TESERO <strong>informa</strong>il nostro passato...24tutti gli anni '20 e primi anni '30, vi furono anchelavoratori trentini e in particolare <strong>di</strong>verse persone <strong>di</strong><strong>Tesero</strong> e <strong>di</strong> Fiemme.Secondo Walter Ventura, nipote <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> questi"nostri" emigrati, e vicepresidente del CircoloTrentino locale, Villa Regina, dopo il paese <strong>di</strong> <strong>Tesero</strong>,è il luogo al mondo con più <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> teserani.Una tesi, questa, che trova riscontro nei cognomituttora presenti in quel luogo (tra cui Carpella,Cristel, Deflorian, Della<strong>di</strong>o, Trettel, Ventura, Vinante,Zeni), nonché nella lettera <strong>di</strong> Andrea Zeni, detto"Picchio", inviata nel marzo del 1978 e pubblicatasul libro <strong>Tesero</strong>, immagini del passato a pag. 185,quale esempio (scritto) della parlata <strong>di</strong>alettalenostrana; si tratta <strong>di</strong> un documento moltointeressante anche perché ci presenta unacronistoria degli arrivi dei teserani in quella località"sperduta" e perché ci apre lo sguardo sulla loro nonfacile esperienza. La lettera è anche accompagnatada una fotografia, risalente al 1929, in cuicompaiono una decina <strong>di</strong> teserani stabilitisi inPatagonia. Un altro documento <strong>di</strong> notevoleimportanza è poi il nastro au<strong>di</strong>o, conservato pressoRa<strong>di</strong>o Fiemme 104 e arrivato a <strong>Tesero</strong> alla fine del1979, con le voci <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> questi teseraniemigrati a Villa Regina, ormai anziani (tra i quali lostesso "Picchio"): questa registrazione au<strong>di</strong>o è moltointeressante perché racchiude racconti e aneddotivari sulla vita, non priva <strong>di</strong> fatiche e <strong>di</strong>fficoltà,vissuta da queste famiglie originarie <strong>di</strong> <strong>Tesero</strong> eperché testimonia, <strong>di</strong> nuovo, la conservazione, afine anni '70, del vecchio <strong>di</strong>aletto teserano in quellache, allora, era un'isola linguistica, in una terralontana decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> chilometri da qui (oggiil nostro i<strong>di</strong>oma, là, sta scomparendo: solo alcunianziani lo parlano ancora, sebbene <strong>di</strong> rado).I legami tra le famiglie <strong>di</strong> <strong>Tesero</strong> e i rispettivi parentiin Argentina (ma qui il <strong>di</strong>scorso si può allargare adaltri paesi oltreoceano, come l'Uruguay o gli USA),quando sono stati mantenuti (e va detto che nonsempre ciò è avvenuto), sono stati coltivati nel corsodel tempo soprattutto a livello epistolare (e poitelefonico), ma anche con varie visite, soprattuttoda parte degli stessi emigrati e loro <strong>di</strong>scendentivenuti in quel <strong>di</strong> <strong>Tesero</strong>, desiderosi, come Karina, <strong>di</strong>riscoprire o conoscere le proprie origini. Da parteteserana, invece, si registrano ben poche trasferte:tra queste ricor<strong>di</strong>amo, ad esempio, i viaggi delsignor Gianfranco Zorzi in Patagonia. Oggi, anchegrazie alle moderne tecnologie della comunicazione(e-mail, facebook, skype), si sta assistendo, anchenel nostro piccolo, alla <strong>di</strong>ffusione dei contatti"transoceanici", nonché alla crescita <strong>di</strong> interesse daparte <strong>di</strong> alcune persone del paese per la memoriadell'emigrazione sia verso il Sud America chealtrove.Per chi volesse sapere <strong>di</strong> più riguardo ai teserani <strong>di</strong>Villa Regina, può consultare il blog del circoloall'in<strong>di</strong>rizzo http://trentinosvr.blogspot.com/ oppureil profilo facebook Trentinos En Villa Regina (gestitida un altro oriundo teserano, Mauricio Della<strong>di</strong>o). Visi trovano <strong>di</strong>verse <strong>informa</strong>zioni, immagini,documenti e molto altro materiale che ci fa capirequanto i <strong>di</strong>scendenti dei nostri emigrati tengano allegame con la terra trentina. In questo periodo ilCírculo Trentino <strong>di</strong> Villa Regina, oltre ad aver avviatouna campagna <strong>di</strong> solidarietà con le popolazioni delSud del Rio Negro colpite dalle ceneri del vulcanoPuyehue, sta realizzando il progetto Archivo deDocumentos - El futuro del pasado trentino en VillaRegina che punta al recupero <strong>di</strong> materialedocumentario sull'immigrazione trentina. Dal nostropunto <strong>di</strong> vista sarebbe molto interessanteapprofon<strong>di</strong>re le vicende dei teserani in Patagonia e,più in generale, la storia dell'emigrazione da <strong>Tesero</strong>(e dalla Val <strong>di</strong> Fiemme) verso il resto del mondo.Quin<strong>di</strong> perché non unire gli intenti promuovendouna raccolta <strong>di</strong> documenti anche nella nostracomunità, in modo da valorizzarli e magaricon<strong>di</strong>viderli con i nostri amici e parentid'oltreoceano? Un altro motivo che spinge allaraccolta <strong>di</strong> materiale viene messo in evidenza nelbox sottostante. Il tutto nasce dall'ipotesi che presso<strong>di</strong>verse famiglie teserane esistano significatividocumenti (lettere, foto, cartoline, ma anchetestimonianze orali) relativi a questo capitolo <strong>di</strong>storia del nostro paese, che vale senz'altro la pena<strong>di</strong> recuperare e coltivare, prima che cada nell'oblio.Massimo CristelRACCOLTA MATERIALESULL’EMIGRAZIONE TESERANA E FIEMMESECon riferimento all'argomento “emigrazione”il Coro Genzianella <strong>di</strong> <strong>Tesero</strong> ha intenzione <strong>di</strong>realizzare, nel prossimo futuro, un progettolegato ai canti dell'emigrazione. Pertanto la<strong>di</strong>rezione del Coro rivolge un appello a chiunquepossegga materiale utile (fotografie, lettere,aneddoti, <strong>informa</strong>zioni, ecc.) riguardantel'emigrazione da <strong>Tesero</strong> e dalla Val <strong>di</strong> Fiemmenel passato, affinché lo metta a <strong>di</strong>sposizioneper tale progetto.Per <strong>informa</strong>zioni rivolgersi ai seguenti recapiti:Andrea Trettel: 3492176889Massimo Cristel: 3471085722
Ambiente e TerritorioTESERO <strong>informa</strong>Le Dolomitipatrimonio dell’UmanitàLe Dolomiti sono <strong>di</strong>ventate dal 2009 unpatrimonio dell'umanità riconosciutodall'Unesco. Non è certo una notizia nuova,ne hanno già parlato tutti i giornali e le televisioni,magari soffermandosi più sulla polemica nataintorno al logo che non su aspetti più importantidella cosa.Unesco è l'Organizzazione delle Nazioni Unite perl'Educazione, la Scienza e la Cultura e dal 1946,anno della sua fondazione, si occupa <strong>di</strong> questematerie come motore per lo sviluppo dei popoli.Il concetto <strong>di</strong> patrimonio dell'umanità nascesuccessivamente, intorno al 1959, in seguito aduna richiesta <strong>di</strong> aiuto dei governi egiziano esudanese per salvare i monumenti della cosiddettavalle dei templi. In questo periodo il governoegiziano aveva deciso la costruzione della <strong>di</strong>ga <strong>di</strong>Assuan che avrebbe sommerso, con le acque delsuo enorme bacino, numerosi siti archeologici <strong>di</strong>grande importanza. Venne pertanto richiesto l'aiutodell'Unesco dal punto <strong>di</strong> vista materiale e tecnicoper mettere in atto dei progetti che i governi localinon potevano sostenere da soli. Numerosi paesirisposero all'appello dando vita ad un'intensacollaborazione in una mastodontica campagna <strong>di</strong>salvaguar<strong>di</strong>a che segnò sostanzialmente la nascitadel concetto <strong>di</strong> Patrimonio dell'Umanità.Ad oggi i siti tutelati sono <strong>di</strong>ventati 911 <strong>di</strong>stribuiti in151 paesi. L'Italia ha un primato in quanto detiene ilmaggior numero <strong>di</strong> siti Unesco per un solo paese(46). La maggior parte sono naturalmente <strong>di</strong>carattere culturale, artistico e storico. Soltanto tresono invece i siti <strong>di</strong> carattere naturale (le Isole Eolie,Monte S. Giorgio e le Dolomiti) e questo la <strong>di</strong>celunga sulle caratteristiche <strong>di</strong> unicità richieste perpoter essere accettati. Sono molte infatti le <strong>di</strong>fficoltàche i proponenti devono superare per ottenere ilriconoscimento. In particolare i siti devono essereintegri e ben tutelati ed in questo senso è benesottolineare che l'Unesco non pone alcun vincolo sulterritorio ma verifica solamente che vi sianosufficienti tutele garantite da enti locali o nazionali.In tutto l'arco alpino sono quattro i siti naturaliiscritti nell'elenco Unesco. In Italia, oltre alleDolomiti, troviamo Monte S. Giorgio sul Lago <strong>di</strong>Lugano, a cavallo del confine con la Svizzera. GliCome sono e come dovevanoessere gli atolli tropicalialtri due siti, Swis Alps Jungfrau-Aletsch e SwissTectonic Arena Sardona, sono entrambi in territorioelvetico.Mentre la maggioranza degli altri siti naturali (gran<strong>di</strong>parchi quali Yellowstone, Yosemite, ecc.)comprendono enormi aree praticamente <strong>di</strong>sabitate,le Dolomiti presentano invece una “anomalia”legata alla forte antropizzazione del territorio. E'questo che ha portato ad una frammentazione deisiti su più zone staccate fra loro in quanto laprevisione <strong>di</strong> un territorio unitario non era possibileper le numerose <strong>di</strong>fferenze fra le zone da tutelareed i fondovalle. L'ente promotore ha così deciso <strong>di</strong>inserire più aree circoscritte secondo il concetto <strong>di</strong>serie unitaria nella quale ogni zona ha le suecaratteristiche specifiche che nell'insieme siintegrano per formare il bene intero.Nello specifico sono state previste nove aree: ilgruppo formato da Pelmo e Croda da Lago, situati inVeneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano; ilmassiccio della Marmolada, posto fra Trentino eVeneto, che comprende il ghiacciaio più significativoe la cima più alta delle Dolomiti (3.343 metri); ilgruppo formato dalle Pale <strong>di</strong> San Martino, SanLucano, Dolomiti Bellunesi e vette Feltrine, per lopiù in territorio veneto ma anche trentino; il gruppoformato dalle Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave, le piùorientali, sud<strong>di</strong>vise fra le province <strong>di</strong> Pordenone eU<strong>di</strong>ne; le Dolomiti Settentrionali, situate fra AltoA<strong>di</strong>ge e Veneto, le Dolomiti <strong>di</strong> Sesto, le Dolomitid'Ampezzo, le Dolomiti <strong>di</strong> Fanes, Senes e Braies; il25