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Guida della Riserva - Riserva Naturale Tevere Farfa

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<strong>Guida</strong> ai servizi delle aree naturali e protette del LazioBiacco (s.d.)stessa camera, in modo da sfuggire ai parassitiesterni che si accumulano negli ambienti utilizzati.La Martora (Martes martes), è una speciemolto elusiva ed assomiglia alla più comuneFaina (Martes foina), dalla quale si distinguesoprattutto per la macchia golare, meno estesae di color giallo arancio. Più piccola di loro è laDonnola (Mustela nivalis), che talvolta puòessere avvistata mentre va a caccia di piccoliroditori o di insettivori. Il Cinghiale, presentenella zona da una decina di anni, probabilmentein seguito a rilasci avvenuti nelle areelimitrofe a scopo venatorio, è meno elusivo e lasua presenza può essere rilevata osservando leimpronte nel fango e il terreno smosso nel sottobosco.Sono inoltre presenti piccoli roditoritipici di ambienti forestali, come il Ghiro(Myoxus glis), il Moscardino (Muscardinus avellanarius)e il Quercino (Eliomys quercinus), chevanno in letargo in inverno. Nelle borre diBarbagianni, di Allocco o del Gufo comune,ovvero i boli alimentari rigurgitati da questirapaci notturni sotto i loro posatoi, si possonotrovare resti dell’Arvicola di Savi (Pitymyssavii), di Topo selvatico (Apodemus sylvaticus) edel Topolino delle case (Mus musculus).Presso le pozze, i fontanili ed i rigagnoli d’acquasotto al bosco, in primavera possono esservialtri anfibi molto particolari, in quanto a differenzadelle Rane e dei Rospi, hanno la coda:il Tritone crestato (Triturus carnifex), il cuimaschio nel periodo riproduttivo, presenta unacresta dentellata alta più di un centimetro; ilTritone punteggiato (Triturus vulgaris), piùpiccolo e terragnolo, con il ventre tipico biancocon punteggiatura o macchie scure e unastriscia centrale arancione, gialla o rossa; laSalamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata),con le zampe posteriori con quattrodita (anziché tre come indica il nome latino).Gli adulti di quest’ultima specie hanno le partiinferiori delle zampe e <strong>della</strong> coda color rossobrillante, che vengono mostrate per intimorireil potenziale predatore. I rettili che frequentanole aree boschive sono: l’Orbettino (Anguis fragilis),simile a un serpente ma con squame lisce,che si muove lentamente e con circospezionesoprattutto verso sera o dopo la pioggie; ilSaettone (Zamenis longissimus, ex Elaphe longissima),che può raggiungere i due metri di lunghezzae che riesce ad arrampicarsi anche suitronchi d’albero verticali. Infine in questoambiente possiamo trovare due Coelotteri xilofagi,ovvero che si cibano <strong>della</strong> corteccia deglialberi: il Cerambice delle querce (Cerambyxcerdo) ed il Cervo volante (Lucanus cervus),ambedue tutelate dalla Direttiva Habitat.LA FAUNA DEI PRATI-PASCOLII passeriformi che frequentano questi ambientisono soprattutto specie insettivore, come ilBeccamoschino (Cisticola juncidis), laTottavilla (Lullula arborea), la Cappellaccia(Galerida cristata), la Ballerina bianca(Motacilla alba), il Verdone (Carduelis chloris) eil Cardellino (Carduelis carduelis).Inoltre i prati umidi sono utilizzati da moltespecie di piccoli limicoli, durante i passi e nelperiodo invernale. Nei campi coltivati diCampo Nazzano è possibile osservare Aironibianchi, Garzette e Aironi cenerini al passeggio,in cerca di prede. Questi ambienti sonofrequentati in modo particolare da Rettili comela Lucertola muraiola (Podarcis muralis), laLucertola campestre (Podarcis sicula), laLuscengola (Chalcides chalcides) - un particolarerettile dalla forma allungata come un serpente,con piccole zampe a tre dita, che sembradi “volare” sull’erba - il Biacco (Hierophis viridiflavus,ex Coluber viridiflavus), il Cervone(Elaphe quatorlineata), che può raggiungereanche la lunghezza di due metri e mezzo, e lacui presenza è indice di buona salute ambientalein quanto è minacciata dalla perdità di ele-34

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