamo farvi partecipi della felicità che le bambine e i bambini hanno provatoalla notizia di aver vinto il Concorso: premio per la serietà del loro lavoro, valorizzazione dei loroimpegno! Ma ancor prima c’è stata la gioia nel sapere che in Africa sarebbe stata data voce allosgorgare di una nuova fonte, alla quale i maliani potranno approvvigionarsi, potranno sentire il cantofresco e ristoratore dell’acqua che scroscia, che bagna, che nutre…che fa crescere la vita».25

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