11.07.2015 Views

1 Spin : l'equazione di Dirac

1 Spin : l'equazione di Dirac

1 Spin : l'equazione di Dirac

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1 <strong>Spin</strong> 1 2: l’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong>Storicamente <strong>Dirac</strong> trovò la corretta equazione per descrivere particelle <strong>di</strong> spin 1 2 cercandoun’equazione relativistica che potesse avere un’interpretazione probabilistica per essere consistentecon i principi della meccanica quantistica, a <strong>di</strong>fferenza dell’ equazione <strong>di</strong> Klein-Gordon che non ammette questa interpretazione. Sebbene un’interpretazione probabilisticanon sarà tenibile in presenza <strong>di</strong> interazioni, e la funzione d’onda <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> dovrà essere trattatacome un campo classico da quantizzare (seconda quantizzazione), è utile ripercorrerela deduzione che portò <strong>Dirac</strong> alla formulazione <strong>di</strong> un’equazione del primo or<strong>di</strong>ne nel tempo,l’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong>(γ µ ∂ µ + m)ψ(x) = 0 (1)dove la funzione d’onda ψ(x) ha quattro componenti (spinore <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong>) e le γ µ sono matrici4 × 4. Poichè le quattro componenti del campo <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> ψ(x) non sono componenti <strong>di</strong>un quadrivettore, ma sono <strong>di</strong> natura spinoriale e si trasformano in modo <strong>di</strong>fferente pertrasformazioni <strong>di</strong> Lorentz, occorre usare in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>versi per in<strong>di</strong>carne le componenti senzaambiguità. In questo contesto usiamo in<strong>di</strong>ci µ,ν,.. = 0, 1, 2, 3 per in<strong>di</strong>care le componenti <strong>di</strong>un quadrivettore ed in<strong>di</strong>ci α,β,.. = 1, 2, 3, 4 per in<strong>di</strong>care le componenti <strong>di</strong> uno spinore <strong>di</strong><strong>Dirac</strong>. l’equazione (1) si scrive in modo più esplicito come()(γ µ ) β βα ∂ µ + m δ α ψ β (x) = 0 . (2)e contiene quattro equazioni <strong>di</strong>stinte (α = 1,.., 4).Equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong>La relazione relativistica tra energia ed impulso <strong>di</strong> una particella liberacon le sostituzionip µ p µ = −m 2 c 2 ⇐⇒ E 2 = c 2 ⃗p 2 + m 2 c 4 (3)p 0 = E i ∂ ∂t ,∂⃗p −i∂⃗x⇐⇒ p µ −i∂ µ (4)porta all’equazione <strong>di</strong> Klein Gordon che è del secondo or<strong>di</strong>ne nelle derivate temporali: comeconseguenza la corrente conservata U(1) associata non ha una densità <strong>di</strong> carica definitapositiva che possa essere intepretata come densità <strong>di</strong> probabilità. <strong>Dirac</strong> allora propose unarelazione lineare della formaE = c⃗p · ⃗α + mc 2 β (5)assumendo che ⃗α,β siano matrici unitarie tali che questa relazione lineare sia consistente conla (3). Elevandola al quadrato si ottieneE 2 = (cp i α i + mc 2 β)(cp j α j + mc 2 β)= c 2 p i p j α i α j + m 2 c 4 β 2 + mc 3 p i (α i β + βα i )= 1 2 c2 p i p j (α i α j + α j α i ) + m 2 c 4 β 2 + mc 3 p i (α i β + βα i ) (6)1


e la consistenza con (3) per momenti arbitrari p i produce le relazioniα i α j + α j α i = 2δ ij , β 2 = 1 , α i β + βα i = 0 (7)dove, come <strong>di</strong> consuetu<strong>di</strong>ne, la matrice identità è sottintesa nel lato destro <strong>di</strong> queste equazioni.<strong>Dirac</strong> ottenne una soluzione minimale con matrici 4 × 4. Una soluzione esplicita in termini<strong>di</strong> blocchi 2 × 2 è data da( ) ( )0 σα i i1 0=σ i , β =(8)00 −1dove le matrici σ i sono le matrici <strong>di</strong> Pauli. Quantizzando la relazione (5) con le (4) si ottienel’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> nella forma “hamiltoniana”i∂ t ψ = (−ic ⃗α · ⃗∇ + mc 2 β} {{ }H D)ψ (9)dove l’hamiltoniana H D è una matrice 4 × 4 <strong>di</strong> operatori <strong>di</strong>fferenziali. La hermiticità dellematrici α i e β garantisce la hermiticità della hamiltoniana H D (e quin<strong>di</strong> una evoluzione temporaleunitaria). Moltiplicando questa equazione con la matrice invertibile 1 c β e definendole matrici gammaγ 0 ≡ −iβ , γ i ≡ −iβα i (10)si ottiene l’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> nella forma “covariante”(γ µ ∂ µ + µ)ψ = 0 (11)con µ = mc inverso della lunghezza d’onda Compton associata alla massa m. Le relazionifondamentali che definiscono le matrici gamma sono facilmente ottenibili dalle relazioni (7)e si possono scrivere usando gli anticommutatori ({A,B} ≡ AB + BA) nella seguente forma{γ µ ,γ ν } = 2η µν . (12)In seguito useremo unità <strong>di</strong> misura con = c = 1, per cui µ = m e l’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> èscritta come in (1). Una notazione molto in uso impega la definizione introdotta da Feynman∂/ ≡ γ µ ∂ µ per cui l’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> si scrive come(∂/ + m)ψ = 0 . (13)SoluzioniL’equazione libera ammette soluzioni <strong>di</strong> onda piana, che oltre alla fase e ipµxµ che descrivel’onda che si propaga nello spaziotempo possiedono anche una polarizzazione w(p) collegataallo spin. Infatti immettendo un’onda piana della formaψ(x) ∼ w(p)e ipµxµ , w(p) =2⎛⎜⎝w 1 (p)w 2 (p)w 3 (p)w 4 (p)⎞⎟⎠ (14)


come ansatz nell’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong>, si vede che la polarizzazione deve sod<strong>di</strong>sfare un’equazionealgebrica, (iγ µ p µ +m)w(p) = 0, e che il momento deve essere on-shell, p µ p µ = −m 2 . Ci sonoquattro soluzioni, due ad “energia positiva” (elettrone con spin su e spin giù) e due ad “energianegativa” (positrone con spin su e spin giù). Più in dettaglio, inserendo l’ansatz <strong>di</strong>onda piana nell’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> si ottiene (p/ = γ µ p µ )da cui moltiplicando per (−ip/ + m)(ip/ + m)w(p) = 0 (15)(−ip/ + m)(ip/ + m)w(p) = (p/ 2 + m 2 )w(p) = (p µ p µ + m 2 )w(p) = 0 (16)che implica che p µ p µ + m 2 = 0. Con un pò più <strong>di</strong> sforzo si possono ottenere le espressioniesplicite delle quattro polarizzazioni in<strong>di</strong>pendenti w(p).Per sviluppare un pò d’intuizione consideriamo il caso semplice <strong>di</strong> particella a riposop µ = (E, 0, 0, 0). La (15) <strong>di</strong>ventaed esplicitando la matrice β⎛0 = (iγ 0 p 0 + m)w(p) = (−iγ 0 E + m)w(p) = (−βE + m)w(p) (17)⎜⎝E 0 0 00 E 0 00 0 −E 00 0 0 −E⎞⎟⎠w(p) = m w(p) (18)Ve<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> che esistono due soluzioni ad energia positiva E = m⎛ ⎞⎛ ⎞10ψ 1 (x) ∼ ⎜ 0⎟⎝ 0 ⎠ e−imt , ψ 2 (x) ∼ ⎜ 1⎟⎝ 0 ⎠ e−imt (19)00e due soluzioni ad energia negativa E = −m⎛ ⎞0ψ 3 (x) ∼ ⎜ 0⎟⎝ 1 ⎠ eimt ,0ψ 4 (x) ∼⎛⎜⎝0001⎞⎟⎠ eimt . (20)Queste ultime sono reintepretate come descriventi una antiparticella. Il caso generale conmomento arbitrario può essere derivato con calcoli simili.CovarianzaDescriviamo ora la covarianza dell’ equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> sotto trasformazioni <strong>di</strong> Lorentz.Le trasformazioni <strong>di</strong> Lorentz sono definite dax µ −→ x µ′ = Λ µ νx νψ(x) −→ ψ ′ (x ′ ) = D(Λ)ψ(x) (21)3


dove le matrici D(Λ) costituiscono una rappresentazione (spinoriale) del gruppo <strong>di</strong> Lorentz.Questa rappresentazione si può costruire usando le matrici gamma. Per trasformazioni infinitesimeΛ µ ν = δ µ ν + ω µ νD(Λ) = 1 + i 2 ω µνM µν (22)dove i generatori infinitesimi sono costruiti con le matrici gammaM µν = − i 4 [γµ ,γ ν ] (23)che <strong>di</strong>fatti realizzano correttamente l’algebra del gruppo <strong>di</strong> Lorentz[M µν ,M λρ ] = −iη νλ M µρ + iη µλ M νρ + iη νρ M µλ − iη µρ M νλ . (24)Come esercizio si può verificare un caso particolare, ad esempio [M 01 ,M 12 ] = −iM 02 . Possiamoesplicitare M 01 = − i 4 [γ0 ,γ 1 ] = − i 2 γ0 γ 1 , e similmente M 12 = − i 2 γ1 γ 2 , M 02 = − i 2 γ0 γ 2 ,e calcolare([M 01 ,M 12 ] = − i ) 2[γ 0 γ 1 ,γ 1 γ 2 ] = − 1 )24(γ 0 γ 1 γ 1 γ 2 − γ 1 γ 2 γ 0 γ 1= − 1 ) (γ 0 γ 2 − γ 2 γ 0 = − 1 42 γ0 γ 2 = −iM 02 . (25)Inoltre si può mostrare che le matrici gamma sono tensori invariantiγ µ −→ γ µ′ = Λ µ νD(Λ)γ ν D −1 (Λ) = γ µ (26)proprio come la metrica η µν (è relativamente semplice vederlo per trasformazioni infinitesime).Con queste proprietà gruppali è facile mostrare l’invarianza in forma dell’equazione <strong>di</strong><strong>Dirac</strong>(γ µ ∂ µ + m)ψ(x) = 0 ⇐⇒ (γ µ ∂ ′ µ + m)ψ ′ (x ′ ) = 0 . (27)Infatti, usando il fatto che le matrici gamma sono tensori invarianti, possiamo scrivere il latosinistro della seconda equazione con γ µ′ per cui(γ µ ∂ µ ′ + m)ψ ′ (x ′ ) = (γ µ′ ∂ µ ′ + m)ψ ′ (x ′ )()= Λ µ νD(Λ)γ ν D −1 (Λ)Λ λ µ ∂ λ + m D(Λ)ψ(x)= D(Λ)(γ µ ∂ µ + m)ψ(x) (28)da cui segue la (27).Oltre alle trasformazioni <strong>di</strong> Lorentz connesse all’identità, si può mostare l’invarianzadell’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> libera per trasformazioni <strong>di</strong>screte quali la riflessione spaziale (o parità)P, la riflessione temporale T e la coniugazione <strong>di</strong> carica C che scambia particelle con antiparticelle.Discutiamo esplicitamente la trasformazione <strong>di</strong> parità(29)4


x µ −→ ˜x µ = P µ νx ν , P µ ν =⎛⎜⎝1 0 0 00 −1 0 00 0 −1 00 0 0 −1ψ(x) −→ ˜ψ(˜x) = D(P)ψ(x) , D(P) = e iφ γ 0 (30)dove la rappresentazione sugli spinori della trasformazione <strong>di</strong> parità, D(P) = e iφ γ 0 , puòcontenere una fase arbitraria φ. Mostriamo che con queste trasformazioni l’equazione èinvariante in formaInfatti possiamo calcolare(γ µ ∂ µ + m)ψ(x) = 0 ⇐⇒ (γ µ ˜∂µ + m) ˜ψ(˜x) = 0 . (31)(γ µ ˜∂µ + m) ˜ψ(˜x) = (γ 0 ∂ 0 − γ i ∂ i + m)e iφ γ 0 ψ(x) = e iφ γ 0 (γ 0 ∂ 0 + γ i ∂ i + m)ψ(x)= e iφ γ 0 (γ µ ∂ µ + m)ψ(x) (32)per cui un’equazione in un sistema <strong>di</strong> riferimento implica l’altra nel sistema <strong>di</strong> riferimentocon assi spaziali riflessi.Molte delle proprietà degli spinori seguono dalle proprietà algebriche delle matrici gammae per convenienza ne elenchiamo qui alcuneγ µ† = γ 0 γ µ γ 0(γ i hermitiane, γ 0 antihermitiana)γ 5 ≡ −iγ 0 γ 1 γ 2 γ 3 =⇒ {γ 5 ,γ µ } = 0 , (γ 5 ) 2 = 1 , γ 5 † = γ 5 . (33)⎞⎟⎠AzionePer scrivere l’azione conviene introdurre il coniugato <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> ¯ψ del campo ψ, definitocome¯ψ ≡ ψ † β = ψ † iγ 0 (34)che ha la proprietà <strong>di</strong> trasformarsi in modo tale da rendere il prodotto ¯ψψ uno scalare. Infattidalla trasformazione infinitesima <strong>di</strong> Lorentz su uno spinore ψ (trascurando la <strong>di</strong>pendenzadalle coor<strong>di</strong>nate dello spazio-tempo) si ottiene quella del suo coniugato <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong>δψ = i 2 ω µνM µν ψ −→ δ ¯ψ = − i 2 ω µν ¯ψM µν (35)da cui si deduce che ¯ψψ è uno scalare. L’azione è uno scalare ed è data da∫S[ψ, ¯ψ] = d 4 x L(ψ, ¯ψ) , L(ψ, ¯ψ) = − ¯ψ(γ µ ∂ µ + m)ψ . (36)Variando ¯ψ e ψ ed usando il principio <strong>di</strong> minima azione si ottengono l’equazione <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> ela sua coniugata(γ µ ∂ µ + m)ψ(x) = 0 , ¯ψ(x)(γµ ← ∂ µ −m) = 0 . (37)5


Come esercizio verifichiamo esplicitamente le trasformazioni <strong>di</strong> Lorentz <strong>di</strong> ¯ψ:δ ¯ψ( i †iγ ( 1) †iγ= δψ † iγ 0 =2 ω µνM ψ) µν 0 =4 ω µνγ µ γ ν ψ0 = 1 4 ω µν ψ † γ ν† γ µ† iγ 0= 1 4 ω µν ψ † γ 0 γ 0 γ ν† γ 0 γ 0 γ µ† iγ 0 = 1 4 ω µν (ψ † iγ 0 )(γ 0 γ ν† γ 0 )(γ 0 γ µ† γ 0 ) = 1 4 ω µν ¯ψγ ν γ µ= − 1 4 ω µν ¯ψγ µ γ ν = − i 2 ω µν ¯ψM µν . (38)SimmetrieLe simmetrie sotto il gruppo <strong>di</strong> Lorentz sono state già descritte sopra, mentre quellead<strong>di</strong>zionali per traslazioni spazio temporali sono imme<strong>di</strong>ate considerando il campo comeuno scalare (x → x ′ = x + a con ψ(x) → ψ ′ (x ′ ) = ψ(x)). Da questa ultima si può ottenereil tensore energia-impulso come corrente <strong>di</strong> Noether.Consideriamo in dettaglio la simmetria interna generata dalle trasformazioni <strong>di</strong> fase delgruppo U(1)ψ(x) −→ ψ ′ (x) = e iα ψ(x)¯ψ(x) −→ ¯ψ′ (x) = e −iα ¯ψ(x) . (39)È facile vedere che l’azione (36) è invariante. Per trasformazioni infinitesimeδψ(x) = iα ψ(x)δ ¯ψ(x) = −iα ¯ψ(x) (40)considerando un parametro locale α(x) si calcola∫δS[ψ, ¯ψ] = d 4 x∂ µ α(−i ¯ψγ µ ψ) (41)} {{ }−J µda cui si verifica <strong>di</strong> nuovo la simmetria U(1) (per α costante) e si ottiene la relativa corrente<strong>di</strong> NoetherJ µ = i ¯ψγ µ ψ (42)che è conservata ∂ µ J µ = 0. In particolare la densità <strong>di</strong> carica conservata è definita positivaJ 0 = i ¯ψγ 0 ψ = iψ † iγ 0 γ 0 ψ = ψ † ψ ≥ 0 (43)e fù originariamente considerata da <strong>Dirac</strong> come una densità <strong>di</strong> probabilità.Proprietà chiraliAnalizziamo infine la riducibilità dello spinore <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> sotto il gruppo <strong>di</strong> Lorentz proprioed ortocrono SO + (3, 1). Costruendo i proiettoriP L = 1 − γ 52, P R = 1 + γ 52(44)6


(sono proiettori poiché P L + P R = 1, P 2 L = P L, P 2 R = P R, P L P R = 0) possiamo <strong>di</strong>videre lospinore <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> nelle sue componenti sinistrorse e destrorse (spinori <strong>di</strong> Weyl)ψ = ψ L + ψ R , ψ L ≡ 1 − γ 52ψ , ψ R ≡ 1 + γ 5ψ (45)2che sono le due rappresentazioni irriducibili del gruppo <strong>di</strong> Lorentz proprio ed ortocrono (nellateoria delle rappresentazioni abbiamo anticipato la presenza delle rappresentazioni irriducibiliinequivalenti ( 1, 0) e (0, 1 ) che corrispondono agli spinori <strong>di</strong> Weyl, e descritto lo spinore <strong>di</strong>2 2<strong>Dirac</strong> come la rappresentazione riducibile data dalla somma <strong>di</strong>retta ( 1, 0) ⊕ (0, 1 )). Infatti2 2i generatori infinitesimi delle trasformazioni <strong>di</strong> Lorentz M µν commutano con i proiettoriP L ,P RP L/R M µν = 1 ∓ γ (5− i ) (2 4 [γµ ,γ ν ] = − i ) 1 ∓4 [γµ ,γ ν γ5] = M µν P L/R (46)2e questo in<strong>di</strong>ca come lo spinore <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> sia riducibile nella sue parti destrorse e sinistrorse.L’operazione <strong>di</strong> parità (riflessione degli assi spaziali) trasforma un fermione sinistrorso in unfermione destrorso e viceversa. Infattiψ LP−→ (ψ L ) ′ =( 1 − γ5) ′ψ = e iφ γ 01 − γ 522ψ = 1 + γ 52e iφ γ 0 ψ = 1 + γ 5ψ ′ = (ψ ′ ) R . (47)2È interessante scrivere l’azione in termini <strong>di</strong> queste componenti chirali irriducibili∫ (S[ψ L ,ψ R ] = d 4 x − ¯ψ L ∂/ψ L − ¯ψ R ∂/ψ R − m( ¯ψ L ψ R + ¯ψ)R ψ L )(48)che mostra come una massa <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> m non possa essere presente per fermioni chirali (i.e. fermonipuramente sinistrorsi per cui ψ R = 0 o puramente destrorsi per cui ψ L = 0). I fermioniche entrano nel modello standard sono chirali e non possono avere masse <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> (per ragionicollegate all’invarianza <strong>di</strong> gauge). Masse <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> possono emergere come conseguenza delmeccanismo <strong>di</strong> Higgs per la rottura spontanea della simmetria <strong>di</strong> gauge.PropagatoreQuantizzando il campo <strong>di</strong> <strong>Dirac</strong> libero si ottiene il propagatore. Come nel caso del campo<strong>di</strong> Klein Gordon, il propagatore è collegato alla funzione <strong>di</strong> Green S(x − y) dell’operatore<strong>di</strong>fferenziale descrivente l’equazione del moto libera ((∂/ x + m)S(x − y) = δ 4 (x − y)). Ilpropagatore ha quin<strong>di</strong> la seguente forma∫〈ψ(x) ¯ψ(y)〉d 4 p= −iS(x − y) = −i eip·(x−y) −ip/ + m(49)(2π) 4 p 2 + m 2 − iǫda cui segue, grazie alla prescrizione causale <strong>di</strong> Feynman (−iǫ), la corretta interpretazione <strong>di</strong>fluttuazioni <strong>di</strong> particelle ed antiparticelle con energie positive che si propagano dal passatoal futuro, proprio come nel caso delle particelle scalari.7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!