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Marzo - Ex-Alunni dell'Antonianum

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Che cos'è il Papa.P<br />

Anche lasciate da parte le intemperanze<br />

e le inesattezze di linguaggio, emerge<br />

oggi un fatto: il Papa è considerato<br />

da molti come un «dotto» che<br />

parla in base alla sua intelligenza, alla<br />

sua mentalità, alla sua indole, alle informazioni<br />

avute, alle preferenze personali<br />

(per quanto rispettabili). Su di<br />

lui — stando alla maniera con, cui ci<br />

si esprime a suo riguardo — premono<br />

molti influssi ed egli si equilibra o cede,<br />

secondo che l'opportunità gli suggerisce.<br />

Il Papa sarebbe perciò un uomo<br />

con vaste possibilità d'influsso sul<br />

mondo, un manovratore delle «forze<br />

cattoliche», una potenza da temere o<br />

da esaltare soprattutto perché è l'unica<br />

che si possa appellare «alla coscienza».<br />

Come e perché questo succeda,<br />

viene quasi da tutti taciuto.<br />

tuità, del valore e della natura del sacro<br />

Primato del Romano Pontefice e<br />

del suo infallibile Magistero, il santo<br />

Concilio la propone di nuovo a tutti<br />

i fedeli perché sia fermamente creduta<br />

» (Cost. Lumen gentium, 18).<br />

« II Collegio o corpo episcopale non<br />

ha autorità, se non lo si concepisce insieme<br />

col Pontefice Romano, successore<br />

di Pietro, quale suo capo, ed integra<br />

restando la sua potestà di Primato<br />

su tutti, sia Pastori che fedeli. Infatti<br />

il Romano Pontefice, in forza del suo<br />

ufficio, cioè di Vicario di Cristo e Pastore<br />

di tutta la Chiesa, ha su questa<br />

una potestà piena, suprema e universale,<br />

che può sempre esercitare liberamente<br />

» (Ih., 22).<br />

« In questa Chiesa di Cristo, il Sommo<br />

Pontefice, come successore di Pie-<br />

posseduto dal Sommo Pontefice a vantaggio<br />

del Popolo di Dio; chi lo giudica<br />

senza tener conto dell'assistenza<br />

divina che il Papa — e solo il Papa —<br />

gode. Qui non si tratta di «pietismi»<br />

o di semplicismi: si tratta di fede, e<br />

perciò di oggettività e di realtà. Non<br />

è davvero intelligente né fondato in<br />

teologia o in conoscenze bibliche chi<br />

giudica il Papa col solo metro naturale<br />

e terreno !<br />

INDICAZIONI CONCILIARI<br />

PRATICHE<br />

II Vaticano II aveva in programma<br />

di trattare dei Vescovi, continuando<br />

quel discorso che il Concilio precedente<br />

aveva dovuto troncare dopo avere<br />

parlato del Papa. Tuttavia il Vaticano<br />

«Se il Signore darà a me vita lunga e modo di essere prete di qualche profitto<br />

nella Chiesa, voglio che si dica di me, e me ne glorierò, più di qualunque<br />

titolo, che sono stato un sacerdote di fede viva, semplice, tutto di un<br />

pezzo col Papa, e per il Papa, sempre, anche nelle cose non definite, anche<br />

nei più minuti modi di vedere e di sentire».<br />

Giovanni XXIII, dal «Giornale dell'anima»<br />

Ma per un cattolico il Papa è tutto<br />

questo, è solo questo, è esattamente<br />

questo?<br />

Rispondiamo trascrivendo qualche<br />

testo del Vaticano II.<br />

« Questo sacrosanto Sinodo, sull'esempio<br />

del Concilio Vaticano primo,<br />

insegna e dichiara che Gesù Cristo, Pastore<br />

eterno, ha edificato la santa Chiesa<br />

e ha mandato gli Apostoli come Egli<br />

stesso era stato mandato dal Padre, e<br />

volle che i loro successori, cioè i Vescovi,<br />

fossero nella sua Chiesa pastori<br />

sino alla fine dei secoli. Affinchè poi lo<br />

stesso Episcopato fosse uno e indiviso,<br />

propose agli altri Apostoli il beato Pietro<br />

e in lui stabili il principio e il fondamento<br />

perpetuo e visibile dell'unità<br />

della fede e della comunione. Questa<br />

dottrina della istituzione, della perpe-<br />

16 —<br />

tro, a cui Cristo affidò,, perché li pascesse,<br />

le sue pecore ed i suoi agnelli,<br />

è per divina istituzione rivestito di una<br />

potestà suprema, piena, immediata e<br />

universale, a bene delle anime. Egli<br />

perciò, essendo stato costituito Pastore<br />

di tutti i fedeli, per promuovere sia<br />

il bene comune della Chiesa universale,<br />

sia il bene delle singole Chiese, detiene<br />

la suprema potestà ordinaria su<br />

tutte le Chiese » (Decreto ChristUS<br />

Dominus, 2).<br />

Di qui (anche trascurando altre citazioni,<br />

come quella sulla infallibilità<br />

papale contenuta nella Lumen gentium,<br />

25) appare evidente che non vede<br />

il Papa nella giusta luce chi dimentica<br />

che egli è Vicario di Gesù Cristo,<br />

investito di autorità su tutta la Chiesa;<br />

chi scorda il carisma particolare<br />

II ha chiari riferimenti ai doveri del<br />

cattolico nei confronti del Papa. Il più<br />

esplicito è quello sull'obbligo di sottostare<br />

al suo magistero, anche quando<br />

non è infallibile. Se ne parla nella Costituzione<br />

dogmatica sulla Chiesa (numero<br />

25), dove leggiamo: « I Vescovi,<br />

quando insegnano in comunione col<br />

Romano Pontefice, devono essere da<br />

tutti ascoltati con venerazione quali testimoni<br />

della divina e cattolica verità;<br />

e i fedeli devono accettare il giudizio<br />

del loro Vescovo dato a nome di Cristo<br />

in cose di fede e morale, e aderirvi<br />

con religioso rispetto. Ma questo religioso<br />

rispetto di volontà e di intelligenza<br />

lo si deve in modo particolare<br />

prestare al magistero autentico del Romano<br />

Pontefice, anche quando non parla<br />

ex cathedra, così che il suo supremo

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