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4. [PDF] Il carcere visto da dentro - Assemblea Legislativa

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<strong>Il</strong> Garante delle persone private della libertàpersonale, per tutelare i diritti dei detenuti20di Antonio Callea<strong>Il</strong> Garante è una figura eletta <strong>da</strong>gli Enti Locali(Regioni, Province, Comuni) per migliorarele condizioni di vita e di inserimento socialedelle persone private della libertà. Suo compitoè tutelarle nel rispetto dei diritti umani,opportunità di partecipazione alla vita civilee fruizione dei servizi territoriali perché lapena non sia soltanto afflittiva ma ponga lebasi per un reale reinserimento sociale.Ad esempio, nell’autonomia <strong>da</strong> ogni forma dicontrollo politico, monitora il rispetto dei dirittial lavoro, alla formazione, alla crescitaculturale, alla tutela della salute e alla curadella persona privata della libertà, sia che sitrovi in <strong>carcere</strong>, agli arresti domiciliari o inaltra forma di esecuzione della pena.Fa <strong>da</strong> tramite tra il con<strong>da</strong>nnato e le istituzioni,risponde alle richieste di intervento che idetenuti in autonomia possono rivolgere alGarante, sollecita interventi di miglioramentorelativamente alle condizioni di detenzione.<strong>Il</strong> Garante svolge anche attività di sensibilizzazionepubblica sul tema dei dirittiumani e sulla finalità rieducativa della pena,avvicinando la comunità locale al <strong>carcere</strong>,collabora con gli Enti e i servizi che operanonelle strutture carcerarie e con altri istitutidi difesa dei cittadini.Almeno due volte all’anno riferisce sul propriooperato dinanzi agli organi di governodell’Ente che lo ha nominato, così <strong>da</strong> aggiornarlorispetto alla situazione ed eventualmenteporre all’attenzione aspetti particolarisu cui riscontri la necessità di un intervento.Esiste inoltre un Coordinamento Nazionaledei Garanti dei diritti dei detenuti che periodicamentesi incontrano per confrontarsisulla loro attività e individuare risposteefficaci ai bisogni dei detenuti e linee di indirizzorispetto al dibattito culturale e politicosul <strong>carcere</strong>. Coordinatrice del gruppo èattualmente Desi Bruno, garante eletta <strong>da</strong>lComune di Bologna.“Che senso ha un disegno di legge sulla prostituzioneche prevede il <strong>carcere</strong> solo per pochissimotempo - <strong>da</strong> 5 a 15 giorni per lucciolee clienti - con la possibilità di convertire la reclusionein una pena pecuniaria?”, si doman<strong>da</strong>l’avvocato Bruno. “A rischiare veramente la galerasono solo le prostitute straniere che incorrononella recidiva, nell’aggravante della clandestinitàe nella reiterazione di un reato cheè tale solo in luogo pubblico: mi sembra unacosa irrazionale, oltre che incostituzionale”.Giudizio negativo anche sull’espulsione deidetenuti immigrati, poiché l’ipotesi “non èuna novità, in quanto già prevista nel nostroordinamento, ma resta in gran parte inapplicataperché trova ostacoli circa l’identificazionedelle persone e la difficoltà di stipulareaccordi bilaterali con i paesi d’origine”.Un parere altrettanto contrario il Coordinamentonazionale lo ha espresso sul braccialettoelettronico, ritenuto “superfluo, se si applicanole misure alternative alla detenzione,e costoso. Secondo Franco Corleone, garantedel Comune di Firenze, servirebbero 110 milionidi euro per i <strong>4.</strong>000 braccialetti attualmenteprevisti, “per quei detenuti che hannomeno di due anni <strong>da</strong> scontare per reati chenon creano allarme sociale: una cifra che sipotrebbe spendere per migliorare la situazionedei penitenziari o per progetti di reinserimentoin società”.Infine, il Coordinamento sostiene la necessitàdi istituire, a livello nazionale, un Garantedei diritti dei detenuti unico per tutto il territorioitaliano. Ma il nuovo ddl prevede la suanomina <strong>da</strong> parte del Consiglio dei ministri suproposta del Premier e non per mano del Parlamento,e “questo non ci sembra garanzia didemocraticità”, commenta Desi Bruno.I garanti dei detenutisul territorio nazionaleI garanti dei detenuti sono stati istituiti enominati presso le Regioni Lazio, Lombardiae Sicilia, la Provincia di Milano, i Comuni diBrescia, Ferrara, Firenze, Nuoro, Pisa, ReggioCalabria, Roma, Sassari, Torino.Nelle Regioni Umbria, Emilia Romagna,Campania e Puglia è stata approvata la Leggecostitutiva ma non designato il Garante. InToscana vige una Legge relativa solo Garantedel Diritto alla Salute dei Detenuti.

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