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Struttura, prezzi e qualità nel settore elettrico - Autorità per l'energia ...

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2. <strong>Struttura</strong>, <strong>prezzi</strong> e qualità <strong>nel</strong> <strong>settore</strong> <strong>elettrico</strong>media tensione e in prevalenza dotata di misuratoreorario.È un’impresa che compra energia indifferentementeattraverso un consorzio o da un grossista/venditoree che negozia ancora uno scontorispetto ai parametri del vincolato (PC o CCA).In questa classe di consumo il risparmio sulcosto medio del kWh delle imprese che siapprovvigionano sul mercato libero è del 7-8%,corrispondente a uno sconto sulla componentedel costo di generazione tra il 10 e il 12%.Nelle classi di consumo su<strong>per</strong>iori si trovanomedi e grandi consumatori, imprese di settorienergivori allacciate in media tensione e dotatedi misuratore orario, che negoziano 4 <strong>prezzi</strong><strong>per</strong> fascia indicizzati al vecchio Ct ovveroaggiornati mediante formule di indicizzazioneproposte dal fornitore.Nel complesso i risultati mostrano un costomedio del kWh che diminuisce all’aumentaredei consumi: dai 16,2 c€/kWh <strong>per</strong> consumiinferiori a 300 MWh annui, ai circa 13 c€/kWh<strong>per</strong> consumi su<strong>per</strong>iori a 300 MWh e inferiori a3 GWh, sino ai 9,8 c€/kWh <strong>per</strong> consumi maggioridi 10 GWh annui.Tra i fattori che spiegano il minore costo dellabolletta <strong>per</strong> i grandi consumatori del manifatturiero:• una struttura regressiva delle imposte erarialie dell’addizionale provinciale;• un’aliquota IVA differenziata, minore <strong>per</strong> leattività del manifatturiero (10%) rispetto alcommercio (20%);• una minore incidenza dei costi fissi didistribuzione;• i maggiori risparmi sul costo di acquistodell’energia.Tra gli altri aspetti l’indagine analizza anche ilcomportamento dei clienti finali che si approvvigionanosul libero, in termini di grado di soddisfazione,numero di cambi del fornitore,durata contrattuale e incidenza dei costi dell’energiasui costi totali.Mercato finale vincolatoNel corso del 2006 i consumi di energia del mercato vincolato,calcolati sui dati forniti dai distributori, si assestano sui 138,5TWh 4 , di cui 61,6 TWh corrispondono ai prelievi delle utenzedomestiche e 76,9 TWh ai prelievi delle utenze non domestiche.Come risulta dalla tavola 2.17, <strong>nel</strong>l’ambito dell’utenza domesticala categoria più rilevante sia <strong>per</strong> numerosità dei clienti sia <strong>per</strong>volumi di energia prelevata è costituita dai consumatori residenzialicui è stata applicata la tariffa D2 (tariffa domestica residenziale).Il prelievo medio della categoria risulta pari a circa 2.320kWh annui. I clienti non domestici, escluse le utenze soggette aregimi tariffari speciali e l’illuminazione pubblica, che al 31dicembre 2006 risultavano approvvigionarsi sul mercato vincolato,sono prevalentemente utenze di piccole dimensioni con prelievimedi pari a 9.986 kWh; più del 60% dei relativi consumi sonoriconducibili a utenti in bassa tensione, il cui prelievo medio siattesta sui 7.400 kWh.4 Sulla base delle stime preliminari di fonte Terna, <strong>nel</strong> 2006 i consumi di energia elettrica dei clienti vincolati si attesterebbero su 142,0 TWh.71

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