12.07.2015 Views

1 Teorie di gauge non-abeliane e la QCD - Gruppo IV

1 Teorie di gauge non-abeliane e la QCD - Gruppo IV

1 Teorie di gauge non-abeliane e la QCD - Gruppo IV

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

1 <strong>Teorie</strong> <strong>di</strong> <strong>gauge</strong> <strong>non</strong>-<strong>abeliane</strong> e <strong>la</strong> <strong>QCD</strong>La procedura per costruire azioni <strong>gauge</strong> invarianti descritta precedentemente può essereestesa a gruppi <strong>non</strong> abeliani compatti. Questi modelli sono al<strong>la</strong> base del “modello standard”delle interazioni fondamentali (interazioni elettrodedoli e forti).1.1 Gruppi <strong>di</strong> LieRicor<strong>di</strong>amo brevemente alcune proprietà dei gruppi <strong>di</strong> Lie <strong>non</strong> abeliani, avendo in mentecome esempio il gruppo G = SU(N). Un elemento del gruppo <strong>non</strong> abeliano G connessoall’indentità può essere parametrizzato con delle coor<strong>di</strong>nate α a usando i generatori hermitaniT a che sod<strong>di</strong>sfano le proprietà elencate <strong>di</strong> seguito(i) U = exp(iα a T a ) ∈ G a = 1,.., <strong>di</strong>m G(ii)[T a ,T b ] = if ab cT c(iii) Tr(T a T b ) = 1 2 δab(iv) f abc = f ab dδ dctensore antisimmetrico(v) [[T a ,T b ],T c ] + [[T b ,T c ],T a ] + [[T c ,T a ],T b ] = 0⇒ f ab df dc e + f bc df da e + f ca df db e = 0 .La (i) descrive <strong>la</strong> rappresentazione esponenziale <strong>di</strong> un elemento arbitrario del gruppo che siaconnesso all’identità. L’in<strong>di</strong>ce a aussume tanti valori quanti le <strong>di</strong>mensioni del gruppo. Unelemento del gruppo è quin<strong>di</strong> parametrizzato dagli “angoli” α a .La (ii) corrisponde all’algebra <strong>di</strong> Lie sod<strong>di</strong>fatta dai generatori infinitesimi T a . Le costantireali f ab c sono dette costanti <strong>di</strong> struttura e caratterizzano il gruppo G.La (iii) è una scelta <strong>di</strong> normalizzazione dei generatori e identifica una metrica detta “metrica<strong>di</strong> Killing”. Tale metrica è definita positiva per gruppi <strong>di</strong> Lie compatti (come ad esempioSU(N)) e <strong>la</strong> normalizzazione qui scelta produce <strong>la</strong> delta <strong>di</strong> Kronecker δ ab (cioè gli elementi<strong>di</strong> matrice dell’identità) come metrica <strong>di</strong> Killing.In (iv) si è usata <strong>la</strong> metrica <strong>di</strong> Killing per alzare un in<strong>di</strong>ce nelle costanti <strong>di</strong> struttura. Lef abc sono completamente antisimmetriche in tutti gli in<strong>di</strong>ci: questa proprietà si può dedurreprendendo <strong>la</strong> traccia delle identità <strong>di</strong> Jacobi del punto (v) ed usando <strong>la</strong> (ii) e <strong>la</strong> (iii).L’antisimmetria negli in<strong>di</strong>ci a e b è ovvia per <strong>la</strong> (ii).Le (v) sono le identità <strong>di</strong> Jacobi.1


1.2 Azione con simmetria rigida SU(N)Consideriamo un numero N <strong>di</strong> campi <strong>di</strong> Dirac liberi con masse identiche m. Assembliamotali campi in vettori colonna e vettori riga⎛ψ =⎜⎝ψ 1 ⎞ψ 2.⎟. ⎠ψ NLa <strong>la</strong>grangiana libera <strong>di</strong> questi N campi <strong>di</strong> Dirac è data daψ = ( ψ 1 ,ψ 2 ,.,.,ψ N). (1)L Dirac = −ψγ µ ∂ µ ψ − m ψψ. (2)ed è invariante per trasformazioni <strong>di</strong> simmetria definite dal gruppo SU(N)ψ(x) →ψ ′ (x) = Uψ(x)ψ(x) → ψ ′ (x) = ψ(x)U † = ψ(x)U −1 (3)dove U ∈ SU(N), ed U † = U −1 poichè <strong>la</strong> matrice U è unitaria.Queste trasformazioni sono dette rigide (o globali) perché i parametri arbitrari α a checompaiono in U = exp(iα a T a ) sono costanti (gli in<strong>di</strong>ci in α a sono alzati ed abbassati con <strong>la</strong>metrica <strong>di</strong> Killing che coincide con l’identità nelle convenzioni scelte).1.3 Derivata covariantePer rendere locale <strong>la</strong> simmetria SU(N) è conveniente introdurre il concetto <strong>di</strong> derivata covariante.La derivata covariante per definizione produce tensori quando applicata a tensori.Tale derivata covariante è definita daD µ = ∂ µ + W µ (x) (4)dove W µ (x) è <strong>la</strong> “connessione” (geometricamente definisce una specie <strong>di</strong> trasporto paralleloin un certo spazio) o “potenziale <strong>di</strong> <strong>gauge</strong>”, ha valori nell’algebra <strong>di</strong> Lie e quin<strong>di</strong> è formatada matrici N × N per ogni µ. Infatti può essere sviluppata in termini dei generatori T adell’algebra <strong>di</strong> Lie come segueW µ (x) = −iW a µ(x)T a . (5)Questa re<strong>la</strong>zione definisce i campi W a µ(x). Dal<strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong> covarianzaψ(x) → ψ ′ (x) = U(x)ψ(x)D µ ψ(x) → D ′ µψ ′ (x) = U(x)D µ ψ(x) (6)si ottene <strong>la</strong> legge <strong>di</strong> trasformazione dei potenziali <strong>di</strong> <strong>gauge</strong>W µ (x) → W µ (x) ′ = U(x) ( ∂ µ + W µ (x) ) U −1 (x) . (7)2


F µν (x) = −iF a µν(x)T a (17)Riscriviamo l’azione ridefinendo W µ → ¯W µ = gW µ per normalizzare in modo ca<strong>non</strong>icol’azione dei campi <strong>di</strong> <strong>gauge</strong>. Usiamo ora le componentiW µ (x) = −iW a µ(x)T ada cuiF a µν = ∂ µ W a ν − ∂ ν W a µ + gf abc W b µW c ν (18)e l’azione totale si riscrive comeL = − 1 4 F a µνF µνa − ψ(γ µ (∂ µ − igW a µT a ) + m)ψ . (19)Le trasformazioni <strong>di</strong> <strong>gauge</strong> infinitesime sono esprimibili come (ridefinendo per como<strong>di</strong>tàanche i parametri α a → gα a )δψ(x) = igα a (x)T a ψ(x)δW a µ(x) = ∂ µ α a (x) + gf abc W b µ(x)α c (x). (20)Il primo termine nell’azione descrive <strong>la</strong> propagazione libera dei campi W a µ (particelle <strong>di</strong> spin1 <strong>non</strong> <strong>abeliane</strong>) insieme ai vertici <strong>di</strong> autointerazione cubici e quartici. Una metrica <strong>di</strong> Killing<strong>non</strong> definita positiva comporterebbe un termine <strong>di</strong> energia cinetica <strong>non</strong> definito positivo equesto <strong>non</strong> è accettabile: occorre dunque considerare solo gruppi compatti per soddfisfaretale richiesta. Il secondo termine descrive <strong>la</strong> propagazione libera dei campi ψ (particelle<strong>di</strong> spin 1/2 con cariche <strong>non</strong> <strong>abeliane</strong>) insieme al<strong>la</strong> loro interazione con il campo <strong>di</strong> <strong>gauge</strong>.La costante g è <strong>la</strong> costante d’accoppiamento che può essere trattata perturbativamente sesufficientemente picco<strong>la</strong>. Le cariche <strong>non</strong> <strong>abeliane</strong> corrispondono al<strong>la</strong> rappresentazione delgruppo <strong>di</strong> <strong>gauge</strong> scelta per i campi ψ (nel nostro caso <strong>la</strong> rappresentazione fondamentale,ma si sarebbe potuta scegliere qualunque altra rappresentazione). Il principo <strong>di</strong> <strong>gauge</strong> hapermesso <strong>di</strong> derivare tutti questi vertici <strong>di</strong> interazione tra campi <strong>di</strong> spin 1/2 ed 1 <strong>di</strong>pendentidal<strong>la</strong> so<strong>la</strong> costante d’accoppiamento g.Come conseguenza del<strong>la</strong> legge <strong>di</strong> trasformazione (20) si ottiene che il campo F a µν sitrasforma nel<strong>la</strong> rappresentazione aggiuntaδF a µν = gf abc F b µνα c = igα c (T c ) ab F b µν (21)dove i generatori nel<strong>la</strong> rappresentazione aggiunta sono dati dalle seguenti matrici(T c ) ab = −if abc . (22)Che questa sia una rappresentazione del gruppo segue dalle identità <strong>di</strong> Jacobi. Similmente<strong>la</strong> legge <strong>di</strong> trasformazione <strong>di</strong> W a µ può essere espressa tramite <strong>la</strong> derivata covariante agentesu un tensore nel<strong>la</strong> rappresentazione aggiuntaδW a µ = ∂ µ α a + gf abc W b µα c = ∂ µ α a − igW b µ(T b ) ac α c = (D µ α) a . (23)4


1.5 L’azione del<strong>la</strong> cromo<strong>di</strong>namica quantistica (<strong>QCD</strong>)L’azione del<strong>la</strong> cromo<strong>di</strong>namica quantistica è basata sul gruppo SU(3) ed oltre ai gluoni (leotto particelle associate al campo <strong>di</strong> <strong>gauge</strong> W a µ che sono cariche poichè compare l’in<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong>rappresentazione aggiunta, <strong>la</strong> 8 <strong>di</strong> SU(3)) contiene sei campi fermionici che si trasforma<strong>non</strong>el<strong>la</strong> rappresentazione fondamentale <strong>di</strong> SU(3) e descrivono i sei sapori <strong>di</strong> quark conosciuti:up, down, charm, strange, top, bottom. Ciascun sapore <strong>di</strong> quark è quin<strong>di</strong> degenere poichè sitrasforma nel<strong>la</strong> 3 <strong>di</strong> SU(3): si <strong>di</strong>ce che sono colorati (rosso, verde e blu nel<strong>la</strong> convenzionesolita) mentre l’assenza <strong>di</strong> colore in<strong>di</strong>ca uno sca<strong>la</strong>re come <strong>la</strong> <strong>la</strong>grangiana (<strong>la</strong> 1 <strong>di</strong> SU(3)).Naturalmente le corrispondenti antiparticelle, gli antiquark (ū, ¯d, ¯c, ¯s, ¯t,¯b), si trasforma<strong>non</strong>el<strong>la</strong> rappresentazione coniugata, <strong>la</strong> ¯3 <strong>di</strong> SU(3).Gli otto generatori infinitesimi <strong>di</strong> SU(3) nel<strong>la</strong> rappresentazione fondamentale sono definititramite le matrici <strong>di</strong> Gell-Mann λ a (che generalizzano le matrici <strong>di</strong> Pauli σ i per SU(2))doveλ 1 =λ 4 =λ 6 =⎛⎜⎝⎛⎜⎝⎛⎜⎝0 1 01 0 00 0 00 0 10 0 01 0 00 0 00 0 10 1 0⎞T a = λa2⎟⎠ , λ 2 =⎞⎟⎠ , λ 5 =⎞⎟⎠ , λ 7 =⎛⎜⎝⎛⎜⎝⎛⎜⎝a = 1,...,8 (24)0 −i 0i 0 00 0 00 −i0 0 0i 0 00 0 00 0 −i0 i 0⎞⎟⎠ , λ 3 =⎞⎟⎠⎞⎟⎠ ,⎛⎜⎝λ 8 = 1 √3⎛⎜⎝1 0 00 −1 00 0 0⎞⎟⎠1 0 00 1 00 0 −2⎞⎟⎠ . (25)Queste matrici sono normalizzate secondo <strong>la</strong> convenzione sceltaTr(T a T b ) = 1 2 δab . (26)Un elemento arbitrario del gruppo SU(3) nel<strong>la</strong> rappresentazione fondamentale è dunqueλdescritto da matrici 3 × 3 del<strong>la</strong> forma U = exp(−iα a a 2). Calco<strong>la</strong>ndo l’algebra <strong>di</strong> Lie sipossono trovare le costanti <strong>di</strong> stuttura che identificano il gruppo SU(3). La <strong>la</strong>grangianadel<strong>la</strong> <strong>QCD</strong> è quin<strong>di</strong>L <strong>QCD</strong>= − 1 6∑4 F ( )µνF a µνa − ψ f γ µ (∂ µ − igWµT a a ) + m f ψff=1=¡g +¡ggggg+¡ggg 2 +¡q +g¡qgg (27)qdove l’in<strong>di</strong>ce f ∈ (1, 2, · · · , 6) = (u,d,c,s,t,b) in<strong>di</strong>ca il sapore del quark. Sapori <strong>di</strong> quark<strong>di</strong>versi hanno masse m f <strong>di</strong>verse.5


Questa <strong>la</strong>grangiana possiede inoltre altre simmetrie. Una simmetria rigida sempre presenteè <strong>la</strong> simmetria U(1) che ruota tutti i campi dei quark con <strong>la</strong> stessa fase: <strong>la</strong> caricaconservata è il numero barionico. Questa simmetria è conservata anche dalle altre interazionifondamentali. Ci sono poi altre simmetrie U(1) che che ruotano separatamente i varicampi fermionici e danno origine alle leggi <strong>di</strong> conservazioni dei rispettivi numeri fermionici(ad esempio carica <strong>di</strong> stranezza S, carica <strong>di</strong> charm C, etc..), queste simmetrie <strong>di</strong> sapore sonoesatte solo per <strong>la</strong> <strong>QCD</strong> (e <strong>la</strong> QED) ma <strong>la</strong> forza debole le vio<strong>la</strong>.Ci sono inoltre altre simmetrie approssimate del<strong>la</strong> <strong>la</strong>gragiana del<strong>la</strong> <strong>QCD</strong>. Nel limite in cuile masse <strong>di</strong> alcuni quark sono considerate identiche si ha una simmetria ad<strong>di</strong>zionale rigida<strong>non</strong> abeliana. Ad esempio, assumendo masse identiche per i quark up e down, m u = m d ,si possono ruotare i campi ψ u e ψ d tra <strong>di</strong> loro con matrici SU(2). Questa simmetria SU(2)rigida corrisponde all’isospin forte, utilizzato per raggruppare in famiglie gli adroni (gli statidei quark legati dal<strong>la</strong> interazione cromo<strong>di</strong>namica che a causa del suo accoppiamento forteproduce il confinamento del colore in stati legati senza colore totale). Un esempio <strong>di</strong> questefamiglie sono: (i) il doppietto <strong>di</strong> isospin dei nucleoni (protone e nucleone) composti appuntoda tre quarks <strong>di</strong> tipo up e down confinati; (ii) il tripletto dei mesoni pi greco, i pioni π ± eπ 0 , composti da un quark e da un antiquark <strong>di</strong> tipo up o down.Considerando masse identiche per i quark <strong>di</strong> tipo up, down e strange, m u = m d = m s ,si ha un gruppo <strong>di</strong> simmetria ancora più grande, il gruppo SU(3), che mesco<strong>la</strong> tra loro itre sapori up, down e strange, e <strong>non</strong> và confuso con il gruppo SU(3) <strong>di</strong> colore. Esempi <strong>di</strong>multipletti <strong>di</strong> particelle adroniche descritte dal gruppo SU(3) <strong>di</strong> sapore sono:un ottetto mesonico (π ± ,π 0 ,K ± ,K 0 , ¯K 0 ,η),un ottetto barionico (p,n, Σ ± , Σ 0 , Ξ ± , Λ),un decupletto barionico (∆ − , ∆ 0 , ∆ + , ∆ ++ , Σ ∗± , Σ ∗0 , Ξ ∗± , Ω − ).Infatti questo è possibile perchè <strong>la</strong> 8 e <strong>la</strong> 10 sono rappresentazioni <strong>di</strong> SU(3). Consideriamopiù in dettaglio i mesoni. Essi sono formati da una coppia quark-antiquark (q¯q). I quark q sitrasformano nel<strong>la</strong> 3 <strong>di</strong> SU(3), dove 3 ∼ (u,d,s), mentre gli antiquark ¯q si trasformano nel<strong>la</strong>¯3 <strong>di</strong> SU(3), con ¯3 ∼ (ū, ¯d, ¯s). Da questo segue che uno stato legato (q¯q) si trasforma nel<strong>la</strong>3 × ¯3 = 1 + 8e dunque possono esistere sia singoletti che ottetti mesonici.I barioni invece sono costituiti da uno stato legato <strong>di</strong> tre quarks (qqq) che sotto SU(3) sitrasformano come3 × 3 × 3 = (6 + ¯3) × 3 = 10 + 8 + 8 + 1ed infatti esistono ottetti e decupletti barionici.6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!