Andrea Pretti - MEDIASTUDIO Giornalismo & Comunicazione

PROfILO
n Nato:
Trento 29 settembre 1952; segno
zodiacale Bilancia
n Studi:
maturità classica al Prati e laurea in
farmacia
n Stato famiglia:
coniugato con Fiorella, due figli
Alessandro (24) e Carolina (20)
n Lavoro:
giornalista professionista e agente
di calciatori
Andrea
Pretti
n Hobby:
sport, in particolare ciclismo
In alto, Andrea Pretti impegnato
in uno dei suoi tantissimi colloqui
telefonici. Sopra, lo studio degli
annuari del mondo del calcio. A lato,
un momento di riflessione durante
le trattative. Nella pagina a fianco, la
lettura quotidiana dei giornali sportivi.
Andrea Pretti
n Giornalista sportivo con una laurea in
farmacia è agente di calciatori
Andrea Pretti è un uomo poliedrico,
noto a tantissimi
trentini per essere stato uno
dei volti della prima televisione
privata del Trentino, Televisione
delle Alpi, per poi passare
per un po’ di tempo alla Rai
regionale ed, infine, titolare di
un’agenzia di comunicazione
che si occupa di gestione di calciatori.
Chi è Andrea Pretti?
E’ uno che ha scelto un percorso
scolastico che era il più
gettonato di casa: mio papà e i
miei fratelli hanno fatto tutti il
liceo classico, così come l’università
con corso di laurea in
farmacia, visto che in famiglia
abbiamo un’attività commerciale
legata alla distribuzione di
farmaci veterinari che oggi viene
mandata avanti dai miei fratelli,
ai quali sono molto legato.
Durante l’università ho avuto
un periodo sabbatico di quattro
anni durante il quale lavoravo
come giornalista alla Gazzetta
dello sport a Milano, facendo il
pendolare da Trento in tutt’Italia
per seguire e raccontare avvenimenti
sportivi, come il Giro
d’Italia (nel 1969, a 27 anni, ero
il più giovane giornalista in assoluto
accreditato al Giro). Poi
ho lavorato 11 anni in Tva con
i l p e r s o n a g g i o
6/2007
il primo tg regionale del Trentino.
Poi ho trascorso sette anni
in Rai a Trento. Nel 1991 ho
superato l’esame nazionale per
diventare agente di calcio.
Il calcio è una passione molto
assorbente...
Io ho sempre vissuto il calcio in
prima persona, sia giocandolo
da dilettante, che raccontandolo
sul giornale e alla televisione.
Sono diventato agente di calciatori
quasi per caso, a seguito di
una discussione al tavolo di un
bar con Rino Foschi.
Per fare l’agente dei
calciatori esiste un albo?
Quando ho iniziato io, c’era un
albo nazionale ed uno internazionale.
Nel 1991 eravamo circa
250 agenti nazionali, mentre
gli agenti abilitati anche con la
licenza internazionale eravamo
circa 45. Oggi per fare l’agente
c’è sempre un esame di abilitazione
da superare, che però è
unificato per il livello nazionale
e per quello estero.
Come agente, si occupa solo
di calciatori o anche di altre
specialità sportive?
Io ho focalizzato la mia attività
sul mondo del calcio, anche
perché è necessario conoscere