Un'educazione dell'intera persona per un mondo ... - Claudio Naranjo
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processo di crescita-cura-illuminazione. Il tabù che si opponeall’introduzione della psicoterapia nell’educazione va inteso come il sintomoregressivo e difensivo che è in realtà: se nell’educazione continuiamo adisattendere il campo affettivo, continueremo a restituire al <strong>mondo</strong> individuibloccati a tappe infantili di condotta, di sentimento e di pensiero ecertamente ci allontaneremo sempre più dall’obiettivo di educare la genteaffinché possa svilupparsi pienamente.Dopo aver detto con tanto spreco di parole che, in verità, è gi<strong>un</strong>ta l’oradi porre in pratica l’idea di <strong>un</strong>a educazione integrale, vorrei ora esporre,anche parzialmente, la mia visione di quella che potrebbe essere l’educazionedel futuro. E cominciando a farlo, devo ricordare il saggio di Aldous Huxley:L’educazione di <strong>un</strong> anfibio.Le osservazioni e i suggerimenti che seguono non sono altro che <strong>un</strong>aggiornamento dell’invito fatto da Huxley più di trent’anni fa in favore di<strong>un</strong>a educazione olistica.Non è necessario dire che la nuova educazione sarà diretta al corpo e alleemozioni, alla mente e allo spirito. Ma in che maniera e avvalendosi di qualistrumenti?Per ciò che riguarda l’educazione fisica oggi ne sappiamo abbastanza <strong>per</strong>riconoscere che, a parte l’allenamento nello sport e altri mezzi <strong>per</strong> mantenere<strong>un</strong>a forma fisica adeguata, esistono altri più sottili esempi di lavoro sulcorpo. È il campo di quelle che il dottor Thomas Hanna designò con il nome di“nuove somatologie”. Potremmo parlare di <strong>un</strong> lavoro corporale esterno e internoseguendo l’applicazione che si fa di questi termini nello sport. Ciò chebisogna aggi<strong>un</strong>gere all’educazione fisica tradizionale ha a che fare conl’atteggiamento e l’attenzione e sarebbe consigliabile introdurre nelcurriculum alc<strong>un</strong>e forme di allenamento senso-motorio. Eccellenti e appropriatepossono risultare non solo certe tecniche di lavoro in base al movimentocorporeo come l’“autocoscienza <strong>per</strong> il movimento” di Feldenkreis, la “Eutonia”di Gerda Alexander o l’educazione psicomotoria relazionale, ma anche altriapprocci più tradizionali come lo hatha yoga e il tai-chi-chuang.Un altro campo, anch’esso legato al versante fisico e che richiedeattenzione, attiene a quelle che potremmo chiamare abilità, sia nel campodella cura domestica o dell’arte culinaria o dell’artigianato in generale. Seil lato psicopatologico interferisce con la capacità di mobilitazione <strong>per</strong>compiere qualsiasi compito, è chiaro che coltivare <strong>un</strong> atteggiamento sanorispetto alla propria attività possiede <strong>un</strong> indubbio valore terapeutico. Ancheil lavoro manuale offre <strong>un</strong>a valida occasione <strong>per</strong> sviluppare virtù profondecome la pazienza e la capacità di autosoddisfazione, basta che si sappiacogliere il valore interiore insito in qualsiasi forma d’arte e che si imparia utilizzare le situazioni esteriori al fine della propria crescita come<strong><strong>per</strong>sona</strong>.Passiamo ora all’educazione dei sentimenti. In primo luogo dobbiamo direche risulterebbe artificiale separare troppo l’educazione affettiva da ciò cheappartiene all’educazione delle relazioni inter<strong><strong>per</strong>sona</strong>li e non possiamoneppure separare del tutto il campo affettivo inter<strong><strong>per</strong>sona</strong>le dal tema dellaconoscenza di sé. Voglio segnalare a questo proposito che tutto ciò che stasotto il nome di educazione inter<strong><strong>per</strong>sona</strong>le, si chiami autoconoscenza, studiodi sé o comprensione di sé – quell’alto ideale ass<strong>un</strong>to e predicato con ardoreda Socrate – è qualcosa che gli attuali modelli educativi emarginanosistematicamente in tempi in cui contiamo con risorse sufficienti a o<strong>per</strong>are inmaniera diversa. È ormai venuta l’ora di inserire nei nostri curriculalaboratori di com<strong>un</strong>icazione umana modernamente concepiti, nei quali si inducae si faciliti la capacità di comprensione di sé in <strong>un</strong> contesto di presa dicoscienza inter<strong><strong>per</strong>sona</strong>le e di apprendimento com<strong>un</strong>icativo a partire dalle tanterisorse disponibili oggi, dall’esercizio della libera associazione, introdottoda Freud, fino agli ultimi raffinati metodi sorti all’interno del movimentoumanistico.