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Guida della Riserva - Riserva Naturale Tevere Farfa

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<strong>Guida</strong> ai servizi delle aree naturali e protette del LazioBiancospino (v.l.)anche per ricoprire la parte più alta delle carbonaie,cioè le cataste di legna coperte quasicompletamente di terra battuta che, bruciandolentamente e con poco ossigeno, si trasformanoin carbone.Il Biancospino comune (Crataegus monogyn) èuno degli arbusti più diffusi <strong>della</strong> <strong>Riserva</strong> chesi notano per l’abbondante fioritura bianchissima.Oltre agli arbusti del sottobosco <strong>della</strong>macchia mediterranea precedentementedescritti, si sottolinea la presenza, di grandevalore documentario, di alcune specie relittualidi periodi climatici più caldo-umidi rispettoa quello attuale: l’Alloro (Laurus nobilis) pressola scarpata di Ripa Bianca (loc. Pratarelle)ed il Bosso (Buxus sempervirens) lungo il solcod’erosione del fiume <strong>Farfa</strong>....QUALCUNO SULLE SPECIE ERBACEE...Nel sottobosco, lungo i sentieri e sui prati èpossibile trovare una grande varietà di pianteche presentano coloratissimi fiori, fra cui alcunebellissime orchiedee. Sotto i boschi a voltesi trovano le piante di fragola comune(Fragaria vesca), con i loro fiori bianchi e lefoglie composte da tre lobi.Una pianta che può sembrare simile a quella<strong>della</strong> fragola è il cinquefoglio comune(Potentilla reptans), che però presenta fogliolinecon cinque lobi e fiori gialli. Dello stessocolore sono i fiori del ranuncolo dei campi(Ranunculus arvensis) che, a differenza di altrespecie di Ranunculo adattate a condizioni diaridità, si incontrano in boschi umidi.Nelle zone in ombra inoltre è possibile osservarei bellissimi ciclamini, dal loro caratteristicocolore fucsia, ed il Gigaro chiaro (Arumitalicum), entrambe piante che presentanoalcune parti molto velenose, benchè moltoappetite dall’Istrice.Con molta attenzione si possono inoltre osservarealcune orchideee spontanee comel’Orchidea maggiore (Orchis purpurea, fioriturada aprile a giugno) che cresce soprattuttonelle radure e al margine del bosco; laSpirantes spiralis (fioritura da metà aprile ametà luglio), che cresce sui pascoli asciutti omoderatamente umidi; la Dactylorhiza maculata(fioritura da maggio a luglio), che arrivafino a 90 cm in terreni acquitrinosi; l’Ophrysapifera (fioritura da aprile a metà luglio) chepuò crescere nei pascoli o nei cespuglieti e neiboschi luminosi; l’Ophrys sphegodes (fioriturada marzo a maggio) e la Serpias vomeracea (fioriturada aprile a giugno) che amano i suolipiù asciutti.L’Orchidea di palude (Epipactis palustris, fioriturada giugno ad agosto), specie relittualeindicatrice di un’antica presenza in questazona di ambienti palustri di tipo boreale, finoa poco tempo fa presente nel territorio <strong>della</strong><strong>Riserva</strong> in prossimità del corso d’acqua del<strong>Tevere</strong>, attualmente è stata rilevata solo al difuori dei confini dell’area.Sui terreni umidi e lungo i fossi, si trovanoFelci ed Equiseti che possono essere definitepiante “preistoriche”, in quanto sono comparsefin dalla fine del Carbonifero (c.a. 215milioni di anni fa) e testimoniano il passaggio<strong>della</strong> vita vegetale dall’acqua verso le terre20

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