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Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico - Esercizi e Dispense

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Annamaria Mazzia<strong>Raccolta</strong> <strong>di</strong> <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> <strong>Calcolo</strong> <strong>Numerico</strong>Dipartimento <strong>di</strong> Ingegneria Civile E<strong>di</strong>le e AmbientaleUniversità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> PadovaCreative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Italy Licensea.a. 2013/2014


INDICEIn<strong>di</strong>ceii1 <strong>Esercizi</strong> su zeri <strong>di</strong> funzione 12 <strong>Esercizi</strong> su interpolazione e approssimazione 73 <strong>Esercizi</strong> su meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>retti per sistemi lineari 134 <strong>Esercizi</strong> su meto<strong>di</strong> iterativi per sistemi lineari 195 <strong>Esercizi</strong> su formule <strong>di</strong> quadratura 256 Domande <strong>di</strong> teoria 31Gli <strong>esercizi</strong> <strong>di</strong> questa raccolta sono tratti da testi d’esame <strong>di</strong> <strong>Calcolo</strong> <strong>Numerico</strong> (anche se questo corso haavuto nomi <strong>di</strong>versi a seconda dei vari or<strong>di</strong>namenti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, da Meto<strong>di</strong> Numerici per l’Ingegneria I a <strong>Calcolo</strong><strong>Numerico</strong> a <strong>Calcolo</strong> <strong>Numerico</strong> e Programmazione) per gli studenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi corsi <strong>di</strong> laurea in Ingegneria dell’Università<strong>di</strong> Padova i cui docenti sono stati o sono tuttora G. Gambolati, G. Pini, M. Putti, L. Bergamaschi,M. Ferronato, A. Mazzia.Non sono una raccolta completa ed esaustiva <strong>di</strong> tutti i compiti assegnati nel corso degli ultimi <strong>di</strong>eci e piùanni. Ma il numero e la varietà degli <strong>esercizi</strong> proposti offrono un’ampia prospettiva sugli <strong>esercizi</strong> dei compitiscritti affinchè lo studente possa prepararsi adeguatamente alla prova scritta.Annamaria Mazziaii


C A P I T O L O1ESERCIZI SU ZERI DI FUNZIONEEs. 1 — (appello del 18 settembre 2013) Si vuole risolvere l’equazione x 3 + 2x 2 − 5 = 0.1. Provare che ammette un’unica soluzione nell’intervallo [0,2].2. Eseguire tre iterazioni con il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson partendo da x 0 = 2.3. Eseguire tre iterazioni con lo schema della Regula Falsi, partendo da x 0 = 2 e x 1 ottenuto al puntoprecedente.4. Stimare i fattori <strong>di</strong> convergenza dei due meto<strong>di</strong> applicati.Es. 2 — (appello del 10 luglio 2013) È data l’equazione non lineare ln(x + 2) − e −x/4 = 0.1. Dimostrare esistenza e unicità della soluzione ξ nell’intervallo [−1,1].2. A partire dal punto iniziale x 0 = 1, si applichi il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson arrestando le iterazioniquando lo scarto tra due approssimazioni successive è minore della tolleranza tol l = 5×10 −4 . Si stimipoi la costante asintotica del metodo.3. Considerando lo schema <strong>di</strong> punto fisso x k+1 = ln(x k + 2)−e −x k /4 + x k , si <strong>di</strong>ca se tale metodo convergealla soluzione ξ e, in caso affermativo, si <strong>di</strong>ca qual è l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> convergenza del metodo e se ne stimila costante asintotica. Non si esegua nessuna iterazione con lo schema <strong>di</strong> punto fisso.Es. 3 — (appello del 13 febbraio 2013) Sia data l’equazione non lineare f (x) = 0 dove√f (x) = x 2 + 1 − cos(x) − x1. Mostrare che l’equazione data ammette almeno due soluzioni (ξ 1 ,ξ 2 ) in [−1,2] (suggerimento:calcolare f (−1), f (0.5), f (2)).2. Per approssimare ξ 1 si parta dal punto iniziale x 0 = 2 e si eseguano 3 iterazioni con il metodo <strong>di</strong>Newton-Raphson. Stimare la costante asintotica dell’errore M 1 e l’errore al passo 3.3. Per approssimare ξ 2 si parta dal punto iniziale x 0 = −1 e si eseguano 3 iterazioni con il metodo <strong>di</strong>Newton-Raphson. Stimare la costante asintotica dell’errore M 2 e l’errore al passo 3.4. Senza eseguire ulteriori iterazioni,√ma giustificando la risposta, si <strong>di</strong>ca a quale delle due soluzioniil metodo <strong>di</strong> punto fisso x k+1 = x 2 k + 1 − cos(x k) può convergere localmente. Nel caso in cui c’èconvergenza, si calcoli l’or<strong>di</strong>ne p del metodo.1


1. ESERCIZI SU ZERI DI FUNZIONEEs. 4 — (appello del 18 settembre 2012) Data l’equazione non lineare x + cos(x) − 1.2 = 01. <strong>di</strong>mostrare esistenza e unicità della soluzione ξ nell’intervallo I = [0.2,1.57].2. A partire dal punto iniziale x 0 = 1.57 trovare x 1 con il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson. Giustificare,graficamente o in altro modo, le ragioni della iniziale <strong>di</strong>vergenza del metodo.3. Si consideri ora il metodo <strong>di</strong> punto fisso x k+1 = 1.2−cos(x). Dimostrare che tale metodo converge allasoluzione ξ in I . A partire dal punto iniziale x 0 = 1.57 si eseguano 5 iterazioni con tale metodo. Si <strong>di</strong>caqual è l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> convergenza del metodo e se ne stimi la costante asintotica.Es. 5 — (appello del 26 giugno 2012) Sia data l’equazione non lineare x 3 −5x+4 = 0 <strong>di</strong> cui è nota una soluzioneξ = 1.1. Si <strong>di</strong>mostri che i seguenti due meto<strong>di</strong> iterativi <strong>di</strong> punto fisso x k+1 = g 1 (x k ) dove g 1 (x) = x3 + 4e5x k+1 = g 2 (x k ) dove g 2 (x) = 2x3 − 43x 2 convergono localmente a ξ. Per entrambi si calcoli l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>− 5convergenza.2. A partire dal punto iniziale x 0 = 0.5 si calcolino 3 iterazioni con lo schema x k+1 = g 1 (x k ) ; usando glierrori si stimi il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 .3. A partire dal punto iniziale x 0 = 0.5 si calcolino 3 iterazioni con lo schema x k+1 = g 2 (x k ) ; usando glierrori si stimi il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 .Es. 6 — (appello del 1 o settembre 2011) Data l’equazione f (x) = 0 ove:f (x) = (2 + x)e −x − x 2provare che ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [0.5,1.5].1. Eseguire tre iterazioni con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson partendo da x 0 = 0.5. Dare unamaggiorazione dell’errore e una stima del fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 .2. Utilizzando ξ ≈ x 3 si <strong>di</strong>ca se lo schema <strong>di</strong> punto fissox n+1 = √ (2 + x n )e −x nconverge a ξ; in caso affermatico calcolarne il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 .(Usare almeno 7 cifre decimali.)Es. 7 — (appello del 21 giugno 2011) Data l’equazione e −x2 (6x 2 + 18) − 5 = 0, si provi che ammette un’unicasoluzione ξ nell’intervallo I = [0,4].1. Si calcoli il punto iniziale x 0 effettuando due iterazioni del metodo delle bisezioni (o <strong>di</strong>cotomico), apartire dall’intervallo assegnato.2. A partire dal valore x 0 calcolato al punto precedente, si calcolino tre iterazioni del metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson e si stimi il fattore <strong>di</strong> convergenza M. (Esprimere i risultati in virgola mobile normalizzatacon almeno 7 cifre decimali)Es. 8 — (primo compitino del 28 aprile 2011) Data l’equazione f (x) = 0 ove:f (x) = x/4 − arctan(6 − x)provare (analiticamente o graficamente) che ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [4,5].1. Dire quante iterazioni sono necessarie col metodo <strong>di</strong> bisezione per ottenere la soluzione ξ con unerrore minore <strong>di</strong> 10 −4 .2. Eseguire tre iterazioni con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson partendo da x 0 = 5. Dare una maggiorazionedell’errore e una stima del fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 .2


3. Utilizzando ξ ≃ x 3 si <strong>di</strong>ca se il metodo <strong>di</strong> punto fisso:x n+1 = 6 − tan(x n /4)converge a ξ; in caso affermativo calcolare il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 . (Esprimere i risultati in virgolamobile normalizzata con almeno 7 cifre decimali).Es. 9 — (appello del 16 settembre 2010) Si vuole risolvere l’equazione x = g (x) con lo schema del punto fisso.Sapendo che g (x) = x 2 − 6x + 12.25 calcolarne analiticamente il punto fisso e determinare:1. il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 dello schema del punto fisso e successivamente le approssimanti x 1 , x 2 , x 3usando prima x 0 = 3 e poi x 0 = 4.5, giustificandone il <strong>di</strong>verso comportamento.Risolvere quin<strong>di</strong> f (x) = 0 ove f (x) = g (x) − x con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson; calcolare2. il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 dello schema <strong>di</strong> Newton-Raphson e le approssimanti x 1 , x 2 , x 3 ottenutecon lo schema partendo da x 0 = 33. le approssimanti x 1 , x 2 , x 3 ottenute con lo schema <strong>di</strong> Newton-Rapshon mo<strong>di</strong>ficato e x 0 = 3.Es. 10 — (appello del 7 luglio 2010) Sia data la funzione seguente:f (x) = e −8x2 − x 31. Dimostrare che l’equazione f (x) = 0 ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [0,0.8].2. Fissato x 0 = 0, si <strong>di</strong>ca perchè non si può applicare il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson.3. Partendo da x 0 = 0, x 1 = 0.8, si trovino x 2 , x 3 , x 4 con il metodo della Regula Falsi. Stimare il fattore <strong>di</strong>convergenza M 1 .4. Utilizzando ξ ≈ x 4 ottenuto al punto precedente, si <strong>di</strong>ca se il metodo <strong>di</strong> punto fissox n+1 = (e −8x2 n) 1/3converge a ξ. In caso affermativo stimare il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 .Es. 11 — (appello del 2 settembre 2009) Sia data la funzione seguentef (x) = ln(x − 1) − e −x21. Provare, analiticamente o graficamente, che l’equazione f (x) = 0 ammette un’unica soluzione ξ nell’intervalloI = [1.5,2.5].Partendo da x 0 = 1.5 applicare lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson per calcolare le approssimazionix 1 , x 2 , x 3 ; stimare il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 (ξ ≈ x 3 ).∫ 2.52. Approssimare con la formula <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson il seguente integrale:1.5 f (x) d x(Punto da svolgere dopo aver stu<strong>di</strong>ato le formule <strong>di</strong> integrazione numerica).Es. 12 — (appello 2 luglio 2009) È data l’equazione non lineare f (x) = 0 conf (x) = 1 − x − e −xche ammette una soluzione in ξ = 0.1. Partendo da x 0 = 0.5, calcolare la prima approssimazione x 1 <strong>di</strong> ξ con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson.2. Utilizzando x 0 e x 1 del punto precedente, calcolare le prime 3 approssimazioni x 2 , x 3 e x 4 con loschema della Regula Falsi.3. Dire qual è in questo caso l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> convergenza p della Regula Falsi e stimare il fattore <strong>di</strong>convergenza M.3


1. ESERCIZI SU ZERI DI FUNZIONEEs. 13 — (primo compitino - 14 maggio 2008) Data l’equazione f (x) = 0f (x) = e −x − sin(πx)provare, analiticamente o graficamente, che ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [0,1/2].1. Partendo da x 0 = 0 applicare lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson per calcolare le approssimazioni x 1 , x 2 , x 3 ;stimare l’errore e il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 (ξ ≈ x 3 ).2. Osservando che ξ è punto fisso delle funzioni seguenti:g 1 (x) = −ln(sin(πx)), g 2 (x) = (1/π)arcsin(e −x ),si <strong>di</strong>ca se lo schema del punto fisso applicato a tali funzioni converge, trovando, in caso affermativo, ilcorrispondente fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 (ξ ≈ x 3 , ottenuto in (1)).Es. 14 — (appello 13 settembre 2007) Data l’equazione f (x) = 0f (x) = e −x + x 2 − 3provare, analiticamente o graficamente, che ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [− 3,0].1. Partendo da x 0 = −1 applicare lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson per calcolare le approssimazionix 1 , x 2 , x 3 ; stimare l’errore e il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 (ξ ≈ x 3 ).2. Osservando che ξ è anche punto fisso della funzione seguente: g (x) = −log(3−x 2 ); si <strong>di</strong>ca se lo schemadel punto fisso applicato a tale funzione converge, trovando, in caso affermativo, il corrispondentefattore <strong>di</strong> convergenza M 2 (ξ ≈ x 3 ).Es. 15 — (appello 4 luglio 2007) Sia data l’equazione x 2 + x − 6 − cos(x/2) = 0.1. Si <strong>di</strong>mostri che ammette una sola soluzione ξ in [2,2.4].2. Fissato x 0 = 2, si <strong>di</strong>ca perchè il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson non si può applicare.3. Partendo da x 0 = 2, x 1 = 2.4, si trovino x 2 , x 3 , x 4 , x 5 con il metodo della Regula Falsi. Stimare il fattore<strong>di</strong> convergenza M 1 .4. Utilizzando ξ ≈ x 5 si <strong>di</strong>ca se il metodo <strong>di</strong> punto fisso√x n+1 = cos 2 ( x n2 ) − x n + 6converge a ξ. In caso affermativo stimare il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 .Es. 16 — (primo compitino 23 maggio 2007) Data l’equazione f (x) = 0f (x) = cos(x) − ln(x + 1)provare, analiticamente o graficamente, che ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [0,π/2].1. Dire quante iterazioni sono necessarie per trovare col metodo <strong>di</strong>cotomico la ra<strong>di</strong>ce ξ dell’equazionenell’intervallo I con un errore massimo ɛ ≤ 10 −8 .2. Partendo da x 0 = 0.1 applicare lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson per calcolare le approssimazionix 1 , x 2 , x 3 , x 4 : stimare l’errore e il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 (ξ ≈ x 4 ).3. Osservando che ξ è anche punto fisso della funzione g (x) = e cos(x) − 1, si <strong>di</strong>ca se lo schema del puntofisso applicato a tale funzione converge, trovando, in caso affermativo, il corrispondente fattore <strong>di</strong>convergenza M 2 (ξ ≈ x 4 ).Es. 17 — (appello 13 <strong>di</strong>cembre 2006) La funzione f (x) = x 4 + x log(x) − 1 possiede un minimo nell’intervallo[0.1,0.5]. Usare il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson per approssimare tale punto <strong>di</strong> minimo con un errore inferiorea 10 −4 (si utilizzi come punto iniziale x 0 = 0.5). Si stimi la costante asintotica dello schema utilizzato.4


Es. 18 — (appello del 31 agosto 2006) Dato lo schema iterativo <strong>di</strong> punto fissox n+1 = ln(4 + x n ), x 0 = 21. provare esistenza e unicità del punto fisso ξ nell’intervallo [1,2] e <strong>di</strong>re se il metodo converge in I .Calcolare un’approssimazione <strong>di</strong> ξ eseguendo 4 iterazioni;2. trovare l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> convergenza, una stima del fattore <strong>di</strong> convergenza e una maggiorazione dell’errore.Es. 19 — (primo compitino 24 maggio 2006) Data l’equazione f (x) = 0f (x) = arctan(−x) + x 2 − 1provare (analiticamente o graficamente) che ammette un’unica soluzione ξ nell’intervallo I = [−1,0].1. Partendo da x 0 = −1 applicare lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson per calcolare leapprossimazionix 1 , x 2 , x 3 ; stimare il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 (ξ ≈ x 3 ).2. Osservando che ξ è anche punto fisso delle funzioni seguenti: g 1 (x) = −tan(1 − x 2 ), g 2 (x) =1 − arctan(−x), si <strong>di</strong>ca se lo schema del punto fisso applicato a tali funzioni converge trovando, incaso affermativo, il corrispondente fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 (ξ ≈ x 3 ).Es. 20 — (appello del 22 giugno 2005) Data l’equazioneln(1 + x) − e −x = 0provare (analiticamente o graficamente) che ammette un’unica soluzione nell’intervallo [0,1].1. Eseguire tre iterazioni con la Regula Falsi, partendo da x 0 = 1 e x 1 = 0.9.2. Eseguire tre iterazioni con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson partendo da x 0 = 0.3. Stimare i fattori <strong>di</strong> convergenza <strong>di</strong> Newton-Raphson e della Regula Falsi.Es. 21 — (appello 22 settembre 2004) Data l’equazione f (x) = 0 conf (x) = e −x2 cos(x) − 0.51. Si provi (analiticamente o graficamente) che ammette un’unica soluzione nell’intervallo [0,1].2. Usando x 0 = 0.1 calcolare con il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson le approssimazioni x 1 , x 2 , x 3 .3. Si calcoli una nuova approssimazione x0 ′ con due iterazioni del metodo <strong>di</strong>cotomico a partiredall’intervallo dato.4. A partire da x ′ 0 , calcolare x 1, x 2 , x 3 con il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson e stimare la costante asintotica<strong>di</strong> convergenza .5. (Facoltativo) Spiegare perchè il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson <strong>di</strong>verge nel primo caso e non nel secondo.Es. 22 — (primo compitino 30 aprile 2003)1. Si vuole risolvere l’equazione x = g (x) con lo schema del punto fisso; sapendo che g (x) = x 2 − 7x + 16determinare:a) Il fattore <strong>di</strong> convergenza M 1 dello schema del punto fisso e inoltre le approssimanti x 1 , x 2 , x 3usando prima x 0 = 3.5 e poi x 0 = 5, giustificandone il <strong>di</strong>verso comportamento.2. Risolvere quin<strong>di</strong> f (x) = 0 ove f (x) = g (x) − x con gli schemi <strong>di</strong> Newton-Raphson e della Regula Falsi;calcolarea) il fattore <strong>di</strong> convergenza M 2 dello schema <strong>di</strong> Newton-Raphson e l’approssimante x 1 ottenuta conlo schema partendo da x 0 = 55


1. ESERCIZI SU ZERI DI FUNZIONEb) le approssimanti x 2 e x 3 ottenute con lo schema della Regula Falsi usando x 0 = 5 e x 1 calcolato alpunto (2.a).c) le approssimanti x 1 , x 2 , x 3 ottenute con lo schema <strong>di</strong> Newton-Rapshon mo<strong>di</strong>ficato e x 0 = 5.Es. 23 — (appello del 27 novembre 2002) Si vuole risolvere l’equazionex = −ln(x)con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson partendo da x 0 = 1 e con la Regula Falsi usando x 0 = 1 e x 1 ottenuto conNewton-Raphson. Calcolare:1. x 3 con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson e con quello della Regula Falsi;2. i fattori <strong>di</strong> convergenza M 1 e M 2 degli schemi anzidetti usando le soluzioni approssimate trovate.Es. 24 — (appello 28 giugno 2002) Data la funzione seguenteg (x) = 3x + 22x + 3provare, anche solo per via grafica, che esiste un solo punto fisso ξ nell’intervallo I = [0.55,1.5]; provare inoltreche lo schema <strong>di</strong> punto fisso converge in I . Preso x 0 = 0.55 calcolare un’approssimazione <strong>di</strong> ξ eseguendo treiterazioni. Trovare or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> convergenza assumento ξ ≈ x 3 . Dare una maggiorazione dell’errore.Es. 25 — (appello del 29 agosto 2001) Si vuole trovare la ra<strong>di</strong>ce ξ = 2 della funzionef (x) = x 2 −4x +4 con lo schema della Regula Falsi a partire da x 0 = 0 e x 1 calcolato con lo schema <strong>di</strong> Newton-Raphson.1. Trovare x 2 , x 3 , x 4 , x 5 , x 6 , x 72. Trovare, empiricamente, l’or<strong>di</strong>ne p (che in questo caso non è 1.618) ed il fattore M <strong>di</strong> convergenzadello schema della Regula Falsi applicata alla soluzione del presente <strong>esercizi</strong>o.6


C A P I T O L O2ESERCIZI SU INTERPOLAZIONE E APPROSSIMAZIONEEs. 26 — (appello del 18 settembre 2013) È data la seguente tabella <strong>di</strong> dati sperimentalix i 0 1 2 3 4 5 6y i 1 2.7 5.8 6.6 7.5 9.9 12.5dove i valori y i approssimano il valore <strong>di</strong> una certa funzione f nei punti x i .1. Trovare la retta <strong>di</strong> approssimazione ai minimi quadrati y = a 0 + a 1 x che minimizza gli scarti verticali.2. Trovare la parabola <strong>di</strong> approssimazione ai minimi quadrati y = a + bx 2 che minimizza gli scartiverticali.3. Calcolare il valore approssimato <strong>di</strong> I = ∫ 60f (x)d x impiegando la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson compostaapplicata su tutti i valori della tabella (vale a <strong>di</strong>re considerando le n = 3 sud<strong>di</strong>visioni dell’intervallo[0,6] in<strong>di</strong>viduate dalla tabella). (punto da svolgere dopo aver stu<strong>di</strong>ato le formule <strong>di</strong> quadratura)Es. 27 — (appello del 3 settembre 2013)1. Trovare il polinomio <strong>di</strong> terzo grado che interpola i dati seguenti:f (0) = 2, f ′ (0) = −1.5, f ′′ (0) = 10, f (1) = 32. Trovare il polinomio <strong>di</strong> quarto grado che interpola i dati precedenti e inoltre f ′ (1) = 6; dare una stima<strong>di</strong> f (0.3).Es. 28 — (appello del 25 giugno 2013) Si vuole interpolare la funzione f (x) = e x cos(x) nell’intervallo I =[a,b] = [−6.3,0] utilizzando punti <strong>di</strong> appoggio equispaziati.1. Qual’è il grado minimo del polinomio interpolatore per avere un andamento qualitativamente similealla funzione da interpolare (ad esempio, avere lo stesso numero <strong>di</strong> massimi/minimi o lo stessonumero <strong>di</strong> zeri)?2. Siano dati i seguenti punti <strong>di</strong> appoggio: x 0 = −6.3, x 1 = −4.2; x 2 = −2.1 ; x 3 = 0. Scrivere la tabella delle<strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise <strong>di</strong> Newton e il corrispondente polinomio <strong>di</strong> grado 3;3. sapendo che nell’intervallo I si ha |F (x)| ≤ 20, si <strong>di</strong>a una stima dell’errore massimo che si commetteusando il polinomio interpolatore;4. calcolare l’errore vero commesso nel punto x = −1.1.7


2. ESERCIZI SU INTERPOLAZIONE E APPROSSIMAZIONEEs. 29 — (appello del 18 settembre 2012) Sia data la seguente tabella <strong>di</strong> dati sperimentali relativi alla funzionef (x) = x − x ln(x).x i 1 1.5 2 2.5 3f (x i ) 1. 0.89180 0.61371 0.20927 -0.295841. G Usando i primi 4 punti della tabella si costruisca la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise.G Si calcoli il polinomio <strong>di</strong> Newton p 3 (x) che iterpola i primi quattro dati della tabellaG Si calcoli P 3 (3), l’errore E(3) = f (3) − p 3 (3) e una maggiorazione <strong>di</strong> |E(3)| me<strong>di</strong>ante la formula delresto <strong>di</strong> Lagrange.2. Trovare la retta y = a 0 + a 1 x che approssima tutti i dati della tabella nel senso dei minimi quadrati.3. G Calcolare il valore approssimato <strong>di</strong> I = ∫ 3f (x)d x impiegando la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson1composta su tutti i valori della tabella (n = 2).G Si <strong>di</strong>a una maggiorazione dell’errore commesso.G Sapendo che il valore vero dell’integrale è I = 1.0562, si calcoli l’errore “vero” commesso.Si usino, dove necessario, 5 cifre significative.Es. 30 — (appello del 10 luglio 2012) Sia data la tabella <strong>di</strong> dati sperimentali:x i -1 -0.6 0 0.6 1y i 1.194 0.430 0.052 0.422 1.0341. Si calcoli la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise <strong>di</strong> Newton.2. y = a 0 +a 1 x che minimizza gli scarti verticali. Si calcoli la somma dei quadrati degli scarti e la si denoticon il simbolo S 1 .3. Si approssimino i dati utilizzando il modello y = β 0 +β 1 x 2 . Si determinino i coefficienti β 0 e β 1 secondoi minimi quadrati, minimizzando gli scarti verticali. Si calcoli la somma dei quadrati degli scarti ela si denoti con il simbolo S 2 .4. Dal confronto <strong>di</strong> S 1 e S 2 , si <strong>di</strong>ca quale dei due modelli approssima meglio i dati sperimentali.Es. 31 — (appello del 15 settembre 2011) Dato α ∈ R, si consideri il seguente insieme <strong>di</strong> valori della funzionef (x):f (0) = 1 f ′ (0) = α f (1) = −3 f (2) = 21. Costruire la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise e determinare α in modo che il grado minimo del polinomioP(x) che interpola i dati assegnati sia 2; calcolare P(x).2. Posto α = −4 e sapendo che f ′′ (0) = 3, calcolare il polinomio Q(x) <strong>di</strong> grado non superiore a 4 cheinterpola tutti i dati assegnati.Es. 32 — (appello del 5 luglio 2011) Sia data la tabella seguente:x i -1 0 1 2f (x i ) -20.5 -2.5 -0.5 -20.51. Trovare la retta ai minimi quadrati che minimizza gli scarti orizzontali;2. facendo uso delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise trovare il polinomio <strong>di</strong> grado non superiore a 3 che interpola i datidella tabella;3. trovare il polinomio <strong>di</strong> grado non superiore a 5 che interpola i dati della tabella e inoltre i seguentidati: f ′ (2) = −39, f ′′ (2) = −38.Es. 33 — (primo compitino del 28 aprile 2011) Sia data la tabella seguente <strong>di</strong> dati sperimentalix i 0.4 1 2.5 3y i -2.932 -1 17.375 338


1. Dopo aver costruito la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise trovare il polinomio <strong>di</strong> terzo grado che interpolai dati assegnati.2. Trovare la curva <strong>di</strong> approssimazione ai minimi quadrati y = b 0 + b 1 x che minimizza gli scartiverticali.Es. 34 — (appello del 2 settembre 2010) Data la seguente tabellax i -2 -1 0 1y i -17 5.5 6 2.51. trovare il polinomio <strong>di</strong> grado non superiore a tre che interpola i dati riportati in tabella;2. trovare la retta <strong>di</strong> approssimazione y = a o + a 1 x che minimizza la somma dei quadrati degli scartiverticali;3. trovare la curva y = b o + b 1 x 2 che minimizza la somma dei quadrati degli scarti verticali.Es. 35 — (appello del 16 giugno 2010) Trovare il polinomio P 3 (x) <strong>di</strong> grado non superiore a tre che interpola idati seguenti:f (−2) = −1 f (−1) = 3 f ′ (−1) = −3 f (1) = 5e stimare f ′ (−2) e f ′′ (−1). Calcolare quin<strong>di</strong> il polinomio P 4 (x) <strong>di</strong> grado non superiore a 4 che, oltre ai puntiprecedenti, interpola anche il valore f ′′ (−1) = −8Es. 36 — (appello del 18 settembre 2009) Sia data la tabella <strong>di</strong> dati sperimentali:x iy i-1.0 0.503417-0.2 1.1526310.1 1.5323900.7 2.8204181.0 3.7836681. Si determinino i coefficienti della retta <strong>di</strong> approssimazione y = α+βx che minimizza gli scarti verticali.In corrispondenza <strong>di</strong> tali valori calcolare la somma dei quadrati degli scartii S 1 .2. Si vogliono ora approssimare i dati con un modello non lineare y = ae bx . Si determinino i coefficientia e b secondo i minimi quadrati, minimizzando gli scarti verticali. In corrispondenza <strong>di</strong> tali valoricalcolare la somma dei quadrati degli scarti S 2 .3. Si <strong>di</strong>ca quale dei due modelli è più accurato confrontando i valori S 1 e S 2 .Es. 37 — (appello del 6 febbraio 2009) Sia data la tabella seguente <strong>di</strong> dati sperimentali:x i 1 2 3 4y i 0.5 2 4.5 81. determinare la retta <strong>di</strong> regressione ai minimi quadrati y = a 0 + a 1 x che minimizza gli scarti verticali;2. determinare la funzione potenza y = ax b (a>0) che approssima i dati; impiegando un’opportuna trasformazionedeterminare i coefficienti a e b minimizzando gli scarti verticali con il metodo dei minimiquadrati.Es. 38 — (appello del 18 giugno 2008) Sia data la tabella seguente <strong>di</strong> dati sperimentali:x i -0.5 1 5.5 13y i 0 1 2 31. Trovare la retta <strong>di</strong> approssimazione ai minimi quadrati x = b 0 +b 1 y che minimizza gli scarti orizzontali.2. Trovare la parabola <strong>di</strong> approssimazione ai minimi quadrati x = a + by 2 che minimizza gli scartiorizzontali.9


2. ESERCIZI SU INTERPOLAZIONE E APPROSSIMAZIONE3. Calcolare il valore approssimato <strong>di</strong> I = ∫ 13−0.5f (x)d x impiegando la formula dei trapezi applicata aciascuno dei tre sottointervalli. (Punto dell’<strong>esercizi</strong>o da risolvere dopo aver stu<strong>di</strong>ato le formule <strong>di</strong>quadratura.)Es. 39 — (appello del 30 agosto 2007)1. Trovare il polinomio P 3 (x) <strong>di</strong> grado non superiore a tre che interpola i dati seguenti: f (−1) = −15,f (0) = −3, f (1) = 1, f (2) = 15.2. Trovare il polinomio P 4 (x) <strong>di</strong> grado non superiore a quattro che interpola gli stessi dati del punto (1) einoltre interpola il dato seguente: f ′ (2) = 37.Es. 40 — (appello del 4 luglio 2007) Sia data la tabella seguentex i -0.5 0 0.5 1.5 3f (x i ) -2.9375 -3 0.5625 35.0625 4141. Scrivere la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise2. Trovare il polinomio <strong>di</strong> grado non superiore a quattro che interpola i dati assegnati; stimare f (1.2) ef ′ (1.2).3. Trovare la retta ai minimi quadrati y = a 0 + a 1 x che minimizza gli scarti verticali.Es. 41 — (appello del 13 <strong>di</strong>cembre 2006) Sia data la tabella <strong>di</strong> dati sperimentalix i 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5y i 0.597367 0.723130 1.23040 2.04979 3.148521. Si ricavino le rette ai minimi quadrati che minimizzano gli scarti verticali e quelli orizzontali.2. Si <strong>di</strong>ca quale delle due rette è più adatta ad approssimare i punti.Es. 42 — (appello del 7 luglio 2006) Sia data la tabella seguentex i 1 3 4 5y i 6 30 67.5 1301. Scrivere la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise2. Trovare il polinomio <strong>di</strong> grado non superiore a tre che interpola i dati assegnati3. Trovare le due rette ai minimi quadrati y = a 0 + a 1 x, x = b 0 + b 1 y, ottenute minimizzando gli scartiverticali e orizzontali, rispettivamente.Es. 43 — (appello del 31 agosto 2005) Trovare il polinomio <strong>di</strong> grado non superiore a 4 che interpola i datiseguenti:f (0) = 4, f ′ (0) = 7, f ′′ (0) = 16, f (1) = 27, f ′ (1) = 52Stimare f (0.5) e f ′ (0.5).Es. 44 — (appello del 22 giugno 2005) Sia data la tabella seguente <strong>di</strong> dati sperimentalix i 1 3 5 7 10y i 0.25 0.35 0.42 0.51 0.63Trovare le due rette ai minimi quadrati y = a 0 + a 1 x, x = b 0 + b 1 y ottenute minimizzando gli scarti verticali eorizzontali, rispettivamente. Trovare il punto <strong>di</strong> intersezione delle due rette.Es. 45 — (appello del 30 giugno 2004) Sia data la tabella seguentex i 0 1 2 3f (x i ) 4 2 2 161. Scrivere la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise.2. Trovare il polinomio interpolatore (<strong>di</strong> Newton) <strong>di</strong> grado non superiore a 3.10


3. Trovare la retta ai minimi quadrati che minimizza la somma dei quadrati degli scarti verticali.Es. 46 — (appello del 22 settembre 2004) Siano dati i seguenti valori relativi alla funzione f (x) = x:f (1/4) = 1/2, f (1/9) = 1/3, f (4/9) = 2/31. Si costruisca la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise <strong>di</strong> Newton.2. Si determini il polinomio P 2 (x) <strong>di</strong> grado 2 che interpola tali valori.3. Si approssimi il valore <strong>di</strong> f (0.2).4. (Facoltativo) Si <strong>di</strong>a una stima dell’errore massimo che si può commettere utilizzando P 2 (x) al posto <strong>di</strong>f (x) nell’intervallo [1/9,4/9].Es. 47 — (appello del 23 settembre 2003) Trovare il polinomio P(x) <strong>di</strong> grado non superiore a 3 che interpolai dati seguenti:f (0) = 4, f ′ (0) = 7, f (1) = 8, f (2) = 18. Stimare P(0.5) e P ′ (0.5).Es. 48 — (appello dell’1 luglio 2003) Sia data la tabella seguente:x i 1 2 4 8f (x i ) 2 1 29 2051. Scrivere la tabella delle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong>vise.2. Usando i 4 punti in successione, scrivere i polinomi interpolanti (<strong>di</strong> Newton) P n (x) <strong>di</strong> grado nonsuperiore a n (n = 0,1,2,3); commentare il risultato.3. Usando P n (x) stimare f (1.6) e f ′ (1.6).4. Scrivere il polinomio P 2 (x) con la formula <strong>di</strong> Lagrange.Es. 49 — (appello del 15 luglio 2003) Sia data la tabella seguente:x i 1 2 5 6 8f (x i ) 0.2 0.8 1.4 1.9 2.3Scrivere le equazioni delle due rette ai minimi quadrati, che minimizzano rispettivamente gli scarti verticalie orizzontali; trovare il loro punto <strong>di</strong> intersezione e <strong>di</strong>re <strong>di</strong> che punto si tratta.11


C A P I T O L O3ESERCIZI SU METODI DIRETTI PER SISTEMI LINEARIEs. 50 — (appello dell’11 febbraio 2014) Data la matrice seguente:⎛4 0⎞−2A = ⎝ 0 16 12⎠−2 12 γdeterminare γ in modo tale che la somma degli autovalori <strong>di</strong> A sia uguale a 94. Dopo aver provato che lamatrice è simmetrica e definita positiva, fattorizzarla secondo Cholesky A = LL T . Utilizzare la fattorizzazionetrovata per calcolare il determinante <strong>di</strong> A −2 e per risolvere il sistema lineare Ax = b ove b = (−14,36,−30) T .Es. 51 — (appello del 10 luglio 2013) È data la matrice⎛16 −4 −8⎞A = ⎝−4 26 9.5 ⎠−8 9.5 42.251. Dopo aver provato che A è simmetrica definita positiva, fattorizzare A secondo Cholesky, sfruttare lafattorizzazione trovata per calcolare il determinante <strong>di</strong> A −2 .2. Risolvere con il metodo <strong>di</strong> Seidel il sistema Ax = b dove b = (36,−19,51) T : partendo da x 0 = (1,1,1) Teseguire tre iterazioni con il metodo <strong>di</strong> Seidel.(Punto da risolvere dopo aver stu<strong>di</strong>ato i meto<strong>di</strong>iterativi per sistemi lineari.Es. 52 — (appello del 4 settembre 2012) Data la matrice simmetrica A⎛16 8 2⎞A = ⎝ 8 29 1 ⎠2 1 9.25dopo aver provato che A è definita positiva, fattorizzarla secondo Cholesky (A = LL T ). Impiegare la fattorizzazionetrovata per calcolare il determinante <strong>di</strong> A −3 e per risolvere il sistema lineare Ax = b dove:b = (66,83,17.25) T .Es. 53 — (appello del 15 febbraio 2012) È dato il sistema lineare Ax = b dove⎛1 3⎞−1⎛ ⎞−2A = ⎝ 0 −1 −2⎠ b = ⎝−3⎠−2 −5 61113


3. ESERCIZI SU METODI DIRETTI PER SISTEMI LINEARI1. Calcolare la traccia <strong>di</strong> A T A.2. Determinare la fattorizzazione LU della matrice A secondo Crout (U con <strong>di</strong>agonale unitaria) ecalcolare il valore del determinante <strong>di</strong> A −3 .3. Calcolare la soluzione x me<strong>di</strong>ante sostituzioni in avanti e all’in<strong>di</strong>etro.Es. 54 — (appello del 5 luglio 2011) Data la matrice seguente:⎛A = ⎝16 −8 −6−8 29 13−6 13 42.25⎞⎠1. Dopo aver provato che A è simmetrica e definita positiva, fattorizzarla secondo Cholesky: A = LL T2. impiegare la fattorizzazione per calcolare det(A −1 ) e risolvere il sistema lineare Ax = b con b =(−4,97,111.5) T ;3. dopo aver provato che lo schema iterativo <strong>di</strong> Jacobi converge, eseguire due iterazioni con tale schema,partendo da x 0 = (0,0,0) T . Questo punto è da svolgere dopo aver stu<strong>di</strong>ato i meto<strong>di</strong> iterativi per sistemilineari.Es. 55 — (appello del 16 febbraio 2011) Data la matrice seguente:⎛20.25 6.75⎞11.25A = ⎝ 6.75 27.25 13.75⎠11.25 13.75 26.251. provare che la matrice A è simmetrica definita positiva;2. determinare la fattorizzazione <strong>di</strong> Cholesky <strong>di</strong> A = LL T .3. impiegare la fattorizzazione trovata per calcolare det(A −1 ) e per risolvere il sistema lineare Ax = b oveb = (24.75, 123.25, 123.75) T .Es. 56 — (appello del 7 luglio 2010) È dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛25 −12.5⎞−7.5⎛ ⎞−12.5A = ⎝−12.5 42.25 0.75⎠ b = ⎝63.25⎠−7.5 0.75 11.5441. Provare che la matrice A è simmetrica definita positiva.2. Fattorizzare la matrice A secondo Cholesky: A = LL T .3. Usare la fattorizzazione trovata per risolvere il sistema Ax = b e per calcolare det(A −2 ).Es. 57 — (appello del 2 luglio 2009) Si consideri il fattore triangolare basso <strong>di</strong> Cholesky L:⎛α 0⎞0L = ⎝−1 2 0⎠0 −1 3della matrice simmetrica e definita positiva A = LL T .1. Calcolare α in modo tale che det(A 3 ) = 34012224.2. Con il valore <strong>di</strong> α del punto precedente, risolvere me<strong>di</strong>ante sostituzioni in avanti e all’in<strong>di</strong>etro ilsistema lineare Ax = b con b = (12,−14,32) T .14


3. Dopo aver verificato che A è biciclica e coerentemente or<strong>di</strong>nata, calcolare il fattore ottimo <strong>di</strong> sovrarilassamentoω opt e stimare il numero <strong>di</strong> iterazioni con il metodo SOR e ω opt necessarie per abbatterel’errore <strong>di</strong> 10 or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> grandezza. (Punto dell’<strong>esercizi</strong>o da risolvere dopo aver stu<strong>di</strong>ato i meto<strong>di</strong>iterativi per la soluzione <strong>di</strong> sistemi lineari).Es. 58 — (primo compitino del 14 maggio 2008) Data la matrice⎛5 0⎞0A = ⎝0 6 3⎠0 1 41. calcolare |A| ∞ (norma massima per righe), |A| 1 (norma massima per colonne), e N (A) (normaeuclidea);2. senza calcolare A −1 determinare le seguenti tracce: Tr (A −1 ) e Tr (A −5 );3. fattorizzare la matrice A nel prodotto LU (<strong>di</strong> ag (U ) = I , Crout);4. utilizzando la fattorizzazione calcolare il determinate <strong>di</strong> A −3 .Es. 59 — (appello del 30 agosto 2007) Data la matrice simmetrica⎛16 −8⎞4A = ⎝−8 68 −2⎠4 −2 261. provare che la matrice A è definita positiva;2. fattorizzare la matrice secondo Cholesky: A = LL T ;3. usare la fattorizzazione trovata per calcolare det(A −1 ) e quin<strong>di</strong> per risolvere il sistema lineare Ax = bcon b = (8,124,52) T .Es. 60 — (appello 20 giugno 2007) Data la matrice⎛16 4⎞−6A = ⎝ 4 26 −14⎠−6 −14 44.5trovare il fattore triangolare inferiore <strong>di</strong> Cholesky; utilizzarlo per calcolare det(A −1 ) e per risolvere il sistemalineare Ax = b ove b = (22,18,93.5) T .Es. 61 — (primo compitino 23 maggio 2007) Data la matrice⎛5 0⎞2A = ⎝ 0 1 −1⎠−2 1 81. calcolare norma massima per righe, norma massima per colonne e norma euclidea;2. fattorizzare la matrice A nel prodotto LU (<strong>di</strong> ag (U ) = I , Crout);3. utilizzando la fattorizzazione trovata, risolvere il sistema lineare Ax = b con b = (31,−1,16) T , calcolarequin<strong>di</strong> il determinante <strong>di</strong> A −2 .Es. 62 — (appello del 7 luglio 2006) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛25 −10⎞10⎛ ⎞−90A = ⎝−10 40 −22⎠ b = ⎝ 162 ⎠10 −22 38 −12415


3. ESERCIZI SU METODI DIRETTI PER SISTEMI LINEARIdeterminare la fattorizzazione <strong>di</strong> Cholesky <strong>di</strong> A = LL T . Sfruttare la fattorizzazione per calcolare det(A −1 ) eper risolvere il sistema lineare assegnato.Es. 63 — (appello 23 giugno 2006) Data la matrice⎛5 −20⎞10A = ⎝−4 19 7 ⎠2 −2 36fattorizzare la matrice A secondo Crout: A = LU (u i i = 1); usando i fattori L e U , calcolare det(A −3 ) e risolvereil sistema lineare Ax = b ove b = (−50,79,62) T .Es. 64 — (primo compitino del 24 maggio 2006) Data la matrice⎛25 7.5⎞2.5A = ⎝7.5 22.5 12 ⎠2.5 12 15.51. calcolare |A| ∞ (norma massima per righe), |A| 1 (norma massima per colonne), e N (A) (normaeuclidea);2. dopo aver provato che A è definita positiva, fattorizzare la matrice secondo Cholesky: A = LL T(prendendo i valori positivi delle ra<strong>di</strong>ci);3. utilizzando la fattorizzazione trovata, risolvere il sistema lineare Ax = b con b = (95,91.5,62.5) T ,calcolare quin<strong>di</strong> il determinante <strong>di</strong> A −1 .Es. 65 — (appello del 30 giugno 2004) È data la matrice⎛25 −5⎞10A = ⎝−5 65 −26⎠10 −26 941. Dopo aver provato che A è definita positiva, fattorizzare la matrice secondo Cholesky: A = LL T(prendendo i valori positivi delle ra<strong>di</strong>ci).2. Usare la fattorizzazione per calcolare det(A −2 ) e per risolvere il sistema lineare Ax = b con b =(30,138,120) T .Es. 66 — (primo compitino del 23 aprile 2002) Data la matrice⎛24 − δ 8⎞4A = ⎝ 8 4δ + 21 37⎠4 37 90con δ parametro reale1. determinare δ in modo che Tr (A) = 159;2. verificare che A è definita positiva;3. fattorizzare secondo Cholesky A = LL T (prendendo i valori positivi delle ra<strong>di</strong>ci);4. usare la fattorizzazione per calcolare det(A −2 );5. usare la fattorizzazione per risolvere il sistema lineare Ax = b con b = (68,167,176) T .Es. 67 — (appello del 12 settembre 2001) Data la matrice⎛4 2⎞8A = ⎝2 10 19⎠8 19 4516


verificare che A è definita positiva e trovare il suo fattore triangolare basso <strong>di</strong> Cholesky L (prendendo i valoripositivi delle ra<strong>di</strong>ci). Utilizzarlo per1. calcolare il determinante <strong>di</strong> A −12. risolvere il sistema lineare Ax = b con b = (6,−6,−3) T .17


C A P I T O L O4ESERCIZI SU METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARIEs. 68 — (appello del 3 settembre 2013) È dato il sistema lineare Ax = b ove:⎛5 −1⎞2A = ⎝−1 10 −5⎠2 −5 8e b = (26,−34,34) T . Dopo aver provato che i meto<strong>di</strong> iterativi <strong>di</strong> Jacobi e <strong>di</strong> Seidel convergono, eseguire primadue iterazioni col metodo <strong>di</strong> Jacobi e poi tre iterazioni col metodo <strong>di</strong> Seidel partendo in entrambi i casi colvettore iniziale x 0 = (0,0,0) T , dare inoltre una stima del raggio spettrale della matrice <strong>di</strong> iterazione <strong>di</strong> Seidel.Es. 69 — (appello del 25 giugno 2013) Si vuole risolvere il sistema lineare Ax = b, dove:⎛⎞⎛ ⎞4 −2 0 02A = ⎜−1 4 −1 0⎟⎝ 0 0 4 −1⎠ b = ⎜2⎟⎝3⎠0 0 0 331. Verificare la convergenza del metodo <strong>di</strong> Seidel;2. in caso <strong>di</strong> convergenza, effettuare 3 iterazioni con tale metodo a partire dal vettore inziale x 0 nullo;3. assumendo A biciclica e coerentemente or<strong>di</strong>nata, <strong>di</strong>re se il metodo SOR converge, e calcolare il valoredella velocità <strong>di</strong> convergenza del metodo SOR con parametro ω ottimale.Es. 70 — (appello del 10 luglio 2012) Sia α un numero reale positivo e sia dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛2 0⎞5⎛ ⎞18A = ⎝0 4 1⎠ b = ⎝14⎠5 1 α911. Senza calcolare la matrice <strong>di</strong> iterazione <strong>di</strong> Seidel determinare α in modo tale che il suo raggio spettralesia uguale a 3/8; trovare il fattore ω opt <strong>di</strong> rilassamento e la corrispondente velocità asintotica <strong>di</strong>convergenza.2. Partendo dal vettore iniziale x 0 = (1,1,1) T , calcolare x 1 , x 2 , x 3 con lo schema <strong>di</strong> Seidel. (esprimere irisultati in virgola fissa con almeno 7 cifre decimali ove presenti)19


4. ESERCIZI SU METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARIEs. 71 — (appello del 26 giugno 2012) Si consideri la seguente matrice <strong>di</strong>pendente da un parametro realeγ > −1 :⎛4 −2⎞0A = ⎝−2 3 γ⎠0 2 21. Si <strong>di</strong>ca per quali valori <strong>di</strong> γ il metodo <strong>di</strong> Jacobi converge.2. Si consideri ora γ = 0. Per tale valore <strong>di</strong> γ si stimi il numero <strong>di</strong> iterazioni necessario per ridurre l’erroreiniziale <strong>di</strong> un fattore 10 −10 con il metodo <strong>di</strong> Jacobi.3. Sempre considerando γ = 0, si vuole risolvere il sistema lineare Ax = b, dove b = (0,4,10) T me<strong>di</strong>anteil metodo <strong>di</strong> Gauss-Seidel. Si giustifichi che tale metodo converge e, partendo dal vettore inizialex (0) = (0,0,0) T , calcolare x (1) ,x (2) ,x (3) .Es. 72 — (appello del 15 settembre 2011) È dato il sistema lineare Ax = b dove⎛15 0⎞3⎛ ⎞48A = ⎝ 0 9 −2⎠ b = ⎝ 34 ⎠3 −6 4 −111. Senza calcolare la relativa matrice <strong>di</strong> iterazione, provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge e trovarnela velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza.2. Partendo dal vettore iniziale x 0 = (0,0,0) T , calcolare le prime tre iterazioni dello schema <strong>di</strong> Seidel.(Riportare i risultati utilizzando almeno 7 cifre decimali )Es. 73 — (appello del 21 giugno 2011) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛5 −4⎞2⎛ ⎞5A = ⎝−4 10 0⎠ b = ⎝18⎠2 0 4 10provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge e trovarne la velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza senza calcolare larelativa matrice <strong>di</strong> iterazione. Partendo dal vettore iniziale x 0 = (1,1,1) T , calcolare x 1 , x 2 , x 3 con il metodo <strong>di</strong>Seidel e stimare il fattore <strong>di</strong> convergenza (raggio spettrale della matrice <strong>di</strong> iterazione) impiegando la normaeuclidea degli scarti.Es. 74 — (appello del 2 settembre 2010) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛2 −4⎞0⎛8⎞A = ⎝−4 12 1⎠ b = ⎝−18⎠0 1 59senza calcolare la matrice <strong>di</strong> iterazione provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge e trovarne la velocità asintotica<strong>di</strong> convergenza. Prendendo x 0 = (1,1,1) T , calcolare le approssimazioni x 1 , x 2 e x 3 ottenute con il metodo<strong>di</strong> Seidel.Es. 75 — (appello del 16 giugno 2010) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛−4 0⎞7⎛ ⎞3A = ⎝ 0 5 2 ⎠ b = ⎝7⎠1 4 −3 2provare che gli schemi <strong>di</strong> Jacobi e <strong>di</strong> Seidel convergono e trovare le corrispondenti velocità asintotiche <strong>di</strong>convergenza. Prendendo x 0 = (0,0,0) T , calcolare le approssimazioni x 1 e x 2 ottenute prima col metodo <strong>di</strong>Jacobi e poi con quello <strong>di</strong> Seidel.20


Es. 76 — (appello del 18 settembre 2009) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛25 −5 0⎞ ⎛ ⎞20A = ⎝−5 20 −12⎠ b = ⎝ 3 ⎠0 −12 40 281. senza calcolare la relativa matrice <strong>di</strong> iterazione provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge;2. partendo dal vettore iniziale x 0 = (0,0,0) T , calcolare x 1 ,x 2 ,x 3 con lo schema <strong>di</strong> Seidel;3. notando che la soluzione vera è il vettore x = (1,1,1) T , si usi la norma massima dell’errore per dare unastima numerica dell’autovalore massimo della matrice <strong>di</strong> iterazione <strong>di</strong> Seidel e determinare il valore<strong>di</strong> ω optEs. 77 — (appello del 2 settembre 2009) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛40 −15⎞−11.5⎛ ⎞13.5A = ⎝−10 25 8 ⎠ b = ⎝ 23 ⎠−6 8 2022senza calcolare la relativa matrice <strong>di</strong> iterazione provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge; partendo dal vettoreiniziale x 0 = (0,0,0) T calcolare x 1 ,x 2 ,x 3 con lo schema <strong>di</strong> Seidel.Es. 78 — (appello del 6 febbraio 2009) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛5 2⎞1A = ⎝2 10 −3⎠1 −3 8e b = (8,9,6) T , provare che gli schemi iterativi <strong>di</strong> Jacobi e Seidel convergono. Partendo dalla soluzione inizialex 0 = (0,0,0) T calcolare le approssimazioni x 1 ,x 2 ottenute applicando prima lo schema <strong>di</strong> Jacobi e poi quello<strong>di</strong> Seidel.Es. 79 — (appello del 17 giugno 2009) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛5 0⎞−4⎛ ⎞1A = ⎝ 0 4 5 ⎠ b = ⎝ 9 ⎠−4 5 10 111. senza calcolare la relativa matrice <strong>di</strong> iterazione provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge e trovarne lavelocità asintotica <strong>di</strong> convergenza;2. partendo dal vettore iniziale x 0 = (0,0,0) T , calcolare x 1 ,x 2 ,x 3 con lo schema <strong>di</strong> Seidel;3. stimare il fattore <strong>di</strong> convergenza (raggio spettrale della matrice <strong>di</strong> Seidel) impiegando la normaeuclidea degli scarti.Es. 80 — (appello del 18 giugno 2008) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛5 1⎞0⎛ ⎞17A = ⎝3 2 1⎠ b = ⎝14⎠0 2 4 81. senza calcolare la relativa matrice <strong>di</strong> iterazione <strong>di</strong>re se lo schema <strong>di</strong> Seidel converge; trovare la velocitàasintotica <strong>di</strong> convergenza <strong>di</strong> Seidel e il fattore ottimo <strong>di</strong> rilassamento;2. partendo dal vettore iniziale x 0 = (1,1,1) T , calcolare x 1 ,x 2 ,x 3 con lo schema <strong>di</strong> Seidel.21


4. ESERCIZI SU METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARIEs. 81 — (appello del 13 <strong>di</strong>cembre 2007) Sia dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛8 4⎞0⎛ ⎞44A = ⎝4 10 5 ⎠ b = ⎝56⎠0 5 15 45Provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge e trovarne la velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza. Partendo dal vettoreiniziale x 0 = (1,1,1) T , trovare le prime due approssimazioni x 1 e x 2 ottenute con lo schema <strong>di</strong> Seidel.Es. 82 — (appello del 13 settembre 2007) Sia dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛16 −8⎞4⎛8⎞A = ⎝−8 68 −2⎠ b = ⎝124⎠4 −2 26 521. provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge;2. partendo dalla soluzione iniziale x 0 = (0,0,0) T eseguire tre iterazioni col metodo <strong>di</strong> Seidel per trovarele approssimazioni x 1 ,x 2 e x 3 .Es. 83 — (appello del 31 agosto 2006) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛10 3⎞4⎛ ⎞17A = ⎝ 2 8 5 ⎠ b = ⎝15⎠7 6 15 28provare che gli schemi iterativi <strong>di</strong> Jacobi e Seidel convergono. Prendendo come soluzione iniziale x 0 =(0,0,0) T calcolare1. le prime due approssimazioni x 1 ,x 2 ottenute con lo schema <strong>di</strong> Jacobi;2. le prime due approssimazioni x 1 ,x 2 ottenute con lo schema <strong>di</strong> Seidel.Es. 84 — (appello del 23 giugno 2006) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛10 0⎞2⎛ ⎞22A = ⎝ 0 5 3⎠ b = ⎝18⎠3 1 2 111. provare che lo schema <strong>di</strong> Seidel converge, calcolare quin<strong>di</strong> la velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza;2. partendo dal vettore iniziale x 0 = (0,0,0) T eseguire tre iterazioni con il metodo <strong>di</strong> Seidel calcolandox 1 ,x 2 e x 3 .Es. 85 — (appello del 31 agosto 2005) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛8 2⎞4⎛ ⎞30A = ⎝2 5 0 ⎠ b = ⎝19⎠4 0 10 28trovare il fattore ottimo <strong>di</strong> rilassamento ω opt e le velocità asintotiche <strong>di</strong> convergenza, R J , R S , R ωoptschemi <strong>di</strong> Jacobi, Seidel e rilassamento.Partendo dal vettore iniziale x 0 = (1,1,1) T , calcolare x 1 ,x 2 con lo schema <strong>di</strong> Seidel.degliEs. 86 — (appello del 22 giugno 2005) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛8 4⎞1⎛ ⎞13A = ⎝2 5 2 ⎠ b = ⎝ 9 ⎠5 3 10 18dall’esame della matrice, <strong>di</strong>re se i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> Jacobi e Seidel convergono Partendo dal vettore iniziale x 0 =(0,0,0) T22


1. calcolare x 1 ,x 2 con lo schema <strong>di</strong> Jacobi;2. calcolare x 1 ,x 2 con lo schema <strong>di</strong> Seidel.Es. 87 — (appello del 20 giugno 2007) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛5 3⎞0⎛ ⎞13A = ⎝3 10 4⎠ b = ⎝28⎠0 4 8 28trovare il fattore ottimo <strong>di</strong> rilassamento ω opt e le velocità asintotiche <strong>di</strong> convergenza, R S , R ωopt degli schemi<strong>di</strong> Seidel e rilassamento.Partendo dal vettore iniziale x 0 = (0,0,0) T , calcolare x 1 ,x 2 , x 3 con lo schema <strong>di</strong> Seidel.Es. 88 — (appello del 15 luglio 2003) Sia dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛4 0⎞1⎛ ⎞5A = ⎝0 8 2⎠ b = ⎝10⎠1 2 6 91. Dopo aver provato che lo schema iterativo <strong>di</strong> Seidel converge, calcolare la sua velocità asintotica <strong>di</strong>convergenza.2. Posto x 0 = (0,0,0) T trovare le prime due approssimazioni x 1 e x 2 ottenute applicando il metodo <strong>di</strong>Seidel.Es. 89 — (appello del 5 febbraio 2003) Dato il sistema lineare Ax = b dove:⎛8 2⎞3⎛ ⎞13A = ⎝2 5 1 ⎠ b = ⎝ 8 ⎠3 1 10 141. provare che lo schema iterativo <strong>di</strong> Seidel converge;2. posto x 0 = (0,0,0) T , calcolare x 1 e x 2 .Es. 90 — (appello del 28 giugno 2002) Data la matrice⎛2 32⎞4⎝ 2 5 0⎠−9 0 3determinare il fattore ottimo <strong>di</strong> rilassamento e la corrispondente velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza.Calcolare, inoltre, la velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza degli schemi <strong>di</strong> Jacobi e Seidel.Es. 91 — Prestare molta attenzione!!! (appello <strong>di</strong> giugno 2000) Sia data la matrice⎛3/4 1/8⎞0A = ⎝1/8 3/4 1/2⎠0 1/2 3/4e il seguente schema iterativo per la soluzione del sistema Ax = b:x k+1 = (I − A)x k + b1. Verificare la convergenza <strong>di</strong> tale schema.23


4. ESERCIZI SU METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI2. Calcolare la sua velocità asintotica <strong>di</strong> convergenza.3. Dati b = (6,25/8,13/4) T e x 0 = (0,0,0) T calcolare x 1 , x 2 e x 3 .Es. 92 — Per i più curiosi! (appello <strong>di</strong> luglio 1998) Dato il sistema lineare Ax = b con⎛3 β 2 ⎞0⎛ ⎞3A = ⎝1 3 1⎠ b = ⎝2⎠0 1 + β 2 33con β parametro reale, si calcoli:1. l’insieme dei valori <strong>di</strong> β per cui il metodo <strong>di</strong> Jacobi converge;2. il valore <strong>di</strong> β che minimizza il raggio spettrale della matrice <strong>di</strong> iterazione <strong>di</strong> Seidel;3. usando tale valore <strong>di</strong> β, calcolare le prime tre iterazioni <strong>di</strong> Seidel a partire dal vettore iniziale x 0 =(0,0,0) T .24


C A P I T O L O5ESERCIZI SU FORMULE DI QUADRATURAEs. 93 — (appello del 13 febbraio 2013) Sia da calcolare il seguente integrale:I =∫ 105x 4 − 3x 2 + 2 d x1. si approssimi I con la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson applicata su n = 1 e n = 2 sud<strong>di</strong>visioni in partiuguali dell’intervallo <strong>di</strong> integrazione;2. dare una maggiorazione dell’errore commesso nei due casi confrontandolo poi con l’errore esatto;3. applicare il metodo <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson e spiegare l’errore che si ottiene. (Esprimere irisultati con almeno sette cifre decimali)Es. 94 — (appello del 4 settembre 2012) Sia da calcolare il seguente integrale:∫ 1I = cos(3x) d x1.51. si approssimi I con la formula dei trapezi e n = 4 sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo <strong>di</strong>integrazione;2. dare una maggiorazione dell’errore commesso confrontandolo poi con l’errore esatto;3. determinare il numero n <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo <strong>di</strong> integrazione in modo tale chel’errore stimato con la formula dei trapezi sia minore <strong>di</strong> 10 −4 .Es. 95 — (appello del 26 giugno 2012) Sia da calcolareI =∫ 30f (x)d xdove il valore della funzione f è noto in sette punti equi<strong>di</strong>stanti dell’intervallo [0,3]:x i 0 0.5000 1.0000 1.5000 2.0000 2.5000 3.0000f (x i ) -0.9502 -0.7929 0.1353 2.5981 7.3679 15.2315 27.00001. Utilizzando i valori noti della funzione si approssimi l’integrale me<strong>di</strong>ante la formula dei trapezicomposta. Chiamare tale approssimazione I T .25


5. ESERCIZI SU FORMULE DI QUADRATURA2. Utilizzando i valori noti della funzione si approssimi l’integrale me<strong>di</strong>ante la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson composta. Chiamare tale approssimazione I S .3. Sapendo che la funzione integranda è f (x) = e x−3 + x 3 − 1, maggiorare gli errori che si commettononei due casi.4. Dopo aver calcolato il valore esatto dell’integrale, calcolare gli errori E T = |I − I T |, E S = |I − I S |.Es. 96 — (appello del 15 febbraio 2012) È dato l’integrale I = ∫ 0 x−1/2 d x.1 − x21. Si approssimi I con i valori Q 1 e Q 2 ottenuti applicando il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson prima a tuttol’intervallo e poi sud<strong>di</strong>videndo l’intervallo in due parti uguali.2. Si approssimi I usando la formula <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson.3. Dopo aver calcolato analiticamente il valore esatto <strong>di</strong> I determinare l’errore esatto commesso conl’estrapolazione <strong>di</strong> Richardson.Es. 97 — (appello del 1 o settembre 2011) Calcolare l’integrale seguente:I =∫ 32ln(x + x 2 )d x1. con il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson e n = 1 sud<strong>di</strong>visione dell’intervallo [2,3].2. con il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson e n = 2 sud<strong>di</strong>visioni dell’intervallo [2,3].3. con il metodo <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson;4. con il metodo <strong>di</strong> Gauss e tre punti <strong>di</strong> appoggio (x 1 = − 3/5, x 2 = 0, x 3 = 3/5; B 1 = B 3 = 5/9, B 2 = 8/9).(Usare almeno 7 cifre decimali.)Es. 98 — (appello del 21 giugno 2011) Dato l’integraleI =∫ 42(x + cos 2 (x))d x1. Calcolare il numero <strong>di</strong> intervalli n in cui si deve sud<strong>di</strong>videre l’intervallo [2,4] in modo da approssimareI me<strong>di</strong>ante la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson composta con un errore inferiore a 4 × 10 −4 .(Suggerimento: si ricor<strong>di</strong> la relazione cos 2 (x) = 1 + cos(2x) ).22. Approssimare I me<strong>di</strong>ante la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson composta utilizzando il valore <strong>di</strong> n ottenutoal punto precedente. Chiamare I S tale approssimazione.3. Dopo aver calcolare il valore “vero” <strong>di</strong> I , calcolare l’errore vero E = I − I S .Es. 99 — (appello del 16 febbraio 2011) Calcolare:I =∫ 21ln 2 x d x1. con il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson e n = 1 sud<strong>di</strong>visione dell’intervallo [1,2];2. con il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson e n = 2 sud<strong>di</strong>visioni dell’intervallo [1,2];3. con il metodo <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson;4. dopo aver calcolato il valore esatto dell’integrale I , calcolare l’errore esatto commesso nei tre (punti)precedenti.26


Es. 100 — (appello del 16 settembre 2010) Dato l’integrale:I =∫ 20( 14 x4 + x 3 − 2x + 3)dx1. stimare I me<strong>di</strong>ante la formula dei trapezi applicata su n = 1, 2 e 4 sud<strong>di</strong>visioni dell’intervallo [0,2];2. stimare I me<strong>di</strong>ante la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson applicata su n = 1 e 2 sud<strong>di</strong>visioni dell’intervallo[0,2];3. utilizzando i risultati ottenuti al punto precedente, determinare il valore esatto <strong>di</strong> I senza calcolarel’integrale analiticamente.Es. 101 — (appello del 16 giugno 2010) Dato l’integraleI =∫ 62ln(x + 3)d x1. si approssimi I con la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson e n = 2 sud<strong>di</strong>visioni dell’intervallo <strong>di</strong> integrazionein parti uguali;2. si <strong>di</strong>a una stima dell’errore commesso con la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson;3. calcolare analiticamente l’integrale e l’errore esatto relativo all’approssimazione eseguita conCavalieri-Simpson confrontandolo con la stima precedentemente ottenuta.Es. 102 — (appello del 17 giugno 2009) Dato l’integrale seguenteI =∫ 32(x 2 + xe −2x )d x1. si approssimi I con la formula dei trapezi e n = 4 sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo, si <strong>di</strong>aquin<strong>di</strong> una stima dell’errore commesso;2. <strong>di</strong>re in quanti intervalli uguali (n) si deve sud<strong>di</strong>videre l’intervallo [2,3] in modo da approssimare I conla formula dei trapezi composta con un errore inferiore a 10 −2 ;3. si approssimi I con la formula <strong>di</strong> Gauss-Legendre e tre punti <strong>di</strong> appoggio x 1 = − 3/5, x 2 = 0, x 3 = 3/5con i pesi B 1 = B 3 = 5/9, B 2 = 8/9;4. (facoltativo) calcolare analiticamente l’integrale e poi l’errore esatto relativo all’approssimazioneottenuta al punto (1) confrontandolo con la stima ottenuta.Es. 103 — ( appello del 13 <strong>di</strong>cembre 2007) Sia dato l’integraleI =∫ 31ln(x 2 + 1)d xCalcolare il valore approssimato <strong>di</strong> I , dapprima con la formula dei trapezi e poi con quella <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson, utilizzando quattro sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo <strong>di</strong> integrazione. Dopo aver calcolatoanaliticamente il valore dell’integrale, valutare l’errore esatto commesso nei due casi.Es. 104 — (appello del 23 giugno 2006) Dato l’integrale seguenteI =∫ 1.80x 2 e x/2 d x27


5. ESERCIZI SU FORMULE DI QUADRATURA1. si approssimi I con i valori Q 1 e Q 2 ottenuti applicando il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson prima a tuttol’intervallo e poi sud<strong>di</strong>videndo l’intervallo in due parti uguali; si approssimi I usando la formula <strong>di</strong>estrapolazione <strong>di</strong> Richardson;2. si approssimi I con la formula dei trapezi e n = 6 sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo; si <strong>di</strong>a unastima dell’errore commesso;3. (facoltativo) calcolare analiticamente l’integrale e l’errore esatto confrontandolo con la stima ottenutaal punto (2).Es. 105 — (appello del 20 giugno 2007) Dato l’integrale I = ∫ 42 x2 ln(x)d x1. si approssimi I con i valori Q 1 e Q 2 ottenuti applicando il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson prima a tuttol’intervallo e poi sud<strong>di</strong>videndo l’intervallo in due parti uguali; si approssimi I usando la formula <strong>di</strong>estrapolazione <strong>di</strong> Richardson;2. si approssimi I con la formula dei trapezi e n = 5 sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo; si <strong>di</strong>aquin<strong>di</strong> una stima dell’errore commesso;3. si approssimi I con la formula <strong>di</strong> Gauss-Legendre e tre punti <strong>di</strong> appoggio x 1 = − 3/5, x 2 = 0, x 3 = 3/5con i pesi B 1 = B 3 = 5/9, B 2 = 8/9;4. (facoltativo) calcolare analiticamente l’integrale e poi l’errore esatto relativo all’approssimazioneottenuta al punto (2) confrontandolo con la stima ottenuta.Es. 106 — (appello del 30 giugno 2004) Dato l’integraleI =∫ 10ln(4 + x 2 )d x1. si approssimi I con la formula dei trapezi e n = 4 sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo [0,1];2. si approssimi I con i valori Q 1 e Q 2 ottenuti applicando il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson prima a tuttol’intervallo e poi sud<strong>di</strong>videndo l’intervallo in due parti uguali;3. si approssimi I usando la formula <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson;4. (facoltativo) dopo aver calcolato analiticamente il valore <strong>di</strong> I determinare l’errore esatto commessocon l’estrapolazione <strong>di</strong> Richardson.Es. 107 — (appello del 23 settembre 2003) CalcolareI =∫ 10e −x d xusando la formula dei trapezi e la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson avendo sud<strong>di</strong>viso l’intervallo [0,1] in n = 5parti uguali. Dare una maggiorazione degli errori commessi nei due casi.Es. 108 — (appello del 1 luglio 2003) Dato l’integraleI =∫ 200cos( x)d x1. si approssimi I con i valori A 1 e A 2 ottenuti applicando il metodo dei trapezi prima a tutto l’intervalloe poi all’intervallo sud<strong>di</strong>viso in due parti uguali;2. si approssimi I con i valori Q 1 e Q 2 ottenuti applicando il metodo <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson prima a tuttol’intervallo e poi all’intervallo sud<strong>di</strong>viso in due parti uguali;3. si approssimi I usando la formula <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson.28


Es. 109 — (appello del 19 settembre 2002) CalcolareI =∫ 62ln(x)d xcon la formula dei trapezi e n = 4 sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo d’integrazione. Trovare unamaggiorazione dell’errore commesso. Confrontare l’errore esatto con la stima precedentemente trovata.Es. 110 — Per i più attenti!!! (appello del 29 agosto 2001) Si deve calcolare∫ 20e x2 d xcon la formula <strong>di</strong> Cotes <strong>di</strong> grado 4, conoscendo i coefficienti <strong>di</strong> Cotes: C (4)0= 7/90, C (4)1= 32/90.(Suggerimento: tenere conto del valore della somma dei coefficienti <strong>di</strong> Cotes e della loro simmetria)Es. 111 — (appello del 4 luglio 2001) Si vuole calcolare l’integrale:I =∫ 3−1(x 4 − 2x 3 + 6x 2 + x − 2)d xcon il metodo <strong>di</strong> Romberg.1. Trovare C 2 .2. Senza calcolare il valore analitico <strong>di</strong> I , trovare l’errore ottenuto E = |I −C 2 |.Es. 112 — (appello del 22 giugno 2000) Si vuole calcolare I = ∫ 31sin(x)cos(x)d x.1. Calcolare il valore <strong>di</strong> I utilizzando il metodo <strong>di</strong> Gauss-Legendre G 3 con 3 punti <strong>di</strong> appoggio (x 1 =− 3/5, x 2 = 0, x 3 = 3/5; B 1 = B 3 = 5/9;B 2 = 8/9).2. Calcolare con la formula <strong>di</strong> Cavalieri-Simpson il valore I C S2 <strong>di</strong> I che si ottiene sud<strong>di</strong>videndol’intervallo in due parti uguali.3. Dopo aver calcolato il valore esatto <strong>di</strong> I valutare gli errori esatti commessi con le approssimazioni G 3e I C S2 .Es. 113 — (appello del 14 settembre 2000) Si vuole calcolare∫ 0I = sin(x)e −x d x−2.5con il metodo <strong>di</strong> Romberg.1. Calcolare la tabella <strong>di</strong> Romberg con una sud<strong>di</strong>visione dell’intervallo [−2.5,0] in 2 m sottointervalli, conm = 0,1,2.2. Sapendo che il valore vero dell’integrale è I = −9.0254053, calcolare la relativa tabella degli errori.3. In<strong>di</strong>cando con E 1 = I − B 1 e E 2 = I − B 2 , confrontare il rapporto E 1 /E 2 con il valore atteso teorico.29


C A P I T O L O6DOMANDE DI TEORIAEs. 114 — (appello dell’11 febbraio 2014)1. Dati i punti x 0 , x 1 , x 2 , x 3 definire i polinomi <strong>di</strong> Lagrange L i (x) per i = 0,1,2,3 e fare il grafico delpolinomio L 2 (x).2. Supponendo, ora, <strong>di</strong> avere n + 1 coppie <strong>di</strong> punti (x i , y i ) e <strong>di</strong> voler cercare la retta <strong>di</strong> regressione aiminimi quadrati sugli scarti verticali, quale funzione occorre minimizzare e in che modo? Spiegarenei dettagli.3. Se, al posto della retta <strong>di</strong> regressione, si vuole cercare una funzione <strong>di</strong> approssimazione <strong>di</strong> tipoesponenziale, y(x) = ae bx , quali passaggi occorre fare per determinare i coefficienti a e b?Es. 115 — (appello del 18 settembre 2013)1. Assegnato uno schema iterativo per la soluzione <strong>di</strong> sistemi lineari, nella forma x (k+1) = Ex (k) + q,enunciare il teorema <strong>di</strong> convergenza e <strong>di</strong>mostrarlo nel caso in cui la matrice <strong>di</strong> iterazione abbia nautovettori linearmente in<strong>di</strong>pendenti.2. Partendo dal sistema lineare Ax = b, ricavare la formula del metodo <strong>di</strong> Jacobi.Es. 116 — (appello del 3 settembre 2013) Ricavare (spiegando tutti i passaggi) la formula dei trapezi e lacorrispondente formula dell’errore nel caso semplice.1. Dare il significato geometrico della formula dei trapezi.2. Ricavare (spiegando tutti i passaggi) la formula dell’errore nel caso in cui si applica la formula compostadei trapezi su n sud<strong>di</strong>visioni in parti uguali dell’intervallo <strong>di</strong> integrazione. Quanto vale questeformula applicata per risolvere ∫ 20 (4x2 − 2x)d x e n = 2 sud<strong>di</strong>visioni?3. Cosa succede, in generale, se si fa il rapporto degli errori tra le formule dei trapezi per n e per 2nsud<strong>di</strong>visioni? Quali ipotesi devono essere verificate?Es. 117 — (appello del 10 luglio 2013)1. Metodo <strong>di</strong> estrapolazione <strong>di</strong> Richardson: spiegare a cosa serve.2. Ricavare, spiegando tutti i passaggi, la formula da applicare per ottenere l’estrapolazione <strong>di</strong>Richardson.3. Se si vuole applicare l’estrapolazione <strong>di</strong> Richardson e la funzione integranda è f (x) = 10x 4 + 2x 3 cosasi può <strong>di</strong>re sull’errore della formula? Spiegare.31


6. DOMANDE DI TEORIAEs. 118 — (appello del 25 giugno 2013)1. Scrivere la formula dello schema <strong>di</strong> punto fisso per una funzione <strong>di</strong> punto fisso g .2. Enunciare e <strong>di</strong>mostrare il teorema <strong>di</strong> convergenza dello schema.3. Ricavare or<strong>di</strong>ne e fattore <strong>di</strong> convergenza nel caso generale (g ′ (ξ) ≠ 0).4. Ricavare or<strong>di</strong>ne e fattore <strong>di</strong> convergenza nel caso in cui (g ′ (ξ) = g ′′ (ξ) = 0 e g ′′′ (ξ) ≠ 0).Es. 119 — (appello del 25 giugno 2013)1. Ricavare il metodo <strong>di</strong> Newton-Raphson per un’equazione non lineare f (x) = 0.2. Ricavare or<strong>di</strong>ne e fattore <strong>di</strong> convergenza del metodo nel caso generale (f ′ (ξ) ≠ 0, f ′′ (ξ) ≠ 0).3. Sotto quali con<strong>di</strong>zioni il metodo converge? Dimostrare la convergenza del metodo vedendolo comecaso particolare dell’iterazione <strong>di</strong> punto fisso.32

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