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Manual - Edizioni Centro Studi Erickson

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delle batterie che valutano l’efficienza cognitiva nell’adulto forniscanoindicazioni molto generiche sul funzionamento attenzionale e spessonon permettono di individuare quale settore sia conservato o viceversadeteriorato.Sia in età evolutiva che in età adulta, a prescindere dalla presenza dipatologie che comportano alterazioni del funzionamento dei processiattenzionali (per es. il disturbo dell’attenzione, il ritardo mentale, lademenza, ecc.), si osservano differenti livelli di abilità nelle diversesottocomponenti ed è pertanto molto utile l’analisi differenziata delfunzionamento delle singole aree anche con lo scopo di individuarepeculiari deficit o trend di decadimento.In una ricerca, curata dalla dott. Elena Commodari e in corso di pubblicazione,è stato analizzato mediante il test Attenzione e concentrazioneil funzionamento dei diversi aspetti dell’attenzione in un campione di80 adulti (44 uomini e 36 donne) di età compresa tra i 55 e i 65 anni.Tra i soggetti, 42 avevano dai 55 ai 59 anni (4 maschi, 18 femmine),mentre 38 (20 maschi, 18 femmine) dai 60 ai 65 anni.I dati hanno messo in evidenza la presenza di differenze significativesia in funzione del sesso che dell’età, anche se queste differenze noninteressano tutte le prove ma solo alcune di esse ed in qualche caso soloaspetti specifici della prestazione richiesta, a sostegno dell’evidenzadella complessità e multidimensionalità delle funzioni attentive chesi sviluppano e decadono secondo andamenti peculiari.Per quel che riguarda le differenze di genere esse si sono rivelatesignificative soltanto nei tempi di prestazione alla prova di ricercamultipla sia verbale che visiva a vantaggio degli uomini, mentre nonlo sono le medie di errori.Si rivela pertanto la presenza, nelle donne, di una minore capacità dishifting, che si esprime in un maggior tempo di svolgimento di compitiche richiedono l’alternanza tra due o più fuochi attenzionali e in unaridotta velocità di elaborazione nei compiti che presentano un’elevatacomplessità coordinativa e implicano l’elaborazione simultanea dipiù stimoli (Mayr e Klieg, 1993), anche se la qualità della prestazionenon risulta da ciò compromessa (non ci sono differenze nella quantitàdi errori).Per quel che riguarda la variabile età si sono invece osservate differenzesignificative in diverse prove:– nel digit span,– nei due compiti che costituiscono la prova di resistenza alla distrazione,– nella prova di ricerca multipla in cui è emersa una differenza diprestazione per entrambe le modalità esaminate.© 2000, 2009, Attenzione e concentrazione, <strong>Erickson</strong> 29

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