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WARNER BROS. PICTURES Presenta In Associazione con ...

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semplicemente la migliore interpretazione possibile del personaggio. E la cosa straordinaria del<br />

performance capture è che ha permesso a John non solo di interpretare suo figlio ma anche se stesso da<br />

vecchio. Lo ha fatto come se avesse avuto un colpo ma fosse sopravissuto <strong>con</strong> gravi problemi fisici. Così,<br />

sulla base della sua performance, lo abbiamo potuto far sembrare accartocciato e avvizzito”.<br />

Malkovich ricorda di aver letto Beowulf da ragazzo. “Non lo avevo più preso in mano da quando<br />

dovevamo leggerlo per forza per i nostri corsi di letteratura al liceo. La scuola che frequentavo era molto<br />

vecchio stile, e dovevamo leggerlo sul serio. Perciò lo <strong>con</strong>osco” rac<strong>con</strong>ta. E aggiunge più in generale<br />

“Penso che sia sempre pericoloso paragonare una sceneggiatura al materiale dal quale è tratta, sia che si<br />

tratti di un romanzo che di una pièce o, come in questo caso, di un poema epico”. Per Malkovich gli<br />

elementi sinistri della sceneggiatura sono affascinanti. “Ho pensato che fosse una sceneggiatura molto<br />

buona, molto dark ed eccitante, nello stile delle fiabe mitologiche” dice Malkovich.<br />

Facendo eco a Zemeckis, anche Malkovich è arrivato ad amare le opportunità creative permesse<br />

dal performance capture. “Il procedimento è fantastico. Mi ha permesso di interpretare il mio personaggio<br />

quando è molto più giovane di quanto non sia io adesso, e poi quando è più vecchio, e anche di<br />

interpretare suo figlio. Sarebbe davvero un’impresa pensare di farlo in un film tradizionale” afferma<br />

Malkovich.<br />

Veterano del teatro, Malkovich ama come si recita sul palcoscenico, tranne forse che per una<br />

produzione in Artide. “Girare così è quasi una funzione dell’immaginazione, come recitare a teatro<br />

perché la tua immagine, la tua recitazione viene registrata dai quattro lati in modo che tu sia sempre<br />

nell’inquadratura: sei nel campo lungo, sei in primo piano, la ripresa è sulle tue dita, o sulla tua schiena.<br />

La cosa straordinaria di ciò è che tu devi solo recitare senza preoccuparti di nient’altro. Persino il ‘set’<br />

somiglia molto allo spazio per le prove a teatro: ci sono nastri adesivi per le posizioni sul pavimento e per<br />

dove ci sono le porte, ci sono piccolissimi oggetti di scena per indicarti dove verranno posizionate le cose<br />

nello spazio. Fa sempre molto freddo, comunque; e penso che abbia qualcosa a che fare <strong>con</strong> il<br />

macchinario e <strong>con</strong> il fatto che hai sensori su tutta la faccia che registrano le tue espressioni e i tuoi<br />

movimenti – i (tecnici) non volevano che si sudasse. Ovviamente il set di un film è normalmente a 10.000<br />

gradi a causa delle luci. Perciò è stato molto diverso” ride Malkovich.<br />

Mettere i sensori e indossare le mute dopo un po’ non è niente di diverso da altri processi<br />

cinematografici, sebbene all’inizio possa sembrare una cosa dell’altro mondo, <strong>con</strong>tinua l’attore. “Arrivi al<br />

mattino e loro mettono una maschera trasparente sulla tua faccia. Disegnano su uno schema tipo griglia e<br />

mettono dei sensori, facendo attenzione agli occhi e alla zona della bocca. Poi hai questa specie di casco<br />

da ciclista <strong>con</strong> ogni tipo di elettrodi e di valvole collegate. <strong>In</strong>dossi una specie di muta e i guanti, che sono<br />

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